Rapport annuel
Rapporto di fine anno  //  2014

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Assessorato attività produttive

Pierluigi Marquis

Assessore attività produttive

Per disegnare il quadro del sistema economico produttivo locale, è opportuno premettere che l’evoluzione dello scenario regionale risente delle dinamiche nazionali e globali. La globalizzazione ha mutato radicalmente il contesto competitivo in cui si sono trovate a operare le imprese dei paesi più sviluppati, in particolare quelle tecnologicamente meno avanzate, più esposte alla concorrenza, soprattutto di prezzo, dei Paesi emergenti.

Le aziende industriali e artigianali italiane e locali, dopo avere avuto un ruolo di primo piano nello sviluppo economico-sociale del paese nei decenni passati, attraversano un momento di grande difficoltà e operano appesantite dai limiti strutturali e contingenti che affliggono il Paese. Sono quindi più che mai necessarie le tanto annunciate riforme.

Le micro, piccole e medie imprese che caratterizzano il sistema produttivo valdostano, oggi più che in passato, in ragione della ridotta dimensione aziendale e della loro polverizzazione sul territorio, hanno maggiori difficoltà a innovare i processi produttivi ed i prodotti, a recepire le nuove tecnologie, a crescere accrescendo così l’efficienza della produzione. La piccola dimensione le rende inoltre vulnerabili e deboli nella ricerca di nuovi sbocchi di mercato nell’export, a complemento del mercato interno attualmente caratterizzato da una domanda stagnante. L’ambito occupazionale è quello in cui si sono manifestati gli effetti più evidenti e più preoccupanti di questa difficile fase economica di cambiamento. Anche in Valle d’Aosta, il tasso di disoccupazione è cresciuto sebbene i valori cui si è pervenuti si collochino tra i più bassi registrati nel Paese. A questo riguardo va evidenziato che hanno contribuito le iniziative poste in essere di politiche attive e passive per il lavoro, così come il piano giovani e la garanzia giovani.

L’industria e l’artigianato sono stati sostenuti nel corso d’anno sia mediante contributi - in alcuni casi - che attraverso la concessione di mutui in relazione a interventi innovativi, alla ricerca e sviluppo, a piani di sviluppo d’impresa nonché investimenti.

L’Assessorato ha inoltre continuato la sua attività di sostegno alla cooperazione ed alla tutela e valorizzazione dell’artigianato di tradizione con l’organizzazione delle fiere e con l’attivazione delle botteghe-scuola ed i corsi di artigianato che si svolgono nei comuni e presso lo IAR, senza dimenticare l’importante sostegno all’Ivat, al Mav e alle cooperative che si dedicano alle lavorazioni artigianali tipiche.

Un contributo allo sviluppo sostenibile è arrivato dal nuovo Piano energetico ambientale Regionale che afferma sia l’esigenza di incrementare  la produzione di energia da rinnovabili sia quella di ridurre i consumi. Nell’ambito della riduzione, la revisione della legge regionale 26/2012, in fase di definizione, proporrà misure per favorire gli interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati, che potranno stimolare la ripartenza del comparto delle costruzioni. Si ritiene altresì che abbiano contribuito positivamente, alla mitigazione degli effetti recessivi, le misure anticrisi varate dal Governo regionale in accordo con le parti datoriali e sociali.

L’année 2014 a marqué une importante transition entre deux tranches de programmation européenne. En dépit de nos disponibilités financières réduites, ce contexte a comporté un travail considérable – auquel les employeurs et les partenaires sociaux, avec les organisations qui les représentent, ont eux aussi apporté leur précieuse contribution – afin de mettre au point un ensemble d’actions et d’outils conçu pour imprimer un nouvel élan à notre système économique, productif et social.

Cet ensemble de mesures est contenu dans des documents de programmation, tels que la Ris3 (stratégie d’essor intelligent) et les fonds structurels pour la croissance et l’emploi 2014-2020 (FEDER et FSE). Les initiatives et actions locales, associées aux nouvelles politiques de relance – déjà annoncées par le gouvernement, mais qui n’ont pas encore été lancées – et les autres opportunités financières de nature supranationale, que le système Vallée d’Aoste devra savoir saisir, serviront de levier pour relancer la croissance et l’emploi.

Au cours de l’exercice qui s’achève, nous avons aussi procédé à la révision de la législation des secteurs de l’industrie et de l’artisanat, en anticipant certaines lignes d’action qui caractériseront la programmation 2014-2020. Nous travaillons actuellement au plan d’essor et d’innovation dans l’industrie et l’artisanat, qui rajeunira le cadre normatif et contiendra des mesures spécifiques, telles que le soutien de la demande et du nouvel entrepreneuriat, les initiatives propres à attirer l’activité et les actions de marketing territorial, l’aide à la mise en place de réseaux, de même que la création de liens entre entreprises et centres d’excellence ou encore l’aide à la capitalisation.

À partir de 2015, même si les perspectives nationales et internationales sont encore décidément incertaines, la programmation 2014-2020, qui est actuellement en phase d’approbation, entrera en application et la nouvelle stratégie de développement de l’artisanat et de l’industrie se mettra en place.

Relancer le système productif sera un important défi à relever. Ses différents acteurs - l’administration publique, les entreprises, les organisations syndicales et les représentants du patronat – devront participer à cette « mission » en toute transparence et, surtout, être bien conscients de l’importance d’une « action d’équipe » pour parvenir à un essor économique et à la création de nouveaux emplois.