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Un partenariat réussi


A l'I.T.C. un projet interdisciplinaire et multimédia réalisé en collaboration avec la Bibliothèque régionale.
Un exemple de recherche qui a su tenir compte des exigences d'une école ouverte vers l'extérieur et d'une bibliothèque qui a répondu de façon remarquable aux besoins de l'école

 

" Vengono aggregate in un unico progetto tutte le attività culturali che richiedono un rapporto con l'esterno e che non sono legate alle discipline professionalizzanti. Rientrano in questa definizione tutte quelle attività culturali di vario genere, con la collaborazione di esperti e di strutture esterne quali biblioteche, fondazione Sapegno, Istituto storico della Resistenza, istituzioni museali, Università. L'intento è quelle di renderle più frequenti, più organiche ai programmi e di farle rientrare nella normale prassi didattica."

Tratto dal POF dell'I.T.C. a.s. 1999/2000

Le POF de l'Institut et l'Autonomie scolaire

Dans le POF de notre Institut, il y a une section consacrée aux activités culturelles réalisées en étroite collaboration avec les structures du territoire. Dans ces rapports de collaboration, on n'a pas uniquement privilégié les structures ayant un lien plus étroit avec l'aspect professionnel (Banques, Administrations, Associations des professions libérales, Association des Industriels, etc.), mais on a voulu aussi laisser de l'espace aux activités ayant comme partenaires des associations à caractère culturel (Institut Historique de la Résistance, Bibliothèque régionale, etc.)

La proposition

L'idée de collaborer avec la Bibliothèque régionale est née dans un bar devant une tasse de café et en fumant une cigarette... on sait que les grandes idées ont souvent vu le jour dans des lieux pas tout à fait conventionnels ! C'était l'été dernier, quelques semaines avant la rentrée. On était en train de préparer les cours et on se demandait s'il y avait une façon de rendre plus vivante la lecture d'un écrivain comme Marcel Proust.
"On pourrait lire le roman et ensuite voir le film!... Et puis passer des documentaires sur le contexte historique et culturel de l'époque... Ainsi, on pourrait envisager un projet avec le prof. d'histoire". Le projet commençait à s'ébaucher, mais il fallait absolument trouver des partenaires pour réaliser nos propositions. Et pourquoi pas la Bibliothèque ? dit Mme Lucia Mariani qui était avec nous.
Excellente idée ! En effet, la nouvelle Bibliothèque se présente comme ouverte et invitante, susceptible de faire naître l'envie de la recherche, de l'aventure, des nouveautés et de répondre aux besoins dans le domaine de l'information, de l'éducation, du temps libre et de la culture.


Un partenariat implique...

Partenariat : "Association d'entreprises, d'institutions en vue de mener une action commune"

(D'après la définition du Petit Robert)

Un accord de partenariat implique des partenaires, bien sûr, qui ont la volonté de mener une action commune, mais aussi des conditions préalables à sa construction. Les enseignants, seuls, ne pourraient jamais arriver à atteindre des résultats sur des projets qui nécessitent des moyens techniques et du personnel spécialisé dans tous les secteurs qui caractérisent n'importe quel contexte littéraire (l'histoire, la philosophie, la musique, la peinture, etc...).
Ils ont d'abord besoin d'un proviseur sensible, favorable aux innovations méthodologiques et qui leur offre disponibilité et flexibilité dans la gestion de leur travail.
Notre proviseur, Mme Clementina Miani, a bien compris le sens de ce projet et a immédiatement répondu à nos attentes.
La Bibliothèque régionale est aussi venue à notre aide par tous les "moyens", grâce à l'esprit de collaboration qui l'anime, avec les institutions qui ont pour but la diffusion de la culture et de l'information.


(Ci. Manifeste Unesco pour les bibliothèques,1994 à la page suivante)

Le ragioni di un incontro proficuo

Quale responsabile délie biblioteche ero piuttosto insoddisfatta dei rapporti tradizionali tra biblioteca e scuola, dove la biblioteca (intesa corne ogni biblioteca pubblica del territorio regionale) svolgeva quasi sempre un ruolo passivo di supporto alle letture estive o alle "ricerche" scolastiche oppure faceva sfoggio di se durante le visite delle scolaresche; tale ruolo è infatti spesso frustrante perché, non essendo basato su un rapporto preventivo e attivo di collaborazione, non permette alle biblioteche di soddisfare appieno le richieste e, nello stesso tempo, può vanificare gli sforzi degli operatori che provvedono alla costituzione delle raccolte.
Anche la Biblioteca regionale di Aosta, aperta al pubblico nel settembre 1996, con grande ricchezza di supporti multimediali e nuove tecnologie, continuava ad essere "utilizzata" per lo più nello stesso modo, pur notandosi qualche cambiamento nellasezione ragazzi.
Occorreva impostare rapporti diversi, su un piano di parità tra le due istituzioni, diversamente coinvolte nella formazione dei cittadini.
Ho accolto perciò con grande entusiasmo la proposta fattami da Antonella Mattei, insegnante di lingua francese all'I.T.C. di Aosta, di "fare qualcosa insieme" per uscire dalle secche della trasmissione orale di nozioni e, nel contempo, utilizzare quelle risorse informative e formative della Biblioteca regionale di Aosta e de! Sistema bibliotecario valdostano, di cui mi sentiva sempre parlare.
A poco a poco ha così preso corpo un progetto interdisciplinare e multimediale, nel quale la Biblioteca ha potuto rendere disponibili, in modo attivo e propositivo, tutte le risorse documentarie possedute sul soggetto prescelto (non solo libri dunque ma anche audiovisivi e banche dati in CD-Rom e on-line) e farle fruire ai ragazzi nell'ambiente confortevole dell'auditorium. La Biblioteca ha inoltre, in questo progetto, realizzato un proprio fondamentale obiettivo, quello di cercare di rendere i giovani utenti più consapevoli delle potenzialità delle biblioteche valdostane (e non) e più autonomi nell'utilizzo delle stesse, anche in un futuro non necessariamente legato alla scuola, quali la ricerca di un lavoro o più semplicemente il soddisfacimento di un qualsiasi bisogno informativo. L'esperienza è stata molto coinvolgente e gratificante per tutti, anche se ha rappresentato un ulteriore impegno, in una situazione di lavoro nella quale i bibliotecari rischiano ogni giorno di essere sommersi, nella gestione corrente dei servizi, dalla sempre crescente affluenza di pubblico.

Lucia Mariani
Capo del servizio bibliotecario régionale

La Biblioteca: un concetto nuovo?

L'idea di introduire la serie di incontri dedicati a Proust e al suo mondo, con una serie di considerazioni sulla biblioteca e sui suoi strumenti di ricerca, è nata dalla constatazione che la percezione delle potenzialità di questa istituzione non è un concetto acquisito. Quindi, corne premessa a tutti gli altri discorsi, abbiamo voluto sottolineare un aspetto molto importante: non è detto che, al di fuori della Valle, si trovino la stessa facilita di accesso, gli stessi strumenti, la stessa disponibilità offerti dalle biblioteche valdostane.
Il mio intervento - attraverso l'analisi del concetto di biblioteca, la presentazione del Manifesto dell'Unesco sulle biblioteche pubbliche, l'esame della legislazione regionale e dell'organizzazione del sistema bibliotecario valdostano - ha voluto presentare la Biblioteca regionale e il sistema in cui essa è inserita, insieme a una cinquantina di altre biblioteche, come un unico strumento di supporto alla ricerca, allo studio, alle esigenze di informazione e di svago.
La rete di servizi e di relazioni, che permettono questa integrazione tra istituzioni diverse, pur se poco appariscente al grosso pubblico, è ciò che fa funzionare il (e permette di parlare di) Sistema bibliotecario.
Questo discorso evidenzia in Valle d'Aosta una situazione ottimale per i nostri utenti, non perché nella nostra Regione siamo più bravi o abbiamo inventato cose dell'altro mondo: sono solo state applicate le moderne teorie biblioteconomiche supportate da adeguati interventi legislativi1 e finanziari.
Non sempre nel resto d'Italia la situazione è così favorevole.
Il grande successo avuto dalla Biblioteca regionale (corne punta d'avanguardia del Sisterna bibliotecario regionale, è bene ribadirlo), che costringe talvolta a lavorare sotto la pressione sernpre più assillante del pubblico al quale vengono offerti sempre nuovi servizi, e questa serie di incontri permettono ora di sintetizzare e di far capire in una battuta il ruolo di chi lavora tra libri e altri documenti: il bibliotecario non sa tutto, ma sa dove e corne cercarlo.

Gianni Barbieri
bibliotecario

Le projet

Titre
Marcel Proust et son roman "Un amour de Swann" : la littérature, l'histoire et les milieux artistiques dans les années 1880-1930.

Objectifs
• Présenter aux élèves l'auteur Marcel Proust, son roman "Un amour de Swann" et la période historique où il a vécu à travers tout type de documentation (livres, photos, vidéo, disques, CD...) ;
• enseigner aux élèves à utiliser les ressources de documentation que la Bibliothèque régionale peut offrir et leur montrer un exemple de recherche interdisciplinaire.

Raisons du projet
Le projet naît de l'exigence de présenter aux élèves la figure d'un auteur et sa production à travers des canaux nouveaux, pour faire revivre autour de l'écrivain tous les moments historiques et culturels qui l'ont entouré.

Expériences précédentes
• II A IGEA année scolaire 1998-99 : lecture du roman de Françoise Sagan Bonjour tristesse et projection du film ;
• IV A IGEA année scolaire 1998-99 : lecture du roman de Stendhal La chartreuse de Parme et projection du film ;
• II B IGEA année scolaire 1998-99 : lecture du roman de France Bastia La Traille et rencontre avec l'auteur ;
• II B IGEA année scolaire 1997-98 : lecture du roman de Aido Zargani Per violino solo et rencontre avec l'auteur.

Collaboration
Les experts de la Bibliothèque régionale d'Aoste :
Gianni Barbieri (introduction à la Bibliothèque),
Narciso Madeo (musique),
Elisabetta Pavera (bibliographie),
Ivo Zillio (catalogage), Donato Arcaro, Ebe Riviera, Nedo Strazza (vidéothèque).

Caractéristiques du projet

Objectifs généraux
• Mettre les élèves dans une situation d'apprentissage différente où plusieurs disciplines participent réciproquement et s'entrelacent naturellement.

Objectifs spécifiques
• Transmettre aux élèves toute une série de contenus en profitant au maximun de l'apport interdisciplinaire et de la lecture du roman de Marcel Proust. Elargir le discours aux événements historiques (riferimenti generali al période storico; le idee dominant! tra Ottocento e Novecento ; le crisi di fine secolo: la seconda rivoluzione industriale e il colonialismo; il positivismo; la crisi dei valori borghesi ottocenteschi; i valori del Risorgimento e l'"Italietta"; le idee e le situazioni che portano alla guerra mondiale) et artistiques de ces années et aux productions littéraires anglaises (Oscar Wilde) et italiennes (la crisi dell'intellettuale: l'abbandono dei valori sociali, politici dell'impegno, dell'arte didattica e filosofica, verso un'arte introspettiva, riflessiva e individualista. La fine dell'eroe ottocentesco verso l'uomo senza qualità).
• Enseigner aux élèves à bien utiliser les CDI, Centres de Documentation et d'Information, et leurs ressources (les usuels, les dictionnaires, les encyclopédies, les atlas ; les manuels scolaires ; les ouvrages documentaires, les romans, les périodiques, la presse, les revues...; les documents sonores et les vidéocassettes, les films ; le multimédia, CD-ROM, Internet).

Organisation du projet
• D'octobre à janvier : présentation de Marcel Proust et lecture du roman Un amour de Swann ;
• jusqu'au mois de mars : préparation de la période historique et des mouvements littéraires italiens et anglais ;
• à partir du mois de février : leçons à la Bibliothèque régionale avec la documentation fournie par les experts de la Bibliothèque ;
• avril, mai : évaluation du projet ;
• 9 juin 2000 à 17h00 : présentation au public, à la Bibliothèque régionale, du projet rédigé sous forme d'un article à paraître dans la revue L'Ecole Valdôtaine.

Le parcours

Apres avoir envisagé la nécessité de rendre plus vivante la lecture du roman de Proust et après avoir constaté la disponibilité de la directrice de la Bibliothèque régionale à collaborer pour la réalisation de notre projet, nous avons établi avec les experts de la Bibliothèque le calendrier des rencontres et le sujet de ces leçons.
La réalisation du projet a d'abord demandé la présentation aux élèves de Marcel Proust et de son univers. Les deux classes ont vécu ce moment séparément : l'enseignant de français a introduit l'auteur, le moment historique, mais surtout le monde proustien, sa conception du temps, la découverte du passé à travers l'expérience de la célèbre madeleine, l'importance du souvenir et le rôle de la mémoire. Ensuite, en classe, a commencé la lecture des premières pages d'Un amour de Swann, roman appartenant au premier tome de la Recherche, Du côté de chez Swann, pour introduire les élèves à la prose proustienne et pour les aider à sélectionner les moments importants du récit. Et voilà qu'immédiatement la musique, la peinture, l'histoire de l'art sont entrées dans le texte et ont constitué une ouverture vers d'autres domaines de production artistique. En même temps, le récit de l'aventure amoureuse de Swann et d'Odette, avec la description de la première rencontre, de la jalousie, de la trahison, a intéressé les jeunes lecteurs. Les étudiants ont avancé dans une lecture individuelle qui était vérifiée régulièrement avec une heure d'analyse et de commentaire en classe.
Le 7 février, les classes se sont directement données rendez-vous à la Bibliothèque, à 8h30, et ont assisté à la présentation de la structure bibliothèque. Les élèves ont pu découvrir l'organisation du système valdôtain des bibliothèques sur le territoire, les principes et les valeurs qu'il veut respecter et réaliser, les possibilités de recherche in loco et à travers le réseau Internet.
Le 22 février, toujours dans la salle de la Bibliothèque, les élèves, accompagnés des professeurs d'italien et d'histoire, ont vu des documents-vidéo sur la période historique étudiée, concernant l'histoire de la France et de l'Italie, et ils ont pu consulter toute une série de livres sur l'atmosphère culturelle du moment et sur Marcel Proust en particulier.
Le 13 mars, les experts de la Bibliothèque ont présenté aux classes la musique qui avait intéressé Proust : ils ont expliqué l'histoire de la musique à partir des romantiques jusqu'au début de la musique moderne, ils ont fait entendre des morceaux et ils ont présenté les compositeurs.
De cette façon, les élèves ont pu mieux comprendre les références musicales rencontrées dans les pages lues.
La musique constitue en effet une présence importante dans le texte : l'amour de Swann envers Odette naît sur les notes de la sonate de Vinteuil2 et la phrase musicale accompagne Swann pendant toute son aventure amoureuse. Le 21 mars, toujours dans la salle de la Bibliothèque, les classes ont assisté à la projection du film "Un amour de Swann".


Des activités complémentaires

Le parcours, lui-même, met en évidence la complémentarité des activités didactiques et non didactiques. Cette expérience a été particulièrement intéressante parce qu'elle a permis de rejoindre deux objectifs eux aussi complémentaires :
- un objectif strictement didactique, l'approfondissement d'une partie du programme, et un objectif méthodologique, l'exemple d'une recherche qui élargit les horizons culturels et utilise les ressources les plus diverses.
Cette complémentarité a permis :
- d'approfondir une lecture ;
- d'ouvrir à des domaines différents, comme la musique ou l'histoire de l'art ;
- de vivre une situation d'apprentissage en dehors de l'école ;
- de constater les études possibles sur un certain sujet et à partir du sujet lui-même ;
- d'entrer en contact avec la structure Bibliothèque régionale dans une situation privilégiée ;
- de connaître les possibilités offertes par la Bibliothèque dans le domaine de la documentation ;
- de découvrir les ressources humaines existantes derrière la structure ;
- de comparer la lecture du livre avec la projection du film.
Dans un bilan final, on peut conclure que, dans cette complémentarité, l'école a reçu énormément du point de vue des contenus et des suggestions.
Les enseignants ont pu organiser une recherche impossible dans le milieu scolaire ; les experts de la Bibliothèque ont permis un enrichissement de la documentation que les professeurs seuls n'auraient pas pu réaliser et ont aussi offert un réseau de relations humaines. Les élèves, qui aiment participer à des activités extrascolaires, ont vécu le parcours didactique proposé avec l'enthousiasme de la découverte.
De son côté, la Bibliothèque s'est mise en relation avec le monde scolaire en tant qu'acteur et non simplement comme structure d'appui. En profitant des ressources humaines qu'elle possède et en se présentant non pas simplement comme un centre de documentation, elle a joué le rôle de partenaire indispensable pour construire les contenus à apprendre.

De la littérature à la vie

Parmi les livres que l'expert de la Bibliothèque, Mlle Elisabetta Ravera, a repérés pour nous, il y en a un, en particulier, qui a permis d'approfondir notre "recherche" dans l'univers proustien et de lier les observations strictement littéraires aux exigences de vie réelle :
Come Proust può cambiarvi la vita di Alain De Botton, éd. Guanda 1998.
L'auteur, en neuf chapitres, suggère différents comments : comment aimer la vie aujourd'hui, comment être des amoureux heureux etc., des conseils précieux qu'il a tirés de la longue Recherche.
Les étudiants ont apprécié cette liaison livre-vie dans un but presque thérapeutique, l'objectif étant une vie plus heureuse.

Les disciplines impliquées : la parole aux professeurs d'italien, d'histoire et d'anglais

L'attività ha permesso di offrire agli studenti un quadro interdisciplinare su un determinato periodo storico-culturale articolato su ambiti disciplinari tradizionali e su aspetti meno tradizionali della cultura.
In particolare, per quanto concerne gli aspetti legati a Storia, oltre ad aver affrontato lo studio "istituzionale" degli avvenimenti salienti del periodo, si è proposto agii studenti la visione di una videocassetta centrata su aspetti della cultura che normalmente vengono trascurati e che, però, offrono informazioni più complete e indispensabili per comprendere lo spirito di un'epoca ricca e articolata, ma anche contraddittoria, corne la "belle époque".
Tra questi: le usanze tradizionali (le parate militari, le visite dei reali) e i nuovi riti sociali (la villeggiatura popolare o i locali di spettacolo e ritrovo), una nuova morale e il vecchio perbenismo sociale, il gusto estetico della borghesia più "moderna", i miti (la novità dei "divi" del cinema), il cibo, la moda, la diffusione su larga scala di novità tecnologiche corne l'automobile e il cinema, la maggiore "visibilità" sulla scena pubblica delle azioni di classi sociali in precedenza considerate subalterne, ecc.
Parallelamente è stato toccato anche un altro aspetto molto caratteristico dell'epoca in questione, e cioè quelle artistico ed in particolare il Liberty (Art nouveau in Francia, Modern style in Inghilterra, Jugendstil in Germania), la corrente più rappresentativa del periodo soprattutto per il suo spaziare dalle espressioni artistiche tradizionali, pittura, architettura, scultura, ma anche per le sue invasioni in settori quali l'arredamento, la decorazione architettonica, l'oggettistica da salotto, la tappezzeria, il fregio, i tessuti e gli oggetti più disparati. Questo ambito è stato proposto con un approccio articolato in una presentazione generale dello stile accompagnata dalla possibilità di consultare un certo numero di testi messo a disposizione degli studenti e predisposto dalla Biblioteca e nella visione di una videocassetta sul pittore più caratteristico dell'epoca, H. Toulouse-Lautrec.
L'allargamento del discorso agii aspetti storico-sociali ed a quelle artistico ha perciò svolto la funzione di indispensabile supporto ai terni più prettamente letterari contenuti nelle opere analizzate degli autori italiani che operano in questo stesso periodo.

Caterina Amoruso
professeur d'italien
Lorenzo Fusinaz
professeur d'histoire

II progetto interdisciplinare, realizzato in collaborazione con la Biblioteca regionale, ha dato la possibilità agli studenti di affrontare lo studio della vita e dell'opera di Oscar Wilde e attraverso questo l'analisi di un'epoca letteraria, quella inglese di fine Ottocento, che tanta influenza ha avuto sulla sua formazione e sulla sua professione di scrittore.
C'è stata infatti l'occasione di esplicitare così gli aspetti sociali dell'epoca nella quale un'industria culturale solida e fiorente permetteva all'arte e alla letteratura di ritagliare uno spazio e una dimensione pubblica, dove essere scrittore voleva dire avere successo non solo corne scrittore, ma soprattutto corne uomo di rnondo, arbitro di mode; Wilde voleva essere scrittore perché questo voleva dire avere un pubblico e Wilde creò il suo pubblico rnettendosi in sintonia con quel Decadentisrno Estetico di cui era perrneato il mondo al quale apparteneva. E tanta fu la sua influenza sui contemporanei che determinò una vera e propria riforma dell'abbigliamento e contribuì alla creazione di nuovi stili d'arredamento; i suoi viaggi pubblicitari in America, le sue vacanze nei paradisi mediterranei, le frequentazioni del gran mondo, le pubblicazioni di opere molto vivaci, perfino la causa di risarcimento danni da lui intentata contro chi l'aveva accusato (a ragione) di omosessualità: l'approfondimento di tutti questi aspetti ha permesso agii studenti di aver un quadro preciso del momento letterario di Wilde "leader del movimento estetico in Inghilterra".
Per delineare questo percorso si è ritenuto opportune partire dalla presentazione dell'opera teatrale, esempio accattivante di arte mondana, frivola e consolatoria. Gli studenti hanno letto l'opera in lingua e successivamente hanno assistito alla rappresentazione, al teatro Giacosa di Aosta, de "L'importanza di chiamarsi Ernesto". Si è passati poi alla lettura del romanzo "Il ritratto di Dorian Gray" e alla visione dell'omonimo film. Infine il recente viaggio d'istruzione a Londra ha dato la possibilità di chiudere il cicio di esperienze su Oscar Wilde con la conoscenza diretta dei luoghi frequentati dallo scrittore, in particolare con la visita al "Royal Theatre Haymarket".
Dall'illustrazione del percorso didattico che è stato anche oggetto di verifiche e valutazioni, non possono non derivare alcune considerazioni:
- il progetto ha dato l'opportunità di affrontare con metodo nuovo un momento particolare della realtà sociale e della storia della letteratura inglese che diversamente gli studenti non avrebbero conosciuto, anche perché lo studio della letteratura non è parte integrante del programma curriculare di lingua in V (infatti per il corrente anno scolastico sono stati previsti solo cenni alla vita e all'opera di Shakespeare);
- tramite lo studio di Oscar Wilde, inserito in un preciso momento storico, letterario ed artistico (in rapporto e/o in contrasto con Marcel Proust ), si è potuto dare un quadro sufficientemente esaustivo del periodo, soffermandosi sui raccordi interdisciplinari, evidenziando nell'opera scritta le arguzie linguistiche e stilistiche, la sua arte e il suo pensare sull'arte;
- in questa esperienza, infine, è corretto rilevare il ruolo positivo avuto dalla Biblioteca Regionale. Questa infatti è diventata un tramite indispensabile per reperire il materiale e la documentazione adeguata da sottoporre agli studenti rivelandosi collante tra le varie discipline (francese, storia, musica) e coinvolgente per partecipazione e disponibilità nei confronti del mondo della scuola.

Elisabetta Costa
professeur d'anglais

Considérations finales

L'expérience présentée est le résultat d'un projet qui se distingue par sa conception, ses principes didactiques de référence et ses modalités de réalisation.
La bibliothèque devient ainsi le lieu où l'on vit la culture qu'on étudie en classe, le lieu de la découverte, le lieu où l'on a envie de rechercher et peut-être d'obtenir des réponses, si quelqu'un nous en donne les moyens.
L'espoir des acteurs impliqués dans le projet est celui de faire en sorte que d'autres classes suivent leur parcours pour exploiter au maximum une structure fort intéressante, stimulante et innovatrice dans le panorama culturel valdôtain.
Et si, par hasard, quelqu'un pense ne pas pouvoir répéter l'expérience parce qu'il peut compter seulement sur une bibliothèque plus petite, qu'il ne se préoccupe pas !
Le personnel de la Bibliothèque nous informe que la "petite" bibliothèque n'est que le premier point d'accès à l'ensemble des ressources du Système régional des bibliothèques.

La parole aux élèves

Questionnaire réalisé en classe après la projection des films "Un amour de Swann" et "II ritratto di Doran Gray".
Les élèves ont eu la possibilité de répondre en italien ou en français en gardant l'anonymat.

1
II progetto: cos'ha suscitato in voi?
La classe V A IGEA ha risposto unanime: interesse, curiosità verso l'autore, il periodo storico, l'arte e la musica.

"Le projet a suscité de l'intérêt pour des arguments qui ne sont pas strictement liés a nos études, comme la musique, ou qui ont besoin des rnoyens audiovisuels pour etre mieux compris comme la Belle Epoque"
"Ha suscitalo nuovi interessi verso l'arrt e la musica".
"Interesse per il periodo slorico in cui si trovava Proust, curiosità di conoscere i caratteri della Belle Epoque".

"Curiosità ed interesse il periodo studiato e maggiore consapevolezza delle possibilità di ricerca offerte dallaBiblioteca regionale".
"Il progetto mi ha permesso di conoscere meglio la biblioteca e mi ha suscitato il desiderio di conoscere meglio questa struttura".

"Molto interessante, secondo me, è stato il contenuto del primo incontro in cui è stato illustrato il modo per ricercare libri, autori e argomenti".

Le risposte della classe V B IGEA sono state sintetiche.

La maggior parte ha espresso "interesse, interesse maggiore" "nuovi interessi in nuovi campi come quello musicale e approfondimenti utili e nella maggior parte chiari e esplicativi di argomenti già conosciuti, come la Belle Epoque".
"Leprojet a été très bien fait, il a seulement été un peu répétitif le premier jour, car j'avais dejà assistè a la présentation de la bibliothèque".
"Il progetto ha suscitato in me un'attenzione particolare soprattutto per quanto riguarda la musica. L'organizzazione era perfetta data l'interazione tra scuola e biblioteca".
"Curiosità nei confronti della storia diProust".
Sei studenti hanno risposto un laconico "niente".

2
Rispetto all'attività didattica tradizionale, quali stimoli vi ha dato questo percorso?
Le risposte hanno riconosciuto la possibilità di aprire nuovi orizzonti e punti di vista diversi.

"Apre maggiori orizzonti".
"Mi ha invogliato ad approfondire l'argomento, a cercare gli strumenti per meglio comprendere in biblioteca".
"Più interesse per l'attività didattica tradizionale. Ci ha permesso di approfondire degli argomenti che a scuola non avremmo potuto analizzare".
"Rispetto all'attività didattica tradizionale abbiamo potuto analizzare questo periodo sotto diversi aspetti, es. musicali, teatrali, artistici che in classe non vengono trattati".

"Ha permesso di apprendere con più consapevolezza nozioni che avremmo potuto apprendere a scuola, ma senza la stessa consaperolezza".
"Questo percorso ci ha permesso di uscire dall'ambito scolastico e di entrare in contatto con una realtà diversa da quella scolastica. Esso ci ha permesso di vedere in modo diverso la Biblioteca e di vederla come un mezzo utile per il futuro".
"L'idea di dare un 'idea generale dell'epoca storica, rispetto a tutti gli ambiti culturali, è decisamente positiva in quanto permette di comprendere meglio i temi e lo stile dell'opera".


3
Quale aspetto del progetto vi ha interessato maggiormente?
Le risposte della classe V B hanno selezionato nella maggioranza il film, poi la storia e la musica e ritrovano riscontro nell'altra classe. Dicono, inoltre:

"Credo che questo progetto sia stato interessante nel suo insieme, perché ci ha dato un'idea del contesto che stavamo studiando ".
"L'aspettodi fare incontri con docenti differenti dai professori, che sono stati in grado di farci conoscere prospettive differenti da quelle normalmente analizzate in classe".
"L'aspect qui m'a le plus intéressé c'est le fait d'avoir vu ce dont on parlait : avoir vu par exemple le film authentique de la Belle Epoque ou comment Tulouse-Lautrec peignait ou encore les phrases musicales et la disposition de l'orchestre".
"L'aspello del progetto che ini ha interessalo maggiormente è stato quello audiovisivo, che mi ha permesso di capire meglio alcuni concetti che sulla carta sembravano poco chiari".
"Forse quello che con gli argomenti scolastici ha meno a che fare: tutti i vari passaggi per cercare un autore, per fare una ricerca".


4
Ogni autore è collegato al contesto in cui è vissuto. Siete riusciti a percepire e a cogliere il contesto proustiano?
Secondo voi quali sono stati i linguaggi più efficaci per "restituirvi" il clima in cui è vissito lo scrittore?
Le risposte riconfermano l'importanza del film legato all'opera, dei documentari storici e della parte musicale.

"Sì, il film ha rappresentato molto bene la vita dell'epoca, i valori, i contrasti, lo slile di vita, gli atteggiamenti".
"Ancora una volta devo sottolineare che i documentari hanno raggiunto il loro scopo rendendo chiaramente il contesto proustiano".
"Sì, i linguaggi che mi hanno restituito lo scrittore sono la musica, l'immagine della donna raffigurata nei dipinti, l'importanza dell'Arte".
"Credo che quello più significativo sia stato il filmato storico, che ci ha permesso di rivivere l'ambientaztone socio-culturale presente all'epoca e di capire meglio il periodo in cui Proust è vissuto".


5
Esprimete uno o più aggettivi sul rapporto che è stato instaurato con la Biblioteca regionale.

"Interessante, collaborativo, informativo, utile, pratico, proficuo, ottimo, insolito, di conoscenza reciproca, positivo, migliorabile, amichevole, coinvolgente, serio, facilitato da addetti competenti, un rapporto da proporre anche alle classi IV".

Anna Galliano
Professeur de frnçais à l'école secondaire du 2ème degré. Enseignante très intéressée par les projets d'expérimentation bilingue et experte en "Français des Affaires et des Professions". Auteur de publications littéraires.

Antonella Mattei
professeur de français à l'école secondaire du 2ème degré. Membre de la Commission "Scuola-lavoro" et responsable du Projet envisagé avec la Bibliothèque d'Aoste

Note:
1 Loi régionale n° 9 du 23 janvier 1976 portant interventions pour la création de bibliothèques publiques et de centres sociaux d'éducation permanente
Loi régionale n° 30 du 30 juillet 1976 : Dispositions en matière de bibliothèque de collectivités locales ou d'intérêt local.
Loi régionale n° 28 du 17 juin 1992 portant l'institution du système régionale des bibliothèques
2 Auteur sur lequel on n'a pas d'informations précises. Il a probablement été une figure imaginaire dont Proust s'est inspiré. Dans son oeuvre,
Vinteuil apparaît fréquemment pour souligner les moments sentimentaux les plus importants. En réalité, les musiciens auxquels Proust fait référence sont : Saint-Säens, Wagner, Franck, Fauré et d'autres encore.

 

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