2 - 2011

LA NATURA A SCUOLA A SCUOLA DI NATURA

Ronni BESSI e Nicole VESAN
Ufficio educazione faunistico-ambientale e piccola fauna
Ufficio per la fauna
selvatica
Direzione flora, fauna, caccia e pesca

• DA DOVE ARRIVANO LA PATATA, IL POMODORO, LA GALLINA, LA NOCE, LA MELA?
UNA FIABA PER SCOPRIRE LE ORIGINI DI PIANTE E ANIMALI DOMESTICI, CON I BAMBINI DELLA SCUOLA MATERNA DI CHESALLET DI SARRE

C’ERA UNA VOLTA UNA PATATA,
CHE VIVEVA IN UN LONTANO PAESE…

Soprattutto le nuove generazioni, ma non solo, danno per scontato tutto ciò che trovano sulla propria tavola. Parliamo di alimenti ovviamente, cioè di pappa! Quanti sanno che la maggior parte dei cibi che mangiamo sono arrivati tanto tempo fa da Paesi molto lontani e diversi tra di loro?

Su richiesta delle insegnanti della scuola materna di Chesallet di Sarre, abbiamo avuto l’opportunità di stilare un nuovo progetto di educazione ambientale riguardante, questa volta, le origini di piante e animali domestici. Prendendo spunto dal Cahier Nature La Campagna della Direziona flora, fauna, caccia e pesca abbiamo prodotto una serie di fiabe legate alla storia della patata, del pomodoro, della gallina, della noce e della mela. Ricorrendo al classico inizio “c’era una volta, tanto tempo fa…” abbiamo proposto ai bambini di questa scuola il racconto di dove vivevano, in origine, questi alimenti e di come siano stati scoperti dai nostri antenati. Alzi la mano, ad esempio, chi già sapeva che la comunissima gallina è originaria delle giungle del sud-est dell’Asia oppure che il melo, e quindi i suoi frutti, sono giunti a noi da altre regioni del continente asiatico, o ancora che le mele per tanto tempo costituirono le prime colorate decorazioni natalizie e che il dono di una rotonda e profumatissima mela, in tempi lontani, equivaleva a una dichiarazione d’amore. È stata, questa, anche un’ottima occasione per abituare i “cuccioli d’uomo” a chiudere gli occhi e ad annusare e toccare vari tipi di frutta.



Nella stessa occasione, dato che questi bambini avevano lavorato a scuola sulla figura del rospo, abbiamo avuto anche la possibilità di presentare una vera coppia di questi piccoli gnomi della foresta che era stata recuperata, insieme ad altre decine di esemplari, tramite una azione di salvataggio organizzata dalla Direzione flora, fauna, caccia e pesca nella zona di Brissogne. Le domande più ricorrenti dei bambini: “Ma sono veri? Ma sono Vivi?”.




 



• UN’INIZIATIVA DI AVVICINAMENTO E CONOSCENZA DEI NOSTRI SENTIERI

Lunedì 4 Aprile Badola e Crocquette hanno fatto la loro inaspettata ed irruente apparizione alla scuola elementare di Montjovet Capoluogo. Chi sono Badola e Crocquette? Sono i due unici personaggi di una pièce teatrale sulla prevenzione dei rischi in montagna e sul corretto comportamento da avere nei suoi riguardi. Argomento, questo, quanto mai attuale, visto che i dati forniti dal Soccorso Alpino Valdostano parlano di un aumento degli incidenti in montagna del dieci per cento in un solo anno.

Lo spettacolo in questione, dal titolo “In montagna si survi chi può!” è stato “prestato” in questa occasione dalla compagnia teatrale Passe-Partout. Questa volta ad animarlo sono stati Ronni Bessi (Badola) e Nicole Vesan (Crocquette), che hanno collaborato ad un’iniziativa del Servizio sentieristica sull’importanza e sulle caratteristiche dei nostri sentieri.

Questo progetto si è proposto di avvicinare e far conoscere ai giovani le potenzialità del nostro territorio, percorrendo la ricca rete sentieristica regionale, in modo che nasca lo stimolo ad approfondire la conoscenza del patrimonio ambientale, culturale, agricolo e storico nonché la conoscenza ed il rispetto della flora spontanea.


Alessandro Ceccon ed Eleonora Curtaz hanno quindi parlato ai bambini di Montjovet e Champdepraz dei sentieri, soprattutto di quelli vicino a casa loro, di come muoversi in sicurezza in ambienti sconosciuti e soprattutto di come sviluppare delle proprie capacità di osservazione e imparare a conoscere un paesaggio dal punto di vista geomorfologico, naturalistico, storico e antropico.


Ronni e Nicole hanno, poi, proposto la storia di due escursionisti che discutono animatamente su quali attrezzature portarsi in montagna, insegnando come leggere i segnali che quest’ultima ci manda e come far fronte a qualsiasi possibile inconveniente possa accadere.

Lunedì 18 aprile, infine, gli alunni hanno percorso un tratto del caratteristico itinerario “Chemin des Vignobles” nel comune di Montjovet, accompagnati dai tecnici del Servizio sentieristica. Nel corso della passeggiata i bambini hanno avuto modo di mettere in pratica buona parte di ciò che avevano imparato durante gli incontri in classe.




 

 

SENSAZIONI E COMMENTI DEI BAMBINI
E DEGLI INSEGNANTI DI MONTJOVET E CHAMPDEPRAZ

I BAMBINI

• Abbiamo imparato da Ronni e Nicole che quando si parte per un’escursione non bisogna portarsi dietro delle cose inutili, come il cibo pesante e la playstation, in modo da non rendere pesante lo zaino e non bisogna indossare solo vestiti leggeri, ma avere sempre anche una giacca. Prima di partire è bene informare qualcuno sulla meta in modo che se non si ritorna possa dare l’allarme… e portare con sé la bussola, la cartina del luogo che si vuole visitare, il telefonino, il fischietto e dei cibi leggeri come la frutta secca, lo zucchero e le barrette ai cereali…

• Il loro intervento è stato molto utile perché giocando e scherzando ci hanno mostrato varie cose da fare quando si programma una gita in montagna. Inoltre, con un atteggiamento comico, hanno evidenziato gli errori più comuni che facciamo…

• Badola e Nicole hanno fatto lezione perché ci hanno spiegato delle cose come fanno i nostri maestri, ma ascoltare loro è stato più divertente perché l’atmosfera era diversa. Anche il loro modo di spiegare è stato divertente…

• Siamo tutti concordi nel dire che ci piacerebbe molto incontrarli ancora per imparare altre cose utili…



GLI INSEGNANTI SULLA LEZIONE IN CLASSE

• L’intervento di Ronni e Nicole è stato molto accattivante, con un linguaggio appropriato ai bambini, che sono rimasti entusiasti della rappresentazione. I bambini sono stati anche stupiti e affascinati dagli oggetti mostrati, di cui non conoscevano né l’esistenza né l’utilità. I bambini hanno rimarcato che a volte si danno per scontate tante informazioni, tanti modi di fare che però al lato pratico possono addirittura essere d’intralcio per una gita in montagna.

• Badola con le sue volute dimenticanze ha posto l’accento sui materiali indispensabili da portare in montagna per avere un minimo di sicurezza e non trovarsi impreparati in caso di cambiamento di tempo o di malesseri. Tutte le scene hanno ripreso i tanti argomenti trattati in classe da noi insegnanti e fatto conoscere anche materiali innovativi e preziosi.

• Grazie a Badola e a Crocquette per questa ottima lezione.



GLI INSEGNANTI SULL’ESCURSIONE

• Chiunque vada in montagna dovrebbe sapere quali sentieri percorre, le difficoltà che i terreni attraversati presentano e sopra ogni cosa le distanze tra un posto e l’altro.

• Oltre a vedere, tramite diapositive, alcuni sentieri e le indicazioni di percorribilità, difficoltà e distanze, i ragazzi hanno potuto sperimentare l’uso della bussola quale strumento indispensabile all’orientamento e il suo esatto posizionamento su di una carta del territorio.

• Sono state evidenziate le coordinate e le direzioni tra varie località, quali Montjovet-Champdepraz, Montjovet-Mont Avic, Saint-Vincent-Montjovet.
• Un’esperienza formativa interessante e accattivante, grazie al linguaggio adeguato e ai tanti esempi offerti.

• Gli alunni hanno compreso che si tratta di un ulteriore tassello nella comprensione del territorio, per meglio apprezzarlo e goderlo.

• Il 18 aprile è stata una giornata indimenticabile: dopo la visita alla centrale idroelettrica di Fénis abbiamo percorso la Via Francigena, da Balmas a frazione Vignola.

• Gli alunni, sotto la guida di Eleonora Curtaz e Aldo Enria, hanno ripristinato alcune frecce indicatorie, hanno spiegato cosa significano i pannelli segnaletici che si incontrano sui sentieri e camminato su un sentiero vecchio di 2000 anni.

• Grazie a quanti si sono prodigati per darci tutte le informazioni utili a conoscere la nostra Valle e farci trascorrere una giornata veramente al più!


 

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