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Cyberscope 2003. Sguardi sul futuro

Ricognizioni sull'utilizzo delle Tecnologie Digitali per lo Sviluppo della Valle d'Aosta - Conferenza in forma di set televisivo, 7 maggio 2003, Centro Congressi di St-Vincent

IL FUTURO E' GIA' QUI

A St-Vincent, il 7 maggio scorso, abbiamo assistito ad un evento di comunicazione sull’avvento della società dell’informazione in Valle d’Aosta, realizzato dalla Regione Autonoma della Valle d'Aosta - Dipartimento Sistema Informativo.
Spesso le più moderne tecnologie sono legate all’idea della metropoli postmoderna. Tuttavia vi sono luoghi antichi e incontaminati che oggi sono pionieri nello sviluppo tecnologico.
La Valle d’Aosta è uno di questi. All’inizio del terzo millennio la Valle è infatti all’avanguardia in campi di sperimentazione quali l’e-government, la telemedicina, la banda larga satellitare.
Una regione in cui sarà presto possibile ottenere una carta d’identità elettronica, una radiografia da casa, una connessione a internet via satellite anche in vetta.
Pochi sanno che questa vocazione tecnologica ha origini antiche. Fin dall’Ottocento infatti in Valle d’Aosta ci sono stati scienziati e inventori come Innocenzo Manzetti che, tra le varie scoperte, mise a punto un prototipo di telefono già nel 1850, ben prima del brevetto di Bell e, per altri versi, di Meucci.

Per illustrare questa realtà è stato realizzato Cyberscope 2003, una giornata di ricognizione sullo stato dell’arte delle tecnologie digitali più avanzate e sul loro uso nella vita quotidiana, in una comunità antica e ricca di storia come la Valle d’Aosta.
Il nome Cyberscope deriva da cyber, suffisso che nell’antica Grecia individuava il timoniere ma anche il leader della polis, e scope, parola che in inglese significa campo di osservazione, ma anche luogo metafisico dell’attenzione. Da qui è nata l’idea di Cyberscope 2003: un momento di navigazione nel “mare” delle nuove tecnologie, e al tempo stesso una ricognizione degli usi di queste tecnologie applicate alla polis contemporanea.
Tra le curiosità del convegno, in una speciale area demo, è stato possibile testare queste tecnologie “amiche”: si è potuto, ad esempio, scoprire come si fa una radiografia e ricevere in pochi istanti il referto su cd-rom, o assistere alla presentazione dello spettacolare modello cartografico tridimensionale valdostano: una sorta di grande videogioco 3D con infinite applicazioni: dalla prevenzione degli infortuni al monitoraggio delle situazioni microclimatiche e meteorologiche.
Gli spettatori di questo specialissimo forum tecnologico hanno visto come la computer animation ha ridato la vita a un robot costruito qui nell’Ottocento, l’automa di Manzetti che ha potuto, in video, ricominciare a muoversi e suonare il flauto, come nei progetti del suo inventore valdostano.
Carlo Massarini, conduttore televisivo di lunga data, già co-autore e conduttore di Mediamente, trasmissione-culto di RaiEducational, ha guidato gli “spettatori” di questo spettacolo/convegno in forma di set televisivo, in cui docenti universitari, esperti di settore, ma anche amministratori pubblici, giornalisti e manager si sono misurati su tre aree di discussione: l’innovazione tecnologica e le imprese; l’e-government; le nuove tecnologie per l’apprendimento nella scuola e all’università (e-learning).
Tre aree tematiche affrontate non in maniera “classica” ma interattivamente, con la partecipazione attiva di studenti e giovani redattori di un “weblog” (diario di bordo on line) che ha pubblicato su internet (www.regione.vda.it/cyberscope) le immagini e le parole di questo nuovo format di comunicazione pubblica progettato da Carlo Infante.
Tutti i presenti hanno potuto infatti interagire attraverso SMS e internet senza cavi (basata su tecnologia wi-fi), su computer portatili e palmari messi a disposizione per partecipare al diario di bordo on line riportando attraverso una scrittura dinamica, non giornalistica, le caratteristiche più interessanti dell'evento.
Nel corso della Conferenza si sono inoltre presentate: la Rete di documentazione per la promozione della cultura tecnologica
http://www.progettorete.org e il sito www.scuole.vda.it

A cura di Agnese Molinaro

Una bella giornata di pedagogia connettiva

Nella progettazione di “Cyberscope. Sguardi sul futuro” è stata centrale, da subito, l’intenzione di coinvolgere i ragazzi delle scuole, perché sono loro i referenti principali di quel futuro digitale di cui si sarebbe trattato in quella giornata di riflessioni. Sono loro i cittadini del futuro, sono loro che più di altri hanno la necessità di sperimentare cosa significhi Società dell’Informazione.
Ed è quello che è accaduto al Centro Congressi di St.-Vincent dove, accanto ai protagonisti che esponevano le caratteristiche delle diverse tecnologie della comunicazione applicate ai nuovi servizi pubblici, hanno svolto un ruolo importante gli studenti e in particolare quelli coordinati da Gianluca Cane che da anni svolge un’attività didattica multimediale.
In che modo? Scrivendo lì, sul momento, un “weblog”, una sorta di diario di bordo on line, pubblicato in Internet direttamente, senza mediazioni tecniche o redazionali. Un’opportunità emblematica, resa possibile grazie ai computer portatili e ai palmari collegati a Internet senza cavi (una sperimentazione “wi-fi”, decisamente all’avanguardia).
I ragazzi hanno dato luogo ad un’esperienza importante di scrittura partecipativa per stabilire la giusta misura con la Società dell’Informazione: producendo e non solo consumando informazione.
Sì, diciamolo: è stata una bella giornata di pedagogia connettiva.

Carlo Infante
(
carlo@teatron.org)

DAL DIARIO DI BORDO ON LINE (WEBLOG)
7 maggio 2003 - ore 10.22 chicca
Bella la scelta di far interagire alla spiegazione le immagini del video che si possono seguire più facilmente...

7 maggio 2003 - ore 10.30 Val3__ aiutooooooooo
Qui ci sono tantissime telecamere... ci tocca andare tutti al telegiornale... che vergogna!!!! eheheh

7 maggio 2003 - ore 10.32 Davide microchip
Non avevo mai visto un microchip così ingrandito... sembra una città vista dall'alto...

7 maggio 2003 - ore 10.40 Joggy
Bell'idea l'Automa!!! È veramente molto interessante poter vedere 1 dei primi lavori tanto tecnologici. Mi stupisce molto sapere
che è stato costruito circa 160 anni fa ma sono fiero che si tratti di un progetto Valdostano! ...

7 maggio 2003 - ore 10.41 Thierry L'automa
L'avevo già visto ieri sera al telegiornale e l'ho trovato bellissimo! Mi piacerebbe sapere bene come funziona!

7 maggio 2003 - ore 10.42 Homer L'automa
2 persone sono salite sul palco x spiegare il funzionamento dell'Automa... lo stanno svelando, è molto bello sembra di essere in un film di guerre stellari.

7 maggio 2003 - ore 10.43 phil manzetti
Io non lo sapevo che fosse stato lui ad inventare il telefono!

7 maggio 2003 - ore 10.49 Fabrizio una regione wireless
Far corto-circuitare tradizione ed innovazione.
''Tu che esplori intorno e vedi segni, saprai dirmi verso quale di questi futuri ci spingono i venti propizi'' (Kublai a Marco Polo)

7 maggio 2003 - ore 10.51 SMS
Opera faraonica VINCES! Possibile che la biblioteca di Verrès (centro di studi tecnici) stia aspettando da 2 anni un semplice collegamento a 56k?

7 maggio 2003 - ore 10.53 lo internet senza cavi
Che bello poter navigare liberamente senza cavi!!1

7 maggio 2003 – ore 11.36 lo linux
Secondo me un software libero è l’idea del futuro. Io conosco Linux e funziona bene.

7 maggio 2003 - ore 11.41 lukinfo Il pinguino
Uso ank'io Linux e lo voglio consigliare a kiunque abbia la voglia di cambiare e di potere confrontare il sistema operativo Linux e Microsoft. Io sconsiglio solamente la distribuzione Mandrake x ki non abbia una conoscenza media dell'informatica xké è quasi assente il Plug-and-Play.

7 maggio 2003 - ore 11.44 Valerio Linux non è l'unico
Esistono altri sistemi operativi open source molto più lineari e facilmente gestibili. Mi auguro che Linux non venga inculcato perché con la sua miriade di distribuzioni è quanto di meno adatto alla pubblica amministrazione.
Sarebbe opportuno prendere in considerazione i sistemi operativi BSD.

7 maggio 2003 - ore 11.44 Nadia open software
La PA non può rimanere su due fronti: riconoscere il sw libero come strategico ed accettare l'impronta Microsoft della patente europea di informatica.
• 7 maggio 2003 - ore 12.16 rotten apple \ drea85 x telecom
xké si fa un gran parlare della banda larga quando in Valle l' adsl è presente solo ad Aosta? xké non c’è fastweb? xké nonostante il basso costo di implementazione delle centraline adsl, il grosso dei comuni della Valle ne è sprovvista? rispondete plz, thx

7 maggio 2003 - ore 12.25 jackie fino ad ora
La conferenza è stata molto interessante perché molte persone hanno potuto esprimere ciò che pensavano su internet e sulle varie tecnologie, anche se mi sarebbe piaciuto di più se avessero parlato le scolaresche!!!

7 maggio 2003 - ore 12.39 Val3__ ..
Che bello tutto sarà più facile... certo che una pausa potremmo farla eh?!

7 maggio 2003 - ore 12.40 ...
pausaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

7 maggio 2003 - ore 12.43 niki argomento
Trovo che questa mattinata sia stata molto interessante e piacevole ma ci dovrebbe essere anche uno spazio in cui i ragazzi parlano delle loro attività ci sarà questo spazio nel pomeriggio???

7 maggio 2003 - ore 12.59 Garen Università
Molto interessante il lavoro dell'università d'Aosta. Interessante la possibilità degli studenti di poter comunicare!!!

7 maggio 2003 - ore 13.02 lukinfo
Sta x fortuna arrivando il nostro momento!!

7 maggio 2003 - ore 15.22 finalmente
ohhhhh! finalmente ci riconoscete il merito per il giornalino della scuola??? Era ora!!!!

7 maggio 2003 - ore 16.21 roccoandfede nome automa
Quando c'è la premiazione? Noi alle 16:30 abbiamo il pullman, e vorremmo sapere il nome da assegnare all'automa di Manzetti. CMQ non è male ''Mansong''

Concorso di idee “Un Nome per l’Automa” proposto durante Cyberscope
TIBICINIS - CORNICEN EOLIX - MANZETTOMA - l’''AUTOMA DI MANZETTI'' - MARSHALL - MANSONG - WAM (Wolfgang Amadeus Mozart) - JOGGY - CYBERIO (Tiberio, nome antico e Cyber, suffisso tecnologico) - RITORNELLO E' tornato tra noi dal passato x suonare la musica del prossimo futuro - IL PIFFERAIO ''MAGICO - ORFEO - GENFO - FRANÇOIS - SOAVE - CYBSTORY (cyber-story) - ROBY - EUPHONIUM - Leonardo - M.A.S.T.E.R. acronimo di MANZETTI AUTOMA SUONO TELEFONO ENERGIA RICERCA - APOLLO - IL SUONATORE DI VOCI - CHRONOS Che figata il nome MANSONG!!! - CYBER-WOMAN- BEATRICE - MANZETTI SKULL - FUTURELLA - NOUVEAU MOZART - BISANZIO MALORNE - ARMÒNIA - MERLINO - PICCHIO - OMNIUS o semplicemente JEAN - BELL…O Dal sommo ladro del telefono - SING WELLER - L’ENFANT PRODIGE - WOLFANG come Amadus Mozart - CYBERNELLA.

Vincitrice del concorso:
SOLANGE PASQUETTAZ con...
“Il suonatore di voci” per aver interpretato lo spirito dell’inventore Innocenzo Manzetti che univa, alla passione per la musica, la profonda conoscenza delle discipline fisiche e di ingegneria nella trasmissione del suono e della voce umana.


Da “L'Atelier Journal” dei ragazzi di Villeneuve
Il 7 maggio anche alcuni rappresentanti dell'“Atelier” journal si sono recati al centro congressi di St-Vincent per partecipare a Cyberscope una ricognizione multimediale sulle diverse applicazioni di quelle tecnologie che stanno riqualificando la vita sociale e produttiva della Valle d'Aosta. Il significato della parola Cyberscope è "Cyber": Cibernetica e "Scope": campo, area d'attenzione, cioè l'arte di pilotare.

Ci siamo posti questa domanda: "Perché Cyberscope in Valle d'Aosta?"
Ci siamo documentati e la risposta che ci siamo dati è questa: "è necessario tornare indietro con la memoria infatti già nel XIX secolo si erano sperimentate, grazie all'ingegno di Innocenzo Manzetti, delle tecnologie cibernetiche e automatismi come per esempio il robot suonatore di flauto prototipo di "telegrafo musicante" che può essere considerato il primo telefono, inventato nel 1850, 15 anni prima di quello che consacrò Antonio Meucci. Lo sviluppo della tecnologia di allora si basava sulla sperimentazione dell'energia elettrica prodotta in gran quantità nei territori di montagna.

Per l'occasione sono stati messi a disposizione dei ragazzi e degli organizzatori computer portatili e palmari per poter accedere al Diario di Bordo coordinato dal professore Carlo Infante (www.regione.vda.it); si trattava di una pagina dedicata ai partecipanti nella quale era possibile porre domande, scrivere le proprie impressioni, eventuali dubbi e proporre un nome all'automa di Manzetti.
Chissà se queste nuove tecnologie proposte conosceranno una rapida diffusione nella vita di tutti i giorni, con particolare riferimento alla comunicazione e alla didattica scolastica.
L'Atelier Journal, nei prossimi anni, si preoccuperà di dare una risposta a questo quesito.

L’Atelier Journal

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