CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICO ARTISTICI

La Soprintendenza ha proseguito, nel corso dell’anno, gli interventi di conservazione e valorizzazione del patrimonio di proprietà ecclesiastica. Tra questi, si segnalano gli interventi di manutenzione indirizzati agli allestimenti dei musei parrocchiali distribuiti sul territorio regionale e alle relative opere esposte.

Nell’ambito del progetto Sculpture Médiévale dans les Alpes, i partner del gruppo di lavoro internazionale, che collaborano a questo progetto dal 2005, hanno promosso un programma di iniziative per l’estate 2013 che ha visto la realizzazione di un convegno internazionale e di un progetto espositivo comune dal titolo: Des Saints et des Hommes. L’image des saints dans les Alpes à la fin du Moyen Age svoltosi in sei diverse sedi comprese tra Italia, Francia e Svizzera.

Il convegno, tenutosi a Ginevra il 17 e 18 giugno 2013, ha raccolto sotto il titolo generale L’image des saints dans les Alpes occidentales à la fin du Moyen Age una serie di interventi specialistici intorno al tema della gerarchia dei santi, delle pratiche devozionali e di alcune specificità iconografiche dei santi in un contesto peculiare quale quello alpino.

Le sei mostre, invece, sono state l’occasione per affrontare tematiche specifiche, sviluppate dai singoli partner. In ambito elvetico, il Musée d’Histoire du Valais a Sion ha focalizzato l’attenzione sulla devozione a san Maurizio, patrono di Casa Savoia, e a san Teodulo, primo vescovo della diocesi svizzera (16 maggio - 22 settembre 2013) e il Musée d’art et d’histoire di Ginevra ha illustrato le figure di san Pietro e delle sante più venerate sul territorio, quali Barbara, Maria Maddalena, Caterina e Margherita (30 maggio -22 settembre 2013). In Francia, il Musée-Château d’Annecy ha sviluppato il tema del culto a sant’Antonio (6 giugno-22 settembre 2013), mentre presso il Château des Ducs de Savoie, à Chambéry, è stata presentata una selezione di quindici sculture provenienti dalle chiese e dalle parrocchie della Savoia. In Italia, infine, il Museo diocesano di Susa, in collaborazione con il Museo Nazionale Svizzero di Zurigo ha presentato opere riguardanti i santi Bernardo, Gottardo e Cristoforo (29 giugno-22 settembre 2013), mentre i santi valdostani Grato, Orso e Eldrado, venerato in valle di Susa, sono stati protagonisti dell’esposizione aostana (28 giugno-22 settembre 2013) dal titolo Sacerdoti, Vescovi, Abati. Santi protettori delle valli alpine tra arte e devozione foto. L’iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione dell’Amministrazione regionale con la Diocesi di Aosta ed è stata ospitata nel Museo del Tesoro della Cattedrale .

Il programma espositivo è corredato da un catalogo comune in due lingue, cui si aggiunge la specifica pubblicazione, anch’essa bilingue, delle 22 opere esposte ad Aosta.

Malgrado le esigue risorse a disposizione, la collaborazione di tutte le forze in campo ha permesso di ottenere un risultato apprezzabile sia dal punto di vista scientifico che dal punto di vista del riscontro del pubblico, in quanto nei tre mesi di apertura si sono registrati 1200 ingressi, che per una sede come quella del Museo del Tesoro della cattedrale costituiscono un indiscusso successo.

In relazione al progetto Sculpture Médiévale dans les Alpes la Regione ha, inoltre, promosso il restauro di numerose sculture lignee medievali, riportate al loro aspetto filologicamente corretto:  le sante Barbara e Margherita di Brusson, il san Maurizio della chiesa parrocchiale di Sarre,  le statue di sant’Antonio di Gressan e di Aymavilles, il san Teodulo di Saint-Pierre, il piccolo e inedito san Cristoforo della Cattedrale e le sculture di san Grato provenienti da Saint-Vincent e Verrogne (Aymavilles). Con forze interne, è stato inoltre effettuato il restauro della tela presente nella cappella di San Grato in cattedrale, opera del pittore Jacques Guille datata 1841 foto.

Sono stati inoltre avviati i lavori di restauro di 14 tele della Via Crucis e di due ante lignee dipinte di pertinenza della Cattedrale e di una scultura raffigurante la Vergine Assunta proveniente dalla chiesa parrocchiale di Valgrisenche.

Un intervento di restauro urgente, a causa dello stato di degrado in cui versano da anni, è stato eseguito sui pochi frammenti di affreschi ancora presenti sulle murature interne e sul catino absidale della cappella del castello di Cly, appartenente al Comune di Saint-Denis. A corredo di tutti gli interventi descritti su beni storico-artistici, sono state programmate alcune attività tecnico-scientifiche e di studio di supporto ai lavori di restauro.

Al castello di Quart, è quasi terminata l’operazione di descialbo delle pitture, databili alla fine del XIII secolo e raffiguranti Le storie di Alessandro e il ciclo dei Mesi, conservate all’interno del donjon più antico; sono state inoltre avviate le prime fasi di impianto del cantiere per il restauro del ciclo di affreschi. All’esterno del rivellino sono state valorizzate le cornici dipinte intorno alle finestre, ad imitazione di finti conci lapidei o di finti mattoni in cotto, e sono stati ripresi gli stemmi di Casa Savoia.

Nelle sale interne del castello di Aymavilles sono iniziati gli interventi di messa in luce e restauro degli antichi apparati decorativi risalenti al Sette e Ottocento. È stata inoltre avviata la progettazione del restauro delle facciate esterne del castello di Arnad.

Sempre nell’ambito degli interventi di valorizzazione e musealizzazione di castelli e immobili storici di proprietà, alcune ricerche storico-architettoniche, documentarie e iconografiche sono state effettuate su Castel Savoia di Gressoney-Saint-Jean, finalizzate alla riprogettazione del percorso di visita e di alcuni allestimenti.

Tra le opere appartenenti alle collezioni regionali, nel corso dell’anno si è concluso il restauro del grandioso dipinto su tela Ritorno di Terrasanta, opera del 1880 di Federico Pastoris, acquistato dall’amministrazione regionale nel 2009 foto.

Ad incremento delle raccolte di proprietà regionale, nel 2013 sono stati approvati gli acquisti di opere d’arte, tra cui una stampa di Uberto Bonetti raffigurante Gressoney (1930 circa) e alcuni oggetti etnografici e di tradizione valdostana.