Rapport annuel
Rapporto di fine anno  //  2014

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Assessorato sanità, salute e politiche sociali

Antonio Fosson

Assessore alla sanità, salute e politiche sociali

Il était inévitable que la conjoncture économique persistante et la diminution des recettes du budget régional – due aux politiques financières nationales, qui pénalisent toujours plus les Régions – se répercutent en 2015 sur les financements dont pourra disposer l’Agence Unité sanitaire locale de la Vallée d’Aoste pour assurer les niveaux essentiels d’assistance.

Même avec des ressources économiques réduites, notre engagement prioritaire sera d’assurer au Valdôtains un système sanitaire efficient et de qualité. Pour ce faire, nous devrons lancer différents projets et actions visant à réduire les coûts et réorganiser les services en profondeur, en commençant par mettre en place une nouvelle forme de collaboration entre tous les opérateurs sanitaires et une participation accrue de chacun d’entre eux.

Mais cette réorganisation ne saurait se borner à la redistribution des fonctions ou à la refonte de la structure des départements – laquelle a déjà été amorcée, avec une réduction du nombre des départements et des structures, simples ou complexes – ni se fonder sur une optimisation des ressources financières grâce aux économies réalisées sur les biens et les services. Au cours de l’année qui vient d’arriver, nous devrons procéder à une évaluation et à une pondération précises du travail de chaque professionnel, et ce, sur la base de critères toujours plus méritocratiques, en récompensant ceux qui travaillent plus et mieux.

Nel nuovo scenario che stiamo delineando, il diritto alla salute e il bisogno di cure primarie del cittadino non potranno essere garantiti solamente dal sistema di assistenza sanitaria, basato quasi interamente sui servizi ospedalieri. In questo necessario ripensamento del servizio sanitario regionale, riaffermiamo dunque l’importanza strategica che assume il territorio: è sul territorio che il nostro servizio e la nostra organizzazione devono migliorare. Prevenzione, assistenza e cure domiciliari riferite anche alla gestione del paziente cronico, servizi di cura e diagnostica poliambulatoriali, promozione dell’integrazione territorio-ospedale al fine di prevenire l’ospedalizzazione, sono solo alcuni dei temi che caratterizzeranno il nuovo modello di sanità territoriale che vogliamo mettere in atto.

Per attuare ciò, bisogna stimolare e costruire le aggregazioni dei medici di famiglia, prevedendo forme di sperimentazione volte a garantire fasce più ampie di servizio, soprattutto nelle zone periferiche, come previsto anche dal recente Patto per la Salute 2014. Analogamente a ciò, a livello territoriale dovranno essere incluse e valorizzate altre importanti figure sanitarie, quali l’infermiera di territorio e il fisiatra.
Per ciò che attiene all’area delle politiche sociali, il nostro lavoro dovrà essere sempre più finalizzato a garantire assistenza a chi è maggiormente nel bisogno, e con  la nuova legge regionale sul microcredito consolideremo la prassi di erogare contributi economici a chi ne garantisce una restituzione in attività lavorative e formazione professionale.

Garantiremo ancora un’attenzione particolare agli anziani, con l’entrata in vigore del "costo ottimale”, per continuare a erogare i servizi socio-assistenziali all’interno delle nostre micro-comunità.

In tema di non-autosufficienza, rispetto all’alternativa dell’istituzionalizzazione delle persone gravemente disabili, ci siamo impegnati affinché le famiglie possano continuare a riceve aiuti economici per sostenere i costi delle badanti e,  anche nel 2015, saranno mantenuti tutti i servizi per le persone disabili, con particolare riferimento al sistema Ollignan e alle attività di ippoterapia, acquaticità e accoglienza diurna.

Il difficile quadro economico finanziario non deve creare alibi o scusanti per non guardare avanti. Possiamo e dobbiamo continuare a lavorare, nell’ottica del contenimento della spesa, della riduzione degli sprechi e della riorganizzazione dei servizi socio-sanitari.

Ecco perché, nell’anno che verrà, saremo impegnati nella revisione del Piano regionale per la salute e il benessere sociale. Anche con risorse economiche inferiori rispetto al passato,  le direttrici su cui svolgeremo l’attualizzazione di alcune norme rispetteranno i principi volti a garantire il diritto di assistenza sanitaria e sociale a tutti i Valdostani, con un’attenzione particolare per i cittadini svantaggiati, per età, condizione economica o psicofisica.