SANITÀ. PIÙ VICINA ALLE PERSONE DOPO LA PANDEMIA? "COSTA 8,2 MLD"

NOMISMA-REKEEP: OGGI NE MANCANO 4,9 PER RIVEDERE TUTTA LA RETE
17:41 - 28/09/2021 


(DIRE) Bologna, 28 set. - Come rivedere l'assistenza sanitaria in Italia per guardare oltre la pandemia e, anche attraverso il Pnrr, colmare le fragilità del Sistema sanitario nazionale? Esiste non solo "un gap regionale da colmare, riequilibrando la situazione attuale in funzione della concentrazione della popolazione delle regioni", ma anche "la necessità di potenziare la rete territoriale al fine di non sovraccaricare i centri di più grandi dimensioni". In tutto, il costo totale segna 8,2 miliardi di euro e, tenuto conto delle risorse del Piano nazionale di ripresa, ne mancano quasi 5. È quanto emerge da nuova ricerca realizzata dalla società di studi economici Nomisma e da Rekeep, capofila del principale gruppo italiano attivo nell'integrated facility management. Sulla base del fabbisogno standard declinato secondo tre tipi di strutture, ospedali di comunità, case della comunità e residenze sanitarie assistenziali, proprio quelli indicati come fondamentali in prospettiva dal Pnrr, lo studio Nomisma-Rekeep indica che sono necessari, oltre quelli già previsti dallo stesso Pnrr, altri 661 ospedali di comunità, 1.233 case della comunità e 527 Rsa.

E sono "numerosi i benefici economici, sociali ed ambientali conseguibili", si legge nello studio: per ogni euro investito per arrivare al nuovo modello se ne genererebbero 3,5, oltre "al miglioramento delle prestazioni ospedaliere e ambulatoriali". Verrebbero anche garantiti, aumentando e riqualificando le strutture, "rafforzamento del processo di patient engagement, riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni, possibilità di ridurre la percentuale di accessi impropri in Pronto Soccorso". Il tutto "fino alla riduzione delle emissioni in atmosfera stimabili in 117 milioni annui di CO2", riqualificando gli immobili ad uso sanitario dismessi. (SEGUE)


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