2 - 2011

APICOLTURA

Claudio GERBELLE
Ufficio apicoltura
Direzione produzioni vegetali e servizi fitosanitari

• I CONSIGLI DELL’UFFICIO APICOLTURA

FORMAZIONE DI NUCLEI ARTIFICIALI

I nuclei artificiali sono un insieme di api che coprono cinque telai di covata opercolata provenienti da alveari diversi, un telaio di scorte coperto di api ed una regina dell'anno collocata in una gabbietta con api accompagnatrici per facilitare l'accettazione da parte delle api del nucleo artificiale. Al termine della stagione produttiva gli alveari risultano ancora densamente popolati e pertanto in questo periodo è possibile utilizzare al meglio queste risorse per provvedere alla formazione di nuove famiglie. La formazione dei nuclei tra la fine di luglio e l’inizio di agosto consente di poter disporre di un considerevole numero di api all’interno del nucleo che si vorrà formare, ed inoltre di poter sopperire più facilmente, in funzione del tempo disponibile, ad eventuali e problematiche accettazioni delle nuove regine.



Telaio con covata percolata

Il modo corretto di operare prevede il posizionamento dell’arnietta, con la porticina chiusa, posteriormente all’apiario e l’inserimento di almeno due telai, preferibilmente privi di uova e larve, ma soprattutto con presenza di copiosa covata opercolata, prelevati da ogni alveare della postazione. I telai dovranno essere abbondantemente coperti di api e dotati di scorte. Qualora le api presenti sui telai non fossero sufficienti, si provvederà a scuotere, all’interno del nucleo, solo le api di un terzo telaio. Dopo aver inserito i telai è opportuno appoggiare il coprifavo sul nucleo per impedire la fuoriuscita delle api, inoltre è preferibile operare durante le ore mattutine quando la maggior parte delle api sono ancora presenti all’interno delle arnie.



Nuclei

Ogni favo dovrà essere spolverato con borotalco per uniformare l’odore delle api provenienti da famiglie diverse e da ultimo si provvederà all’inserimento della gabbietta contenente la regina. L’apicoltore può scegliere di posizionare la gabbietta nell’angolo inferiore della parte posteriore di un telaio (preferibilmente centrale) con il foro di uscita rivolto verso l’alto, o sulla parte superiore tra due favi centrali con il foro di uscita rivolto verso il basso.

I nuclei così formati andranno posizionati ad una distanza di almeno tre chilometri per evitare che le api possano ritornare negli alveari di origine e non dovranno essere aperti, per controllare l’avvenuta accettazione della regina, se non dopo una settimana per evitare, qualora detto controllo avvenga prima, che le api nel tentativo di proteggere la regina rischino di soffocarla.

Il trasporto dei nuclei deve avvenire quanto prima ed è indispensabile togliere il cassettino del nucleo per permettere una opportuna areazione all’interno del medesimo. In caso di utilizzo di nuclei di polistirolo e di trasporto effettuato in condizioni di temperature elevate è consigliabile sostituire, solamente per le operazioni di trasporto, il coprifavo con una zanzariera opportunamente adattata alla parte superiore del nucleo. Onde evitare di individuare una postazione specifica per il momentaneo “parcheggio” dei nuclei formati, sarebbe preferibile provvedere alla formazione dei nuclei nella postazione estiva per poi spostarli nella postazione invernale. Il numero dei telai che concorrono alla formazione del nucleo varia a seconda che si utilizzi un’arnia oppure un’arnietta da 5/6 telai in legno o in polistirolo.




Gabbietta

In considerazione dei trattamenti obbligatori contro la varroasi è sicuramente necessario l’utilizzo di materiale in legno provvisto di apposito cassettino diagnostico. Utilizzando un’arnia è comunque opportuno inserire non meno di 7/8 telai per evitare di creare spazi troppo grandi tra il diaframma e la parete dell’arnia, mentre nel nucleo sono sufficienti anche 5 telai.




Riserva alimentare

Le operazioni di formazione dei nuclei e di restringimento delle famiglie in funzione dell’invernamento consentono di ottimizzare, in maniere diverse, sia i telai che le api. La formazione dei nuclei, con l’asportazione di almeno due telai per alveare, permette oltre all’implementazione del proprio patrimonio apistico o alla potenzialità di reddito con la vendita primaverile, di predisporre gli alveari per l’invernamento.

La famiglia ristretta su otto telai permette di conseguire i seguenti risultati:
 
• minore dispersione di calore in funzione del volume ridotto;
• formazione del glomere più uniforme;
• minore riduzione delle riserve alimentari;
• sviluppo più accelerato delle colonie in primavera;
• assenza, in primavera, di telai abbandonati dalle api e con eventuali presenze di muffe;
• disponibilità, in primavera, di telai con scorte per sopperire ad eventuali necessità nutritive;
• facilità di inserimento di fogli cerei.
 
La necessità di provvedere alla formazione dei nuclei deve avere valenza non soltanto per l’incremento del patrimonio apistico personale, quanto piuttosto per poter mantenere perlomeno costante il numero di alveari presenti sul territorio regionale, in considerazione anche dell’eventuale perdita fisiologica invernale, e per poter eventualmente fornire famiglie di ibridi locali agli apicoltori valdostani.
 
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