I SISTEMI NATURALI
In un paese di montagna come la Valle d'Aosta, le abitazioni in legno non sono molto diffuse. Tuttavia il legno resta uno dei materiali piĆ¹ adatti al nostro clima.
CASE IN LEGNO
a cura dell'Associazione Energaia
Alto Adige: casa individuale a basso consumo energetico.Nelle comunità di montagna, povere di mezzi e risorse, si è da sempre costruito utilizzando al meglio materiali e conoscenze locali. Le costruzioni in legno hanno rivestito un'importanza strategica in molte regioni italiane: basti pensare agli innumerevoli raccard e grenier valdostani, ai numerosi ed imponenti campanili delle chiese trentine ed altoatesine, alle capriate dei tetti, ai soffitti a travi di castelli e manieri, nonché ai ponti in legno ancora in ottimo stato di conservazione.
Sia che si tratti di edifici per abitazione che edifici funzionali il legno ha rappresentato un materiale ottimale per rispondere alle esigenze costruttive. In Valle d'Aosta le abitazioni in legno sono rare: nonostante ne esistessero diverse tipologie prima del XVIII secolo in diverse valli laterali, oggi le case di Gressoney sono i pochi esempi rimastici. Gli edifici funzionali come i raccard e i grenier sono invece molto più diffusi.
Le case di legno erano edificate da carpentieri esperti, in grado di realizzare assemblaggi agli angoli con incastri a battute doppie o triple; in particolare in Valle d'Aosta gli artigiani di Gressoney avevano raggiunto elevati livelli di competenze tecniche (cfr. Remacle C., 2005, Il legno nella costruzione tradizionale valdostana, Progetto FSE, "Case in legno. Utilizzo sostenibile delle risorse forestali di montagna per un abitare sano").
Oggi sia il materiale legno che le conoscenze tecniche di lavorazione hanno assunto un ruolo marginale nelle costruzioni edilizie. A parte le coperture e gli infissi, le tecniche costruttive si sono orientate nel tempo verso tecnologie massive come la pietra, il mattone e il cemento armato. E non è detto che queste tecniche siano per forza le migliori e le più adatte ai contesti di montagna.
Bressanone: casa Heidi, produzione in serie (progetto Matteo Thun).Le moderne abitazioni in legno garantiscono un'ottimale qualità dell'ambiente indoor (previa un'accurata selezione dell'essenza da adottare, il legno non necessita di trattamenti con sostanze sintetiche né per la protezione da tarli e muffe, né per la protezione dal fuoco) e presentano fabbisogni energetici contenuti. Infatti, per fare un esempio, un edificio a due piani con pianta di 8 x 10 m in costruzione massiccia (mattoni forati, solai in cemento armato) ha un fabbisogno energetico complessivo di 6200 kW/h, la stessa casa costruita adottando la tipologia dei telai in legno necessita di 930 kW/h. Tutti i metodi di costruzione in legno, grazie al ridotto spessore delle pareti, se confrontati con costruzioni massicce di uguali dimensioni in pianta, permettono di ricavare fino al 10% di superficie abitabile in più. Inoltre per poter garantire i requisiti di isolamento termico un edificio costruito con il sistema dei telai in legno necessita di uno spessore di rivestimento esterno pari a 24 cm, mentre la casa in costruzione massiccia ne utilizza almeno 40. Questo implica che le tipologie costruttive in legno consentono la disponibilità di superficie abitabile aggiuntiva.
Inoltre le strutture in legno, leggere ed elastiche, offrono ottime garanzie di sicurezza rispetto alle azioni di tipo sismico. Le strutture in legno sono attaccabili dal fuoco, ma mantengono la loro stabilità strutturale in maniera prevedibile ed offrono perciò una sicurezza maggiore rispetto a quelle realizzate con altri materiali. Anche se è un materiale leggero, il legno ha buone doti di isolamento acustico, quando opportunamente progettato: combinandolo opportunamente con il sughero e la gomma, consente di realizzare sistemi ad alte prestazioni per la protezione dal rumore e dalle vibrazioni. Le caratteristiche di coibentazione e traspirabilità dei materiali a base di legno costituiscono la base di partenza ideale per la progettazione di strutture e tamponamenti efficienti dal punto di vista termico. Anche la prevenzione del degrado biologico si attua in maniera molto efficace soprattutto attraverso la progettazione ed esecuzione di idonei dettagli costruttivi. Va infine sottolineato come il legno, oltre ad essere il più sperimentato dei materiali, garantisca lo stoccaggio del biossido di carbonio, con un bilancio neutrale di tale composto, implichi un basso consumo energetico per la trasformazione ed il trasporto e sia un materiale completamente rinnovabile, riciclabile e biodegradabile.
Miscelando esperienze millenarie e tecnologie contemporanee vengono realizzate tipologie costruttive multipiano in legno, capaci di coniugare estetica, funzionalità ed economicità con risultati sorprendenti. In Alto Adige e in Trentino, a contatto con la cultura tedesca, già da anni si è ripreso a costruire in legno (sono numerose ormai le aziende che propongono case in legno anche in Valle d'Aosta). L'esperienza trentina e altoatesina ha mostrato come dalla valorizzazione del saper fare locale, dall'innovazione tecnologica e dallo sfruttamento razionale delle risorse locali sia possibile rivitalizzare il settore delle costruzioni e quello della selvicoltura. Il percorso che ha portato al rilancio delle case in legno ha origine nel recupero di tradizioni già esistenti, quella della carpenteria in legno e della gestione dei boschi, ma che hanno dovuto essere stimolate sul piano culturale e a tutt'oggi non hanno ancora raggiunto i livelli di diffusione caratteristici dei mercati mitteleuropei e nordici.
L'esempio del "Sofie" (Sistema Costruttivo Fiemme) mostra come la collaborazione di una rete di soggetti istituzionali ed economici consenta di trasformare quelle risorse culturali e materiali in un'opportunità di mercato e in un occasione di sviluppo locale sostenibile. L'iniziativa nasce dalla collaborazione di un Istituto di ricerca (IVALSA del CNR) con una realtà industriale ben radicata sul territorio, una realtà produttiva di tradizione plurisecolare nel campo del legno quale la Magnifica Comunità di Fiemme, e la partecipazione convinta della Provincia Autonoma di Trento.
Ciascuna delle aziende che partecipano al progetto "Sofie" aderisce ad un disciplinare di sostenibilità ambientale; gli attori pubblici hanno partecipato fornendo finanziamenti per realizzare azioni di ricerca sul sistema di costruzione in legno (prove antisismiche e di resistenza al fuoco che verranno realizzati su modelli in scala reale); le università di Bologna, Padova, Trento, il CNR, le università di altri paesi esteri contribuiscono al progetto portando conoscenze ed esperienza.
L'articolazione della filiera, dall'approvvigionamento del materiale al montaggio della casa vede coinvolta la Magnifica Comunità di Fiemme, una forma di consorteria locale, con una superficie della circa 20.000 ha di territorio di cui 11.000 di bosco coltivato (certificato FSC per la gestione sostenibile). Per ora, nell'ambito della filiera della casa in legno, non è ancora utilizzato il legname proveniente da questa area, ma il progetto è di impiegarlo in modo sistematico; infatti attualmente una fase di lavorazione, la produzione del semilavorato (pannello stratificato portante), è realizzata all'estero (Germania). La rete di aziende intende però attivare uno stabilimento in Trentino, una volta verificati la tecnologia, i volumi di vendita, gli aspetti organizzativi più adatti al contesto locale. La selezione del legno avviene direttamente a cura delle squadre di lavoro in seno alla Magnifica Comunità (che, solo nella segheria, impiega diversi operai e produce più di 20.000 m3 di legname all'anno), oppure in appalto esterno a ditte che si occupano del taglio. Vi è da sottolineare che la qualità del legno è alta: la 3a e la 4a scelta che viene utilizzata nella filiera della casa in legno, corrisponde a classi più alte in altri contesti. I pannelli che costituiscono il semilavorato invece vengono per il momento prodotti in Germania, trasportati al centro di taglio di un'altra delle aziende coinvolte dove vengono lavorati i pannelli (sagomatura, taglio vani finestre, integrazione di eventuali parti impiantistiche...) per essere infine trasportati in cantiere e montati in opera. La tempistica di realizzazione è, come in altre tipologie di case in legno, molto ristretta: dall'inizio della lavorazione al termine della costruzione passano pochi mesi e, in genere, non più di sei.
Attualmente il mercato è in forte espansione e le realizzazioni ormai non si concentrano più in ambiti tradizionalmente legati alla costruzione in legno (Alto Adige, Austria, Trentino, Svizzera…), ma il mercato si sta espandendo anche ad aree tradizionalmente dominate dalla tecnica massiva come la Lombardia, l'Emilia e il centro nord in generale.
   
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