Clima, in 10 anni quasi mille eventi estremi in Italia (2)

10:23 - 25/11/2020 


(ANSA) - ROMA, 25 NOV - Nel dettaglio, è stato spiegato nel webinar (organizzato da Legambiente e redatto con il contributo di Unipol, la collaborazione scientifica di Enel Foundation e arricchito dalle collaborazioni con Ipra, Legambiente Emilia-Romagna e decine di circoli locali), nell'ultimo decennio, i Comuni italiani hanno visto succedersi 416 casi di allagamenti da piogge intense (di cui 319 avvenuti in città) che hanno determinato 347 interruzioni e danni alle infrastrutture con 80 giorni di stop a metropolitane e treni urbani. Il maltempo ha provocato 83 giorni di blackout elettrico e si contano inoltre 14 casi di danni al patrimonio storico-archeologico; 39 casi di danni provocati da lunghi periodi di siccità e temperature estreme; 257 eventi con danni dovuti a trombe d'aria; 35 casi di frane causati da piogge intense e 118 eventi (89 avvenuti in città) da esondazioni fluviali.

L'Osservatorio CittàClima ha contato 251 morti, di cui 42 riferiti al solo 2019, in aumento rispetto ai 32 del 2018; 50mila, invece, rileva il Cnr, le persone evacuate in seguito a frane e alluvioni. Sotto la lente d'ingrandimento della mappa di CittàClima, le aree urbanizzate della Penisola, le più popolose e spesso sprovviste di una corretta pianificazione territoriale, nonché le più esposte agli effetti del cambiamento climatico. In evidenza, come detto, i casi di Roma (47 eventi estremi), Bari (41 eventi di cui una ventina di allagamenti da piogge intense e altrettante trombe d'aria). Poi Agrigento con 31 eventi legati ad allagamenti (in 15 casi) e danni alle infrastrutture (in 7 casi) come per i danni da trombe d'aria. A Milano 29 eventi in total e almeno 20 esondazioni tra Seveso e Lambro. Nei dieci mesi del 2020 ci sono stati anche 15 esondazioni fluviali, 13 casi di danni alle infrastrutture, 12 casi di danni da siccità prolungata, 9 frane da piogge intense. Legambiente sottolinea che gli episodi tendono a ripetersi negli stessi Comuni dove si erano già verificati in passato. "Sempre più drammatiche le conseguenze dei danni da trombe d'aria, che nel Meridione sferzano le città costiere, mentre al Nord si concentrano nelle aree di pianura" spiega Legambiente confermando "più forti e prolungate le ondate di calore nei centri urbani" e alluvioni "con quantitativi d'acqua che normalmente cadrebbero in diversi mesi o in un anno e che invece si riversano nelle strade in poche ore, seguiti sempre più spesso da lunghi periodi di siccità". (ANSA).


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