Sanità: Rapporto Meridiano sanità, con tagli danni a salute

Per prevenzione sotto-finanziamento di 1 miliardo
15:26 - 10/11/2015 


(ANSA) - ROMA, 10 NOV - In Italia si spende in sanità meno rispetto ad altri Paesi europei, ma il contenimento della spesa sanitaria pubblica nel tempo ''ha compromesso la capacità di risposta ai bisogni di salute'', come i tassi di copertura vaccinale e degli screening, il consumo di farmaci innovativi e i posti letto per pazienti cronici. A sottolinearlo è il Rapporto Meridiano Sanità, elaborato da The European House-Ambrosetti e presentato oggi a Roma.

''Le criticità riscontrate - avverte il Rapporto - se non adeguatamente affrontate rischiano di compromettere anche lo stato di salute futuro della popolazione''. A fronte della performance media dell'Italia nel confronto europeo, inoltre, si registrano forti ''difformità a livello regionale''. Meridiano Sanità sostiene che tornare ad investire in sanità rappresenta un ''indirizzo strategico prioritario per il Paese, in considerazione del fatto che mantenere elevati livelli di salute e qualità della vita delle persone costituisce anche un elemento imprescindibile per lo sviluppo e la crescita economica del Paese''. Più nello specifico, Meridiano Sanità individua nell'investimento in Prevenzione e in Innovazione i due capisaldi per generare Valore per il sistema Paese. Tuttavia, si rileva, ''la spesa in prevenzione è stata pari a 4,9 miliardi di euro nel 2013, valore pari al 4,19% del totale, il che significa, rispetto ad un obiettivo del 5% stabilito nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), un sotto-finanziamento di circa 1 miliardo''.

Il Rapporto elabora anche delle proposte, sottolineando come, sul fronte delle risorse economiche, ad esempio, sia ''necessario vincolare il livello minimo di finanziamento del 5% della spesa sanitaria (attualmente è pari al 4,2%) per le attività di prevenzione e istituire un fondo nazionale per le vaccinazioni per salvaguardare la salute del singolo e della collettività''.


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