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Predisposizione, in collaborazione con tutte le strutture del dipartimento della proposta di Piano socio-sanitario per il triennio 2001/2003.

Servizio risorse

OSSERVATORIO REGIONALE EPIDEMIOLOGICO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Nel corso del 2000 l’Osservatorio Epidemiologico e per le Politiche sociali (OREPS) ha proseguito quanto già avviato nell’anno precedente in termini di :

  1. Individuazione e sviluppo delle basi di dati
  2. Supporto alla programmazione socio sanitaria mediante analisi mirate.
  3. Individuazione  delle collaborazioni esterne.
1. Individuazione e sviluppo delle basi di dati; l’attività ha comportato:
  • Per la componente sanitaria, la revisione totale del flusso dei dati di mortalità con predisposizione di una nuova delibera all’azienda USL che definisce i contenuti, la qualità, la periodicità e le competenze relative  ai dati sui decessi dei residenti in Valle d’Aosta.
  • Per la componente sociale, la partecipazione attiva ai lavori del gruppo tecnico per l’istituzione dell’Osservatorio per l’infanzia e l’adolescenza durante che ha permesso di: individuare le funzioni dell’osservatorio per l’infanzia e l’adolescenza nei confronti dell’osservatorio epidemiologico e per le politiche sociali, definire operativamente i fabbisogni informativi dell’osservatorio per l’infanzia, i dati di cui deve dotarsi, anche a fini di valutazione del proprio operato mediante l’utilizzo di indicatori e misure di valutazione.

In collaborazione con l’ufficio Risorse Informative ed Informatiche l’OREPS ha individuato alcuni sistemi informativi di fonte statistica ed amministrativa sui quali effettuerà nel corso del prossimo anno una valorizzazione epidemiologica mediante relazioni tematiche.

2.  Supporto alla programmazione socio sanitaria mediante analisi mirate; l’attività ha comportato:

  • La partecipazione attiva al gruppo di lavoro per il monitoraggio della spesa sanitaria 1999, che si è concretizzata nell’analisi dei principali determinanti della spesa sanitaria regionale anche in confronto ad altri contesti regionali e alla nazione, e nella valutazione del rapporto tra il volume di  spesa e la qualità e quantità di servizi offerti dal modello organizzativo sanitario regionale.
  • Ai fini della predisposizione del Piano Socio-Sanitario 2001/2003, la produzione di dati descrittivi sulla mortalità per causa dal 1992 al 1997 e sui bisogni di assistenza della popolazione regionale e l’individuazione di elementi utili alla programmazione sanitaria e socio assistenziale specie attraverso l’analisi della funzionalità ospedaliera e della gestione della casistica trattata.
  • L’analisi dei dati utili alla Relazione Socio Sanitaria 1999, prevista dall’art.4 della legge regionale 25 gennaio 2000, n.5 finalizzata alla predisposizione di alcune macro analisi sui principali determinanti della relazione tra domanda, offerta di servizi socio sanitari e stato di salute della popolazione regionale.

3.  Nuova individuazione  delle collaborazioni esterne, l’attività ha comportato:

  • La formalizzazione di un rapporto di collaborazione con l’osservatorio epidemiologico della regione Piemonte (sostitutivo del precedente con il Sio Epidemiologia di Roma) che consentirà, per la sua vicinanza geografica e per le affinità con la regione limitrofa, un maggiore interscambio ed una crescita professionale tesa a raggiungere una sempre maggiore autonomia professionale. Le principali esigenze della collaborazione sono quelle di : rendere operativo l’OREPS  con realizzazioni visibili presso le sedi istituzionali e presso la popolazione; favorire il riconoscimento del valore d’uso dei dati epidemiologici che contribuisca a stimolare maggiori investimenti di collaborazione da parte di referenti medici regionali con la struttura attuale dell’ufficio; promuovere e far crescere tali collaborazioni anche con altri uffici regionali e di ASL competenti; estendere le competenze all’osservazione dei problemie dei bisogni sociali. 

RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE

E’ stato inviato al Ministero della Sanità, per l’approvazione, il testo dell’accordo di programma da siglare con lo stesso, di concerto con il Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica ai sensi dell’art. 5 bis del decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229 recante “Norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario nazionale, a norma dell’art. 1 della legge 30 novembre 1998, n. 419”. L’accordo di programma in questione avrà per oggetto l’accelerazione delle procedure, la copertura finanziaria nell’arco pluriennale degli interventi inseriti nel programma generale in materia di edilizia sanitaria approvato con D.G.R. n. 4822 in data 20 dicembre 1999.                                                                                     

E’ stato approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3433 in data 9 ottobre 2000 lo studio delle necessità strutturali del presidio ospedaliero di Viale Ginevra raffrontate ai bisogni della popolazione valdostana, rilevate epidemiologicamente e al loro soddisfacimento, redatto dal Dott. Heinrich Limacher di Zurigo.

Tale studio ha determinato in n. 567 il fabbisogno complessivo di posti letto da assegnare in dotazione alla Regione Valle d’Aosta e la necessità di ampliare il Presidio Ospedaliero di Viale Ginevra prevedendo, oltre alla riorganizzazione dello stesso, una nuova costruzione posta a sud dell’attuale “ala nuova” del presidio stesso.

E’ stata approvata la progettazione esecutiva di un corpo di fabbrica compreso fra le ali nord e nord-est del presidio ospedaliero denominato “Triangolo”. In tale struttura al piano terreno è prevista la nuova dialisi che avrà una dotazione di 20+2 posti letto (attualmente 13+2) collegata alla bretella che unisce le estremità delle ali sopraindicate e che ospiterà l’U.O. di nefrologia. Al piano seminterrato verranno collocate le nuove sale endoscopiche per la gastroenterologia, l’urologia e la pneumotisiologia  nonché la parte ambulatoriale della gastroenterologia mentre il piano interrato ospiterà gli spazi per gli impianti tecnici, i magazzini, i depositi e locali di servizio. Il costo complessivo di tale intervento ammonta a circa 9/10 miliardi.

Presso il presidio di Viale Ginevra sono stati ultimati i lavori di ricollocazione dell’anatomia patologica e del servizio di medicina legale nonchè i lavori di ristrutturazione degli spazi per la nuova Oncologia al piano terzo ala nord-est del presidio stesso. Sono, inoltre, in corso di ultimazione i lavori di ristrutturazione dell’area che ospiterà gli spogliatoi generali del presidio ospedaliero ed alcuni magazzini. Stanno proseguendo il lavori relativi al secondo intervento delle ristrutturazioni urgenti sul lato ovest dell’emiciclo e al piano secondo ala nord-est. nonchè al potenziamento dei collegamenti verticali con la realizzazione, al termine dei lavori, di n. 6 nuovi montaletti.

Sono in fase di appalto i lavori per la ricollocazione delle centrali tecnologiche del presidio ospedaliero di Viale Ginevra e i lavori per la realizzazione del servizio di radioterapia, degli ambulatori e day hospital di oncologia, della nuova centrale di sterilizzazione, della ristrutturazione della farmacia, dell’ampliamento del pronto soccorso e della nuova sala urgenze.

E’ in corso di affido l’incarico per la progettazione di una elisuperficie presso il P.O. di V.le Ginevra, comprensiva di impianto di illuminazione per l’atterraggio notturno. Tale opera sarà collocata in corrispondenza del corpo che congiunge l’edificio originario con l’ala chirurgica.

E’ stato approvato il progetto preliminare per la realizzazione, presso l’Ex  Maternità, di una struttura per le cure palliative. Per la realizzazione di tale struttura è stato assegnato alla Regione Valle d’Aosta un finanziamento di lire 1200 milioni.

Sul territorio sono in fase di realizzazione i lavori inerenti la costruzione della sede del distretto sanitario e di una RSA nel Comune di Antey-Saint-André e sono in fase di appalto i lavori per la ristrutturazione e ampliamento del poliambulatorio di Donnas.

E’ in corso di affido l’incarico per la progettazione preliminare di una Residenza sanitaria assistenziale e di un Centro diurno per malati di Alzeimher in regione Gotrau ad Aosta.

E’ in corso di predisposizione la progettazione per la ristrutturazione dell’edificio denominato “Ex Casa De Matteis”  nel Comune di Chatillon  da adibire a sede del 118 .

Nell’ambito dei servizi agli anziani è stata data consulenza tecnica ed affidamento agli enti locali per la realizzazione di strutture a servizio degli stessi.

Sono in fase di progettazione le opere per la ristrutturazione della microcomunità di Verrayes e del centro anziani e comunità alloggio per disabili nel Comune di Saint-Marcel.

Sono in corso di realizzazione i lavori di costruzione della nuova microcomunità di Challand-Saint-Anselme e stanno per ultimare i lavori di ristrutturazione della microcomunità di Roisan.

Per quanto riguarda gli asili-nido è in corso di revisione la progettazione di quello di Charvensod e in autunno è entrato in funzione l’asilo nido di Châtillon.

RISORSE INFORMATIVE SOCIO-SANITARIE

Nel corso dell’anno 2000 l’Ufficio Risorse Informative Socio-Sanitarie ha proseguito nello sviluppo del Sistema Informativo Socio-Sanitario dell’Assessorato e tra le attività più significative si possono evidenziare:

1.     Sistema informatico:

  • installazione della posta elettronica negli uffici periferici quale unico collegamento telematico;
  • collegamento in rete di tutte le stazioni di lavoro degli uffici centralizzati.

2.     Sistema informativo:

  • razionalizzazione, nell’ambito delle attività di referente, dei flussi informativi nei confronti del Ministero della Sanità, dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Istat;
  • collaborazione con l’Osservatorio Regionale Epidemiologico e delle Politiche Sociali per lo sviluppo dello stesso;
  • partecipazione ai lavori per l’istituzione dell’Osservatorio per l’infanzia e l’adolescenza;
  • istituzione e coordinamento di un gruppo tecnico per la razionalizzazione dei flussi informativi tra l’USL e l’Assessorato;
  • definizione di un catalogo contenente informazioni sui dati trattati nell’ambito dell’Assessorato;
  • analisi per la fattibilità di un Data Warehouse Socio-Sanitario;
  • aggiornamento, consolidamento e gestione di flussi informativi e dati riguardanti:
  1. popolazione residente;
  2. anagrafe assistibili;
  3. scheda dimissione ospedaliera;
  4. malattie infettive;
  5. osservatorio infortuni;
  6. modelli ministeriali per la rilevazione delle attività gestionali ed economiche dell’USL;
  7. compensazione mobilità sanitaria interregionale;
  8. mortalità;
  9. IVG ed aborti spontanei;
  10. graduatoria dei medici;
  11. ruolo personale medico;
  12. servizi per anziani;
  13. prescrizioni farmaceutiche;
  14. prestazioni ambulatoriali;
  15. invalidi civili.

Direzione Salute

  • Predisposizione degli atti amministrativi per la definizione ed approvazione del contratto di programma tra la Regione e l’U.S.L. della Valle d’Aosta per l’anno 2000.
  • Partecipazione ai lavori del gruppo di lavoro per il monitoraggio della spesa sanitaria sostenuta dall’USL nell’anno 1999.
  • Predisposizione della deliberazione per l’approvazione di prime disposizioni all’Azienda USL della Valle d’Aosta per la razionalizzazione della spesa sanitaria per l’anno 2001.
  • Erogazione per l’anno scolastico 1999/2000 di  complessive n. 88 borse di studio a soggetti frequentanti corsi di diplomi Universitari della facoltà di Medicina e Chirurgia, scuole di specializzazione e corsi di perfezionamento.
  • Organizzazione di n. 1 corso di qualificazione professionale per nuovi soci delle associazioni dei volontari del soccorso, per l’abilitazione di 64 ausiliari volontari del soccorso.
  • Rinnovo del protocollo d’intesa tra la Regione Autonoma Valle d’Aosta e l’Università degli Studi di Torino per la prosecuzione del corso di diploma universitario per “infermiere” per l’anno accademico 2000/2001 a cui si sono iscritti n. 30 allievi al 1° anno , n. 33 al 2° anno e n. 17 al 3° anno.
  • Stipulazione di un protocollo d’intesa tra la Regione Autonoma Valle d’Aosta, la Regione Piemonte e l’Università degli Studi Piemonte Orientale per l’integrazione di n. 10 unità nel corso di diploma universitario di fisioterapista per l’a.a. 2000/2001.
  • Stipulazione di un protocollo d’intesa tra La Regione Autonoma Valle ‘Aosta, la Regione Piemonte, l’Università degli Studi di Torino per l’integrazione di n. 3 unità nel corso di diploma universitario di tecnico sanitario di radiologia medica per l’anno accademico 2000/2001.
  • Promozione delle seguenti iniziative per la celebrazione della giornata mondiale sull’AIDS “Gli uomini fanno la differenza” del 1° dicembre in collaborazione con il coordinamento delle associazioni e cooperative per la lotta all’AIDS (Il Germoglio, 28 Giugno Arci-Gay/Arci-Lesbica, Coop. San  Grato):

-   conferenza stampa presenziata dall’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche Sociali, dall’Assessore all’Istruzione e Cultura, dalla responsabile del Centro di riferimento AIDS e dai rappresentanti delle associazioni di volontariato che si occupano di malati di AIDS;

-   collaborazione con l’Assessorato Istruzione e Cultura per l’organizzazione di incontri informativi presso le classi terze degli istituti secondari superiori;

-     concerto proposto da 3 gruppi musicali;

-     punto di distribuzione del materiale informativo sull’AIDS in Via de Tillier, Ang. Via Gramsci.

  • Organizzazione della 3^ giornata nazionale per la donazione ed il trapianto di organi con la partecipazione delle squadre degli sports popolari e gara podistica nella città di Aosta.
  • Organizzazione di conferenze di interesse pubblico su argomenti vari.
  • Organizzazione di un concerto in occasione del 1° maggio, presso la casa circondariale di Brissogne.
  • Organizzazione di una visita di volontari e operatori del soccorso alla Centrale unica di soccorso dell’Alta Savoia di Meythet – Annecy.
  • Avvio, a livello regionale, del sistema informativo per la raccolta delle dichiarazioni di volontà relative alla donazione degli organi.
  • Gestione compensazione  mobilità sanitaria interregionale relativa a prestazioni sanitarie effettuate nei confronti di cittadini di altre Regioni (attrazione), o di residenti valdostani che si recano fuori Valle (fughe) individuate nelle seguenti tipologie :
  • Ricoveri ospedalieri e  day hospital; medicina generale; specialistica ambulatoriale; farmaceutica; cure termali; somministrazione diretta di farmaci; trasporti con elisoccorso e ambulanza; attività di prelievo e trapianto di organo;

Servizio tossicodipendenze e salute mentale

ALCOLISMO

L'impulso del Gruppo tecnico regionale di valutazione per gli interventi di politica socio-sanitaria sull'alcolismo ha reso possibile, anzitutto, il coinvolgimento dei medici d’assistenza primaria che, essendo i più vicini all’utenza, possono svolgere un ruolo di primo piano nel monitoraggio, nella prevenzione, nella terapia e nella cura delle problematiche alcolcorrelate; i medici d’assistenza primaria, dopo alcuni incontri di formazione e informazione, hanno sottoscritto un protocollo operativo di collaborazione con il Servizio di Alcologia del Ser.t., protocollo che completa l'organizzazione della collaborazione tra Servizi (in particolare i Servizi territoriali), Reparti ospedalieri e Ser.t. resa possibile da altri specifici protocolli operativi sottoscritti nell'anno precedente.

Particolare rilevanza ha avuto, però, l'attuazione della Campagna regionale di prevenzione dell'abuso di bevande alcoliche denominata "La sbronza di Noè". La campagna è ancora in svolgimento ed è stata finanziata, oltre che dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta, dalla Sezione Valdostana dell'Associazione Nazionale Alpini: mira a diffondere la cultura dell'uso consapevole delle bevande alcoliche, invita alla moderazione, evidenzia i gravi problemi degli alcolisti. Per la sua attuazione opera, in particolare il Servizio di Alcologia istituito poco più di un anno or sono presso il Ser.t.; si è concretizza grazie alla collaborazione di enti, istituzioni ed organismi quali la Polizia Stradale, le Scuole Guida, gli insegnanti referenti per l'educazione alla salute, la Sovrintendenza agli studi.

La campagna si avvale, principalmente di tre strumenti:

  • una mostra itinerante che sviluppa aspetti significativi per la comprensione del fenomeno e degli effetti delle bevande alcoliche;
  • un pieghevole illustrativo sia della mostra sia delle problematiche dell’alcolismo;
  • un video da utilizzare come supporto informativo e/o didattico per tutte le iniziative.

Le attività della campagna si sviluppano  attraverso incontri e confronti:

  • una serie di incontri presso le Scuole-Guida della Valle d’Aosta per illustrare ai patentandi i rischi derivanti dal consumo di bevande alcoliche per chi si pone alla guida di un’auto;
  • una serie di incontri con la popolazione in diverse sedi e, fra queste, le biblioteche regionali;
  • una serie di incontri con i giovani delle scuole medie superiori, in collaborazione con i referenti scolastici dell’educazione alla salute;
  • una serie di confronti per affrontare il problema delle conseguenze dell’uso e dell’abuso di sostanze alcoliche nel mondo del lavoro, in collaborazione con le Organizzazioni Sindacali.

Tra gli argomenti che sono stati approfonditi nel corso delle serate di confronto-dibattito con la popolazione, si ricordano: "Alcol e guida", "Alcol e patologie correlate", "I giovani valdostani e l'alcol", "Alcol e famiglia", "Alcol e luoghi di lavoro", "Donne e alcolismo".

L'iniziativa attuata con le scuole Guida riveste una rilevanza particolare poiché pochi sono i precedenti analoghi in Italia e si tratta, quindi, oltre che di una iniziativa sperimentale anche di una attività-pilota.

SALUTE MENTALE

Il lavoro del DSM si è orientato verso la definizione del fabbisogno e della tipologie delle strutture psichiatriche, partecipando per questo secondo aspetto ad un progetto nazionale, il progetto Progress, che ancora non ha completato i propri lavori.

TOSSICODIPENDENZA

E’ stata completata l'attuazione al Progetto finanziato dal Ministero della Sanità sulla "Valutazione della qualità nei Ser.T." che ha coinvolto i rappresentanti delle Cooperative interessate e, ovviamente, il Ser.T.. E' stato, altresì, attivato, in via sperimentale, il Centro crisi previsto dal Piano sociosanitario regionale, ora in scadenza. La gestione del Fondo Nazionale Droga è passata, da quest'anno, alla Regione che ha provveduto a ripartirne l'ammontare, 1.095.290.000, per finanziare i seguenti progetti:

  1. “Progetto insieme“ dell’Oratorio Frère Gilles di Verrès, per l’apertura, con il Comune di Verrès, di un centro diurno di socializzazione/aggregazione per adolescenti.
  2. “Pronto aiuto - Centro crisi" della Cooperativa San Grato di Aosta, per potenziare la struttura " Il Punto" e favorire l'allontanamento dall'uso/abuso di stupefacenti.
  3. “Domani si lavora“ della Cooperativa La Svolta- Le Virage di Sarre, per soggetti che stanno terminando un percorso comunitario e mirano al reinserimento socio - lavorativo.
  4. “Healt Salute“ dell'U.S.L. Valle d'Aosta - Ser.t con il Consorzio "Trait d'union", per attuare un progetto nell'area della riduzione del danno.
  5. "Educare alla salute“ dell'U.S.L - Ser.t,  per aprire con la Parrocchia e il Comune di Courmayeur, e la Scuola Media di Morgex, un centro di aggregazione per adolescenti.
  6. "Quelli che cambiano“ dell'U.S.L.- Ser.t con il Comune di Aosta e la Coop. "Ombre con l'Acca" per la prevenzione primaria e secondaria nel quartiere Cogne di Aosta.
  7. “Progetto CIC“ della Regione Autonoma Valle d'Aosta per una iniziativa di formazione e informazione rivolta ai docenti.
  8. “Operarinsieme“ della Regione Autonoma Valle d'Aosta per la formazione integrata degli operatori del Ser.t e del privato sociale nell'ambito della tossico/alcoldipendenza.

Al Servizio Tossicodipendenze e salute mentale competono, tra l'altro, le incombenze di natura prefettizia relative all'applicazione dell'art. 75 del D.P.R. 309/90: in tal senso presso il Servizio vengono effettuati i colloqui con le persone segnalate dalle Forze dell'ordine perché trovate in possesso di sostanze stupefacenti; nel corso del 2000, alla data del 09.11.2000 le segnalazioni pervenute ai sensi dell'art. 75 sono state n. 236.

Servizio sanità territoriale

Nel mese di gennaio  la Giunta regionale ha approvato un accordo attuativo regionale  per i medici addetti all’emergenza sanitaria  territoriale, siglato con  le organizzazioni sindacali rappresentative dei medici di medicina generale ( F.I.M.M.G.), con il  C.o.R.M.E.T. (Coordinamento regionale dei medici di emergenza territoriale) e con  il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. Con tale accordo  si sono voluti affrontare  alcuni degli aspetti di criticità  evidenziati dal personale interessato definendo  un compenso economico forfettario per l’erogazione di  prestazioni e di  attività aggiuntive. E’ stato, inoltre, riconosciuto a  tali medici un periodo di riposo annuale retribuito,  anticipando   una delle innovazioni apportare  successivamente dal   nuovo contratto di lavoro della categoria, pubblicato in Gazzetta ufficiale  lo scorso mese di ottobre.

E' stato espletato il concorso per il conferimento di 4 sedi farmaceutiche vacanti rispettivamente nei comuni di Arvier, Aymavilles, Brissogne e Saint-Pierre ed è stato avviato il procedimento per l'assegnazione delle farmacie stesse.

Ai sensi della deliberazione della Giunta regionale 2891 in data 24.8.1998 "Determinazione dei criteri per la definizione dei tempi massimi per le liste di attesa per l'erogazione di prestazioni ambulatoriali"  il servizio provvede al monitoraggio dei tempi   e a  trasmettere la documentazione al Ministero.

Con deliberazione della Giunta regionale n. 692 del 6 marzo 2000 e n. 2766 del 21 agosto 2000  sono state individuate, per l’anno 2000, le prestazioni di assistenza sanitaria a regolamentazione regionale (ex-aggiuntive) da erogare agli assistiti del servizio regionale in applicazione della legge regionale 16.12.1991, n. 76.

A seguito della deliberazione della Giunta regionale  n. 675 in data 8.3.1999, con la quale sono state approvate le disposizioni per una organizzazione omogenea  della certificazione di idoneità all'attività sportiva agonistica di cui  al D.M. 18.2.1982 e i fac-simili  dei certificati e del libretto sanitario sportivo, con deliberazione n. 3634 in data 30.10.2000 è stato istituito il registro delle patologie che precludono l'esercizio delle attività sportive agonistiche nell'ambito dell'Osservatorio epidemiologico regionale e delle politiche sociali dell'Assessorato alla Sanità, Salute e Politiche Sociali.

Con deliberazione n. 769 del 13 marzo 2000 è stato approvato il recepimento dell’accordo nazionale per l’erogazione delle prestazioni termali siglato ad Abano Terme il 12.2.2000 dal Coordinamento degli Assessori regionali alla Sanità e Federterme.

Nel mese di maggio è stato avviato il progetto di sperimentazione del servizio di assistenza domiciliare integrata nel comune di Aosta.

E' stato avviato, gestito dall'U.S.L., il consultorio per adolescenti, finanziato con fondi del Ministero e istitutito con deliberazione della Giunta regionale n. 3664 del 1999.

A giugno si è conclusa  la prima  campagna di prevenzione del trauma cranico con interventi rivolti alla popolazione e agli  studenti e sono stati premiati gli studenti che hanno presentato i migliori elaborati. Sono stati predisposti gli atti deliberativi per la prosecuzione della campagna per il 2000/2001 con inizio nel corso del mese di novembre.

E' stata avviata l'attività di formazione per gli operatori dei reparti ospedalieri e del territorio  coinvolti nell'applicazione sperimentale di un protocollo per le dimissioni protette ed i rapporti tra Ospedale e Territorio.

Con deliberazione della Giunta regionale n. 3327 in data 2.10.2000 è stata approvata la Convenzione tra la Regione e l'Ospedale Maggiore IRCCS di Milano per l'esecuzione del progetto "Rilevamento, predizione e prevenzione di alcune delle più comuni malattie endocrino-metaboliche".

E' stata  approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 3635 del 30 ottobre 2000 la proposta di un progetto regionale per la prevenzione e la cura delle lesioni da decubito.

Il Gruppo vaccinazioni ha elaborato una proposta per la riorganizzazione del sistema vaccinale in Valle d'Aosta alla luce degli obiettivi fissati dal Ministero della Sanità con il nuovo calendario vaccinale.

Sono state accreditate 4 strutture regionali private per l'erogazione di prestazioni di terapia riabilitativa e di medicina sportiva che hanno fatto richiesta e sono risultate in possesso dei requisiti previsti ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 4021 in data 9 novembre 1998.

Tale accreditamento  è concesso temporaneamente per tre anni ed è rinnovabile a domanda, fatte, comunque, salve nuove disposizioni nazionali e regionali in materia.

Sono stati istituiti vari Gruppi di lavoro:

  • per il controllo ed il contenimento della spesa farmaceutica;
  • per la revisione del nomenclatore tariffario;
  • per la medicina sportiva agonistica;
  • per proposte relative alla legge sugli infortuni domestici.

Servizio sanità ospedaliera ed economia sanitaria

  • Predisposizione del programma regionale per la realizzazione di un centro residenziale per cure palliative dotato di 10 posti letto, inserito in una rete di servizi per l’erogazione di prestazioni coordinate ai malati terminali, ai sensi della legge n. 39 del 28 febbraio 1999;
  • Definizione, ai sensi dell’art. 42 della legge regionale n. 5/2000, delle prove di accertamento della conoscenza della lingua francese o italiana per l’ammissione ai concorsi, alle selezioni per l’impiego ed per il conferimento di incarichi presso l’Azienda U.S.L., del personale appartenente al ruolo sanitario e tecnico sanitario e alle qualifiche dirigenziali;
  • Definizione, ai sensi dell’art. 13 del disegno di legge regionale n. 56, delle modalità per la nomina del Direttore Generale dell’Azienda U.S.L. nonchè i contenuti del relativo contratto, ivi compresi i criteri per la determinazione degli emolumenti e dei risultati richiesti ai fini delle valutazioni per la conferma o la risoluzione del contratto ed infine i termini di preavviso per la risoluzione del contratto o la cessazione del rapporto a seguito di dimissioni, come stabilito dal D.lgs.229/99;
  • Determinazione, ai sensi dell’art. 43 della legge regionale 5/2000, del compenso lordo base da corrispondere ai componenti le commissioni giudicatrici di concorsi per l’assunzione a tempo indeterminato del personale dipendente dell’Azienda U.S.L., con l’esclusione del Direttore Generale, del Direttore amministrativo e del Direttore Sanitario;
  • Attivazione del Corso biennale di formazione specifica in medicina generale, ai sensi del D. Legislativo 17 agosto 1999, n. 368 e del D.M. 23 marzo 2000 che si articola in attività didattiche pratiche e attività didattiche teoriche per un totale complessivo di almeno 3.000 ore nell’arco del biennio 2000/2002;
  • Monitoraggio delle prestazioni erogate in regime di ricovero ospedaliero, in particolare riguardo a posti letto, tassi di ospedalizzazione, ricoveri ordinari e Day Hospital, tempi di attesa, degenza media, indici di attrazione e di fuga.

Servizio sanità veterinaria, tutela sanitaria dell'ambiente e del lavoro

UFFICIO VETERINARIO REGIONALE

Nel 2000 l'ufficio del veterinario regionale oltre ai compiti generali di programmazione, indirizzo, verifica e coordinamento delle funzioni di competenza veterinaria sulla base delle leggi nazionali e regionali, ha assolto le competenze in materia di profilassi e polizia veterinaria. In particolare:

  • ordinanza n. 69 del 14 febbraio 2000  (Profilassi Anemia Infettiva Equina);
  • ordinanza n. 395 del 03 agosto 2000  (Malattia di Newcastle);
  • deliberazione n. 1217 del 17 aprile 2000 (Modalità per l'esercizio dell'alpeggio nel periodo estivo 2000);
  • decreto n. 197 del 10 aprile 2000 (Autorizzazione pascolo e/o monticazione dei capi appartenenti di allevamenti senza qualifica sanitaria);
  • ordinanza n. 252 del 18 maggio 2000 (Profilassi della varroasi e delle altre malattie delle api in Valle d'Aosta);
  • predisposizione dei programmi regionali 2000/2001 di bonifica sanitaria del bestiame, da attuarsi con i piani di profilassi e di risanamento degli allevamenti bovini da tubercolosi e leucosi  degli allevamenti bovini e ovi-caprini da brucellosi, nonché del protocollo d'intesa con la Regione Piemonte per gli scambi di animali;
  • adempimenti previsti dalle leggi nazionali (piano controllo residui, piano controllo prodotti alimentari, provvedimenti dirigenziali per il riconoscimento di idoneità dei caseifici delle casere e dei depositi ai sensi del D.P.R. 54/97, bollettini sanitari quindicinali e mensili ecc..) e dalle leggi regionali, in particolare il controllo e la verifica di tutte le prescrizioni medico-veterinarie, ai sensi della legge 3 del 23 gennaio 1996.

UFFICIO TUTELA SANITARIA DELL’AMBIENTE E DEL LAVORO

L’ufficio ha proseguito nell’attività routinaria derivante dall’applicazione delle disposizioni  sulla gestione  dei rifiuti contenute nel decreto legislativo 5 febbraio 1997, n, 22 ( decreto Ronchi) e dalle normative vigenti in materia di tutela delle acque dall’inquinamento ( con particolare riferimento alla leggi Merli e successive modifiche,  ed alla legge regionale n. 59/82). Nell’ambito di tali attività sono state rilasciate, con provvedimenti dirigenziali e deliberazioni della  Giunta regionale, oltre 150  fra autorizzazioni allo scarico, autorizzazioni alla gestione di impianti sia per lo smaltimento che per il recupero dei rifiuti, approvazione di progetti  inerenti lo smaltimento dei rifiuti. Sono da evidenziare, inoltre, le seguenti  attività:

  • Del. G.ta 770/13.03.00 proroga della convenzione tra Regione e Soc. Valeco per la gestione del centro di trattamento RSU ed assimilati di Brissogne e riorganizzazione degli aspetti gestionali  del suddetto centro a seguito dell’entrata in vigore del D.lgs. 22/97;
  • Del. G.ta 1218/17.04.00 individuazione, ai sensi dell’art. 10, comma 5 della legge 21,12.1999, n. 526 delle industrie alimentari nelle quali possono essere adottate semplificazioni del sistema HACCP;
  • Del. G.ta 1723/27.05.00 disposizioni in merito ai requisiti minimi strutturali ed igienico –sanitari per le casere di alpeggio, nonché alle modalità di ottenimento del riconoscimento di cui all’articolo 10 del DPR 54/97;
  • Del. G.ta 2037/19.06.00 approvazione, in via transitoria, delle modalità e dei termini per la richiesta e il rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio di attività sanitarie e socio – sanitarie da parte delle strutture private, ai sensi dell’articolo 8-Ter del decreto legislativo n. 229/99 e dell’articolo 38 della legge regionale n. 5/2000;
  • Del. G.ta 2128/26.06.00 rilascio di  autorizzazione, al Presidente Pro-tempore della Regione, alle emissioni di agenti inquinanti in atmosfera per l’impianto di incenerimento  di residui di origine animale, in comune di Brissogne, località Les Iles;
  • Del. G.ta 2197/03.07.00 definizione delle tariffe dovute ai centri per il prelievo, la custodia, la cancellazione dal pubblico registro automobilistico (P.R.A.) e demolizione dei veicoli rinvenuti da organismi  pubblici o non reclamati dai proprietari e di quelli acquisiti ai sensi del D.M. 22.10.1999, N. 460;
  • Presentazione del piano regionale rifiuti.

Direzione politiche sociali

VOLONTARIATO

Nel corso dell’anno 2000 il Centro di servizio per il volontariato, istituito alla fine del 1999, è diventato operante a tutti gli effetti offrendo le sue prestazioni a tutti gli ambiti di attività delle organizzazioni di volontariato.

Quest’anno ci sono state 12 nuove iscrizioni al Registro regionale del volontariato ed è stata cancellata una sola associazione su richiesta della stessa, portando il totale a 64.

SERVIZI ALLE PERSONE ANZIANE

La Giunta regionale ha approvato con la deliberazione n. 1716 in data 27.5.2000 il nuovo sistema di finanziamento agli enti gestori di servizi per anziani per l’anno 2000, introdotto dall’articolo 38, comma 1, della l.r. 3.1.2000, n. 1, che ha modificato l’articolo 18 della l.r. 15.12.1982, n. 93.

La principale novità consiste nel fatto che, mentre fino al 1999 la Regione ha sostenuto (secondo il sistema del “ripiano a piè di lista”) tutte le spese degli enti gestori non coperte dalla contribuzione degli utenti, dall’1.1.2000 l’intervento finanziario regiona­le è strettamente legato a criteri e parametri predeterminati, in modo tale che la contri­buzione viene erogata in modo omogeneo, cioè a parità di condizioni, in tutta la Valle d’Aosta.

Il principale obiettivo da raggiungere con tale sistema era, infatti, di far sì che ciascun cittadino valdostano utente dei servizi ricevesse indirettamente dalla Regione, ossia in termini di servizi erogati dall’ente gestore a cui la Regione eroga la contribu­zio­ne, la stessa somma di denaro a parità di condizioni.

La deliberazione citata, oltre a dettare agli enti gestori le annuali direttive sulle modalità di erogazione dei servizi, ha anche stabilito per ciascuna delle contribuzioni regionali - per le quali, nell’anno 2000, sono stati impegnati complessivamente 27 miliardi di lire - i relativi importi, così suddivisi:

  1. una quota capitaria giornaliera per gli utenti residenziali di micro-comunità, pari a lire 90.000, erogata al 100% per gli utenti gravemente non autosufficienti (classificati N3, in base alla combinazione degli indici internazionali “Barthel Index” e “S.P.M.S.Q.”, da anni in uso anche in Valle d’Aosta), all’80% - lire 72.000 - per gli utenti parzialmente non autosufficienti (classificati N2) e al 40 % - lire 36.000 - per gli utenti lievemente non autosufficienti (classificati N1). Nulla viene invece erogato per gli utenti ancora autosufficienti (classificati A), peraltro in numero esiguo sul totale;
  2. una quota capitaria giornaliera per gli utenti semiresidenziali (diurni) di micro-comunità e di centri diurni, pari a lire 54.000, erogata secondo gli stessi parametri previsti per la quota capitaria per gli utenti residenziali;
  3. una quota oraria per l’assistenza domiciliare prestata a tutta la popolazione, pari a lire 33.000, erogata indistintamente per ogni ora di servizio prestata dal perso­nale addetto all’assistenza domiciliare: sono incluse le ore prestate presso gli utenti, i tempi per la consegna dei pasti a domicilio, quelli per i trasferimenti per raggiungere le abitazioni degli utenti, per le riunioni di servizio e per le iniziative di aggiornamento professionali;
  4. un contributo annuo (forfetario) per ogni alloggio o unità abitativa inserita in una comunità alloggio, pari a lire 300.000, e per ogni centro d’incontro non ubicato presso una micro-comunità, pari a lire 2.000.000;
  5. iintegrazione delle quote di partecipazione dovute dagli utenti e dai loro familiari:
  • per l’assistenza domiciliare pubblica attivata ai sensi della l.r. 22/1993 a favore delle persone anziane, handicappate, alcooldipendenti, tossicodipendenti, infette da HIV e affette da AIDS per le quali è stato predisposto un progetto globale di interventi assistenziali alternativi alla istituzionalizzazione (D.G.R. n. 1291/2000, come modificata dalla D.G.R. n. 2397/2000): l’integrazione regionale è completa, ossia pari all’importo dovuto, in quanto tali utenti sono esentati dalla contribuzione;
  • per le micro-comunità, da parte di utenti sia residenziali che semiresidenziali, qualora le quote di partecipazione non raggiungano l’importo minimo stabilito dalla Giunta regionale nella medesima deliberazione sopra citata;
  1.   è previsto il rimborso integrale delle maggiori spese sopravvenute per le sostituzioni di personale per maternità ( inclusa l’aspettativa facoltativa retribuita), malattia ed infortunio (assenze oltre i 10 giorni consecutivi) e l’aspettativa sindacale, ossia tutte quelle che danno origine a spese;
  2. è previsto un contributo annuo (forfetario) per il personale amministrativo pari a lire 50.000.000 per ogni unità a 36 ore settimanali e lire 25.000.000 per ogni unità a 18 ore settimanali; in particolare è previsto il rimborso forfetario anche per il personale che svolge, tra l’altro, le funzioni di segreteria delle Unità di Valutazione Geriatrica – U.V.G.
  3. è infine previsto un contributo al Comune di Aosta e alle Comunità montane per l’organizzazione di soggiorni climatici: la somma complessivamente stanziata è di lire 567.000.000.

SERVIZI ALLA PRIMA INFANZIA

Finanziamento regionale

La Giunta regionale ha approvato con la deliberazione n. 1201 in data 17.4.2000 il nuovo sistema di finanziamento agli enti gestori di servizi alla prima infanzia (asili-nido) per l’anno 2000, introdotto dall’articolo 5, della l.r. 27.1.1999, n. 4, che ha modificato l’articolo 36 della l.r. 15.12.1994, n. 77.

Anche in questo settore, come in quello relativo agli anziani, la principale novità consiste nel fatto che, mentre fino al 1999 la Regione ha sostenuto (secondo il sistema del “ripiano a piè di lista”) tutte le spese degli enti gestori non coperte dalla contribuzione dei genitori degli utenti, dall’1.1.2000 l’intervento finanziario regionale è strettamente legato a criteri e parametri predeterminati, in modo tale che la contribuzione viene erogata in modo omogeneo, cioè a parità di condizioni, in tutta la Valle d’Aosta.

Il principale obiettivo da raggiungere con tale sistema era, infatti, di far sì che ciascun bambino valdostano utente dei servizi ricevesse indirettamente dalla Regione, ossia in termini di servizi erogati dall’ente gestore a cui la Regione eroga la contribuzio­ne, la stessa somma di denaro a parità di condizioni.

La deliberazione citata, oltre a dettare agli enti gestori le annuali direttive sulle modalità di erogazione dei servizi, ha anche stabilito per ciascuna delle contribuzioni regionali - per le quali, nell’anno 2000, sono stati impegnati complessivamente 6.700 milioni di lire - i relativi importi, così suddivisi:

  1. una quota capitaria mensile per tutti gli utenti di asilo-nido, pari a lire 1.350.000, erogata al 100% per gli utenti a tempo pieno, al 60% (lire 810.000) per gli utenti a tempo parziale al mattino e al 40% (lire 540.000) per gli utenti a tempo parziale al pomeriggio;
  2. il rimborso integrale delle maggiori spese per il personale derivanti dall’assistenza a portatori di handicap;
  3. un contributo forfetario mensile pari a lire 250.000 ad integrazione delle minori entrate derivanti dalla presenza di minori esonerati in tutto o in parte dal pagamento della quota di frequenza nel caso in cui i genitori abbiano un reddito inferiore al minimo vitale annuo ex l.r. 19/1994;
  4. l’integrazione delle quote di frequenza dovute da minori esonerati in tutto o in parte in presenza di particolari casi sociali, qualora esse non raggiungano l’importo minimo stabilito dall’ente gestore per la rispettiva fascia di reddito.
Projet bébé

Nelle giornate del 15 e 16 giugno 2000 è stato presentato il report finale di “Projet Bébé”, progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo; la titolarità del progetto per la Valle d’Aosta è stata della Direzione Politiche Sociali dell’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche Sociali, in collaborazione con i partners stranieri della delegazione francese “Les Francas de Normandie” di Rouen,della delegazione britannica “Castlereagh College of Further and Higher Education” di Belfast, e della delegazione Irlandese “Dublin Institut of Technology” di Dublino.

In questa sede sono stati illustrati gli esiti del questionario somministrato da 25 rilevatori a 500 famiglie. Un team di 5 ricercatori ha poi predisposto una attenta analisi economica, sociologica ed organizzativa a cui è seguita una serie di ipotesi.

Tra le più significative citiamo l’opportunità di un completamento della rete di asili-nido che consentirebbe l’accesso ai servizi dei clienti ad elevata capacità contributiva, la sperimentazione dei “Voucher di servizi” alle famiglie (prevede il contributo alla famiglia e non all’istituzione. In questo modo entrano in competizione tutti i servizi alla prima infanzia, i finanziamenti pubblici vengono ripartiti su un numero più elevato di cittadini), la sperimentazione del servizio di tata familiare, la sperimentazione di un servizio di raccordo tra le tate, tra tate e famiglie (incontro domanda offerta, luogo di formazione e di supervisione, iniziative rivolte ai genitori) sul modello dei “Relais des Assistantes maternelles” francesi,

L’intero lavoro ha fatto riferimento alla specificità geografica e culturale ed anagrafica valdostana al 31-12-1998 in cui la popolazione era complessivamente 119. 992. La suddivisione proposta è la seguente (Fonte: Servizio Statistico Regionale):

GRANDE VALLEE
(popolazione al 31-12-98: 95.500 e quindi 41.747 famiglie)

AOSTA
(comprende la città di Aosta);

PLAINE D’AOSTE
(Aymavilles, Brissogne, Charvensod, Gressan, Jovençan, Pollein, Quart, St-Christophe, Sarre);

HAUTE VALLEE
(Arvier, Avise, La Salle, Morgex, Pré-St-Didier, St-Pierre, Villeneuve);

MOYENNE VALLEE
(Chambave, Châtillon, Fénis, Nus, Pontey, St-Marcel, St-Vincent)

BASSE VALLEE
(Arnad, Bard, Champdepraz, Donnas, Hône, Issogne, Montjovet, Pont-St-Martin, Verrès);

MONTAGNE
(popolazione al 31-12-98: 24. 492 e quindi 11. 596 famiglie)

MOYENNE
(Allein, Challand-St-Anselme, Challand-St-Victor, Doues, Emarèse, Fontainemore, Gaby, Gignod, Introd, Issime, Lillianes, Perloz, Pontboset, Rhêmes St-Georges, Roisan, St-Denis, Valpelline, Verrayes);

HAUTE
(Antey, Bionaz, Brusson, Champorcher, Etroubles, Ollomont, Oyace, St-Nicolas, St-Oyen, Torgnon, Valgrisenche);

HAUTE TOURISTIQUE
(Ayas, Chamois, Cogne, Courmayeur, Gressoney-La-Trinité, Gressoney-St-Jean, La Magdeleine, La Thuile, Rhêmes-Notre-Dame, St-Rhémy-en-Bosses, Valsavaren-che, Valtournenche).

Il convegno, che si articolava sia in momenti di plenaria che in workshop in sottogruppi, ha visto la partecipazione di amministratori regionali e degli enti locali, operatori valdostani e di altre regioni italiane, genitori, funzionari, partners europei che hanno reso possibile un vivace ed interessante momento di riflessione e dibattito.

Standard servizi alternativi e/o integrativi all’asilo-nido

Sono stati approvati con deliberazione della Giunta Regionale del 18 settembre 2000, n. 3148 gli standard dei servizi alternativi e/o integrativi all’asilo-nido, che sono definiti in 5 tipologie principali:

  1. garderie: definito come luogo di accoglienza per i bambini (9 mesi-3 anni) che offra loro opportunità educative, di socializzazione e di comunicazione. Il servizio è per sua natura flessibile, quindi la presenza dei bambini può variare da qualche ora al giorno, saltuariamente, ad una presenza costante di qualche volta a settimana, o di tutto il mese, o tutto l’anno.
  2. spazio-gioco: si configura come servizio di sostegno alle esigenze ludiche dei bambini (quindi favorire la relazione tra pari), ma anche di supporto della relazione tra bambini ed adulti. Infine, è particolarmente importante favorire le occasioni di socializzazione, di scambio e di confronto tra le famiglie. E’ prevista la compresenza di bambini e genitori o accompagnatori del bambino nella struttura appositamente allestita.
  3. Tata Familiare (educatore a domicilio): si tratta di un servizio socio-assistenziale a valenza educativa svolto al domicilio dell’educatore, per un massimo di 3 bambini contemporaneamente (età di riferimento: 3 mesi – 3 anni).
  4. Tata Familiare (educatore familiare): si tratta di un servizio socio-assistenziale a valenza educativa svolto da un operatore, presso il domicilio della famiglia, per un massimo di 3 bambini contemporaneamente (età di riferimento: 3 mesi – 3 anni).
  5. Nido aziendale: è un servizio socio-educativo organizzato all’interno di aziende. La caratteristica principale è di conciliare vita professionale e vita familiare delle famiglie, pur non perdendo di vista i bisogni educativi, formativi e pedagogici e psicologici dei bambini. La struttura si propone di bilanciare elementi di flessibilità con elementi di prevedibilità e stabilità, necessari rispettivamente alla famiglia ed al bambino.

Continuità’ educativa asilonido-scuola materna

E’ stato raggiunto l’accordo tra operatori socio-educativi (asilo-nido) ed insegnanti della scuola materna relativamente alla continuità educativa asilo nido-scuola materna.

L’obiettivo principale del progetto di continuità consiste nella conoscenza più approfondita di quanto svolto dalle due istituzioni, al fine valorizzare l’esperienza maturata dal bambino, ma allo stesso tempo di evitare contraddizioni di esperienze.

Particolare rilievo va dato all’informazione delle famiglie, le quali, vanno accompagnate nel passaggio del proprio bambino dall’asilo-nido alla scuola materna: ciò implica il rapportarsi a regole, ambienti, ritmi, attività, personale e contesti diversi che possono diventare per il bambino un’opportunità e non semplicemente un dramma o la perdita di quanto era ormai familiare. Laddove possibile, nell’esperienza si è osservato che per il bambino e la sua famiglia è rassicurante entrare nella nuova situazione con gradualità e soprattutto con coerenza.

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PER LE FIGURE PROFESSIONALI SOCIALI E SOCIO-EDUCATIVE

Aggiornamento degli operatori:

Nella prima parte dell’anno si sono concluse le iniziative previste dal Piano di aggiornamento per il personale socio-sanitario e socio-assistenziale per il 1999 (D.G.R. n. 1538 del 10 maggio 1999).

Inoltre, la Deliberazione di Giunta regionale n. 2636 del 7 agosto 2000 ha approvato il Piano di aggiornamento per il personale socio-sanitario e socio-educativo per il periodo settembre 2000/agosto 2001 e la convenzione tra la Regione e il Consorzio Progetto Formazione per la realizzazione di alcune iniziative contenute nello stesso Piano di aggiornamento.

  • Come conseguenza della sperimentazione attuata nel corso del 1999 relativa all’inserimento della figura professionale dell'assistente domiciliare e dei servizi tutelari (ADEST) all'interno dei centri socio educativi (C.S.E.) di Châtillon ed Aosta, é stato realizzato un percorso di formazione volto a supportare l’inserimento definitivo di tale figura all’interno di tutti i CSE. Il percorso, della durata complessiva di 22 ore, realizzato nel periodo marzo /maggio 2000, ha coinvolto tutti gli operatori dei CSE (educatori e Adest), per un totale di 35 persone (P.D. n. 1592 del 23 marzo 2000).
  • Tutti gli operatori dei centri socio educativi (C.S.E.) e delle strutture educative per la formazione e l’orientamento (S.E.F.O.) sono stati coinvolti in una iniziativa formativa/informativa dal titolo ”Gli aspetti normativi relativi all’handicap”, finalizzata a fornire sia conoscenze circa la precisa collocazione dei servizi CSE e SEFO all’interno della complessità dell’organizzazione regionale, sia una visione panoramica generale (regionale e nazionale) sugli aspetti assistenziali, scolastici, economici e lavorativi. Il percorso, della durata complessiva di 10 ore, realizzato nel periodo settembre/dicembre 2000, è stato rivolto a 42 operatori (D.G.R. n. 3434 del 9 ottobre 2000).
  • Nell’anno scolastico 1999/2000, gli operatori delle SEFO hanno partecipato all’iniziativa "L'intervento con le famiglie nel progetto educativo individualizzato". Il percorso, della durata complessiva di 30 ore, realizzato nel periodo dicembre 1999/giugno 2000, ha coinvolto 15 persone (D.G.R. n. 4178 del 22 novembre 1999).
  • Nel mese di ottobre è stata organizzata una giornata di studio, in collaborazione con l'Assessorato dell'Istruzione e Cultura e con l'Associazione Girotondo, "E poi… Percorsi di integrazione per le persone disabili” a cui hanno partecipato circa 100 persone: educatori, insegnanti di ogni ordine e grado, operatori delle équipes di territorio, volontari e genitori (D.G.R. n. 3137 del 18 settembre 2000).
  • Nel mese di luglio si è concluso un percorso di formazione, iniziato nel mese di dicembre 1999, rivolto ai coordinatori dei servizi dell'Assessorato gestiti in forma diretta o convenzionata, alle assistenti sociali del comune di Aosta, ai responsabili dei servizi sociali delle Comunità montane, che ha coinvolto 23 persone (D.G.R. n. 4329 del 29 novembre 1999).
  • Nel mese di settembre è iniziato un percorso di formazione rivolto agli educatori ed agli operatori delle équipes socio-sanitarie coinvolti nell’attivazione del servizio di assistenza domiciliare educativa (A.D.E.) nei distretti n. 3 e n. 4. Si tratta, complessivamente, di 40 operatori (educatori, assistenti sociali, psicologi, assistenti sanitari, ostetriche, logopedisti, fisioterapisti) che saranno impegnati fino al mese di aprile 2001 (D.G.R. n. 2763 del 21 agosto 2000).
  • I componenti dell'Ufficio formazione sono stati impegnati in un percorso di formazione/consulenza volto ad approfondire aspetti legati alla progettazione, alla valutazione, al monitoraggio, al controllo delle iniziative formative, per un totale di 24 ore, nel periodo luglio/dicembre (D.G.R. n. 2196 del 3 luglio 2000).
  • Nel mese di novembre è iniziato un corso di formazione rivolto a tutti gli operatori (coordinatori, educatori, personale ausiliario) impiegati negli asili nido della regione, per fornire loro conoscenze e competenze relative al primo soccorso. L’iniziativa, che prevede due mezze giornate per il personale di ogni nido, è stata organizzata in collaborazione con l’U.B. Soccorso Sanitario 118 dell’U.S.L. (D.G.R. n. 3435 del 9 ottobre 2000).
  • E’ stato realizzato il percorso di formazione previsto  per accompagnare la sperimentazione del servizio di assistenza domiciliare integrata (A.D.I.) nella città di Aosta; il corso, avviato a fine anno 1999 è proseguito nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2000 con la realizzazione di n. 3 seminari rivolti a due gruppi di operatori socio-sanitari, per un totale di 51 persone.
  • Nel periodo aprile/novembre 2000 sono state organizzate delle assistenze tecniche condotte da coppie di formatori appartenenti al gruppo di pilotaggio del progetto Itaca, per seguire le équipe multiprofessionali nella presa in carico delle situazioni inserite nella sperimentazione dell’A.D.I. nella città di Aosta.
  • Nel periodo febbraio/novembre è stato realizzato un percorso di formazione formatori della durata di 24 ore rivolto ai 13 componenti il gruppo di pilotaggio del Progetto Itaca, composto da medici di medicina generale e specialisti in geriatria, assistenti sociali, assistenti domiciliari e dei servizi tutelari ed una infermiera professionale. Tale percorso aveva l’obiettivo di accompagnare  i formatori coinvolti nei seminari e nelle assistenze tecniche nell’ambito della sperimentazione A.D.I., rinforzandoli rispetto a tecniche di programmazione degli interventi e di gestione di gruppi in formazione.

Iniziative date in gestione al Consorzio Progetto Formazione

  • Nel mese di settembre tutti gli educatori ed i coordinatori degli asili nido della regione hanno partecipato ad una giornata e mezza di formazione sulle tematiche della responsabilità e della deontologia professionale.
  • Nel mese di settembre gli educatori ed il personale ausiliario degli asili nido di St. Christophe e di St. Pierre hanno iniziato un percorso formativo sulla realizzazione di giochi e di attività educative.
  • Il percorso formativo per sostenere l’applicazione sperimentale di un protocollo per le dimissioni protette ed i rapporti tra ospedale e territorio ha visto coinvolti due gruppi, composti reciprocamente da componenti impegnate in ruoli di responsabilità o di coordinamento e da operatori provenienti dai servizi socio-sanitari territoriali (Medici di medicina generale, infermieri professionali, terapisti della riabilitazione) e dalle U.U.B.B. di Geriatria, Gastroenterologia, Medicina ed Ortopedia ( medici, infermieri professionali, terapisti della riabilitazione, assistenti sociali) per un totale di quattro incontri di tre ore ciascuno per ogni gruppo. La realizzazione è avvenuta nel periodo settembre-novembre 2000 e prevede ancora un incontro per ogni gruppo, nel mese di marzo 2001.
  • Nel mese di dicembre sono stati realizzati tre incontri per assistenti domiciliari e dei servizi tutelari finalizzati ad affrontare tematiche relative ai compiti dell’adest. I temi, affrontati nelle sedi di Châtillon, Aosta, Villeneuve, riguardano la collaborazione con le figure professionali sanitarie, la prevenzione del ‘burn out” nei gruppi di lavoro e la comunicazione con le persone affette da patologie psichiatriche.
Corsi finanziati dal Fondo Sociale Europeo

Corso di aggiornamento del personale dipendente e volontario della Cooperativa sociale San Grato, a cura della Cooperativa stessa.

Nel mese di maggio è terminato un percorso formativo di 270 ore sul tema dello sviluppo del ruolo professionale dell'operatore di comunità, a cui hanno partecipato 16 persone (D.G.R. n. 2856 del 23 agosto 1999).

Corso di formazione per mediatori interculturali.

Nel periodo marzo/ottobre si è svolto un corso, affidato per la gestione alla Cooperativa Sociale La Sorgente (D.G.R. n. 603 del 28 febbraio 2000), della durata complessiva di 450 ore, che ha formato 15 mediatori interculturali ora impegnati nella sperimentazione prevista dal Progetto Cavanh (D.G.R. n. 1161 del 12 aprile 1999 “Piano regionale di attuazione della legge 28 agosto 1997 n. 285”).

Corso di riqualificazione per le ADEST che lavorano nelle case di riposo private.

Nel mese di gennaio 2000 è terminato il corso di riqualificazione di 250 ore che ha rilasciato la qualifica di assistente domiciliare e dei servizi tutelari a 17 operatori che hanno superato gli esami finali.

Nel periodo marzo–giugno 2000 sono state riqualificate 18 persone dipendenti delle case di riposo private. Le stesse hanno superato gli esami finali dopo aver frequentato un corso di riqualificazione di 250 ore gestito dall’IRECOOP per conto dell’Assessorato, che ha svolto un ruolo di progettazione, monitoraggio e valutazione dell’esperienza.

Convenzione con le Università di Torino e di Genova per l'organizzazione dei tirocini degli studenti del Corso di Laurea in Scienze dell'educazione.

È proseguita la collaborazione con l'Università degli studi di Torino per lo svolgimento, presso servizi e strutture della Regione, di tirocini previsti dal Corso di Laurea in Scienze dell'educazione, indirizzo "educatore professionale", da parte di studenti valdostani (D.G.R. n. 591 del 1° marzo 1999). La Giunta regionale, inoltre, con propria Deliberazione n. 604 del 28 febbraio 2000, ha approvato una Convenzione con l’Università degli studi di Genova, per dare la stessa possibilità agli studenti valdostani iscritti all’Università in questa città.

L'Ufficio formazione, individuato come referente per i contatti con l'Università, ha provveduto, come negli anni precedenti, ad organizzare e monitorare i tirocini, assicurando anche lo svolgimento di attività didattiche integrative. Nel 2000 sono stati complessivamente 16 gli studenti seguiti nelle attività di tirocinio.

Progetti Europei
  • Il subnetwork “Infanzia” della rete europea interregionale sulle politiche sociali (E.N.S.A.) si è riunito per tre volte nel corso dell’anno ad Aosta, a Vienna e a Venezia e sta lavorando per presentare, nel 2001, un progetto comune nell’ambito del programma U.E. Dafne, “Prevenzione della violenza e dell’abuso sessuale minorile”.
  • Nel corso dell’anno si è concretizzata l’adesione dell’Assessorato al progetto previsto nell’ambito del programma europeo Leonardo, denominato CONFORMASS. Il coinvolgimento come partner ha visto l’Ufficio formazione e l’Ufficio accessibilità impegnati nella definizione del profilo professionale dell’assistente alla persona disabile fisica e/o sensoriale e nella relativa definizione di un percorso di formazione ad essa rivolto.
Attività della biblioteca interna dell'ufficio formazione

Nell'anno in corso, oltre alla normale gestione della biblioteca (servizi prestito - circa 250 prestiti -, assistenza alla ricerca e alla consultazione, acquisto e classificazione di testi tecnici riguardanti l'ambito sociale, sanitario ed educativo), si è provveduto all'informatizzazione delle 11 riviste in abbonamento.

Con Provvedimento dirigenziale n. 1670 del 28 marzo 2000, sono inoltre state approvate le modalità di funzionamento della biblioteca stessa.

Servizio sociale

AREA MINORI

L’attenzione e l’attività nei confronti dell’area minori durante l’anno 2000 ha prodotto ulteriori iniziative e progetti oltre a garantire il regolare funzionamento dei servizi presenti sul territorio.

Servizi e attività presenti sul territorio regionale.

Comunità Petit Foyer

La comunità accoglie minori di età compresa tra 0 e12 anni; ha ospitato nell’anno in corso n11 minori di cui n.9 a regime residenziale e 3 visite protette.

Tutti i minori accolti sono stati soggetti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria

Comunità Maison d’Acceuil.

La Comunità accoglie minori di età compresa tra i 13 e i 18 anni; ha ospitato n.11 minori tutti a regime residenziale e soggetti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria.

Servizio assistenza domiciliare educativa.

Il Servizio A.D.E ha proseguito la sua attività nella città di Aosta e cintura  e nel distretto socio sanitario n.1.e n.2.Nell ’anno 2000 sono stati presi in carico  n.22 minori per Aosta e Cintura  e n. 16 minori nel distretto n.1.

Servizio adozioni.

Nell’anno in corso sono state presentate n.8 disponibilità all’ adozione nazionale e n.9 disponibilità all’adozione internazionale.

Nuove iniziative e attività progettuali avviate nell’anno 2000.

Servizio di Assistenza Domiciliare Educativa.

La valutazione effettuata sul servizio di assistenza domiciliare educativa già attivo nel territorio dei distretti 1 e 2 ha evidenziato la validità dello stesso sia a livello preventivo sia in termini di supporto a nuclei familiari multiproblematici.

 Con la DGR n. 2119 del 26.06.2000  è stata quindi approvata  l’estensione del servizio di ADE in favore di minori nei distretti socio sanitari nn.3 e 4 per il periodo 1°settembre 2000 / 31 agosto 2002.

Ai distretti socio - sanitari suddetti sono stati assegnati due educatori che lavoreranno in integrazione con le équipe socio sanitarie territoriali.

Servizio adozioni

Per lo svolgimento delle nuove funzioni attribuite agli operatori socio sanitari dalla legge 31/12/1998n.476 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale, fatta a l’ Aja  il 29/05/1993.Modifiche alla legge 4/05/1983, n.184 in tema di adozione di minori stranieri”, è stato necessario assegnare una ulteriore unità del  servizio di psicologia da parte dell’’ U.S.L. .Pertanto sono quattro  gli operatori (due ass. sociali e due psicologi) che si occupano  in particolare delle attività indicate dall’art.4 della legge stessa :

  • Informazione sull’adozione internazionale e sulle relative procedure sugli enti autorizzati e sulle altre forme di solidarietà nei confronti dei minori in difficoltà, anche in collaborazione con gli enti autorizzati ;
  • Preparazione degli aspiranti all’adozione, anche in collaborazione con i predetti enti;
  • Acquisizione di elementi sulla situazione personale, familiare e sanitaria degli aspiranti genitori adottivi, sul loro ambiente sociale sulle motivazioni che li determinano, sulla loro attitudine a farsi carico di una adozione internaziona le nonché  acquisizione di ogni altro elemento utile per la valutazione da parte del Tribunale per Minorenni della loro idoneità all’adozione.

Legge 285/97“Disposizioni per la promozione di diritti ed opportunità per l’infanzia e l’adolescenza”.

E’ proseguito anche per l’anno 2000 il lavoro per l’attuazione a livello territoriale della legge “285” che, si ricorda ,ha come principale obiettivo quello di attivare interventi in favore di minori, privilegiando quelli a carattere preventivo.

Con  DGR n.306 del 7/2/2000 sono stati approvati n.16 progetti presentati da più soggetti istituzionali ai sensi del piano regionale di attuazione della legge suddetta, che sono  in fase di realizzazione. E’ previsto per tutti i progetti una attività di monitoraggio e valutazione dei risultati.

Per quanto concerne i quattro progetti d’interesse regionale si precisa quanto segue:

  • Progetto affidi- si sta completando la progettazione
  • Centro di prima accoglienza per donne sole e maltrattate con figli minori

Sono stati reperiti i locali idonei  da adibire al servizio e si sta provvedendo alla loro sistemazione.

  • Interventi in favore di minori stranieri per l’integrazione intercultirale. interventi in favore di minori stranieri per l’integrazione interculturale.

E’ stata realizzata la prima fase del progetto “CAVANH” relativo alla formazione e sperimentazione della figura del mediatore culturale e la seconda fase relativa al coinvolgimento dei soggetti interessati e alla divulgazione del progetto sul territorio.

  • Consultorio adolescenti-

Il servizio attivo dal mese di settembre 2000, denominato “IL PANGOLO” ubicato corso Lancieri 13, ha attivato uno spazio specificatamente dedicato agli adolescenti, quindi differenziato dagli attuali presidi socio sanitari distrettuali , con valenza informativa preventiva.

Protocollo minori

In considerazione del fatto  che gli interventi relativi alla presa in carico delle situazioni di minori fanno capo agli operatori sociali ed educativi dipendenti dall’Assessorato della Sanità Salute e Politiche Sociali e sanitari dipendenti dall’Azienda USL, operanti nelle équipe dei presidi socio sanitari territoriali. , e considerata quindi la necessità di garantire l’indispensabile coordinamento degli interventi a favore dei minori al fine di migliorarne la qualità, con DGR n. 2762 del 21/08/2000 e  Deliberazioni .USL n.1788 del 6/8/2000 e n.2000 del 25/09/2000è stato approvato il protocollo tra l’Assessorato alla Sanità Salute e Politiche Sociali e l’Azienda USL. della Valle d’Aosta relativo all’area minori per l’organizzazione dell’attività degli uffici centrali e delle équipe socio sanitarie territoriali .

Protocollo per la segnalazione e gestione delle situazioni di disagio  dei minori frequentanti la scuola

Nell’ottica di realizzare interventi precoci e coordinati a favore dei minori, é stato messo a punto un protocollo di collaborazione tra l’Assessorato alla Sanità, Salute e politiche Sociali , l’Unità Sanitaria Locale e l’Assessorato  all’Istruzione e Cultura per la segnalazione e gestione delle situazioni di disagio dei minori frequentanti le scuole di ogni ordine e grado.

Tale protocollo dovrebbe diventare operativo all’inizio del prossimo anno.

AREA SERVIZI PER DISABILI - C.S.E.

Attività

Oltre alle consuete attività quotidiane, ai laboratori e alle iniziative esterne di integrazione con il territorio, sono state organizzate nel corso dell’anno attività particolari con l’obiettivo anche di promuovere una diversa immagine dell’handicap e dei servizi che di questa area si occupano.

In particolare:

C.S.E. Aosta - progettazione e gestione, in collaborazione con le S.E.F.O., l’Assessorato istruzione e cultura e l’Associazione Girotondo della giornata di studio “ E poi percorsi integrati di orientamento per le persone disabili” realizzata in data 14 ottobre 2000. Durante tale giornata alcuni utenti del C.S.E. di Aosta con educatori del C.S.E. e della S.E.FO. e volontari del Girotondo hanno preparato e servito il buffet offerto durante la pausa del pranzo.

In questa occasione le S.E.F.O. hanno presentato un video esplicativo del servizio, realizzato in collaborazione con la RAI. Hanno inoltre relazionato rispetto all’esperienza e all’esito del progetto orientamento per disabili.

C.S.E. Quart - manutenzione di alcune zone di pubblico utilizzo presso il comune di Quart.

C.S.E. di Châtillon – attivazione di un laboratorio di musicoterapia utilizzato anche da utenti di altri C.S.E. e della S.E.F.O.

C.S.E di Hône – organizzazione presso il comune di Gressoney-St-Jean  e di Fontainemore di corsi di cartotecnica gestiti dagli utenti del C.S.E. e dal personale educativo.

Ripristino dei giochi per l’infanzia e delle panchine dell’area verde Beauviermoz a Hône e mantenimento di alcune zone verdi del comune. In tali iniziative sono state coinvolte attivamente le famiglie e c’è stata una buona partecipazione della popolazione.

DATI

totale delle prese in carico 48, così distribuite:

-   C.S.E. Aosta         15 utenti

-   C.S.E. Quart        14 utenti

-   C.S.E. Châtillon     8 utenti

-   C.S.E. Hône         11 utenti

in previsione: 1 progetto di educativa territoriale, 5 inserimenti a tempo parziale, 1 dimissione a fine anno.

Obiettivi realizzati nell’anno 2000        

1.     Organizzazione interna dei servizi

Si è avviata una riflessione legata agli aspetti organizzativi dei servizi in quanto, rivolgendosi i C.S.E. ad utenti con disabilità molto diverse  sia per gravità, sia per età, si è reso necessario diversificare gli interventi con l’obiettivo di renderli più rispondenti ai bisogni e di valorizzare   le capacità dei singoli (es. diversificazione dei gruppi di lavoro all’interno di uno stesso servizio di cui uno costituito dagli utenti con maggiore autonomia, uno da coloro che hanno disabilità più grave, revisione sia a livello organizzativo, sia dal punto di vista educativo-pedagogico).

In termini già operativi sono entrati in ruolo il 1° marzo 2000  sei  Adest. In tal modo è stato possibile avviare i primi cambiamenti per rispondere più adeguatamente all’utenza più grave e di età più avanzata. Per supportare l’ingresso di questi nuovi operatori e favorire l’integrazione tra il personale assistenziale e quello educativo è stato predisposto un intervento formativo condotto da personale tecnico dell’Assessorato.

2.     Commercializzazione dei prodotti

A fronte di un primo tentativo di rispondere più adeguatamente alle persone con maggiori difficoltà si è lavorato per incrementare la visibilità dei disabili che negli anni hanno sviluppato competenze nell’ambito dei laboratori organizzati nei C.S.E. Si è pertanto predisposto che i prodotti dei laboratori possano essere regolarmente venduti, non soltanto nell’ambito delle fiere e dei mercatini, e che l’impiego del denaro ricavato sia reinvestito nell’acquisto di materiale da utilizzare  nei laboratori stessi. Ciò è reso possibile dalle legge regionale n. 37 del 21 agosto 2000 (Modifiche ed integrazioni a disposizioni legislative aventi riflessi del bilancio, rideterminazione di autorizzazioni di spesa per gli anni 2000, 2001,2002 e prima variazione al bilancio di previsione 2000 e del triennio 2000/2002) nella quale all’art.2 si regolamenta l’attività.

I laboratori interessati producono oggetti in cuoio, in cartotecnica, oggetti di bigiotteria e candele. Considerata la posizione del locale sito a Bard, attualmente utilizzato come laboratorio del C.S.E. per cuoio e cartotecnica, si prevede di adeguarlo quale punto vendita a cui far confluire il materiale anche dagli altri C.S.E. e dalle S.E.F.O.

3.  Approvazione delle Modalità di accesso e di funzionamento dei Centri socio-educativi per disabili.

Il 25 settembre u.s. è stato deliberato con DGR n. 3237 il documento “Approvazione delle Modalità di accesso e di funzionamento dei Centri socio-educativi per disabili gestiti dall’Assessorato della Sanità Salute e Politiche Sociali della Regione Valle d’Aosta”. Con tale documento si è voluto regolamentare le  prassi per la gestione sperimentate nel corso degli anni e dimostratesi funzionali sia rispetto all’organizzazione, alla collaborazione con le famiglie e il territorio e  al raggiungimento degli obiettivi prefissati.  Tali prassi sono quindi  state rese esplicite sia agli utenti, sia ai soggetti istituzionali che si relazionano con i C.S.E nonché al personale in servizio negli stessi.

S.E.F.O.

Le Strutture Educative di Formazione e Orientamento hanno come obiettivi primari la socializzazione, il raggiungimento dell'autonomia personale e di competenze pre-lavorative. A tale scopo quest'anno si sono organizzate collaborazioni proficue con altre agenzie educative quali la scuola, l'Agenzia del lavoro e i C.S.E..

Dati generali

Nell'anno scolastico in corso gli utenti iscritti alle S.E.F.O. sono 15 di età compresa tra i 15 e i 19 anni. Sono dislocati nelle seguenti strutture:

  • 3 c/o la S.E.F.O. della Scuola Elementare di St-Martin di Aosta
  • 4 c/o la S.E.F.O. dell'Istituzione Scolastica di Istruzione Professionale di Aosta (I.S.I.P. ex I.P.R.)
  • 5 c/o la S.E.F.O.  della Scuola Media Einaudi di Aosta
  • 3 c/o la S.E.F.O. dell'Istituzione Scolastica di Istruzione Professionale di Pont-St-Martin (I.S.I.P. ex I.P.R.).

Sono in uscita, per raggiunto limite di età, 3 utenti (2 dalla S.E.F.O.  Einaudi e 1 dalla S.E.F.O.  ISIP).

Collaborazioni e laboratori.

Anche quest'anno le S.E.F.O. stanno sperimentando la collaborazione con le istituzioni scolastiche: da un lato organizzando laboratori a cui prendono parte anche alunni normodotati e disabili inseriti in classe, dall'altro partecipando con alcuni utenti delle S.E.F.O. ai laboratori gestiti dalla scuola.

Le attività occupazionali previste quest'anno sono 5.

I Centri socio- educativi collaborano con le S.E.F.O. offrendo la consulenza di educatori professionali specificatamente formati per la conduzione di attività (es. musicoterapia e globalità dei linguaggi).

L'Agenzia del lavoro interviene nella gestione, per la parte che le  compete, del Progetto Orientamento.

Progetto orientamento per disabili

La quinta edizione del Progetto orientamento ha avuto inizio nel mese di giugno 1999 e si è conclusa a luglio 2000.

Ha coinvolto 8 utenti di età compresa fra i 18 e i 39 anni, provenienti dal territorio e dalle strutture socio-educative. Il Progetto, che è stato condotto da 4 educatori professionali provenienti dai C.S.E. e dalle S.E.F.O., ha interessato il Comune di Sarre, dal quale si è ottenuta piena collaborazione.

I prodotti socialmente utili individuati tramite questionari distribuiti alla popolazione sono risultati essere due "Opere di manutenzione e miglioramento della scuola materna di Chesallet" (fabbricazione di una piccola staccionata in legno, costruzione di un libro in legno per rappresentazioni teatrali, manutenzione di panchine per interni, progettazione e realizzazione di una casetta in legno per il giardino e relativi arredi) e "Rievocazione documentata con interviste e fotografie di alcune tradizioni locali" (realizzazione di un libretto in cui si raccontano, sulla base di testimonianze dirette, antiche usanze locali legate ad aspetti di vita quotidiana e sociale).

Progetto Orientamento, al di là  della ricaduta sociale positiva rispetto all'immagine della persona disabile che intrinsecamente possiede, ha costituito, per alcuni ragazzi una fase di transizione fra le precedenti esperienze educative/orientative e le ipotesi di una formazione professionale più specifica, per altri ha rappresentato, invece, la prima esperienza di un servizio specifico per la formazione di soggetti con disabilità.

KARAWANE 2000

Degna di nota nell'ambito del Progetto Orientamento è  "KARAWANE 2000", iniziativa europea per la promozione sociale delle persone disabili e per lo scambio tra le istituzioni che operano nel settore. Tale esperienza si è concretizzata in una settimana di scambio tra l'International Bund, istituzione privata tedesca che si occupa in particolare di formazione di giovani disabili, e servizi di avvicinamento al mondo del lavoro per disabili italiani.

Si è valutata opportuna la partecipazione del gruppo del Progetto Orientamento Disabili (7 corsisti + 4 educatori professionali) e del responsabile dell'area handicap dell'Assessorato della Sanità, Salute e Politiche Sociali,  sia per conoscere il servizio ospitante sia per presentare i servizi offerti dalla nostra Regione.

Servizio organizzazione e amministrazione attività socio-assistenziali

ASSISTENZA ECONOMICA

  • l.r. n. 19/94 "Norme in materia di assistenza economica"

istruttoria, esame, concessione e liquidazione di n. 591 domande per un importo di spesa di £. 900.000.000.

  • l.r. n. 17/84 "Interventi assistenziali ai minori"

n. 33 minori in affido familiare per un importo di spesa di £. 352.978.000;

n. 13 minori ospiti in strutture fuori Valle per un importo di spesa di £. 863.059.040;

n. 364 minori ospiti in strutture ubicate in Valle (Ist. Gervasone, Ist. S. Giuseppe, Convitto Reg.le F. Chabod, Ist. Don Bosco) per un importo di spesa  di £. 988.583.470;

n. 387 minori ospiti di colonie estive per un importo di spesa  di £. 409.581.405;

n. 2146 minori ospiti di Centri estivi per un importo di spesa di £. 570.000;

n. 11 minori assistiti mediante interventi economici straordinari per un importo di spesa di   £. 24.160.800.

  • l.r. n. 51/95 "Interventi a favore di cittadini extracomunitari "

per un importo di spesa di £. 400.000.000.

  • l.r. n. 44/98 "Iniziative a favore della famiglia"

è stata portata a regime la sua applicazione sia per quanto riguarda l'art. 13 (assegno post natale) con l'istruttoria e l'esame di 3165 domande, sia l'art. 14 (assegni integrativi regionali) con l'istruttoria e l'esame di 200 domande sia, in particolare per la gestione degli artt. 8, 10 e 11 concernenti l'istituzione e la tenuta dell'albo regionale delle casalinghe (1313 iscritti) e la concessione delle indennità per ricovero ospedaliero (40 domande) e per infortunio domestico (25 domande).

Questa ultima attività, a seguito dell'entrata in vigore della l. 493/99 "Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione della assicurazione contro gli infortuni domestici " viene raccordata ed armonizzata con gli interventi di competenza INAIL  mediante l'applicazione di un protocollo di intesa in via di adozione.

  • l.r. n. 22/93  “Provvidenze a favore di persone anziane, handicappate, alcooldipendenti, tossicodipendenti, infette da HIV e affette da AIDS” .

tra le  innovazioni in materia di assistenza, nell’anno 2000 sicuramente attenzione va posta all’estensione del principio di gratuità  di interventi domiciliari pubblici in favore di  persone con invalidità permanente (100% di invalidità civile con accompagnamento), o persone con invalidità totale temporanea, per le quali sia stato predisposto un progetto globale di interventi domiciliari alternativi all’istituzionalizzazione, ai sensi della l.r. 22/93.

Sempre nell’ambito degli interventi di assistenza domiciliare in favore delle persone invalide come sopra individuate, è stato introdotto il principio secondo cui è garantito al beneficiario di interventi assistenziali domiciliari privati, un reddito mensile pari al doppio del minimo vitale, come determinato con delibera della Giunta regionale ai sensi della L.R. 19/94.

Importante innovazione è che con decorrenza 01.01.2000, la gestione dell’intervento economico assistenziale in favore di persone anziane, handicappate, alcooldipendenti, tossicodipendenti, infette da HIV e affette da AIDS, per le quali è stato disposto un progetto  di assistenza domiciliare pubblica, è di competenza degli Enti locali erogatori del Servizio.

Nell’ambito di interventi economici assistenziali presso le strutture private ”J.B. Festaz” e “Casa di Riposo Père Laurent”, è stato a sanatoria e con effetto retroattivo dal 01.01.1999, concesso, anche agli invalidi non anziani, ma già presenti alla data sopraindicata in tali strutture, un contributo economico assistenziale per la copertura della differenza tra la retta richiesta (quota alberghiera-assistenziale) per la loro ospitalità e la loro disponibilità economica.    

Nel corso dell’anno 2000 sono continuate le  riunioni finalizzate al raggiungimento di un progetto comune (tra le Cooperative sociali) che normasse (competenze, requisiti, costi) l’attività di assistenza domiciliare privata, senza raggiungere a tutt’oggi un tangibile risultato.

RIASSUNTO ANNO 2000 L.R.  N. 22/93

DESCRIZIONE CAPITOLO

N. PERSONE

ASSEGNATO CAPITOLO

IMPEGNO DI SPESA

RETTE  STRUTTURE FUORI VALLE

36 I CUI 30

CONTRIBUISCONO PERSONALMENTE

13 contr. fam.

1.000.000.000

965.000.000

CONTRIBUTI STRUTTURE

FUORI VALLE

G.B. FESTA

REFUGE

107

1.000.000.000

811.052.000

ALTERATIVA  ISTITUZ. ANZIANI

24 di cui 4 con integrazione doppio minimo vitale

599.620.000

457.000.000

ASSISTENZA DOMICILIARE MINORI

3

50.000.000

32.000.000

 

  •  l.r. n. 20/81 "Nuove norme per la concessione dell'indennità giornaliera per ricovero ospedaliero a favore di coltivatori diretti, degli artigiani e degli esercenti attività commerciali" - N. Capitolo 61020 - Disponibilità  Capitolo £. 150.000.000 - N. domande circa 90
  • l.r. n. 8/97  "Promozione di iniziative sociali formative e culturali a favore dei giovani" - N. Capitolo 58440 - Disponibilità Capitolo £. 600.000.000 Centro Giovani comune di Aosta

Centro Informagiovani comune di Aosta

Centro Giovani "Gli iNUSuali" comune di Nus

Centro Giovani "giovanHONE" comune di Hône

Centro Giovani "Calembour" comune di Pont-Saint-Martin

Progetto Giovani comunità montana "Grand-Paradis"

Progetto Giovani comunità montana "Grand-Combin"

Progetto Giovani comunità montana "Monte Cervino"

Progetti Consulta Regionale Giovanile

  • l.r. n. 12/94 "Contributi a favore di associazioni ed enti di tutela dei cittadini invalidi, mutilati e handicappati operanti in Valle d'Aosta" - N. Capitolo 60980 - Disponibilità Capitolo £. 40.000.000

Liquidato £. 40.000.000 così suddivisi:

  • Associazione nazionale mutilati ed invalidi civili
  • Associazione nazionale mutilati ed invalidi del lavoro
  • Associazione diabetici Valle d'Aosta
  • Unione italiana ciechi
  • Unione nazionale invalidi per servizio
  • Ente nazionale protezione e assistenza sordomuti
  • Ass. nazionale mutilati ed invalidi di guerra

INVALIDI CIVILI

  • l.r. n. 11/99 "Testo unico in materia di provvidenze economiche a favore di invalidi civili, ciechi civili e sordomuti"

Nel corso dell'anno 2000 l'applicazione della l.r. 07.6.1999, n. 11 ha interessato 3290 soggetti beneficiari di provvidenze economiche per un importo di 33.745.315.000=.

Le innovazioni dell'ufficio riguardano in particolare

1) il potenziamento delle procedure informatiche:

  • gestione degli importi da recuperare
  • gestione delle previsioni di spesa
  • revisione archivi  competenza
  • scadenziario
  • modifiche alla gestione dei dati anagrafici

2) l'ampliamento delle revisioni dei requisiti di assistibilità ai sensi della l.r. 07.6.1999, n. 11, art. 3:

  • revisione requisiti assistibilità, ai sensi della legge 07.6.1999, n. 11, art. 3, ai titolari  di provvidenze economiche e riesame delle relative pratiche da parte dei Presidenti delle Commissioni medico collegiali;
  • organizzazione intervento formativo in materia di accertamento dell'handicap - legge 104/92- con particolare riferimento alle applicazioni del passaggio dal collocamento obbligatorio all'inserimento mirato dei disabili - legge 12.3.1999, n. 68 - 6 e 7 ottobre 2000, tenuto dal Prof. Carlo Scorretti - Professore Associato di Medicina Legale - Istituto di Medicina Legale e delle Assicurazioni dell'Università degli Studi di Parma;
  • ricostituzione della Commissione medico collegiale per l'accertamento dell'invalidità civile, integrata, ai sensi della legge 104/92 per l'accertamento dell'handicap e, ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68, per l'inserimento al lavoro dei disabili;
  • istituzione di un gruppo di lavoro per lo studio e la proposta di criteri per la gestione, in Valle d'Aosta, della normativa in materia
    Assessorato sanità, salute e politiche sociali
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