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Introduzione

La Sovraintendente agli Studi della Regione dott.ssa Vally Lettry, come da programma, avrebbe dovuto aprire ufficialmente i lavori di questo Convegno "Valle d’Aosta, regione d’Europa - l’educazione bi/plurilingue, ponte verso la cittadinanza europea"; purtroppo non potrà essere presente oggi per motivi di salute. Tocca quindi a me dare inizio ai lavori.
Siamo lieti che il Consiglio d’Europa e l’Unione Europea ci abbiano fornito l’opportunità di organizzare questo Convegno per celebrare il 2001, eletto Anno europeo delle lingue.
Ricordo peraltro che questo Convegno costituisce un momento dell’insieme delle iniziative avviate dall’Assessorato regionale all’Istruzione e alla Cultura per l’Anno europeo della lingue. Infatti il 7 novembre scorso ha avuto luogo la Conferenza "Verso il 2001, Anno europeo delle lingue" sulla possibilità offerta agli studenti di acquisire certificazioni esterne delle loro competenze linguistiche a costi convenzionati, secondo gli accordi intervenuti tra l’Amministrazione regionale e i rappresentanti di alcuni Enti Certificatori stranieri: Alliance Française, Goethe Institut, Cambridge University e Instituto Cervantes. Numerosi studenti valdostani hanno già dato una risposta concreta a tale iniziativa conseguendo queste certificazioni nel giugno scorso.
Colgo l’occasione per comunicarvi che la Giunta Regionale in questi giorni ha approvato il finanziamento delle certificazioni acquisite dagli studenti valdostani, con modalità in via di definizione. Inoltre il 26 settembre prossimo, la giornata europea delle lingue sarà celebrata in Valle d’Aosta con la premiazione dei migliori progetti a dimensione europea prodotti nelle scuole secondarie della Regione, nell’ambito di un Concorso indetto dall’Assessorato all’Istruzione e alla Cultura.
Ancora alcune parole sull’Anno europeo delle lingue. Due sono essenzialmente i punti forti di questa iniziativa:

  1. la diversità linguistica. L’Europa del futuro, come quella del passato e del presente, sarà appunto un’Europa della diversità linguistica. Tale diversità è una delle principali forze dell’Europa, e va promossa e valorizzata;
  2. chiunque in Europa deve avere l’opportunità, nel corso della propria vita, di apprendere le lingue - almeno due lingue comunitarie oltre la materna - come raccomandato anche dal famoso Libro Bianco del 1995, Insegnare e apprendere; verso la società conoscitiva.

L’Anno europeo riguarda tutte le lingue usate in Europa. Ciascuna di esse è parte integrante del patrimonio culturale e del futuro dell’Europa.
In molti paesi la capacità di utilizzare almeno tre lingue è assolutamente normale. Le persone in grado di farlo sono agevolate nell’accesso all’informazione e alla partecipazione democratica, come pure nei loro spostamenti per motivi scolastici, professionali o altro. Infatti le competenze linguistiche migliorano le opportunità di lavoro e consentono di sfruttare pienamente i vantaggi della cittadinanza europea e del mercato unico e del diritto di vivere e lavorare ovunque nell’Unione Europea.
Tutti possono apprendere a parlare o a capire una nuova lingua; non è mai troppo presto né troppo tardi per imparare le lingue. L’apprendimento delle lingue è un processo che dura tutta la vita.
Ci sentiamo quindi confortati da questi orientamenti espressi dai massimi organismi dell’Unione Europea nella nostra scelta di promuovere un sistema educativo bi/plurilingue qual è quello valdostano, caratterizzato in modo diffuso da un’educazione bilingue precoce, "ancrée" nel curricolo, realizzata secondo metodologie precorritrici dei più recenti orientamenti della ricerca internazionale, e dall’insegnamento di una terza lingua fin dai primi anni della scolarità, secondo un modello fortemente innovativo, che riscuote interesse ed apprezzamento nel mondo della ricerca a livello internazionale.
Il senso di questo nostro Convegno è un po’ quello di mettere insieme approcci ed esperienze diverse, sguardi diversi - non solo interni alla Regione - e di fornire elementi di riflessione utili per valorizzare in modo sempre più diffuso e ad un livello di efficacia formativa sempre maggiore, l’educazione plurilingue come opportunità culturale e professionale, in quanto elemento qualificante del servizio scolastico valdostano.
Diamo ora un rapido sguardo alla fisionomia generale della giornata che, come avete visto dal programma, si compone praticamente di quattro parti: una prima parte, denominata "Les apports" che riguarda il plurilinguismo in dimensione europea, durante la quale ci collegheremo in video-conferenza con Bruxelles, e precisamente con la dott.ssa Sylvia Vlaeminck, capo del dipartimento "Politica linguistica" e "Educazione e Formazione" dell’Unione Europea, che interverrà sul tema "L’Union Européenne et l’apprentissage des langues". Chi volesse può cogliere l’occasione per rivolgerle direttamente delle domande. Successivamente il professor Daniel Coste, ben noto in Valle d’Aosta per aver collaborato con noi a diversi progetti, interverrà sul tema "Compétence bi/plurilingue et (in)sécurité linguistique".
Una seconda parte, denominata "Les expériences", sarà dedicata alla presentazione di alcune esperienze e progetti bi/plurilingui realizzati sia fuori Valle (in Lussemburgo e in un Istituto superiore della Lombardia), che nella Regione (un progetto didattico in lingua tedesca in verticale dalla scuola dell’infanzia alla scuola media, un progetto di partenariato francese/tedesco nella scuola media, una breve relazione sull’introduzione dell’inglese nella scuola elementare regionale, e una presentazione di progetti a carattere europeo, tra cui il Portfolio, realizzati in una scuola superiore valdostana).
Al pomeriggio avremo una terza parte dedicata a una "Table ronde" che riunirà noti esperti linguisti dalla Francia e dalla Svizzera, che confronteranno le loro esperienze a seguito della conoscenza diretta della nostra realtà educativa locale.
La quarta ed ultima parte sarà dedicata alle "Perspectives" del sistema educativo bi/plurilingue della Valle d’Aosta. L’Ispettore Piero Floris farà il punto sulla riflessione condotta nell’ambito del progetto regionale "Autonomia scolastica e curricolo", seguita da dibattito. Infine l’Assessore Ennio Pastoret concluderà ufficialmente i lavori con una comunicazione riguardante appunto le prospettive future del sistema educativo valdostano.
Darei quindi inizio al collegamento in video-conferenza con la dott.ssa Sylvia Vlaeminck sul tema "L’Union européenne et l’apprentissage des langues" .
Vi ricordo che è possibile intervenire ponendole direttamente i vostri quesiti.

Annabella Cabianca

 

 

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