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Parchi e Giardini

I COLORI NELLA PROGETTAZIONE DI PARCHI E GIARDINI

La caratteristica colorazione autunnale di alcune piante autoctone ed esotiche coltivabili in Valle d’Aosta permettono di creare contrasti di colore particolarmente gradevoli nei parchi e giardini

di Giorgio Cuaz
Direzione foreste - Ufficio vivai e aree verdi
Con le temperature che si abbassano durante la notte, in autunno, alcune latifoglie si tingono di colori accesi e vivaci come per festeggiare in modo decoroso la fine del periodo estivo.
In Valle d’Aosta, grazie al clima asciutto e continentale, alcune specie ci regalano colori particolarmente vistosi.

Nella costruzione di un giardino ornamentale queste specie sono importantissime oltre che per regalarci colori magnifici anche per evidenziare, come in un calendario biologico, l’evolversi delle stagioni. In una città l’unica evidente conferma del cambiamento di stagione lo danno le piante presenti nei giardini che ad ogni periodo dell’anno cangiano regalandoci antiche sensazioni e panorami diversi.



Nella realizzazione di un giardino bisogna tenere in considerazione, oltre alle esigenze climatiche della pianta, il colore della foglia e la sua persistenza durante l’autunno; vi sono infatti specie che mantengono la foglia colorata per settimane, altre per pochi giorni.

Nell’arco alpino i colori che sono maggiormente presenti sono i gialli, sono più rari i colori rossi soprattutto confrontandoci con gli autunni nord americani o asiatici.

Le specie autoctone che devono essere considerate per le colorazioni autunnali sono:
per i colori gialli la betulla (Betula pendula), il pioppo (Populus sp.), il castagno (Castanea sativa), per il giallo oro il larice (Larix europaea), il tiglio (Tylia cordata), l’acero di monte (Acer pseudoplatanus), molti salici (Salix sp.)



Tilia cordata (colore giallo) e Quercus rubra (colore rosso) nel vivaio regionale Abbé Henry

























Per i colori aranciati vi è il faggio (Fagus silvatica), che ha un giallo molto carico che
sfuma nel giallo oro.

Per i colori rossi la Valle d’Aosta è deficitaria; il classico rosso è quello del ciliegio selvatico (Prunus avium) e del ciliegio pado o ciliegio a grappolo (Prunus padus). Il colore è un giallo carico che si trasforma in arancione e rosso a seconda della singola pianta e del clima.

Ricordiamo che per avere dei colori accesi la notte deve essere fredda ma non gelida.
L’arrivo del gelo infatti danneggerà la foglia e la farà cadere.

Il colore rosso è dovuto agli zuccheri presenti nella lamina fogliare che vengono trasformati in antociani, al tempo stesso la molecola verde della clorofilla si degrada chimicamente.

Spesse volte la pianta che produce bacche rosse, che contiene già molti antociani durante l’estate (colore rosso), ha una foglia autunnale che prende il colore rosso.
Tipico esempio sono alcune varietà di viti che avendo una bacca fortemente colorata tingono anche le foglie di rosso in autunno. Le vigne a bacca bianca quasi sempre hanno foglie gialle in autunno.

Un’altra pianta che ci regala colori particolari è il pioppo tremolo (Populus tremula). Questo pioppo spesse volte ha una colorazione gialla che in quota, soprattutto nelle foglie apicali della chioma, si trasforma in un arancione che tende a divenire rosso acceso.

Un’altra specie che troviamo in quota è il sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia). Questa pianta, molto ornamentale, in autunno si carica di bacche rosse e il suo fogliame si tinge di un colore giallo intenso, poi di un rosso aranciato molto vivace. E’ una pianta che riesce a sopravvivere anche a quote elevate, oltre i 2000 metri.

Una specie poco diffusa in Valle d’Aosta ma presente sporadicamente in bassa Valle è l’acero riccio (Acer platanoides). Questa pianta assume una colorazione rossa particolarmente accesa in autunno e per la sua forma e il portamento ha un grande effetto ornamentale in parchi o grandi giardini.

Tra i cespugli ricordiamo il Viburnopallon di maggio” (Viburnum opulus), con foglie di colore rosso acceso e il Viburnum lantana, rosso aranciato.

Un alberello di modeste dimensioni è il pero selvatico (Pyrus piraster), diffuso sporadicamente sui versanti esposti a sud (adret) della Valle, che in autunno si veste di colori rossi-vinati.

Tra le piante non autoctone l’elenco delle specie con colori vivaci e piacevoli è molto lungo. Nei gialli troviamo: Gingko biloba, pianta molto resistente e dalla forma slanciata, con foglie a ventaglio che si colorano di giallo molto intenso;

Liriodendron tulipifera, albero a fogliame giallo autunnale che in estate produce dei fiori bianco crema somiglianti al tulipano;

Acer saccharinum, pianta ornamentale importante, si colora di un giallo che, alle volte, sfuma in un arancione quasi rosato.

Tra i colori rossi le piante più conosciute e coltivabili sono gli aceri.
L’acero rosso americano (Acer rubrum) che sempre si tinge di un colore rosso cardinale molto acceso. Questa pianta, di medie dimensioni ed esigente di umidità, è diffusissima tra il Canadà e gli Stati Uniti; in Valle d’Aosta dovrebbe essere piantato in zone umide o comunque provviste di impianto di irrigazione.

Un altro acero particolarmente rosso è l’acero da zucchero (Acer saccharum); è una pianta molto ornamentale, con colori rossi vistosi in autunno, di difficile reperibilità nei vivai.

Gli aceri giapponesi nelle loro diverse forme e cultivar sono sempre a colorazione rossa o aranciata (Acer palmatum, Acer japonicum, Acer nikoense).

Tra gli aceri si ricorda anche Acer ginnala, pianta di dimensioni ridotte con colorazione rossa o aranciata in autunno.

 
 

   

Viburnum lantana - Acer japonicum - Liquidambar styraciflua

Tra le querce interessanti ai fini estetici si elencano quelle del continente americano: la Quercia rossa (Quercus rubra) con colori rossi autunnali che tendono però a sfumare rapidamente al bronzeo e poi al marrone; l
a Quercus coccinea americana, sempre del gruppo “Rubra”, mantiene dei colori più accesi per molto più tempo, ha tuttavia maggiori esigenze in umidità.
Anche la quercia palustre americana presenta una colorazione rossa in autunno.

Una pianta molto ornamentale e di facile reperibilità, sempre di origine nord americana, è il Liquidambar styraciflua che in Valle d’Aosta può raggiungere anche i 20 metri di altezza.
Questo albero in autunno si colora in modo molto vivace, dal giallo al rosso con variegate sfumature intermedie che rendono particolarmente apprezzato il valore ornamentale di questa specie in autunno.

Altri alberi che presentano colori accesi sono la Parrotia persica, pianta di altezza contenuta (massimo 8 metri), di origine asiatica, che assume colori aranciati-rossi intensi; Koelreuteria paniculata, alberello interessante sia per la sua fioritura estiva che per la colorazione rossa arancione del fogliame; Cotinus coggirya che, pur non essendo diffuso in Valle d’Aosta, è presente nelle Alpi meridionali. Questo arbusto, che raggiunge una altezza massima di 3 o 4 metri, si tinge in autunno con delle colorazioni rosso aranciate intensissime e mantiene a lungo il colore. Non è da piantare in luoghi troppo freddi o sopra i 1000 metri di altitudine.
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