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La dimensione europea nell'insegnamento della storia

Approvato nell’ottobre 2001, il Progetto del Consiglio d'Europa “La dimensione europea nell'insegnamento della storia: momenti critici nella recente storia europea” ha lo scopo principale di fornire agli insegnanti di storia utili strumenti per affrontare la recente storia d'Europa attraverso:
• l’accesso a fonti differenziate;
• l'insegnamento agli studenti su come si analizzano le fonti;
• l'inserimento della storia nazionale in un contesto più ampio;
• la capacità di istituire comparazioni nello spazio e nel tempo;
• l'analisi degli eventi da una molteplicità di differenti prospettive;
• l'assicurazione che gli studenti sviluppino una visione d'insieme storica;
• l'approccio di questioni controverse in modo tale da non rinforzare pregiudizi, xenofobia e stereotipi.
Ricercando documentazione utile proveniente da tutte le regioni d'Europa, il Progetto vuol così essere una adeguata risorsa per docenti e formatori di storia e per i loro studenti, centrando l'attenzione su alcuni critici momenti-chiave della nostra storia degli ultimi 150 anni che hanno contribuito a delineare il mondo nel quale viviamo stabilendo anche legami concettuali con altri Progetti del Consiglio d'Europa, in particolare il Progetto di Educazione alla cittadinanza democratica ed ai diritti umani.
Oltre al Gruppo di Progetto, un ruolo importante è giocato dal prof Robert Stradling dell'Università di Edimburgo (Scozia) - Consulente del Progetto, con il quale abbiamo lavorato durante le varie Conferenze(1).

Professor Robert Stradling, come siete arrivati a scegliere quelle date-chiave su cui far ruotare il Progetto?
“Volendo raccogliere - impresa non da poco - vario materiale originale in riferimento agli ultimi 150 anni circa di storia europea, dovevamo porci dei limiti realistici su quanto poteva essere portato a termine. Per questo, dopo molte discussioni e riunioni, si è deciso di porre l'attenzione su cinque momenti critici o di svolta nella storia europea: le rivoluzioni del 1848, con la crescita del nazionalismo e la richiesta di auto-determinazione nei decenni successivi; le Guerre balcaniche del 1912-13, con la decadenza dei tre Imperi europei e le conseguenze a lungo termine per quella particolare regione d'Europa; la “ristrutturazione” dell'Europa nel 1919, dopo la “Grande Guerra”; la “ristrutturazione” dell'Europa nel 1945, con l'inizio della “Guerra fredda”, l'emergere delle due superpotenze con le sue conseguenze globali; il crollo dell'Unione Sovietica e del blocco comunista nel 1989-91, con la transizione alle democrazie rappresentative e multi-partitiche nell'Europea centrale ed orientale. Benché ci fossero molti altri momenti critici nella recente storia europea che avrebbero potuto essere scelti, si è pensato che questi cinque, presi insieme, avrebbero aiutato gli studenti a comprendere più chiaramente l'Europa nella quale vivono. Va inoltre sottolineato che questi cinque momenti scelti, oltre che un grande rilievo politico per l'Europa, hanno avuto conseguenze sociali, economiche e culturali e la dimensione politica può essere intesa appieno solo se collocata in un contesto appunto sociale, economico e culturale”.

Per arrivare dunque a questa raccolta molto complessa e varia di materiali (di testi, audio e video) sono state previste le Conferenze-riunioni sui cinque momenti-chiave, ma anche l'accesso ai più importanti archivi nazionali ed internazionali e la creazione di una rete di storici ed insegnanti di storia in Europea con l'incarico di raccogliere materiale originale proveniente dai loro propri archivi.

2005: anno europeo della cittadinanza attraverso l'educazione
Presenti al Quirinale anche il Vice-Presidente della Commissione europea Franco Frattini ed il Ministro dell'Istruzione Letizia Moratti.
Dopo il Quirinale, il lancio delle iniziative in una Conferenza nazionale a Fiuggi.

Lo scorso 9 maggio, al Quirinale, alla presenza del capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, in occasione della celebrazione della “Festa dell'Europa”, sono state lanciate le iniziative per il “2005: Anno europeo della cittadinanza attraverso l'educazione”.
Erano presenti - tra gli altri - il vice-presidente della Commissione europea F. Frattini, il ministro dell'istruzione L. Moratti, studenti, dirigenti scolastici, docenti, genitori ed anche l'astronauta italiano dell'Agenzia Spaziale Europea colonnello Roberto Vittori, da poco rientrato da un viaggio nello spazio, e nominato per l'occasione Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Dopo aver ascoltato e premiato alcuni studenti distintisi in Concorsi ed iniziative di respiro europeo, il nostro Capo dello Stato ho sottolineato con forza i progressi dell'Europa negli ultimi 50 anni, con una pace duratura, un mercato unico, uno spazio senza frontiere interne e l'euro, ma ha anche ricordato
ai giovani come la costruzione europea sia ancora in corso, come la Costituzione europea (ed i recenti pronunciamenti contrari di Francia ed Olanda non mancano di suscitare preoccupazioni, N.d.R.) firmata il 29 ottobre scorso a Roma debba essere pienamente attuata: “Solo se sarà accolta con fiducia, se sarà sentita come propria - soprattutto da voi giovani - essa potrà essere fondamento della nostra comune convivenza, diventare la base di un'autentica cittadinanza europea. La scuola è uno dei luoghi principali in cui far crescere questa cittadinanza: l'impegno degli insegnanti e di tutti voi deve essere costante; la vostra presenza oggi è una bella testimonianza di questo impegno”, ha affermato tra l'altro Carlo Azeglio Ciampi.

Il Progetto - oltre alla raccolta di materiali ed agli interessanti momenti in presenza - con esperti, studiosi e rappresentanti dei vari Stati europei che relazionano, si confrontano, lavorano in gruppo e ricorrono anche alla Treaty simulation, un interessante gioco di ruolo che coinvolge gli storici adulti, ma può essere proficuamente utilizzato anche con gli studenti nel far “rivivere” la stesura dei Trattati - il Progetto, dicevamo, ha tra i suoi scopi anche quello di produrre qualcosa di concreto, vero prof Stradling?
“Certo. Si prevedono tre risultati principali: la realizzazione di un DVD o di una raccolta di CD-ROM - con dati, documenti ed estratti di documenti testuali, video, audio di prima e seconda mano; una guida per insegnanti di storia che accompagni i CD-ROM; un volume che includa gli interventi degli storici alle cinque Conferenze previste dal Progetto.
L'intento è di produrre una per così dire “cassetta degli attrezzi” per insegnanti di storia e studenti, che permetterà loro di scaricare materiale originale, di usare varie fonti - giustapponendole e comparandole - di sviluppare una prospettiva a lungo termine, di entrare nelle dinamiche degli eventi storici”.
Molte persone stanno insomma lavorando a questo interessante Progetto, e molti saranno coloro che ne potranno beneficiare: gli insegnanti, gli storici, gli autori di manuali scolastici, gli studenti (in particolare, ma non solo, quelli compresi nella fascia d'età dai 14 ai 18 anni). Interessante sarà anche muoversi nella struttura del database interattivo, di certo stimolante ed innovativo nel campo dell'educazione e della didattica della storia.
La multiprospettiva nell'interpretazione degli avvenimenti, la rapidità di utilizzazione del CD-ROM e l'approccio pedagogico dinamico (con una navigazione che permetterà di passare dai grafici, alle animazioni, alle sequenze audio e video), l'utilizzo delle diverse lingue, l'apprendimento interattivo dovrebbero giocare un ruolo stimolante e coinvolgente sia per gli insegnanti che per gli studenti, portandoci verso quella dimensione europea nell'insegnamento della storia che appare forse ancora un po' lontana, ma verso la quale molti stanno lavorando, ed il Consiglio d'Europa in particolare, con tante energie e tanta costruttiva collaborazione, rispettando i fatti accaduti, ma lavorando in uno spirito di coesistenza pacifica, di rispetto dei diritti umani e della democrazia.

Benedetto Maffezzini

Nota
(1) Si sono già tenute le Conferenze sul 1848, sulle guerre balcaniche del 1912-13, sul 1945 (fine Seconda Guerra mondiale) e sul 1989 (caduta del Muro di Berlino).

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