Rapport annuel
Rapporto di fine anno  //  2014

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Assessorato istruzione e cultura

Catalogo

La catalogazione dei beni culturali

La Struttura competente in materia di catalogazione controlla, aggiorna e implementa la schedatura dei beni culturali, presenti nel territorio regionale, raccogliendo nell’archivio informatizzato notizie e dati che le fonti edite via via restituiscono o che specifiche ricerche, svolte con la collaborazione di esperti specializzati nei diversi settori attinenti l’arte e l’architettura, rivelano. In particolare nel 2014 la schedatura dei beni esposti nel Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta è stata notevolmente arricchita, in ordine a materia, tecnica, autore, soggetto, cronologia, descrizione tecnico morfologica dei beni, con le informazioni desumibili dalle analisi storico critiche confluite nella pubblicazione del volume dedicato appunto al Museo.

L’implementazione del catalogo regionale dei beni culturali è progredita, inoltre, impostando e avviando il recupero delle nuove conoscenze emergenti dall’osservazione dei beni in occasione degli interventi di restauro.

La Struttura gestisce la notevole quantità di fotografie, riguardanti beni storico artistici e architettonici, che nel corso del tempo è venuta a costituirsi e che, annualmente, aumenta mediante le campagne fotografiche di supporto delle attività di tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione di competenza della Soprintendenza. La gestione comporta il riordino e la classificazione delle fotografie con riversamento dei relativi dati identificativi e descrittivi nell’archivio informatizzato che ad oggi considera più di 88 mila elementi.

Considerato il forte utilizzo di documentazione in formato elettronico, l’attenzione è stata rivolta alla conversione di gruppi di materiali cartacei in formati digitali nonché al relativo trattamento per renderne possibile l’utilizzo, in modo appropriato, da parte di svariati utenti.

La collaborazione con le Strutture restauro e valorizzazione e ricerca e progetti cofinanziati ha permesso un approfondimento della conoscenza delle stele antropomorfe rinvenute nel sito archeologico di Saint-Martin de Corléans. Un’ulteriore analisi dei manufatti è stata accompagnata da una ricerca iconografica con confronti di tipo etnografico riferiti agli attributi raffigurati sulle stele e in particolar modo all’abbigliamento.

Su richiesta di docenti del Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università degli studi di Siena, dal 2 al 4 luglio 2014 si è tenuto uno stage rivolto a dottorandi per far conoscere le tecniche specialistiche nella realizzazione di frottages perfezionate dagli esperti che lavorano presso la Soprintendenza regionale. Si intende per frottage una forma di restituzione grafica delle incisioni su roccia (in particolare sulle stele antropomorfe), eseguito a contatto, appoggiando alla superfice da rilevare un foglio di carta, preferibilmente velina bianca pesante, adattandolo con la pressione delle dita, quindi colorando con del carboncino asperità e sporgenze apparse sulla carta.

Stele antropomorfa, pendaglio a doppia spirale da St. Martin de Corléans

Stele antropomorfa 3sud da St. Martin de Corléans

Esecuzione di rappresentazione grafica con tecnica a frottage

Le ricerche condotte nell’ambito del censimento del patrimonio storico di architettura minore, che dal 1986 la Regione ha con costante impegno portato avanti, hanno consentito la pubblicazione del volume "Architettura in legno in Valle d’Aosta XIV-XX secolo / Architecture de bois au Val d’Aoste XIVe-XXe siècle” nella collana Documenti della Soprintendenza. Il libro tratta un patrimonio culturale costruito nel corso dei secoli che documenta il modo delle comunità locali di sfruttare le risorse naturali, coltivare il bosco e la terra con rispetto e intelligenza, condurre la pastorizia, costruire, abitare i luoghi, adattarsi alle variazioni climatiche.

In accordo con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) è stato avviato il censimento delle architetture di interesse storico artistico del secondo Novecento in Valle d’Aosta. L’iniziativa si colloca nell’ambito del più vasto progetto, promosso dal Ministero nel 2002, che coinvolge tutte le regioni. A seguito dell’accordo tecnico, sottoscritto nel 2012, il Ministero ha predisposto un finanziamento a favore della Regione e, in ottemperanza a quanto convenuto, è in corso l’avvio del lavoro con il coinvolgimento della Fondazione Courmayeur - Centro Internazionale su Diritto, Società e Economia, in quanto istituto che ha dedicato un costante impegno alla ricerca sull’architettura moderna e contemporanea in Valle d’Aosta.