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Caro diario

Caro diario,
oggi è Pasqua e si prospetta una bellissima giornata di festa.
Il tempo è ottimo: nel cielo non c’è neanche una nuvola e la temperatura arriva quasi ai 17 gradi.
Il motivo per cui ti scrivo è quello di informarti della mia scelta per la scuola superiore; dopo tanti patemi d’animo, ho scelto il liceo classico ordinario. Ho deciso di intraprendere questa scuola perché amo la storia e le lingue antiche (come il greco e il latino).
Certo, so che questa scuola è abbastanza difficile e ci vogliono ore di studio e molto impegno, ma sono ottimista e penso che posso farcela.
Le mie paure per questa scuola non sono molte, ma alcune cose mi incutono un po’ di terrore.
In primo luogo, sono preoccupata di ricevere voti bassi e, in seguito, essere bocciata; in secondo luogo, ho paura di non essere accettata dai miei nuovi compagni.
Spero tanto che queste mie paure non diventino realtà.
Forse, in parte, sono legate al “diventare grandi”: infatti, non mi sembra ancora vero di avere 14 anni. Il fatto è che mi preoccupa diventare grande non tanto per le responsabilità o per dover scegliere le cose migliori quanto per dover iniziare a pensare al mio futuro.
Questo è un mio pensiero da quattordicenne e forse cambierò idea, quando sarò più grande.
Comunque ritengo di aver fatto la scelta giusta e affronterò tutti i problemi con coraggio e costanza (si spera!).
Dopo averti informato del mio futuro per i prossimi cinque anni, ti saluto. Vado a scartare l’uovo, prima che Michel lo distrugga!

Myriam Moncada
Classe 3B, Scuola secondaria 1° grado di Saint-Vincent

Caro diario,
sai che oggi ho scelto la scuola per il prossimo anno? Sì, ho scelto il liceo scientifico. Non quello di Aosta, ma quello di Saint-Vincent. Così sarò vicina a casa.
L’ho scelto, innanzitutto, perché mi piacciono le scienze e adoro la matematica; sono le mie materie preferite. Poi perché con l’inglese e il francese non vado molto d’accordo.
Devo dire però che ho paura di cambiare scuola. Il cambiamento comporta la perdita di tutti i miei amici, con cui ho passato l’infanzia. Sarà difficile dimenticare tanti momenti passati con loro! In questa classe si è creato un legame che non ti immagini; siamo davvero uniti. Ci vogliamo tutti bene, alcuni un po’ meno e altri un po’ di più! Comunque non volevo parlarti di questo.
Poi, se cambio scuola, cambierò anche i professori e ho paura che quelli nuovi non mi piacciano per niente. Ho sentito dire che sono molto severi; se non fai un esercizio, ti mettono due! Ma scusa, come fai a giudicare così, magari uno non è riuscito a farlo perché si è addormentato prima di finirli tutti! Non so, non possono chiudere un occhio? No! E mettono due! Va beh, pazienza, bisognerà studiare e studiare e studiare. Ecco, anche lo studio mi fa paura. Quando abbiamo partecipato agli incontri di orientamento, ci hanno detto che bisognerà studiare anche cinque ore al giorno; ma come si fa? Io non ci riuscirò mai; è davvero tanto. Non avrò neanche il tempo di farmi la doccia! Speriamo in bene.
Un altro motivo per cui ho paura di andare alle superiori è il bullismo. Prendono sempre di mira i più piccoli e quelli di prima sono i più piccoli. Bisogna fare delle leggi severe sul bullismo! Ma chi ci pensa?
Ma queste sono piccole paure. La più grande, come ti dicevo all’inizio, è quella di perdere tutti i miei amici; magari non ci vedremo più. Saremo tutti separati. Non è giusto! Perché non fanno una scuola con tutte le scuole dentro? Sarà grande, ma almeno non ci separeremo! Sarebbe una bella idea!

Martina Gambella
Classe 3B, Scuola secondaria 1° grado di Saint-Vincent

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