ANSA/ INTERNET: A BOLOGNA IL LAVORO 2.0, TRA TRADIZIONE E FUTURO

IN SCENA 'WWWORKERS CAMP'.DA LAVORATORI DELLA RETE IL 2% DEL PIL
17:58 - 08/05/2013 




(di Gianluca Angelini) (ANSA) - BOLOGNA, 8 MAG - C'e' chi, da anni al lavoro in multinazionali dell'abbigliamento, cambia tutto e si trasforma in 'chef a domicilio', e chi, imbianchino, rilancia l'attivita' di famiglia grazie alla geolocalizzazione e un'app per cellulari. C'e' chi, costruttore di scena in un teatro, perde il lavoro e si reinventa creatore di giochi artistici in legno e chi diventa contadino o pastore 2.0, catapultando il mondo dell'agricoltura sul Web. Sono un intreccio di tradizione e modernita', inventiva, passione e tecnologia, gli Stati generali dei lavoratori della Rete, in scena a Bologna fino a domani.

Una due giorni - ribattezzata 'Wwworkers Camp', alla sua prima edizione - fitta di incontri e laboratori che coinvolgono imprenditori e professionisti, artigiani e commercianti e blogger al lavoro con le nuove tecnologie reinventando, spesso, una intera vita. Avamposto di un piccolo esercito: in Italia sono 700.000 i lavoratori della Rete, capaci di generare il 2% del Pil. Duemila presenti sulla piattaforma Wwworkers.it che racconta ogni giorno le loro storie.

''Lavoravo per delle multinazionali dell'abbigliamento - racconta Andrea Coporizzi (homecooking.it), ora personal chef a Bologna - e non ne potevo piu' di continuare con quella attivita'. Ho sempre avuto una passione, la cucina: mi sono licenziato e ho seguito quella passione che avevo sin da piccolino. Per lavorare ho pensato immediatamente al Web - aggiunge - non vedevo altra strada per fare conoscere la mia attivita'. E' stata una scelta inevitabile - chiosa -: ho provato e ci sono riuscito''. E come lui c'e' riuscito anche Massimiliano Colangelo (pianetaverde.eu), un tempo macchinista teatrale e costruttore di scena al 'regio' di Parma, ora costruttore di scenografie in gioco, allestimenti, invenzioni e meccanismi ''per stare insieme''. ''Perso il lavoro a causa di problemi familiari - spiega - mi sono dovuto reinventare e ora creo giochi, marchingegni in legno di piccole e grandi dimensioni, allestimenti e spazi ludici con in musei, piazze. Non ho clienti tipo: sono comuni, privati... Il lavoro - argomenta - nasce da un'idea di mia moglie: quel sogno e' stata l'occasione per poter lavorare. E' stata, come si dice, 'serendipity'''.

E nel mondo vasto della rete, trovano spazio, tra gli altri, Giuseppina Ibba (aliaverba.it), veronese che scrive libri e storie in esclusiva per i suoi clienti (''ho pensato ai letterati del Rinascimento che scrivevano per conto dei Signori e mi sono chiesta se potevo osare anche io'') o Diego Mulfari, imbianchino milanese che ha rilanciato l'azienda di famiglia con un blog, un canale Youtube e persino un'app per cellulari, oppure i lavoratori del vecchio mondo della pastorizia e dell'agricoltura. Come i componenti della famiglia Concas (sardiniafarm.com), pastori sardi che da Gergei, nel Sarcidano, sono sbarcati sulla Rete permettendo di adottare un pecora e diventare un pastore a distanza o come Paolo, Marco e Francesco (contadiniperpassione.it) che, hanno iniziato a coltivare un vecchio aranceto dei nonni a Ribera, nell'Agrigentino ''coniugando - sottolinea Francesco - tradizione e Web per raccontare l'esperienza del lavoro in campagna e replicare, con l'e-commerce, la filiera corta saltando gli intermediari''.

La nascita della piattaforma wwworkers.it, spiega il fondatore Giampaolo Colletti, ''risale al 2010, oggi sono 2.000 le persone della community con 212 professioni mappate. Siamo coloro che creano oltre il 2% del Pil ma sembriamo ai piu' ancora invisibili. Con la community abbiamo raccolto dieci azioni - chiosa - e chiediamo a chi ci governa di scommettere su di noi''. (ANSA).


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