CLIMA. SOS GHIACCIAI, 13 ALPI E CALDERONE MONITORATI DA CAROVANA SI RIDUCONO -2-

12:50 - 17/09/2021 


(DIRE) Roma, 17 set. - Da metà ottocento i ghiacciai presenti sul Massiccio dell'Adamello, il più esteso in Italia, hanno perso oltre il 50% della superficie totale, riferisce l bilancio finale della seconda edizione di Carovana dei ghiacciai, la campagna di Legambiente con il supporto del Comitato Glaciologico Italiano (CGI), e con partner Sammontana e partner sostenitore FRoSTA, che dal 23 agosto al 13 settembre 2021 ha monitorato lo stato di salute di tredici ghiacciai alpini più il glacionevato del Calderone in Abruzzo, per sensibilizzare le persone sugli effetti che il riscaldamento climatico sta avendo sull'ambiente glaciale. Sempre sull'Adamello si sta registrando una progressiva riduzione di spessore pari a 10-12 metri dal 2016 ad oggi. Oltre la regressione, i ghiacciai subiscono fenomeni di disgregazione e frammentazione che hanno portato i 168 ghiacciai dell'Alto Adige a frammentarsi in 540 unità distinte. Nel 2005 erano solo 330 a dimostrazione di come il fenomeno di frammentazione dei ghiacciai stia accelerando. Anche la novantina di corpi glaciali del Gran Paradiso, altra area osservata con la CdG, è particolarmente sensibile al riscaldamento atmosferico: in meno di due secoli, dalla fine della Piccola Età Glaciale (1820-1850), i ghiacciai del Gran Paradiso hanno perso circa il 65% della loro superficie, passando da circa 88 km2 a meno di 30 km2.

I ghiacciai del Canin hanno perso complessivamente in un secolo circa l'84% dell'area che ricoprivano ed il 96% del loro volume. I dati conoscitivi complessivi sulla deglaciazione delle Alpi Giulie raccontano di come la superficie glacializzata sia passata dai 2.37 km2 di fine Piccola Età Glaciale (PEG), terminata intorno al 1850, ai 0.38 km2 attuali. Le stime della riduzione volumetrica indicano un passaggio delle masse glaciali dai 0.07 km3 circa della PEG ai circa 0.002 km3 di oggi. Alla fine della PEG, alcuni settori del ghiacciaio del Canin superavano i 90 m di spessore, mentre oggi il ghiacciaio orientale del Canin ha uno spessore medio di 11.7 m con valori massimi di circa 20.(SEGUE)


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