Rapport annuel
Rapporto di fine anno  //  2014

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Assessorato opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica

Programmazione, Difesa del Suolo e Risorse Idriche

Nel 2015, nei settori della gestione delle risorse idriche e della tutela del territorio dai rischi naturali, dovranno essere approvati tre importanti strumenti di pianificazione per i quali, nel corso dell’anno, sarà necessario confrontarsi con il territorio, i suoi abitanti e la sua storia. Attraverso tali strumenti di pianificazione saranno definite priorità e scenari di riferimento futuri sia per la gestione delle risorse idriche sia per la tutela della popolazione dai rischi naturali attraverso un processo di partecipazione pubblica che si assume la responsabilità di garantire condizioni di sicurezza e vivibilità alle generazioni successive.

Il piano di gestione del rischio alluvioni, in attuazione della Direttiva europea 2007/60/CE, recepita con Decreto legislativo 49/2010, con la quale è stato dato avvio a una nuova fase della politica nazionale per la gestione del rischio di alluvioni. Si tratta di un Piano di livello di distretto padano ma che ha coinvolto anche la Valle d’Aosta per individuare le migliori pratiche e le migliori tecnologie disponibili per la difesa dei beni e dei cittadini.

Riesame e aggiornamento del Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po, in attuazione della Direttiva europea 2000/60/CE, recepita con il Decreto legislativo 152/2006, con la quale sono verificati e aggiornati gli obiettivi di qualità ambientale per i corpi idrici e definite le misure per la loro tutela e riqualificazione.
Riesame e aggiornamento del Piano regionale di tutela delle acque in relazione al nuovo quadro di distretto definito dal Piano di gestione.

Nel settore delle risorse idriche si ha anche intenzione di intervenire sulla gestione delle derivazioni a scopo idroelettrico da un lato rafforzando le azioni di controllo, dall’altro consentendo una maggiore flessibilità di funzionamento degli impianti, in particolare nei periodi di maggiore portata dei corsi d’acqua, con un adeguamento conseguente dei canoni di utilizzo delle acque.

Le attività di studio e di gestione del sistema di monitoraggio e di allertamento continueranno a rimanere fondamentali nell’attuale gestione dei rischi idrogeologici ma, attraverso una loro razionalizzazione e revisione, si intende ridurne i costi pur nella salvaguardia dell’efficienza e dell’efficacia degli stessi.

Il conseguimento di livelli di rischio idrogeologico da considerare accettabili non può prescindere però dalla realizzazione di opere di protezione, soprattutto dopo il verificarsi di dissesti, rispetto alle quali deve essere ulteriormente migliorata la capacità di valutazione delle priorità e dei costi/benefici. La definizione di priorità di intervento diventa quindi uno degli strumenti più importanti perché non è possibile intervenire con misure strutturali su tutto il territorio regionale, mentre risulta più efficace operare dove sono state individuate situazioni di dissesto tenendo conto di tutti gli aspetti ambientali, sociali, politici, ecc...

Nel 2015 si procederà quindi all’attuazione di quanto previsto dai due Accordi di programma quadro sottoscritti nel 2010 e nel 2014 con il ministero dell’Ambiente rispettivamente per la tutela dai rischi naturali, 7 interventi per 9 milioni di euro, e per la tutela e la gestione della risorsa idrica, finalizzato prioritariamente a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani, 5 interventi per circa 30 milioni di euro.

Inoltre, si procederà all’attuazione del programma pluriennale nel settore idrico, finanziato ai sensi della legge regionale 13/2008, per circa 25 milioni di euro.
Il 2015 sarà anche l’anno in cui, questo è l'auspicio, si potrà concretizzare il Piano nazionale di contrasto al dissesto idrogeologico 2015-2020, per il quale la Regione ha presentato il quadro delle esigenze derivanti da un territorio fragile e ha adottato tutte le misure di pianificazione territoriale volte ad impedire l’aumento della popolazione esposta al rischio.

La contrazione delle risorse finanziarie destinabili al settore, i vincoli di tipo normativo esistenti, gli sviluppi tecnici e scientifici in atto impongono poi di migliorare sempre più le modalità di gestione della difesa dai rischi idrogeologici, anche attraverso azioni specifiche di diffusione della cultura del rischio, di approvazione di linee tecniche di intervento, di coinvolgimento del mondo scientifico in ricerche operative e di collaborazioni con enti e istituzioni.

Con deliberazione n. 1206 del 29 agosto 2014 è stato approvato il Piano regionale operativo dei lavori pubblici per l’anno 2014 ed è  stata evidenziata l’importanza di implementare ulteriormente le procedure di programmazione dei lavori pubblici e la gestione informatizzata in un’ottica di osservanza dei principi di trasparenza, pubblicità, comunicazione e monitoraggio della programmazione stessa, di sempre maggior efficienza nell’utilizzo delle risorse disponibili e di trasparenza delle informazioni.
Si proseguirà nello sforzo, avviato già nel 2014, affinché il sistema di programmazione dei lavori pubblici sia allineato, sia temporalmente che sostanzialmente, con le attività di predisposizione del bilancio regionale. Questo consentirà di garantire la programmazione dei lavori pubblici con una copertura finanziaria sicura, tenuto conto degli obblighi di contenimento della spesa e di ottimizzazione della distribuzione di risorse necessarie sulle tre annualità del Bilancio in funzione delle reali esigenze determinate dallo stato di attuazione dei singoli interventi.

Con l’obiettivo di migliorare il rispetto dei principi di trasparenze e imparzialità dell’azione pubblica, nel 2015 si procederà con la costituzione della Stazione Unica degli Appalti che gestirà la procedura di affidamento dei lavori pubblici e degli incarichi ad essi connessi, non solo della Regione, ma anche dei Comuni. Sarà così assicurata uniformità di comportamento nella gestione delle procedure con la conseguente semplificazione degli obblighi in capo alle imprese.