Specie vegetali esotiche invasive

Le specie vegetali esotiche invasive (anche dette aliene, alloctone, non native) sono piante con un’enorme capacità di diffondersi al di fuori dell’ambiente nativo e di invadere facilmente nuovi habitat. Sono veicolate per errore o volontariamente fuori dall’area originaria, sotto forma di pianta ma anche come semi, radici e polline. Rappresentano un fattore di impoverimento e in alcuni casi di perdita della biodiversità: causano la degradazione degli habitat, la modifica della composizione delle specie presenti in una certa area e delle dinamiche del suolo, fino all’estinzione di specie autoctone. Una volta diffuse, sono causa di perdite economiche per le attività produttive e per le infrastrutture generate, ad esempio, dalla distruzione dei raccolti e degli argini dei fiumi, dalla perdita del bestiame e dalle azioni necessarie per l’eradicazione e il controllo. Le specie vegetali esotiche invasive alterano i servizi ecosistemici ovvero i servizi che assicurano all’uomo beni vitali come aria e acqua di qualità e alcune di esse rappresentano un problema sanitario per l’uomo e per gli animali poiché causano patologie dannose.

A livello nazionale, il Decreto legislativo n. 230 del 15.12.2017 “Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive” regolamenta le specie esotiche invasive della lista unionale, recependo il Regolamento Europeo 1143/2014.

A livello regionale sono 12 le specie vegetali esotiche invasive segnalate nell’allegato F della Legge regionale sulla conservazione della flora alpina n. 45 del 2009. Tra queste Ailanthus altissima, Heracleum mantegazzianum e Impatiens glandulifera sono incluse attualmente anche nella lista delle specie di rilevanza unionale.

Per approfondire:

Osservatorio regionale della Biodiversità

 

 

Informazioni e consigli pratici:

 




Torna su