Premessa
L’attività dell’Assessorato durante
l’anno 2000 è stata caratterizzata in modo particolare
dal coordinamento di due importanti iniziative, il
Patto per lo sviluppo della Valle d'Aosta e il Progetto
di riforma dei servizi camerali, destinati a mutare
in modo significativo le relazioni, i rapporti fra
i vari attori economici, sociali ed istituzionali.
Dopo un lungo dibattito, nella primavera
è stato siglato il Patto per lo sviluppo. Il documento
sulla riforma dei servizi camerali, dopo l’adozione
della proposta da parte della Giunta regionale, sarà
oggetto di esame da parte del tavolo della concertazione
del Patto durante i primi mesi del prossimo anno.
Patto per lo sviluppo della
Valle d'Aosta
Il 17 maggio scorso, le organizzazioni
sindacali dei lavoratori, le Associazioni di rappresentanza
delle categorie economiche e professionali hanno sottoscritto
con i rappresentanti dell’Amministrazione regionale
il “Patto per lo Sviluppo della Valle d'Aosta”, documento
nato dalla volontà comune di “creare uno strumento
di confronto, nel rispetto dei reciproci ruoli autonomi
e in un quadro di finalità programmate e condivise,
e di mettere in atto le iniziative e di assumere comportamenti
coerenti con l’obiettivo di assicurare, all’economia
ed alla società regionale, il raggiungimento di ulteriori
livelli di sviluppo qualitativi e quantitativi”.
Con la sottoscrizione le parti hanno
condiviso “la necessità e la volontà di concorrere
alla creazione di una fase di concertazione a livello
locale, finalizzata ad affrontare secondo linee di
indirizzo concordate, utilizzando tutte le particolarità
e le opportunità della Regione, i principali aspetti
di criticità dello sviluppo economico e sociale della
Valle”.
Esso nasce da un confronto basato sul
metodo della concertazione. Come indicato nel documento,
“lo scopo della concertazione è quello di progettare
e realizzare, attraverso un confronto e il negoziato
permanente fra le istituzioni e le parti sociali una
nuova forma di partecipazione al processo di definizione
delle scelte fondamentali di politica economica e
sociale della Regione nella convinzione che il confronto
concertativo consenta la dialettica, fra le parti,
di svilupparsi entro un quadro di finalità programmatiche
e condivise”.
Il Patto ha definito un metodo di relazioni,
dei momenti di confronto e in questo contesto le parti
si sono impegnate “ad assumere comportamenti coerenti,
ferme restando l’autonomia e le prerogative degli
organi legislativi, nei cui confronti la Giunta regionale
di impegnerà a proporre e sostenere gli indirizzi
concertati”.
Sono stati indicati obiettivi prioritari,
suddivisi in cinque grandi aree tematiche:
- Modernizzazione della Pubblica amministrazione;
- Riforma dei servizi camerali e razionalizzazione
dei servizi esistenti;
- Imprenditorialità e occupazione;
- Politiche di settore e individuazione di sinergie
fra i vari settori economici;
- Qualità della vita e coesione sociale.
Il tavolo di lavoro del Patto si è
riunito nella sessione del mese di settembre, come
previsto dal documento, per “valutare l’evoluzione
in corso di anno e contribuire con proposte e valutazioni
alla fase preparatoria del bilancio di previsione
regionale”.
Con riguardo alle aree tematiche, il
giorno 11 ottobre è stata dedicata una prima riunione
alla questione dell’area ex-Cogne.
L’incontro si è incentrato sui lavori
di bonifica, reinfrastrutturazione, promozione e reindustrializzazione
dell’area. Si è concordato sull’opportunità di avviare
una serie di incontri bilaterali fra Finaosta ed i
vari attori istituzionali per meglio comprendere le
aspettative che ogni settore ha rispetto allo sviluppo
dell’area, anche nell’ottica di una sua promozione
mirata.
Successivamente a quella data, gli
incontri del 20 ottobre e del 7 novembre, sono stati
dedicati soprattutto all’alluvione. Sono stati sentiti
direttamente gli attori economici e sociali in piena
emergenza (20 ottobre) e si sono indicate e condivise
le linee prioritarie di azione del bilancio regionale
per il 2001, ovviamente riferite ai recenti e gravi
eventi calamitosi (7 novembre), dove si è sottolineata
la necessità di avviare la ricostruzione e di sostenere
i settori produttivi.
Riforma dei servizi camerali
Con deliberazione della Giunta regionale
n. 671 del 6 marzo 2000 è stato affidato ad Unioncamere
l’incarico per approfondimenti in materia di riforma
del sistema camerale. Unioncamere ha predisposto un
primo elaborato, in data 27 aprile 2000, concernente
un rapporto sulla riforma del sistema camerale e dei
servizi annessi in Valle d’Aosta e più precisamente:
- una preliminare ricostruzione della particolare
disciplina delle funzioni camerali nella Regione
Valle d’Aosta e delle proposte di riforma;
- una breve trattazione degli aspetti legati alla
riforma delle Camere di Commercio (legge n. 580/93)
ed ai conseguenti rapporti tra queste e le Regioni
e, in particolare, rispetto alle altre Regioni a
statuto speciale;
- una analisi delle ripercussioni della semplificazione
e del federalismo amministrativo – principi dettati
con il D.Lgs. n. 112/1998 – sulle Camere di Commercio,
con specifico riferimento al trasferimento di competenze
alle autonomie funzionali.
Questo elaborato è stato sottoposto
all’attenzione del gruppo di lavoro “ristretto” nella
riunione del 5 maggio 2000. In tale occasione è emersa
l’esigenza di poter disporre di altri elementi conoscitivi
che l’Unioncamere ha predisposto, con un ulteriore
elaborato, che affronta:
- la dislocazione in Valle d’Aosta dei servizi assimilabili
a quelli camerali, gestiti direttamente dalla Regione,
e dei servizi alle imprese gestiti tramite strutture
promosse dalla Regione, al fine di evidenziare eventuali
spazi di razionalizzazione;
- la natura giuridica delle Camere di Commercio
e le recenti modifiche normative del diritto annuale;
- le modifiche della legislazione concernente le
Camere di Commercio successive alla legge di riforma;
- l’ordinamento delle Camere di Commercio in Trentino
Alto Adige e in Sicilia;
- alcuni elementi informativi sul sistema camerale
in Svizzera, con specifico riferimento alla Camera
di Commercio del Cantone Ticino.
A seguito delle indicazioni e considerazioni
emerse nel corso della riunione del 5 maggio 2000,
Unioncamere ha elaborato un documento di approfondimento
sulla dislocazione dei servizi alle imprese nella
regione Valle d’Aosta e sull’evoluzione del sistema
camerale. Tale documento è stato presentato durante
la riunione del gruppo di lavoro “ristretto” in data
27 giugno 2000, nel corso della quale sono emerse
le prime linee di indirizzo per un disegno di legge
regionale sulla riforma dei servizi camerali della
Regione.
Unioncamere ha predisposto infine un’ipotesi
di legge regionale sul riordino dei servizi camerali
della Valle d’Aosta.
La Giunta regionale ha condiviso le
linee di riforma del sistema camerale, che consentiranno
di:
- costituire un ente operante a livello regionale
adottando modalità che, pur in raccordo con l’evoluzione
amministrativa del resto del territorio nazionale
(soprattutto in relazione alle tendenze verso il
decentramento, il federalismo ed il principio di
sussidiarietà), esaltino gli elementi di peculiarità
e di autonomia della situazione della Valle d’Aosta;
- concretizzare il principio dell’autogoverno del
sistema delle imprese e delle libere professioni,
responsabilizzandole per contribuire più efficacemente
al rafforzamento del tessuto imprenditoriale della
Valle d’Aosta;
- contribuire a fornire alla Regione gli elementi
conoscitivi e le informazioni economiche per una
efficace programmazione degli interventi sul territorio;
- rappresentare un momento di un costruttivo e sistematico
meccanismo di cooperazione tra la Regione e le rappresentanze
economiche;
- costituire una sede di funzioni consultive e di
concertazione;
- contribuire (con il monitoraggio delle diverse
strutture specializzate) alla ottimizzazione, da
parte della Regione, dell'offerta di servizi alle
imprese, soprattutto di quelli a valenza innovativa.
La proposta di riforma sarà ora posta
all’attenzione del Patto per lo sviluppo della Valle
d'Aosta durante le prossime sedute.
L’impresa in Valle d'Aosta
Alla fine di settembre le imprese attive
in Valle d’Aosta erano 12.912 (9.868 se si esclude
il settore agricolo). Un numero rilevante, in pratica
1.076 imprese ogni 10.000 abitanti. Anche scorporando
il dato delle imprese del settore agricolo, quasi
totalmente individuali, il rapporto rimane molto elevato:
822 imprese ogni 10.000 abitanti (erano 806 alla fine
del 1999), a fronte di una media nazionale di 662
imprese (sempre escludendo quelle agricole).
Il livello di grande diffusione dell’impresa
trova conferma anche se raffrontato con le altre Regioni
del Nord-Ovest. La Valle d'Aosta registra un’impresa
attiva ogni 9,36 abitanti (12,4 se non si considera
il settore agricolo), contro i 10,93 abitanti (13,69)
del Piemonte e i 12,3 (14,07) abitanti della Liguria.
Si evidenzia quindi un livello di diffusione
dell’impresa sul territorio a livello regionale fra
i più alti d’Europa. E’ evidente che la maggioranza
di queste imprese sono di modeste dimensioni.
Il dato delle società di capitale è
ancora inferiore alla media nazionale, ma il valore
è sensibilmente cresciuto negli ultimi anni: infatti,
nel periodo 96-99, le imprese attive (al netto del
settore agricolo) sono aumentate del 1,8%, mentre
le società di capitale sono aumentate del 10,16%.
Tre anni orsono, le imprese di capitale erano il 6,1%
del totale, ora sono il 6,8%.
Crescono in misura maggiore le imprese
dei settori industriali ed artigianali, esse sono
il 34,4% delle imprese non agricole (erano il 33,12
cinque anni prima).
L’alluvione
Il recente evento calamitoso verificatosi
nella nostra regione ha causato ingenti danni alle
imprese industriali ed artigiane.
Una prima valutazione delle conseguenze
per il settore, peraltro ancora approssimativa, ne
fa quantificare l’incidenza negativa in termini economici
nell’importo di circa 140 miliardi di lire (industria
e artigianato).
In tale stima sono compresi anche gli
effetti generati dalla mancata produzione di beni
e di servizi, oltre che i danni che hanno interessato
direttamente i beni immobili e mobili utilizzati nel
processo produttivo. Occorre rilevare che nella somma
indicata non sono compresi i sinistri subiti dall’ENEL,
dalle aziende telefoniche e di telecomunicazioni,
nonché da Italgas S.p.A.
Per quanto attiene al settore artigianale,
essendo le imprese molto diffuse sul territorio regionale,
i dati sono riferiti a delle stime effettuate in collaborazione
con le associazioni di categoria. Le imprese coinvolte
sono circa 350 (rispetto a circa 3900 imprese regionali),
con una media di danni per impresa di 120.000.000,
per un ammontare complessivo di circa 40.000.000.000
di lire.
Venendo al settore industriale in senso
stretto, tra le imprese che svolgono la loro attività
in stabilimenti di proprietà regionale, le più colpite
sono state Cogne Acciai Speciali S.p.A. di Aosta,
con una stima approssimativa dei danni ammontante
a 50 miliardi di lire, Olivetti Techcenter S.p.A.
di Arnad, per circa 30 miliardi di lire ed Elelys
S.p.A. di Hône, per circa 10 miliardi di lire.
La Cogne Acciai Speciali ha ripreso
l’attività produttiva con circa 600 dipendenti. La
situazione nello stabilimento si è normalizzata. Tutte
le aree interessate dagli allagamenti sono state bonificate,
si sono così completate le opere di risanamento delle
stesse ed è stata ripristinata la viabilità interna.
Le unità che sono state riattivate già dal 3 novembre
sono: l’Acciaieria, il laminatoio (blumi, billette
e tondi), la fucina, il decapaggio, il reparto delle
lavorazioni a freddo e quello dei trattamenti termici.
Il treno barre è stato riattivato il 13 novembre.
La riattivazione del treno a filo per la vergella
è prevista per il prossimo mese di gennaio. I magazzini
prodotti finiti hanno consentito di tamponare eventuali
ritardi che avrebbero potuto verificarsi nelle consegne.
Ad oggi non si sono verificati disservizi significativi
e le consegne in essere saranno generalmente rispettate.
Altre situazioni di una certa gravità
si registrano in altre aziende che operano in opifici
di proprietà regionale, quali Olma S.n.c. di Donnas,
Lino S.r.l. di Chambave, Al.Fa. Legno S.r.l. di Champdepraz,
Erreti S.C. a r.l. di Saint-Marcel, Chenevier S.p.A.
di Charvensod, Mont Blanc Dolciaria S.p.A. e G.P.S.
Standard S.p.A. di Arnad (dove l’attività è ripresa
da un paio di settimane) con un ammontare complessivo
di danni che si aggira sui 6 miliardi di lire.
Per quanto attiene agli altri insediamenti
produttivi appartenenti a privati, gli effetti negativi
di maggiore entità si sono verificati nei confronti
delle imprese Bertolini S.p.A. di Champdepraz (CIGS
richiesta per tre settimane per i lavoratori provenienti
da Collegno), Feletti S.p.A. (la produzione è ripresa
gradualmente dopo due settimane di fermo completo)
e Tousco S.p.A. di Pont-Saint-Martin, Cout Enzo di
Issogne e Thermofinestra Citea S.r.l. di Montjovet,
per un importo stimato in circa 7 miliardi di lire.
Le aree industriali di proprietà regionale
di Aosta (porzione dell’ex Cogne), di Châtillon (ex
Montefibre) e di Pont-Saint-Martin (ex Illsa-Viola)
non hanno subito alcun danno, anche grazie al posizionamento
favorevole delle medesime, alle opere di difesa del
suolo effettuate nelle loro vicinanze e, in particolar
modo per l’area ex Cogne, per gli accorgimenti tecnici
adottati in sede progettuale. Proprio per queste sue
caratteristiche, l’area ex Cogne è particolarmente
idonea ad accogliere eventuali aziende che, in seguito
all’alluvione, intendessero trasferirvi la propria
attività.
Sul versante dei riflessi occupazionali
non si ipotizzano eventi traumatici, anche perché
le imprese danneggiate sono tutte nelle condizioni
di riprendere le produzioni, pur con tempi diversi.
Le imprese hanno richiesto periodi
di CIGS. I dati in nostro possesso non sono completi
perché non tutte le aziende hanno ancora formalizzato
la richiesta all’INPS (il termine per il periodo di
ottobre scade il 25 novembre). In alcuni casi le richieste
di CIGS hanno riguardato lavoratori che non potevano
raggiungere lo stabilimento, anche se questo non era
stato danneggiato. In altri casi, le aziende interpellate
hanno dichiarato di non utilizzare il monte ore di
CIGS richiesto (e questo è un dato importante, che
evidenzia una ripresa dell’attività, pur graduale,
più celere del previsto).
Di Cogne acciai speciali ho già detto.
Invece, Olivetti Techcenter S.p.A. . ha richiesto
di usufruire della cassa integrazione guadagni per
tutti i suoi 565 dipendenti, sino alla fine del mese
di novembre. In realtà, attualmente già 150 dipendenti
hanno ripreso il lavoro e entro i primi giorni di
dicembre è prevista la ripresa produttiva a regime.
A causa dei rischi evidenziati dalla
recente alluvione relativamente alla dislocazione
di attrezzature produttive nel piano seminterrato
dello stabilimento, alcune fasi di lavorazione saranno
trasferite a Scarmagno, in un altro immobile di proprietà
dell’azienda, a partire dal prossimo mese. In una
prima fase il provvedimento interesserà anche lavoratori
valdostani nella misura del 50%, mentre a regime le
maestranze interessate saranno totalmente composte
da lavoratori residenti nel Canavese.
Inoltre, per quanto attiene ai riflessi
sull’occupazione industriale, va evidenziato il settore
dell’edilizia conoscerà una fase di espansione. Infatti,
anche senza considerare gli interventi che verranno
richiesti dai privati e che coinvolgeranno nella loro
esecuzione presumibilmente le imprese artigiane locali,
i lavori per la ricostruzione delle infrastrutture
danneggiate e per le opere di miglioramento impegneranno
100 miliardi all’anno nel medio periodo. Un tale incremento
dei lavori del settore edile comporterà un’occupazione
aggiuntiva di rilievo.
Il settore industriale
La capacità reattiva dell’economia
regionale era già nota successivamente alla chiusura
del tunnel: il settore industriale ha risposto positivamente.
L’analisi dei riflessi che la recente alluvione comporterà
sul settore e sull’economia nel suo complesso sarà
ovviamente possibile solo più avanti.
Una caratteristica del tessuto industriale
di questa Regione è la diversificazione dei prodotti,
delle fasi di produzione, con una contestuale presenza
di industrie che forniscono il prodotto finito e di
altre che offrono semilavorati o componenti di prodotto.
Troviamo nel panorama industriale valdostano
imprese che si propongono sui diversi mercati europei
e mondiali e il dato di crescita dell’export (+42%
nel primo semestre, rispetto al 16,8% nazionale) testimonia
un miglioramento dello sbocco internazionale della
produzione locale, pur in una situazione di crisi
delle comunicazioni.
Nel 1993 la Valle d'Aosta nel corso
dell’intero anno aveva esportato merci per complessivi
424 miliardi, nel solo primo semestre del 2000 ha
raggiunto i 367 miliardi. Questi dati sono testimoni
di una crescita significativa, nella capacità di esportazione
dell’industria regionale.
La sottoscrizione dell’accordo di programma
tra il Ministero del Commercio con l’estero e la Regione
dello scorso mese di agosto si inserisce in una azione
complessiva di rafforzamento della Valle d'Aosta sui
mercati esteri.
Un accordo che, nell’ottica di un sostegno
del processo di internazionalizzazione del sistema
produttivo valdostano e nell’opportunità di coordinare
le iniziative di promozione all’estero del prodotto
valdostano, vuole massimizzare la sinergia tra l’azione
nazionale e quella regionale nel settore promozionale,
migliorando l’efficacia delle azioni di marketing
territoriale in favore dell’internazionalizzazione
delle PMI locali, attraverso una azione che evidenzi
le attrattività del sistema Valle d'Aosta e favorisca
l’approccio con i mercati esteri attraverso strumenti
operativi quali lo sportello per l’internazionalizzazione.
Con riguardo al capitale investito,
si sottolinea l’importanza di poter contare su di
un maggior peso dell’imprenditoria locale, soprattutto
un riferimento alle produzioni di nicchia, ma va evidenziato
come i progetti ed i processi industriali devono confrontarsi
con un mercato globale, nel quale il peso delle multinazionali
è in costante crescita.
E la Valle d'Aosta non è immune da
queste dinamiche; come ogni altra regione europea
deve fronteggiare due problemi:
le multinazionali tendono ad adottare
strategie globali che non sempre tengono in conto
i risultati e le prospettive di una singola entità
regionale;
il capitale locale incontra difficoltà
ad affermarsi ed espandersi perché chiamato a confrontarsi
con avversari economici che della riduzione dei costi
sotto varie forme (non dimentichiamo il dumping sociale)
fanno il loro cavallo di battaglia.
Negli ultimi anni è stato restituito
ruolo e prestigio al settore industriale valdostano,
grazie anche ad una fattiva collaborazione dei rappresentanti
degli imprenditori e delle organizzazioni sindacali.
Si sono conseguiti sensibili risultati quali l’avvio
di Sorgenti Monte Bianco, Semagroup, Bertolini, soluzione
crisi Feletti e Skyway.
Superate le difficoltà dei primi anni
’90, generate soprattutto dalle crisi strutturali
della grande industria manifatturiera, l’industria
della Valle d’Aosta ha registrato trends di sviluppo
positivi tuttora in atto.
Va infatti evidenziato che le imprese
con almeno 40 addetti occupano oggi 4360 lavoratori,
rispetto ai 4250 di fine 99, ai 3500 del 96, ai 2300
del 93 (il dato attuale non comprende i lavoratori
dell’Akerlund).
Quindi, l’occupazione nell’industria
valdostana, nelle imprese di media grandezza, è quasi
raddoppiata dal 1993 ad oggi (con un aumento di 2050
lavoratori pari a+89%), (+ 94% al netto di CAS).
Il settore industriale nel suo complesso
occupa 12.500 persone (6500 nell’industria in senso
stretto), con una partecipazione alla formazione del
Pil regionale nella misura del circa il 25%.
Dalla composizione del sistema economico
regionale, si rileva che, in termini di prodotto interno
lordo (PIL), l’industria manifatturiera e quella delle
costruzioni rappresentano circa il 26%, mentre il
settore terziario, nelle sue varie componenti, rappresenta
il 72% e l’agricoltura il 2,5% circa.
Il PIL/abitante in Valle d'Aosta nel
1997 è quantificato in 47,347 milioni di lire. Un
dato che ci pone al primo posto a livello nazionale,
con un valore del 33% superiore alla media nazionale.
È questo utile per verificare quanto a questo risultato
abbia contribuito il settore industriale se teniamo
conto del fatto che la variazione del valore aggiunto
al costo dei fattori è stata in Valle d'Aosta del
12,8% nel periodo 92-98, mentre il settore della trasformazione
industriale (no costruzioni) ha prodotto una variazione
del 52,3%, con una produttività del 49,6%, dato al
quale si avvicina solo la Basilicata (pensiamo a quanto
in quella regione ha inciso il successo del comparto
automobilistico), mentre il dato nazionale della produttività
del settore industriale è del 23,9%.
Va evidenziato che antecedentemente
all’alluvione di ottobre, il mercato del lavoro locale
ha offerto buone possibilità di assorbimento dei lavoratori
delle aziende in crisi. Il sistema economico regionale,
nonostante alcune difficoltà settoriali derivanti
dalla chiusura del Monte Bianco e da alcune limitate
e specifiche situazioni aziendali, mostra una certa
dinamicità espansiva.
La domanda di lavoro è infatti cresciuta
del 17%, essendo gli avviamenti passati dai 7.868
relativi al primo semestre 1999, ai 9.211 nello stesso
periodo del 2000. Questo valore degli avviamenti relativi
ai primi sei mesi dell’anno è il più elevato tra quelli
registrati a partire dal 1993.
La crescita dei fabbisogni occupazionali
è spiegata prevalentemente dal settore industriale,
poiché circa due terzi della crescita è dovuta all’incremento
dell’occupazione del settore secondario. Tra i diversi
comparti industriali, le performance migliori si registrano
per le attività meccaniche e metalmeccaniche che di
fatto vedono raddoppiare il numero degli avviamenti
(che passano da 603 a 1.159) e che da sole spiegano
circa il 40% della domanda di lavoro complessiva.
Una crescita importante si rileva anche per le altre
industrie manifatturiere.
La crescita della domanda di lavoro
è generalizzata a tutto il territorio della Valle
d’Aosta, ma presenta intensità diverse: ad Aosta ed
a Verrès cresce del 18%, mentre a Morgex cresce del
10%.
A Verrès la domanda di lavoro è cresciuta
esclusivamente grazie al settore industriale (+60,7%).
Va osservato che gran parte della crescita
della domanda di lavoro è spiegata con il ricorso
al lavoro temporaneo: infatti, circa il 60% dell’incremento
degli avviamenti è relativo a contratti di lavoro
interinale (804 su 1343 avviamenti).
Circa due terzi del lavoro interinale
si concentra nell’area di Verrès, il 34% ad Aosta
e la parte restante a Morgex.
Nella strategia di sviluppo del settore
industriale riveste un ruolo importante l’inserimento
di alcuni comuni (o di parti di essi) fra le zone
eligibili all’obiettivo 2 per il periodo 2000-2006
e di una sottoparte di questo gruppo che è altresì
inclusa nelle zone beneficiarie delle deroghe previste
dall’articolo 87.3.c del Trattato Unico.
Questa inclusione, evidentemente consente
in particolare di offrire alle imprese un quadro di
sostegno migliore, rendendo di fatto più attrattiva
la regione per nuovi insediamenti, in particolare
attraverso la reindustrializzazione dell’area ex-Cogne.
Con riguardo alla politica di sostegno
agli investimenti e alla commercializzazione dei prodotti,
la Regione si è dotata di una serie di strumenti in
grado di fornire, nei limiti della politica di concorrenza
europea, un valido strumento di sostegno allo sviluppo
industriale (e non solo). Ci si riferisce alle norme
sull’abbattimento dei tassi, sui contributi agli investimenti,
sulla locazione degli immobili industriali.
A breve, esse saranno raccolte in un
nuovo testo unico, più omogeneo ed in grado di meglio
rispondere alle mutate esigenze dell’industria locale.
Gli interventi previsti possono essere
così sintetizzati:
·
sostegno agli investimenti produttivi, attraverso
iniziative dirette alla dotazione, alla realizzazione,
all’ampliamento e all’ammodernamento di beni, materiali
e immateriali, strumentali all’attività dell’impresa:
- contributi in conto capitale;
- mutui a tasso agevolato e contributi in conto
interessi;
- prestiti partecipativi;
- fideiussioni;
- interventi ed iniziative a sostegno della commercializzazione
dei prodotti;
- interventi a sostegno dei consorzi e delle imprese
(diritto di superficie).
Con riguardo invece alla politica dei
servizi, prosegue, arricchendosi, la fornitura di
una serie di servizi di sostegno alle imprese:
- promozione sui mercati esteri (Centro sviluppo,
Assessorato, sportello per l’internazionalizzazione)
- abbattimento del 15% circa del costo dell’energia
(Consorzio idroenergia)
- acquisizione Enel
- cessione crediti (Aosta Factor)
- piani industriali, consulenze economiche e finanziarie
(Finaosta).
La politica della formazione nel settore
industriale è rivolta ad interventi di riqualificazione
di lavoratori provenienti dai settori maturi e all’elevazione
del grado di professionalità dei dipendenti delle
imprese industriali chiamati a operare in nuovi processi,
con nuove tecnologie.
La politica della ricerca riveste un
ruolo sempre più di primo piano nella politica industriale.
La legge in materia di ricerca approvata nel 1993
è stata arricchita, resa sempre più innovativa e funzionale
alle esigenze di un settore industriale che guarda
con sempre maggiore attenzione ai nuovi prodotti ed
ai nuovi processi. In diversi periodi sono state apportate
tre modificazioni alla norma, l’ultima con attenzione
particolare all’area Cogne e ad una attività di collaborazione
fra il mondo produttivo ed il mondo scientifico (Società
Dora).
Iniziative in corso di attuazione per
la certificazione ambientale costituiranno un ulteriore
elemento di competitività per le aziende che la conseguiranno.
Il settore dell’artigianato
Il settore dell’artigianato valdostano,
nonostante una fisiologica frammentazione dimostra
di essere estremamente solido e in crescita. Le imprese
iscritte all’albo artigiani della Regione sono, al
mese di settembre, 3883. Si conferma una crescita
media annua di circa 55 unità. Il settore delle costruzioni
è il più numeroso con il 37,6% del dato complessivo;
si tenga conto che nel Nord Italia questo settore
rappresenta il 25% e soltanto il 22% nell’intero Paese.
Anno
|
Imprese attive
|
1996=100
|
1996
|
3660
|
100
|
1997
|
3700
|
101
|
1998
|
3750
|
102,5
|
1999
|
3824
|
104,5
|
2000 (settembre)
|
3883 (+8 consorzi)
|
106
|
Delle attuali 3883 imprese attive,
circa 200 hanno più di 5 addetti (5%) e circa 1200
hanno da due a cinque addetti (31%).
La forma societaria più diffusa è quella
dell’impresa individuale (3095), seguita dalla società
in nome collettivo (725) e da quella in accomandita
semplice (52).
I principali settori di attività sono:
Costruzioni edili e impiantistica
|
1795
|
Parrucchieri estetisti e lavanderie
|
357
|
Falegnameria
|
266
|
Autoriparatori
|
237
|
Autotrasporto merci
|
230
|
Pulizie, fotografia, imballaggi,
ecc.
|
195
|
Lavorazione alimenti e bevande
|
182
|
Metalli (fabbro, carpenteria)
|
134
|
Esiste anche in questo settore, come
in quello industriale, un quadro normativo di insieme,
che esprime il ruolo di coordinamento dell’Amministrazione
regionale: dal miglioramento dei servizi alla semplificazione
della procedure, dall’incentivazione degli investimenti
e della ricerca alla promozione dei settori sensibili
ai mercati esterni.
Artigianato di tradizione
Si è sviluppata notevolmente negli
ultimi anni l’attività di promozione dei prodotti
e delle lavorazioni locali. Infatti, occorre sottolineare
che è presente ed attiva una forte componente di artigianato
tipico, legata in modo particolare alla lavorazione
del legno, del ferro e della pietra. Oltre che significativi
risvolti in termini culturali e riflessi positivi
in termini occupazionali, l’artigianato tipico è veicolo
attrattivo importante sia dal punto di vista turistico,
sia per la promozione degli investimenti produttivi
nella nostra regione.
Gli artigiani del settore tradizionale
segnalatisi presso l’Assessorato sono 1.200 (oltre
a 500 del settore non tradizionale). Di questi, 110
esercitano attività di impresa artigiana, principalmente
nei settori: mobile, tornitura, ferro battuto, scultura,
cuoio, ceramica.
Il panorama delle manifestazione organizzate
dall’Assessorato, oltre che di un’edizione straordinaria
della Fiera di Sant’Orso in occasione del millenario,
si è ampliato con la realizzazione delle edizioni
invernale ed estiva di Atelier des métiers.
È stato avviato uno studio per l’adozione
di un contrassegno di origine e di qualità per le
lavorazioni artistiche, tipiche e tradizionali della
Valle d'Aosta.
Attività dei servizi dell’Assessorato
L’attività svolta nel corso del 2000
dai diversi settori in cui è articolato l’Assessorato
può essere così brevemente riassunta, seguendo nella
presentazione la ripartizione per dipartimento, direzioni
e, nel loro ambito, servizi.
Dipartimento industria,
artigianato ed energia
Area Cogne
Opere di reinfrastrutturazione dell'area.
La società Vallée d'Aoste Structure
S.r.l. ha ottenuto la consegna del primo lotto, via
Pont Suaz rettificata, dei lavori di costruzione della
nuova strada est-ovest, in data 6 settembre 2000.
La società Vallée d'Aoste Structure
S.r.l. ha affidato la realizzazione dei lavori di
costruzione dell'edificio industriale da destinare
a pépinière d'entreprises all'impresa Eurocostruzioni
S.r.l. per un importo pari a lire 4.370.550.000.
Opere di bonifica.
La società Vallée d'Aoste Structure
S.r.l. ha affidato la realizzazione dei lavori di
bonifica - II lotto - all'Associazione temporanea
di imprese, Ecodeco S.p.A., Ferrero, Piemonte Costruzioni
e ISAF S.p.A. (che realizza già i lavori del I lotto)per
un importo pari a lire 11.760.000.000.
Studi.
La società Vallée d'Aoste Structure
S.r.l. ha sottoscritto le convenzioni con il comune
di Aosta per l'approvazione dei progetti planivolumetrici
delle zone D2 e UC110.
Marketing
La Giunta ha approvato il progetto
concernente attività di marketing inizialmente necessarie
per la promozione dell’area ex Cogne di Aosta, con
conferimento di incarico a Finaosta S.p.A. per l’attuazione
del medesimo;
Interventi regionali in favore della
ricerca, dello sviluppo e della qualità
Investimenti per attività di ricerca
e sviluppo di nuovi prodotti e processi produttivi.
Sono state presentate 3 domande di
contributo, attualmente in istruttoria.
É stato concesso 1 contributo per l'importo
di lire 5.000.000.000.
Realizzazione di studi di valutazione.
Sono state presentate 4 domande di
contributo.
Sono stati concessi contributi a 3
imprese, per l'importo complessivo di lire 10.468.000.
Realizzazione di sistemi di qualità
aziendali.
Sono state presentate 21 domande di
contributo.
Sono stati concessi contributi a 23
imprese, per l'importo complessivo di lire 310.333.000.
Certificazione di sistemi di qualità
aziendali, di prodotti e di processi.
Per la prima certificazione di conformità
del sistema di qualità alla normativa nazionale e
comunitaria sono state presentate 8 domande di contributo
e sono stati concessi contributi a 6 imprese, per
l'importo complessivo di lire 17.402.000.
Per il mantenimento della certificazione
di cui sopra sono state presentate 2 domande di contributo
e sono stati concessi contributi a 10 imprese, per
l'importo complessivo di lire 13.013.000.
Con la legge 18 aprile 2000, n. 11,
è stata modificata della legge regionale 7 dicembre
1993, n. 84, prevedendo:
l'estensione dei benefici della legge,
per quanto attiene all'attività di ricerca industriale,
ai consorzi tra imprese industriali e ai centri di
ricerca (con capitale detenuto per almeno il 70% da
imprese industriali)
l'eliminazione, fino al 31 dicembre
2004, dei limiti massimi annui del contributo, sempre
per quanto attiene all'attività di ricerca industriale,
per le imprese che si insedieranno nell'area industriale
Cogne di Aosta.
Servizio assistenza alle imprese
Gli interventi in occasione del verificarsi
di eventi calamitosi ed eccezionali avversità atmosferiche
(Lr 31 luglio 1986, n. 37) hanno riguardato:
- valanga del 23 febbraio 1999 a Morgex.
Sono stati liquidati contributi a cinque
imprese per complessive lire 68.904.000.
- valanga del 18 gennaio 1997 a Courmayeur.
É stato liquidato un contributo ad
una impresa per lire 359.566.000.
- nubifragio del 10 giugno 1996 a Aosta.
É stato liquidato un contributo ad
una impresa per lire 72.918.000.
Nell’ambito degli interventi a favore
di piccole imprese per la realizzazione di insediamenti
industriali (Lr 30 dicembre 1992, n. 85), in collaborazione
con l'Ufficio valutazione e controllo investimenti,
sono state effettuate le valutazioni tecniche sugli
stati di avanzamento dei lavori realizzati dalle imprese
Salumificio Bertolin e Thermoplay S.r.l. per la costruzione
di stabilimenti industriali rispettivamente in Arnad
e Pont-Saint-Martin, che hanno permesso la liquidazione,
per la prima, del saldo del contributo e, per la seconda,
di quote del contributo concesso.
Con riguardo agli interventi per la
qualificazione e lo sviluppo degli insediamenti artigiani
(Lr 24 gennaio 1989, n. 9 modificata dalla l.r. 19.8.1992,
n. 44), in collaborazione con il Servizio incentivi
ai consorzi e alle imprese artigiane, sono state effettuate
le valutazioni tecniche sugli stati di avanzamento
dei lavori di realizzazione dell'edificio del Consorzio
Artigiani di Morgex, con la liquidazione del saldo
del contributo concesso.
E' stata disposta la liquidazione del
saldo del contributo concesso al CIPVA, di Pont-Saint-Martin,
che ha ottenuto l'agibilità dell'edificio.
Formazione professionale
Nel corso del 2000 l’attività di formazione
professionale, regolamentata dalla legge regionale
5 maggio 1983, n. 28, "Disciplina della formazione
professionale in Valle d'Aosta", è stata svolta
nell’ambito delle diverse tipologie previste :
qualificazione, aggiornamento, perfezionamento e specializzazione
per i lavoratori occupati e disoccupati, a vari livelli
tecnici e professionali.
Gli interventi formativi sono stati
realizzati direttamente dalla Regione, mediante incarico
a centri di formazione professionale emanazioni delle
organizzazioni dei lavoratori autonomi o del movimento
cooperativo, oppure in regime di convenzione, con
imprese ed i centri di formazione di cui sopra.
·
Corsi realizzati con il contributo del Fondo Sociale
Europeo.
I corsi, oltre che dall’Assessorato,
sono stati realizzati da undici soggetti attuatori,
dei quali:
- 9 imprese,
- 1 associazione di categoria,
- 1 centro servizi.
Il numero di interventi realizzati,
alcuni dei quali comprendenti più corsi, ammonta a
25, così ripartiti in funzione della tipologia di
gestione:
Con riguardo agli obiettivi comunitari,
le caratteristiche principali dei corsi possono essere
così riassunte:
Obiettivo
|
N. interventi
|
Gestione
diretta
|
Gestione convenzionata
|
Aggiornamento
|
23
|
1
|
22
|
Inserimento o qualificazione
|
2
|
1
|
1
|
Totale
|
25
|
2
|
23
|
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (OB. 2
- 4)
Settore
|
N. interventi
|
N. allievi
|
Ore erogate
|
Spesa (£)
|
Industria
|
15
|
565
|
3.899
|
1.090.003.899
|
Artigianato
|
5
|
146
|
810
|
214.500.000
|
Misti
|
2
|
16
|
1.224
|
149.500.000
|
Cooperazione
|
1
|
30
|
70
|
14.000.000
|
Totale
|
23
|
757
|
6.003
|
1.468.003.899
|
INSERIMENTO - QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE
(OB. 3)
Settore
|
N. interventi
|
N. allievi
|
Ore erogate
|
Spesa (£)
|
Artigianato
|
1
|
19
|
1.300
|
314.500.000
|
Misti
|
1
|
8
|
600
|
187.000.000
|
Totale
|
2
|
27
|
1.900
|
501.500.000
|
Tali dati sono ancora previsionali,
in quanto non è terminata l’attività di rendicontazione
Il corso dell’obiettivo 3 (qualificazione),
settore artigianato, è rappresentato dall’intervento
Bottega scuola-imparo un mestiere, proposto dall’ECIPA-CNA
Valle d’Aosta.
L’attività si propone di inserire presso
aziende artigiane alcuni giovani che non hanno proseguito
gli studi dopo la scuola dell’obbligo, attraverso
un percorso teorico/pratico che vede alternare momenti
di aula ad inserimenti in stage presso le aziende.
Attualmente è in fase di svolgimento
la quinta edizione.
Si riportano i dati salienti delle
due ultime edizioni:
Quarta edizione 1999/2000
Gli allievi frequentanti sono stati
14, inseriti in aziende artigiane operanti nei seguenti
settori: pasticceria (4), carrozzeria auto (4) impianti
idraulici (3) autoriparazione (1), legno (1) e assemblaggi
hardware (1).
Dei 14 allievi, ben 11 sono stati assunti
da imprese del settore al termine del corso e stanno
attualmente lavorando.
La spesa sostenuta è stata pari a L.
329.420.000
Quinta edizione 2000/2001
Gli allievi frequentanti sono 19, inseriti
in stage presso aziende operanti nei settori seguenti:
pasticceria (6), impianti elettrici (3), pasta fresca
(2), carrozzeria (1), edilizia (1), gelateria (1),
lavanderia (1), manutenzione del verde (2), oggettistica
legno/ceramica (1), sartoria (1). La spesa complessiva
prevista ammonta a L. 314.500.000
·
Corsi ad esclusivo finanziamento regionale.
Oltre alle attività formative in precedenza
descritte, l’Assessorato dell’industria, artigianato
ed energia ha organizzato e gestito i seguenti corsi,
interamente finanziati con fondi regionali relativi
a leggi di settore:
01 Corsi regionali di qualificazione
e specializzazione per sarte.
Nel mese di giugno 2000 si è concluso
l’anno addestrativo 1999/2000. Le allieve frequentanti
sono state complessivamente 239, delle quali 100 iscritte
al primo anno, 56 al secondo, 59 al terzo e 24 al
quarto. A seguito degli esami finali 10 allieve hanno
acquisito la qualifica professionale di sarta, 6 sono
state specializzate.
Il corso è stato affidato a Projet
Formation s.c.r.l.
02 Corso per conduttori di impianti
termici.
Si è concluso in data 7 novembre, con
gli esami finali. I candidati idonei, che quindi hanno
acquisito la relativa abilitazione, sono stati 15.
Il corso è stato affidato a Projet Formation s.c.r.l.
03 Corso di aggiornamento per parrucchieri.
E’ terminato nel mese di giugno 2000.
Ha interessato 25 allievi. E’ stato affidato alla
Confartigianato Valle d’Aosta.
04 Corso aggiornamento per cooperatori.
E’ ancora in corso. Interessa 16 allievi.
E’ stato affidato all’I.RE.COOP Valle d’Aosta.
05 Corso di aggiornamento per autoriparatori.
E’ ancora in corso. Interessa 22 allievi.
E’ stato affidato alla Confartigianato Valle d’Aosta.
06 Corso di aggiornamento per antennisti.
E’ ancora in corso. Interessa 20 allievi.
E’ stato affidato alla Confartigianato Valle d’Aosta.
07 Corso di formazione per estetiste.
E’ ancora in corso. Interessa 3 allieve.
E’ stato affidato alla Progetto formazione – Projet
Formation s.c.r.l.
08 Corso per responsabili tecnici
gestione rifiuti.
E’ in corso il primo modulo, composto
da 25 persone. Complessivamente saranno circa 90 gli
allievi che parteciperanno all’iniziativa. Il corso
è stato affidato a Projet Formation s.c.r.l.
L’entità della spesa prevista per la
realizzazione delle iniziative di cui sopra è la seguente:
CORSO
|
SPESA
|
Specializzazione e qualificazione
sarte
|
363.428.000
|
Conduttori impianti termici
|
22.235.000
|
Aggiornamento parrucchieri
|
35.000.000
|
Aggiornamento cooperatori
|
8.000.000
|
Aggiornamento autoriparatori
|
35.000.000
|
Aggiornamento antennisti
|
25.120.000
|
Aggiornamento estetiste
|
64.442.000
|
Formazione tecnici gestione rifiuti
|
64.747.000
|
TOTALE
|
617.972.000
|
Sono proseguite nel 2000 le attività
di “bottega-scuola” nel settore della scultura su
legno. Sono state attivate quattro botteghe per complessivi
14 allievi in formazione presso quattro artigiani
professionisti.
Nel corso dell’anno 2000 è proseguita
l’attività di controllo sullo svolgimento dei corsi.
Sono state 45 le visite ispettive effettuate
presso le imprese, le strutture o gli enti interessati.
Servizio contingentamento
In considerazione della spinta innovativa
che la legge regionale 27 febbraio 1998, n. 7, ha
recato sul sistema di ripartizione e distribuzione
di carburante in esenzione fiscale, si è inteso progressivamente
individuare e risolvere gli elementi di criticità
delle presente normativa emersi nella pratica amministrativa
quotidiana, in ossequio ai principi ispiratori della
normativa stessa volti alla semplificazione dell’azione
amministrativa e alla razionalizzazione delle modalità
di prelevamento di carburante in esenzione fiscale,
tenendo anche conto della prossima implementazione
di ulteriori applicazioni sulla carta a microprocessore.
Si è provveduto pertanto ad avviare
l’iter amministrativo per la modificazione di taluni
aspetti della legge regionale 27 febbraio 1998, n.
7, che è scaturito nell’approvazione in data 16 novembre
2000 da parte del Consiglio regionale del disegno
di legge n. 95.
E’ opportuno a tal proposito rammentare
che il sistema di ripartizione e distribuzione di
carburanti in esenzione fiscale tramite carta a microprocessore
coinvolge oltre 78.000 utenti di cui indicativamente
70.000 privati cittadini, 7.600 imprese e 180 enti.
Il sistema informativo basato sui terminali periferici
(POS) raggiunge la totalità degli oltre 100 esercenti
di carburante situati su tutto il territorio regionale,
alimentando con quasi 3 milioni di transazioni all’anno
la banca dati della struttura competente in materia.
Il valore dell’esenzione fiscale riconosciuta agli
utenti supera mediamente gli 80 miliardi di lire all’anno.
A quasi due anni dall’avvio del sistema,
si è inoltre ridotto considerevolmente l’afflusso
degli utenti della carta a microprocessore presso
gli sportelli regionali di Via Carrel, (attualmente
sono in media 180 le unità giornaliere), sia grazie
al fatto che si sono risolti i problemi di malfunzionamento
riscontrati nel primi mesi di attività, sia in quanto
le operazioni oggi svolte riguardano solamente l’emissione
e la restituzione della carta a microprocessore ovvero
la comunicazione da parte dell’utente della variazione
dei dati personali. I tempi attesi agli sportelli
si sono ridotti mediamente da sette a meno di due
minuti.
Nell’ambito della legge regionale 27
febbraio 1998, n. 7 e successive modificazioni, si
è provveduto altresì ad individuare con deliberazione
di Giunta regionale i criteri e le modalità di assegnazione
dell’olio lubrificante in esenzione fiscale alle imprese
legittimate all’introduzione del prodotto in Valle
d’Aosta, nonché dei carburanti in esenzione fiscale
alle imprese artigiane e agricole per il funzionamento
di macchine operatrici ed attrezzature. Contestualmente,
si è inteso recepire i principi sanciti in materia
di procedimento amministrativo dalla legge regionale
2 luglio 1999, n. 18.
Per quanto concerne la gestione degli
altri generi e merci contingentati prevista dal regolamento
regionale 29 gennaio 1973 e successive modificazioni,
la struttura ha dato corso agli adempimenti necessari
per i seguenti prodotti: zucchero, caffè, alcool incorporato
o puro, alcool per la fabbricazione dei liquori, alcool
per la distillazione di vinacce ad uso familiare,
birra, gas di petroli liquefatti, olio combustibile
fluido, petrolio, attrezzature industriali.
In sintesi, la procedura di assegnazione
dei generi e delle merci di cui trattasi può essere
espressa nella tabella che segue (dati al 31 ottobre
2000):
Genere o merce
|
Unità di
misura
|
Contingente annuo
|
Imprese asse-
gnatarie
|
Quantità
assegnate
|
% q.tà
assegnate
su disponibili
|
benzina super
|
KG
|
45.000.000
|
7
|
38.572.305
|
85,72%
|
gasolio per
autotrazione
|
KG
|
10.000.000
|
14
|
9.793.502
|
97,94%
|
olio lubrificante
|
KG
|
800.000
|
6
|
789.842
|
98,73%
|
zucchero
|
KG
|
4.500.000
|
10
|
3.394.656
|
75,44%
|
caffè'
|
KG
|
650.000
|
6
|
390.840
|
60,13%
|
birra
|
LIT.
|
2.000.000
|
6
|
1.211.124
|
60,56%
|
alcool per la
fabbricazione
|
LIT.
|
110.000
|
14
|
110.000
|
100,00%
|
alcool incorporato
|
LIT.
|
70.000
|
5
|
50.935
|
72,76%
|
petrolio
|
KG
|
1.200.000
|
2
|
370.188
|
30,85%
|
gpl
|
KG
|
7.000.000
|
4
|
7.000.000
|
100,00%
|
olio combustibile
fluido
|
KG
|
11.947.000
|
6
|
11.947.000
|
100,00%
|
attrezzature
industriali
|
LIRE
|
1.500.000.000
|
1
|
1.500.000.000
|
100,00%
|
Con riferimento alle procedure di distribuzione
presso i comuni della Valle d’Aosta delle tessere
contenenti buoni e bollini per il prelevamento di
zucchero, caffè, alcool e birra in esenzione fiscale,
le risultanze sono espresse nella tabella che segue
(dati al 31 dicembre 2000):
Beneficiari
|
Tessere distribuite
ai comuni
|
Tessere distribuite
dai comuni
|
% tessere distribuite
sul totale
|
Popolazione residente
|
128.726
|
97.944
|
76,09%
|
Lavoratori non residenti
|
1.151
|
8
|
0,71%
|
Turisti e villeggianti
|
93.330
|
27.354
|
29,31%
|
Totale
|
223.207
|
125.306
|
56,14%
|
Si evidenzia a tal proposito che, in
applicazione del regolamento (CE) n. 2204/1999 della
Commissione europea in data 12 ottobre 1999, che ha
modificato l’allegato I del regolamento (CEE) n. 2658/87
del Consiglio d’Europa, relativo alla nomenclatura
tariffaria e statistica ed alla tariffa doganale comune,
è stato soppresso il dazio sul caffè crudo e, conseguentemente,
il diritto all’esenzione fiscale relativo al contingente
assegnato alla Valle d’Aosta dalla legge 3 agosto
1949, n. 623 e successive modificazioni. Pertanto,
le tessere predisposte per i generi contingentati
da distribuire alla popolazione residente e ai turisti-villeggianti
per l’anno 2001 non conterranno i bollini per l’acquisto
in esenzione fiscale del prodotto.
Nell’ambito della gestione dei generi
e merci contingentati previsti dal regolamento regionale
29 gennaio 1973 e successive modificazioni, è in corso
di realizzazione uno studio affidato a Finaosta S.p.A.
con deliberazione di Giunta regionale n. 285 in data
7 febbraio 2000 per l’impostazione di una o più alternative
di amministrazione dei contingenti stessi e di indicazioni
per il miglioramento delle modalità di gestione con
definizione delle finalità e caratteristiche dei sistemi
proposti.
Direzione attività
produttive e zona franca
Nel corso dell’anno, l’attività legislativa
di incentivazione alle imprese ha interessato la Direzione
nella predisposizione di una proposta di legge regionale,
finalizzata al riordino della normativa in tema di
agevolazioni a favore delle attività produttive. A
tale scopo, è stato istituito apposito gruppo di lavoro,
coordinato dalla Direzione, al quale hanno partecipato
rappresentanti della Direzione affari legislativi
e del Dipartimento pianificazione investimenti e politiche
strutturali della Presidenza della Giunta regionale,
nonché rappresentanti di Finaosta S.p.a.. Il Ddl,
recante «Interventi regionali per lo sviluppo delle
imprese industriali ed artigiane», verrà sottoposto
all’esame della Giunta regionale.
Per quanto concerne gli atti di gestione
del patrimonio industriale regionale, di promozione
di aree industriali e gli interventi di realizzazione
e ristrutturazione di immobili industriali, occorre
segnalare l’adozione da parte della Giunta regionale
delle seguenti deliberazioni:
- la concessione in regime di locazione a «O.M.V.
– Officine meccaniche valdostane S.r.l.» di Donnas
degli immobili a destinazione industriale «ex Vetroresine
Tubi» siti in Pont-Saint-Martin con il contestuale
conferimento di incarico a Finaosta S.p.A. per la
concessione alla Società conduttrice di un contributo
in conto capitale ai sensi dell’articolo 5 della
legge regionale n. 16/82 (gestione speciale) per
complessivi 480 milioni di lire per la realizzazione
di opere di adeguamento dell'immobile;
- il conferimento a Finaosta S.p.A., ai sensi dell’articolo
5 della legge regionale n. 16/82 (gestione speciale),
di incarico per la copertura di spese già sostenute
e da sostenere per la realizzazione di lavori urgenti
di ordinaria e straordinaria manutenzione dell’immobile
industriale «ex Fera» di Saint-Vincent
- l’approvazione del progetto concernente attività
di marketing inizialmente necessarie per la promozione
dell’area ex Cogne di Aosta e conferimento di incarico
a Finaosta S.p.A. per l’attuazione del medesimo;
- l’approvazione del piano di promozione, selezione
di imprese e avvio della “Pépinière d’entreprises”
dell’area ex Cogne di Aosta e conferimento di incarico
a Finaosta S.p.A. per l’attuazione del medesimo.
Si segnala inoltre l’insediamento nel
corso dell’anno corrente della Società cooperativa
Erreti a r.l. nello stabilimento industriale «ex Montedison»
di Saint Marcel.
Si pone inoltre all’attenzione
l’attività istruttoria svolta dagli Uffici:
- valutazione tecnico-economica di progetti d’investimento
presentati da 10 cooperative ai sensi della l.r.
27/98;
- valutazione, ancora in corso, della richiesta
di rilascio di un diritto di superficie su lotto
residuo in area ex ILSSA VIOLA in comune di Pont-Saint-Martin;
- valutazione, ancora in corso, della richiesta
di concessione in regime di locazione dell’immobile
industriale ex Nuova Giovannetto Marmi di Arnad ;
- valutazione, ancora in corso, della richiesta
di concessione in regime di locazione di area adiacente
all’opificio industriale ex Nuova Giovannetto Marmi
di Arnad.
Per quanto concerne l’attività di valutazione
e controllo degli interventi condotti da Centro Sviluppo
S.p.A. nell’ambito del DOCUP Ob. 2 per il triennio
1997/99, del programma di iniziativa comunitaria PMI
1994/99 e del progetto Centre Européen d’entreprises
et d’innovation (EUROBIC), occorre evidenziare:
- la realizzazione, secondo quanto indicato nella
decisione della Commissione europea C (97) 1035/6
in data 23 aprile 1997, del controllo contabile
della documentazione di spesa per il periodo 1°
gennaio 1997 - 31 dicembre 1998 prevista al punto
4, lettera f) della convenzione stipulata in data
16 giugno 1998 in esecuzione della deliberazione
di Giunta regionale n. 1799 in data 25 maggio 1998
recante attuazione della misura 1.2 « Animazione
economica » del documento unico di programmazione
obiettivo 2 1997/99 ed approvazione del relativo
programma di attività e dello schema di convenzione
con Centro Sviluppo S.p.A. ;
- l’attestazione della regolarità della rendicontazione
di spesa per le attività realizzate da Centro Sviluppo
S.p.A. inerenti l’attuazione del progetto Centre
Européen d’entreprises et d’innovation (EUROBIC)
ed erogazione a favore della medesima Società del
saldo del contributo in conto esercizio previsto
dall’art. 5 della Convenzione stipulata tra la Regione
e Centro Sviluppo S.p.A..
Per quanto concerne le leggi regionali
di incentivazione alle imprese dei settori dell’industria,
artigianato ed energia, l’attività svolta è sinteticamente
riassumibile con i seguenti valori:
Industria (dati al 31 ottobre):
- 2000 milioni circa a titolo di mutuo agevolato
richiesti da un’impresa per investimenti in impianti,
attrezzature e macchinari a valere sulla l.r. 33/73,
capo III (istruttoria ancora in corso);
- 896 milioni circa a GPS Standard S.p.A. a titolo
di contributi in conto capitale per la realizzazione,
attraverso un’operazione di locazione finanziaria
di durata novennale, di un ampliamento dell’opificio
di Arnad (area ex Saiform) a valere sulla legge
85/92; l’avvio della costruzione dell’immobile è
previsto per il 2001 ;
- 975 milioni circa a MDM S.r.l. a titolo di contributi
in conto capitale per la realizzazione di nuovo
opificio in Comune di Chatillon (area ex Montefibre)
a valere sulla legge 85/92; l’avvio della costruzione
dell’immobile è previsto per il 2001;
- 683 e 1119 milioni di lire a titolo rispettivamente
di finanziamenti a tasso agevolato e di contributi
in conto capitale concessi a 4 e 33 imprese industriali
per investimenti in beni mobili strumentali a valere
sulla legge regionale n. 22/98.
Si segnala inoltre che:
- l’opificio della «Salumificio Bertolin S.r.l.»,
di Arnad, finanziato a valere sulla l.r. 85/92,
è stato completato nel corso dell’anno corrente
ed è pienamente operativo; contributo integralmente
erogato;
- l’opificio della «Thermoplay S.r.l.», di Pont
Saint Martin, finanziato a valere sulla l.r. 85/92,
è stato completato nel corso dell’anno corrente
ed è pienamente operativo; contributo ancora da
concedere pari a 327 milioni circa ;
- l’opificio della «Antonio Bertolini S.p.A.», di
Champdepraz, finanziato a valere sulla l.r. 85/92,
è stato completato nel corso del 1999 ed è pienamente
operativo; contributo ancora da concedere pari a
200 milioni circa.
Artigianato (dati al 31 ottobre):
- 1.940 milioni di lire a titolo di contributi
in conto capitale concessi a favore di 451 imprese
artigiane per investimenti in laboratori, macchinari,
attrezzature ed automezzi a valere sulla legge regionale
n. 41/77 ;
- 2.188 milioni di lire a titolo di mutui agevolati
concessi a favore di 21 imprese artigiane e cooperative
per investimenti in immobili, macchinari ed attrezzature
a valere sulla legge regionale n. 101/82 ;
- 826 e 1.735 milioni di lire a titolo rispettivamente
di finanziamenti a tasso agevolato e di contributi
in conto capitale concessi a 7 e 71 imprese artigiane
per investimenti in beni mobili strumentali a valere
sulla legge regionale n. 22/98
- trasferimento ad Artigiancassa di 1200 milioni
per lo svolgimento delle attività previste dalla
legge regionale 30/98 concernente “Agevolazioni
creditizie all’artigianato. l’approvazione del progetto
concernente attività di marketing inizialmente necessarie
per la promozione dell’area ex Cogne di Aosta e
conferimento di incarico a Finaosta S.p.A. per l’attuazione
del medesimo.
Cooperazione:
Dati statistici generali
N.
|
Sezione
|
Attive
|
Scioglimento
Volontario
|
Scioglimento d’ufficio
|
Liquidazione
Coatta amministrativa
|
Fallimento
|
Tot.
|
1
|
Consumo
|
1
|
1
|
2
|
0
|
0
|
4
|
2
|
Produzione e lavoro
|
18
|
1
|
0
|
1
|
1
|
20
|
3
|
Agricole
|
56
|
4
|
0
|
2
|
0
|
63
|
4
|
Edilizie
|
21
|
5
|
0
|
1
|
0
|
27
|
5
|
Trasporto
|
1
|
1
|
0
|
0
|
0
|
2
|
6
|
Pesca
|
0
|
0
|
0
|
0
|
0
|
0
|
7
|
Miste
|
88
|
13
|
3
|
7
|
5
|
116
|
8
|
Sociali
|
31
|
1
|
0
|
1
|
0
|
33
|
|
Tot.
|
216
|
26
|
5
|
12
|
6
|
265
|
Nel corso del 2000, come ulteriore
conseguenza dell’entrata in vigore della l.r. 27/98,
la Giunta regionale, con deliberazione n. 2286, in
data 10.07.2000, ha approvato sia la modulistica relativa
alle istanze d’iscrizione al Registro regionale degli
enti cooperativi, all’Albo regionale delle cooperative
sociali e alle varie domande di contributo sia le
modalità di concessione dei contributi di cui al Capo
I del Titolo IV della l.r. 27/98 medesima.
L’ufficio ha inoltre predisposto le
bozze dei nuovi modelli di convenzione tipo tra le
cooperative sociali e le amministrazioni pubbliche
operanti nell’ambito regionale e la direttiva di cui
all’art. 38 della l.r. 27/98 in materia di gare d’appalto
tra cooperative sociali e loro consorzi per la gestione
di servizi socio-sanitari, educativi ed assistenziali
e per la fornitura di beni e servizi di cui all’art.
5 della l. 381/91.
Tali documenti verranno esaminati da
apposito gruppo di lavoro in corso di istituzione
presso l’Assessorato sanità, salute e politiche sociali.
- Funzioni amministrative in materia
di attività di vigilanza e tutela -
Anche nel corso del 2000, attraverso
controlli sempre più tempestivi e stringenti, l’ulteriore
snellimento e affinamento delle procedure amministrative
e la progressiva informatizzazione dei diversi, nonché
molteplici, archivi, si può sostenere che la qualità
della funzione di vigilanza nei confronti del movimento
cooperativo regionale è ulteriormente migliorata.
La spesa complessiva per l’attività di vigilanza e
tutela è stata pari a £. 200.000.000 circa.
In particolare, dal punto di vista
operativo:
- è stato effettuato un controllo formale e di merito
su tutti i bilanci depositati dalle cooperative
(230 bilanci circa) ed è stato controllato per tutte
le cooperative il rispetto dell’obbligo di versamento
del 3% degli utili sul Fondo mutualistico, regionale
e delle associazioni, per la promozione e lo sviluppo
della cooperazione;
- è stato effettuato un controllo formale dell’avvenuto
versamento da parte delle 10 cooperative edilizie
iscritte all’Albo nazionale della maggiorazione
di cui all’art. 23, c. 5, della l.r. 27/98;
- sono state portate a termine circa un centinaio
di revisioni ordinarie a cooperative aderenti alle
associazioni, ivi comprese quelle in liquidazione
volontaria;
- sono state disposte, ai sensi dell’art. 14, comma
5, della l.r. 27/98, n. 28 revisioni ordinarie a
cooperative non aderenti alle associazioni imputando
la relativa spesa di lire 43.600.000 al residuo
passivo iscritto al capitolo 72670 “Gestione Fondo
regionale per la promozione e lo sviluppo della
cooperazione”;
- non si è reso necessario alcun provvedimento di
liquidazione coatta amministrativa ex art. 2540
c.c, di scioglimento d’ufficio ex art. 2544 c.c.,
di commissariamento ex art. 2543 c.c. e di revisione
straordinaria;
- sono correttamente proseguiti i rapporti di trasmissione
di atti al Ministero del lavoro.
- Tenuta del Registro regionale degli
enti cooperativi -
Nel 2000 sono stati iscritti nel Registro
13 nuovi enti cooperativi, tra cui 6 piccole società
cooperative. E’ proseguito correttamente con il Registro
delle imprese il rapporto di trasmissione di atti.
Spesa impegnata per contributi a fondo
perso a favore di 10 società cooperative (l.r. n.
27/1998) -
- Contributi per spese di organizzazione aziendale:
£. 26.000.000 circa;
- Contributi in c/capitale per operazioni di investimento
in fase di avvio attività e per successive operazioni
di investimento: 335.000.000 circa;
- Contributi in c/interessi su scoperti di conto
corrente autorizzati da istituti di credito: 25.000.000
circa.
Spesa impegnata per contributi a fondo
perso a favore dei 3 enti ausiliari della cooperazione
(l.r. n. 27/1998) -
- Contributi per le spese di rappresentanza, assistenza
e tutela del movimento cooperativo, di diffusione
dei principi cooperativi e di attività promozionali
e, infine, di aggiornamento professionale dei quadri
dirigenti delle società cooperative e dei loro consorzi:
£. 400.000.000;
- Contributi per le spese sostenute per l’attività
di assistenza contabile, amministrativa e fiscale
a favore delle società cooperative aderenti: £.
250.000.000.
Fondo mutualistico regionale per la
promozione e lo sviluppo della cooperazione -
L’ammontare del Fondo, da una stima
effettuata in data 10.11.00, è pari a £. 70.000.000
circa.
- Tenuta dell’Albo regionale delle
cooperative sociali -
Attualmente l’Albo è configurato come
segue:
Sezione dell’albo
|
Iscritte
|
A – Cooperative che gestiscono
servizi socio-sanitari ed educativi
|
18
|
B – Cooperative che svolgono
attività di diversa natura finalizzate all’inserimento
lavorativo di persone svantaggiate
|
13
|
C - Consorzi di cooperative sociali
|
1
|
Totale iscrizioni
|
32
|
Direzione Servizi camerali
Albi, ruoli e conciliazione
Nel corso dell’anno 2000, l’ufficio
ha svolto le seguenti attività:
Albo delle imprese che effettuano la
gestione dei rifiuti
- Riunioni Sezione regionale n. 7
- Nuove iscrizioni n. 3
- Variazioni parco mezzi n. 19
- Variazioni classe n. 1
- Conversioni ex d.m. 406/98 n. 4
- Iscrizioni nuove categorie n. 5
- Rinnovi n. 2
- Cancellazioni n. 4
- Totale provvedimenti n. 38
Dal punto di vista organizzativo, l’ufficio
è stato dotato di un programma per la gestione informatizzata
dell’Albo, al fine di razionalizzare l’archivio e
di accelerare i tempi di emissione dei certificati
d’iscrizione.
Il segretario dell’Albo ha inoltre
partecipato a convegni e giornate di studio relative
alla materia della gestione dei rifiuti.
Ruolo periti ed esperti
- Riunione commissione n. 1
- Iscrizioni n. 1
Ruolo conducenti di veicoli adibiti
ad autoservizi pubblici non di linea
- Sessioni d’esame n. 2
- Iscrizioni n. 12
Albo promotori finanziari
- Riunioni commissione n. 5
- Sessioni d’esame n. 6
- Iscrizioni n. 26
- Cancellazioni n. 4
- Trasferimenti n. 2
Modello unico di dichiarazione ambientale
L’ufficio ha provveduto alla consegna
e ricezione da parte degli utenti del modello unico
di dichiarazione ambientale di cui all’art. 11, comma
3, d.lgs. 22/97 e l. 70/94.
Le dichiarazioni ricevute sono state
488.
Al fine di offrire agli utenti un migliore
servizio in relazione alle istruzioni per la compilazione
di tale modello, il personale ha ricevuto specifica
formazione.
L’Ufficio ha inoltre provveduto a contestare
le violazioni del termine per la consegna del modello
a n. 25 imprese/enti.
Conciliazione e arbitrato
Al fine di realizzare, nell’ambito
dei servizi camerali, un servizio di arbitrato da
affiancarsi al servizio di conciliazione istituito
con deliberazione della Giunta n. 964 in data 29 marzo
1999, nonché di avviare in modo ottimale quest’ultimo,
è in fase di predisposizione una convenzione tra la
Regione e la Camera arbitrale di Milano, azienda speciale
della Camera di Commercio, Industria, Artigianato
e Agricoltura di Milano. Tale convenzione, facente
parte di un progetto da realizzarsi con il contributo
del Fondo di perequazione dell’Unione Italiana delle
Camere di Commercio, è finalizzata alla collaborazione
tra i due enti in relazione alla predisposizione dello
statuto della struttura e dei regolamenti arbitrali,
nonché alla formazione del personale e all’assistenza
successiva all’entrata in funzione del servizio.
Ufficio metrico
L’Ufficio Metrico è stato istituito
dal 1° gennaio 2000 e ha richiesto un’organizzazione
sistematica sia sul piano dell’allestimento sia sul
piano dei rapporti con gli utenti e dell’esercizio
delle funzioni sul territorio.
Per l’esercizio delle funzioni ispettive,
non essendo l’Ufficio dotato di personale regionale
in possesso della qualifica necessaria, è stata stipulata
una convenzione con la CCIAA di Novara avente ad oggetto
le prestazioni dell’ispettore reggente dell’Ufficio
metrico provinciale presso l’Ufficio appena istituito.
Si è quindi provveduto alla formazione di due dipendenti
della Direzione Servizi Camerali mediante frequenza
e superamento del corso nazionale per Ispettori Metrici
organizzato dall’Unioncamere.
Nei primi mesi dell’anno è stata classificata
e riordinata la copiosa documentazione ereditata dall’Ufficio
ministeriale.
Per la predisposizione dell’elenco
degli utenti metrici, comprensivo degli orafi, è stato
acquistato da Infocamere l’apposito programma informatico
“Eureka” e si è provveduto al caricamento della banca
dati, già ultimato (circa 2780 utenti).
Per l’allestimento dell’Ufficio è stato
predisposto un progetto di fattibilità finanziato
dall’Unioncamere nella misura del 60% della spesa
ammessa.
Per quanto riguarda l’attività sul
territorio, dall’inizio dell’anno a oggi sono state
evase circa 330 richieste di verificazione di strumenti
di misura.
E’ stato infine predisposto ed è tuttora
in corso l’aggiornamento della modulistica necessaria
per gli adempimenti di legge e, in applicazione del
d.M. 182/2000, si stanno attualmente elaborando le
modalità operative, in ambito regionale, della verificazione
periodica alla luce delle ultime innovazioni legislative.
Ufficio brevetti
Dall’inizio dell’anno a oggi sono state
ricevute circa una decina di domande di registrazione
di marchi.
Si sta procedendo all’acquisto del
programma informatico “Simba” per migliorare l’organizzazione
dell’Ufficio e rendere un servizio adeguato alle richieste
degli utenti e si sta curando la formazione del nuovo
personale assegnato all’Ufficio, nonché l’aggiornamento
della modulistica e delle procedure.
Registro delle imprese
Per quanto riguarda il Registro delle
Imprese, i tempi relativi alle istanze di iscrizione
e di deposito, dopo un iniziale ritardo di circa due
giorni rispetto al termine di dieci giorni previsto
dalla legge, protrattosi da gennaio a fine aprile,
sono andati progressivamente riducendosi nel secondo
semestre, per attestarsi nei mesi di settembre e ottobre
sui sei-sette giorni. Nel periodo gennaio-ottobre
2000 sono state presentate 6562 domande, di cui
335 su supporto informatico.
E' proprio la modalità di presentazione
informatica o telematica delle istanze la fondamentale
novità che l'ufficio dovrà gestire nell'immediato
futuro, non appena verrà pubblicata la nuova legge
di semplificazione, che prevede l'obbligo per le società,
entro un anno dall'entrata in vigore di tale legge,
della presentazione degli atti al registro delle imprese
con modalità informatica o telematica. Strettamente
connessa a tale innovazione è la possibilità offerta
agli utenti, attraverso il servizio denominato "Telemaco"
di accedere tramite Internet alla banca dati del Registro,
sia al fine di ottenere visure e certificati, sia
al fine della presentazione delle istanze all'ufficio,
con indubbi vantaggi in termini di accessibilità dei
dati e di rapidità delle procedure. A tale scopo,
con due provvedimenti del Conservatore è stata concessa
l'autorizzazione al servizio "Telemaco"
presso gli associati di 14 associazioni di categoria,
principalmente di professionisti (notai, consulenti
del lavoro, dottori e ragionieri commercialisti).
Sempre in via preparatoria alla utilizzazione
delle pratiche telematiche, l'ufficio ha allestito
nel corso dell'anno l'Ufficio di registrazione, presso
il quale verrà effettuata la consegna agli utenti
dei dispositivi per la firma digitale, anche in applicazione
a quanto disposto dal d.m. 23 marzo 2000, che prevede
il rilascio gratuito, al legale rappresentante di
società iscritte nel Registro delle imprese, di un
dispositivo di firma, indispensabile alla formazione
e all'inoltro di documenti informatici conformi alle
disposizioni di cui al d.P.R. n. 513/1997 e al D.P.C.M.
8 febbraio 1999.
Inoltre, è stata concessa all'ufficio,
dalla Direzione regionale per le entrate della Valle
d'Aosta, l'autorizzazione al pagamento dell'imposta
di bollo in modo virtuale non solo più sui documenti
emessi, ma anche su quelli ricevuti, in modo da non
rendere necessario integrare le istanze informatiche
con documenti cartacei.
Fra i servizi di sportello forniti
nell’anno 2000, quello maggiormente utilizzato è stato
come già nel 1999 il rilascio dei certificati recanti
il « nulla-osta » antimafia: nel periodo
gennaio-ottobre 2000 sono stati emessi n. 541 certificati
antimafia, pari a circa il 20% del totale dei certificati
rilasciati.
Per quanto concerne l’ufficio Archiviazione
ottica è ormai quasi terminata l’attività di riaccorpamento
ed eliminazione delle duplicazioni dei fascicoli degli
atti del Registro società e del Registro Ditte, mentre
è stata completata l’estrazione dai fascicoli del
registro imprese di atti e modelli del periodo 19.02.96-20.01.97,
per l’archiviazione ottica degli stessi. Nel corso
dei primi dieci mesi dell'anno, sono state indirizzate
256 richieste di copie conformi di atti iscritti o
depositati; la maggioranza delle richieste (181) ha
riguardato l’archivio contenente i bilanci societari:
molte richieste di copie provengono da uffici della
pubblica amministrazione, soprattutto dalle ammministrazioni
comunali.
Albo artigiani
Per quanto concerne l’Ufficio Albo
artigiani, si è proceduto al rinnovo della Commissione
regionale per l'artigianato, che si è insediata in
data 19 settembre 2000. Le sedute della Commissione
nel corso dell'anno sono state 8; la movimentazione
delle imprese evidenzia, rispetto al 1999, un incremento
delle imprese attive (304 contro 251 nel periodo gennaio-ottobre),
mentre le imprese cessate sono state 191, contro le
190 dell'anno precedente. E’ proseguita inoltre la
revisione dell’albo delle imprese artigiane, che ha
permesso l'aggiornamento di un elevato numero di posizioni.
Servizio attività promozionali
E’ entrata in vigore la L.R. 14 luglio
2000, n. 15, nuovo testo legislativo in materia fieristica,
che ha inteso armonizzare il settore alle recenti
nuove norme regionali in materia di commercio su aree
pubbliche.
E’ in corso di modificazione anche
la legge contenente norme in materia di panificazione
(l.r. 15/98), che sarà inserita in un testo unico
in materia di artigianato.
Un gruppo ristretto, formato da rappresentanti
dell’Assessorato e dell’IVAT, è al lavoro per la definizione
dei contenuti della futura legge in materia di artigianato
di tradizione: al momento ha individuato le lavorazioni,
le tecniche ed i materiali che caratterizzano tale
forma di artigianato e la sua classificazione in macro-categorie.
Tali nuove linee guida sono alla base dei criteri
per lo svolgimento della 1001a Fiera di
S. Orso.
Sostegno e incremento dell’artigianato
tipico
L’Assessorato finanzia la realizzazione
di corsi per l’apprendimento delle tecniche di lavorazione,
favorendo le lavorazioni in via di estinzione e la
creazione di figure professionali nel settore. Nell’anno
99-2000 sono stati organizzati 37 corsi (14 scultura,
11 intaglio, 7 vannerie, 4 tornitura, 1 sabots)
Sono in fase di elaborazione nuovi
criteri per lo svolgimento di tali corsi e per l’assunzione,
da parte della Regione, dei costi relativi agli istruttori,
nell’ambito dell’elaborazione della proposta di legge
in materia di artigianato di tradizione.
Attività promozionali
A seguito dell’analisi dei settori
economici suscettibili di sviluppo e della ricerca
di mercati nuovi ed accessibili alla produzione valdostana,
individuate le imprese che necessitano di collocazioni
nuove per i propri prodotti, caratterizzati più per
il fattore qualità che non per quantità, sono state
realizzate le partecipazioni alle seguenti manifestazioni
fieristiche nel corso del 2000:
- CIBUS 2000 (Parma 4-7 maggio) - settore alimentare
- con 9 imprese
- MAISON ET OBJET (Parigi 8-12 settembre) - settore
oggettistica -con 4 imprese
- SIAL (Parigi 22-26 ottobre) - settore alimentare
- con 5 imprese
- MIDEST 2000 (Parigi 7-10 novembre) - settore subfornitura
nel campo elettromeccanico - con 3 imprese
- AF (Milano 2-10 dicembre) - settore oggettistica
- con 10 imprese.
Per la promozione dell’artigianato
di tradizione, tra le manifestazioni organizzate in
loco, la più importante rimane la FIERA DI SANT’ORSO,
che nella sua 1000a edizione, svoltasi
nelle giornate di domenica e lunedì, ha segnato nuovi
record di affluenza di pubblico. La Fiera è stata
caratterizzata dalla prima edizione invernale di«ATELIER
DES MÉTIERS – Mostra mercato dell’artigianato tra
arte e tradizione» che ha riscosso un grande successo
ed ha visto la presenza di 52 imprese (di cui 24 mobilieri).
Le manifestazioni estive 2000 hanno
visto la prosecuzione di ATELIER DES MÉTIERS con la
presenza di 32 imprese artigianali (di cui 12 mobilieri)
produttrici di «pezzi» unici.
La FOIRE D’ÉTÉ si è svolta anche quest’anno
nella nuova collocazione pomeridiana e serale, con
soddisfazione del pubblico che ha potuto godere anche
di momenti di folklore e di gastronomia locale.
Il Servizio ha contribuito anche alla
realizzazione di altre manifestazioni a carattere
istituzionale:
- ARTE SAPORI E TRADIZIONI (Roma) (13-16 aprile
- 4ème JOURNEE’ INTERNATIONALE DE L’ARTISANAT DE
MONTAGNE - LA PLAGNE (Francia) (11 luglio).
Nel 2000 è stata appaltata la realizzazione
del Museo dell’IVAT, che prevede la ristrutturazione
di un edificio in Comune di Fénis.
Ai sensi della l.r. 12/87, che prevede
interventi per la realizzazione di iniziative promozionali
per la commercializzazione di prodotti regionali,
sono state perfezionate e finanziate (31 ottobre)
77 domande (su 134 pervenute) che si possono così
classificare, in base al settore di attività: industriali
31, artigiane 17, commerciali 23, cooperative 6.
Le domande concernevano la partecipazione
a manifestazioni: in Valle d’Aosta 23, nel resto d’Italia
23, all’estero 31.
Ulteriori 8 domande di contributo sono
in fase di istruttoria da parte degli Uffici e saranno
finanziate entro il 31 ottobre 2000. Con queste, si
registra un impegno di oltre seicento milioni di lire.
Nel corso del 2000 sono proseguiti
i due progetti, cofinanziati da Unioncamere: «Sportello
per l’internazionalizzazione» e «Servizio di orientamento
al lavoro e all’imprenditorialità - Servizio Olimpo».
Nell’ambito di un progetto finanziato
dal fondo perequativo di Unioncamere, è proseguita
presso l’Assessorato Industria Artigianato ed Energia
l’attività dello Sportello per l’Internazionalizzazione.
L’attività si articola nei seguenti settori (per ognuno
di essi sono indicati i contatti avuti fra lo sportello
e gli operatori):
- Assistenza diretta presso stand regionali in
fiere internazionali: 3
- Proposte mirate, alle imprese valdostane, di iniziative
varie:
a) workshop: 30
b) fiere estero: 30
c) seminari/corsi: 75
d) eventi comunitari: 15
- Offerte merci/prodotti 30
- Offerte personale specializzato:
1
- Offerte di collaborazione: 5
- Richieste merci/prodotti: 35
- Richieste inserimenti annunci su pubblicazioni
commerciali: 5
- Richieste elenchi ditte: 5
- Richieste testi su commercio internazionale:
5
- Informazioni paese: 5
- Informazioni su forme di finanziamento:
5
- Informazioni fiere estero: 10
- Ricerche di mercato: 5
- Ricerche di agenti o distributori:
5
- Consulenze legali: 5
- Consulenze doganali: 10
- Consulenze fiscali: 5
- Consulenze in materia di trasporti:
5
Il progetto Olimpo consiste nella creazione
di un sito internet per l’incentivazione e l’aiuto
alla nuova imprenditoria. Al suo interno sono presenti
alcuni programmi che consentono di raccogliere nuove
idee imprenditoriali, di valutare le possibilità di
riuscita, di reperire fondi e corsi di formazione.
Alcuni sono di libero accesso, altri consultabili
solamente presso il Centro di sviluppo.
Nel mese di maggio, sono stati 110
i “Premi Fedeltà al lavoro” conferiti nel corso dell’anno
ad altrettanti lavoratori.
Servizio incentivi ai consorzi e
alle imprese artigiane
Nel corso dell’anno l’ufficio ha concluso
i lavori preparatori della bozza di legge regionale
in attuazione a quanto disposto dal d.lgs 32/98, che
prevede la razionalizzazione e la liberalizzazione
dell’attività di distribuzione dei carburanti, detta
bozza di legge è stata verificata dalle Commissioni
regionali competenti in materia ed è stata inoltrata
al Consiglio regionale che l’ha approvata nella seduta
del 16 novembre u.s.
Sono state istruite le pratiche di
autorizzazione concernenti i rilasci, le modificazioni,
i potenziamenti, i rinnovi ed i trasferimenti sia
di proprietà che di sito concernenti:
1. i distributori
automatici di carburanti ad uso pubblico;
2. i distributori
automatici di carburanti ad uso privato;
3. i depositi
di oli minerali ad uso commerciale;
4. i depositi
di oli minerali ad uso privato.
L’Ufficio ha inoltre attivato la Commissione
regionale di collaudo ed effettuato i collaudi a distributori
e depositi di oli minerali.
Per quanto concerne la L.r. 24.1.1989,
n. 9, modificata dalla l.r. 19.8.1992, n. 44
(Interventi per la qualificazione e
lo sviluppo degli insediamenti artigiani) sono state
effettuate le valutazioni tecniche sugli stati di
avanzamento dei lavori di realizzazione degli edifici
del Consorzio Artigiani Morgex, sia il primo che secondo
capannone sono stati completati con conseguente liquidazione
dello stato finale per L. 15.841.000.
E' stata completata la realizzazione
dell'edificio del CIPVA di Pont-Saint-Martin con rilascio
dell’attestato dell’agibilità dei locali da parte
del Comune.
Nel corso dell’anno 2000 sono stati
ammessi al contributo di cui alla l.r. 31/1993, che
prevede il sostegno delle iniziative finalizzate al
potenziamento delle attività economiche, il Comitato
Incremento Fiera di Sant’Orso di Donnas, per un importo
di lire 146.418.978 per la 1000a edizione,
il Comune di Antey-Saint-André per lire 27.868.600
per l’organizzazione della VI edizione della Fiera
del legno riservata agli allievi delle scuole di scultura
intaglio tornitura e vannerie, nonché contributi minori
ad enti ed associazioni per l’organizzazione di manifestazioni
di promozione dell’artigianato tipico.
Con le incentivazioni previste dalla
l.r. 44/1991 sono state finanziate le attività delle
Cooperative che effettuano le produzioni artigianali
tipiche e tradizionali per un ammontare complessivo
di lire 249.650.000.
In relazione alla legge regionale 51/94
che prevede la concessione di contributi allo scopo
di sostenere la realizzazione di iniziative volte
all’apprendimento delle tecniche di lavorazione di
artigianato locale, si è provveduto ad approvare un
programma di interventi, a favore di enti e privati
della Valle d’Aosta, per un totale di L. 89.000.000.
Sempre in attuazione della legge regionale
51/94 si è provveduto a finanziare corsi di formazione
professionale organizzati dall’Institut Agricole Regional
di Aosta per un totale di L. 36.000.000 e dall’Istituto
Don Bosco di Chatillon per un totale di L. 50.950.000.
Direzione Energia
Nel mese di maggio, è stata approvata
dalla Giunta regionale una deliberazione che ha individuato
il territorio regionale quale ambito di coordinamento
delle iniziative di utilizzazione industriale delle
acque per le finalità di cui all'art. 14 del decreto
legislativo 16 marzo 1999, n. 79, di attuazione della
direttiva 96/92/CE in materia di liberalizzazione
del mercato interno dell'energia elettrica.
Con questo provvedimento viene consentita
l'aggregazione tra realtà imprenditoriali locali -
che, singolarmente considerate, rappresentano centri
di consumo ad esigua richiesta di energia - per l'accesso
alle tariffe energetiche agevolate, di cui al citato
decreto legislativo, da parte dei consorzi, delle
società consortili e dei gruppi di imprese allo scopo
costituiti, mediante il riconoscimento della qualifica
di "cliente idoneo".
Mediante questa iniziativa viene data
anche applicazione al Piano energetico regionale,
che si propone - tra le altre - la finalità di indirizzare
prioritariamente lo sfruttamento delle fonti energetiche
locali verso impieghi sul territorio valdostano che:
• favoriscano lo sviluppo delle
attività produttive (di beni e servizi) ivi presenti;
• agevolino lo sviluppo sociale
ed economico della regione;
• determinino una migliore qualità
della vita della popolazione.
Per quanto attiene al settore idroelettrico
in modo specifico, ai sensi del titolo VII della legge
regionale 20 agosto 1993, n. 62, "Norme in materia
di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico
e di sviluppo delle fonti rinnovabili", la Giunta
regionale ha approvato la concessione di un finanziamento
ad un soggetto autoproduttore per l'abbattimento degli
interessi a fronte delle spese derivanti dagli investimenti
per la costruzione di un nuovo impianto idroelettrico
con potenza media nominale di 283 chilowatt.
In tema di diversificazione delle fonti
di energia, la legge regionale 24 dicembre 1996, n.
44, "Concessione di contributi regionali per
l’incentivazione all’utilizzo del gas metano",
ha consentito di ammettere a finanziamento per il
corrente anno quasi mille domande, per una somma complessiva
prossima a lire 1.400.000.000.
A margine di queste iniziative, merita
considerazione il fatto che l’istruttoria tecnica
effettuata dagli uffici ha ancora consentito di richiamare
l’attenzione - dei cittadini e dei professionisti
del settore impiantistico - sull’importanza del rispetto
della normativa tecnica di riferimento, con particolare
riguardo alle disposizioni relative alla sicurezza
degli impianti.
In tema di sviluppo delle fonti rinnovabili
di energia, con l'applicazione del titolo II della
sopra richiamata legge regionale n. 62/93, come modificata
dalla legge regionale 26 maggio 1998, n. 43, è stato
possibile ammettere a contributo una quarantina di
richieste, per una somma complessiva prossima a lire
230.000.000.
In particolare, va ricordato che dette
richieste hanno riguardato:
• collettori solari
31 %
• stufe 31
%
• caldaie a legna
29 %
• pompe di calore
4,5 %
• sistemi fotovoltaici
4,5 %
Questi contributi si riferiscono -
fatta eccezione, ovviamente, per i sistemi che sfruttano
la biomassa legnosa - ad applicazioni di tecnologie
non ancora ben conosciute da gran parte della popolazione,
per cui non si è assistito ad un sensibile aumento
delle richieste rispetto allo scorso anno; tuttavia,
è opportuno rilevare che alcune di queste installazioni
richiedono, comunque, un notevole investimento finanziario
da parte del richiedente, come nel caso degli impianti
fotovoltaici, delle pompe di calore e, in misura minore,
dei collettori solari.
In materia di risparmio energetico,
dall'applicazione della legge regionale 28 marzo 1995,
n. 9, "Incentivazione di interventi finalizzati
all'abbattimento delle dispersioni termiche negli
edifici", come modificata dalle leggi regionali
n. 9/98 e 32/99, è stato possibile ammettere a finanziamento,
nel corso dell’anno, circa 270 richieste, per un esborso
complessivo prossimo a lire 650.000.000.
In proposito, si è osservato che alle
modifiche normative intervenute nel tempo non hanno
fatto seguito delle significative variazioni nella
tipologia delle richieste di contributo, pur in presenza
di un progressivo incremento nel numero annuale delle
medesime. Pertanto, non si sono registrati sensibili
aumenti nella presentazione delle domande da parte,
ad esempio, degli alberghi, per i quali era stata
prevista una validità della documentazione di spesa
pari a tre anni (anziché ad un anno), in considerazione
dell’entità dell’esborso finanziario derivante dalle
dimensioni degli edifici interessati; allo stesso
modo, non si è assistito ad una presentazione degna
di nota delle richieste relative al completamento
di interventi già iniziati in precedenza oppure alla
sostituzione delle sole superfici vetrate.
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