Rapport annuel
Rapporto di fine anno  //  2014

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Assessorato sanità, salute e politiche sociali

Programmazione

In ambito sanitario, nel 2014, tenuto conto della riduzione delle risorse finanziarie destinate al Servizio Sanitario Regionale, uno sforzo notevole è stato fatto per mantenere pressoché inalterati il livello e il numero delle prestazioni da garantire ai cittadini valdostani.

L’Assessorato, nell’ambito del proprio ruolo di indirizzo e programmazione, ha messo  in atto tutta una serie di iniziative di razionalizzazione della spesa sanitaria, che hanno riguardato principalmente il settore dell’acquisto dei beni e dei servizi. La Regione, inoltre, al fine di agevolare l’Azienda USL al contenimento richiesto, ha dato indicazioni per una riorganizzazione aziendale finalizzata ad ottimizzare le strutture, nonché a contenere la spesa del personale, pur salvaguardando le figure già in forza lavoro presso l’USL. Sempre nel settore del personale, si segnala anche l’adozione da parte della Giunta regionale di linee di indirizzo, in applicazione alle disposizioni nazionali, per il conferimento degli incarichi di struttura complessa per la dirigenza medica e sanitaria.

Nel mese di agosto, è stato nominato  il nuovo direttore sanitario dell’Azienda USL, che ha iniziato il suo incarico a decorrere dal 15 settembre. Conseguentemente sono stati poi nominati anche il direttore amministrativo e quello sanitario. La Direzione strategica aziendale, sulla base degli indirizzi per la razionalizzazione della spesa sanitaria, ha dato avvio alla prima fase della revisione dell’articolazione organizzativa aziendale, sulla base dei principi della normativa nazionale e regionale, rivedendo i costi strutturali, anche grazie all’attivazione di gruppi di lavoro permanenti per la revisione della spesa.

Tra le varie azioni, vi sono state  iniziative trasversali e condivise con i professionisti, per migliorare l’efficienza della produzione dei servizi, che hanno coinciso con un ulteriore miglioramento della capacità di contrattazione con i fornitori e  con lo sviluppo di contatti diretti con le centrali di acquisto nazionali, per una conoscenza immediata dei migliori prezzi di mercato.

Al fine di garantire e incrementare gli effetti economici positivi della mobilità sanitaria attiva, in particolar modo quella generata da una vasta area d’utenza potenziale del confinate Piemonte, l’Azienda USL ha stipulato una serie di accordi di collaborazione con ASL TO 4 Piemonte, per ottimizzazione l’utilizzo delle strutture e delle competenze presenti in Valle d'Aosta, come ad esempio quelle della medicina nucleare o della chirurgia vascolare o della diagnostica strumentale. Sempre in tema di sinergie e strategie da attuare con la sanità piemontese, si segnala che in ambito oncologico è stato approvato il Piano di attività del Dipartimento funzionale interaziendale ed interregionale della Rete oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Il 7 novembre si è svolto il convegno "La vita dopo il cancro”:  Percorsi possibili di guarigione, organizzato in collaborazione con l’Associazione V.I.O.L.A. e l’Azienda USL. L’iniziativa ha portato all’attenzione della società civile e del mondo sanitario la necessità della riconquista di una vita piena dopo un tumore, sottolineando l’importanza  dei percorsi di riabilitazione fisica, psicologica e spirituale.

La vita dopo il cancro

La vita dopo il cancro

La vita dopo il cancro - V.I.O.L.A.

Va ricordato, infine, che la Giunta regionale, al fine di garantire uniformità di trattamento e semplificazione dei procedimenti amministrativi per i cittadini, ha approvato anche la revisione dei Livelli essenziali di assistenza garantiti dal Servizio Sanitario Regionale, nel rispetto delle disponibilità economiche.

Di minore impatto sul profilo di cura, ma volta a garantire la sicurezza e la rapidità delle necessarie movimentazioni di mezzi e autoveicoli, è stata avviata la disposizione dell’Azienda USL attraverso la quale si sono ridefiniti gli accessi dei transiti e delle soste presso il presidio ospedaliero Beauregard.

Nel 2014 si è dato corso anche alla modifica delle direttive all’Azienda pubblica di servizi alla persona "G.B. Festaz” di Aosta per la gestione dei servizi RSA/UAP, per l’esercizio di attività socio-sanitarie destinate a Residenza sanitaria assistenziale (RSA).
E’ stata ridefinita la ripartizione dei posti letto sanitari residenziali collocati nella Residenza sanitaria assistenziale (RSA) e nell’Unità di assistenza prolungata (UAP), tenuto conto dell’avvio a pieno regime dell’attività dell’Hospice, della necessità di garantire periodi brevi di ricovero residenziale a pazienti con polipatologia e ad elevato rischio sociale nonché dei risultati del monitoraggio sulla casistica dei pazienti ricoverati nel corso del 2013 in tali strutture. Il numero di posti attualmente disponibile è di 8 posti letto in UAP e di 12 posti letto in RSA.

In accordo con l’Azienda USL, si è proceduto alla revisione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) garantiti dal Servizio sanitario regionale, per ragioni di uniformità di trattamento, di semplificazione dei procedimenti amministrativi e di contenimento e razionalizzazione della spesa sanitaria.

Per quanto attiene il Servizio per le dipendenze dell’Azienda U.S.L. (Ser.D.), a partire dal 2007, esso svolge, tra i propri compiti istituzionali, attività di prevenzione, cura e riabilitazione delle forme di dipendenza, tra cui quella da gioco d’azzardo patologico (GAP). Tra le iniziative intraprese nel campo della prevenzione, si segnala, in particolare, l’Accordo quadro di collaborazione siglato con il Casinò de la Vallée in materia di GAP e il progetto di sensibilizzazione/prevenzione rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie intitolato "Matematica e gioco d’azzardo”. Per un approccio al problema nei suoi molteplici aspetti, si è ritenuto necessario il coinvolgimento di diversi attori presenti sul territorio: Regione, Enti locali, associazioni, scuole di ogni ordine e grado, organi d’informazione e cittadini. In quest’ottica, è stato proposto un disegno di legge recante disposizioni finalizzate a contenere la diffusione delle dipendenze dal gioco d’azzardo, promuovendo, tra le altre cose, una cultura del gioco responsabile e iniziative per la prevenzione del GAP, rivolte non solo agli alunni delle scuole secondarie ma a tutta la popolazione.

In ambito sociale, dove certamente il perdurare di una crisi economica diffusa alimenta il disagio  e la fragilità delle persone più deboli, le politiche di programmazione regionale, anche nel corso del 2014 hanno operato quanto più possibile per il mantenimento dei servizi e degli aiuti già esistenti, specie ai giovani e alle famiglie, per lo sviluppo di una cultura solidale a partire dalle nuove generazioni e per prevenire forme di emarginazione di cittadini stranieri, con possibili rischi di disagio e conflitto sociale.

Pensando ai giovani, è stato istituito il Gruppo regionale di coordinamento delle politiche giovanili che vede al suo interno la presenza di soggetti che operano con e per i giovani con competenze in materia di politiche giovanili e politiche familiari, servizio civile, istruzione e cultura, sport, salute, politiche del lavoro e politiche abitative. Nel mese di novembre, è stato indetto il bando "Spazio ai giovani”, per progetti finalizzati a promuovere la partecipazione delle nuove generazioni nella vita pubblica e sociale del proprio territorio, ed è stato dato parere favorevole all’avvio dell’iniziativa "L’aggregazione giovanile in Valle d’Aosta: dalle idee alla loro realizzazione”, cofinanziata attraverso fondi statali.

Gruppo Politiche Giovanili

Gruppo Politiche Giovanili

Gruppo Politiche Giovanili

Il Gruppo si è riunito sia in plenaria sia in sottogruppi, con il compito di predisporre il Piano Regionale Giovani, che  stabilisce gli obiettivi da perseguire in materia di politiche giovanili regionali, in armonia con i principi e i programmi statali ed europei, con una durata triennale. Il Piano pone l’attenzione su vari aspetti della vita dei giovani: sulla comunicazione (promuovendo la diffusione delle informazioni sulle iniziative promosse da soggetti pubblici e privati), sulla valorizzazione dei talenti (incentivando la promozione di azioni di sostegno e valorizzazione della creatività giovanile e di supporto alla creazione di reti di scambio tra giovani artisti/artigiani/ricercatori/promotori di innovazione, in ambito tecnologico, sociale, ambientale e turistico) sulla formazione e sul lavoro (valorizzando l’individuazione di forme di correlazione e conciliazione tra esperienze di vita scolastica ed extrascolastica, scuola e lavoro, vita di relazione e impegno sociale). E’ stato poi promosso il bando di finanziamento per progetti presentati e realizzati da gruppi di giovani denominato "spazio ai giovani!”. Il bando prevede il finanziamento di cinque progetti, uno per ogni Sub Ambito di Zona, per la promozione della presenza, della partecipazione e dell’assunzione di responsabilità nei giovani, in quanto soggetti attivi nella vita pubblica e sociale del proprio territorio.

Nel gennaio del 2014 è stato anche sottoscritto il progetto Riparazione, a favore di minori e di giovani adulti interessati da provvedimenti penali, attraverso il quale si potranno coinvolgere ragazzi in difficoltà in percorsi di recupero alternativi alla carcerazione. Con la sottoscrizione, i soggetti firmatari – il Consorzio degli enti locali, l’Ufficio per la pastorale giovanile della Diocesi di Aosta, la Fédération des Coopératives e gli Assessorati regionali dell’istruzione e cultura, dell’agricoltura e risorse naturali e del turismo, sport, commercio e trasporti - si sono resi disponibili ad essere contattati qualora la Regione sia interpellata per un progetto di  riparazione disposto dall’Organo giudiziario per un minore o un giovane adulto che ha commesso reato.

Progetto Riparazione

Progetto Riparazione

Progetto Riparazione

Anche nel 2014, ha ottenuto grande consenso l’iniziativa estiva di servizio civile regionale "Due mesi in positivo,  rivolta ad adolescenti di età compresa tra 16 e 18 anni: sono stati accolti 36 ragazzi, a fronte di 75 domande di partecipazione. I giovani volontari sono stati inseriti in diversi ambiti, scelti in base ai loro interessi: l’aiuto a persone immigrate in difficoltà, la tutela e la promozione dei beni culturali, le iniziative di animazione per bambini, giovani e anziani.

Il 10 novembre 2014, si è concluso il servizio civile regionale annuale, che ha visto la partecipazione di 16 giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni, inseriti in 8 progetti presentati da altrettanti enti in ambiti diversi. A seguito del successo riscontrato, l’Assessorato ha approvato un nuovo bando di servizio civile regionale annuale che potrà accogliere, per l’anno 2015, una decina di giovani.

Sulla base della Convenzione sottoscritta dalla Struttura Politiche della Formazione e dell’Occupazione dell’Assessorato attività produttive con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e, in applicazione del Piano Esecutivo regionale di attuazione dell’iniziativa europea per l’occupazione dei giovani (YEI), sono state avviate, a partire dal 1° maggio 2014, le iniziative per ridurre la disoccupazione giovanile e contrastare il fenomeno NEET (Not in Employment Education o Training) dei giovani nella fascia d’età tra i 16 e i 29 anni. A tal fine, sono state avviate diverse misure, corrispondenti alle schede predisposte di concerto tra il Ministero del Lavoro e le Regioni. Tra le attività individuate, vi è anche il Servizio Civile Regionale, il cui specifico bando sperimenterà misure volte a favorire l’orientamento dei giovani e lo sviluppo di competenze per l’occupabilità. Destinatari delle azioni previste dall’Avviso sono i giovani di età compresa tra i 16 ed i 29 anni che hanno aderito al progetto Garanzia Giovani.

Nel mese di ottobre è stato dato l’avvio al procedimento di accreditamento e di adeguamento da parte degli enti di servizio civile.

La Struttura Politiche sociali sta sostenendo anche il progetto "Ti dico un libro, per sensibilizzare all’attività di servizio civile attraverso il teatro. Un vero e proprio omaggio al piacere della lettura attraverso il gioco d’attore che vedrà coinvolti, all’interno della scuola, ospiti d’eccellenza.

Per quanto riguarda le politiche familiari, nel 2014 hanno preso avvio le attività del Centro delle Famiglie, la cui gestione è stata affidata, in via sperimentale per un anno, al Forum delle Associazioni familiari della Valle d’Aosta, in collaborazione con il Comune di Aosta.

Nel 2014 è stato avviato anche il progetto "Una famiglia per una famiglia”, finalizzato a offrire alle famiglie in difficoltà un nuovo tipo di sostegno, basato sulla solidarietà e sull’aiuto reciproco.

Una famiglia per una famiglia

Una famiglia per una famiglia

Una famiglia per una famiglia

Per tale progetto, a differenza dell’affidamento familiare, il bambino rimane nella propria famiglia e nella propria casa, mentre una famiglia disponibile s’impegna a prendersi cura di tutto il nucleo familiare, bambini e genitori, in una relazione solidale e di prossimità.

Il 22 novembre ha avuto luogo a Saint-Vincent la Conferenza regionale della famiglia 2014.

I lavori della conferenza hanno permesso di focalizzare l’attenzione su  una maggiore valorizzazione delle attività già presenti sul territorio a favore delle famiglie, su una maggiore partecipazione di tutte le famiglie valdostane, e non solo di quelle del capoluogo o dei comuni limitrofi, e su uno sviluppo delle azioni future a livello locale.

Conferenza della Famiglia

Conferenza della Famiglia

Conferenza della Famiglia

E’ stato inoltre bandito il concorso "Famiglie Insieme”, per stimolare la collaborazione tra famiglie e sensibilizzarle all'impegno in progetti sul territorio di appartenenza.

Il "Piano di azione per la promozione e il sostegno del sistema dei servizi per la prima infanzia” ha garantito quest’anno 1.142  posti complessivi per bambini di età compresa tra 3 mesi e 3 anni, suddivisi tra asili nido, asili nido aziendali, garderies, spazi gioco e tate familiari.

Nel mese di settembre, è  stato inaugurato l’asilo nido intercomunale nei comuni di Charvensod, Gressan, Jovençan e Pollein, in cui è compreso anche l’asilo nido aziendale regionale, dove si sta svolgendo una sperimentazione monitorata da un comitato scientifico diretto dall’Università della Valle d’Aosta, per testare nuovi modelli pedagogici legati a frequenze al nido flessibili, in risposta alle mutate esigenze delle famiglie valdostane.

Inaugurazione Nido Envers

Inaugurazione Nido Envers

Inaugurazione Nido Envers

Sono state inoltre numerose, quest’anno, le iniziative formative rivolte agli operatori dei servizi per la prima infanzia, al fine di mantenere l'alto livello qualitativo raggiunto, negli anni, in questa tipologia di servizi. In collaborazione con la Sovrintendenza agli studi dell’Assessorato regionale all’istruzione e cultura, si è proceduto alla divulgazione in tutte le scuole del territorio regionale dell’opuscolo "Parole emozioni e…ascoltiamo i bambini”, destinato agli insegnanti ed educatori. L’opuscolo si propone di sostenere  gli insegnanti e gli educatori, della scuola dell’infanzia primaria e secondaria di primo grado, nel rilevare e affrontare situazioni di disagio che possono interessare bambini e ragazzi.

Per proseguire il processo d’inclusione sociale delle persone immigrate, promuovere il loro pieno inserimento professionale, rafforzando la conoscenza della lingua e della cultura italiana e del territorio valdostano, nonché  favorire la partecipazione civica prevenendo ogni forma di conflitto sociale, si è concluso nel mese di giugno un progetto per l’Integrazione di Cittadini di paesi Terzi ,  finanziato dal Fondo Europeo,  per l’attivazione su tutto il territorio regionale di 11 corsi di italiano e  8 di educazione civica, per circa 200 cittadini stranieri residenti in Valle d’Aosta, con particolare attenzione a quanti hanno firmato l’accordo d’integrazione.

Capofila del progetto è stato l’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali, su delega del Presidente della Regione. Partner del progetto sono stati: Sovrintendenza agli Studi, Università della Valle d’Aosta, Centro Territoriale Permanente (CTP), Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta (CSV), EnAIP Valle d’Aosta, Progetto Formazione, raggruppati per valorizzare sinergie tra risorse e competenze acquisite in molti anni di  attività sul territorio. L’attività di accoglienza dei destinatari del progetto ha avuto la propria sede presso gli uffici dei Servizi Affari di Prefettura, mentre la Biblioteca regionale, in un’ottica di collaborazione, ha messo a disposizione i propri locali come sede dei corsi e il personale come promotore del progetto.

Nel corso del 2014, è proseguita l’attività di certificazione delle competenze del mediatore intercultuale, ai fini dell’inclusione nell’elenco regionale dei mediatori interculturali operanti in Valle d’Aosta. L’istituzione dell'elenco aveva lo scopo di favorire la diffusione delle attività di mediazione interculturale, di facilitare la relazione, la comunicazione e la comprensione tra persone di culture differenti e, quindi, l’accesso ai servizi da parte dei cittadini immigrati. Per l’anno 2014, sono pervenute 8 nuove richieste. I candidati saranno valutati da un'apposita commissione, nominata con provvedimento dirigenziale.

Nel corso dell’anno 2014 è poi proseguito il monitoraggio del servizio di mediazione interculturale nell’ambito dei servizi socio sanitari territoriali, aggiudicato alla cooperativa sociale " La Sorgente” nell’anno 2013. Al 31 ottobre sono stati richiesti al servizio 105 interventi dei mediatori interculturali, con una prevalenza significativa relativa all’area del Maghreb.