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1. Territorio e Ambiente

Area naturale protetta

Territorio sottoposto a uno speciale regime di tutela e di gestione in cui siano presenti formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche e biologiche o gruppi di esse, che hanno rilevante valore naturalistico e ambientale. In detta area possono essere promosse la valorizzazione e la sperimentazione di attività produttive compatibili. La Legge quadro sulle aree protette n. 394/1991 definisce la classificazione delle aree naturali protette e istituisce l'elenco ufficiale delle aree protette (Euap), nel quale vengono iscritte tutte le aree che rispondono ai criteri stabiliti, a suo tempo, dal Comitato nazionale per le aree protette.

Frazione umida

Rifiuto organico putrescibile ad alto tenore di umidità, proveniente da raccolta differenziata o selezione o trattamento dei rifiuti urbani.

Parchi naturali regionali

Sistema territoriale che, per valori naturali, scientifici, storico-culturali e paesaggistici di particolare interesse è organizzato e gestito in modo da: conservare e migliorare l'ambiente naturale e le sue risorse, promuovere la cultura naturalistica e perseguire uno sviluppo economico sociale e culturale mediante attività eco compatibili.

Parchi nazionali

Aree terrestri, fluviali, lacuali che contengono uno o più ecosistemi intatti e parzialmente inalterati da interventi antropici, una o più trasformazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche, di rilievo internazionale o nazionale per valori naturalistici, scientifici, estetici.

Raccolta differenziata

La raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separato in base al tipo e alla natura dei rifiuti al fine di facilitarne il trattamento specifico (Direttiva 2008/98/Ce, decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modifiche e integrazioni).

Rete natura 2000

Il principale strumento della politica dell'Unione europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione, istituita ai sensi della direttiva 92/43/Cee "Habitat" per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. Le aree che compongono la Rete Natura 2000 non sono riserve rigidamente protette dove le attività umane sono escluse, la direttiva Habitat intende garantire la protezione della natura tenendo anche "conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali" (articolo 2). Soggetti privati possono essere proprietari dei siti Natura 2000, assicurandone una gestione sostenibile sia dal punto di vista ecologico che economico.

Rifiuto

Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi (Direttiva 2008/98/Ce, decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modifiche e integrazioni).

Rifiuti pericolosi

Sono pericolosi ai sensi della decisione 2000/532/CE e del D. Lgs 152/06 i rifiuti che presentano una o più delle seguenti caratteristiche di pericolosità:
- H1 "Esplosivo": sostanze e preparati che possono esplodere per effetto della fiamma o che sono sensibili agli urti e agli attriti più del dinitrobenzene;
- H2 "Comburente": sostanze e preparati che, a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, presentano una forte reazione esotermica;
- H3-A "Facilmente infiammabile": sostanze e preparati: liquidi il cui punto di infiammabilità è inferiore a 21°C (compresi i liquidi estremamente infiammabili), o che a contatto con l'aria, a temperatura ambiente e senza apporto di energia, possono riscaldarsi e infiammarsi, o solidi che possono facilmente infiammarsi per la rapida azione di una sorgente di accensione e che continuano a bruciare o a consumarsi anche dopo l'allontanamento della sorgente di accensione, o gassosi che si infiammano a contatto con l'aria a pressione normale, o che a contatto con l'acqua o l'aria umida, sprigionano gas facilmente infiammabili in quantità pericolose;
- H3-B "Infiammabile": sostanze e preparati liquidi il cui punto di infiammabilità è pari o superiore a 21°C e inferiore o pari a 55°C;
- H4 "Irritante": sostanze e preparati non corrosivi il cui contatto immediato, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose può provocare una reazione infiammatoria;
- H5 "Nocivo": sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute di gravità limitata;
- H6 "Tossico": sostanze e preparati (comprese le sostanze e i preparati molto tossici) che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute gravi, acuti o cronici e anche la morte;
- H7 "Cancerogeno": sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre il cancro o aumentarne la frequenza;
- H8 "Corrosivo": sostanze e preparati che, a contatto con tessuti vivi, possono esercitare su di essi un'azione distruttiva;
- H9 "Infettivo": sostanze contenenti microrganismi vitali o loro tossine, conosciute o ritenute per buoni motivi come cause di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi;
- H10 "Tossico per la riproduzione": sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre malformazioni congenite non ereditarie o aumentarne la frequenza;
- H11 "Mutageno": sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre difetti genetici ereditari o aumentarne la frequenza;
- H12 Rifiuti che, a contatto con l'acqua, l'aria o un acido, sprigionano un gas tossico o molto tossico;
- H13 "Sensibilizzanti" Sostanze e preparati che per inalazione o penetrazione cutanea, possono dar luogo a una reazione di ipersensibilizzazione per cui una successiva esposizione alla sostanza o al preparato produce effetti nefasti caratteristici;
- H14 "Ecotossico": sostanze e preparati che presentano o possono presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali;
- H15 Rifiuti suscettibili, dopo eliminazione, di dare origine in qualche modo ad un'altra sostanza, ad esempio ad un prodotto di lisciviazione avente una delle caratteristiche sopra elencate.

Rifiuti speciali

Sono rifiuti speciali:
a. i rifiuti da attività agricole e agro-industriali ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2135 del codice civile,
b. i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo, fermo restando quanto disposto dall'articolo 184-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,
c. i rifiuti da lavorazioni industriali,
d. i rifiuti da lavorazioni artigianali,
e. i rifiuti da attività commerciali,
f. i rifiuti da attività di servizio,
g. i rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi,
h. i rifiuti derivanti da attività sanitarie

Rifiuti urbani

Sono rifiuti urbani:
a. rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione,
b. rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell'articolo 198 comma 2, lettera g) del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006,
c. rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade,
d. rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade e aree pubbliche o sulle strade e aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua,
e. rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali,
f. rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), c) ed e)

Riserve naturali

Territorio caratterizzato da elevati contenuti naturali e gestito con le finalità già indicate per i parchi naturali ove la conservazione è prevalente rispetto alle attività di sviluppo.

Siti di importanza comunitaria (Sic)

Designati ai sensi della direttiva n. 92/43/Cee sulla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (direttiva Habitat), sono costituiti da aree naturali, geograficamente definite e con superficie delimitata, nelle quali siano applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e/o delle specie della flora e della fauna per cui l'area naturale è designata.

Zone di protezione speciale (Zps)

Designate ai sensi della direttiva n. 79/409/Cee, sono costituite da territori idonei per estensione e/o localizzazione geografica alla conservazione delle specie di uccelli di cui all'allegato I della direttiva, concernente la conservazione degli uccelli selvatici.

Zona speciale di conservazione (Zsc)

Sito di importanza comunitaria designato in base all'articolo 3, comma 2, del DPR 8/9/1997 n. 357 e s.m.i. in cui sono applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali o delle popolazioni delle specie per cui il sito è designato.



2. Popolazione, famiglie e immigrazione

In questa sezione vengono riportati i risultati delle rilevazioni ed elaborazioni curate in prevalenza dall'Istat (direttamente o con la collaborazione degli uffici della Regione Piemonte, come nel caso della rilevazione "Popolazione residente per sesso, età e stato civile") appartenenti all'area "Popolazione e società" del Programma Statistico Nazionale. Le rilevazioni sono di carattere totale e di tipo indiretto, traggono cioè origine da archivi e/o documenti amministrativi presenti presso gli organi di rilevazione (ad esempio uffici anagrafe e stato civile). (ad esempio uffici anagrafe e stato civile).

Popolazione residente, movimento naturale e migratorio
L'anagrafe della popolazione residente presso ciascun comune del territorio costituisce la fonte per il calcolo della popolazione stessa e per il relativo movimento, costituito dal movimento naturale (iscrizioni per nascita e cancellazioni per morte) e dal movimento migratorio (iscrizioni e cancellazioni per trasferimento di residenza). La popolazione residente è costituita dalle persone - sia di cittadinanza italiana, sia straniera - dimoranti abitualmente nel territorio della Repubblica, anche se temporaneamente assenti. Per obbligo di legge tali persone debbono essere iscritte nell'anagrafe esistente presso ciascun Comune. I trasferimenti da un Comune ad un altro decorrono dal giorno della richiesta di iscrizione nel Comune di nuova dimora abituale, ma vengono rilevati quando la pratica migratoria, di ritorno dal Comune di cancellazione, risulta definita. I trasferimenti da e per l'estero sono rilevati nel momento in cui, rispettivamente, viene richiesta l'iscrizione o la cancellazione. Non cessano di appartenere alla popolazione residente le persone temporaneamente dimoranti, in altro Comune o all'estero, per l'esercizio di occupazioni stagionali o per causa di durata limitata. La popolazione presente è costituita dalle persone presenti nel Comune ad una certa data ed aventi in esso dimora abituale, nonché dalle persone presenti nel Comune alla stessa data, ma aventi dimora abituale in altro Comune o all'estero. Il numero dei nati della popolazione residente è dato dalle nascite che avvengono nello stesso Comune di residenza della madre, in Comuni diversi da quello di residenza della madre, all'estero da persone iscritte nel registro dei residenti. Analogamente il numero dei morti relativo alla popolazione residente è dato dai decessi avvenuti nello stesso Comune di residenza, dai decessi avvenuti in Comuni diversi da quelli di residenza (atti trascritti), dai decessi avvenuti all'estero di persone ancora iscritte in anagrafe (atti trascritti dall'estero). Il movimento migratorio per ciascun comune è determinato dalle iscrizioni in anagrafe di persone da altri comuni o dall'estero o per altri motivi e dalle cancellazioni dall'anagrafe per destinazione altri comuni, estero o per altri motivi. Le caratteristiche delle persone iscritte per trasferimento di residenza vengono rilevate (età, sesso, condizione professionale, settore di attività economica, luogo di provenienza) attraverso la rilevazione "Iscrizioni e cancellazioni all'anagrafe per trasferimenti di residenza". L'ammontare della popolazione residente alla fine dell'anno è ottenuto, per ciascun Comune, dal saldo algebrico derivante dal seguente calcolo: La popolazione finale (alla fine di un anno) è uguale alla popolazione iniziale (all'inizio dell'anno) più i nati (nell'anno) meno i morti (nell'anno) più gli iscritti (nell'anno) da altri Comuni, dall'estero e per altri motivi, meno i cancellati (nell'anno) verso altri comuni, per l'estero e per altri motivi; quanto sopra vale anche separatamente per maschi e femmine. Il dato viene trasmesso dai comuni attraverso la rilevazione: "Movimento e calcolo della popolazione residente annuale" curata con il mod. Istat P.2. Periodicamente le anagrafi dei comuni vengono allineate e rettificate sulla base del dato risultante dal Censimento della popolazione, che ha primariamente la funzione di stabilire la popolazione legale, presente e residente, ad una certa data. L'allineamento avviene aggiungendo al dato censuario definitivo i saldi naturale e migratorio relativi al periodo intercorrente tra la data di censimento e la fine dell'anno corrente. Di fonte anagrafica comunale è anche la rilevazione: "Popolazione residente per sesso, anno di nascita e stato civile" (POSAS), che fornisce informazioni sulla struttura demografica della popolazione. Per quanto riguarda lo stato civile, non è presente la condizione di "separato/a" in quanto, ai fini anagrafici, la separazione non comporta l'uscita dalla condizione di "coniugato/a".

Caratteristiche dei matrimoni, dei divorzi, delle nascite e delle morti
La rilevazione mensile "Eventi demografici di stato civile" effettuata attraverso il mod. Istat D.7A consente di conoscere a livello comunale il numero di nascite secondo sesso, vitalità, filiazione, il numero di decessi e di matrimoni celebrati secondo tipo di rito. I dati relativi ai matrimoni secondo le caratteristiche socio-demografiche degli sposi sono rilevati dall'Istat attraverso le schede individuali (mod. Istat D3) che vengono compilate dall'Ufficio dello Stato Civile del Comune nel quale il matrimonio è stato celebrato, in conformità alle norme contenute nel Decreto 9 luglio 1939 n°1238 sull'ordinamento dello Stato Civile e alle successive disposizioni legislative. I dati relativi a separazioni e divorzi riguardano i procedimenti esauriti nell'anno di riferimento, cioè sia quelli omologati senza sentenza, sia quelli accolti con sentenza; vengono elaborati i modelli di rilevazione redatti dalla Cancelleria del Tribunale presso il quale il procedimento è stato definito. L'età media alla separazione è la media delle età alla separazione ponderata con i quozienti specifici di separazione del separato/a. L'età media al divorzio è la media delle età al divorzio ponderata con i quozienti specifici di divorzialità. L'età media al matrimonio dei divorziati è la media delle età al matrimonio dei divorziati ponderata con i quozienti specifici di nuzialità del divorziato/a. La nuzialità (tasso di) è il rapporto tra il numero di matrimoni celebrati nell'anno e l'ammontare medio della popolazione residente (per 1000); il tasso di nuzialità totale è invece la somma dei quozienti specifici di nuzialità degli sposi calcolati rapportando, per ogni età tra i 16 ed i 49 anni, il numero di matrimoni all'ammontare medio annuo della popolazione, moltiplicato per 1000.

Comportamenti riproduttivi e Indicatori demografici
La "Rilevazione degli iscritti in anagrafe per nascita" attraverso il modello Istat P.4 è stata attivata dall'Istat a partire il 1° gennaio 1999 e permette la conoscenza a livello territoriale comunale (e per sezione censuaria) delle nascite classificabili secondo le seguenti variabili: sesso del nato, data di nascita (del nato), luogo di nascita, cittadinanza (del nato), età della madre (singolo anno di) e coorte, età del padre (singolo anno di) e coorte, stato civile della madre, stato civile del padre, cittadinanza della madre, cittadinanza del padre. Questa nuova rilevazione è stata istituita per consentire il calcolo dei principali indicatori di fecondità (TFT, età media alla nascita per le donne residenti nel complesso o distinte per stato civile o per cittadinanza) a livello comunale e per ambiti territoriali sovracomunali amministrativi o meno (aree metropolitane, provincia,regione e ripartizione).

Tasso di natalità: [numero di nati vivi / ammontare medio popolazione residente]*1000. Rappresenta il numero di nati vivi ogni 1000 unità di popolazione.

Tasso di mortalità: [numero di morti / ammontare medio popolazione residente]*1000. Rappresenta il numero di morti ogni 1000 unità di popolazione.

Tasso di crescita naturale: differenza tra il tasso di natalità ed il tasso di mortalità.

Tasso di immigrazione: [numero di immigrati / ammontare medio popolazione residente]*1000. Rappresenta il numero di immigrati ogni 1000 unità di popolazione.

Tasso di emigrazione: [numero di emigrati / ammontare medio popolazione residente]*1000. Rappresenta il numero di emigrati ogni 1000 unità di popolazione.

Tasso migratorio netto: [saldo migratorio / ammontare medio popolazione residente]*1000.

Indice di vecchiaia: IV=[pop(>=65)/pop(0-14)]*100 è un indicatore sintetico del grado di invecchiamento della popolazione, rappresenta la capacità che hanno le generazioni fino a 14 anni nell'equilibrare quelle ultrasessantacinquenni; valori superiori a 100 indicano uno squilibrio di soggetti anziani rispetto ai più giovani.

Indice di dipendenza: ID{[pop(0-14)+pop(>=65)]/[pop(15-64)]}*100 è un indicatore demografico di importanza economica e sociale, misura la dipendenza della popolazione che si presume non autonoma per ragioni demografiche (giovani con età sotto i quindici anni e anziani con età sopra i 64 anni) rispetto alla popolazione che si presume debba sostenerli con la loro attività (individui di età che va dai 15 anni ai 64 anni).

Indice di struttura della popolazione attiva: IS=[pop(40-64)/pop(15-39)]*100 è un indicatore che misura il grado di invecchiamento della popolazione attiva rapportando le 25 generazioni di popolazione più vecchie, ancora in attività, alle 25 generazioni più giovani che saranno destinate a sostituirle. Un valore inferiore a 100 indica una popolazione nella quale la fascia di età lavorativa è giovane.

Indice di ricambio: IR=[pop(60-64)/pop(15-19)]*100 misura il rapporto tra coloro che stanno per lasciare il mondo del lavoro e coloro che vi stanno per entrare. Valori inferiori a 100 indicano un aumento della disoccupazione.

Tasso di fecondità: IF=[nati vivi/ pop.femminile(15-49)]*1000 e' un indicatore di natalità raffinato in quanto rappresenta il numero di nati vivi per 1000 donne feconde.

Tasso di fecondità totale (TFT) anche espresso come "Numero medio di figli per donna": è dato dalla somma dei tassi specifici di fecondità (per ogni singolo anno) calcolati rapportando, per ogni età feconda (15-49 anni), il numero di nati vivi all'ammontare medio annuo della popolazione femminile.

Tassi specifici di fecondità per età della madre: rapporto tra il numero di nati vivi da donne in età x e l'ammontare della popolazione residente femminile della stessa età (per 1000).

Numero medio di figli per donna in età 15 - 29 anni: come il precedente, ma la somma dei tassi specifici di fecondità (per singolo anno) è ristretta all'intervallo 15-29 anni.

Rapporto di mascolinità: misura in percentuale il rapporto tra i sessi, ed esprime il numero di maschi per 100 femmine.

Rapporto di mascolinità alla nascita: Nati vivi residenti maschi / Nati vivi residenti femmine) * 100.

Età media: Xmedio= sommatoria (età x * pop età x)/ sommatoria pop età x con x=0,1,2,...,100 è la media delle età ponderata con l'ammontare della popolazione in ciascuna classe di età.

L'età media della donna al parto è la media ponderata delle età al parto con peso pari ai relativi quozienti specifici di fecondità (calcolato sui soli nati vivi).

Le Donne in età feconda (per 100 donne) sono date dal calcolo: (Popolazione femminile residente in età 15-49 anni / Popolazione femminile residente) * 100.

L'Indice del carico di figli per donna feconda è dato dal calcolo: (Popolazione residente in età 0-4 anni / Popolazione residente femminile in età 15-49 anni) * 100.

L'Età media del padre alla nascita: è la media delle età alla nascita di un figlio dai padri ponderata con i quozienti specifici di "fecondità" maschili.

La mortalità infantile comprende i morti nel primo anno di vita, ossia i nati vivi deceduti anteriormente al compimento del 1° compleanno, compresi quelli morti prima della registrazione della nascita.

Si definisce nato vivo il prodotto del concepimento che, una volta espulso o completamente estratto dal corpo materno, indipendentemente dalla durata della gestazione, respiri o manifesti altro segno di vita, si definisce nato morto il decesso fetale che si verifica a partire dal 180° giorno di durata della gestazione.

Vita media (o Speranza di vita alla nascita) : numero medio di anni di vissuti da una generazione di nati.

Speranza di vita all'età x: il numero medio di anni che restano da vivere ai sopravviventi all'età x.

Statistiche della popolazione straniera
A partire dal 1993 l'Istat svolge presso tutti i Comuni la rilevazione "Movimento e calcolo della popolazione residente straniera e struttura per cittadinanza" attraverso il modello Istat P.3 alla data del 31.12, sugli stranieri iscritti in Anagrafe. La rilevazione fornisce notizie sui flussi annuali naturali (nati vivi, morti) e migratori (iscritti, cancellati) nonché sull'ammontare della popolazione straniera residente alla fine dell'anno, distinta per sesso e cittadinanza. A partire dal 2003 a questa e' stata affiancata una nuova rilevazione "Popolazione residente comunale straniera per sesso ed anno di nascita", che fornisce dati sull'età e il sesso dei residenti stranieri.
Permessi di soggiorno: Il permesso di soggiorno è un documento rilasciato dalla questura a cittadini stranieri che permette la presenza sul territorio italiano per un periodo di tempo variabile secondo il motivo di soggiorno (lavoro, famiglia, studio, asilo politico, religione eccetera). I dati dei permessi di soggiorno sono di fonte Ministero dell'Interno, e vengono rielaborati dall'Istat per pervenire ad una quantificazione della presenza straniera regolare, osservata all'inizio di ciascun anno, mediante l'individuazione dei permessi di soggiorno che alla data di riferimento risultano in vigore e di quelli che, seppure scaduti, vengono successivamente prorogati, che pertanto sono riconducibili a cittadini stranieri da considerare regolarmente presenti. Il cittadino straniero residente (in Italia) è una persona con cittadinanza straniera o apolide iscritta all'anagrafe di un comune italiano.

Previsioni sulla popolazione residente
La popolazione base è quella articolata per sesso, singola classe di età e regione al 1° gennaio 2018, così come identificata dalla rilevazione Istat/Posas. Si tratta della popolazione riconosciuta come ufficiale dall'Istat e allineata alle risultanze del Censimento 2011 della Popolazione. La popolazione include tutte le persone usualmente residenti in Italia, di qualunque cittadinanza, mentre non include né cittadini italiani esidenti all'estero, né cittadini illegalmente o irregolarmente presenti sul territorio nazionale che non risultino iscritti presso alcuna anagrafe.
Nota Altre statistiche sulla popolazione e sue caratteristiche sono riportate nel Cap. 21 (Famiglie e aspetti sociali vari) e Cap. 22 (Valle d'Aosta ed Euroregione Alpi-Mediterraneo e Politica di sviluppo regionale).

Approfondite informazioni e statistiche demografiche sono inoltre disponibili nei siti:

http://demo.istat.it

http://dati.istat.it/Index.aspx



3. Sanità

Celiachia
Intolleranza permanente al glutine, cioè una sostanza proteica presente in numerosi cibi (pane, pasta, biscotti, pizza, e pietanze contenenti orzo frumento e segale).

Degente
Persona ricoverata in un istituto di cura, cioè una persona che occupa un posto letto per un certo periodo di tempo (degenza) al fine di sottoporsi ad opportune prestazioni medico-chirurgiche e per la quale viene compilata un cartella clinica.

Degenza
Il periodo durante il quale una persona è ricoverata in un istituto di cura.

Dimissione ospedaliera
L'atto del dimettere un paziente da un istituto di cura a conclusione di un periodo di degenza. La dimissione corrisponde all'ultimo contatto con la struttura in cui si è svolto il ciclo assistenziale. La data di dimissione viene registrata sulla cartella clinica e sulla Scheda di dimissione ospedaliera.

Interruzione volontaria di gravidanza (IVG)
Intervento operativo da parte di un medico specialista che mira a rimuovere il prodotto del concepimento ed i suoi annessi con la conseguente interruzione della gravidanza.

Istituto di cura
Struttura residenziale attrezzata per l'accoglienza e l'assistenza a tempo pieno di pazienti per fini diagnostici e/o curativi e/o riabilitativi. È dotata di personale medico specializzato, di apparecchiature di diagnosi e cura ed eventualmente di servizi di supporto all'assistenza ospedaliera, quali: dipartimento di emergenza, centro di rianimazione, pronto soccorso, centro trasfusionale, centro di dialisi, sale operatorie, camere iperbariche, incubatrici, ambulanze, unità mobili di rianimazione. Si definisce anche come l'entità ospedaliera costituita dall'insieme di tutte le divisioni, sezioni e servizi, autonoma o dipendente da una struttura pubblica (ad esempio Asl) o privata.

Malattie infettive
Malattie suscettibili di diffusione per contagio in forma diretta o indiretta raggruppate in 5 classi:
a) Malattie per le quali si richiede la segnalazione immediata perché rivestono particolare interesse.
b) Malattie rilevanti perché ad elevata frequenza e/o passibili di intervento di controllo.
c) Malattie per le quali sono richieste particolari documentazioni.
d) Malattie per le quali alla segnalazione del singolo caso da parte del medico deve seguire la segnalazione dell’USL solo quando si verifichino focolai epidemici.
e) Malattie infettive e diffusive notificate all’USL e non comprese nelle classi precedenti.

Mobilità ospedaliera
L'esercizio da parte dei cittadini del proprio diritto a ottenere cure, a carico del sistema sanitario, anche in un luogo diverso da quello di residenza o di affiliazione. Una misura del fenomeno può essere ottenuta mediante gli indicatori di migrazione ospedaliera.

OKkio alla salute
OKkio alla SALUTE è un sistema di sorveglianza sul sovrappeso e l'obesità nei bambini delle scuole primarie (6-10 anni) e i fattori di rischio correlati. Obiettivo principale è descrivere la variabilità geografica e l'evoluzione nel tempo dello stato ponderale, delle abitudini alimentari, dei livelli di attività fisica svolta dai bambini e delle attività scolastiche favorenti la sana nutrizione e l'esercizio fisico, al fine di orientare la realizzazione di iniziative utili ed efficaci per il miglioramento delle condizioni di vita e di salute dei bambini delle scuole primarie. È nato nel 2007 nell'ambito del progetto "Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni", promosso e finanziato dal Ministero della Salute/CCM, ed è coordinato dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS) dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) in collaborazione con le Regioni, il Ministero della Salute e il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. OKkio alla SALUTE è collegato al programma europeo "Guadagnare salute" e ai Piani di Prevenzione nazionali e regionali e fa parte dell'iniziativa della Regione europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità "Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI)".

Personale sanitario ausiliario
Personale ospedaliero costituito dal personale infermieristico e dal personale con funzioni di riabilitazione.

Ricovero ordinario
L'ammissione in ospedale con pernottamento (il paziente vi trascorre almeno una notte).

Ricovero ospedaliero
L'ammissione in un istituto di cura, vale a dire in una struttura residenziale dotata di medici professionisti e di servizi sanitari per l'assistenza medica e infermieristica, la diagnosi, la cura e la riabilitazione dei degenti.

Tasso di ospedalizzazione (tasso di dimissione ospedaliera)
Rapporto tra le dimissioni ospedalieri e la popolazione residente media nell'anno, moltiplicato 1.000.

Tasso di utilizzo
Rapporto fra le giornate di degenza effettive e quelle potenziali (posti letto disponibili per l’intero periodo di rilevazione) per 100.



4. Assistenza e Previdenza sociale

Affido
Provvedimento di accoglienza temporanea per i minori con difficoltà familiari.

Assistenza domiciliare educativa (ADE)
L'assistenza Domiciliare Educativa è un servizio a carattere preventivo e riparativo, rivolto ai minori in età compresa tra 0 e 18 anni presenti sul territorio regionale e alle loro famiglie. In casi particolari, il servizio può essere erogato anche in favore di giovani adulti in età compresa tra i 18 ed i 21 anni.

Centro educativo assistenziale (CEA)
I Centri Educativi Assistenziali (C.E.A.) sono strutture diurne che fanno parte del sistema regionale dei servizi socio-educativi e assistenziali per persone disabili. I C.E.A., attraverso il coinvolgimento di tutte le risorse territoriali, promuovono l'integrazione sociale delle persone di cui si fanno carico.

Infortuni sul lavoro
Infortunio che rientra nella tutela assicurativa, avvenuto in occasione di lavoro o in itinere, per causa violenta e improvvisa dal quale deriva la morte, la menomazione permanente, o l'inabilità assoluta temporanea un'assenza dal lavoro superiore a tre giorni.

Legge 104/92
Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate (L. 05/02/1992 n.104).

Malattie professionali
Malattia che rientra nella tutela assicurativa, la cui causa agisce lentamente e progressivamente sull'organismo (causa diluita e non causa violenta e concentrata nel tempo). La stessa causa deve essere diretta ed efficiente, cioè in grado di produrre l'infermità in modo esclusivo o prevalente (è ammesso, tuttavia, il concorso di cause extraprofessionali, purché queste non interrompano il nesso causale in quanto capaci di produrre da sole l'infermità).

Pensione
Prestazione in denaro periodica e continuativa erogata individualmente da enti pubblici e privati in seguito a:
- raggiungimento di una determinata età,
- maturazione di anzianità di versamenti contributivi,
- mancanza o riduzione della capacità lavorativa per menomazione congenita e sopravvenuta,
- morte della persona protetta e particolare benemerenza verso il Paese.
Il numero delle pensioni può non coincidere con quello dei pensionati in quanto ogni individuo può beneficiare di più prestazioni. Nel caso di pensioni indirette a favore di più contitolari, si considerano tante pensioni quanti sono i beneficiari della prestazione.

Pensione assistenziale
Comprende le pensioni sociali, gli assegni sociali, le pensioni e/o indennità ai non vedenti civili, ai non udenti civili e agli invalidi civili e le pensioni di guerra, comprensive degli assegni di Medaglia d'oro, gli assegni vitalizi ad ex combattenti insigniti dell'ordine di Vittorio Veneto, gli assegni di Medaglia e Croce al Valor militare. L'erogazione di tali pensioni è indipendente dal versamento dei contributi.

Pensione di invalidità, di vecchiaia e anzianità e ai superstiti - Ivs
Pensione corrisposta dai regimi previdenziali di base e complementare in conseguenza dell'attività lavorativa svolta dalla persona protetta al raggiungimento di determinati limiti di età anagrafica, di anzianità contributiva e in presenza di una ridotta capacità di lavoro (pensioni dirette di invalidità, vecchiaia e anzianità). In caso di morte della persona in attività lavorativa o già in pensione tali prestazioni possono essere corrisposte ai superstiti (pensioni indirette).

Pensione indennitaria
Pensione corrisposta a seguito di un infortunio sul lavoro, per causa di servizio e malattia professionale. La caratteristica di queste pensioni è di indennizzare la persona per una menomazione, secondo il livello della stessa, o per morte (in tal caso la prestazione è erogata a superstiti) conseguente a un fatto accaduto nello svolgimento di una attività lavorativa. Un evento dannoso può dar luogo a più rendite indirette, secondo il numero dei superstiti aventi diritto.



5. Giustizia

Autorita’ Giudiziaria
L’autorità preposta alla amministrazione della giustizia penale,civile ed amministrativa.

Condannato
La persona sottoposta a giudizio e condannata con sentenza divenuta definitiva.

Delitto
Il reato per il quale è prevista la pena principale della reclusione e della multa e una serie di pene accessorie (es.: interdizione dai Pubblici Uffici).

Difensore civico
Il Difensore civico interviene - a richiesta di cittadini, stranieri o apolidi, residenti o dimoranti nella Regione, di enti e formazioni sociali - a tutela di diritti soggettivi, interessi legittimi e interessi diffusi, in caso di omissioni, ritardi, irregolarità e illegittimità di procedimenti o atti amministrativi posti in essere da organi, uffici o servizi dell'Amministrazione regionale, dell'Azienda U.S.L. Valle d'Aosta, degli Enti locali convenzionati (Comuni e Unités des Communes valdôtaines) e delle Amministrazioni periferiche dello Stato. Svolge inoltre le funzioni di Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale attivate nel territorio regionale.

Entrati dallo stato di liberta’
Tutti coloro che dallo stato di libertà passano a un qualsiasi regime penitenziario, nella posizione giuridica di condannati, internati o imputati.

Procedure concorsuali
Le procedure concorsuali sono una serie di procedure giudiziali che mirano a dare una soluzione allo stato di crisi di un'impresa commerciale attraverso la regolamentazione dei rapporti con i creditori. Tali procedure sono dette concorsuali proprio perché coinvolgono tutti i creditori dell'imprenditore, i quali concorrono sul patrimonio di quest'ultimo.
Le procedure concorsuali attualmente regolate dalla legge italiana sono:
- il fallimento: la procedura concorsuale, disposta dall'autorità giudiziaria, con la quale si realizza la liquidazione del patrimonio del debitore insolvente allo scopo di dividere il ricavato fra tutti i creditori;
- il concordato preventivo: consiste in un accordo tra l'imprenditore e i suoi creditori, concluso sotto il controllo e con l'approvazione del Tribunale, attraverso il quale il primo può superare un momento di crisi dell'impresa, evitando nel contempo la dichiarazione di fallimento. In sostanza, tramite il concordato preventivo, il debitore conviene con i creditori le modalità attraverso le quali egli pagherà i propri debiti attraverso la predisposizione di un piano che deve essere approvato dai creditori medesimi;
- la liquidazione coatta amministrativa: procedura concorsuale a carattere amministrativo, nel senso che la liquidazione dell'impresa è attuata da organi amministrativi e non da organi giudiziari. Si tratta di una procedura che si applica a una serie di imprese indicate da leggi speciali (istituti di credito, imprese bancarie, imprese assicurative, società cooperative etc.) le quali, anche se in misura e secondo modalità diverse, sono tutte assoggettate ad un'attività di vigilanza da parte della pubblica amministrazione, giustificata dalla particolare importanza collettiva che riveste l'attività da esse svolta;
- l'amministrazione straordinaria: è prevista per le imprese di dimensioni particolarmente rilevanti e ha come scopo principale, oltre al soddisfacimento dei creditori, quello di conservare il complesso produttivo al fine di ripristinare il patrimonio e salvaguardare i posti di lavoro.

Protesto
Atto pubblico redatto da un notaio o da un ufficiale giudiziario con il quale viene constatato il rifiuto dell'accettazione della cambiale-tratta da parte del trattario o il mancato pagamento della cambiale o dell'assegno.

Reato
Il delitto o contravvenzione previsto dal Codice penale e dalle leggi speciali in materia penale.

Ricorso
L'istanza presentata a un'autorità giudiziaria amministrativa da chi ha un interesse diretto e attuale a ottenere l'annullamento, la revoca o la riforma di un atto amministrativo.

Semilibertà
Misura alternativa alla detenzione che consiste nella concessione di trascorrere parte del giorno fuori dell'istituto penitenziario per partecipare ad attività lavorative, istruttive o comunque utili al reinserimento sociale.

Suicidi
Dati rilevati a mezzo di schede individuali, compilate dagli uffici della Polizia di Stato e dai Comandi dei Carabinieri in base a informazioni contenute nel rapporto o verbale di denuncia di suicidio o tentativo di suicidio che viene trasmesso all'autorità giudiziaria.

Tribunale Amministrativo Regionale (Tar)
L’organo di giustizia amministrativa di primo grado, avente sede nei capoluoghi di regione. Il Tribunale amministrativo regionale decide in genere sui ricorsi per incompetenza, per eccesso di potere o per violazione di legge contro atti o provvedimenti emessi dagli organi periferici e centrali dello Stato e dagli Enti pubblici, sia con sede nella Circoscrizione del Tribunale amministrativo regionale, sia a carattere ultraregionale. Le materie vengono definite in particolare dalla legge istitutiva.



6. Istruzione e Università

Alta formazione artistica e musicale (Afam)
Sistema per l'istruzione artistica di livello terziario, extra universitario, composto da: Accademie di belle arti, Conservatori di musica e Istituti musicali pareggiati, Accademia nazionale di arte drammatica, Accademia nazionale di danza e Istituti superiori per le industrie artistiche. I corsi dell'Afam sono articolati in tre cicli.

Classi/Sezioni
Raggruppamento di alunni sulla base di criteri stabiliti dall’istruzione scolastica. Nella scuola dell’infanzia le sezioni corrispondono alle classi.

Diploma conclusivo di Stato (ex Diploma di maturità)
Il titolo di studio conseguito al termine di un corso di scuola secondaria superiore della durata di 4 o 5 anni e che consente l'iscrizione a corsi di istruzione superiore.

Diploma universitario
Il titolo di studio conseguito al termine di un corso di diploma universitario o di una scuola diretta a fini speciali della durata di 2 o 3 anni (detta anche laurea breve).

Immatricolati (università)
Studenti che si iscrivono per la prima volta al sistema universitario in un qualsiasi ateneo italiano. Sono pertanto esclusi gli studenti che, immatricolati in anni precedenti, hanno abbandonato il corso intrapreso e si sono reiscritti a un altro corso, dello stesso o di un altro ateneo.

Istruzione e formazione professionale (IeFP)
La filiera dei corsi di Istruzione e formazione professionale comprende programmi triennali e di IV anno (post-qualifica). I corsi si svolgono sia nelle Istituzioni Formative sia nelle Istituzioni Scolastiche (in modalità di Sussidiarietà complementare o in Sussidiarietà integrativa presso gli Istituti professionali).

Istruzione terziaria
Corsi di studio cui si può accedere dopo il conseguimento di un diploma di scuola secondaria di secondo grado. Possono essere corsi universitari (lauree e dottorati) o accademici (Afam) o dell'istruzione e formazione tecnica superiore (Its).

Istruzione universitaria
Dall'anno accademico 2000/2001 il sistema si articola in 3 cicli:
- Primo ciclo: corsi di laurea (triennali);
- Secondo ciclo
. corsi di laurea specialistica/magistrale di secondo livello (biennali), per accedere ai quali è richiesto il possesso della laurea di I livello;
. corsi di laurea specialistica/magistrale a ciclo unico (cinque o sei anni);
- Terzo
. dottorati di ricerca;
. scuole di specializzazione.
Sono ancora attivi, seppure ad esaurimento, i corsi del vecchio ordinamento (diploma universitario e diploma di laurea).

Laurea (diploma di)
Il titolo di studio che si consegue dopo aver completato un corso di laurea. Le lauree si articolano in:
- laurea (di I livello triennale);
- laurea magistrale (ex specialistica) biennale (di II livello);
- laurea magistrale (ex-specialistica) a ciclo unico (di II livello);
- diploma di laurea (titolo del vecchio ordinamento, equiparato alla laurea magistrale).

Licenza di scuola secondaria di primo grado (ex licenza di scuola media inferiore)
Titolo di studio che si ottiene con il superamento degli esami al termine del ciclo della scuola secondaria di primo grado. A partire dall’anno scolastico 2004/2005, a seguito della riforma dei cicli scolastici, è stato soppresso l’esame conclusivo della scuola primaria (con il superamento del quale si conseguiva la licenza elementare).

Scuole paritarie
Le scuole paritarie sono scuole non statali, pubbliche o private che, in base ai requisiti previsti dalla legge 62/2000, hanno richiesto e ottenuto dal Ministero (ora dall'Ufficio scolastico regionale) la parità e, pertanto, possono rilasciare titoli di studio come le scuole statali. Condizione essenziale per conseguire la parità è quella di conformarsi agli ordinamenti scolastici vigenti. Per gli alunni, la regolare frequenza della scuola paritaria costituisce assolvimento dell'obbligo di istruzione.



7. Cultura e Sport

Abbonamento
Tipo di contratto per cui, generalmente, al corrispettivo dovuto per una determinata prestazione o servizio a carattere periodico è praticato uno sconto in vista del pagamento anticipato e dell'impegno a valersi per un determinato tempo di quel servizio o di quella prestazione.

Area archeologica
Sito caratterizzato dalla presenza di resti di natura fossile o di manufatti o strutture preistorici o di età antica. (Articolo 101 del decreto legislativo 42/2004 - Codice dei beni culturali).

Biblioteca
Organismo o parte di esso, il cui scopo principale è quello di conservare una raccolta e di facilitare, tramite i servizi del personale, l'uso dei documenti richiesti per soddisfare esigenze informatiche, ricerca, educazione o svago degli utenti.

Libro
Documento a stampa non periodico in forma codificata (Norma UNI/ISO 2789:2014.

Monumento
Opera architettonica o scultorea o area di particolare interesse dal punto di vista artistico, storico, etnologico e/o antropologico

Museo
Struttura permanente che acquisisce, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio.

Occupati
Persone di 15 anni e oltre che nella settimana di riferimento presentano una delle seguenti caratteristiche:
. hanno svolto almeno un'ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura,
. hanno svolto almeno un'ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente,
. sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie, cassa integrazione o malattia).
I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l'assenza non supera tre mesi, oppure se durante l'assenza continuano a percepire almeno il 50 per cento della retribuzione. I lavoratori indipendenti assenti dal lavoro, a eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, continuano a mantenere l'attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l'assenza non supera tre mesi. Le precedenti condizioni prescindono dalla sottoscrizione di un contratto di lavoro e gli occupati stimati attraverso la rilevazione sulle forze di lavoro comprendono pertanto anche forme di lavoro irregolare.

Opera editoriale
Opera non periodica composta da uno o più volumi e pubblicata in tutto o in parte nel corso dell'anno. Comprende i libri (romanzi, rosa, gialli) anche se diffusi con cadenza periodica e con numerazione progressiva, attraverso le rivendite dei giornali o altri canali. Non comprende, invece, le pubblicazioni edite in serie continua sotto uno stesso titolo, con una numerazione progressiva o con una diversa data che contraddistingue i singoli numeri della serie (riviste o simili).

Posizione lavorativa (contabilità nazionale)
È definita come un contratto di lavoro, esplicito o implicito, tra una persona e un'unità produttiva residente finalizzata allo svolgimento di una prestazione lavorativa contro corrispettivo di un compenso (che, in senso ampio, include il reddito misto dei lavoratori indipendenti). Negli schemi di contabilità nazionale le posizioni lavorative rappresentano, quindi, il numero dei posti di lavoro, dati dalla somma delle prime posizioni lavorative e delle posizioni lavorative plurime, indipendentemente dal numero di ore lavorate.

Tiratura
Numero di copie stampate di un’opera libraria.

Unità di lavoro dipendenti equivalenti a tempo pieno (ULA)
Unità di misura del volume di lavoro prestato nelle posizioni lavorative, calcolata riducendo il valore unitario delle posizioni lavorative a tempo parziale, di quelle dei lavoratori a chiamata e dei lavoratori interinali in equivalenti a tempo pieno. Esse comprendono: quadri, impiegati, operai, commessi, apprendisti e lavoranti a domicilio. Sono esclusi i dirigenti. Le Ula sono calcolate al netto dei lavoratori in Cassa integrazione guadagni e in contratto di solidarietà.



8. Lavoro

I dati compresi in questa sezione dell'Annuario derivano principalmente dalla rilevazione campionaria sulle forze di lavoro che costituisce la principale fonte di informazione statistica sul mercato del lavoro italiano. Le informazioni rilevate presso la popolazione costituiscono la base sulla quale vengono derivate le stime ufficiali degli occupati e dei disoccupati, nonché le informazioni sui principali aggregati dell'offerta di lavoro - professione, settore di attività economica, ore lavorate, tipologia e durata dei contratti, formazione.
La rilevazione sulle forze di lavoro è armonizzata a livello europeo come stabilito dal Regolamento n. 577/98 del Consiglio dell'Unione europea, e rientra tra quelle comprese nel Programma statistico nazionale, che individua le rilevazioni statistiche di interesse pubblico.
Ogni anno viene intervistato un campione di oltre 250 mila famiglie residenti in Italia (per un totale di circa 600 mila individui) distribuite in circa 1.400 comuni italiani.

Attività economica (classificazione della)
Attività che ha luogo quando risorse quali lavoro, impianti e materie prime concorrono alla produzione di beni o alla prestazione di servizi. Un'attività economica è caratterizzata dall'uso di fattori della produzione, da un processo di produzione e da uno o più prodotti ottenuti (beni o prestazioni di servizi). Ai fini della produzione dell'informazione statistica, le attività economiche sono classificate dall'Istat dal 1° gennaio 2008 secondo una nomenclatura internazionale che a livello europeo è denominata Nace Rev. 2 (per la classificazione Ateco 2007).

Cassa integrazione guadagni (Cig)
Strumento attraverso il quale lo Stato interviene a sostegno delle imprese costrette a contrarre o sospendere la propria attività a causa di situazioni di crisi o difficoltà tipizzate dalla legge. Consiste nell'erogazione gestita dall'Inps di un'indennità sostitutiva della retribuzione in favore dei dipendenti sospesi dal lavoro o sottoposti a riduzione di orario. Si distinguono tre forme di Cig:
. ordinaria (Cigo): si applica al settore industriale in caso di sospensione o contrazione dell'attività produttiva per situazioni aziendali dovute a eventi temporanei e non imputabili all'imprenditore o ai lavoratori o a situazioni temporanee di mercato,
. straordinaria (Cigs): si applica alle imprese in difficoltà in caso di ristrutturazione, riorganizzazione, riconversione aziendale, crisi aziendale e nei casi di procedure concorsuali,
. in deroga (Cigd): è un sostegno economico per operai, impiegati e quadri sospesi dal lavoro che non hanno (o non hanno più) accesso alla cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria (Cigo e Cigs). Sostiene economicamente anche apprendisti, lavoratori interinali e a domicilio di aziende in Cigo e Cigs.

I Centri pubblici per l'impiego (CPI)
I Centri per l'Impiego (C.P.I.) sono rivolti alle persone in cerca d'occupazione, agli occupati, ai datori di lavoro e agli Enti locali, ed offrono servizi finalizzati a certificare lo stato occupazionale, a promuovere l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro, a migliorare la trasparenza e l'efficienza del mercato del lavoro locale e ad elevare l'occupabilità dei lavoratori.

Comunicazione obbligatoria - Co
Comunicazione che tutti i datori di lavoro, pubblici e privati, devono obbligatoriamente trasmettere ai servizi competenti in caso di attivazione, proroga, trasformazione e cessazione di rapporti di lavoro subordinato, associato, di tirocini e di altre esperienze professionali previste dalla normativa vigente (articolo 4 bis del decreto legislativo 181/2000, così come modificato dall'articolo 1, commi 1183 e 1184 della legge 296/2006, ovvero altre leggi speciali che disciplinano le comunicazioni di settori specifici quali la pubblica amministrazione, la scuola, il settore marittimo).

Condizione occupazionale
Condizione "autodichiarata" dell'individuo rispetto al mercato del lavoro (occupato, persona in cerca di occupazione, inattivo).

Disoccupati (in cerca di occupazione)
Le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che:
- hanno effettuato almeno un'azione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana a cui le informazioni sono riferite e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un'attività autonoma) entro le due settimane successive,
- inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana a cui le informazioni sono riferite e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare un'attività autonoma) entro le due settimane successive, qualora fosse possibile anticipare l'inizio del lavoro.

Forze di lavoro
L'insieme delle persone occupate e disoccupate.

Inattivi (non forze di lavoro)
Persone che non fanno parte delle forze di lavoro, cioè quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione (disoccupate). Sono formati da:
. coloro che non hanno cercato lavoro nelle ultime quattro settimane e non sono disponibili a lavorare entro due settimane dall'intervista,
. coloro che pur non avendo cercato un lavoro nelle ultime quattro settimane si sono dichiarati disponibili a iniziare un lavoro entro due settimane dall'intervista,
. coloro che hanno cercato un lavoro nelle ultime quattro settimane, ma che non sono disponibili a iniziare un lavoro entro due settimane dall'intervista.

Lavoratore autonomo
Persona che con contratti d'opera "si obbliga a compiere, attraverso corrispettivo, un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente" (articolo 2222 del codice civile). Le modalità, il luogo e il tempo di esecuzione dell'opera o del servizio sono controllate liberamente dallo stesso lavoratore. Nella rilevazione sulle forze di lavoro i collaboratori coordinati e continuativi, a progetto e i prestatori d'opera occasionale sono classificati come autonomi.

Lavoratore dipendente
Persona legata all'unità giuridico-economica da un contratto di lavoro diretto, sulla base del quale percepisce una retribuzione. Sono da considerarsi tali: i dirigenti, i quadri, gli impiegati, gli operai, gli apprendisti, i lavoratori a tempo parziale, i soci (anche di cooperative) per i quali sono versati contributi previdenziali come lavoratori dipendenti, i lavoratori a domicilio iscritti nel libro unico del lavoro, i lavoratori stagionali, i lavoratori con contratto di inserimento, i lavoratori con contratto a termine. Nel numero dei lavoratori dipendenti è compreso anche il personale temporaneamente assente per cause varie quali: ferie, permessi, maternità, cassa integrazione guadagni.

Lavoratore indipendente
Persona che svolge la propria attività lavorativa in un'unità giuridico-economica senza vincoli formali di subordinazione e la cui remunerazione abbia natura di reddito misto (capitale/lavoro).
Sono classificati come lavoratori indipendenti:
. gli imprenditori individuali,
. i liberi professionisti e i lavoratori autonomi,
. i familiari coadiuvanti (se prestano lavoro nell'impresa senza il corrispettivo di una prefissata retribuzione contrattuale e versano i contributi per le assicurazioni previdenziali o di infortunio sul lavoro),
. i soci delle società di persone o di capitali a condizione che effettivamente lavorino nella società.
Per definizione, le imprese in cui è presente la figura del lavoratore indipendente sono quelle organizzate con forma giuridica individuale, società di persona e di capitale e cooperative.

Lavoratori dipendenti a tempo parziale
Lavoratori con un contratto di lavoro a tempo parziale (part time) o, per cause non occasionali, un regime orario di lavoro ridotto rispetto a quello stabilito dal contratto collettivo. Sono inclusi i dipendenti con orario part time orizzontale, verticale o misto, quelli con contratto di lavoro a chiamata o intermittente e quelli con contratto di lavoro ripartito.

Lavoro a chiamata o intermittente (Inps)
Contratto mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro per lo svolgimento di una prestazione di lavoro "su chiamata". Le misure basate sulla fonte Uniemens indicano i lavoratori e le giornate retribuite calcolate come numero dei codici fiscali distinti nel mese con almeno una giornata retribuita con la tipologia di contratto considerata e le relative giornate.

Lavoro a tempo indeterminato
Non prevede alcuna scadenza del rapporto di lavoro e può essere a tempo pieno o part time.

Ore di cassa integrazione guadagni
Ore complessive di cassa integrazione guadagni, ordinaria e straordinaria e in deroga, e ore di solidarietà di cui le imprese hanno usufruito nel trimestre di riferimento dell’indagine.

Posizione nella professione
Posizione definita sulla base del livello di autonomia/responsabilità e della funzione di ciascuna persona espletante un'attività economica in rapporto all'unità locale in cui viene svolta l'attività stessa. Le posizioni sono raggruppate in: lavoratori autonomi o indipendenti; lavoratori dipendenti.

Tasso di attività
Rapporto percentuale tra le persone appartenenti alle forze di lavoro (occupati e disoccupati) in una determinata classe di età (in genere 15-64 anni) e la popolazione totale di quella stessa classe d'età.

Tasso di disoccupazione
Rapporto percentuale tra i disoccupati in una determinata classe d'età (in genere 15 anni e più) e l'insieme di occupati e disoccupati (forze di lavoro) della stessa classe d'età.

Tasso di inattività
Rapporto percentuale tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro (inattivi) in una determinata classe di età (in genere 15-64 anni) e la corrispondente popolazione residente totale della stessa classe d'età.

Tasso di occupazione
Rapporto percentuale tra gli occupati di una determinata classe d'età (in genere 15-64 anni) e la popolazione residente totale della stessa classe d'età.





9. Elezioni

Elettore
Il cittadino, maschio o femmina, che ha raggiunto la maggiore età, avente diritto di voto nei modi stabiliti dalla legge e iscritto nelle liste elettorali ai fini di una consultazione elettorale o referendaria.

Elezioni
La scelta, attraverso una votazione, nei modi stabiliti dalla legge, di rappresentanti popolari o persone atti a ricoprire una data carica.

Elezioni amministrative
Consultazioni elettorali per il rinnovo del consiglio comunale e, contestualmente, del sindaco.

Elezioni regionali
Procedimenti elettorali differenziati (regioni a statuto ordinario e a statuto speciale) consistenti nella chiamata alle urne dei cittadini per l'elezione del consiglio regionale e, contestualmente, del presidente della regione.

Seggio
Ciascuno dei posti di un organo collegiale assegnati a seguito di una consultazione elettorale.

Votante
L'elettore che si presenta al seggio elettorale per esercitare il diritto di voto, in conformità alle norme previste dalla legge elettorale.

Voto
L'espressione della volontà di ciascun votante di eleggere un rappresentante popolare o di approvare o respingere una proposta sottoposta all'esame deliberativo di un organo collegiale. A seguito di scrutinio, i voti possono risultare validi o non validi, sulla base delle modalità stabilite dalla legge elettorale vigente.



10. Contabilità economica regionale

Aggregati economici
Grandezze sintetiche che misurano il risultato d'insieme delle operazioni svolte da tutte le unità economiche del sistema; vi sono due tipi di aggregati:
- aggregati legati direttamente alle operazioni del sistema dei conti (la produzione di beni e servizi, i consumi finali, gli investimenti fissi lordi, i redditi da lavoro dipendente, ecc.);
- aggregati che rappresentano saldi contabili (il prodotto interno lordo, il risultato lordo di gestione, il risparmio nazionale, ecc.). Gli aggregati che rappresentano saldi possono essere espressi al lordo o al netto degli ammortamenti.

Beni di consumo
Beni impiegati per soddisfare direttamente i bisogni umani. Si dividono in:
. durevoli, che includono la produzione di apparecchi per uso domestico, radio e televisori, strumenti ottici e fotografici, orologi, motocicli e biciclette, altri mezzi di trasporto, mobili, gioielli e oreficeria e strumenti musicali,
. non durevoli, che includono la produzione di prodotti alimentari, tabacco, articoli in tessuto, altre industrie tessili, vestiario, pelli e calzature, editoria, stampa e supporti registrati, prodotti farmaceutici, detergenti, articoli sportivi, giochi e giocattoli.

Consumi finali
Rappresentano il valore dei beni e servizi impiegati per soddisfare direttamente i bisogni umani, siano essi individuali o collettivi. Sono utilizzati due concetti: la spesa per consumi finali e i consumi finali effettivi. La differenza fra i due concetti sta nel trattamento riservato ad alcuni beni e servizi che sono finanziati dalle amministrazioni pubbliche o dalle istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie, ma che sono forniti alle famiglie come trasferimenti sociali in natura: questi beni sono compresi nel consumo effettivo delle famiglie, mentre sono esclusi dalla loro spesa finale (Sistema europeo dei conti, Sec 2010).

Consumi finali delle famiglie
Valore della spesa che le famiglie sostengono per l'acquisto di beni e servizi necessari per il soddisfacimento dei propri bisogni. I consumi si distinguono in:
. consumi finali interni, che sono effettuati sul territorio economico del paese da unità residenti e non residenti,
. consumi finali nazionali, che sono effettuati sul territorio economico del paese e nel resto del mondo dalle unità residenti.

Consumi finali delle amministrazioni pubbliche
Valore della spesa per beni e servizi delle Amministrazioni pubbliche (Ap) per il diretto soddisfacimento dei bisogni, individuali o collettivi, dei membri della collettività.

Consumi finali delle Isp (Istituzioni senza scopo di lucro)
Valore della spesa per beni e servizi delle Istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie (Isp).

Contabilità nazionale
L'insieme di tutti i conti economici che descrivono l'attività economica di un paese o di una circoscrizione territoriale. Essa ha per oggetto l'osservazione quantitativa e lo studio statistico del sistema economico o dei sub-sistemi che lo compongono a diversi livelli territoriali.

Conti economici nazionali
I quadri sintetici delle relazioni economiche che si hanno tra le differenti unità economiche di una data comunità in un determinato periodo. Essi riportano, in un certo ordine, le cifre sulla situazione economica del paese, sulle risorse disponibili e sul loro uso, sul reddito che si è formato e sulle sue componenti, sul processo di accumulazione e sul suo finanziamento, sulle relazioni con il resto del mondo e su altri fenomeni.

Conti economici regionali
Quadri sintetici delle relazioni economiche che si hanno tra le differenti unità economiche di una data comunità in un determinato periodo. Essi riportano, in un certo ordine, le cifre relative alla situazione economica della regione in esame, sulle risorse disponibili e sul loro uso, sul reddito che si è formato e sulle sue componenti, sul processo di accumulazione e sul suo finanziamento, sulle relazioni con il Resto del mondo e su altri fenomeni.

Conto economico delle risorse e degli impieghi
Esprime l'uguaglianza tra le risorse (prodotto interno lordo a prezzi di mercato e importazioni) e gli impieghi (consumi nazionali, investimenti lordi e esportazioni) a livello dell'intera economia. Deriva dalla fusione tra conto di equilibrio dei beni e servizi, che descrive l'utilizzo dei prodotti disponibili, e conto della produzione, che illustra le operazioni relative al processo produttivo.

Contributi alla produzione
Sono i trasferimenti correnti unilaterali operati dalle Amministrazioni pubbliche o dalle istituzioni comunitarie dell'Unione europea a favore delle unità residenti che producono beni e servizi, allo scopo di influenzare i prezzi e/o la produzione e/o la remunerazione dei fattori della produzione.
Si articolano in:
- contributi ai prodotti: vengono erogati per singola unità di bene o servizio prodotto o importato; per convenzione, i contributi ai prodotti riguardano esclusivamente la produzione di beni e servizi destinabili alla vendita o la produzione di beni e servizi per proprio uso finale;
- altri contributi alla produzione: i contributi, diversi dai contributi ai prodotti, che le unità di produzione residenti percepiscono a motivo dell'esercizio dell'attività di produzione.

Importazioni (contabilità nazionale)
Gli acquisti di beni e di servizi che le unità residenti effettuano da unità non residenti. Le importazioni di beni comprendono tutti i beni acquisiti presso unità non residenti, a titolo oneroso o gratuito. Nel conto delle risorse e degli impieghi esse sono valutate al valore Fob (Free on board). Le importazioni di servizi includono tutti i servizi (trasporto, assicurazione, altri) prestati da unità non residenti a unità residenti.

Imposte
Prelievi obbligatori unilaterali, in denaro o in natura, operati dalle Amministrazioni pubbliche o dalle Istituzioni dell'Unione europea. Sono di due specie:
. le imposte dirette, che sono prelevate periodicamente sul reddito e sul patrimonio,
. le imposte indirette, che operano sulla produzione e sulle importazioni di beni e servizi, sull'utilizzazione del lavoro, sulla proprietà e sull'utilizzo di terreni, fabbricati o altri beni impiegati nell'attività di produzione.

Imposte sui prodotti
Le imposte da pagare per singola unità di bene o di servizio prodotto o scambiato. Esse possono corrispondere a un importo monetario specifico per una unità di quantità di un bene o di un servizio oppure possono essere calcolati ad valorem, quale percentuale del prezzo unitario o del valore di tale bene o servizio. In linea di principio, tutte le imposte che gravano su un prodotto, a prescindere dall’unità istituzionale tenuta a pagare, devono essere annoverate tra le imposte sui prodotti a meno che non siano esplicitamente incluse in un’altra rubrica.

Investimenti fissi lordi (contabilità nazionale)
Sono costituiti dalle acquisizioni (al netto delle cessioni) di capitale fisso effettuate dai produttori residenti a cui si aggiungono gli incrementi di valore dei beni materiali non prodotti. Il capitale fisso consiste di beni materiali e immateriali (es. software) prodotti e destinati a essere utilizzati nei processi produttivi per un periodo superiore a un anno.

Investimenti lordi
Il valore dei beni materiali acquisiti dalle unità produttive, che procureranno reddito in un periodo successivo. Comprendono: gli investimenti fissi lordi, la variazione delle scorte, le acquisizioni meno le cessioni di oggetti di valore. Gli investimenti lordi includono gli ammortamenti, mentre gli investimenti netti li escludono.

Posizione lavorativa (contabilità nazionale)
È definita come un contratto di lavoro, esplicito o implicito, tra una persona e un'unità produttiva residente finalizzata allo svolgimento di una prestazione lavorativa contro corrispettivo di un compenso (che, in senso ampio, include il reddito misto dei lavoratori indipendenti). Negli schemi di contabilità nazionale le posizioni lavorative rappresentano, quindi, il numero dei posti di lavoro, dati dalla somma delle prime posizioni lavorative e delle posizioni lavorative plurime, indipendentemente dal numero di ore lavorate.

Prezzo (contabilità nazionale)
La quantità di moneta che bisogna cedere per ottenere in cambio l'unità del prodotto oggetto della transazione. A seconda dell'entità economica interessata, il prezzo assume varie denominazioni: alla produzione (prezzo di transazione in cui il contraente-venditore è il produttore), praticato dai grossisti (prezzo di transazione in cui il contraente-venditore è un grossista), al consumo (prezzo riferito alla fase di scambio in cui l'acquirente è un consumatore finale).

Prezzo base
Il prezzo che il produttore può ricevere dall’acquirente per una unità di bene o servizio prodotta, dedotte le eventuali imposte da pagare su quella unità quale conseguenza della sua produzione e della sua vendita (ossia le imposte sui prodotti) ma compreso ogni eventuale contributo da ricevere su quella unità quale conseguenza della sua produzione o della sua vendita (ossia i contributi ai prodotti). Sono escluse le spese di trasporto fatturate separatamente dal produttore mentre sono inclusi i margini di trasporto addebitati dal produttore sulla stessa fattura, anche se indicati come voce distinta.

Prezzo corrente
L'aggregato di interesse è espresso in valore e riflette il livello dei prezzi del periodo corrente.

Prezzo dell'anno precedente
Indicano il valore di un prodotto al tempo corrente espresso ai prezzi dell'anno precedente.

Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (PIL)
Il risultato finale dell’attività di produzione delle unità produttrici residenti. Corrisponde alla produzione totale di beni e servizi dell’economia, diminuita dei consumi intermedi ed aumentata dell’Iva gravante e delle imposte indirette sulle importazioni. È altresì pari alla somma dei valori aggiunti a prezzi base delle varie branche di attività economica, aumentata delle imposte sui prodotti (compresa l’Iva e le imposte sulle importazioni), al netto dei contributi sui prodotti(Sistema europeo dei conti, Sec 2010).

Reddito da lavoro dipendente (rld)
Il costo sostenuto dai datori di lavoro a titolo di remunerazione dell'attività prestata dai lavoratori alle proprie dipendenze. I redditi da lavoro dipendente risultano composti dalle retribuzioni lorde e dagli oneri sociali (Sistema europeo dei conti, Sec 2010).

Sistema Europeo dei Conti (SEC)
Sistema armonizzato dei conti nazionali e regionali dell'Unione europea che permette una descrizione quantitativa completa e comparabile dell'economia dei paesi membri dell'attuale Unione europea, attraverso un sistema integrato di conti di flussi e di conti patrimoniali definiti per l'intera economia e per raggruppamenti di operatori economici (settori istituzionali). Con l'adozione del Regolamento (Ue) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 549/2013 è entrata in vigore la nuova versione del Sistema europeo dei conti (Sec 2010), coerente con la versione 2008 dello Sna (System of national accounts) curato dall'Onu e da altre organizzazioni internazionali.

Valore aggiunto
L'aggregato che consente di apprezzare la crescita del sistema economico in termini di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità per impieghi finali. È la risultante della differenza tra il valore della produzione di beni e servizi conseguita dalle singole branche produttive e il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse consumati (materie prime e ausiliarie impiegate e servizi forniti da altre unità produttive). Corrisponde alla somma delle remunerazioni dei fattori produttivi. Può essere calcolato ai prezzi base, ai prezzi del produttore, o al costo dei fattori (Sistema europeo dei conti, Sec 2010).

Valore aggiunto ai prezzi base
L'aggregato che consente di apprezzare la crescita del sistema economico in termini di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità per impieghi finali. È il saldo tra il valore della produzione di beni e servizi conseguita dalle singole branche produttive, valutata a prezzi base cioè al netto delle imposte sui prodotti e al lordo dei contributi ai prodotti, e il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse consumati (materie prime e ausiliarie impiegate e servizi forniti da altre unità produttive). Corrisponde alla somma delle retribuzioni dei fattori produttivi e degli ammortamenti.

Valori concatenati con anno di riferimento
Il concatenamento fornisce una misura dell'aggregato economico di interesse in termini di volume, ossia al netto della dinamica dei prezzi ad esso sottostanti. Si noti che la somma dei valori concatenati delle componenti di un aggregato non è uguale al valore concatenato dell'aggregato stesso.

Variazione delle scorte
Le scorte comprendono tutti i prodotti (beni e servizi) ottenuti nel periodo corrente o in un periodo precedente e detenuti per la vendita, per l'impiego nella produzione o per altri impieghi in un momento successivo. La variazione è misurata come differenza tra il valore delle entrate nelle scorte e il valore delle uscite dalle scorte. Le scorte comprendono le seguenti categorie: materie prime, prodotti in corso di lavorazione, prodotti finiti, beni per la rivendita.



11. Agricoltura

Ammendante
Sostanza naturale o prodotta chimicamente usata per modificare o migliorare le caratteristiche di un terreno.

Azienda agricola e zootecnica
Unità tecnico-economica, costituita da terreni, anche in appezzamenti non contigui, ed eventualmente da impianti e attrezzature varie, in cui si attua, in via principale o secondaria, l'attività agricola e zootecnica ad opera di un conduttore - persona fisica, società, ente - che ne sopporta il rischio sia da solo, come conduttore coltivatore o conduttore con salariati e/o compartecipanti, sia in forma associata.

Bosco
Formazione, naturale o piantata dall'uomo, di alberi e di arbusti forestali in grado di produrre legno od altri prodotti definiti comunemente come forestali e di esercitare un'influenza sul clima, sul suolo e sul regime idrico.

Bosco puro
Superficie di terreno in cui le piante di una singola specie legnosa rappresentano, a maturità, almeno i nove decimi nell'area di incidenza totale del bosco.

Ceduo composto
Superficie a bosco costituito da fustaia e ceduo semplice frammisti.

Ceduo semplice
Superficie forestale le cui piante, nate esclusivamente o prevalentemente da gemma, sono destinate a rinnovarsi per via naturale e agamica (gemma).

Concime
Prodotto naturale o sintetico che può essere costituito da un solo elemento o che contiene, dichiarati, miscelati o combinati secondo vari rapporti, due o più elementi chimici principali (azoto, fosforo, potassio). Il concime può essere: minerale semplice, minerale composto, organo-minerale.

Conifere
Classe di piante sempreverdi legnose, con frutti a cono e foglie aghiformi o squamiformi; vi appartengono il pino, il cipresso, il cedro, il larice, la sequoia e l'abete.

Erbicida
Il prodotto o la sostanza che ha un'azione tossica sulle specifiche piante infestanti.

Ettaro (Ha)
Unità di misura di superficie agraria che equivale a 100 are, cioè a 10.000 metri quadrati.

Fertilizzante
Sostanza naturale o sintetica che rende più fertile un terreno agrario.

Foraggere permanenti
Le coltivazioni praticate sui terreni fuori avvicendamento, destinati permanentemente (o in ogni caso per un periodo superiore a cinque anni) alla produzione di piante erbacee poliennali o spontanee, coltivate o non, atte a fornire foraggio per l'alimentazione del bestiame.

Fungicida
Il prodotto o la sostanza che ha la proprietà di distruggere i funghi e le loro spore o di inibirne la crescita.

Fustaia
Superficie a bosco le cui piante sono destinate a essere coltivate ad alto fusto e a rinnovarsi prevalentemente per via naturale seme) o artificiale (talee). Rispetto alle specie legnose, le fustaie vengono distinte in: fustaie di conifere (o resinose), fustaie di latifoglie e miste.

Impianti di trasformazione
Stabilimenti o strutture in cui vengono eseguite le operazioni di trasformazione o elaborazione delle materie prime in prodotti trasformati.

Insetticida
Il prodotto o la sostanza la cui tossicità verso gli insetti è tale da provocarne la morte o da inibirne la crescita.

Latifoglie
Piante a foglie larghe.

Operatori (Prodotti agroalimentari di qualità DOP, IGP e STG)
Comprendono i produttori, i trasformatori, i produttori e trasformatori attivi nella produzione, trasformazione o elaborazione dei prodotti DOP, IGP e STG.

Orti familiari
Piccole superfici utilizzate prevalentemente per la coltivazione consociata di ortaggi, legumi freschi, patate, frutta, ecc. la cui produzione è destinata ad essere consumata esclusivamente dal conduttore e dalla sua famiglia.

Peso morto
Peso della carcassa fredda ottenuto in particolare, per i suini, sottraendo il due per cento dal peso a caldo rilevato al più tardi 45 minuti dopo l'operazione di dissanguamento e, per i bovini, sottraendo il due per cento dal peso a caldo rilevato al più tardi 60 minuti dopo l'operazione di dissanguamento.

Prati permanenti e pascoli
Coltivazioni foraggere erbacee fuori avvicendamento che occupano il terreno per un periodo superiore a cinque anni. Comprendono Prati permanenti (quando il foraggio viene, di norma, raccolto mediante falciatura) e Pascoli (quando il foraggio viene utilizzato, di regola, soltanto dal bestiame pascolante).

Principio attivo
La sostanza chimica responsabile dell'effetto determinato da un prodotto fitosanitario. (Direttiva Cee n. 91/414 in materia di immissione in commercio di prodotti fitosanitari; d.lgs. n. 194 del 17 marzo 1995).

Prodotto attivo
Prodotto DOP, IGP o STG riconosciuto dall'Unione europea per cui viene effettuata, controllata e certificata la produzione e/o trasformazione nell'anno di riferimento.

Prodotto riconosciuto
Prodotto DOP, IGP o STG riconosciuto dall'Unione europea (Regolamento Ue n. 115/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari) e iscritto nel Registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette o nel Registro delle specialità tradizionali garantite.

Prodotti agroalimentari di qualità
Comprendono tutti i prodotti DOP, IGP e STG, esclusi i vini DOP e IGP.

Prodotti DOP (Denominazione di Origine Protetta)
Comprendono le specialità agroalimentari che rappresentano il meglio della qualità certificata e protetta dall'Ue, in base alla normativa vigente (regolamento Ue 115/2012). Si contraddistinguono in quanto: sono originarie di una specifica zona geografica, presentano caratteristiche dovute essenzialmente o esclusivamente a un particolare ambiente geografico, inclusi i fattori naturali e umani, vengono prodotte e trasformate esclusivamente in una delimitata zona geografica.

Prodotti fitosanitari
Le sostanze attive e i preparati contenenti una o più sostanze attive, presentati nella forma in cui sono forniti all'utilizzatore e destinati a:
- proteggere i vegetali o i prodotti vegetali da tutti gli organismi nocivi alle piante e ai prodotti vegetali o a prevenirne l'azione,
- favorire o regolare i processi vitali dei vegetali, con esclusione dei fertilizzanti,
- conservare i prodotti vegetali, con esclusione dei conservanti disciplinati da particolari disposizioni,
- eliminare le piante indesiderate,
- eliminare parti di vegetali, frenare o evitare un loro indesiderato accrescimento.

Prodotti IGP (Indicazione geografica protetta)
Comprendono i prodotti agroalimentari di pregio riconosciuti e tutelati dalla legislazione europea (regolamento Ue 115/2012). Essi si contraddistinguono in quanto: sono originari di una specifica zona geografica, presentano una determinata qualità, una reputazione o altre caratteristiche che possono essere attribuite ad uno specifico territorio, vengono almeno prodotti e/o trasformati in una delimitata zona geografica.

Prodotti STG (Specialità Tradizionali Garantite)
Comprendono le specialità tradizionali garantite riconosciute e tutelate dall'Unione europea (regolamento Ue 115/2012), le cui peculiarità non dipendono dall'origine geografica ma da una composizione tradizionale del prodotto, da una ricetta tipica o da un metodo di produzione tradizionale.

Produttore (Prodotti agroalimentari di qualità DOP, IGP e STG)
Operatore che esercita l'attività di produzione delle materie prime che formano, tal quali o trasformate, prodotti DOP o IGP.

Produzione raccolta (delle coltivazioni)
Produzione agricola effettivamente asportata dal luogo di produzione ad opera dell'uomo, indipendentemente da quella che sarà la sua utilizzazione, incluse le eventuali aliquote utilizzate per l'alimentazione del bestiame e che pertanto risulta uguale alla produzione presente sulle piante meno la quota parte non raccolta e/o perduta durante le operazioni di raccolta.

Produzione totale (delle coltivazioni)
La totalità del prodotto presente sulla pianta allo stato di frutto pendente al momento in cui hanno inizio le normali operazioni di raccolta.

Seminativi
Superfici utilizzate per la coltura di piante erbacee, soggette all’avvicendamento colturale che prevede una durata delle coltivazioni non superiore ai cinque anni.

Superficie agricola utilizzata (SAU)
L’insieme dei terreni investiti a seminativi, orti familiari, prati permanenti e pascoli, coltivazioni legnose agrarie e castagneti da frutto. Essa costituisce la superficie investita ed effettivamente utilizzata in coltivazioni propriamente agricole. E' esclusa la superficie investita a funghi in grotte, sotterranei o appositi edifici.

Superficie forestale
La somma della superficie forestale boscata e della superficie forestale non boscata.

Superficie forestale boscata
L'estensione di terreno non inferiore a mezzo ettaro, in cui sono presenti piante forestali legnose, arboree e/o arbustive che producono legno o altri prodotti forestali, determinanti, a maturità, un'area d'insidenza (proiezione sul terreno della chioma delle piante) di almeno il 50 per cento della superficie e suscettibile di avere un ruolo indiretto sul clima e sul regime delle acque.

Superficie forestale non boscata
L’estensione di terreno costituita dalla superficie non produttiva, ma necessaria alla produzione (strade forestali, viali parafuoco, depositi di legno), e da altre piccole superfici quali terreni rocciosi, paludosi, ruscelli, vivai forestali situati in foresta e destinati al fabbisogno proprio nonché dalle abitazioni del personale forestale con i terreni annessi e le relative dipendenze dell'azienda forestale.

Trasformatore (Prodotti agroalimentari di qualità DOP, IGP e STG)
Operatore che svolge l'attività di trasformazione o elaborazione delle materie prime in prodotti trasformati.



12. Industria Artigianato Energia R & S

Addetto
Persona occupata in un'unità giuridico-economica, come lavoratore indipendente o dipendente (a tempo pieno, a tempo parziale o con contratto di formazione e lavoro), anche se temporaneamente assente (per servizio, ferie, malattia, sospensione dal lavoro, cassa integrazione guadagni eccetera). Comprende i titolari dell'impresa partecipanti direttamente alla gestione, i cooperatori (soci di cooperative che come corrispettivo della loro prestazione percepiscono un compenso proporzionato all'opera resa e una quota degli utili dell'impresa), i coadiuvanti familiari (parenti o affini del titolare che prestano lavoro manuale senza una prefissata retribuzione contrattuale), i dirigenti, i quadri, gli impiegati, gli operai e gli apprendisti.

Classificazione delle attività economiche 2007 - Ateco 2007
A partire dal 1° gennaio 2008 l'Istat ha adottato la nuova classificazione delle attività economiche Ateco 2007. La migrazione delle statistiche economiche alla nuova classificazione è avvenuta secondo un calendario specifico per le singole indagini statistiche ed unico per i paesi dell'Ue. L'Ateco 2007 è la versione nazionale della classificazione Nace Rev. 2 definita in ambito europeo che, a sua volta, deriva da quella definita a livello Onu (Isic Rev. 4). La classificazione Ateco 2007 presenta le varie attività economiche raggruppate, dal generale al particolare, in sezioni (21), divisioni (88), gruppi (272), classi (615), categorie (996) e sottocategorie (1.224). Diversamente dalle precedenti versioni della classificazione, non sono più presenti le sottosezioni precedentemente individuate dalle due lettere.

Consumo proprio del settore elettrico
CComprende l'energia assorbita dai servizi ausiliari degli impianti di trasformazione, trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica, dai magazzini e dagli uffici del settore elettrico.

Energia elettrica (consumo di)
Somma dell'energia elettrica fatturata dai servizi pubblici, dai grossisti e dai produttori ai loro clienti e di quella autoconsumata dagli autoproduttori.

Energia da fonti rinnovabili - Fer
Energia proveniente da fonti rinnovabili non fossili, vale a dire energia eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas. (Decreto legislativo 28/2011)

Fatturato (indicatori congiunturali)
Comprende il totale degli importi fatturati dall'unità d'osservazione durante il periodo di riferimento e corrisponde al valore delle vendite sul mercato dei beni o servizi forniti a terzi. Il fatturato comprende anche tutte le altre spese (trasporto, imballaggio eccetera) caricate sui clienti, anche se elencate separatamente sulla fattura. Il fatturato esclude l'Iva e le analoghe imposte deducibili direttamente collegate al fatturato, nonché tutti i dazi e le imposte sui beni o sui servizi fatturati dall'unità. Gli sconti concessi ai clienti e il valore degli imballaggi restituiti devono essere dedotti. Gli sconti e gli abbuoni concessi ai clienti in un momento successivo, ad esempio alla fine dell'anno, non sono presi in considerazione. Non sono comprese nel fatturato le entrate classificate in contabilità aziendale come altri proventi di gestione, proventi finanziari e proventi straordinari. Sono esclusi anche i contributi ricevuti dalle pubbliche amministrazioni o dalle istituzioni dell'Unione europea.

Impresa
Unità giuridico-economica che produce beni e servizi destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, ha facoltà di distribuire i profitti realizzati ai soggetti proprietari, siano essi privati o pubblici. Tra le imprese sono comprese: le imprese individuali, le società di persone, le società di capitali, le società cooperative, i consorzi di diritto privato, gli enti pubblici economici, le aziende speciali e le aziende pubbliche dei servizi. Sono considerate imprese anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.

Impresa attiva
Impresa che ha svolto una attività produttiva per almeno sei mesi nell'anno di riferimento.

Potenza efficiente
Massima potenza elettrica possibile per una durata di funzionamento uguale o superiore a quattro ore e per la produzione esclusiva di potenza attiva, supponendo tutte le parti dell'impianto interamente in efficienza e nelle condizioni ottimali (di portata e di salto nel caso degli impianti idroelettrici e di disponibilità di combustibile e di acqua di raffreddamento nel caso degli impianti termoelettrici).

Produzione lorda di energia elettrica
LProcesso di trasformazione di una fonte energetica in energia elettrica. Somma delle quantità di energia elettrica prodotta, misurata in uscita dagli impianti, comprensiva dell'energia elettrica destinata ai servizi ausiliari della produzione.

Produzione netta di energia elettrica
Somma della quantità di energia elettrica prodotta, misurata in uscita dagli impianti di produzione.

Ricerca e sviluppo sperimentale (R & S)
Il complesso di lavori creativi intrapresi in modo sistematico sia per accrescere l'insieme delle conoscenze (compresa la conoscenza dell'uomo, della cultura e della società), sia per utilizzare dette conoscenze per nuove applicazioni. Viene distinta in tre tipologie: Ricerca di base, ricerca applicata, sviluppo sperimentale.

Ricerca applicata
Il lavoro originale intrapreso al fine di acquisire nuove conoscenze e finalizzato anche e principalmente a una pratica e specifica applicazione.

Ricerca di base
Il lavoro sperimentale o teorico intrapreso principalmente per acquisire nuove conoscenze sui fondamenti dei fenomeni e dei fatti osservabili, non finalizzato a una specifica applicazione.

Settori istituzionali
Raggruppamento di unità istituzionali che hanno un comportamento economico simile: società finanziarie e non finanziarie, famiglie, istituzioni sociali private senza scopo di lucro al servizio delle famiglie, amministrazioni pubbliche e resto del mondo. L'Unità istituzionale è l'unità residente che gode di autonomia di decisione nell'esercizio della propria funzione principale e che dispone di una contabilità completa o ha la possibilità, dal punto di vista economico e giuridico, di compilare una contabilità completa qualora gliene sia fatta richiesta.

Sistema locale del lavoro - Sll
Unità territoriale identificata da un insieme di comuni contigui legati fra loro dai flussi di pendolarismo. I sistemi locali ripartiscono esaustivamente il territorio nazionale, prescindendo da altre classificazioni amministrative. Consentono la diffusione di informazione statistica su una base geografica di aree funzionali. Sotto il profilo metodologico i sistemi locali sono costruiti come aggregazione di comuni che soddisfano requisiti di dimensione (almeno 1.000 occupati residenti) e di livelli minimi d'interazione espressi tramite funzioni di auto-contenimento (per maggiori dettagli si veda la nota metodologica in http://www.istat.it/it/archivio/142676).

Spesa per la ricerca esterna (extra-muros)
Spesa per attività di ricerca scientifica e sviluppo sperimentale (R&s) commissionata a strutture esterne.

Spesa per la ricerca interna (intra-muros)
Spesa per attività di ricerca scientifica e sviluppo sperimentale (R&s) svolta da istituzioni pubbliche, istituzioni private non profit, imprese e università con proprio personale e con proprie attrezzature.

Sviluppo sperimentale
Il lavoro sistematico basato sulle conoscenze esistenti acquisite attraverso la ricerca e l'esperienza pratica, condotto al fine di completare, sviluppare o migliorare materiali, prodotti e processi produttivi, sistemi e servizi.

Unités des Communes valdôtaines
A decorrere dal 2015, i bacini territoriali sono composti dalle 8 Unité des Communes valdôtaines istituite con decreto del Presidente della Regione n. 481/2014 e dal Comune di Aosta.
Le Unité des Communes valdôtaines sono così articolate:

- Unité des Communes valdôtaines Valdigne - Mont-Blanc Courmayeur, La Salle, La Thuile, Morgex, Pré-Saint- Didier

- Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis Arvier, Avise, Aymavilles, Cogne, Introd, Rhêmes-Notre-Dame, Rhêmes-Saint-Georges, Saint-Nicolas, Saint-Pierre, Sarre, Valgrisenche, Valsavarenche,Villeneuve

- Unité des Communes valdôtaines Grand-Combin Allein, Bionaz, Doues, Étroubles, Gignod, Ollomont, Oyace, Roisan, Saint-Oyen, Saint-Rhémy-en-Bosses,Valpelline

- Unité des Communes valdôtaines Mont-Émilius Brissogne, Charvensod, Fénis, Gressan, Jovençan, Nus, Pollein, Quart, Saint-Christophe, Saint-Marcel

- Unité des Communes valdôtaines Mont-Cervin Antey-Saint-André, Chambave, Chamois, Châtillon, Émarèse, La Magdeleine, Pontey, Saint-Denis, Saint-Vincent, Torgnon, Valtournenche, Verrayes

- Unité des Communes valdôtaines Évançon Arnad, Ayas, Brusson, Challand-Saint-Anselme, Challand-Saint-Victor, Champdepraz, Issogne, Montjovet, Verrès

- Unité des Communes valdôtaines Mont-Rose Bard, Champorcher, Donnas, Fontainemore, Hône, Lillianes, Perloz, Pontboset, Pont-Saint-Martin

- Unité des Communes valdôtaines Walser Gaby, Gressoney-La-Trinité, Gressoney-Saint-Jean, Issime.

Si segnala che dall'1/1/2017 il Comune di Emarèse, con decreto del Presidente della Regione n. 621/2016, passa dall'Unité des Communes valdôtaines Mont-Cervin all'Unité des Communes valdôtaines Évançon.
Per gli anni antecedenti al 2015, i bacini territoriali erano composti dalle 8 Comunità montane previste dalla l.r. n. 54/1998 e dal Comune di Aosta.

Unità locale
Luogo fisico nel quale un'unità giuridico-economica (impresa, istituzione pubblica e istituzione non profit) esercita una o più attività. L'unità locale corrisponde a un'unità giuridico-economica o a una sua parte, situata in una località topograficamente identificata da un indirizzo e da un numero civico. In tale località, o a partire da tale località, si esercitano delle attività economiche per le quali una o più persone lavorano (eventualmente a tempo parziale) per conto della stessa unità giuridico-economica. L'unità locale può essere una scuola, un ospedale, uno stabilimento, un laboratorio, un negozio, un ufficio, un'agenzia, un magazzino, ecc. in cui si realizza la produzione di beni o si svolge o si organizza la prestazione di servizi. Per le istituzioni non profit si precisa che l'unità locale opera con lo stesso codice fiscale dell'istituzione non profit e non ha, quindi, autonomia decisionale e/o di bilancio.



13. Costruzioni, edilizia e lavori pubblici

Le informazioni statistiche pubblicate sono relative ai risultati della "Rilevazione dei permessi di costruire", di cui è titolare l'Istat.
La Rilevazione è finalizzata alla produzione di statistiche strutturali sulla nuova edilizia, ed acquisisce mensilmente tutti i permessi di costruire, le DIA, le SCIA (relative alla nuova Edilizia) e l'Edilizia pubblica (DPR 380/2001, art. 7), i cui risultati vengono diffusi con frequenza trimestrale ed è condotta con copertura censuaria quindi coinvolge tutti i comuni italiani.
Per informazioni sulla rilevazione si rimanda al sito http://www.istat.it/it/archivio/13020.

Abitazione (rilevazione dei permessi di costruire)
Uno o più vani utili, destinati all'abitare, con un ingresso indipendente su strada, pianerottolo, cortile, terrazzo, ballatoio e simili.

Ampliamento del fabbricato
Ulteriore costruzione in senso orizzontale o verticale, su di un fabbricato preesistente, con incremento di volume del fabbricato stesso.

Compravendita
Contratto per il quale si trasferisce la proprietà di qualcosa dietro pagamento di una determinata somma di denaro.

Denuncia di inizio attività - Dia
Titolo abilitativo a costruire ai sensi degli articoli 22-23 e 37 del decreto del Presidente della Repubblica 380/2001 e successive modifiche e integrazioni.

Emergenza abitativa
L'emergenza abitativa individua le situazioni di quei nuclei che - in possesso di specifici requisiti previsti dagli appositi regolamenti regionali e comunali - necessitano di essere aiutati nell'individuazione di una soluzione abitativa in tempi molto più rapidi rispetto a quelli previsti per le assegnazioni ordinarie di alloggi ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) per via della situazione abitativa "emergenziale" nella quale versano.

Fabbricato
Costruzione coperta, isolata da vie o spazi vuoti, oppure da altre costruzioni mediante muri maestri che si elevano, senza soluzione di continuità, dalle fondamenta al tetto, che disponga di uno o più liberi accessi sulla via e abbia, eventualmente, una o più scale autonome.

Fabbricato non residenziale
Fabbricato o quella parte di fabbricato destinato esclusivamente o prevalentemente a un uso diverso da quello residenziale.

Fabbricato nuovo
Fabbricato costruito ex-novo dalle fondamenta al tetto. Sono da considerare nuovi fabbricati anche quelli interamente ricostruiti.

Fabbricato residenziale
Fabbricato o parte di fabbricato destinato esclusivamente o prevalentemente all'abitare.

Fondo per il sostegno alla locazione
Misura adottata per offrire un contributo temporaneo a copertura del costo del canone a sostegno dei soggetti in difficoltà nel pagamento del canone di affitto, o che rischiano la perdita della casa per problemi economici (disoccupazione, famiglie monoreddito, ecc.) .

Permesso di costruire
L'autorizzazione amministrativa alla realizzazione o trasformazione di manufatti edilizi rilasciata dal dirigente o dal responsabile del competente ufficio comunale, dietro presentazione di progetto.

Segnalazione certificata di inizio attività - Scia
Titolo abilitativo a costruire ai sensi del decreto legge 78/2010 convertito nella legge 122/2010.

Stanza (vano utile)
Vano compreso nell'abitazione, che abbia luce e aria dirette e una ampiezza sufficiente a contenere almeno un letto (camera da letto, sala da pranzo, studio, salotto, eccetera), nonché la cucina e i vani ricavati dalle soffitte, quando abbiano i requisiti di abitabilità.

Superficie utile abitabile
La superficie del pavimento dell'abitazione (o dei vani) misurata al netto di murature, pilastri, tramezzi, sguinci, vani di porte e finestre, di eventuali scale interne, di logge e balconi.

Superficie per servizi esterni alle abitazioni
La superficie per servizi ed accessori (SNR) è costituita da: cantine, soffitte, locali motore per ascensore, cabine idriche, lavatoi comuni, centrali termiche ed altri locali a stretto servizio delle residenze, box, autorimesse singole o collettive, androni d'ingresso e porticati liberi (esclusi i porticati di uso pubblico), logge e balconi.

Superficie destinata ad attività produttive e servizi
E' la parte di superficie del fabbricato residenziale non destinata all'abitare (per esempio negozi, uffici, ecc.). Deve essere indicato il settore di destinazione previsto: agricoltura, attività produttive e artigianato, ecc.

Superficie totale del fabbricato
E' la superficie totale del fabbricato, al lordo delle tramezzature interne e delle tamponature esterne.

Vano accessorio (di abitazione)
Lo spazio coperto, delimitato da ogni lato da pareti (in muratura, legno o vetro) anche se qualcuna non raggiunge il soffitto (bagni, corridoi, ingressi, cucine quando non hanno il requisito di stanza, eccetera). La parete interrotta da notevole apertura (arco e simili) è considerata come divisorio di due vani, salvo che uno di essi, per le piccole dimensioni, non risulti parte integrante dell'altro.

Volume di fabbricato (v/p vuoto per pieno)
Il volume totale dello spazio compreso tra le pareti esterne, il pavimento più basso e la copertura misurata dall'esterno.

Titolo abilitativo (in edilizia)
I titoli abilitativi delle trasformazioni urbanistiche o edilizie sono costituiti:
a) dal permesso di costruire;
b) dalla segnalazione certificata di inizio attività edilizia (SCIA edilizia) e dalla comunicazione di varianti in corso d'opera;
c) da qualsiasi altro titolo abilitativo, comunque denominato, previsto da leggi di settore o in materia di procedimento unico, a condizione che gli interventi siano conformi alle prescrizioni urbanistiche ed edilizie vigenti.





14. Commercio interno ed estero

Commercio al dettaglio
Vendita al dettaglio di diverse tipologie di prodotti presenti all'interno di uno stesso esercizio (non specializzato) come supermercati o grandi magazzini. L'attività di vendita può riguardare sia il settore non alimentare che alimentare (limitatamente all'alimentazione umana) od entrambi.

Commercio ambulante
Commercio al dettaglio di articoli nuovi o usati in banchi, di solito smontabili, collocati su una strada pubblica oppure in un posto fisso all'interno di un mercato.

Esportazioni
Trasferimenti di merci e servizi da operatori residenti a operatori non residenti (resto del mondo). Comprendono tutti i beni che a qualunque titolo (oneroso e gratuito) escono dal territorio economico della regione per essere destinati al resto del mondo.

Forma giuridica
Classificazione delle unità giuridico-economiche basata sugli elementi giuridici che le caratterizzano, quali definizione, struttura organizzativa e funzioni, secondo la disciplina dettata dal Codice civile, dalla Costituzione e dalla legislazione ordinaria rilevante in materia.

Grande distribuzione
Categoria che comprende le imprese che operano attraverso punti vendita al dettaglio operanti nella forma di supermercato, ipermercato, discount di alimentari, grande magazzino, altra impresa specializzata di grande superficie.

Grande magazzino
Esercizio al dettaglio operante nel campo non alimentare, organizzato prevalentemente a libero servizio, che dispone di una superficie di vendita uguale o superiore a 400 mq. e di un assortimento di prodotti, in massima parte di largo consumo, appartenenti a differenti merceologie, generalmente suddivisi in reparti.

Grande superficie specializzata
Esercizio al dettaglio operante nel settore non alimentare (spesso appartenente ad una catena distributiva a succursali) che tratta in modo esclusivo o prevalente una specifica gamma merceologica di prodotti su una superficie di vendita non inferiore ai 1.500 mq.

Importazioni (di beni e servizi)
Sono costituite dagli acquisti all'estero (resto del mondo) di beni (merci) e di servizi, introdotti nel territorio nazionale. Le importazioni di beni comprendono tutti i beni (nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, entrano nel territorio economico del paese in provenienza dal resto del mondo. Esse possono essere valutate al valore Fob (Free on board), o al valore Cif (Cost, insurance and freight) che comprende: il valore Fob dei beni, le spese di trasporto e le attività assicurative tra la frontiera del paese esportatore e la frontiera del paese importatore. Le importazioni di servizi includono tutti i servizi (trasporto, assicurazione, altri) prestati da unità non residenti a unità residenti.

Ipermercato
Esercizio al dettaglio con superficie superiore a 2.500 metri quadrati, suddivisa in reparti, alimentare e non alimentare, aventi rispettivamente le caratteristiche di supermercato e di grande magazzino.

Merce (commercio estero)
I beni mobili, ossia tutti i prodotti concreti e tangibili oggetto di transazione commerciale. L'energia elettrica, pur non essendo un bene mobile, è considerata merce ai fini statistici. Nelle statistiche del commercio con l'estero sono incluse tutte le merci che formano oggetto di scambi internazionali, a eccezione di quelle che, per la loro particolare natura ovvero a seguito di accordi intervenuti in sede internazionale, vengono escluse dalla rilevazione.

Minimercato
Esercizio al dettaglio in sede fissa operante nel campo alimentare con una superficie di vendita che varia tra 200 e 399 mq e che presenta le medesime caratteristiche del supermercato.

Paese di destinazione (delle merci)
Ultimo paese conosciuto, al momento dell'esportazione, verso il quale le merci saranno consegnate.

Paese di origine (delle merci)
Paese nel quale le merci sono interamente ottenute. Nel caso di merci alla cui produzione abbiano contribuito due o più paesi, queste sono considerate originarie del paese in cui è avvenuta l'ultima lavorazione o trasformazione sostanziale che ha originato il prodotto nuovo o una fase importante della lavorazione. Anche il paese membro può essere paese di origine per le merci prodotte, spedite all'estero e successivamente reintrodotte nel territorio statistico dello stesso paese.

Paese di provenienza (delle merci)
Il paese dal quale le merci risultano essere state spedite.

Supermercato
Esercizio al dettaglio operante nel campo alimentare, organizzato prevalentemente a libero servizio e con pagamento all'uscita, che dispone di una superficie di vendita uguale o superiore a 400 mq. e di un vasto assortimento di prodotti di largo consumo ed in massima parte preconfezionati nonché, eventualmente, di alcuni articoli non alimentari di uso domestico corrente.

Superficie di vendita (di un esercizio commerciale)
L'area destinata alla vendita, compresa quella occupata da banchi, scaffalature e simili. Non costituisce superficie di vendita quella destinata a magazzini, depositi, locali di lavorazione, uffici e servizi.



15. Turismo

Affittacamere
Strutture composte da non più di sei camere ubicate in non più di due appartamenti ammobiliati in uno stesso stabile nei quali sono forniti alloggi e, eventualmente, servizi complementari.

Agriturismo
Nella categoria rientrano i soli locali, situati in fabbricati rurali, nei quali viene dato alloggio a turisti da imprenditori agricoli singoli o associati ai sensi della legge n. 96 del 20 febbraio 2006.

Albergo
Esercizio ricettivo aperto al pubblico, a gestione unitaria, che fornisce alloggio, eventualmente vitto e altri servizi accessori, in camere ubicate in uno o più stabili o in parti di stabili. Si distinguono esercizi alberghieri, con stelle da una a cinque stelle lusso, e residenze turistico-alberghiere. Requisiti minimi degli alberghi ai fini della classificazione sono:
. capacità ricettiva non inferiore a sette stanze (a meno di deroghe previste nelle leggi regionali),
. almeno un servizio igienico ogni dieci posti letto,
. un lavabo con acqua corrente calda e fredda per ogni camera,
. un locale ad uso comune,
. impianti tecnologici e numero di addetti adeguati e qualificati al funzionamento della struttura.
Gli alberghi contrassegnati con cinque stelle assumono la denominazione aggiuntiva "lusso" quando sono in possesso degli standard tipici degli esercizi di classe internazionale.

Arrivi
Il numero di clienti che ha effettuato il check-in negli esercizi ricettivi (alberghieri o extra-alberghieri) nel periodo considerato.

Bed & Breakfast
Strutture ricettive che offrono un servizio di alloggio e prima colazione per un numero limitato di camere e/o di posti letto.

Camera
Unità formata da una stanza o da una serie di stanze costituenti un'unità indivisibile in una struttura ricettiva o in una abitazione. Possono essere singole, doppie o multiple, a seconda del fatto che siano state allestite in modo permanente per ospitare una, due o più persone. Il numero delle stanze esistenti è il numero che la struttura mette a disposizione dei clienti (turisti). Non andrebbero incluse le stanze utilizzate come residenza permanente (per più di un anno). I bagni e i gabinetti non contano come stanze.

Campeggi
Esercizi ricettivi che espletano attività di fornitura, a persone che soggiornano per brevi periodi, di spazi e servizi per camper e roulotte in aree di sosta attrezzate e campeggi. I campeggi, nello specifico, sono esercizi ricettivi aperti al pubblico, a gestione unitaria, attrezzati su aree recintate per la sosta e il soggiorno di turisti provvisti, di norma, di tende o di altri mezzi autonomi di pernottamento.

Case e appartamenti per vacanze
Immobili arredati, gestiti in forma imprenditoriale, dati in affitto a turisti, senza offerta di servizi centralizzati, nel corso di una o più stagioni, con contratti aventi validità non superiore ai tre mesi consecutivi.

Case per ferie
Strutture ricettive attrezzate per il soggiorno di persone o gruppi e gestite, al di fuori di normali canali commerciali, da enti pubblici, associazioni o enti religiosi operanti senza fine di lucro per il conseguimento di finalità sociali, culturali, assistenziali, religiose o sportive, nonché da enti o aziende per il soggiorno dei propri dipendenti e dei loro familiari. Tale categoria, in base alle normative regionali, include i centri di vacanza per minori, le colonie, i pensionati universitari, le case della gioventù, le foresterie, le case per esercizi spirituali, le case religiose di ospitalità, i centri vacanze per ragazzi, i centri soggiorni sociali, eccetera.

Esercizi alberghieri
La categoria include gli alberghi da una a cinque stelle, i villaggi albergo, le residenze turistico-alberghiere, le pensioni, i motel, le residenze d'epoca, gli alberghi meublé o garnì, le dimore storiche, gli alberghi diffusi, i centri benessere (beauty farm), i centri congressi e conferenze e tutte le altre tipologie di alloggio che in base alle normative regionali sono assimilabili agli alberghi.

Esercizi extra-alberghieri
La categoria include i campeggi e le aree attrezzate per camper e roulotte, i villaggi turistici, le forme miste di campeggi e villaggi turistici, gli agriturismi, gli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, gli ostelli per la gioventù, le case per ferie, i rifugi di montagna, i bed&breakfast e gli altri esercizi ricettivi non altrove classificati.

Esercizi ricettivi
L'insieme degli esercizi alberghieri ed extra-alberghieri.

Ostelli per la gioventù
LStrutture ricettive attrezzate per il soggiorno e il pernottamento dei giovani e dei loro accompagnatori.

Permanenza media
Durata media della permanenza dei clienti negli esercizi ricettivi. Si calcola mediante il rapporto tra il numero di notti trascorse (presenze) e il numero di clienti arrivati nella struttura ricettiva (arrivi).

Presenze
Numero di notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi nel periodo considerato.

Residenza Turistico-Alberghiera
Esercizio ricettivo alberghiero, aperto al pubblico, a gestione unitaria, che fornisce alloggi e servizi accessori in unità abitative arredate costituite da uno o più locali, dotate di servizio autonomo di cucina. Secondo gli stessi criteri degli alberghi, le leggi regionali provvedono a classificare le residenze turistico-alberghiere secondo il numero di stelle: quattro, tre e due stelle.

Rifugi alpini
Locali idonei a offrire ospitalità in zone montane di alta quota, fuori dai centri urbani.

Turista
Chi si reca in un luogo diverso da quelli solitamente frequentati (ambiente abituale) e trascorre almeno una notte nel luogo visitato.

Villaggi turistici
Sono gli esercizi ricettivi aperti al pubblico, a gestione unitaria, attrezzati su aree recintate per la sosta e il soggiorno in allestimenti minimi, di turisti sprovvisti, di norma, di mezzi autonomi di pernottamento. Sono contrassegnati con quattro, tre o due stelle in rapporto al servizio offerto, alla loro ubicazione e alla presenza di attrezzature ricreative, culturali e sportive.



16. Trasporti e impianti a fune

Ascensore inclinato
E' un ascensore che trasporta persone (nel caso di trasporto di merci viene definito piano inclinato) percorrendo un percorso non verticale ma appunto inclinato.

Autobus
Veicoli destinati al trasporto di persone equipaggiati con più di nove posti compreso quello del conducente.

Autocarro
Veicolo stradale destinato esclusivamente o principalmente al trasporto di cose e delle persone addette all’uso o al trasporto delle cose stesse.

Autostrada
Strada extraurbana o urbana a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia, eventuale banchina pavimentata a sinistra e corsia di emergenza o banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso e di accessi privati, dotata di recinzione e di sistemi di assistenza all'utente lungo l'intero tracciato, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore e contraddistinta da appositi segnali di inizio e fine. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio ed aree di parcheggio, entrambe con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione.

Autoveicolo
Veicolo stradale provvisto di un motore che costituisce il suo solo mezzo di propulsione, utilizzato normalmente per il trasporto di persone o merci o per la trazione di veicoli stradali.

Autoveicoli per uso speciale
Veicoli caratterizzati dall'essere muniti permanentemente di speciali attrezzature e destinati prevalentemente al trasporto proprio. Su tali veicoli è consentito il trasporto del personale e dei materiali connessi col ciclo operativo delle attrezzature e di persone e cose connesse alla destinazione d'uso delle attrezzature stesse.

Autoveicoli per trasporti specifici
Veicoli destinati al trasporto di determinate cose o di persone in particolari condizioni, caratterizzati dall'essere muniti permanentemente di speciali attrezzature relative a tale scopo.

Autovetture
Veicoli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo nove posti, compreso quello del conducente.

BabyPark
Parchi gioco sulla neve per bambini, attrezzati con scivoli, gonfiabili, tunnel, piste per slittini e ciambelloni.

Ciclomotore
Veicolo stradale a due o tre ruote, dotato di motore di cilindrata inferiore a 50 centimetri cubi e velocità massima consentita stabilita dalla normativa nazionale.

Ferrovia
Via di comunicazione dotata di binario, destinata esclusivamente alla circolazione di veicoli ferroviari.

Funicolare
Impianto di trasporto costituito da veicoli la cui trazione è realizzata mediante funi d'acciaio. Le dimensioni dei veicoli sono variabili e diverse vetture singole possono collegarsi a formare interi treni.

Funifor
E' un innovativo impianto a va e vieni.

Funivia a va e vieni
Le funivie a va e vieni sono impianti a fune ideali per terreni estremamente impervi e per la loro stabilità al vento. In questo sistema, una o due cabine viaggiano in servizio alternato tra le stazioni terminali e vengono movimentate da una fune traente. Possono scorrere su una o due funi portanti e in casi particolari possono essere anche monofuni. Le più grandi cabine per funivie a va e vieni possono trasportare fino a 200 persone.

Incidente stradale
Incidente verificatosi nelle vie o piazze aperte alla circolazione nel quale risultino coinvolti veicoli fermi o in movimento e dal quale siano derivate lesioni a persone.

Kinderheim
Servizio di assistenza ed intrattenimento in ambiente attrezzato e chiuso per bambini sotto la guida di personale specializzato.

Manovia
Sciovia nella quale lo sciatore si pone al lato della monofune e sale rimanendo attaccato tramite una maniglia.

Motocarro
Il veicolo a motore a tre ruote destinato al trasporto di cose.

Motociclo
Veicolo stradale a due ruote, con o senza side-car, incluse le motociclette, oppure l’autoveicolo stradale a tre ruote, di tara inferiore ai 400 chilogrammi. Sono inclusi tutti i veicoli di cilindrata uguale o superiore a 50 centimetri cubi, nonché quelli con cilindrata inferiore a 50 centimetri cubi che non rientrano nella definizione di ciclomotore.

Motrice
Autoveicolo destinato, esclusivamente o prevalentemente, al traino di veicoli stradali non provvisti di motore (prevalentemente semirimorchi).

Parco veicolare
Numero dei mezzi di trasporto presenti in una data area geografica, catalogati per tipologia.

Piste blu
Le piste di colore Blu, o piste azzurre, hanno una pendenza media tra il 6% e il 25% e sono considerate piste facili, adatte a principianti in stadio di avanzamento. Le blu o piste azzurre hanno lunghezze già da vera e propria pista da sci.

Piste rosse
Le piste rosse sono quelle con pendenze medie tra il 26% e il 40% e sono destinate a sciatori già esperti e con capacità di conduzione degli sci tali da affrontare le medie difficoltà che si incontrano su questi tracciati.

Piste nere
Le piste nere hanno pendenze medie superiori al 40% e quindi presentano livelli di difficoltà elevata e sono riservate a sciatori con molta esperienza e capacità tecnica nella conduzione degli sci. Nel caso in cui la pendenza superi il 55% c'è normalmente un ulteriore cartello che segnala che si tratta di piste per "sciatori molto esperti".

Pubblico registro automobilistico (P.R.A.)
Registro che riporta le vicende giuridiche dei veicoli (trasferimento di proprietà, ipoteche, vincoli derivanti da finanziamenti) e anche elementi tecnici collegabili alla determinazione della tassa di proprietà.

Pulsé
Le cabinovie di tipo pulsé sono impianti a morsa fissa. Le cabine operano in gruppi di veicoli essendo allineate una dopo l'altra. La velocità diminuisce, fino a volte addirittura a fermarsi, quando le cabine arrivano nelle stazioni. Gli impianti pulsé funzionano sia durante la stagione invernale sia in quella estiva. La capacità di trasporto è piuttosto ridotta quindi sono adatte per tratte brevi.

Quadricicli a motore
Veicoli a quattro ruote destinati al trasporto di cose con al massimo una persona oltre al conducente nella cabina di guida, ai trasporti specifici e per uso speciale, la cui massa a vuoto non superi le 0,55 t, con esclusione della massa delle batterie se a trazione elettrica, capaci di sviluppare su strada orizzontale una velocità massima fino a 80 km/h. Le caratteristiche costruttive sono stabilite dal regolamento. Detti veicoli, qualora superino anche uno solo dei limiti stabiliti sono considerati autoveicoli.

Rete stradale
Insieme delle strade in una data area geografica.

Rimorchio
Veicolo stradale destinato a essere trainato da un autoveicolo stradale.

Sciovia
Funicolare terrestre per il traino di sciatori su piste di neve mediante appositi attacchi fissati ad una fune traente, tesa tra le stazioni estreme ad una conveniente altezza dal suolo, ed eventualmente sostenuta in punti intermedi.

Seggiovie ad ammorsamento automatico
Le seggiovie automatiche rappresentano il più veloce sistema di trasporto. Speciali cupole possono essere abbassate in qualsiasi momento durante il viaggio per proteggersi contro gli agenti atmosferici. È possibile scegliere cupole colorate, che regalano una piacevole visuale anche in condizioni climatiche non favorevoli. In caso di freddo intenso i sedili riscaldati offrono tutto il comfort che si desidera. I viaggiatori possono salire e scendere da veicoli fermi: lo sgancio della fune avviene in modo che la seggiola o la cabinetta scorra per un breve tratto su una rotaia aerea fino a raggiungere il luogo a ciò destinato in stazione.

Seggiovie ad ammorsamento fisso
Le seggiovie ad ammorsamento fisso sono molto diffuse e vengono utilizzate da molto tempo, soprattutto grazie alla loro robustezza e alla lunga durata. Oggi le seggiovie ad ammorsamento fisso sono principalmente disponibili per due o quattro passeggeri. Con questa tipologia di seggiovia i viaggiatori devono salire e scendere mentre i sedili sono in movimento.

Semirimorchio
Veicolo senza motore destinato al traino da parte di un trattore stradale con cui, in abbinamento, forma un complesso veicolare definito autoarticolato. Il termine semirimorchio deriva dal fatto che il veicolo scarica parte del proprio peso sui suoi stessi assi e parte sulla ralla del trattore stradale che lo traina per cui, da un punto di vista fisico, è trainato solo per metà.

Ski-pass
Biglietto che permette di accedere agli impianti di risalita di una determinata stazione sciistica o di un comprensorio sciistico.

SnowPark
Area montana innevata destinata allo snowboard e ad altri sport invernali, attrezzata con dossi e cunette per compiere salti ed evoluzioni acrobatiche.

Strada
La via di comunicazione con sede diversa dai binari e dai corridoi destinati al traffico aereo pubblico, essenzialmente destinata alla circolazione di autoveicoli stradali a guida libera.

Strada extraurbana
Strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia e banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso, con accessi alle proprietà laterali coordinati, contraddistinta dagli appositi segnali di inizio e fine, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore; per eventuali altre categorie di utenti devono essere previsti opportuni spazi. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio, che comprendano spazi per la sosta, con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione.

Strada urbana
Strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali esterne alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate.

Telecabina
Piccola cabina per il trasporto di una o due persone a mezzo di un impianto a fune a senso unico di marcia identico a quello della seggiovia.

Transiti medi giornalieri
Veicoli entrati e usciti ai caselli lungo la tratta autostradale, divisi per il numero di giorni considerati.

Trattori stradali
Veicoli destinati esclusivamente al traino di rimorchi o semirimorchi



17. Credito

Attività bancaria
E’ costituita dalla raccolta di risparmio tra il pubblico e dall’esercizio del credito; ha carattere d’impresa (banche).

Certificati di deposito
Titoli trasferibili, a tasso fisso o variabile, rappresentativi di depositi a scadenza vincolata. Possono essere emessi da tutte le banche. I certificati di deposito a breve termine hanno una scadenza inferiore a 18 mesi, quelli a medio termine una scadenza pari o superiore a 18 mesi.

Conto corrente
Il conto corrente bancario è un prodotto per la raccolta dei risparmi che al contempo semplifica la gestione del denaro grazie ai servizi offerti dalla banca per effettuare pagamenti e riscuotere incassi. La differenza tra l'importo complessivo degli accrediti (versamenti) e quello degli addebiti (prelevamenti) effettuati fino ad una certa data, è espressa in modo sintetico dal saldo del conto corrente. A seconda del segno della differenza, il saldo è detto a credito (positiva), altrimenti a debito (negativa). Ogni nuova registrazione sul conto ne determina un aggiornamento.

Credito al consumo
Il credito al consumo è il contratto con il quale viene dilazionato il pagamento del prezzo ovvero concesso un prestito o altra analoga facilitazione finanziaria al consumatore per l'acquisto di beni e di servizi per fini diversi da quelli professionali.

Depositi
La voce comprende i conti correnti, i depositi con durata prestabilita e quelli rimborsabili con preavviso, le passività subordinate stipulate con una forma tecnica diversa dalle obbligazioni, le operazioni pronti contro termine passive. I depositi in conto corrente comprendono anche gli assegni circolari, mentre non comprendono i conti correnti vincolati. I depositi con durata prestabilita includono i certificati di deposito, compresi quelli emessi per la raccolta di prestiti subordinati, i conti correnti vincolati e i depositi a risparmio vincolati. I depositi rimborsabili con preavviso comprendono i depositi a risparmio liberi e altri depositi non utilizzabili per pagamenti al dettaglio.

Depositi overnight
Scambio di fondi effettuato nella giornata di negoziazione con rientro nella giornata lavorativa successiva.

Fair value
È il corrispettivo al quale un'attività (passività) può essere scambiata (estinta) in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili.

Fido
È l'importo massimo di credito che la banca concede a un cliente. La sua concessione richiede accertamenti in merito alle fonti di reddito e alla consistenza patrimoniale del cliente al fine di valutare la capacità di rimborso del credito erogato, anche in ottica prospettica. E' detto generale se utilizzabile in qualsiasi momento e per ogni tipo di operazione, a seconda delle proprie esigenze. Il fido accordato è l'importo massimo di credito che la banca ha deciso di concedere al cliente. Il fido utilizzato è la parte del credito effettivamente utilizzata dal cliente.

Finanziamenti agevolati
Operazioni eseguite a tasso inferiore a quello di mercato in virtù di provvedimenti legislativi che dispongono la concessione del concorso agli interessi e/o l’impiego di fondi statali o di altri enti della pubblica amministrazione.

Garanzie
Le garanzie rafforzano la posizione del creditore circa l'adempimento della prestazione da parte del debitore. Molti rapporti contrattuali con le banche possono essere accompagnati dal rilascio di garanzie che vengono definite attive quando la banca le riceve e passive quando è la banca a rilasciarle a favore dei clienti. Per quanto riguarda le garanzie attive si distingue fra garanzie personali che attengono alla generale capacità patrimoniale di chi le ha prestate, debitore o altra persona e non sono quindi costituite su uno specifico bene ovvero garanzie reali. Per queste ultime la riscossione del credito è garantita da un bene mobile (in questo caso si parla di pegno) o da un bene immobile o mobile registrato (e allora si parla di ipoteca). Le garanzie reali danno al creditore il diritto di soddisfare il proprio credito con precedenza (prelazione) rispetto a coloro che ne sono sprovvisti.

Impieghi delle banche
Includono i finanziamenti a clientela ordinaria nelle seguenti forme tecniche: sconto di portafoglio, scoperti di conto corrente, operazioni autoliquidanti (finanziamenti per anticipi su effetti, altri titoli di credito e documenti accreditati salvo buon fine), finanziamenti per anticipi su operazioni di import-export, mutui, anticipazioni attive non regolate in conto corrente, riporti attivi, sovvenzioni diverse non in conto corrente, prestiti su pegno, prestiti contro cessione di stipendio, cessioni di credito, crediti impliciti nei contratti di leasing finanziario, impieghi con fondi di terzi di amministrazione, "altri investimenti finanziari" (ad es. negoziazioni di accettazioni bancarie). Gli impieghi a breve termine hanno una scadenza fino a 18 mesi, quelli a medio e a lungo termine oltre i 18 mesi.

Prestiti per l'acquisto di abitazioni
Crediti concessi alle famiglie per effettuare investimenti immobiliari, ivi inclusi la costruzione e la ristrutturazione.

Sofferenze
Crediti la cui totale riscossione non è certa (per le banche e gli intermediari finanziari che hanno erogato il finanziamento) poiché i soggetti debitori si trovano in stato d'insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili.

Sostituzione di mutuo
Operazione in cui un mutuatario sostituisce il contratto di mutuo esistente, anche con la propria banca, aumentando l'importo del prestito; è prevista l'iscrizione di una nuova ipoteca con un costo per il cliente.

Sportello bancario
Dipendenza bancaria comunque determinata (succursale, agenzia, ecc.) in cui si effettuano operazioni di deposito a risparmio o in conto corrente.

Surroga del mutuo
Operazione in cui un mutuatario sceglie una banca diversa da quella che ha originato inizialmente il finanziamento, trasferendo l'ipoteca, senza modificare l'importo del mutuo e senza costi addizionali.



18. Prezzi e retribuzioni

Base dell'indice
Periodo scelto come riferimento di partenza per il calcolo degli indici dei prezzi. Posto uguale a 100 il periodo, vengono calcolate le variazioni di prezzo con la tecnica dei numeri indice.

Cambio di base
Operazione con la quale vengono periodicamente rinnovati i panieri e il sistema di ponderazione, per adeguarli alle innovazioni che intervengono nei prodotti, nei mercati e nell'acquisizione dei prodotti da parte degli utilizzatori.

Coefficiente di ponderazione o peso
Rappresenta il grado di importanza di ciascun prodotto, o raggruppamento di prodotti, nell'insieme dei beni e servizi che costituiscono il paniere sul quale è calcolato l'indice generale dei prezzi. Posto uguale a 100 il valore totale del paniere, i coefficienti di ponderazione sono dati in percentuale.

Coefficiente di raccordo
Sono utilizzati per raccordare serie di indici riferite a basi diverse, che per loro natura non sarebbero teoricamente confrontabili a causa delle innovazioni nel paniere dei prodotti e nelle ponderazioni introdotte a ogni cambio di base. I coefficienti di raccordo sono ottenuti mediante rapporto degli indici annuali del nuovo anno base rispettivamente presi, al numeratore, nella vecchia base e, al denominatore, nella nuova base. In pratica, poiché l'indice annuale del nuovo anno base calcolato nella nuova base è per definizione uguale a 100, il coefficiente di raccordo tra due basi successive si ottiene dividendo per 100 l'indice del nuovo anno base espresso nella vecchia base di riferimento.

Costo di costruzione di un fabbricato residenziale (indice del)
Misura la variazione nel tempo del costo diretto di costruzione di un fabbricato tipo a uso abitativo.

Dirigente
Nel settore privato prestatore d'opera subordinato che, quale alter ego dell'imprenditore, è preposto alla direzione di una intera organizzazione aziendale o anche di una branca rilevante e autonoma di questa, ed esplica le sue mansioni con generale supremazia e con ampi poteri di autonomia e di determinazione. Nel settore pubblico coloro ai quali spetta l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Essi sono responsabili in via esclusiva dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati.

Impiegato
Lavoratore dipendente a cui è assegnata l'esplicazione continuativa e sistematica di un'attività di concetto o di ordine, diretta a sostituire, integrare o comunque coadiuvare quella dell'imprenditore o dirigente nella funzione dell'organizzazione e controllo per il conseguimento delle finalità dell'impresa o istituzione.

Indice dei prezzi al consumo
Misura la variazione nel tempo dei prezzi che si formano nelle transazioni relative ad un paniere di beni e servizi scambiati tra gli operatori economici e i consumatori privati finali. Si calcolano i seguenti indici dei prezzi:
. Nazionale per l'intera collettività (Nic): misura la variazione nel tempo dei prezzi relativi ai beni e servizi acquistati sul mercato per i consumi finali individuali,
. Per le famiglie di operai e impiegati (Foi): misura la variazione nel tempo dei prezzi al dettaglio, dei beni e servizi correntemente acquistati dalle famiglie di lavoratori dipendenti,
. Indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca): sviluppato per assicurare una misura dell'inflazione comparabile a livello europeo, a differenza degli indici Nic e Foi si riferisce al prezzo effettivamente pagato dal consumatore, esclude dal suo campo di definizione alcune voci presenti nel paniere degli altri due indici e tiene conto anche delle riduzioni temporanee di prezzo (saldi, sconti e promozioni).

Operaio
Lavoratore dipendente adibito a mansioni prive del requisito della specifica collaborazione propria della categoria impiegatizia, caratterizzate, per contro, dall'inerenza al processo strettamente produttivo dell'impresa anziché a quello organizzativo e tecnico-amministrativo. Nell'ambito della categoria degli operai si possono distinguere gli operai specializzati, gli operai qualificati e gli operai comuni.

Paniere
Insieme dei prodotti presi in considerazione e messi sotto osservazione statistica ai fini del calcolo di ciascuno degli indici dei prezzi. Ad ognuno dei prodotti inseriti nel paniere è assegnato un peso proporzionale al grado di importanza che la voce stessa rappresenta nell'ambito dell'aggregato economico di riferimento.

Prezzo
La quantità di moneta che bisogna cedere per ottenere in cambio l'unità del prodotto oggetto della transazione. A seconda dell'entità economica interessata, il prezzo assume varie denominazioni: alla produzione (prezzo di transazione in cui il contraente-venditore è il produttore), al consumo (prezzo riferito alla fase di scambio in cui l'acquirente è un consumatore finale).

Prezzi alla produzione dei prodotti industriali (indice dei)
Misura la variazione nel tempo dei prezzi che si formano nel primo stadio di commercializzazione dei prodotti venduti sul mercato interno e sul mercato estero da imprese industriali residenti in Italia.

Prezzi dei prodotti acquistati dagli agricoltori (indice dei)
Misura la variazione nel tempo dei prezzi dei principali mezzi di produzione correnti e strumentali acquistati dagli agricoltori.

Prezzi dei prodotti venduti dagli agricoltori (indice dei)
Misura la variazione nel tempo dei prezzi praticati dagli agricoltori per la vendita dei prodotti agricoli.

Prezzi delle abitazioni (indice dei - Ipab)
Misura la variazione nel tempo dei prezzi degli immobili residenziali nuovi o esistenti acquistati dalle famiglie sia per fini abitativi sia per fini d'investimento.

Quadro
Prestatore di lavoro subordinato che, pur non appartenendo alla categoria dei dirigenti, svolge con carattere continuativo funzioni di rilevante importanza al fine dello sviluppo e dell'attuazione degli obiettivi dell'impresa.

Qualifica professionale
Inquadramento della posizione lavorativa nella professione dei lavoratori dipendenti, classificabile nelle seguenti voci: dirigenti, quadri, impiegati, operai (incluse le categorie speciali o intermedie).

Retribuzione contrattuale oraria
Retribuzione contrattuale annua (vedi definizione di Retribuzione contrattuale per dipendente), rapportata alla durata contrattuale del lavoro espressa in ore. Essa varia sia quando si modificano le misure tabellari sia quando intervengono cambiamenti dell'orario di lavoro stabilito dai contratti.

Retribuzione contrattuale per dipendente
Retribuzione annua al lordo delle trattenute erariali e previdenziali, calcolata con riferimento alle misure tabellari stabilite dai contratti collettivi nazionali di lavoro. Tiene conto, in ciascun mese, degli elementi retributivi aventi carattere generale e continuativo: paga base, indennità di contingenza, importi per aumenti periodici di anzianità, indennità di turno e altre eventuali indennità di carattere generale (nei comparti in cui assumono rilevanza), premi mensili, mensilità aggiuntive e altre erogazioni corrisposte regolarmente in specifici periodi dell'anno.

Retribuzioni lorde
Il complesso di salari, stipendi e competenze accessorie, in denaro e in natura, al lordo delle trattenute erariali e previdenziali, corrisposti ai lavoratori dipendenti direttamente e con carattere di periodicità, secondo quanto stabilito dai contratti, dagli accordi aziendali e dalle norme di legge in vigore.

Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno (Ula)
Nell'ambito degli schemi di contabilità nazionale, le unità di lavoro rappresentano le posizioni lavorative ricondotte ad unità equivalenti a tempo pieno e forniscono una misura del volume di lavoro che partecipa al processo di produzione del reddito realizzato sul territorio economico di un paese. Tale calcolo è necessario in quanto le ore lavorate in ciascuna posizione lavorativa possono variare rispetto ad uno standard a tempo pieno, a seconda che si tratti di attività principale o secondaria svolta dalla persona, dell'orario di lavoro (a tempo pieno o part time), della posizione contributiva o fiscale (regolare, non regolare). Sono calcolate come quoziente tra il totale delle ore effettivamente lavorate e un numero standard di ore lavorate in media da una persona a tempo pieno.



19. Demografia delle imprese

Altre forme giuridiche
Tipologia che raccoglie tutte le imprese aventi forma giuridica diversa da quelle che rientrano nei seguenti raggruppamenti:
. ditta individuale
. società di persone
. società di capitale
Il raggruppamento delle "altre forme" conosce più di 40 tipologie di soggetti giuridici. A titolo di orientamento per il lettore, le tipologie più numerose sono:
. società cooperative in genere e, in particolare, società cooperative a responsabilità limitata (la tipologia più numerosa in assoluto)
. consorzio
. consorzio con attività esterna
. società consortile
. società consortile per azioni o a responsabilità limitata
. società costituita in base a leggi di altro Stato


Ditta individuale (D.I.)
Sotto "Ditta individuale" o D.I. si raccolgono le due tipologie di imprese (non di capitale) di cui è titolare una persona fisica: l'impresa familiare (poche decine di unità) e l'impresa individuale (al cui interno si colloca la quasi totalità dei coltivatori diretti, degli imprenditori agricoli non coltivatori diretti, dei piccoli imprenditori non coltivatori diretti e degli artigiani).

Forma giuridica
Si intende la tipologia giuridica assunta dall'impresa:
. ditta individuale ("D.I.")
. società di persone ("S.P.")
. società di capitale ("S.C.")
. altre forme ("A.F.")

Impresa
E` l'attività economica svolta da un soggetto (individuale o collettivo) - l'imprenditore - che l'esercita in maniera professionale e organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi.

Impresa artigiana
L'impresa artigiana si definisce, in modo formale, come l'impresa iscritta nell'apposito Albo Provinciale previsto dall'art. 5 della legge 8 agosto 1985, n. 443.

Impresa attiva
Impresa iscritta al Registro delle Imprese che esercita l'attività e non risulta avere procedure concorsuali in atto.

Impresa cessata
Impresa iscritta al Registro delle Imprese che ha comunicato la cessazione dell'attività.

Impresa registrata
Si definisce registrata una impresa presente in archivio e non cessata, indipendentemente dallo stato di attività assunto (attiva, inattiva, sospesa, in liquidazione, fallita).

Procedure concorsuali
Gli imprenditori (imprese individuali e società) che esercitano un'attività commerciale, esclusi gli enti pubblici e i piccoli imprenditori, e che siano in stato di insolvenza possono essere assoggettati a:
. fallimento
. liquidazione coatta amministrativa
. amministrazione controllata
. amministrazione straordinaria
. concordato preventivo

Società di capitali
Sono considerate società di capitale:
. società per azioni
. società a responsabilità limitata
. società in accomandita per azioni
. società a responsabilità limitata con unico socio

Società di persone
Sono considerate società di persone:
. società in nome collettivo
. società in accomandita semplice
. società di fatto
. società semplice
. comunione ereditaria
. società irregolare



20. Enti locali e Pubblica Amministrazione

Entrate correnti
Le entrate che in un bilancio sono destinate al finanziamento dell'attività di produzione e di redistribuzione dei redditi.

Entrate in conto capitale
Le entrate che in un bilancio incidono direttamente o indirettamente sulla formazione del capitale.

Entrate tributarie
Le entrate prelevate dagli individui e dalle imprese in virtù della potestà di imposizione diretta o derivata.

Indagine ICT nelle Pubbliche Amministrazioni
L'indagine ha lo scopo di misurare attraverso stime e indicatori la diffusione e il grado di utilizzo delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni completando il quadro informativo già disponibile per imprese e famiglie. Si acquisiscono informazioni circa la diffusione e il grado di utilizzo delle tecnologie; in particolare vengono richieste informazioni circa le modalità di gestione della funzione informatica nell'ambito della struttura organizzativa delle amministrazioni, il personale ICT (consistenza, formazione, etc.), le strumentazioni tecnologiche in uso, l'utilizzo delle reti telematiche, sito web e infine le spese sostenute per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione.

Lavoratori dipendenti a tempo parziale
Lavoratori con un contratto di lavoro a tempo parziale (part time) o, per cause non occasionali, un regime orario di lavoro ridotto rispetto a quello stabilito dal contratto collettivo. Sono inclusi i dipendenti con orario part time orizzontale, verticale o misto, quelli con contratto di lavoro a chiamata o intermittente e quelli con contratto di lavoro ripartito.

Spese correnti
Le spese destinate all'attività di produzione e di redistribuzione dei redditi.

Spese in conto capitale
Le spese che incidono direttamente o indirettamente sulla formazione del capitale.

Trasferimenti (contabilità nazionale)
Sono operazioni unilaterali con le quali un soggetto devolve a favore di un altro una somma di denaro o un insieme di beni e servizi, senza riceverne in cambio una contropartita. Si distinguono in trasferimenti correnti e trasferimenti in conto capitale.

Trasferimenti correnti
Sono finalizzati prevalentemente a redistribuire il reddito. Comprendono: imposte correnti sul reddito e sul patrimonio, contributi sociali (effettivi e figurativi), prestazioni sociali, altri trasferimenti correnti.

Trasferimenti in conto capitale
Eseguiti in prevalenza per finanziare spese di investimento o altre forme di accumulazione, sono finalizzati a redistribuire il risparmio e la ricchezza. Comprendono: imposte in conto capitale, contributi agli investimenti, altri trasferimenti in conto capitale.



21. Famiglie ed aspetti sociali vari

I dati che sono riportati in questa sezione derivano principalmente dalle seguenti indagini statistiche svolte dall'Istat con la collaborazione dei comuni:
1 - Indagine multiscopo sulle famiglie - Aspetti della vita quotidiana
2 - Indagine sul reddito e le condizioni di vita - EU-SILC
3 - Indagine statistica sui consumi delle famiglie
4 - Indagine sulle spese delle famiglie

L’indagine Multiscopo Aspetti della vita quotidiana
L'indagine campionaria "Aspetti della vita quotidiana" fa parte di un sistema integrato di indagini sociali - le Indagini Multiscopo sulle famiglie - e rileva informazioni fondamentali relative alla vita quotidiana degli individui e delle famiglie. A partire dal 1993, l'indagine viene svolta ogni anno. Le informazioni raccolte consentono di conoscere le abitudini dei cittadini e i problemi che essi affrontano ogni giorno e se sono soddisfatti del funzionamento di quei servizi di pubblica utilità che dovrebbero contribuire al miglioramento della qualità della vita. Scuola, lavoro, vita familiare e di relazione, abitazione e zona in cui si vive, tempo libero, partecipazione politica e sociale, salute, stili di vita sono i temi indagati.
L'indagine è eseguita su un campione di circa 25.000 famiglie distribuite in circa 800 comuni italiani di diversa ampiezza demografica.

L'indagine sul reddito e le condizioni di vita - Eu-Silc
Il sistema statistico EU-SILC (Statistics on Income and Living Conditions), deliberato con Regolamento del Parlamento europeo, n. 1177/2003, costituisce una delle principali fonti di dati per i rapporti periodici dell'Unione Europea sulla situazione sociale e sulla diffusione della povertà nei paesi membri. Gli indicatori previsti dal Regolamento sono incentrati sul reddito e l'esclusione sociale, in un approccio multidimensionale al problema della povertà, e con una particolare attenzione agli aspetti di deprivazione materiale.
L'Italia partecipa a tale sistema statistico con un'indagine sul reddito e le condizioni di vita delle famiglie, condotta ogni anno a partire dal 2004, fornendo statistiche sia a livello trasversale (per monitorare le variazioni a livello aggregato), sia longitudinale (per misurare i cambiamenti a livello individuale su un periodo di più anni) e tali da assicurare stime a livello regionale.
L'indagine è condotta su un campione di circa 29mila famiglie (per un totale di quasi 70mila individui), distribuite in circa 640 Comuni italiani di diversa ampiezza demografica.

L'indagine sui consumi delle famiglie
L'indagine sui consumi delle famiglie rileva le spese sostenute dalle famiglie residenti in Italia per acquistare beni e servizi destinati al consumo e rappresenta la fonte informativa per descrivere, analizzare e interpretare i comportamenti di spesa familiari. Iniziata nel 1968, l'indagine è stata totalmente ristrutturata nel 1997 al fine di perseguire una più elevata qualità delle informazioni rilasciate e l'armonizzazione alle definizioni e alle metodologie delle più recenti direttive europee.
L'indagine permette di analizzare e seguire l'evoluzione del livello e della struttura della spesa secondo le principali caratteristiche sociali, economiche e territoriali delle famiglie, così come delle persone che le compongono, delle loro condizioni abitative e delle loro abitudini di spesa. Oggetto della rilevazione sono tutte le spese sostenute dalle famiglie residenti per acquistare beni e servizi destinati al consumo: generi alimentari, abitazione, mobili, apparecchiature, abbigliamento, calzature, salute, trasporto, comunicazioni, tempo libero, spettacoli, istruzione, vacanze, eccetera. Ogni altra spesa effettuata dalla famiglia per scopo diverso dal consumo è esclusa dalla rilevazione (ad esempio il pagamento delle imposte o le spese connesse con l'attività professionale).
L'indagine rappresenta, inoltre, la base informativa per le stime ufficiali della povertà relativa e assoluta in Italia, grazie anche all'operato della Commissione di indagine sull'esclusione sociale (Cies). La misura di povertà relativa individua la condizione di svantaggio di alcuni soggetti (famiglie o individui) rispetto agli altri e rimanda al concetto di disuguaglianza. La misura di povertà assoluta si basa invece sulla definizione di un paniere minimo di beni e servizi necessari al soddisfacimento di un insieme di bisogni essenziali e si configura, quindi, come l'incapacità di acquisire i beni e servizi che permettono di raggiungere uno standard di vita ritenuto "minimo accettabile" nel contesto di riferimento. Mentre la soglia di povertà relativa varia solo in base all'ampiezza familiare, le soglie di povertà assoluta vengono definite per ripartizione geografica, ampiezza del comune di residenza e tipologia familiare.
A partire dal 2014 i dati sulle spese sono rilevati attraverso l'Indagine sulle spese delle famiglie, che sostituisce la presente rilevazione.

L'indagine sulle spese delle famiglie
La rilevazione sulle spese delle famiglie rileva i comportamenti di spesa e i movimenti turistici delle famiglie residenti in Italia. Al fine di consentire il confronto tra paesi, si basa sulla classificazione armonizzata europea dei consumi individuali secondo lo scopo, ECoicop (Classification of Individual COnsumption by Purpose - Coicop). L'indagine, inserita nel Programma statistico nazionale, permette di analizzare e seguire l'evoluzione dei comportamenti di spesa delle famiglie secondo le loro principali caratteristiche sociali, economiche e territoriali; consente l'analisi delle condizioni abitative e dei comportamenti di viaggio; rappresenta la base informativa per le stime ufficiali di povertà relativa e assoluta in Italia. Tra il 1997 e il 2013 i dati sulle spese sono stati rilevati attraverso l'Indagine sui consumi delle famiglie, sostituita dalla presente rilevazione.

Computer
Dispositivo o macchina programmabile in grado di ricevere, di elaborare e fornire vari tipi di dati, eseguire calcoli e altre manipolazioni su di essi, sotto il controllo di una serie di istruzioni immagazzinate. Un computer in genere è costituito da una o più unità di elaborazione, unità di memoria e le relative periferiche di input e output. In questa definizione vengono inclusi: supercomputer, mainframe, minicomputer, workstation, personal computer (desktop), nettop, computer portatili (ad es. laptop, notebook), palmari (PDA), smartphone.

Connessione fissa in banda larga
Comprende la connessione Dsl (xDsl, Adsl, Sdsl, eccetera) e le altre come quella via cavo, linee affittate, frame relay, Metro-Ethernet, Plc-Powerline comunication, connessioni fisse senza fili WiFi, WiMax.

Connessione fissa non in banda larga tramite modem tradizionale
Comprende la connessione via modem o Isdn.

Connessione mobile in banda larga
Comprende la connessione 3G o 4G (tecnologie Lte Long term evolution) via palmari o computer portatili o via smartphone (connessioni Umts, Cdma2000, 1xEvdo, Hsdpa).

Connessione mobile non in banda larga
Comprende la connessione via cellulari analogici, Gsm, Sprs, Edge, Gprs.

Consumi delle famiglie
I beni e i servizi acquistati o direttamente consumati (autoconsumi) dalle famiglie per soddisfare i propri bisogni. Rientrano tra questi beni i prodotti che provengono dal proprio orto o azienda agricola, i beni e i servizi forniti dal datore di lavoro ai dipendenti a titolo di salario, i fitti figurativi che vengono stimati per le famiglie che vivono in abitazioni di proprietà, usufrutto, uso gratuito o che sono proprietarie di un'abitazione secondaria.

Coppia
Due persone legate da una relazione affettiva e sentimentale. Può essere formata da due persone di sesso diverso o meno. I vincoli tra le persone in coppia possono essere formali (coppia de iure: coniugati, uniti civilmente o conviventi di fatto ai sensi della legge 76/2016) o informali (coppia de facto: il vincolo è informale, ovvero non è stato contratto matrimonio o unione civile o convivenza di fatto. La coppia può essere formata da persone di sesso diverso o dello stesso sesso).

Famiglia
Insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o vincoli affettivi, residenti anagraficamente nello stesso comune e appartenenti allo stesso stato di famiglia. Una famiglia anagrafica può essere costituita anche da una sola persona (famiglia monocomponente).

Internet
La più grande piattaforma attualmente operativa che si estende fisicamente a livello mondiale e utilizza il protocollo Tcp/Ip per connettere migliaia di reti e milioni di computer.

Malato cronico
Persona che dichiara di essere affetta da almeno una delle seguenti malattie: diabete, ipertensione arteriosa, infarto del miocardio, angina pectoris o altre malattie del cuore, bronchite cronica, enfisema, insufficienza respiratoria, asma bronchiale, malattie allergiche, tumore (incluso linfoma e leucemia), ulcera gastrica e duodenale, calcolosi del fegato o delle vie biliari, cirrosi epatica, calcolosi renale, artrosi, artrite, osteoporosi, disturbi nervosi.

Nucleo familiare
L'insieme delle persone che formano una relazione di coppia o di tipo genitore-figlio. Si intende la coppia coniugata, unita civilmente o convivente, senza figli o con figli celibi o nubili, o anche un solo genitore assieme ad uno o più figli mai sposati. Nell'ambito di una famiglia possono esistere uno o più nuclei familiari, ma può anche non esservene nessuno, come è nel caso delle famiglie formate da un membro isolato (famiglie monocomponenti) o più membri isolati (altre persone residenti).

Numero medio di componenti per famiglia
La dimensione media delle famiglie, calcolata dividendo il totale dei residenti in famiglia per il numero delle famiglie.

Povertà assoluta
L'incidenza della povertà assoluta è calcolata sulla base di una soglia corrispondente alla spesa mensile minima necessaria per acquisire un paniere di beni e servizi che, nel contesto italiano e per una determinata famiglia, è considerato essenziale a uno standard di vita minimamente accettabile. Sono classificate come assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore al valore della soglia (che si differenzia per dimensione e composizione per età della famiglia, per ripartizione geografica e per ampiezza demografica del comune di residenza).

Povertà relativa
La stima dell'incidenza della povertà relativa (percentuale di famiglie e persone povere) viene calcolata sulla base di una soglia convenzionale (linea di povertà) che individua il valore di spesa per consumi al di sotto del quale una famiglia viene definita povera in termini relativi. La soglia di povertà per una famiglia di due componenti è posta pari alla spesa media mensile per persona nel Paese, questa è risultata nel 2015 pari a 1.050,95 euro. Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa mensile pari o inferiore a tale valore vengono classificate come povere. Per famiglie di ampiezza maggiore il valore della linea si ottiene applicando un'opportuna scala di equivalenza che tiene conto delle economie di scala realizzabili all'aumentare del numero di componenti.

Reddito netto familiare
Reddito netto familiare include: i redditi da lavoro dipendente e da lavoro autonomo, quelli da capitale reale e finanziario, le pensioni e altri trasferimenti pubblici e privati al netto delle imposte personali, delle tasse e tributi sull'abitazione e dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti e autonomi. Comprende anche il valore monetario di eventuali beni prodotti in famiglia per l'autoconsumo e quelle componenti del salario accessorio non monetarie, comunemente denominate fringe benefits (buoni pasto, rimborsi spese sanitarie, scolastiche o asili nido, vacanze premio, beni prodotti dall'azienda, valore figurativo dell'auto aziendale concessa per uso privato, eccetera). Da tale importo vengono sottratti i trasferimenti versati.

Spesa per consumi delle famiglie
Spesa per beni e servizi acquistati dalle famiglie per il soddisfacimento dei propri bisogni (incluse spese per regali). Vi rientra anche il valore monetario dei fitti figurativi e quello degli autoconsumi, cioè dei beni prodotti e consumati dalla famiglia, così come dei beni e i servizi ricevuti dal datore di lavoro a titolo di salario.

Spesa media mensile
È calcolata dividendo la spesa totale per consumi delle famiglie per il numero delle famiglie residenti in Italia.

Spesa per consumi finali delle famiglie
Spesa per beni e servizi acquistati dalle famiglie per il soddisfacimento dei propri bisogni (incluse spese per regali). Vi rientra anche il valore monetario degli affitti figurativi (Valore ipotetico del canone mensile che le famiglie che vivono in abitazione di proprietà, usufrutto o in uso gratuito o che sono proprietarie di un'abitazione secondaria, potrebbero ottenere affittando l'abitazione) e quello degli autoconsumi, cioè dei beni prodotti e consumati dalla famiglia, così come dei beni e i servizi ricevuti dal datore di lavoro a titolo di salario.

Stato di salute dichiarato
L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) raccomanda di rilevare lo stato di salute dichiarato attraverso la domanda "Come va in generale la sua salute?". L'intervistato risponde esprimendo un giudizio con una scala verbale a cinque valori (molto male, male, né bene né male, bene, molto bene).



22. Valle d'Aosta ed Euroregione Alpi-Mediterraneo e Politica di sviluppo regionale

Euroregione Alpi-Mediterraneo
L'Euroregione Alpi-Mediterraneo riunisce dal 2006 cinque Regioni francesi e italiane (Provence-Alpes-Côte d'Azur, Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta e Rhône-Alpes), unite da un destino comune e da una base geografica coerente: l'Euroregione Alpi-Mediterraneo, popolata da 17 milioni di abitanti, è ancorata nel cuore dell'Europa e del massiccio alpino e si apre sul Mediterraneo.

Prodotto interno lordo pro-capite
Valore medio ottenuto rapportando il prodotto interno lordo al numero di abitanti.

Tasso di occupazione
Rapporto percentuale tra gli occupati di una determinata classe d'età (in genere 15-64 anni) e la popolazione residente totale della stessa classe d'età.



23.Censimenti

Censimenti permanenti
L'Istat ha avviato la stagione dei censimenti permanenti che vede la realizzazione di rilevazioni continue a cadenza annuale, biennale e triennale. Con la tornata censuaria del 2010-2011 si è chiusa dunque una lunga fase della storia della statistica pubblica caratterizzata da censimenti generali con cadenza decennale.
La strategia dei censimenti permanenti, coerentemente con le politiche di sviluppo europee e con il programma di modernizzazione dell'Istat, è estesa a tutte le aree tematiche: popolazione e abitazioni, imprese, istituzioni non profit e istituzioni pubbliche. A partire dal 2021 anche il censimento dell'agricoltura diventerà permanente.
A differenza dei censimenti del passato, i censimenti permanenti non coinvolgono tutti i cittadini, le imprese e le istituzioni, ma di volta in volta una parte di essi, ovvero dei campioni rappresentativi. Tuttavia, la restituzione al Paese dei dati ottenuti è di tipo censuario, quindi riferibile all'intero campo d'osservazione.
Questo è possibile grazie all'integrazione di fonti amministrative con rilevazioni campionarie, che fa sì che i nuovi censimenti garantiscano l'esaustività, l'aumento della quantità e qualità dell'offerta informativa, il contenimento del fastidio statistico su cittadini e operatori economici e la riduzione dei costi complessivi.
Un cambiamento profondo che rende disponibili a cittadini, decisori pubblici ed esperti di settore, un'informazione puntuale sui fenomeni che caratterizzano l'evoluzione della società italiana.

Censimento permanente delle imprese
Dal 20 maggio al 30 settembre 2019 si è svolto il primo Censimento permanente delle imprese. L'obiettivo della rilevazione è quello di aggiornare il quadro sulla struttura e sulla competitività delle imprese per cogliere i cambiamenti del sistema produttivo nazionale. Le informazioni sono desunte dall'integrazione fra i registri statistici e le indagini economiche correnti, cui si aggiungono nuove rilevazioni dirette mirate all'analisi di aspetti emergenti di grande rilevanza per la competitività, la sostenibilità sociale e ambientale delle imprese, la crescita economica del Paese.
A differenza dei censimenti tradizionali, il nuovo Censimento permanente delle imprese è di tipo campionario, mentre la restituzione dei dati ottenuti sarà di tipo censuario. La rilevazione è svolta per la prima volta con cadenza triennale, non più decennale, consentendo un rilascio di informazioni continue e tempestive. Il campione coinvolto, che cambia ogni tre anni, è di circa 280.000 imprese con 3 o più addetti.

Censimento permanente delle istituzioni pubbliche
Il Censimento permanente delle Istituzioni Pubbliche fornisce un quadro statisticamente dettagliato delle caratteristiche strutturali e organizzative degli enti pubblici, focalizzando l'attenzione sull'attività delle sedi territoriali e sui processi di modernizzazione della pubblica amministrazione. A partire dal 2016 il Censimento delle Istituzioni pubbliche è diventato permanente, con una cadenza biennale. La sua strategia si fonda su due elementi cardine. Il primo è il registro statistico, che utilizza fonti informative di carattere amministrativo. Il secondo è costituito dalle indagini dirette, condotte ogni due anni, che misurano l'andamento delle principali caratteristiche del settore, con approfondimenti sul processo di innovazione della pubblica amministrazione.

Istituzione pubblica
Unità giuridico-economica la cui funzione principale è quella di produrre beni e servizi non destinabili alla vendita e/o di ridistribuire il reddito e la ricchezza e le cui risorse principali sono costituite da prelevamenti obbligatori effettuati presso le famiglie, le imprese e le istituzioni non profit o da trasferimenti a fondo perduto ricevuti da altre istituzioni dell'amministrazione pubblica.

Posizione lavorativa a tempo determinato
Rapporto di lavoro di tipo subordinato in cui è prevista una data di fine del rapporto. La legge definisce una durata massima del contratto a termine e ne disciplina la proroga. Nel caso di violazione di tali disposizioni, si determina la trasformazione a tempo indeterminato del contratto.

Posizione lavorativa a tempo indeterminato
Rapporto di lavoro a tempo indeterminato formalizzato da un contratto di lavoro subordinato con cui un soggetto (il lavoratore) si impegna, senza vincolo di durata - dietro versamento di una retribuzione - a prestare la propria attività lavorativa a favore del proprio datore di lavoro.

Posizione lavorativa dipendente
È contraddistinta da un contratto di lavoro tra una persona fisica e un'unità produttiva (impresa o istituzione privata), che prevede lo svolgimento di una prestazione lavorativa a fronte di un compenso (retribuzione). Le posizioni lavorative rappresentano, quindi, il numero di posti di lavoro occupati da lavoratori dipendenti (a tempo pieno e a tempo parziale), indipendentemente dalle ore lavorate, ad una determinata data di riferimento. Come il numero di occupati, anche le posizioni lavorative rappresentano pertanto una variabile di stock ad un certo istante nel tempo. Sono inclusi anche i lavoratori che, legati all'unità produttiva da regolare contratto di lavoro, sono temporaneamente assenti per cause varie quali: ferie, permessi, maternità, cassa integrazione guadagni, eccetera.

Posizione lavorativa in somministrazione
Il lavoro somministrato (ex lavoro interinale) è un contratto in base al quale l'impresa (utilizzatrice) può richiedere manodopera ad agenzie autorizzate (somministratori) iscritte in un apposito Albo tenuto presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. I lavoratori con contratto di somministrazione vengono rilevati tra i dipendenti delle agenzie di somministrazione di lavoro e non tra i dipendenti delle unità utilizzatrici. Le posizioni in somministrazione non includono il personale delle agenzie fornitrici di lavoro temporaneo assunto con contratto di lavoro dipendente diverso dalla somministrazione. Il gruppo di attività economica Ateco 2007 in cui è classificata questa tipologia di lavoro è "Attività delle agenzie di lavoro temporaneo (gruppo 78.2)" che rientra nella sezione N "Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese". I dati amministrativi relativi alle missioni dei lavoratori in somministrazione vengono ricondotte a posizioni lavorative a tempo pieno.

Posizione nella professione
Posizione definita sulla base del livello di autonomia e/o responsabilità e della funzione di ciascuna persona espletante un'attività economica in rapporto all'unità locale in cui viene svolta l'attività stessa. Le posizioni sono raggruppate in: lavoratori autonomi o indipendenti, lavoratori dipendenti.

Unità locale
Luogo fisico nel quale un'unità giuridico-economica (impresa, istituzione pubblica e istituzione non profit) esercita una o più attività. L'unità locale corrisponde a un'unità giuridico-economica o a una sua parte, situata in una località topograficamente identificata da un indirizzo e da un numero civico. In tale località, o a partire da tale località, si esercitano delle attività economiche per le quali una o più persone lavorano (eventualmente a tempo parziale) per conto della stessa unità giuridico-economica. L'unità locale può essere una scuola, un ospedale, uno stabilimento, un laboratorio, un negozio, un ufficio, un'agenzia, un magazzino, ecc. in cui si realizza la produzione di beni o si svolge o si organizza la prestazione di servizi.

Volontario nelle istituzioni pubbliche
Colui che presta la propria opera, anche saltuaria, presso l'istituzione, senza ricevere alcun corrispettivo, per finalità altruistiche/solidaristiche. Il carattere di volontario è incompatibile con qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di contenuto patrimoniale con l'istituzione di cui egli fa parte. Tra i volontari che prestano servizio presso l'istituzione pubblica non sono da considerare: i giovani del servizio civile nazionale (che figurano nel personale non dipendente tra gli "Altri lavoratori atipici"), gli stagisti e i tirocinanti non remunerati, i dottorandi senza borsa, gli studenti titolari di borse di studio e, più in generale, i soggetti che prestano attività volontaria presso l'istituzione pubblica ma che rientrano nell'organico di un'altra istituzione pubblica o non-profit.



24.Sustainable Development Goals

Il 25 settembre 2015, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile nella quale si delineano le direttrici delle attività per i successivi 15 anni.
I 17 Sustainable Development Goals che compongono l'Agenda 2030 rappresentano il piano di azione globale per sradicare la povertà, proteggere il pianeta e garantire la prosperità per tutti.
L'Istat, insieme al Sistan, è impegnato nella produzione di misure statistiche per il monitoraggio dei progressi verso i Sustainable Development Goals. Le misure tengono conto degli oltre 200 indicatori definiti dall'Inter Agency Expert Group insieme ad alcuni dati specifici di contesto nazionale, anche derivanti dal framework Bes (Benessere equo e sostenibile), aggiornati a cadenza semestrale su una piattaforma informativa dedicata.
Nel 2020 l'Istat ha prodotto il terzo Rapporto sugli SDGs: una descrizione accurata dei processi che hanno condotto alla scelta degli indicatori, una loro descrizione puntuale e una prima analisi delle tendenze temporali e delle interrelazioni esistenti tra i diversi fenomeni.
I 17 Sustainable Development Goals che compongono l'Agenda 2030 si riferiscono a diversi ambiti dello sviluppo sociale, economico e ambientale, che devono essere considerati in maniera integrata, nonché ai processi che li possono accompagnare e favorire in maniera sostenibile, inclusa la cooperazione internazionale e il contesto politico e istituzionale. Ogni goal ha obiettivi specifici da raggiungere nel corso dei prossimi anni.
Per maggiori informazioni https://www.un.org/sustainabledevelopment/

Goal 1- Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo
Nonostante i notevoli progressi nella lotta contro la povertà a partire dal 1990, più di 800 milioni di persone, il 70% dei quali sono donne, vivono ancora in condizioni di estrema povertà. La nuova Agenda per lo sviluppo sostenibile si pone l'obiettivo di eliminare la povertà estrema entro il 2030. Oltre l'obiettivo di sradicare la povertà estrema, l'Obiettivo 1 riguarda un approccio globale alla povertà nel suo complesso, ma pone anche un bersaglio sulle singole realtà nazionali di povertà. I poveri sono particolarmente vulnerabili alle crisi economiche e politiche, alle problematiche di biodiversità e degli ecosistemi, delle catastrofi naturali e della violenza. Per garantire che i popoli fuggiti alla povertà non ricadano di nuovo in essa, questo obiettivo prevede anche misure per rafforzare la resilienza al sostentamento e i sistemi di sicurezza sociale.

Goal 2 - Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile
Anche se la situazione è migliorata in numerosi paesi, molte persone soffrono ancora la fame e la malnutrizione in tutto il mondo. La denutrizione colpisce quasi 800 milioni di persone in tutto il mondo - la maggior parte dei quali donne e bambini. L'obiettivo del 2030 dell'Agenda è quello di porre fine alla fame e tutte le forme di malnutrizione in tutto il mondo entro i prossimi 15 anni. In considerazione della rapida crescita della domanda globale di cibo, si stima che la produzione alimentare mondiale dovrà essere raddoppiata entro il 2050. Circa il 70% delle persone che sono denutrite devono direttamente o indirettamente all'agricoltura il loro sostentamento, quindi sono i piccoli agricoltori a rischio di denutrizione.
Oltre l'obiettivo di eliminare la fame, l'Obiettivo 2 mira a porre fine a tutte le forme di malnutrizione. La qualità del cibo è altrettanto importante quanto la quantità di cibo. L'Obiettivo 2 mira anche agli aspetti economici, come ad esempio a raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei piccoli agricoltori entro il 2030. Inoltre, è dotato di disposizioni in materia di agricoltura sostenibile per prevenire un aumento della produzione di cibo che possa danneggiare l'ambiente.

Goal 3 - Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età
Gli Obiettivi di sviluppo del millennio (MDG) hanno dato un contributo significativo al miglioramento della salute globale, per esempio nella lotta contro le malattie come l'AIDS, la tubercolosi e la malaria. Ad esempio, il numero di morti per malaria è sceso del 60% a partire dal 2000. Tuttavia, i risultati non sono riusciti a soddisfare le aspettative in molti settori, come la riduzione della mortalità infantile e materna. L'esperienza degli OSM ha dimostrato che i problemi di salute devono essere visti nel contesto, non in forma isolata. Formazione e sicurezza alimentare influenzano l'efficacia dei programmi di assistenza sanitaria. L'Obiettivo 3 continua lungo le stesse linee degli MDG, ad esempio per quanto riguarda la mortalità infantile e materna, così come le malattie trasmissibili, come l'AIDS, la malaria e la tubercolosi, includendo anche disposizioni in materia di lotta contro le malattie non trasmissibili, come il diabete e la prevenzione degli incidenti stradali e abuso di droghe. Tutte le persone dovrebbero avere accesso ai servizi sanitari e ai farmaci di buona qualità. Un altro obiettivo per il 2030 è quello di garantire l'accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva, compresa la pianificazione familiare, l'informazione e l'educazione.

Goal 4 - Fornire un'educazione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento per tutti
La comunità internazionale ha ribadito l'importanza della formazione e istruzione di buona qualità per il miglioramento delle condizioni di vita delle persone, delle comunità e intere società. Partendo dalle molte lezioni utili dei Millennium Development Goals (MDG), il nuovo obiettivo di sviluppo sostenibile 4 va oltre l'istruzione primaria dei bambini, evidenziando in particolare il legame tra istruzione di base e la formazione professionale. Inoltre, sottolinea l'equità e la qualità dell'istruzione in un approccio di apprendimento per tutta la vita, due aspetti che non sono state affrontati nel MDG.
L'Obiettivo 4 mira a garantire che tutti i bambini, gli adolescenti e gli adulti - soprattutto quelli più emarginati e vulnerabili - abbiano accesso all'istruzione e formazione adeguate alle loro esigenze e al contesto in cui vivono. Questo rende l'istruzione un fattore che contribuisce a rendere il mondo più sicuro, sostenibile e interdipendente.

Goal 5 - Raggiungere l'uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze
La disuguaglianza di genere è uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica e alla riduzione della povertà. Grazie all'OSM 3 sulla parità di genere e l'empowerment delle donne, i progressi nella possibilità alle bambine di iscriversi a scuola e l'integrazione delle donne nel mercato del lavoro, sono stati stato considerevoli. L'OSM 3 ha dato alla questione della parità di genere grande visibilità, ma sono ancora sensibili questioni importanti come la violenza contro le donne, le disparità economiche e la bassa partecipazione delle donne al processo decisionale politico.
Il Goal 5 sostiene le pari opportunità tra uomini e donne nella vita economica, l'eliminazione di tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze, l'eliminazione dei matrimoni precoci e forzati e la parità di partecipazione a tutti i livelli.

Goal 6 - Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico sanitarie
L'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienici è un diritto umano e, insieme con le risorse idriche, un fattore determinante in tutti gli aspetti dello sviluppo sociale, economico e ambientale. Gli OSM del 2000 contenevano obiettivi su acqua potabile e servizi igienici , ma non hanno affrontato altri aspetti fondamentali per lo sviluppo sostenibile, come la gestione delle risorse idriche, la gestione delle acque reflue, la qualità dell'acqua onde prevenire i disastri legati all'acqua. Oltre a accesso all'acqua potabile e servizi igienici, il Goal 6 comprende quindi ulteriori obiettivi come la protezione e il ripristino degli ecosistemi legati all'acqua (tra cui montagne, foreste, zone umide, fiumi e laghi).
L'Obiettivo 6 mira a migliorare la qualità dell'acqua e ridurre l'inquinamento delle acque, in particolare quello da sostanze chimiche pericolose. Si sostiene anche la cooperazione transfrontaliera, come la chiave per la gestione delle risorse idriche in modo integrato a tutti i livelli.

Goal 7 - Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni
L'accesso all'energia è un prerequisito essenziale per raggiungere molti obiettivi di sviluppo sostenibile che si estendono ben al di là del settore energetico, come ad esempio l'eliminazione della povertà, aumentare la produzione alimentare, la fornitura di acqua pulita, miglioramento della sanità pubblica, miglioramento dell'istruzione, la creazione di opportunità economiche e l'emancipazione delle donne. Allo stato attuale, 1,6 miliardi di persone in tutto il mondo non hanno accesso all'energia elettrica. L'Obiettivo 7 sostiene in tal modo l'accesso universale e affidabile ai servizi di produzione di energia moderni a prezzi accessibili. Dato che lo sviluppo sostenibile dipende dallo sviluppo economico e dal clima, l'Obiettivo 7 mira ad un notevole aumento della quota di energie rinnovabili nell'ambito delle energie globali e un raddoppiamento del tasso globale di miglioramento dell'efficienza energetica. Un altro obiettivo è quello di promuovere la ricerca nelle energie rinnovabili, nonché l'investimento in infrastrutture e tecnologie di energia pulita.

Goal 8 - Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti
Secondo i dati attuali, oltre 200 milioni di persone in tutto il mondo sono disoccupati, soprattutto giovani. L'occupazione e la crescita economica svolgono un ruolo significativo nella lotta alla povertà. La promozione di una crescita sostenibile e la creazione di sufficienti posti di lavoro dignitoso e rispettoso dei diritti umani sono di fondamentale importanza non solo per i paesi in via di sviluppo ma anche per le economie emergenti e quelle industrializzate.
L'Obiettivo 8 comprende obiettivi sul sostegno della crescita economica, aumentando la produttività economica e la creazione di posti di lavoro dignitosi. Esso prevede anche la lotta contro il lavoro forzato e la fine della schiavitù moderna e traffico di esseri umani entro il 2030. La crescita economica sostenibile non deve avvenire a scapito dell'ambiente, ed è per questo che l'Obiettivo 8 mira anche a una migliore efficienza dei consumi delle risorse globali e della produzione prevenendo un degrado ambientale legato alla crescita economica.

Goal 9 - Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione e una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
Gli investimenti in infrastrutture sostenibili e nella ricerca scientifica e tecnologica aumentano la crescita economica, creano posti di lavoro e promuovono la prosperità. I progetti infrastrutturali che costano miliardi sono previsti per i prossimi 15 anni, in particolare nei paesi in via di sviluppo e nelle economie emergenti. L'Obiettivo 9 mira pertanto a costruire infrastrutture resistenti, promuovere l'industrializzazione e promuovere l'innovazione, una maggiore efficienza delle risorse da utilizzare e una maggiore adozione di tecnologie pulite e rispettose dell'ambiente e processi industriali necessari per rendere le infrastrutture e le industrie sostenibili entro il 2030. L'Obiettivo 9 mira a sostenere lo sviluppo della tecnologia, la ricerca e l'innovazione soprattutto nei paesi in via di sviluppo, fornire a piccole industrie e aziende un maggiore accesso ai servizi finanziari e di credito a prezzi accessibili, e aumentare l'integrazione di queste aziende nei mercati. Mira anche a sostenere l'accesso universale e accessibile a internet nei paesi meno sviluppati del mondo.

Goal 10 - Ridurre le disuguaglianze fra i paesi e al loro interno
Le disuguaglianze a livello globale sono enormi e presentano uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile e alla lotta contro la povertà. La disuguaglianza all'interno di molti paesi è in aumento negli ultimi anni. Le disuguaglianze limitano le opportunità di partecipare alla vita dei gruppi sociali e di dare un contributo significativo alla vita sociale, culturale, politica ed economica. Pertanto, l'Obiettivo 10 si concentra sulla riduzione delle disuguaglianze all'interno dei paesi e tra i paesi. In concreto, l'Obiettivo 10 mira alla crescita del reddito delle classi più povere per il raggiungimento di responsabilizzazione e di inclusione sociale, economica e politica per tutti entro il 2030. L'Obiettivo 10 mira a garantire le pari opportunità attraverso l'eliminazione delle leggi discriminatorie, le politiche e le pratiche, facilitando una più regolarizzata e sicura migrazione umana attraverso l'attuazione di adeguate politiche di migrazione. L'obiettivo prevede anche una maggiore rappresentanza e una maggiore voce dei paesi in via di sviluppo nel processo decisionale all'interno delle istituzioni economiche e finanziarie internazionali.

Goal 11 - Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili
L'urbanizzazione globale è uno degli sviluppi più significativi del 21° secolo. Più della metà della popolazione mondiale vive in città, una percentuale che si prevede di aumentare al 70% entro il 2050. Sono le città a guidare le economie locali e nazionali, come centri di prosperità dove si concentra oltre l'80% delle attività economiche globali. L'Urbanizzazione pone anche grandi sfide. Le città hanno un enorme impatto ambientale. Occupano solo il tre per cento della superficie del mondo, ma sono responsabili per tre quarti del consumo di risorse globale e del 75% delle emissioni globali.
L'obiettivo 11 mira a ridurre gli effetti negativi dell'impatto ambientale delle città, in particolare in termini di qualità dell'aria e gestione dei rifiuti. Esso richiede forme più inclusive e sostenibili di urbanizzazione, basate in particolare su un approccio partecipativo, integrato e sostenibile alla pianificazione urbana. Inoltre, esso mira a garantire l'accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri e inclusivi, soprattutto per le donne e i bambini, gli anziani e le persone con disabilità e di fornire l'accesso ai sistemi di trasporto sicuri e convenienti.

Goal 12 - Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
La popolazione mondiale attualmente consuma più risorse rispetto a quelle che gli ecosistemi siano in grado di fornire. Per lo sviluppo sociale ed economico che rientri nella capacità di carico degli ecosistemi, sono necessari cambiamenti fondamentali nel modo in cui le società producono e consumano.
L'Obiettivo 12, in attuazione del quadro decennale dei programmi su modelli di consumo e di produzione sostenibili (http://www.unep.org/10yfp/), mira alla gestione ecologica dei prodotti chimici e di tutti i rifiuti, nonché a una sostanziale riduzione della produzione di rifiuti attraverso misure quali il riciclaggio. L'Obiettivo 12 ha anche lo scopo di dimezzare lo spreco alimentare, incoraggiare le imprese ad adottare pratiche sostenibili e promuovere politiche in materia di appalti pubblici sostenibili.

Goal 13 - Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze
Il cambiamento climatico è una sfida chiave in materia di sviluppo sostenibile. Il riscaldamento del clima terrestre sta provocando cambiamenti nel sistema climatico globale che minacciano la sopravvivenza di ampie fasce di popolazione nei paesi meno sviluppati, mentre le infrastrutture e alcuni settori economici sono vulnerabili ai rischi dei cambiamenti climatici, in particolare, nelle regioni sviluppate. Inoltre, i cambiamenti nei cicli delle precipitazioni e di temperatura stanno colpendo anche ecosistemi come le foreste, i terreni agricoli, le regioni di montagna e gli oceani, così come le piante, gli animali e le persone che vi abitano. L'anidride carbonica globale è aumentata di oltre il 50% tra il 1990 e il 2012. L'Obiettivo 13 invita i paesi a dotarsi di misure di protezione del clima nelle loro politiche nazionali e a prestarsi reciproca assistenza per rispondere alle sfide quando necessario. Esso riconosce che la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/cambiamenti-climatici/convenzione-quadro-sui-cambiamenti-climatici-e-protocollo-di-kyoto) è il forum intergovernativo internazionale principale per negoziare la risposta globale ai cambiamenti climatici. Integrando questo dialogo, l'Obiettivo 13 è favorevole al rafforzamento della resilienza alle calamità naturali legate al clima e riafferma l'impegno assunto dai paesi sviluppati a mobilitare ogni anno 100 miliardi di dollari congiuntamente da tutte le fonti, entro il 2020, per aiutare i paesi in via di sviluppo ad adattarsi ai cambiamenti climatici.

Goal 15 - Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, combattere la desertificazione, arrestare e invertire il degrado del territorio, e arrestare la perdita di biodiversità
La conservazione e l'uso sostenibile della biodiversità sono di vitale importanza per lo sviluppo sociale ed economico, nonché per la sopravvivenza dell'umanità. Tuttavia, vi è un evidente e continuo declino della biodiversità con una perdita della superficie forestale che minaccia la prosperità umana, con un impoverimento delle popolazioni rurali povere - comprese le comunità indigene e locali - particolarmente colpite. Biodiversità e foreste contribuiscono alla riduzione della povertà e sono alla base della sicurezza alimentare e della salute umana, poiché assicurano aria pulita e acqua, assorbendo le emissioni di anidride carbonica oltreché lo sviluppo ambientale.
L'Obiettivo 15 è finalizzato alla conservazione, restauro e uso sostenibile degli ecosistemi, con l'obiettivo di fermare la deforestazione, assicurare il ripristino delle foreste degradate e sostanzialmente aumentare il rimboschimento entro il 2020. Inoltre, partecipa alla lotta alla desertificazione entro il 2030 e al ripristino dei terreni interessati dalla desertificazione, siccità e inondazioni. Per proteggere la biodiversità, l'Obiettivo 15 chiede misure urgenti per porre fine bracconaggio e il traffico di specie animali e vegetali protette.

Goal 16 - Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile; rendere disponibile l'accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficaci, responsabili e inclusivi a tutti i livelli
E' evidente che senza una comunità pacifica e inclusiva e una governance efficace, lo sviluppo non può essere sostenibile. Ad esempio, i paesi colpiti da conflitti sono i più lontani dal raggiungimento degli SDG, mentre in molti altri paesi il ristabilimento delle istituzioni di pace e responsabili ha contribuito notevolmente al raggiungimento degli SDG.
L'Obiettivo 16 entro il 2030 mira pertanto a promuovere società pacifiche e inclusive. Come tale, esso sostiene di ridurre ogni forma di violenza, compresa la tortura, e di promuovere la lotta contro tutte le forme di criminalità organizzata. Inoltre, l'Obiettivo 16 prevede di ridurre in modo significativo corruzione e concussione, così come flussi finanziari illeciti e di armi. Per garantire che le società siano pacifiche e inclusive, L'Obiettivo 16 ha anche lo scopo di promuovere le istituzioni inclusive e lo stato di diritto e di garantire la parità di accesso alla giustizia.

Goal 17 - Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile
Il successo dell'attuazione dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dipende da un quadro di finanziamento globale che va al di là degli impegni ufficiali di assistenza allo sviluppo. Accanto a finanziamenti pubblici e privati, la sfera politica dovrebbe assicurare un maggiore contributo al raggiungimento degli obiettivi in questione. Nel mese di luglio 2015, la comunità internazionale ha predisposto un nuovo quadro per il finanziamento e l'attuazione dello sviluppo sostenibile - la Action Agenda Addis Ababa (http://www.un.org/esa/ffd/ffd3/press-release/countries-reach-historic-agreement.html).
L'Obiettivo 17 invita i paesi sviluppati a rinnovare il loro impegno di destinare lo 0,7% del reddito lordo nazionale all'aiuto pubblico allo sviluppo. Ha lo scopo di garantire una maggiore mobilitazione delle risorse interne per ridurre la dipendenza dal sostegno straniero, così come una maggiore collaborazione internazionale nel campo delle scienze, tecnologia e innovazione e la promozione di un sistema commerciale multilaterale equo. L'Obiettivo 17 sostiene anche il miglioramento della stabilità macroeconomica e la coerenza delle politiche nell'interesse di uno sviluppo sostenibile.



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