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Premessa

L’attività dell’Assessorato durante l’anno 2000 è stata caratterizzata in modo particolare dal coordinamento di due importanti iniziative, il Patto per lo sviluppo della Valle d'Aosta e il Progetto di riforma dei servizi camerali, destinati a mutare in modo significativo le relazioni, i rapporti fra i vari attori economici, sociali ed istituzionali.

Dopo un lungo dibattito, nella primavera è stato siglato il Patto per lo sviluppo. Il documento sulla riforma dei servizi camerali, dopo l’adozione della proposta da parte della Giunta regionale, sarà oggetto di esame da parte del tavolo della concertazione del Patto durante i primi mesi del prossimo anno.

Patto per lo sviluppo della Valle d'Aosta

Il 17 maggio scorso, le organizzazioni sindacali dei lavoratori, le Associazioni di rappresentanza delle categorie economiche e professionali hanno sottoscritto con i rappresentanti dell’Amministrazione regionale il “Patto per lo Sviluppo della Valle d'Aosta”, documento nato dalla volontà comune di “creare uno strumento di confronto, nel rispetto dei reciproci ruoli autonomi e in un quadro di finalità programmate e condivise, e di mettere in atto le iniziative e di assumere comportamenti coerenti con l’obiettivo di assicurare, all’economia ed alla società regionale, il raggiungimento di ulteriori livelli di sviluppo qualitativi e quantitativi”.

Con la sottoscrizione le parti hanno condiviso “la necessità e la volontà di concorrere alla creazione di una fase di concertazione a livello locale, finalizzata ad affrontare secondo linee di indirizzo concordate, utilizzando tutte le particolarità e le opportunità della Regione, i principali aspetti di criticità dello sviluppo economico e sociale della Valle”.

Esso nasce da un confronto basato sul metodo della concertazione. Come indicato nel documento, “lo scopo della concertazione è quello di progettare e realizzare, attraverso un confronto e il negoziato permanente fra le istituzioni e le parti sociali una nuova forma di partecipazione al processo di definizione delle scelte fondamentali di politica economica e sociale della Regione nella convinzione che il confronto concertativo consenta la dialettica, fra le parti, di svilupparsi entro un quadro di finalità programmatiche e condivise”.

Il Patto ha definito un metodo di relazioni, dei momenti di confronto e in questo contesto le parti si sono impegnate “ad assumere comportamenti coerenti, ferme restando l’autonomia e le prerogative degli organi legislativi, nei cui confronti la Giunta regionale di impegnerà a proporre e sostenere gli indirizzi concertati”.

Sono stati indicati obiettivi prioritari, suddivisi in cinque grandi aree tematiche:

  • Modernizzazione della Pubblica amministrazione;
  • Riforma dei servizi camerali e razionalizzazione dei servizi esistenti;
  • Imprenditorialità e occupazione;
  • Politiche di settore e individuazione di sinergie fra i vari settori economici;
  • Qualità della vita e coesione sociale.

Il tavolo di lavoro del Patto si è riunito nella sessione del mese di settembre, come previsto dal documento, per “valutare l’evoluzione in corso di anno e contribuire con proposte e valutazioni alla fase preparatoria del bilancio di previsione regionale”.

Con riguardo alle aree tematiche, il giorno 11 ottobre è stata dedicata una prima riunione alla questione dell’area ex-Cogne.

L’incontro si è incentrato sui lavori di bonifica, reinfrastrutturazione, promozione e reindustrializzazione dell’area. Si è concordato sull’opportunità di avviare una serie di incontri bilaterali fra Finaosta ed i vari attori istituzionali per meglio comprendere le aspettative che ogni settore ha rispetto allo sviluppo dell’area, anche nell’ottica di una sua promozione mirata.

Successivamente a quella data, gli incontri del 20 ottobre e del 7 novembre, sono stati dedicati soprattutto all’alluvione. Sono stati sentiti direttamente gli attori economici e sociali in piena emergenza (20 ottobre) e si sono indicate e condivise le linee prioritarie di azione del bilancio regionale per il 2001, ovviamente riferite ai recenti e gravi eventi calamitosi (7 novembre), dove si è sottolineata la necessità di avviare la ricostruzione e di sostenere i settori produttivi.

Riforma dei servizi camerali

Con deliberazione della Giunta regionale n. 671 del 6 marzo 2000 è stato affidato ad Unioncamere l’incarico per approfondimenti in materia di riforma del sistema camerale. Unioncamere ha predisposto un primo elaborato, in data 27 aprile 2000, concernente un rapporto sulla riforma del sistema camerale e dei servizi annessi in Valle d’Aosta e più precisamente:

  • una preliminare ricostruzione della particolare disciplina delle funzioni camerali nella Regione Valle d’Aosta e delle proposte di riforma;
  • una breve trattazione degli aspetti legati alla riforma delle Camere di Commercio (legge n. 580/93) ed ai conseguenti rapporti tra queste e le Regioni e, in particolare, rispetto alle altre Regioni a statuto speciale;
  • una analisi delle ripercussioni della semplificazione e del federalismo amministrativo – principi dettati con il D.Lgs. n. 112/1998 – sulle Camere di Commercio, con specifico riferimento al trasferimento di competenze alle autonomie funzionali.

Questo elaborato è stato sottoposto all’attenzione del gruppo di lavoro “ristretto” nella riunione del 5 maggio 2000. In tale occasione è emersa l’esigenza di poter disporre di altri elementi conoscitivi che l’Unioncamere ha predisposto, con un ulteriore elaborato, che affronta:

  • la dislocazione in Valle d’Aosta dei servizi assimilabili a quelli camerali, gestiti direttamente dalla Regione, e dei servizi alle imprese gestiti tramite strutture promosse dalla Regione, al fine di evidenziare eventuali spazi di razionalizzazione;
  • la natura giuridica delle Camere di Commercio e le recenti modifiche normative del diritto annuale;
  • le modifiche della legislazione concernente le Camere di Commercio successive alla legge di riforma;
  • l’ordinamento delle Camere di Commercio in Trentino Alto Adige e in Sicilia;
  • alcuni elementi informativi sul sistema camerale in Svizzera, con specifico riferimento alla Camera di Commercio del Cantone Ticino.

A seguito delle indicazioni e considerazioni emerse nel corso della riunione del 5 maggio 2000, Unioncamere ha elaborato un documento di approfondimento sulla dislocazione dei servizi alle imprese nella regione Valle d’Aosta e sull’evoluzione del sistema camerale. Tale documento è stato presentato durante la riunione del gruppo di lavoro “ristretto” in data 27 giugno 2000, nel corso della quale sono emerse le prime linee di indirizzo per un disegno di legge regionale sulla riforma dei servizi camerali della Regione.

Unioncamere ha predisposto infine un’ipotesi di legge regionale sul riordino dei servizi camerali della Valle d’Aosta.

La Giunta regionale ha condiviso le linee di riforma del sistema camerale, che consentiranno di:

  • costituire un ente operante a livello regionale adottando modalità che, pur in raccordo con l’evoluzione amministrativa del resto del territorio nazionale (soprattutto in relazione alle tendenze verso il decentramento, il federalismo ed il principio di sussidiarietà), esaltino gli elementi di peculiarità e di autonomia della situazione della Valle d’Aosta;
  • concretizzare il principio dell’autogoverno del sistema delle imprese e delle libere professioni, responsabilizzandole per contribuire più efficacemente al rafforzamento del tessuto imprenditoriale della Valle d’Aosta;
  • contribuire a fornire alla Regione gli elementi conoscitivi e le informazioni economiche per una efficace programmazione degli interventi sul territorio;
  • rappresentare un momento di un costruttivo e sistematico meccanismo di cooperazione tra la Regione e le rappresentanze economiche;
  • costituire una sede di funzioni consultive e di concertazione;
  • contribuire (con il monitoraggio delle diverse strutture specializzate) alla ottimizzazione, da parte della Regione, dell'offerta di servizi alle imprese, soprattutto di quelli a valenza innovativa.

La proposta di riforma sarà ora posta all’attenzione del Patto per lo sviluppo della Valle d'Aosta durante le prossime sedute.

L’impresa in Valle d'Aosta

Alla fine di settembre le imprese attive in Valle d’Aosta erano 12.912 (9.868 se si esclude il settore agricolo). Un numero rilevante, in pratica 1.076 imprese ogni 10.000 abitanti. Anche scorporando il dato delle imprese del settore agricolo, quasi totalmente individuali, il rapporto rimane molto elevato: 822 imprese ogni 10.000 abitanti (erano 806 alla fine del 1999), a fronte di una media nazionale di 662 imprese (sempre escludendo quelle agricole).

Il livello di grande diffusione dell’impresa trova conferma anche se raffrontato con le altre Regioni del Nord-Ovest. La Valle d'Aosta registra un’impresa attiva ogni 9,36 abitanti (12,4 se non si considera il settore agricolo), contro i 10,93 abitanti (13,69) del Piemonte e i 12,3 (14,07) abitanti della Liguria.

Si evidenzia quindi un livello di diffusione dell’impresa sul territorio a livello regionale fra i più alti d’Europa. E’ evidente che la maggioranza di queste imprese sono di modeste dimensioni.

Il dato delle società di capitale è ancora inferiore alla media nazionale, ma il valore è sensibilmente cresciuto negli  ultimi anni: infatti, nel periodo 96-99, le imprese attive (al netto del settore agricolo) sono aumentate del 1,8%, mentre le società di capitale sono aumentate del 10,16%. Tre anni orsono, le imprese di capitale erano il 6,1% del totale, ora sono il 6,8%.

Crescono in misura maggiore le imprese dei settori industriali ed artigianali, esse sono il 34,4% delle imprese non agricole (erano il 33,12 cinque anni prima).

L’alluvione

Il recente evento calamitoso verificatosi nella nostra regione ha causato ingenti danni alle imprese industriali ed artigiane.

Una prima valutazione delle conseguenze per il settore, peraltro ancora approssimativa, ne fa quantificare l’incidenza negativa in termini economici nell’importo di circa 140 miliardi di lire (industria e artigianato).

In tale stima sono compresi anche gli effetti generati dalla mancata produzione di beni e di servizi, oltre che i danni che hanno interessato direttamente i beni immobili e mobili utilizzati nel processo produttivo. Occorre rilevare che nella somma indicata non sono compresi i sinistri subiti dall’ENEL, dalle aziende telefoniche e di telecomunicazioni, nonché da Italgas S.p.A.

Per quanto attiene al settore artigianale, essendo le imprese molto diffuse sul territorio regionale, i dati sono riferiti a delle stime effettuate in collaborazione con le associazioni di categoria. Le imprese coinvolte sono circa 350 (rispetto a circa 3900 imprese regionali), con una media di danni per impresa di 120.000.000, per un ammontare complessivo di circa 40.000.000.000 di lire.

Venendo al settore industriale in senso stretto, tra le imprese che svolgono la loro attività in stabilimenti di proprietà regionale, le più colpite sono state Cogne Acciai Speciali S.p.A. di Aosta, con una stima approssimativa dei danni ammontante a 50 miliardi di lire, Olivetti Techcenter S.p.A. di Arnad, per circa 30 miliardi di lire ed Elelys S.p.A. di Hône, per circa 10 miliardi di lire.

La Cogne Acciai Speciali ha ripreso l’attività produttiva con circa 600 dipendenti. La situazione nello stabilimento si è normalizzata. Tutte le aree interessate dagli allagamenti sono state bonificate, si sono così completate le opere di risanamento delle stesse ed è stata ripristinata la viabilità interna. Le unità che sono state riattivate già dal 3 novembre sono: l’Acciaieria, il laminatoio (blumi, billette e tondi), la fucina, il decapaggio, il reparto delle lavorazioni a freddo e quello dei trattamenti termici. Il treno barre è stato riattivato il 13 novembre. La riattivazione del treno a filo per la vergella è prevista per il prossimo mese di gennaio. I magazzini prodotti finiti hanno consentito di tamponare eventuali ritardi che avrebbero potuto verificarsi nelle consegne. Ad oggi non si sono verificati disservizi significativi e le consegne in essere saranno generalmente rispettate.

Altre situazioni di una certa gravità si registrano in altre aziende che operano in opifici di proprietà regionale, quali Olma S.n.c. di Donnas, Lino S.r.l. di Chambave, Al.Fa. Legno S.r.l. di Champdepraz, Erreti S.C. a r.l. di Saint-Marcel, Chenevier S.p.A. di Charvensod, Mont Blanc Dolciaria S.p.A. e G.P.S. Standard S.p.A. di Arnad (dove l’attività è ripresa da un paio di settimane) con un ammontare complessivo di danni che si aggira sui 6 miliardi di lire.

Per quanto attiene agli altri insediamenti produttivi appartenenti a privati, gli effetti negativi di maggiore entità si sono verificati nei confronti delle imprese Bertolini S.p.A. di Champdepraz (CIGS richiesta per tre settimane per i lavoratori provenienti da Collegno), Feletti S.p.A. (la produzione è ripresa gradualmente dopo due settimane di fermo completo) e Tousco S.p.A. di Pont-Saint-Martin, Cout Enzo di Issogne e Thermofinestra Citea S.r.l. di Montjovet, per un importo stimato in circa 7 miliardi di lire.

Le aree industriali di proprietà regionale di Aosta (porzione dell’ex Cogne), di Châtillon (ex Montefibre) e di Pont-Saint-Martin (ex Illsa-Viola) non hanno subito alcun danno, anche grazie al posizionamento favorevole delle medesime, alle opere di difesa del suolo effettuate nelle loro vicinanze e, in particolar modo per l’area ex Cogne, per gli accorgimenti tecnici adottati in sede progettuale. Proprio per queste sue caratteristiche, l’area ex Cogne è particolarmente idonea ad accogliere eventuali aziende che, in seguito all’alluvione, intendessero trasferirvi la propria attività.

Sul versante dei riflessi occupazionali non si ipotizzano eventi traumatici, anche perché le imprese danneggiate sono tutte nelle condizioni di riprendere le produzioni, pur con tempi diversi.

Le imprese hanno richiesto periodi di CIGS. I dati in nostro possesso non sono completi perché non tutte le aziende hanno ancora formalizzato la richiesta all’INPS (il termine per il periodo di ottobre scade il 25 novembre). In alcuni casi le richieste di CIGS hanno riguardato lavoratori che non potevano raggiungere lo stabilimento, anche se questo non era stato danneggiato. In altri casi, le aziende interpellate hanno dichiarato di non utilizzare il monte ore di CIGS richiesto (e questo è un dato importante, che evidenzia una ripresa dell’attività, pur graduale, più celere del previsto).

Di Cogne acciai speciali ho già detto. Invece, Olivetti Techcenter S.p.A. . ha richiesto di usufruire della cassa integrazione guadagni per tutti i suoi 565 dipendenti, sino alla fine del mese di novembre. In realtà, attualmente già 150 dipendenti hanno ripreso il lavoro e entro i primi giorni di dicembre è prevista la ripresa produttiva a regime.

A causa dei rischi evidenziati dalla recente alluvione relativamente alla dislocazione di attrezzature produttive nel piano seminterrato dello stabilimento, alcune fasi di lavorazione saranno trasferite a Scarmagno, in un altro immobile di proprietà dell’azienda, a partire dal prossimo mese. In una prima fase il provvedimento interesserà anche lavoratori valdostani nella misura del 50%, mentre a regime le maestranze interessate saranno totalmente composte da lavoratori residenti nel Canavese.

Inoltre, per quanto attiene ai riflessi sull’occupazione industriale, va evidenziato il settore dell’edilizia conoscerà una fase di espansione. Infatti, anche senza considerare gli interventi che verranno richiesti dai privati e che coinvolgeranno nella loro esecuzione presumibilmente le imprese artigiane locali, i lavori per la ricostruzione delle infrastrutture danneggiate e per le opere di miglioramento impegneranno 100 miliardi all’anno nel medio periodo. Un tale incremento dei lavori del settore edile comporterà un’occupazione aggiuntiva di rilievo.

Il settore industriale

La capacità reattiva dell’economia regionale era già nota successivamente alla chiusura del tunnel: il settore industriale ha risposto positivamente. L’analisi dei riflessi che la recente alluvione  comporterà sul settore e sull’economia nel suo complesso sarà ovviamente possibile solo più avanti.

Una caratteristica del tessuto industriale di questa Regione è la diversificazione dei prodotti, delle fasi di produzione, con una contestuale presenza di industrie che forniscono il prodotto finito e di altre che offrono semilavorati o componenti di prodotto.

Troviamo nel panorama industriale valdostano imprese che si propongono sui diversi mercati europei e mondiali e il dato di crescita dell’export (+42% nel primo semestre, rispetto al 16,8% nazionale) testimonia un miglioramento dello sbocco internazionale della produzione locale, pur in una situazione di crisi delle comunicazioni.

Nel 1993 la Valle d'Aosta nel corso dell’intero anno aveva esportato merci per complessivi 424 miliardi, nel solo primo semestre del 2000 ha raggiunto i 367 miliardi. Questi dati sono testimoni di una crescita significativa, nella capacità di esportazione dell’industria regionale.

La sottoscrizione dell’accordo di programma tra il Ministero del Commercio con l’estero e la Regione dello scorso mese di agosto si inserisce in una azione complessiva di rafforzamento della Valle d'Aosta sui mercati esteri.

Un accordo che, nell’ottica di un sostegno del processo di internazionalizzazione del sistema produttivo valdostano e nell’opportunità di coordinare le iniziative di promozione all’estero del prodotto valdostano, vuole massimizzare la sinergia tra l’azione nazionale e quella regionale nel settore promozionale, migliorando l’efficacia delle azioni di marketing territoriale in favore dell’internazionalizzazione delle PMI locali, attraverso una azione che evidenzi le attrattività del sistema Valle d'Aosta e favorisca l’approccio con i mercati esteri attraverso strumenti operativi quali lo sportello per l’internazionalizzazione.

Con riguardo al capitale investito, si sottolinea l’importanza di poter contare su di un maggior peso dell’imprenditoria locale, soprattutto un riferimento alle produzioni di nicchia, ma va evidenziato come i progetti ed i processi industriali devono confrontarsi con un mercato globale, nel quale il peso delle multinazionali è in costante crescita.

E la Valle d'Aosta non è immune da queste dinamiche; come ogni altra regione europea deve fronteggiare due problemi:

le multinazionali tendono ad adottare strategie globali che non sempre tengono in conto i risultati e le prospettive di una singola entità regionale;

il capitale locale incontra difficoltà ad affermarsi ed espandersi perché chiamato a confrontarsi con avversari economici che della riduzione dei costi sotto varie forme (non dimentichiamo il dumping sociale) fanno il loro cavallo di battaglia.

Negli ultimi anni è stato restituito ruolo e prestigio al settore industriale valdostano, grazie anche ad una fattiva collaborazione dei rappresentanti degli imprenditori e delle organizzazioni sindacali. Si sono conseguiti sensibili risultati quali l’avvio di Sorgenti Monte Bianco, Semagroup, Bertolini, soluzione crisi Feletti e Skyway.

Superate le difficoltà dei primi anni ’90, generate soprattutto dalle crisi strutturali della grande industria manifatturiera, l’industria della Valle d’Aosta ha registrato trends di sviluppo positivi tuttora in atto.

Va infatti evidenziato che le imprese con almeno 40 addetti occupano oggi 4360 lavoratori, rispetto ai 4250 di fine 99, ai 3500 del 96, ai 2300 del 93 (il dato attuale non comprende i lavoratori dell’Akerlund).

Quindi, l’occupazione nell’industria valdostana, nelle imprese di media grandezza, è quasi raddoppiata dal 1993 ad oggi (con un aumento di 2050 lavoratori pari a+89%), (+ 94% al netto di CAS).

Il settore industriale nel suo complesso occupa 12.500 persone (6500 nell’industria in senso stretto), con una partecipazione alla formazione del Pil regionale nella misura del circa il 25%.

Dalla composizione del sistema economico regionale, si rileva che, in termini di prodotto interno lordo (PIL), l’industria manifatturiera e quella delle costruzioni rappresentano circa il 26%, mentre il settore terziario, nelle sue varie componenti, rappresenta il 72% e l’agricoltura il 2,5% circa.

Il PIL/abitante in Valle d'Aosta nel 1997 è quantificato in 47,347 milioni di lire. Un dato che ci pone al primo posto a livello nazionale, con un valore del 33% superiore alla media nazionale. È questo utile per verificare quanto a questo risultato abbia contribuito il settore industriale se teniamo conto del fatto che la variazione del valore aggiunto al costo dei fattori è stata in Valle d'Aosta del 12,8% nel periodo 92-98, mentre il settore della trasformazione industriale (no costruzioni) ha prodotto una variazione del 52,3%, con una produttività del 49,6%, dato al quale si avvicina solo la Basilicata (pensiamo a quanto in quella regione ha inciso il successo del comparto automobilistico), mentre il dato nazionale della produttività del settore industriale è del 23,9%.

Va evidenziato che antecedentemente all’alluvione di ottobre, il mercato del lavoro locale ha offerto buone possibilità di assorbimento dei lavoratori delle aziende in crisi. Il sistema economico regionale, nonostante alcune difficoltà settoriali derivanti dalla chiusura del Monte Bianco e da alcune limitate e specifiche situazioni aziendali, mostra una certa dinamicità espansiva.

La domanda di lavoro è infatti cresciuta del 17%, essendo gli avviamenti passati dai 7.868 relativi al primo semestre 1999, ai 9.211 nello stesso periodo del 2000. Questo valore degli avviamenti relativi ai primi sei mesi dell’anno è il più elevato tra quelli registrati a partire dal 1993.

La crescita dei fabbisogni occupazionali è spiegata prevalentemente dal settore industriale, poiché circa due terzi della crescita è dovuta all’incremento dell’occupazione del settore secondario. Tra i diversi comparti industriali, le performance migliori si registrano per le attività meccaniche e metalmeccaniche che di fatto vedono raddoppiare il numero degli avviamenti (che passano da 603 a 1.159) e che da sole spiegano circa il 40% della domanda di lavoro complessiva. Una crescita importante si rileva anche per le altre industrie manifatturiere.

La crescita della domanda di lavoro è generalizzata a tutto il territorio della Valle d’Aosta, ma presenta intensità diverse: ad Aosta ed a Verrès cresce del 18%, mentre a Morgex cresce del 10%.

A Verrès la domanda di lavoro è cresciuta esclusivamente grazie al settore industriale (+60,7%).

Va osservato che gran parte della crescita della domanda di lavoro è spiegata con il ricorso al lavoro temporaneo: infatti, circa il 60% dell’incremento degli avviamenti è relativo a contratti di lavoro interinale (804 su 1343 avviamenti). 

Circa due terzi del lavoro interinale si concentra nell’area di Verrès, il 34% ad Aosta e la parte restante a Morgex.

Nella strategia di sviluppo del settore industriale riveste un ruolo importante l’inserimento di alcuni comuni (o di parti di essi) fra le zone eligibili all’obiettivo 2 per il periodo 2000-2006 e di una sottoparte di questo gruppo che è altresì inclusa nelle zone beneficiarie delle deroghe previste dall’articolo 87.3.c del Trattato Unico.

Questa inclusione, evidentemente consente in particolare di offrire alle imprese un quadro di sostegno migliore, rendendo di fatto più attrattiva la regione per nuovi insediamenti, in particolare attraverso la reindustrializzazione dell’area ex-Cogne.

Con riguardo alla politica di sostegno agli investimenti e alla commercializzazione dei prodotti, la Regione si è dotata di una serie di strumenti in grado di fornire, nei limiti della politica di concorrenza europea, un valido strumento di sostegno allo sviluppo industriale (e non solo). Ci  si riferisce alle norme sull’abbattimento dei tassi, sui contributi agli investimenti, sulla locazione degli immobili industriali.

A breve, esse saranno raccolte in un nuovo testo unico, più omogeneo ed in grado di meglio rispondere alle mutate esigenze dell’industria locale.

Gli interventi previsti possono essere così sintetizzati:

·        sostegno agli investimenti produttivi, attraverso iniziative dirette alla dotazione, alla realizzazione, all’ampliamento e all’ammodernamento di beni, materiali e immateriali, strumentali all’attività dell’impresa:

  • contributi in conto capitale;
  • mutui a tasso agevolato e contributi in conto interessi;
  • prestiti partecipativi;
  • fideiussioni;
  • interventi ed iniziative a sostegno della commercializzazione dei prodotti;
  • interventi a sostegno dei consorzi e delle imprese (diritto di superficie).

Con riguardo invece alla politica dei servizi, prosegue, arricchendosi, la fornitura di una serie di servizi di sostegno alle imprese:

  • promozione sui mercati esteri (Centro sviluppo, Assessorato, sportello per l’internazionalizzazione)
  • abbattimento del 15% circa del costo dell’energia (Consorzio idroenergia)
  • acquisizione Enel
  • cessione crediti (Aosta Factor)
  • piani industriali, consulenze economiche e finanziarie (Finaosta).

La politica della formazione nel settore industriale è rivolta ad interventi di riqualificazione di lavoratori provenienti dai settori maturi e all’elevazione del grado di professionalità dei dipendenti delle imprese industriali chiamati a operare in nuovi processi, con nuove tecnologie.

La politica della ricerca riveste un ruolo sempre più di primo piano nella politica industriale. La legge in materia di ricerca approvata nel 1993 è stata arricchita, resa sempre più innovativa e funzionale alle esigenze di un settore industriale che guarda con sempre maggiore attenzione ai nuovi prodotti ed ai nuovi processi. In diversi periodi sono state apportate tre modificazioni alla norma, l’ultima con attenzione particolare all’area Cogne e ad una attività di collaborazione fra il mondo produttivo ed il mondo scientifico (Società Dora).

Iniziative in corso di attuazione per la certificazione ambientale costituiranno un ulteriore elemento di competitività per le aziende che la conseguiranno.

Il settore dell’artigianato

Il settore dell’artigianato valdostano, nonostante una fisiologica frammentazione dimostra di essere estremamente solido e in crescita. Le imprese iscritte all’albo artigiani della Regione sono, al mese di settembre, 3883. Si conferma una crescita media annua di circa 55 unità. Il settore delle costruzioni è il più numeroso con il 37,6% del dato complessivo; si tenga conto che nel Nord Italia questo settore rappresenta il 25% e soltanto il 22% nell’intero Paese.

Anno

Imprese attive

1996=100

1996

3660

100

1997

3700

101

1998

3750

102,5

1999

3824

104,5

2000 (settembre)

3883 (+8 consorzi)

106

Delle attuali 3883 imprese attive, circa 200 hanno più di 5 addetti (5%) e circa 1200 hanno da due a cinque addetti (31%).

La forma societaria più diffusa è quella dell’impresa individuale (3095), seguita dalla società in nome collettivo (725) e da quella in accomandita semplice (52).

I principali settori di attività sono:

Costruzioni edili e impiantistica

1795

Parrucchieri estetisti e lavanderie

357

Falegnameria

266

Autoriparatori

237

Autotrasporto merci

230

Pulizie, fotografia, imballaggi, ecc.

195

Lavorazione alimenti e bevande

182

Metalli (fabbro, carpenteria)

134

Esiste anche in questo settore, come in quello industriale, un quadro normativo di insieme, che esprime il ruolo di coordinamento dell’Amministrazione regionale: dal miglioramento dei servizi alla semplificazione della procedure, dall’incentivazione degli investimenti e della ricerca alla promozione dei settori sensibili ai mercati esterni.

Artigianato di tradizione

Si è sviluppata notevolmente negli ultimi anni l’attività di promozione dei prodotti e delle lavorazioni locali. Infatti, occorre sottolineare che è presente ed attiva una forte componente di artigianato tipico, legata in modo particolare alla lavorazione del legno, del ferro e della pietra. Oltre che significativi risvolti in termini culturali e riflessi positivi in termini occupazionali, l’artigianato tipico è veicolo attrattivo importante sia dal punto di vista turistico, sia per la promozione degli investimenti produttivi nella nostra regione.

Gli artigiani del settore tradizionale segnalatisi presso l’Assessorato sono 1.200 (oltre a 500 del settore non tradizionale). Di questi, 110 esercitano attività di impresa artigiana, principalmente nei settori: mobile, tornitura, ferro battuto, scultura, cuoio, ceramica.

Il panorama delle manifestazione organizzate dall’Assessorato, oltre che di un’edizione straordinaria della Fiera di Sant’Orso in occasione del millenario, si è ampliato con la realizzazione delle edizioni invernale ed estiva di Atelier des métiers.

È stato avviato uno studio per l’adozione di un contrassegno di origine e di qualità per le lavorazioni artistiche, tipiche e tradizionali della Valle d'Aosta.

Attività dei servizi dell’Assessorato

L’attività svolta nel corso del 2000 dai diversi settori in cui è articolato l’Assessorato può essere così brevemente riassunta, seguendo nella presentazione la ripartizione per dipartimento, direzioni e, nel loro ambito, servizi.

Dipartimento industria, artigianato ed energia

Area Cogne

Opere di reinfrastrutturazione dell'area.

La società Vallée d'Aoste Structure S.r.l. ha ottenuto la consegna del primo lotto, via Pont Suaz rettificata, dei lavori di costruzione della nuova strada est-ovest, in data 6 settembre 2000.

La società Vallée d'Aoste Structure S.r.l. ha affidato la realizzazione dei lavori di costruzione dell'edificio industriale da destinare a pépinière d'entreprises all'impresa Eurocostruzioni S.r.l. per un importo pari a lire 4.370.550.000.

Opere di bonifica.

La società Vallée d'Aoste Structure S.r.l. ha affidato la realizzazione dei lavori di bonifica - II lotto - all'Associazione temporanea di imprese, Ecodeco S.p.A., Ferrero, Piemonte Costruzioni e ISAF S.p.A. (che realizza già i lavori del I lotto)per un importo pari a lire 11.760.000.000.

Studi.

La società Vallée d'Aoste Structure S.r.l. ha sottoscritto le convenzioni con il comune di Aosta per l'approvazione dei progetti planivolumetrici delle zone D2 e UC110.

Marketing

La Giunta ha approvato il progetto concernente attività di marketing inizialmente necessarie per la promozione dell’area ex Cogne di Aosta, con conferimento di incarico a Finaosta S.p.A. per l’attuazione del medesimo;

Interventi regionali in favore della ricerca, dello sviluppo e della qualità

Investimenti per attività di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e processi produttivi.

Sono state presentate 3 domande di contributo, attualmente in istruttoria.

É stato concesso 1 contributo per l'importo di lire 5.000.000.000.

Realizzazione di studi di valutazione.

Sono state presentate 4 domande di contributo.

Sono stati concessi contributi a 3 imprese, per l'importo complessivo di lire 10.468.000.

Realizzazione di sistemi di qualità aziendali.

Sono state presentate 21 domande di contributo.

Sono stati concessi contributi a 23 imprese, per l'importo complessivo di lire 310.333.000.

Certificazione di sistemi di qualità aziendali, di prodotti e di processi.

Per la prima certificazione di conformità del sistema di qualità alla normativa nazionale e comunitaria sono state presentate 8 domande di contributo e sono stati concessi contributi a 6 imprese, per l'importo complessivo di lire 17.402.000.

Per il mantenimento della certificazione di cui sopra sono state presentate 2 domande di contributo e sono stati concessi contributi a 10 imprese, per l'importo complessivo di lire 13.013.000.

Con la legge 18 aprile 2000, n. 11, è stata modificata della legge regionale 7 dicembre 1993, n. 84, prevedendo:

l'estensione dei benefici della legge, per quanto attiene all'attività di ricerca industriale, ai consorzi tra imprese industriali e ai centri di ricerca (con capitale detenuto per almeno il 70% da imprese industriali)

l'eliminazione, fino al 31 dicembre 2004, dei limiti massimi annui del contributo, sempre per quanto attiene all'attività di ricerca industriale, per le imprese che si insedieranno nell'area industriale Cogne di Aosta.

Servizio assistenza alle imprese

Gli interventi in occasione del verificarsi di eventi calamitosi ed eccezionali avversità atmosferiche (Lr 31 luglio 1986, n. 37) hanno riguardato:

  • valanga del 23 febbraio 1999 a Morgex.

Sono stati liquidati contributi a cinque imprese per complessive lire 68.904.000.

  • valanga del 18 gennaio 1997 a Courmayeur.

É stato liquidato un contributo ad una impresa per lire 359.566.000.

  • nubifragio del 10 giugno 1996 a Aosta.

É stato liquidato un contributo ad una impresa per lire 72.918.000.

Nell’ambito degli interventi a favore di piccole imprese per la realizzazione di insediamenti industriali (Lr 30 dicembre 1992, n. 85), in collaborazione con l'Ufficio valutazione e controllo investimenti, sono state effettuate le valutazioni tecniche sugli stati di avanzamento dei lavori realizzati dalle imprese Salumificio Bertolin e Thermoplay S.r.l. per la costruzione di stabilimenti industriali rispettivamente in Arnad e Pont-Saint-Martin, che hanno permesso la liquidazione, per la prima, del saldo del contributo e, per la seconda, di quote del contributo concesso.

Con riguardo agli interventi per la qualificazione e lo sviluppo degli insediamenti artigiani (Lr 24 gennaio 1989, n. 9 modificata dalla l.r. 19.8.1992, n. 44), in collaborazione con il Servizio incentivi ai consorzi e alle imprese artigiane, sono state effettuate le valutazioni tecniche sugli stati di avanzamento dei lavori di realizzazione dell'edificio del Consorzio Artigiani di Morgex, con la liquidazione del saldo del contributo concesso.

E' stata disposta la liquidazione del saldo del contributo concesso al CIPVA, di Pont-Saint-Martin, che ha ottenuto l'agibilità dell'edificio.

Formazione  professionale

Nel corso del 2000 l’attività di formazione professionale, regolamentata dalla legge regionale 5 maggio 1983, n. 28, "Disciplina della formazione professionale in Valle d'Aosta", è stata svolta nell’ambito delle diverse tipologie previste : qualificazione, aggiornamento, perfezionamento e specializzazione per i lavoratori occupati e disoccupati, a vari livelli tecnici e professionali.

Gli interventi formativi sono stati realizzati direttamente dalla Regione, mediante incarico a centri di formazione professionale emanazioni delle organizzazioni dei lavoratori autonomi o del movimento cooperativo, oppure in regime di convenzione, con imprese ed i centri di formazione di cui sopra.

·        Corsi realizzati con il contributo del Fondo Sociale Europeo.

I corsi, oltre che dall’Assessorato,  sono stati realizzati da undici soggetti attuatori, dei quali:

  • 9 imprese,
  • 1 associazione di categoria,
  • 1 centro servizi.

Il numero di interventi realizzati, alcuni dei quali comprendenti più corsi, ammonta a 25, così ripartiti in funzione della tipologia di gestione:

Con riguardo agli obiettivi comunitari, le caratteristiche principali dei corsi possono essere così riassunte:

Obiettivo

N. interventi

Gestione

diretta

Gestione convenzionata

Aggiornamento

23

1

22

Inserimento o qualificazione

2

1

1

Totale

25

2

23

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (OB. 2 - 4)

Settore

N. interventi

N. allievi

Ore erogate

Spesa (£)

Industria

15

565

3.899

1.090.003.899

Artigianato

5

146

810

214.500.000

Misti

2

16

1.224

149.500.000

Cooperazione

1

30

70

14.000.000

Totale

23

757

6.003

1.468.003.899

INSERIMENTO - QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE (OB. 3)

Settore

N. interventi

N. allievi

Ore erogate

Spesa (£)

Artigianato

1

19

1.300

314.500.000

Misti

1

8

600

187.000.000

Totale

2

27

1.900

501.500.000

Tali dati sono ancora previsionali, in quanto non è terminata l’attività di rendicontazione

Il corso dell’obiettivo 3 (qualificazione), settore artigianato, è rappresentato dall’intervento Bottega scuola-imparo un mestiere, proposto dall’ECIPA-CNA Valle d’Aosta.

L’attività si propone di inserire presso aziende artigiane alcuni giovani che non hanno proseguito gli studi dopo la scuola dell’obbligo, attraverso un percorso teorico/pratico che vede alternare momenti di aula ad inserimenti in stage presso le aziende.

Attualmente è in fase di svolgimento la quinta edizione.

Si riportano i dati salienti delle due ultime edizioni:

Quarta edizione 1999/2000

Gli allievi frequentanti sono stati 14, inseriti in aziende artigiane operanti nei seguenti settori: pasticceria (4), carrozzeria auto (4) impianti idraulici (3) autoriparazione (1), legno (1) e assemblaggi hardware (1).

Dei 14 allievi, ben 11 sono stati assunti da imprese del settore al termine del corso e stanno attualmente lavorando.

La spesa sostenuta è stata pari a L. 329.420.000

Quinta edizione 2000/2001

Gli allievi frequentanti sono 19, inseriti in stage presso aziende operanti nei settori seguenti: pasticceria (6), impianti elettrici (3), pasta fresca (2), carrozzeria (1), edilizia (1), gelateria (1), lavanderia (1), manutenzione del verde (2), oggettistica legno/ceramica (1), sartoria (1). La spesa complessiva prevista ammonta a L. 314.500.000 

·        Corsi ad esclusivo finanziamento regionale.

Oltre alle attività formative in precedenza descritte, l’Assessorato dell’industria, artigianato ed energia ha organizzato e gestito i seguenti corsi, interamente finanziati con fondi regionali relativi a leggi di settore:

01  Corsi regionali di qualificazione e specializzazione per sarte.

Nel mese di giugno 2000 si è concluso l’anno addestrativo 1999/2000. Le allieve frequentanti sono state complessivamente 239, delle quali 100 iscritte al primo anno, 56 al secondo, 59 al terzo e 24 al quarto. A seguito degli esami finali 10 allieve hanno acquisito la qualifica professionale di sarta, 6 sono state specializzate.

Il corso è stato affidato a Projet Formation s.c.r.l.

02  Corso per conduttori di impianti termici.

Si è concluso in data 7 novembre, con gli esami finali. I candidati idonei, che quindi hanno acquisito la relativa abilitazione, sono stati 15. Il corso è stato affidato a Projet Formation s.c.r.l.

03  Corso di aggiornamento per parrucchieri.

E’ terminato nel mese di giugno 2000. Ha interessato 25 allievi. E’ stato affidato alla Confartigianato Valle d’Aosta.

04  Corso aggiornamento per cooperatori.

E’ ancora in corso. Interessa 16 allievi. E’ stato affidato all’I.RE.COOP Valle d’Aosta.

05  Corso di aggiornamento per autoriparatori.

E’ ancora in corso. Interessa 22 allievi. E’ stato affidato alla Confartigianato Valle d’Aosta.

06  Corso di aggiornamento per antennisti.

E’ ancora in corso. Interessa 20 allievi. E’ stato affidato alla Confartigianato Valle d’Aosta.

07  Corso di formazione per estetiste.

E’ ancora in corso. Interessa 3 allieve. E’ stato affidato alla Progetto formazione – Projet Formation s.c.r.l.

08  Corso per responsabili tecnici gestione rifiuti.

E’ in corso il primo modulo, composto da 25 persone. Complessivamente saranno circa 90 gli allievi che parteciperanno all’iniziativa. Il corso è stato affidato a Projet Formation s.c.r.l.

L’entità della spesa prevista per la realizzazione delle iniziative di cui sopra è la seguente:

CORSO

SPESA

Specializzazione e qualificazione sarte

363.428.000

Conduttori impianti termici

22.235.000

Aggiornamento parrucchieri

35.000.000

Aggiornamento cooperatori

8.000.000

Aggiornamento autoriparatori

35.000.000

Aggiornamento antennisti

25.120.000

Aggiornamento estetiste

64.442.000

Formazione tecnici gestione rifiuti

64.747.000

TOTALE

617.972.000

Sono proseguite nel 2000 le attività di “bottega-scuola” nel settore della scultura su legno. Sono state attivate quattro botteghe per complessivi 14 allievi in formazione presso quattro artigiani professionisti.

Nel corso dell’anno 2000 è proseguita l’attività di controllo sullo svolgimento dei corsi.

Sono state 45 le visite ispettive effettuate presso le imprese, le strutture o gli enti interessati.

Servizio contingentamento

In considerazione della spinta innovativa che la legge regionale 27 febbraio 1998, n. 7, ha recato sul sistema di ripartizione e distribuzione di carburante in esenzione fiscale, si è inteso progressivamente individuare e risolvere gli elementi di criticità delle presente normativa emersi nella pratica amministrativa quotidiana, in ossequio ai principi ispiratori della normativa stessa volti alla semplificazione dell’azione amministrativa e alla razionalizzazione delle modalità di prelevamento di carburante in esenzione fiscale, tenendo anche conto della prossima implementazione di ulteriori applicazioni sulla carta a microprocessore.

Si è provveduto pertanto ad avviare l’iter amministrativo per la modificazione di taluni aspetti della legge regionale 27 febbraio 1998, n. 7, che è scaturito nell’approvazione in data 16 novembre 2000 da parte del Consiglio regionale del disegno di legge n. 95.

E’ opportuno a tal proposito rammentare che il sistema di ripartizione e distribuzione di carburanti in esenzione fiscale tramite carta a microprocessore coinvolge oltre 78.000 utenti di cui indicativamente 70.000 privati cittadini, 7.600 imprese e 180 enti.  Il sistema informativo basato sui terminali periferici (POS) raggiunge la totalità degli oltre 100 esercenti di carburante situati su tutto il territorio regionale, alimentando con quasi 3 milioni di transazioni all’anno la banca dati della struttura competente in materia.  Il valore dell’esenzione fiscale riconosciuta agli utenti supera mediamente gli 80 miliardi di lire all’anno.

A quasi due anni dall’avvio del sistema, si è inoltre ridotto considerevolmente l’afflusso degli utenti della carta a microprocessore presso gli sportelli regionali di Via Carrel, (attualmente sono in media 180 le unità giornaliere), sia grazie al fatto che si sono risolti i problemi di malfunzionamento riscontrati nel primi mesi di attività, sia in quanto le operazioni oggi svolte riguardano solamente l’emissione e la restituzione della carta a microprocessore ovvero la comunicazione da parte dell’utente della variazione dei dati personali.  I tempi attesi agli sportelli si sono ridotti mediamente da sette a meno di due minuti.

Nell’ambito della legge regionale 27 febbraio 1998, n. 7 e successive modificazioni, si è provveduto altresì ad individuare con deliberazione di Giunta regionale i criteri e le modalità di assegnazione dell’olio lubrificante in esenzione fiscale alle imprese legittimate all’introduzione del prodotto in Valle d’Aosta, nonché dei carburanti in esenzione fiscale alle imprese artigiane e agricole per il funzionamento di macchine operatrici ed attrezzature. Contestualmente, si è inteso recepire i principi sanciti in materia di procedimento amministrativo dalla legge regionale 2 luglio 1999, n. 18.

Per quanto concerne la gestione degli altri generi e merci contingentati prevista dal regolamento regionale 29 gennaio 1973 e successive modificazioni, la struttura ha dato corso agli adempimenti necessari per i seguenti prodotti: zucchero, caffè, alcool incorporato o puro, alcool per la fabbricazione dei liquori, alcool per la distillazione di vinacce ad uso familiare, birra, gas di petroli liquefatti, olio combustibile fluido, petrolio, attrezzature industriali.

In sintesi, la procedura di assegnazione dei generi e delle merci di cui trattasi può essere espressa nella tabella che segue (dati al 31 ottobre 2000):

Genere o merce

Unità di
misura

Contingente annuo

Imprese asse-
gnatarie

Quantità

assegnate

% q.tà
assegnate
su disponibili

benzina super

KG

45.000.000

7

38.572.305

85,72%

gasolio per
autotrazione

KG

10.000.000

14

9.793.502

97,94%

olio lubrificante

KG

800.000

6

789.842

98,73%

zucchero

KG

4.500.000

10

3.394.656

75,44%

caffè'

KG

650.000

6

390.840

60,13%

birra

LIT.

2.000.000

6

1.211.124

60,56%

alcool per la
fabbricazione

LIT.

 110.000

14

 110.000

100,00%

alcool incorporato

LIT.

70.000

5

50.935

72,76%

petrolio

KG

1.200.000

2

370.188

30,85%

gpl

KG

7.000.000

4

7.000.000

100,00%

olio combustibile
fluido

KG

11.947.000

6

11.947.000

100,00%

attrezzature
industriali

LIRE

1.500.000.000

1

1.500.000.000

100,00%

Con riferimento alle procedure di distribuzione presso i comuni della Valle d’Aosta delle tessere contenenti buoni e bollini per il prelevamento di zucchero, caffè, alcool e birra in esenzione fiscale, le risultanze sono espresse nella tabella che segue (dati al 31 dicembre 2000):

Beneficiari

Tessere distribuite
ai comuni

Tessere distribuite
dai comuni

% tessere distribuite
sul totale

Popolazione residente

128.726

97.944

76,09%

Lavoratori non residenti

1.151

8

0,71%

Turisti e villeggianti

93.330

27.354

29,31%

Totale

223.207

125.306

56,14%

Si evidenzia a tal proposito che, in applicazione del regolamento (CE) n. 2204/1999 della Commissione europea in data 12 ottobre 1999, che ha modificato l’allegato I del regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio d’Europa, relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica ed alla tariffa doganale comune, è stato soppresso il dazio sul caffè crudo e, conseguentemente, il diritto all’esenzione fiscale relativo al contingente assegnato alla Valle d’Aosta dalla legge 3 agosto 1949, n. 623 e successive modificazioni.  Pertanto, le tessere predisposte per i generi contingentati da distribuire alla popolazione residente e ai turisti-villeggianti per l’anno 2001 non conterranno i bollini per l’acquisto in esenzione fiscale del prodotto.

Nell’ambito della gestione dei generi e merci contingentati previsti dal regolamento regionale 29 gennaio 1973 e successive modificazioni, è in corso di realizzazione uno studio affidato a Finaosta S.p.A. con deliberazione di Giunta regionale n. 285 in data 7 febbraio 2000 per l’impostazione di una o più alternative di amministrazione dei contingenti stessi e di indicazioni per il miglioramento delle modalità di gestione con definizione delle finalità e caratteristiche dei sistemi proposti.

Direzione attività produttive e zona franca

Nel corso dell’anno, l’attività legislativa di incentivazione alle imprese ha interessato la Direzione nella predisposizione di una proposta di legge regionale, finalizzata al riordino della normativa in tema di agevolazioni a favore delle attività produttive. A tale scopo, è stato istituito apposito gruppo di lavoro, coordinato dalla Direzione, al quale hanno partecipato rappresentanti della Direzione affari legislativi e del Dipartimento pianificazione investimenti e politiche strutturali della Presidenza della Giunta regionale, nonché rappresentanti di Finaosta S.p.a.. Il Ddl, recante «Interventi regionali per lo sviluppo delle imprese industriali ed artigiane», verrà sottoposto all’esame della Giunta regionale.

Per quanto concerne gli atti di gestione del patrimonio industriale regionale, di promozione di aree industriali e gli interventi di realizzazione e ristrutturazione di immobili industriali, occorre segnalare l’adozione da parte della Giunta regionale delle seguenti deliberazioni:

  • la concessione in regime di locazione a «O.M.V. – Officine meccaniche valdostane S.r.l.» di Donnas degli immobili a destinazione industriale «ex Vetroresine Tubi» siti in Pont-Saint-Martin con il contestuale conferimento di incarico a Finaosta S.p.A. per la concessione alla Società conduttrice di un contributo in conto capitale ai sensi dell’articolo 5 della legge regionale n. 16/82 (gestione speciale) per complessivi 480 milioni di lire per la realizzazione di opere di adeguamento dell'immobile;
  • il conferimento a Finaosta S.p.A., ai sensi dell’articolo 5 della legge regionale n. 16/82 (gestione speciale), di incarico per la copertura di spese già sostenute e da sostenere per la realizzazione di lavori urgenti di ordinaria e straordinaria manutenzione dell’immobile industriale «ex Fera» di Saint-Vincent
  • l’approvazione del progetto concernente attività di marketing inizialmente necessarie per la promozione dell’area ex Cogne di Aosta e conferimento di incarico a Finaosta S.p.A. per l’attuazione del medesimo;
  • l’approvazione del piano di promozione, selezione di imprese e avvio della “Pépinière d’entreprises” dell’area ex Cogne di Aosta e conferimento di incarico a Finaosta S.p.A. per l’attuazione del medesimo.

Si segnala inoltre l’insediamento nel corso dell’anno corrente della Società cooperativa Erreti a r.l. nello stabilimento industriale «ex Montedison» di Saint Marcel.

Si pone inoltre all’attenzione l’attività istruttoria svolta dagli Uffici:

  • valutazione tecnico-economica di progetti d’investimento presentati da 10 cooperative ai sensi della l.r. 27/98;
  • valutazione, ancora in corso, della richiesta di rilascio di un diritto di superficie su lotto residuo in area ex ILSSA VIOLA in comune di Pont-Saint-Martin;
  • valutazione, ancora in corso, della richiesta di concessione in regime di locazione dell’immobile industriale ex Nuova Giovannetto Marmi di Arnad ;
  • valutazione, ancora in corso, della richiesta di concessione in regime di locazione di area adiacente all’opificio industriale ex Nuova Giovannetto Marmi di Arnad.

Per quanto concerne l’attività di valutazione e controllo degli interventi condotti da Centro Sviluppo S.p.A. nell’ambito del DOCUP Ob. 2 per il triennio 1997/99, del programma di iniziativa comunitaria PMI 1994/99 e del progetto Centre Européen d’entreprises et d’innovation (EUROBIC), occorre evidenziare:

  • la realizzazione, secondo quanto indicato nella decisione della Commissione europea C (97) 1035/6 in data 23 aprile 1997, del controllo contabile della documentazione di spesa per il periodo 1° gennaio 1997 - 31 dicembre 1998 prevista al punto 4, lettera f) della convenzione stipulata in data 16 giugno 1998 in esecuzione della deliberazione di Giunta regionale n. 1799 in data 25 maggio 1998 recante attuazione della misura 1.2 « Animazione economica » del documento unico di programmazione obiettivo 2 1997/99 ed approvazione del relativo programma di attività e dello schema di convenzione con Centro Sviluppo S.p.A. ;
  • l’attestazione della regolarità della rendicontazione di spesa per le attività realizzate da Centro Sviluppo S.p.A. inerenti l’attuazione del progetto Centre Européen d’entreprises et d’innovation (EUROBIC) ed erogazione a favore della medesima Società del saldo del contributo in conto esercizio previsto dall’art. 5 della Convenzione stipulata tra la Regione e Centro Sviluppo S.p.A..

Per quanto concerne le leggi regionali di incentivazione alle imprese dei settori dell’industria, artigianato ed energia, l’attività svolta è sinteticamente riassumibile con i seguenti valori:

Industria (dati al 31 ottobre):

  • 2000 milioni circa a titolo di mutuo agevolato richiesti da un’impresa per investimenti in impianti, attrezzature e macchinari a valere sulla l.r. 33/73, capo III (istruttoria ancora in corso);
  • 896 milioni circa a GPS Standard S.p.A. a titolo di contributi in conto capitale per la realizzazione, attraverso un’operazione di locazione finanziaria di durata novennale, di un ampliamento dell’opificio di Arnad (area ex Saiform) a valere sulla legge 85/92; l’avvio della costruzione dell’immobile è previsto per il 2001 ;
  • 975 milioni circa a MDM S.r.l. a titolo di contributi in conto capitale per la realizzazione di nuovo opificio in Comune di Chatillon (area ex Montefibre) a valere sulla legge 85/92; l’avvio della costruzione dell’immobile è previsto per il 2001;
  • 683 e 1119 milioni di lire a titolo rispettivamente di finanziamenti a tasso agevolato e di contributi in conto capitale concessi a 4 e 33 imprese industriali per investimenti in beni mobili strumentali a valere sulla legge regionale n. 22/98.

Si segnala inoltre che:

  • l’opificio della «Salumificio Bertolin S.r.l.», di Arnad, finanziato a valere sulla l.r. 85/92, è stato completato nel corso dell’anno corrente ed è pienamente operativo; contributo integralmente erogato;
  • l’opificio della «Thermoplay S.r.l.», di Pont Saint Martin, finanziato a valere sulla l.r. 85/92, è stato completato nel corso dell’anno corrente ed è pienamente operativo; contributo ancora da concedere pari a 327 milioni circa ;
  • l’opificio della «Antonio Bertolini S.p.A.», di Champdepraz, finanziato a valere sulla l.r. 85/92, è stato completato nel corso del 1999 ed è pienamente operativo; contributo ancora da concedere pari a 200 milioni circa.

Artigianato (dati al 31 ottobre):

  • 1.940 milioni di lire a titolo di contributi in conto capitale concessi a favore di 451 imprese artigiane per investimenti in laboratori, macchinari, attrezzature ed automezzi a valere sulla legge regionale n. 41/77 ;
  • 2.188 milioni di lire a titolo di mutui agevolati concessi a favore di 21 imprese artigiane e cooperative per investimenti in immobili, macchinari ed attrezzature a valere sulla legge regionale n. 101/82 ;
  • 826 e 1.735 milioni di lire a titolo rispettivamente di finanziamenti a tasso agevolato e di contributi in conto capitale concessi a 7 e 71 imprese artigiane per investimenti in beni mobili strumentali a valere sulla legge regionale n. 22/98
  • trasferimento ad Artigiancassa di 1200 milioni per lo svolgimento delle attività previste dalla legge regionale 30/98 concernente “Agevolazioni creditizie all’artigianato. l’approvazione del progetto concernente attività di marketing inizialmente necessarie per la promozione dell’area ex Cogne di Aosta e conferimento di incarico a Finaosta S.p.A. per l’attuazione del medesimo.

Cooperazione:

Dati statistici generali

N.

Sezione

Attive

Scioglimento
Volontario

Scioglimento d’ufficio

Liquidazione
Coatta amministrativa

Fallimento

Tot.

1

Consumo

1

1

2

0

0

4

2

Produzione e lavoro

18

1

0

1

1

20

3

Agricole

56

4

0

2

0

63

4

Edilizie

21

5

0

1

0

27

5

Trasporto

1

1

0

0

0

2

6

Pesca

0

0

0

0

0

0

7

Miste

88

13

3

7

5

116

8

Sociali

31

1

0

1

0

33

 

Tot.

216

26

5

12

6

265

Nel corso del 2000, come ulteriore conseguenza dell’entrata in vigore della l.r. 27/98, la Giunta regionale, con deliberazione n. 2286, in data 10.07.2000, ha approvato sia la modulistica relativa alle istanze d’iscrizione al Registro regionale degli enti cooperativi, all’Albo regionale delle cooperative sociali e alle varie domande di contributo sia le modalità di concessione dei contributi di cui al Capo I del Titolo IV della l.r. 27/98 medesima.

L’ufficio ha inoltre predisposto le bozze dei nuovi modelli di convenzione tipo tra le cooperative sociali e le amministrazioni pubbliche operanti nell’ambito regionale e la direttiva di cui all’art. 38 della l.r. 27/98 in materia di gare d’appalto tra cooperative sociali e loro consorzi per la gestione di servizi socio-sanitari, educativi ed assistenziali e per la fornitura di beni e servizi di cui all’art. 5 della l. 381/91.

Tali documenti verranno esaminati da apposito gruppo di lavoro in corso di istituzione presso l’Assessorato sanità, salute e politiche sociali.

- Funzioni amministrative in materia di attività di vigilanza e tutela - 

Anche nel corso del 2000, attraverso controlli sempre più tempestivi e stringenti, l’ulteriore snellimento e affinamento delle procedure amministrative e la progressiva informatizzazione dei diversi, nonché molteplici, archivi, si può sostenere che la qualità della funzione di vigilanza nei confronti del movimento cooperativo regionale è ulteriormente migliorata. La spesa complessiva per l’attività di vigilanza e tutela è stata pari a £. 200.000.000 circa.

In particolare, dal punto di vista operativo:

  • è stato effettuato un controllo formale e di merito su tutti i bilanci depositati dalle cooperative (230 bilanci circa) ed è stato controllato per tutte le cooperative il rispetto dell’obbligo di versamento del 3% degli utili sul Fondo mutualistico, regionale e delle associazioni, per la promozione e lo sviluppo della cooperazione;
  • è stato effettuato un controllo formale dell’avvenuto versamento da parte delle 10 cooperative edilizie iscritte all’Albo nazionale della maggiorazione di cui all’art. 23, c. 5, della l.r. 27/98;
  • sono state portate a termine circa un centinaio di revisioni ordinarie a cooperative aderenti alle associazioni, ivi comprese quelle in liquidazione volontaria;
  • sono state disposte, ai sensi dell’art. 14, comma 5, della l.r. 27/98, n. 28 revisioni ordinarie a cooperative non aderenti alle associazioni imputando la relativa spesa di lire 43.600.000 al residuo passivo iscritto al capitolo 72670 “Gestione Fondo regionale per la promozione e lo sviluppo della cooperazione”;
  • non si è reso necessario alcun provvedimento di liquidazione coatta amministrativa ex art. 2540 c.c, di scioglimento d’ufficio ex art. 2544 c.c., di commissariamento ex art. 2543 c.c. e di revisione straordinaria;
  • sono correttamente proseguiti i rapporti di trasmissione di atti al Ministero del lavoro.

- Tenuta del Registro regionale degli enti cooperativi -

Nel 2000 sono stati iscritti nel Registro 13 nuovi enti cooperativi, tra cui 6 piccole società cooperative. E’ proseguito correttamente con il Registro delle imprese il rapporto di trasmissione di atti.

Spesa impegnata per contributi a fondo perso a favore di 10 società cooperative (l.r. n. 27/1998) -

  • Contributi per spese di organizzazione aziendale: £. 26.000.000 circa;
  • Contributi in c/capitale per operazioni di investimento in fase di avvio attività e per successive operazioni di investimento: 335.000.000 circa;
  • Contributi in c/interessi su scoperti di conto corrente autorizzati da istituti di credito: 25.000.000 circa.

Spesa impegnata per contributi a fondo perso a favore dei 3 enti ausiliari della cooperazione (l.r. n. 27/1998) -

  • Contributi per le spese di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo, di diffusione dei principi cooperativi e di attività promozionali e, infine, di aggiornamento professionale dei quadri dirigenti delle società cooperative e dei loro consorzi: £. 400.000.000;
  • Contributi per le spese sostenute per l’attività di assistenza contabile, amministrativa e fiscale a favore delle società cooperative aderenti: £. 250.000.000.

Fondo mutualistico regionale per la promozione e lo sviluppo della cooperazione -

L’ammontare del Fondo, da una stima effettuata in data 10.11.00, è pari a £. 70.000.000 circa.

- Tenuta dell’Albo regionale delle cooperative sociali -

Attualmente l’Albo è configurato come segue:

Sezione dell’albo

Iscritte

A – Cooperative che gestiscono servizi socio-sanitari ed educativi

18

B – Cooperative che svolgono attività di diversa natura finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate

13

C - Consorzi di cooperative sociali

1

Totale iscrizioni

32

Direzione Servizi camerali

Albi, ruoli e conciliazione

Nel corso dell’anno 2000, l’ufficio ha svolto le seguenti attività:

Albo delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti

  • Riunioni Sezione regionale              n. 7
  • Nuove iscrizioni              n. 3
  • Variazioni parco mezzi              n. 19
  • Variazioni classe              n. 1
  • Conversioni ex d.m. 406/98              n. 4
  • Iscrizioni nuove categorie              n. 5
  • Rinnovi              n. 2
  • Cancellazioni              n. 4
  • Totale provvedimenti              n. 38

Dal punto di vista organizzativo, l’ufficio è stato dotato di un programma per la gestione informatizzata dell’Albo, al fine di razionalizzare l’archivio e di accelerare i tempi di emissione dei certificati d’iscrizione.

Il segretario dell’Albo ha inoltre partecipato a convegni e giornate di studio relative alla materia della gestione dei rifiuti.

Ruolo periti ed esperti

  • Riunione commissione     n. 1  
  • Iscrizioni                   n. 1

Ruolo conducenti di veicoli adibiti ad autoservizi pubblici non di linea

  • Sessioni d’esame      n. 2  
  • Iscrizioni                   n. 12

Albo promotori finanziari

  • Riunioni commissione     n. 5
  • Sessioni d’esame      n. 6
  • Iscrizioni                   n. 26
  • Cancellazioni                n. 4
  • Trasferimenti               n. 2

Modello unico di dichiarazione ambientale

L’ufficio ha provveduto alla consegna e ricezione da parte degli utenti del modello unico di dichiarazione ambientale di cui all’art. 11, comma 3, d.lgs. 22/97 e l. 70/94.

Le dichiarazioni ricevute sono state 488.

Al fine di offrire agli utenti un migliore servizio in relazione alle istruzioni per la compilazione di tale modello, il personale ha ricevuto specifica formazione.

L’Ufficio ha inoltre provveduto a contestare le violazioni del termine per la consegna del modello a n.  25  imprese/enti.

Conciliazione e arbitrato

Al fine di realizzare, nell’ambito dei servizi camerali, un servizio di arbitrato da affiancarsi al servizio di conciliazione istituito con deliberazione della Giunta n. 964 in data 29 marzo 1999, nonché di avviare in modo ottimale quest’ultimo, è in fase di predisposizione una convenzione tra la Regione e la Camera arbitrale di Milano, azienda speciale della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Milano. Tale convenzione, facente parte di un progetto da realizzarsi con il contributo del Fondo di perequazione dell’Unione Italiana delle Camere di Commercio, è finalizzata alla collaborazione tra i due enti in relazione alla predisposizione dello statuto della struttura e dei regolamenti arbitrali, nonché alla formazione del personale e all’assistenza successiva all’entrata in funzione del servizio.

Ufficio metrico

L’Ufficio Metrico è stato istituito dal 1° gennaio 2000 e ha richiesto un’organizzazione sistematica sia sul piano dell’allestimento sia sul piano dei rapporti con gli utenti e dell’esercizio delle funzioni sul territorio.

Per l’esercizio delle funzioni ispettive, non essendo l’Ufficio dotato di personale regionale in possesso della qualifica necessaria, è stata stipulata una convenzione con la CCIAA di Novara avente ad oggetto le prestazioni dell’ispettore reggente dell’Ufficio metrico provinciale presso l’Ufficio appena istituito. Si è quindi provveduto alla formazione di due dipendenti della Direzione Servizi Camerali mediante frequenza e superamento del corso nazionale per Ispettori Metrici organizzato dall’Unioncamere.

Nei primi mesi dell’anno è stata classificata e riordinata la copiosa documentazione ereditata dall’Ufficio ministeriale.

Per la predisposizione dell’elenco degli utenti metrici, comprensivo degli orafi, è stato acquistato da Infocamere l’apposito programma informatico “Eureka” e si è provveduto al caricamento della banca dati, già ultimato (circa 2780 utenti).

Per l’allestimento dell’Ufficio è stato predisposto un progetto di fattibilità finanziato dall’Unioncamere nella misura del 60% della spesa ammessa.

Per quanto riguarda l’attività sul territorio, dall’inizio dell’anno a oggi sono state evase circa 330 richieste di verificazione di strumenti di misura.

E’ stato infine predisposto ed è tuttora in corso l’aggiornamento della modulistica necessaria per gli adempimenti di legge e, in applicazione del d.M. 182/2000, si stanno attualmente elaborando le modalità operative, in ambito regionale, della verificazione periodica alla luce delle ultime innovazioni legislative.

Ufficio brevetti

Dall’inizio dell’anno a oggi sono state ricevute circa una decina di domande di registrazione di marchi.

Si sta procedendo all’acquisto del programma informatico “Simba” per migliorare l’organizzazione dell’Ufficio e rendere un servizio adeguato alle richieste degli utenti e si sta curando la formazione del nuovo personale assegnato all’Ufficio, nonché l’aggiornamento della modulistica e delle procedure.

Registro delle imprese

Per quanto riguarda il Registro delle Imprese, i tempi relativi alle istanze di iscrizione e di deposito, dopo un iniziale ritardo di circa due giorni rispetto al termine di dieci giorni previsto dalla legge, protrattosi da gennaio a fine aprile, sono andati progressivamente riducendosi nel secondo semestre, per attestarsi nei mesi di settembre e ottobre sui sei-sette giorni. Nel periodo gennaio-ottobre 2000 sono state presentate  6562 domande, di cui  335 su supporto informatico.

E' proprio la modalità di presentazione informatica o telematica delle istanze la fondamentale novità che l'ufficio dovrà gestire nell'immediato futuro,  non appena verrà pubblicata la nuova legge di semplificazione, che prevede l'obbligo per le società, entro un anno dall'entrata in vigore di tale legge, della presentazione degli atti al registro delle imprese con modalità informatica o telematica. Strettamente connessa a tale innovazione è la possibilità offerta agli utenti, attraverso il servizio denominato "Telemaco" di accedere tramite Internet alla banca dati del Registro, sia al fine di ottenere visure e certificati, sia al fine della presentazione delle istanze all'ufficio, con indubbi vantaggi in termini di accessibilità dei dati e di rapidità delle procedure. A tale scopo, con due provvedimenti del Conservatore è stata concessa l'autorizzazione al servizio "Telemaco" presso gli associati di 14 associazioni di categoria, principalmente di professionisti (notai, consulenti del lavoro, dottori e ragionieri commercialisti).

Sempre in via preparatoria alla utilizzazione delle pratiche telematiche, l'ufficio ha allestito nel corso dell'anno l'Ufficio di registrazione, presso il quale verrà effettuata la consegna agli utenti dei dispositivi per la firma digitale, anche in applicazione a quanto disposto dal d.m. 23 marzo 2000, che prevede il rilascio gratuito, al legale rappresentante di società iscritte nel Registro delle imprese, di un dispositivo di firma, indispensabile alla formazione e all'inoltro di documenti informatici conformi alle disposizioni di cui al d.P.R. n. 513/1997 e al D.P.C.M. 8 febbraio 1999.

Inoltre, è stata concessa all'ufficio, dalla Direzione regionale per le entrate della Valle d'Aosta, l'autorizzazione al pagamento dell'imposta di bollo in modo virtuale non solo più sui documenti emessi, ma anche su quelli ricevuti, in modo da non rendere necessario integrare le istanze informatiche con documenti cartacei.

Fra i servizi di sportello forniti nell’anno 2000, quello maggiormente utilizzato è stato come già nel 1999 il rilascio dei certificati recanti il « nulla-osta » antimafia: nel periodo gennaio-ottobre 2000 sono stati emessi n. 541 certificati antimafia, pari a circa il 20% del totale dei certificati rilasciati.

Per quanto concerne l’ufficio Archiviazione ottica è ormai quasi terminata l’attività di riaccorpamento ed eliminazione delle duplicazioni dei fascicoli degli atti del Registro società e del Registro Ditte, mentre è stata completata  l’estrazione dai fascicoli del registro imprese di atti e modelli del periodo 19.02.96-20.01.97, per l’archiviazione ottica degli stessi. Nel corso dei primi dieci mesi dell'anno, sono state indirizzate 256 richieste di copie conformi di atti iscritti o depositati; la maggioranza delle richieste (181) ha riguardato l’archivio contenente i bilanci societari: molte richieste di copie provengono da uffici della pubblica amministrazione, soprattutto dalle ammministrazioni comunali.

Albo artigiani

Per quanto concerne l’Ufficio Albo artigiani, si è proceduto al rinnovo della Commissione regionale per l'artigianato, che si è insediata in data 19 settembre 2000. Le sedute della Commissione nel corso dell'anno sono state 8; la movimentazione delle imprese evidenzia, rispetto al 1999, un incremento delle imprese attive (304 contro 251 nel periodo gennaio-ottobre), mentre le imprese cessate sono state 191, contro le 190 dell'anno precedente. E’ proseguita inoltre la  revisione dell’albo delle imprese artigiane, che ha permesso l'aggiornamento di un elevato numero di posizioni.

Servizio attività promozionali

E’ entrata in vigore la L.R. 14 luglio 2000, n. 15, nuovo testo legislativo in materia fieristica, che ha  inteso armonizzare il settore alle recenti nuove norme regionali in materia di commercio su aree pubbliche.

E’ in corso di modificazione anche la legge contenente norme in materia di panificazione (l.r. 15/98), che sarà inserita in un testo unico in materia di artigianato.

Un gruppo ristretto, formato da rappresentanti dell’Assessorato e dell’IVAT, è al lavoro per la definizione dei contenuti della futura legge in materia di artigianato di tradizione: al momento ha individuato le lavorazioni, le tecniche ed i materiali che caratterizzano tale forma di artigianato e la sua classificazione in macro-categorie. Tali nuove linee guida sono alla base dei criteri per lo svolgimento della 1001a Fiera di S. Orso.

Sostegno e incremento dell’artigianato tipico

L’Assessorato  finanzia la realizzazione di corsi per l’apprendimento delle tecniche di lavorazione, favorendo le lavorazioni in via di estinzione e la creazione di figure professionali nel settore. Nell’anno 99-2000 sono stati organizzati 37 corsi (14 scultura, 11 intaglio, 7 vannerie, 4 tornitura, 1 sabots)

Sono in fase di elaborazione nuovi criteri per lo svolgimento di tali corsi e per l’assunzione, da parte della Regione, dei costi relativi agli istruttori, nell’ambito dell’elaborazione della proposta di legge in materia di artigianato di tradizione.

Attività promozionali

A seguito dell’analisi dei settori economici suscettibili di sviluppo e della ricerca di mercati nuovi ed accessibili alla produzione valdostana, individuate le imprese che necessitano di collocazioni nuove per i propri prodotti, caratterizzati più per il fattore qualità che non per quantità, sono state realizzate le partecipazioni alle seguenti manifestazioni fieristiche nel corso del 2000:

  • CIBUS 2000 (Parma 4-7 maggio) - settore alimentare - con 9 imprese
  • MAISON ET OBJET (Parigi 8-12 settembre) - settore oggettistica -con 4 imprese
  • SIAL (Parigi 22-26 ottobre) - settore alimentare - con 5 imprese
  • MIDEST 2000 (Parigi 7-10 novembre) - settore subfornitura nel campo elettromeccanico - con 3 imprese
  • AF (Milano 2-10 dicembre) - settore oggettistica - con 10 imprese.

Per la promozione dell’artigianato di tradizione, tra le manifestazioni organizzate in loco, la più importante rimane la FIERA DI SANT’ORSO, che nella sua 1000a edizione, svoltasi nelle giornate di domenica e lunedì, ha segnato nuovi record di affluenza di pubblico. La Fiera è stata caratterizzata dalla prima edizione invernale di«ATELIER DES MÉTIERS – Mostra mercato dell’artigianato tra arte e tradizione» che ha riscosso un grande successo ed ha visto la presenza di 52 imprese (di cui 24 mobilieri).

Le manifestazioni estive 2000 hanno visto la prosecuzione di ATELIER DES MÉTIERS con la presenza di 32 imprese artigianali (di cui 12 mobilieri) produttrici di «pezzi» unici.

La FOIRE D’ÉTÉ si è svolta anche quest’anno nella nuova collocazione pomeridiana e serale, con soddisfazione del pubblico che ha potuto godere anche di momenti di folklore e di gastronomia locale.

Il Servizio ha contribuito anche alla realizzazione di altre manifestazioni a carattere istituzionale:

  • ARTE SAPORI E TRADIZIONI (Roma) (13-16 aprile
  • 4ème JOURNEE’ INTERNATIONALE DE L’ARTISANAT DE MONTAGNE - LA PLAGNE (Francia) (11 luglio).

Nel 2000 è stata appaltata la realizzazione del Museo dell’IVAT, che prevede la ristrutturazione di un edificio in Comune di Fénis.

Ai sensi della l.r. 12/87, che prevede interventi per la realizzazione di iniziative promozionali per la commercializzazione di prodotti regionali, sono state perfezionate e finanziate (31 ottobre) 77 domande (su 134 pervenute) che si possono così classificare, in base al settore di attività: industriali 31, artigiane 17, commerciali 23, cooperative 6.

Le domande concernevano la partecipazione a manifestazioni: in Valle d’Aosta 23, nel resto d’Italia 23, all’estero 31.

Ulteriori 8 domande di contributo sono in fase di istruttoria da parte degli Uffici e saranno finanziate entro il 31 ottobre 2000. Con queste, si registra un impegno di oltre seicento milioni di lire.

Nel corso del 2000 sono proseguiti i  due progetti, cofinanziati da Unioncamere: «Sportello per l’internazionalizzazione» e «Servizio di orientamento al lavoro e all’imprenditorialità - Servizio Olimpo».

Nell’ambito di un progetto finanziato dal fondo perequativo di Unioncamere, è proseguita presso l’Assessorato Industria Artigianato ed Energia l’attività dello Sportello per l’Internazionalizzazione. L’attività si articola nei seguenti settori (per ognuno di essi sono indicati i contatti avuti fra lo sportello e gli operatori):

  • Assistenza diretta presso stand regionali in fiere internazionali:              3
  • Proposte mirate, alle imprese valdostane, di iniziative varie:

a) workshop: 30

b) fiere estero: 30

c) seminari/corsi: 75

d) eventi comunitari: 15

  • Offerte merci/prodotti              30
  • Offerte personale specializzato:              1
  • Offerte di collaborazione:              5
  • Richieste merci/prodotti:              35
  • Richieste inserimenti annunci su pubblicazioni commerciali:              5
  • Richieste elenchi ditte:              5
  • Richieste testi su commercio internazionale:              5
  • Informazioni paese:              5
  • Informazioni su forme di finanziamento:              5
  • Informazioni fiere estero:              10
  • Ricerche di mercato:              5
  • Ricerche di agenti o distributori:              5
  • Consulenze legali:              5
  • Consulenze doganali:              10
  • Consulenze fiscali:              5
  • Consulenze in materia di trasporti:              5

Il progetto Olimpo consiste nella creazione di un sito internet per l’incentivazione e l’aiuto alla nuova imprenditoria. Al suo interno sono presenti alcuni programmi che consentono di raccogliere nuove idee imprenditoriali, di valutare le possibilità di riuscita, di reperire fondi e corsi di formazione. Alcuni sono di libero accesso, altri consultabili solamente presso il Centro di sviluppo.

Nel mese di maggio, sono stati 110 i “Premi Fedeltà al lavoro” conferiti nel corso dell’anno ad altrettanti lavoratori.

Servizio incentivi ai consorzi e alle imprese artigiane

Nel corso dell’anno l’ufficio ha concluso i lavori preparatori della bozza di legge regionale in attuazione a quanto disposto dal d.lgs 32/98, che prevede la razionalizzazione e la liberalizzazione dell’attività di distribuzione dei carburanti, detta bozza di legge è stata verificata dalle Commissioni regionali competenti in materia ed è stata inoltrata al Consiglio regionale che l’ha approvata nella seduta del 16 novembre u.s.

Sono state istruite le pratiche di autorizzazione concernenti i rilasci, le modificazioni, i potenziamenti, i rinnovi ed i trasferimenti sia di proprietà che di sito concernenti:

1.     i distributori automatici di carburanti ad uso pubblico;

2.     i distributori automatici di carburanti ad uso privato;

3.     i depositi di oli minerali ad uso commerciale;

4.     i depositi di oli minerali ad uso privato.

L’Ufficio ha inoltre attivato la Commissione regionale di collaudo ed effettuato i collaudi a distributori e depositi di oli minerali.

Per quanto concerne la L.r. 24.1.1989, n. 9, modificata dalla l.r. 19.8.1992, n. 44

(Interventi per la qualificazione e lo sviluppo degli insediamenti artigiani) sono state effettuate le valutazioni tecniche sugli stati di avanzamento dei lavori di realizzazione degli edifici del Consorzio Artigiani Morgex, sia il primo che secondo capannone sono stati completati con conseguente liquidazione dello stato finale per L. 15.841.000.

E' stata completata la realizzazione dell'edificio del CIPVA di Pont-Saint-Martin con rilascio dell’attestato dell’agibilità dei locali da parte del Comune.

Nel corso dell’anno 2000 sono stati ammessi al contributo di cui alla l.r. 31/1993, che prevede il sostegno delle iniziative finalizzate al potenziamento delle attività economiche, il Comitato Incremento Fiera di Sant’Orso di Donnas, per un importo di lire 146.418.978 per la 1000a edizione, il Comune di Antey-Saint-André per lire 27.868.600 per l’organizzazione della VI edizione della Fiera del legno riservata agli allievi delle scuole di scultura intaglio tornitura e vannerie, nonché contributi minori ad enti ed associazioni per l’organizzazione di manifestazioni di promozione dell’artigianato tipico.

Con le incentivazioni previste dalla l.r. 44/1991 sono state finanziate le attività delle Cooperative che effettuano le produzioni artigianali tipiche e tradizionali per un ammontare complessivo di lire 249.650.000.

In relazione alla legge regionale 51/94 che prevede la concessione di contributi allo scopo di sostenere la realizzazione di iniziative volte all’apprendimento delle tecniche di lavorazione di artigianato locale, si è provveduto ad approvare un programma di interventi, a favore di enti e privati della Valle d’Aosta, per un totale di L. 89.000.000.

Sempre in attuazione della legge regionale 51/94 si è provveduto a finanziare corsi di formazione professionale organizzati dall’Institut Agricole Regional di Aosta per un totale di L. 36.000.000 e dall’Istituto Don Bosco di Chatillon per un totale di L. 50.950.000.

Direzione Energia

Nel mese di maggio, è stata approvata dalla Giunta regionale una deliberazione che ha individuato il territorio regionale quale ambito di coordinamento delle iniziative di utilizzazione industriale delle acque per le finalità di cui all'art. 14 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, di attuazione della direttiva 96/92/CE in materia di liberalizzazione del mercato interno dell'energia elettrica.

Con questo provvedimento viene consentita l'aggregazione tra realtà imprenditoriali locali - che, singolarmente considerate, rappresentano centri di consumo ad esigua richiesta di energia - per l'accesso alle tariffe energetiche agevolate, di cui al citato decreto legislativo, da parte dei consorzi, delle società consortili e dei gruppi di imprese allo scopo costituiti, mediante il riconoscimento della qualifica di "cliente idoneo".

Mediante questa iniziativa viene data anche applicazione al Piano energetico regionale, che si propone - tra le altre - la finalità di indirizzare prioritariamente lo sfruttamento delle fonti energetiche locali verso impieghi sul territorio valdostano che:

• favoriscano lo sviluppo delle attività produttive (di beni e servizi) ivi presenti;

• agevolino lo sviluppo sociale ed economico della regione;

• determinino una migliore qualità della vita della popolazione.

Per quanto attiene al settore idroelettrico in modo specifico, ai sensi del titolo VII della legge regionale 20 agosto 1993, n. 62, "Norme in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili", la Giunta regionale ha approvato la concessione di un finanziamento ad un soggetto autoproduttore per l'abbattimento degli interessi a fronte delle spese derivanti dagli investimenti per la costruzione di un nuovo impianto idroelettrico con potenza media nominale di 283 chilowatt.

In tema di diversificazione delle fonti di energia, la legge regionale 24 dicembre 1996, n. 44, "Concessione di contributi regionali per l’incentivazione all’utilizzo del gas metano", ha consentito di ammettere a finanziamento per il corrente anno quasi mille domande, per una somma complessiva prossima a lire 1.400.000.000.

A margine di queste iniziative, merita considerazione il fatto che l’istruttoria tecnica effettuata dagli uffici ha ancora consentito di richiamare l’attenzione - dei cittadini e dei professionisti del settore impiantistico - sull’importanza del rispetto della normativa tecnica di riferimento, con particolare riguardo alle disposizioni relative alla sicurezza degli impianti.

In tema di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia, con l'applicazione del titolo II della sopra richiamata legge regionale n. 62/93, come modificata dalla legge regionale 26 maggio 1998, n. 43, è stato possibile ammettere a contributo una quarantina di  richieste, per una somma complessiva prossima a lire 230.000.000.

In particolare, va ricordato che dette richieste hanno riguardato:

• collettori solari                   31  %

• stufe                   31  %

• caldaie a legna                   29  %

• pompe di calore                   4,5 %

• sistemi fotovoltaici                   4,5 %

Questi contributi si riferiscono - fatta eccezione, ovviamente, per i sistemi che sfruttano la biomassa legnosa - ad applicazioni di tecnologie non ancora ben conosciute da gran parte della popolazione, per cui non si è assistito ad un sensibile aumento delle richieste rispetto allo scorso anno; tuttavia, è opportuno rilevare che alcune di queste installazioni richiedono, comunque, un notevole investimento finanziario da parte del richiedente, come nel caso degli impianti fotovoltaici, delle pompe di calore e, in misura minore, dei collettori solari.

In materia di risparmio energetico, dall'applicazione della legge regionale 28 marzo 1995, n. 9, "Incentivazione di interventi finalizzati all'abbattimento delle dispersioni termiche negli edifici", come modificata dalle leggi regionali n. 9/98 e 32/99, è stato possibile ammettere a finanziamento, nel corso dell’anno, circa 270 richieste, per un esborso complessivo prossimo a lire 650.000.000.

In proposito, si è osservato che alle modifiche normative intervenute nel tempo non hanno fatto seguito delle significative variazioni nella tipologia delle richieste di contributo, pur in presenza di un progressivo incremento nel numero annuale delle medesime. Pertanto, non si sono registrati sensibili aumenti nella presentazione delle domande da parte, ad esempio, degli alberghi, per i quali era stata prevista una validità della documentazione di spesa pari a tre anni (anziché ad un anno), in considerazione dell’entità dell’esborso finanziario derivante dalle dimensioni degli edifici interessati; allo stesso modo, non si è assistito ad una presentazione degna di nota delle richieste relative al completamento di interventi già iniziati in precedenza oppure alla sostituzione delle sole superfici vetrate.

 
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