Rapport annuel
Rapporto di fine anno  //  2014

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Assessorato bilancio, finanze e patrimonio

Ego Perron

Assessore al bilancio, finanze e patrimonio

Dans cette conjoncture particulière, caractérisée non seulement par la continuation mais aussi par l’aggravation d’une crise économique sans précédent, devenir responsable de l’Assessorat du budget, des finances et du patrimoine constitue un engagement important, doublé, d’une certaine façon, d’un défi stimulant sur le plan politique et personnel, un mandat de grande responsabilité dans ce contexte valdôtain où la gestion des finances s’avère particulièrement stratégique et délicate.

En cette période où la montée « centraliste » du Gouvernement national rejette de plus en plus dans l’ombre le rôle des Régions – et, surtout, de celles qui disposent d’un Statut spécial d’autonomie – l’une des questions les plus importantes et cruciales pour cet Assessorat, est certainement le rapport difficile avec l’État. Dans ce cadre des négociations – toujours plus complexes et multiformes – il y a la conclusion du Pacte de stabilité.

Car, avec toutes ses implications économiques, financières et politiques, ce document est en fait l’outil à travers lequel les Régions, les États et l’Union européenne vont se partager les rôles et qui permettra de mesurer les véritables marges de manœuvre et l’ampleur réelle de l’autonomie. 

Dans un contexte déjà difficile, la diminution de la capacité de dépense de l’Administration régionale – le budget 2015 a encore été amputé de plus de 100 millions d’euros – impose des sacrifices aux entreprises et aux familles, comme aux travailleurs, et nous oblige à faire des choix budgétaires très réfléchis, si nous voulons continuer à avoir des effets positifs sur les conditions socio-économiques de notre petite communauté et à favoriser la reprise des investissements.

In quest’ottica si colloca anche la particolare attenzione rivolta alla valorizzazione del consistente patrimonio immobiliare dell’Amministrazione regionale e la ricerca di un diverso approccio alla sua gestione, con possibili positive ricadute nel settore dell’edilizia e del suo articolato indotto. Nell’attuale contesto economico è questo un tema di grande rilievo che rivestirà sicuramente un ruolo sempre più determinante negli scenari futuri, anche nella nostra regione.

La profonda crisi economica e finanziaria tocca tutti gli attori territoriali: l’ente pubblico in primis, costretto a continui e drastici ridimensionamenti delle proprie risorse, le imprese private, i professionisti ed anche tutti i cittadini nella loro quotidianità.

Per fronteggiare e gestire questo nuovo scenario si impone, anche nella nostra piccola realtà, che l’amministrazione regionale si avvicini ad una diversa gestione del patrimonio immobiliare regionale, attraverso una politica che non ragioni solo sulla formula dell’acquisto di beni pubblici, da parte di privati, o su scelte di dismissioni, ma che attui iniziative di valorizzazione dei propri beni immobili, dedicando anche una particolare attenzione alla formula del partenariato con il settore privato.

E, potrebbe proprio essere un attento utilizzo di queste partnership a favorire lo sviluppo sostenibile - un connubio di innovazione, ricerca, tutela e valorizzazione dell’esistente - attraverso una sorta di promozione di una concorrenza che si potrebbe definire virtuosa, tra le imprese private.

E sempre con l’attenzione ai privati, l’Assessorato intende giocare un ruolo attivo sul fronte degli interventi di finanziamento a favore delle imprese, ambito nel quale coordina il Tavolo di lavoro sul Credito, istituito a seguito di incontri tra la Giunta regionale e le Associazioni di Categoria per fronteggiare la crisi economica.

Tra i tavoli a cui l’Assessorato partecipa, particolare importanza riveste la task force istituita per un affiancamento alla dirigenza del Casinò de la Vallée, finalizzato al rilancio della Casa da gioco. Un tavolo politico nel quale determinare indirizzi e, al tempo stesso, monitorare l’andamento di un settore che da sempre è stato determinante per l’economia valdostana e che deve ritrovare in tempi brevi questa sua vocazione.