Rapport annuel
Rapporto di fine anno  //  2014

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Assessorato sanità, salute e politiche sociali

La qualità

In ambito sanitario, per il Presidio unico ospedaliero regionale,  sono stati avviati i lavori dello scavo archeologicamente assistito. Nel mese di ottobre, la Giunta regionale ha dato mandato a Coup srl di rivedere il progetto esecutivo della terza fase inerente l’ampliamento ad est, al fine della sua riduzione dell’impatto economico sia sul costo di investimento sia, in particolare, sui costi di mantenimento a regime della struttura.

Sotto il profilo organizzativo e gestionale, l’Azienda USL, cui fanno capo i servizi sanitari ospedalieri e territoriali, nel corso del 2014 ha portato avanti e concluso una serie di riorganizzazioni strutturali e funzionali, svolte nell’interesse generale della collettività e nei confronti degli utenti valdostani del sistema sanitario regionale. 

Per quanto concerne i servizi ospedalieri, sono stati completamente ristrutturati i locali del laboratorio analisi per ottimizzarne l'attività, mentre nel mese di novembre è stato dato l’avvio al trasferimento della struttura di gastroenterologia dal Beauregard al presidio ospedaliero Umberto Parini. La gastroenterologia effettuava attività ambulatoriali  lontano dalla struttura di chirurgia generale e dal mese di dicembre le endoscopie  digestive si effettueranno in condizioni di maggior sicurezza, vista anche l’interoperatività delle due strutture. Contestualmente a ciò, è avvenuta l’unificazione funzionale e strutturale della Chirurgia generale e della Chirurgia d’Urgenza.

Nel corso del 2014, sono stati attivati 10 posti letto dedicati alle cosiddette cure intermedie presso l'Ospedale Beauregard, mentre è in corso la sperimentazione di un’area di ricovero per fase assistenziale al termine dell’episodio di ricovero per acuti, con l’obiettivo di trasferirne appena possibile la gestione all’Area Territoriale. Nell’ambito dell’assistenza sanitaria nei reparti di degenza, il 2014 ha visto concludersi la sperimentazione del progetto " Oss di notte”, che, laddove possibile, ha previsto la sostituzione di  personale infermieristico con Operatori Socio Sanitari nei turni notturni, con espansione della professionalità di questi ultimi e il contestuale recupero di turni infermieristici.

Relativamente al contenimento dei tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali, l’osservatorio regionale sulle liste di attesa, istituito a fine 2013, si è regolarmente riunito nel corso del 2014, per esaminare le situazioni di maggiore criticità e formulare proposte e strategie finalizzate al tempestivo superamento delle problematiche.

La qualità è oggi sempre più declinabile anche con l’informatizzazione dei processi e dei percorsi sanitari.
Nell’Azienda Usl, vi è in atto, ad esempio, la riorganizzazione del sistema informatico, resa necessaria per ricondurre ad una gestione unitaria il sistema di informatizzazione sanitaria anche alla luce del progetto FSE, secondo le direttive Regionali e nazionali, con l’avvio del fascicolo sanitario elettronico e della integrazione dei diversi sistemi operativi.

Restando in tema di informatizzazione dei processi e dei percorsi sanitari, è stato concordato con il Ministero dell’Economia e delle Finanze il  programma per la dematerializzazione della ricetta farmaceutica la cui sperimentazione è proseguita nel 2014.
Nel corso dell'anno sono stati abilitati tutti i MMG (medici di medicina generale) e i PLS (pediatri di libera scelta) alla prescrizione elettronica della ricetta farmaceutica e sono stati informatizzati i reparti ospedalieri per l’erogazione della ricetta specialistica in ambito ospedaliero. Entro il 2015, non solo la ricetta elettronica farmaceutica entrerà a regime sull’intero territorio regionale, ma anche quella specialistica.

Sul piano strutturale, in tema di edilizia sociale, si è data attuazione all’articolo 17 della legge regionale n. 21/2003 che prevede la realizzazione - a carico della Regione - delle opere di ampliamento, di ristrutturazione, oltre a interventi di manutenzione straordinaria, finalizzati all’adeguamento funzionale delle opere pubbliche destinate all’assistenza delle persone anziane e inabili. Sono state attivate ed autorizzate le microcomunità di Gressan (intera struttura), Challand St. Anselme e la nuova struttura di ampliamento della microcomnità di Pontey. Si segnala che sono stati elaborati dal Comune di Aosta i progetti esecutivi per il completamento dei lavori di realizzazione delle due microcomunità di Via Brocherel.

In tema di strutture socio-assistenziali, nel corso dell’anno, l’Assessorato regionale competente in materia di lavori pubblici ha segnalato che, per problemi tecnico-economici manifestati dalla ditta aggiudicatrice dell’appalto, i lavori di realizzazione del nuovo CEA (Centro Educativo Assistenziale) di Gressan sono stati sospesi.
Nel corso del 2014, è stata infine approvata la progettazione esecutiva per la realizzazione, a Morgex, di una microcomunità, di un centro diurno per malati psichiatrici e di un nuovo centro educativo assistenziale.

Nel 2014, l’offerta di interventi per le persone con disabilità e le loro famiglie si è tradotta in numerose realizzazioni, sempre contrassegnate da un costante livello di qualità e adeguatezza rispetto ai bisogni espressi.

Sotto il profilo dell’organizzazione dei servizi diurni, per quanto riguarda i Centri Educativi Assistenziali, le numerose richieste di animazione provenienti da Istituzioni scolastiche e da amministrazioni e associazioni locali per i progetti "Il regno di Strambafunghi” e "Legningegno” (che prevedono il contributo degli utenti in eventi animativi pubblici) sono state puntualmente soddisfatte dagli operatori dei centri di  Aosta e di Hône.
Gli utenti dei C.E.A., aumentati nel 2014 da 59 a 60, hanno potuto proseguire nel loro percorso personale anche grazie all’ideazione da parte degli educatori di nuove occasioni d’interazione con il territorio e all’accoglienza di giovani inviati da Istituzioni scolastiche, anche nell’ambito di percorsi integrati.
Si sta configurando sempre di più l’esigenza di contrastare l’involuzione degli utenti "storici” dei centri, che ormai hanno un’età media di 42 anni e risentono degli effetti di un invecchiamento irrimediabilmente precoce: i "Progetti struttura” redatti per il 2015 prevedono  l’aggiornamento dei Piani individualizzati delle persone inserite nel C.E.A. e saranno volti a rimodulare gli interventi di natura sempre più assistenziale alla luce dei bisogni dell’utenza.

Nel 2014 è proseguita l’attività di tutti i servizi diurni esistenti, ovvero il Centro diurno di Saint-Vincent, il servizio rivolto a persone con disturbi pervasivi dello sviluppo, denominato Myosotis, e il servizio di accoglienza e assistenza Orchidea.

Parimenti, è proseguita l’attività dei servizi "integrativi”, ovvero il servizio di riabilitazione equestre, quello relativo alle attività acquatiche, il servizio di accompagnamento, integrazione e assistenza alla persona fornito a domicilio o sul territorio, i soggiorni marini, le attività musicali con il progetto ”Questa è musica diversa”, realizzato dalla Fondazione Maria Ida Viglino, nonché l’offerta di attività sportive diversificate in strutture accessibili e adeguatamente attrezzate.

Per quanto riguarda le strutture residenziali e l’inserimento di persone disabili, i posti offerti nell’ambito del servizio "Gruppo appartamento” sono stati incrementati da 9  a 11.

Sono terminati nel febbraio 2014 i lavori strutturali finalizzati all’innalzamento del livello di sicurezza della struttura detta "Maison Equipée”, a Saint-Marcel, finalizzata a supportare l’autonomia delle persone con disabilità motoria e sensoriale, anche attraverso la sperimentazione della domotica. Maison Equipée è attualmente dotata di strumenti e ausili presenti sul mercato, il cui utilizzo può essere replicato dall’utilizzatore di Maison Equipée in funzione di dotazione personale presso il proprio domicilio.

Nell’ambito della prima infanzia, nel corso del 2014 sono state approvate le nuove direttive regionali che rimodulano le modalità di impiego del personale educativo e ausiliario, istituiscono le  modalità di coordinamento su base territoriale, conferiscono flessibilità alla frequenza dei nidi, in modo da facilitare le famiglie con esigenze di conciliazione molto personalizzate, e aprono la possibilità dell’accudimento ludico-ricreativo per bambine e bambini presenti temporaneamente in Valle d’Aosta.

Per la popolazione anziana assistita in strutture residenziali, dopo una revisione dei requisiti minimi organizzativi e strutturali si  prevede una nuova classificazione delle strutture, (in base alla diversa tipologia di assistenza socio-sanitaria erogata in relazione al bisogno) e delle cure mediche (razionalizzando figure professionali e risorse economiche per garantire standard di qualità assistenziale uniformi sul territorio regionale, in relazione a bisogni equivalenti). Nell’anno in corso è stato approvato, in collaborazione con il CPEL, il costo unitario ottimale, stabilito in 115 euro, per le strutture protette e un quadro dei livelli essenziali di prestazione raccolti in una carta regionale dei servizi residenziali protetti, che ciascun ente titolare personalizzerà secondo le proprie caratteristiche.

Nel mese di febbraio è stato presentato il progetto "Oltre il dolore: gruppi di sostegno all’elaborazione del lutto”, studiato e realizzato dalla  Struttura Complessa Psicologia dell’Azienda USL. L’incontro pubblico sul progetto è stata l’occasione per soffermarsi sulla sofferenza che accompagna il lutto: venendo meno la dimensione collettiva del lutto sembra quasi che la tristezza non possa più avere diritto di cittadinanza, portando spesso le persone a chiudersi in se stesse, ad isolarsi e cadere in depressione.

Con il progetto, si è voluto offrire la possibilità di esercitare un’attenzione particolare ai comportamenti e alle relazioni, anche per aiutare altri a fare lo stesso. Non solo supporto, insomma, ma la possibilità di restituire alla persona competenza, senso di sé, ruolo sociale, opportunità di nuovi legami.

Elaborazione del Lutto

Elaborazione del Lutto

Elaborazione del Lutto

Si è concluso con un momento collettivo, il 28 ottobre 2014,  il progetto "Sostegno alle persone anziane e vulnerabili mediante l’adozione di soluzioni innovative”, realizzato congiuntamente al Laboratorio di Ingegneria di Sviluppo Schuerch del Canton Ticino e co-finanziato dal programma di cooperazione territoriale transfrontaliera Italia Svizzera 2007-2013.

Convegno conclusivo “Sostegno alle persone anziane e vulnerabili mediante l’adozione di soluzioni innovative”

Convegno conclusivo “Sostegno alle persone anziane e vulnerabili mediante l’adozione di soluzioni innovative”

Convegno conclusivo “Sostegno alle persone anziane e vulnerabili mediante l’adozione di soluzioni innovative”

Il progetto si proponeva sia di valorizzare persone anziane attive mettendole a disposizione della comunità di appartenenza, sia di invitare le persone isolate, o sole, a una socializzazione attraverso l'apprendimento dell'uso del computer, per costruire reti di relazioni di mutuo aiuto tra pari. Le iscrizioni al progetto (aperte a ultra sessantacinquenni residenti in Valle d’Aosta) sono state più di 480. Sono state reclutate un totale di 125 persone: 20 tutor,  riserve, 35 anziani attivi e 70 anziani non attivi.

Sempre nell’ambito del progetto, sono stati inviati al CTI per la formazione 140 anziani ai quali, dopo la partecipazione al corso, è stato assegnato un tablet in comodato d’uso. Il progetto, che ha utilizzato il tablet o palmare a schermo tattile come strumento per il processo di avvicinamento socializzato all’informatica, costituisce un risultato importante, che ha permesso a molti cittadini di vincere stati di isolamento sociale, di solitudine e di aumentare il loro grado di autonomia rispetto all’accesso a servizi e a informazione mediate dalle nuove tecnologie. L’Università della Valle d’Aosta ha esposto, in tale ambito, i risultati del monitoraggio del progetto, evidenziando che oltre a competenze informatiche sono state create buone opportunità di socializzazione.

Per una maggiore qualificazione degli operatori in ambito socio assistenziale, nel corso del 2014, le attività di formazione e aggiornamento in ambito socio-sanitario si sono concentrate su tre ambiti principali:

  1. la formazione continua degli operatori socio-sanitari, socio-assistenziali e socio-educativi;
  2. la riqualificazione del personale ADEST (Assistente domiciliare e dei servizi tutelari) in OSS (Operatore socio-sanitario);
  3. l’implementazione dell’elenco regionale delle Assistenti Personali (ex badante o assistente alla vita indipendente) e il proseguimento delle attività per il rilascio delle certificazioni delle competenze per le persone in possesso dei requisiti previsti per essere esonerati dalla frequenza ai corsi di base, sospesi nell’anno in corso.

Per la formazione continua, nonostante le notevoli riduzioni dei finanziamenti, sono state messe in campo azioni strategiche tali da consentire una ugualmente valida e variegata offerta, rispondente al fabbisogno delle varie categorie di operatori sociali (assistenti sociali, educatori, mediatori interculturali, tate familiari e assistenti personali).
Delle complessive 19 iniziative di formazione organizzate nel corso dell’anno - due delle quali in collaborazione con l’Azienda USL della Valle d’Aosta - quelle rivolte agli Assistenti Personali, in particolare, considerato l’elevato numero di iscritti all’Elenco regionale, sono state riproposte in più edizioni e in luoghi diversi della Valle, in modo da raggiungere un più ampio numero di potenziali interessati.

Le presenze complessive rilevate, considerando che alcuni operatori hanno partecipato a più iniziative, sono state complessivamente 1.140.
Per la qualificazione del personale assistenziale delle strutture pubbliche, della case di riposo e delle cooperative sociali, sono continuati i corsi che permettono alle Adest (Assistente domiciliare e dei servizi tutelari) di conseguire la qualifica di OSS (Operatore socio-sanitario).
Sono 115 le persone che si sono qualificate al termine di cinque percorsi di riqualificazione gestiti dagli enti di formazione Enaip Valle d’Aosta e Progetto Formazione/Projet Formation.

Per quanto riguarda l’elenco regionale delle assistenti personali (ex badanti), nel corso dell’anno sono stati registrati 360 nuovi iscritti, arrivando così a 1.580 iscrizioni totali. In collaborazione con i Centri per l’impiego, sono stati organizzati dei percorsi di preparazione per sostenere l’esame di certificazione delle competenze e sono state certificate 64 persone (57 certificate totalmente e 7 parzialmente), per un totale complessivo di 245 AP certificate.

In tema di igiene e sanità pubblica, nel marzo del 2014  è stato approvato il "Piano regionale Prevenzione Vaccini”, per armonizzare le strategie vaccinali regionali a quelle in atto nel resto del Paese, al fine di garantire equità nella prevenzione delle malattie suscettibili di vaccinazione, superando i ritardi e le insufficienze presenti e assicurando parità di accesso alle prestazioni vaccinali da parte di tutti i cittadini. Le vaccinazioni sono, infatti, uno strumento fondamentale delle attività di promozione della salute e rappresentano uno degli interventi preventivi più efficaci a disposizione della Sanità Pubblica, per prevenire in modo sicuro malattie gravi o che possono causare importanti complicanze, sequele invalidanti, e morte.
In Valle d’Aosta,  le coperture vaccinali per le vaccinazioni contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite ed epatite B risultano più che soddisfacenti, con valori che si mantengono stabilmente al di sopra del 95 per cento entro i due anni di età. Anche la copertura vaccinale per Haemophilus influenzae tipo b (Hib) ha superato il valore del 94 per cento allineandosi alle altre vaccinazioni comprese nel vaccino esavalente (difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B, Hib). Si evidenziano negli ultimi anni lievi flessioni nella copertura per alcune malattie come Morbillo, Parotite e Rosolia. La vaccinazione antipneumococcica e antimenigococcica sono state introdotte, gratuitamente e con chiamata attiva già alla fine dell’anno 2006, e si è raggiunto un livello di copertura elevato, anche se inferiore al 95 per cento, soglia necessaria per raggiungere l’obiettivo previsto dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale  2012-2014.

La vaccinazione anti-HPV in Valle d’Aosta è stata introdotta già alla fine del 2007 con la chiamata attiva delle ragazze appartenenti alla coorte di nascita 1995; negli ultimi anni si è evidenziata, come per la vaccinazione anti MPR, una lieve flessione nella copertura.

Le vaccinazioni offerte attivamente coprono già l’ambito delle priorità di prevenzione vaccinale per la popolazione della Valle d'Aosta. Vi è pertanto l’esigenza di concentrare e potenziare gli sforzi sugli interventi prioritari in corso poiché, attualmente, il principale ostacolo alla prevenzione vaccinale non è rappresentato dalla mancanza di vaccini efficaci, ma dalla non completa adesione della popolazione alle campagne. Per migliorare l’adesione consapevole all’offerta delle vaccinazioni, il Piano Regionale Prevenzione Vaccini si propone di agire su più fronti: semplificando le modalità di offerta, potenziando la capacità organizzativa dei servizi, monitorando l’impatto delle vaccinazioni.