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Un giorno mi mancheranno da morire...

Lunedì mattina, ore 7.55... Porca miseria, sempre in ritardo e in più come al solito oggi la giornata è pesante, è lunedì... Comunque, almeno parleremo un po’ del sabato... Ora devo solo ricordarmi di prendere dalla macchina il dizionario, perché, gaudio e giubilo, le prime ore della settimana: versione di greco!
Ore 8.00 in punto: ragazzi ce l’ho fatta, peccato che i posti migliori nelle ultime file siano già occupati... “Ehi, ciao, passato bene il week-end? Solite cose? Bè normale, quando poi saremo all’università (illusioni...)” “Sì bene, secondo te di chi è la versione? Platone??? Ti prego, dimmi di no!”
“Ehi, ragazzi, arriva!” Solita frase terribile delle classi che se la fanno sotto: manco fosse un mostro, che volete che sia, una versioncina (già già) “Buongiorno!” In coro, come i ragazzini delle elementari (la paura, cosa non fa fare!)
Passata la prima ora: facce da panico in giro per i banchi, pezzetti di carta che volano o che se ne stanno intimoriti, nascosti nell’astuccio... Ecco che ne arriva uno: “Ciao bella, come stai, passato bene il sabato, con il tipo? Io tutto a posto - ma questo si è bevuto il cervello?? Ah, no, ora arriva al sodo - non è che cortesemente sapresti tradurre la frase alla riga sesta, a me non viene bene, tanto per controllare...”
Intervallo: a gruppetti controllano le traduzioni... “ma ragazzi, dai, tanto non serve a nulla angosciarsi così! “Chi mi accompagna a prendere un caffè” - “Ehi, grazie per la traduzione, era come la mia!”. “Domani ci interroga di storia, studiamo assieme, me lo avevi promesso!”
E intanto tu pensi che vorresti essere in un’isola deserta, che questo è l’ultimo anno, che poi cambierà tutto (e invece è sempre la stessa cosa), ma soprattutto che in fondo sei fortunata, perché hai l’opportunità di rivedere le stesse persone, con facce diverse, quando si esce per un caffè, che un giorno poi ti mancheranno da morire loro e le loro parole, i loro discorsi del più e del meno, le discussioni in classe e fuori; e non importa di cosa parlino, forse ti mancherà semplicemente il suono della loro voce, anche quando sparano cazzate!

Carlotta

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