Imprenditoria giovanile, femminile e disoccupati di lunga durata

Legge regionale 7 dicembre 2022 n. 31: "Interventi regionali per lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile, femminile e da parte dei disoccupati di lunga durata nei settori dell'industria e dell'artigianato".

 

In cosa consiste il contributo

Il contributo per le spese di investimento, previsto dalla l.r. 31/2022, è un contributo una tantum a fondo perduto per la creazione e lo sviluppo di micro, piccole e medie imprese, industriali e artigiane, che abbiano sede operativa o un'unità locale nel territorio della Regione.

Il contributo è concesso, una tantum, nel limite percentuale previsto per ciascuna voce di spesa ammissibile, per un ammontare di contribtiuo non superiore ad euro 80.000,00.

Il limite minimo di spesa ammissibile per poter accedere ai contributi è pari a euro 10.000,00.

 

Chi può beneficiare del contributo

Possono beneficiare del contributo le nuove imprese costituite dai seguenti soggetti:

a) giovani di età compresa fra diciotto e trentacinque anni, ad esclusione dei lavoratori dipendenti;

b) donne, ad esclusione delle lavoratrici dipendenti o in quiescenza;

c) disoccupati di lunga durata, ovvero da 12 mesi e un giorno, ai sensi della normativa nazionale di riferimento.

 

Le spese ammissibili

Sono ammissibili a contributo, le spese coerenti e funzionali all’attività d’impresa, a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata, relative a:

a) immobilizzazioni materiali, nel limite massimo del 60 per cento del costo totale delle stesse;

b) acquisto di automezzi, ad esclusivo uso aziendale, strettamente necessari al ciclo di produzione o al trasporto dei prodotti, di materiali o di merci e dimensionati alle esigenze produttive, nel limite massimo del 30 per cento del costo totale degli stessi;

c) immobilizzazioni immateriali, purché considerate elementi patrimoniali ammortizzabili:

- programmi informatici, nel limite massimo del 60 per cento del costo totale delle stesse;

- realizzazione di sistemi di e-commerce, nel limite massimo del 30 per cento del costo totale degli stessi;

- spese per brevetti e licenze di sfruttamento, nel limite massimo del 30 per cento del costo totale degli stessi;

- spese di consulenza ad alta specializzazione relative all’organizzazione aziendale, marketing strategico, produzione e logistica, ricerca tecnica scientifica, brevettazione, risparmio energetico, nel limite massimo del 30 per cento del costo totale della consulenza;

d) realizzazione di lavori e opere edili specifiche, nel limite massimo del 60 per cento del costo totale dei lavori. Le spese tecniche relative a progettazione, direzione lavori, collaudo, sicurezza e certificazione di macchinari, impianti, attrezzature e strumenti, solo se strettamente attinenti alle immobilizzazioni finanziate, sono ammesse nel limite massimo del 10 per cento del costo totale sostenuto per i lavori.

Le spese tecniche relative a progettazione, direzione lavori, collaudo, sicurezza e certificazione di macchinari, impianti, attrezzature e strumenti, solo se strettamente attinenti alle immobilizzazioni finanziate, sono ammesse nel limite massimo del 10 per cento del costo totale sostenuto per i lavori.

Tali costi comprendono, a titolo esplicativo, anche le spese relative alle valutazioni di impatto ambientale, ai titoli abilitativi edilizi e agli adempimenti in materia di sicurezza dei cantieri.

 

Presentazione domanda di contributo

La domanda deve essere presentata, dal titolare/legale rappresentante dell’impresa richiedente e redatta e inviata tramite PEC alla Struttura regionale competente tramite apposita modulistica che si trova in fondo alla presente pagina, a partire da lunedì 17 aprile 2023.

Le domande sono soggette al pagamento dell’imposta di bollo, ai sensi del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642, da assolversi esclusivamente in modo virtuale, salve le esenzioni di legge.

Ogni impresa può presentare una sola domanda di contributo. Nel caso in cui una domanda di contributo venga considerata non ammissibile e quindi non sia oggetto di provvedimento di concessione da parte della Struttura regionale competente, l’impresa può presentare una nuova domanda.

Le imprese già beneficiarie di contributi ai sensi della l.r. 3/2009 non possono presentare domanda sulla l.r. 31/2022.

Le domande di contributo devono essere presentate prima dell'avvio degli interventi finanziabili.

 

Documentazione da allegare alla domanda

a) Business plan. I soggetti che non sono in possesso di un business plan possono avvalersi, per la redazione dello stesso, del servizio di tutoraggio erogato dalla Struttura regionale competente in materia di politiche del lavoro e della formazione disponibile al seguente link;

b) preventivi di spesa, computi metrici estimativi e relativa documentazione tecnica a supporto dell’investimento;

c) nell'ipotesi di investimenti inerenti opere edili finalizzate alla ristrutturazione di beni immobili:

c.1) atto di provenienza e/o di disponibilità dell'immobile oggetto di ristrutturazione, ovvero dell’immobile ove sono installati i macchinari fissi oggetto di investimento;

c.2) atto di assenso del proprietario dell’immobile all’esecuzione dei lavori, nel caso in cui l’intervento previsto sia effettuato su un immobile utilizzato con titolo diverso dalla piena proprietà;

c.3) progetto definitivo, comprensivo di elaborati grafici e relazione, nella forma prevista per l’ottenimento della concessione edilizia, se del caso;

c.4) computo metrico estimativo analitico suddiviso per categorie, atto a determinare esattamente costi e quantità dell'intervento da realizzare;

c.5) relazione tecnica contenente tutti gli elementi relativi alla localizzazione, alla tipologia e alle caratteristiche dell'intervento proposto (con indicazione dei tempi complessivi per la realizzazione dell'opera);

d) nell'ipotesi di acquisto di macchinari, arredi, attrezzature, automezzi, software e altri beni strettamente necessari all'esercizio dell'attività di impresa:

d.1) nel caso in cui l’intervento previsto sia riferito ad impianti fissi e sia effettuato su un immobile utilizzato con titolo diverso dalla piena proprietà, atto di assenso del proprietario dell’immobile all’esecuzione dei lavori;

e) nel caso di brevetti e licenze di sfruttamento, perizia tecnico estimativa effettuata da un tecnico abilitato iscritto all’Albo professionale, dalla quale risulti l’idoneità all’uso, nonché l’esatta quantificazione del valore del bene, con indicazione dei criteri di valutazione applicati;

f) l’atto costitutivo della società;

g) in caso di cessione di azienda, se intervenuta nei 2 anni precedenti dalla presentazione della domanda, il relativo atto;

h) atto di provenienza e/o di disponibilità dell'immobile oggetto delle iniziative ovvero dell’immobile ove sono impiantati i macchinari fissi oggetto di contributo, ove già disponibile.

Si chiede inoltre di allegare il modello di autodichiarazione antimafia, nella sezione allegati della presente pagina, debitamente compilato da ciascun socio.

 


 

Ufficio regionale di riferimento

Struttura Competitività del sistema economico e incentivi - Piazza della Repubblica, 15 - 11100 Aosta

Referenti

Margot Sbrazzato - tel. 0165 274518 

Dino Spinetti - tel. 0165 274735 

email u-incentivi@regione.vda.it

Orari di apertura al pubblico

da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle ore 14.00

allegati

è un contributo una tantum a fondo perduto per la creazione e lo sviluppo di micro, piccole e medie imprese, industriali e artigiane, rientranti nella relativa definizione eurounitaria, che abbiano sede operativa o un’unità locale nel territorio della Regione.

 

Il contributo è concesso, una tantum, nel limite percentuale previsto per ciascuna voce di spesa ammissibile, per un ammontare di contributo non superiore ad euro 80.000.

Il limite minimo di spesa ammissibile per poter accedere ai contributi è pari a euro 10.000.

 



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