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Progetti in partenariato

Il Progetto lettura con la Festa del Libro e il Laboratorio di Storia a Pont-Saint-Martin sono, da anni, esempi di integrazione riuscita tra scuola e territorio.

Il Progetto lettura con la Festa del libro

La Festa del libro è il momento finale del Progetto lettura, un percorso didattico che dura un intero anno scolastico. Presenta le rielaborazioni di attività legate alla lettura realizzate come disegni, testi, spettacoli teatrali, audiovisivi prodotte da bambini e ragazzi insieme ad insegnanti, bibliotecari ed altri esperti. I giovani lettori partecipano a momenti di gioco, ad animazioni, a proiezioni, a spettacoli, a incontri con autori. Vi sono inoltre incontri/dibattito riservati agli adulti. Durante questa settimana, il Palazzetto dello Sport di Pont-Saint-Martin, luogo della festa, ospita anche una ricca esposizione di libri per bambini e ragazzi.

Mariella in breve
Nasce a Pont-St-Martin il 12 febbraio 1952.
Segno zodiacale “Acquario” come Bertolt Brecht, Giovanni Rabboni, Teresa Grange, Irene Bosonin, Graziella Telatin, Sara Teagno, Agnese Molinaro e Giovanna Sampietro, sua compagna di scuola alle Magistrali.
Da sempre sognatrice, appassionata di storia, in particolare locale. Ha un senso profondo dell'impegno sociale e politico. Ha amministrato per dieci anni l'Assessorato alla cultura del Comune di Pont-St-Martin ideando e lanciando i Centri estivi.
Mamma di Erminia a 17 anni e di Erik a 20. Nonna di Margherita da sei mesi.
Colore preferito: rosso.

La “Festa del libro” può dunque essere intesa come momento culminante dell'incontro fra scuola e territorio. La scuola realizza un progetto didattico grazie alle molteplici collaborazioni messe in atto con istituzioni e con privati, mentre il territorio usufruisce di iniziative, di servizi arricchenti per l'intero comprensorio.
Il Progetto lettura ha ormai otto anni. Gli obiettivi di partenza di questa attività non sono mutati nel tempo. Gli scopi del progetto sono: rendere piacevole la lettura, diffondere il piacere della lettura, conoscere i luoghi dei libri, saper costruire un libro, saper esprimere le proprie opinioni, le proprie emozioni attraverso l'ascolto e/o la lettura.
Nel tempo il Progetto si è affinato per quanto riguarda i rapporti col territorio, la formazione dei docenti, il raccordo fra i gradi di scuola, la realizzazione di percorsi a tema, la realizzazione di unità didattiche strutturate e fruibili, destinate a bambini e ragazzi dai tre ai quattordici anni.


L'iniziativa nata alla scuola elementare, si è allargata alla scuola materna ed in parte alla scuola media, coinvolgendo le istituzioni preposte alla cultura: le biblioteche (Comprensoriale di Donnas e comunali), le Comunità Montane Mont-Rose e Walser, e alcuni Comuni che prevedono alcune iniziative a sostegno del percorso. Negli anni, in particolare, hanno collaborato con le scuole l'Università di Aosta, corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, il Liceo Sociale "Lino Binel", l'ISITIP di Verrès, l'IRRE-VdA, l'Istituto storico della Resistenza, le Pro-Loco, alcune librerie ed esperti qualificati. Dai 900 partecipanti alla prima edizione, si è arrivati nel 2003 a oltre 2000 e l’Assessorato all’Istruzione e cultura ha concesso il suo patrocinio.
Un’organizzazione così complessa necessita di un docente che se ne occupi a tempo pieno affiancato da un gruppo di insegnanti così motivati da accettare di regalare tempo ed energie a un progetto ambizioso.
Alcune attività previste dal Progetto e soprattutto la “Festa del libro” sono un'occasione di socializzazione fra bambini di realtà scolastiche differenti, sovente molto piccole, di scambio di esperienze didattiche fra insegnanti; sono un'opportunità per far conoscere più concretamente alle famiglie e all'esterno il lavoro della scuola.
Per questo Progetto a scuola si lavora in più lingue (italiano, francese, inglese, tedesco, patois, titsch, töitschu), in più discipline, utilizzando più linguaggi sovente curando per buona parte del percorso, in contemporanea, più progetti (es.: Progetto lettura/ Concours Cerlogne, Progetto lettura/Laboratorio di Storia...).
La scelta dell'argomento facilita la relazione col territorio, i suoi servizi, le sue risorse; agevola la pluridisciplinarità e consente opportunità di riflessione. Si sono potute realizzare le animazioni in biblioteca soprattutto grazie alla disponibilità di insegnanti e bibliotecari a modificare orari di servizio, di apertura. I dipendenti comunali addetti allo scuolabus o alla refezione scolastica si sono resi disponibili riorganizzando,
ad esempio, le loro mansioni abituali per facilitare gli spostamenti delle scolaresche. Alcune attività finanziate da Comuni, biblioteche e Istituzioni scolastiche sono state riprogrammate per sostenere economicamente le attività legate a questo progetto (produzioni di video, corsi di teatro in Biblioteca e a scuola, visite di istruzione alla “Fiera del libro”, ma non solo...).
L'Istituzione scolastica, gestendo direttamente "L'ora di Peter Pan", una serie di appuntamenti settimanali di animazione alla lettura nei mesi estivi nelle località del comprensorio Walser, ha offerto oltre al servizio culturale un intrattenimento di tipo socio-turistico.
Al fine di promuovere ulteriori opportunità di scambio e di collaborazione tra scuole si è avviata l'iniziativa "C'è una e-mail per noi: la storia continua", un progetto di letto-scrittura via internet tra classi che intendono conoscersi. Un'autrice di libri per ragazzi, Elena Soprano, collabora a una seconda iniziativa in rete "Clicca il libro" affinché presso tutte le scuole giungano mensilmente simpatiche proposte di lettura e giochi. I libri vengono poi forniti alle scuole dai Comuni di competenza. È questa una maniera per sopperire, almeno in parte, alla mancanza del servizio di "Bibliobus", la biblioteca itinerante, e per contribuire alla realizzazione di biblioteche scolastiche vive, vivaci e sempre aggiornate.
Nell’a.s. 2004/2005 si intende, in relazione al "Piacere di leggere", potenziare le occasioni dedicate alle visite in libreria, in biblioteca, alle attività per organizzare e gestire biblioteche di classe, di scuola ed incontrare autori ed illustratori.
Rimangono alcune questioni aperte: quanto, per rispondere ad una richiesta, è opportuno allargare ancora la partecipazione alla Festa ad altre scolaresche? Oggi tutti i bambini vivono appieno, da protagonisti, la loro giornata della “Festa del libro”. Se vi fossero ancora più presenze sarebbe possibile mantenere questo livello di coinvolgimento?
Non mancano anche riflessioni riguardanti l'organizzazione. Quanto sono utili i momenti dedicati esclusivamente agli adulti? Sarebbero forse più producenti altre forme di dibattito in corso d'anno e decentrate sul territorio?

Le caratteristiche di un Progetto in parternariato con il territorio
• Deve essere necessariamente dell'Istituzione e non di un singolo;
• deve consentire la visibilità delle azioni didattiche sul territorio;
• deve offrire servizi al territorio (conferenze, spettacoli, appuntamenti per tutta la popolazione);
• deve tener conto delle caratteristiche e delle esigenze territoriali;
• non deve usare il territorio come un "salvadanaio" perenne: gli investimenti devono portare vantaggi a tutti i partner.

Un Laboratorio di Storia originale

Il Laboratorio di storia, nato nell'a.s. 2001/2002, grazie ad un finanziamento straordinario per progetti speciali ha la propria sede presso la scuola elementare Baraing di Pont-Saint-Martin.
Si tratta di un progetto didattico, giunto al terzo anno, tra le Istituzioni scolastiche Walser Mont-Rose B (scuola capofila) e Mont-Rose A di Pont-Saint-Martin, rivolto a tutti i gradi di scuola presenti nell'Istituzione scolastica. Ha pertanto un valore "unificante", di continuità didattica, di verticalizzazione. Per la realizzazione di tutte le attività didattiche i docenti sono sostenuti da appositi momenti di formazione.
In un primo tempo, il laboratorio è stato visto come luogo di scambio di esperienze e di capitalizzazione del lavoro svolto in passato. Sono stati pertanto raccolti materiali didattici legati all'esperienza degli insegnanti ed altri sono in arrivo. Gli insegnanti delle due Istituzioni Scolastiche coinvolte, in particolare quelli della scuola elementare, prima della verticalizzazione, facevano parte dello stesso Circolo Didattico ed avevano già avuto modo di lavorare ed approfondire in più occasioni tematiche di tipo storico. Altrettanto vale per la scuola media. Il primo anno, il laboratorio ha voluto organizzare la "Giornata della Memoria" in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Pont- Saint-Martin, per il secondo anno la giornata è stata organizzata con l'Istituto Storico della Resistenza.
È significativo che la scuola, si sia aperta, attraverso il laboratorio, al territorio, con l'obiettivo di contribuire alla valorizzazione della memoria/alla costruzione di coscienze critiche e responsabili.


Stiamo da due anni lavorando a dei percorsi che noi definiamo di "turismo scolastico".
I nostri ragazzi dovrebbero essere in grado prima di individuare, poi di illustrare, quindi di esporre a compagni provenienti da altre realtà dei percorsi significativi di periodi storici prendendo spunto dai segni e dalle fonti del territorio. Sono già stati oggetto di indagine il ponte romano, il percorso medioevale dal borgo di Bard a Pont Saint-Martin e l’area industriale. Il museo della Resistenza a Marine (Perloz) che ospita il lavoro di una classe realizzato nel 2000 e sempre a Marine l’esposizione permanente "L'école d'autrefois", curata dall’insegnante Silvana Miniotti, sono itinerari già sperimentati e documentati per essere proposti ad altri insegnanti.
Si stanno individuando altri percorsi, meno noti, ma significativi per coinvolgere più facilmente tutte le realtà scolastiche del territorio e soprattutto per "dare storia" anche a luoghi che apparentemente ne sembrano privi.
Molte delle nostre scuole rimaste aperte, con pochi utenti, possono essere usate come luoghi di accoglienza: abbiamo già avviato alcuni possibili contatti e facilmente una prima scolaresca, arriverà presto da Milano.
L'avventura continua e quest'anno con il sessantennale della Resistenza, prepareremo tante sorprese.

Come convincere gli Amministratori a collaborare con la scuola

Innanzitutto attraverso la qualità del progetto, i numeri (1 800 alunni, 250 insegnanti, il pubblico numeroso e crescente), i contenuti e le iniziative.
La scuola può chiedere la collaborazione di soggetti territoriali esterni e proporsi come partner qualificato e credibile agli occhi delle Istituzioni e di Enti, soltanto quando il progetto didattico è realmente preposto a valorizzare il territorio e prevede momenti di interazione ed integrazione tra la scuola e il mondo che la circonda.
Stante questa premessa, il progetto, forte di adesioni di insegnanti, famiglie ed alunni, se ricco nei contenuti e nelle iniziative, ha ottime probabilità di essere preso in considerazione dagli amministratori i quali, con la loro esperienza ed alcuni preziosi suggerimenti possono intervenire per ritararlo e modificarlo. In questo modo diventa un percorso nuovo, condiviso perché scritto a più mani, per rispondere più efficacemente alle esigenze dei diversi compartecipanti.
Gli amministratori devono, insomma, avvertire che il loro contributo è importante e decisivo per la riuscita di una manifestazione. Un pacchetto pre-confezionato non porta da nessuna parte!


L'Istituzione è bene che sia rispettosa, ma non dipendente dal comune o dalla Comunità Montana, deve riconoscere un ruolo progettuale ai propri interlocutori e non viverli come semplici sponsor. Occorre eliminare i pregiudizi. Chi l'ha detto che gli amministratori capiscono poco o non abbastanza di scuola? Gli insegnanti conoscono la scuola, ma gli amministratori conoscono il territorio e con la loro esperienza, sanno leggere importanti segnali e possono trasferirli alla scuola!
L'Istituzione deve essere altresì consapevole di farsi promotrice, di un percorso formativo per i propri allievi, ma anche aggregante, tale da creare cioè confronto e scambio con tutto il territorio.
Nel momento in cui le azioni didattiche sono visibili sul territorio, la scuola acquista in credibilità, incidendo positivamente sulla motivazione che sta alla base di ogni percorso di apprendimento e raggiunge l'obiettivo di comunicare con chiarezza con i soggetti implicati nella formazione degli allievi ai quali insegna concretamente a vivere il territorio, a fruire delle sue opportunità e a migliorarle in un'ottica di sempre maggiore apertura e confronto.

Mariella HERERA
Insegnante elementare per 30 anni in classe, da tre anni responsabile dell’Ufficio Progetti e Formazione docenti
presso l’Istituzione scolastica Walser e Mont-Rose B.
Coordinatrice dei Progetti lettura - Festa del libro e del Laboratorio di Storia.



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