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PRISMA
Progetto di Ricerca sugli Insegnamenti e apprendimenti Scientifici e Matematici

“Discussioni a livello ministeriale hanno confermato lacune per quanto riguarda la matematica e le scienze naturali, dal livello scolastico fino a quello universitario. [..]. Data l’importanza di questi settori specifici per l’economia, in futuro è essenziale comprendere le cause di questa tendenza e adottare misure destinate a favorire questo tipo di scelta per i settori indicati. La comunicazione della Commissione "Verso uno spazio europeo della ricerca" (COM(2000)6) ha confermato la mancanza d'interesse per gli studi scientifici e il fatto che i giovani non scelgono carriere nella ricerca”.
(Relazione della Commissione della Comunità Europea, “Gli obiettivi futuri e concreti dei sistemi d’istruzione” Bruxelles, 2001)

La questione del potenziamento degli apprendimenti scientifici è diventata negli ultimi anni sempre più sentita a livello nazionale e internazionale. Si pensi, ad esempio, alle indicazioni contenute nella strategia di Lisbona (2000), confermate negli anni seguenti dai Consigli Europei di Stoccolma e Barcellona, ed ai numerosi documenti delle Commissioni Europee, che sottolineano con forza l’urgenza del problema.
Non stupisce quindi l’attenzione crescente per tali problematiche anche a livello regionale: accanto a progetti e strutture specifiche attivate dalla Sovrintendenza agli studi nel quadro delle proprie azioni di supporto alle scuole della regione, da quest’anno, lo sviluppo degli apprendimenti nell’area scientifica compare anche tra le priorità strategiche per l’azione dell’IRRE-VDA, individuate dalla Direttiva Assessorile che ogni anno fornisce indicazioni ed orientamenti generali per l’attività dell’Istituto: « La contribution de l’Institut, en synergie avec le Domaine « Didactique des mathématiques et des Sciences, Education de l’Environnement » du Service d’Inspection Technique du Département de la Surintendance aux Études, pourra - à partir de l’analyse des causes de cette situation, qui apparaît particulièrement critique dans notre pays - fournir les éléments nécessaires pour rééquilibrer des tendances culturelles et didactiques consolidées dans le temps, afin d’améliorer les apprentissages » (Art. 2 - Dir. Ass. 2006 e 2007)
Un mandato, in questo caso molto chiaro, che, richiedendo di acquisire/fornire elementi di conoscenza, situa l’azione, in prima battuta,
nell’ambito della ricerca, ma in una logica di intervento, funzionale a produrre miglioramenti nel sistema, e non meramente speculativa.
Un mandato pienamente coerente con la mission dell’IRRE-VDA, chiamato istituzionalmente a promuovere e sostenere processi di miglioramento e innovazione in campo educativo, nei settori che gli sono propri (la ricerca, la formazione dei docenti, la documentazione didattico-pedagogica, le innovazioni ordinamentali) che costituiscono la strumentazione di base indispensabile per sviluppare e diffondere processi innovativi nel sistema scolastico.
Un mandato, d’altro canto, molto ampio, che lascia all’Istituto piena autonomia rispetto all’orientamento della ricerca, completamente da definire. Tale libertà di scelta, oltre ad essere stimolante, può permettere l’individuazione di focus realmente significativi, che possano catalizzare processi diffusi di cambiamento e miglioramento. Ad una condizione: che fin dalla scelta tra le tante, e tutte valide, opzioni possibili ci diamo i tempi e i modi per confrontarci, per ascoltare, per coinvolgere i diversi attori direttamente interessati.
In questa logica ci stiamo muovendo per realizzare quanto previsto dal piano di attività 2007: «L’avvio di azioni conoscitive in questo senso, come richiesto dalla direttiva, prenderà le mosse da un confronto preliminare con i diversi soggetti e referenti che operano in questo ambito a livello regionale, a partire dal SIT e dal Centro Risorse per la matematica, promuovendo le più larghe sinergie possibili (coinvolgimento dell’Università della Valle d’Aosta, associazioni disciplinari, docenti delle scuole valdostane…) e, parallelamente, da uno studio sullo stato dell’arte della ricerca in questo ambito a livello locale, nazionale e internazionale». (Piano di Attività IRRE-VDA 2007)
Stiamo avviando una fase di ap- profondimento e di identificazione degli aspetti e delle variabili significative per orientare la ricerca (destinatari, finalità e obiettivi, prospettiva, approccio metodologico...), fase che dovrebbe essere conclusa o prevedere momenti di ulteriore approfondimento e di confronto allargato in autunno. L’ipotesi, ancora tutta da verificare, è di un progetto triennale, con ampi spazi di coinvolgimento e di partecipazione degli insegnanti, nella prospettiva di fornire un contributo concreto e rispondente ad esigenze reali, che possa costituire una risorsa da mettere a disposizione della comunità scolastica.

Irene Bosonin

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