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FAI conoscenza con Aymavilles!

Il concorso nazionale promosso dal FAI ha visto la partecipazione di 1600 classi elementari per un totale di 32.000 alunni. La scuola elementare di Aymavilles, comune di media montagna, si è classificata al terzo posto. Ancora un’occasione per celebrare l’Anno internazionale delle montagne.

Premessa
Probabilmente non avremmo mai accolto la proposta del nostro dirigente di partecipare ad un concorso nazionale, se non fossimo state certe di essere un team collaudato, da due anni di lavoro continuativo e collaborativo, ed entusiasta di affrontare questa nuova esperienza.
Il concorso nazionale indetto dal FAI continuava il percorso di ricerca iniziato l’anno scolastico precedente e centrato sull’ambiente, visto attraverso suoi aspetti storici, geografici, artistici e antropici. Le nostre classi avevano, infatti, già partecipato, sollecitate dal Servizio Beni Archeologici, al progetto "Le vie romane del Mediterraneo", analizzando in particolare il sito di Pont d’Ael. Anche il tema proposto dal Concours Cerlogne, per l’anno 2001/2002, centrato sul territorio: "L’homme et son milieu", ci consentiva di mettere in evidenza gli aspetti più tradizionali del paesaggio montano. In particolare, abbiamo potuto riutilizzare ed inserire una parte del lavoro prodotto per il Concours Cerlogne, quella relativa agli alpeggi di montagna, nel dépliant ideato per partecipare al Concorso FAI.

Paese che vai, bellezze che trovi…e chi cerca trova… Aymavilles
Progetto
Partecipazione al Concorso nazionale indetto dal FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) per le scuole elementari e medie
Anno scolastico 2001/2002
Istituzione scolastica Grand Paradis A
Insegnanti
Maria Emma Carlin, Manuela Gorrex, Valentina Termite
Classi III e IV elementare di Aymavilles
Bambini coinvolti 24
Discipline coinvolte
storia/studi sociali, geografia, scienze, lingua (italiano, francese, patois), matematica, educazione all’immagine, educazione motoria
Tempi di realizzazione da novembre ad aprile 2002
Prodotti dépliant turistico ed un album di ricerche prodotto per il Concours Cerlogne

La conoscenza del luogo innanzitutto
L’invito del FAI era "esplorare il proprio paese, scoprire le risorse d’arte, natura e tradizione curiose e poco note, ma meritevoli di essere conosciute e proposte come meta di un viaggio". Nonostante infatti i nostri alunni siano nati e cresciuti, ad eccezione di due alunne di recente inserimento, nel comune di Aymavilles, per molti di loro, gli aspetti presi in esame sono stati una scoperta e un’occasione per ampliare le conoscenze del proprio milieu.
La riscoperta dei luoghi noti è avvenuta attraverso un’analisi più critica e approfondita condotta con interviste e griglie di osservazione. Siamo usciti più volte a piedi soffermandoci ad osservare la vegetazione, (frutteti, vigneti, orti, campi coltivati e da pascolo, sottobosco, boschi di latifoglie e boschi di conifere); la morfologia del terreno (territorio pianeggiante, collina, montagna, corsi d’acqua); gli aspetti antropici del paesaggio (piazze, strade, sentieri, fontane, canali di irrigazione, abitazioni, aziende).

I bambini, in classe, hanno formulato delle domande da rivolgere direttamente agli "esperti" (al Sig. Costantino Borney, vice presidente di un’azienda vitivinicola, al Sig. Emir Gerbelle, la "memoria" del paese, che ricorda fatti e persone del passato). Nell’ascoltare le risposte, i bambini hanno imparato a prendere appunti, cercando di cogliere, con il nostro aiuto, le informazioni essenziali ed utili a ricostruire il racconto durante la rielaborazione in classe. Durante la stesura del resoconto delle visite, gli alunni sono stati guidati a riformulare frasi chiare e complete, partendo dalle parole-chiave annotate durante l’ascolto. Alcune uscite sul territorio sono state dedicate più specificatamente ad attività di educazione all’immagine: osservazione di viti, meli, abeti, nei loro dettagli, per realizzare dei disegni dal vero con i particolari messi in risalto (tronco, foglie, frutti, differenze cromatiche…).

Il progetto
Gli ambiti richiesti dal F.A.I.: tradizione, storia, natura
I tre aspetti scelti dai bambini: vitivinicultura, castello, alpeggi
Il prodotto finale:
  • Un dépliant turistico con una mappa del comune, un percorso per conoscerne le bellezze ed alcune informazioni turistiche (orari, periodo di apertura...).
  • Tre manifesti pubblicitari con slogans, immagini e disegni attinenti ai temi del dépliant.

Le tappe del percorso
Il lavoro che abbiamo intrapreso è durato circa sette mesi, un tempo sufficiente per affrontare due concorsi con le relative attività disciplinari e interdisciplinari. Le discipline coinvolte sono state: educazione ambientale, storia/studi sociali, educazione linguistica, educazione all’immagine, educazione stradale. Abbiamo anche svolto attività specifiche di cartografia (lettura e decodificazione di mappe e piantine).
La nostra programmazione ha collocato nel periodo autunnale le uscite sul territorio per l’osservazione dei frutteti, dei vigneti e del processo di vinificazione, i sopralluoghi al castello. Abbiamo dedicato il periodo invernale, invece, all’approfondimento in classe delle osservazioni raccolte durante le uscite. Abbiamo poi integrato le nostre conoscenze con un dettagliato lavoro di ricerca storico-geografica sui libri che ci siamo procurati presso la biblioteca regionale e la biblioteca del Comune. La lettura e l’analisi dei testi hanno favorito una maggiore comprensione dei luoghi osservati. I bambini sono stati così messi in grado di rielaborare le informazioni e di costruire dei testi descrittivi.
Solo più tardi, in primavera, ci siamo dedicati al lavoro di sintesi, alle traduzioni dall’italiano al francese, e viceversa, a seconda della fonte esaminata. Dovevamo infatti ideare e realizzare un dépliant promozionale turistico bilingue da diffondere ai numerosi visitatori che scelgono la Valle d'Aosta quale meta privilegiata di una indimenticabile vacanza in montagna, occorreva quindi che i testi fossero scritti nelle due lingue: italiano e francese.
Abbiamo ritenuto che la modalità di espressione più consona alla produzione di un opuscolo pubblicitario fosse il testo descrittivo. La produzione di un dépliant ha richiesto, inoltre, lo studio approfondito del linguaggio pubblicitario, in particolare dell’uso delle metafore caratteristica degli slogans pubblicitari. Abbiamo inoltre ideato tre manifesti, la cui veste grafica doveva risultare accattivante e persuasiva per promuovere ulteriormente Aymavilles.
Il taglio interdisciplinare del progetto esigeva una forte integrazione delle nostre competenze, condizione che si è realizzata anche grazie all’ottima intesa del nostro team. Nessuna di noi, infatti, si è sentita penalizzata se le colleghe ritenevano secondari al progetto alcuni elementi forti della propria disciplina: la discussione in gruppo ha sempre permesso di effettuare scelte condivise e di orientare il lavoro.
Gestendo in modo attento il tempo, siamo riuscite a partecipare contemporaneamente a due concorsi. L’ansia causata dalla complessità del lavoro, non ci ha schiacciato, anzi, ci siamo sentiti dei protagonisti e non delle vittime.

La valutazione
Gli alunni hanno manifestato curiosità anche per gli aspetti più noti del loro paese. Hanno sempre seguito con attenzione le persone intervistate anche quando si esprimevano con un linguaggio tecnico e specialistico.
Le verifiche orali effettuate in itinere, hanno rilevato la buona partecipazione da parte degli alunni, la loro capacità di interiorizzare nuove conoscenze, un arricchimento del linguaggio e del lessico specialistici. I bambini hanno manifestato poi sorpresa e soddisfazione nel vedere il dépliant realizzato e nel constatare che questo lavoro, apparentemente solo scolastico, poteva realmente servire ai turisti e aiutarli a percorrere il territorio del comune di Aymavilles, con uno sguardo diverso.
Questa qualificante esperienza didattica ci ha soddisfatte, non solo per la gratificazione del terzo premio, ricevuto ex equo, ma soprattutto per la possibilità che ci ha offerto di intrecciare maggiormente la scuola al territorio. Con la macchina fotografica che abbiamo vinto continueremo l’esplorazione intrapresa.

Maria Emma Carlin
Insegnante di scuola elementare ad Aymavilles. Interessata alle attività musicali.
Manuela Gorrex
Insegnante di scuola elementare ad Aymavilles.
Appassionata di escursionismo in montagna e di fotografia naturalistica.

Valentina Termite
Insegnante di scuola elementare ad Aymavilles.
Interessata alle tematiche interculturali ed appassionata di teatro.

 

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