PEDOFILIA: POTREBBE FINIRE A CSM CASO PROFESSORE CONDANNATO

12:55 - 23/02/2008 


(ANSA) - ROMA, 23 FEB - Potrebbe finire all'attenzione del Csm il caso del professore condannato per diffusione e divulgazione di materiale pedopornografico che, dopo essere stato sospeso, è stato reintegrato in servizio con una sentenza del giudice del lavoro di Aosta."Solleciterò tutte le iniziative opportune- annuncia il consigliere del Csm Fabio Roia, componente della Prima Commissione del Csm, che si occupa dei trasferimenti d'ufficio per incompatibilità dei magistrati- Il Csm ha il dovere di vederci chiaro, per la credibilità della funzione giudiziaria, soprattutto in una fase delicata come questa".

Obiettivo dell'intervento di Palazzo dei marescialli, secondo Roia, dovrebbe essere non un controllo sul merito del provvedimento, che il Csm non può fare, ma una verifica sulle "regole procedimentali seguite".

La questione sui limiti dell'intervento del Csm è molto dibattuta in questo periodo all'interno di Palazzo dei marescialli, che proprio ultimamente ha deciso di intervenire su altri casi eclatanti. Come quello dell'intervento della polizia al Nuovo Policlinico di Napoli, autorizzato dal pm, dopo che una telefonata anonima aveva segnalato un infanticidio, mentre in realtà si trattava di un aborto terapeutico. Oppure quello del pizzaiolo che ha ammesso di aver violentato una bambina di quattro anni ad Agrigento, e che, nonostante fosse già stato condannato per altri episodi di pedofilia, era stato scarcerato per decorrenza di termini di custodia cautelare. In entrambi i casi il Consiglio ha chiesto una relazione sui fatti ai vertici degli uffici giudiziari competenti. L'ultima iniziativa riguarda il suicidio in carcere di un extracomunitario, che, secondo un esposto del suo avvocato, era detenuto senza che il giudice nel suo provvedimento avesse indicato esigenze di custodia cautelare. (ANSA).


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