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Formazione

POLONAIS DANS LES ALPAGES VALDOTAINS

La possibilità di lavorare in Valle d’Aosta rappresenta per i ragazzi Polacchi una buona opportunità di formazione e integrazione

di Sivana Piotti
Direzione produzioni vegetali, agriturismo e Servizi fitosanitari
Si è conclusa positivamente la quarta edizione del progetto “Polonais dans les alpages valdôtains” che ha portato negli alpeggi e nei caseifici valdostani 15 giovani studenti polacchi.

Con questi sono ben 58 i ragazzi e una ventina le aziende che hanno potuto beneficiare negli ultimi quattro anni di questo intervento cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta.




Una visione europea

Proviamo a fare un bilancio di questi progetti che non evidenzi solo dei numeri rossi nella sezione dedicata ai costi e guardiamo cosa è rimasto e rimarrà di queste iniziative.

I ragazzi hanno dichiarato, alla fine della loro esperienza in Valle d’Aosta, di sentirsi più europei, di avere imparato che la mungitura non si fa solo a mano come avviene nelle piccole realtà produttive in Polonia, che si può produrre un buon formaggio con un processo tecnologico complesso, la Fontina.

Qualcuno è rimasto affascinato dalla maestosità delle nostre montagne e dalla neve, che è caduta anche a giugno e ad agosto! Tutti hanno coltivato delle speranze per il loro paese: hanno capito di avere in mano una moneta da spendere per il futuro sia nel paese d’origine che in Italia.



Sicuramente i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 22 anni hanno maturato un’esperienza umana capitalizzabile: si sono rafforzati non solo nelle competenze tecniche ma soprattutto nel carattere… l’alpeggio è una grande scuola di vita!!

Gli allievi provengono dalle scuole di Lubsko e di Bozkow, paesi che fino ad una decina di anni fa vivevano con il lavoro nelle miniere di carbone e di rame che ora sono chiuse. Il tasso di disoccupazione è altissimo, il disagio giovanile e famigliare molto marcato.

Abbiamo visto arrivare giovani motivati dal ritorno a lavorare nella nostra regione! Pensiamo che nelle zone più povere della Polonia, a sud e sud-est del paese, verso la Russia, la paga media di una commessa e di un operaio è di 800 zloty pari a circa 200-250 euro!

Questo sicuramente ci fa capire che la possibilità di lavorare in Valle rappresenta per questi ragazzi una grande opportunità anche se il legame con il proprio paese è molto forte. Orgogliosi e caparbi nel loro bisogno di lavorare, nella fragilità dei loro vent’anni, sanno dove possono e vogliono arrivare.

Alcuni di loro hanno stretto i denti per arrivare fino alla fine dell’esperienza, superando talvolta le difficoltà legate alla vita dura degli alpeggi, alle relazioni umane che non sempre sono state immediatamente accoglienti e spontanee per la difficoltà di comunicare e talvolta per l’isolamento, per l’alimentazione diversa dal loro paese d’origine (ma alla fine tutti hanno dichiarato di amare la pasta, la pizza e la Fontina!).


Il ruolo delle aziende ospitanti

Nel mese di maggio l’Assessorato in accordo con l’Institut agricole régional, a cui è stata affidata la realizzazione dell’iniziativa, ha selezionato le aziende ospitanti: 11 alpeggi e 4 caseifici, questi ultimi scelti come luogo di stage per quei ragazzi che si dimostravano fin da subito più fragili psicologicamente o fisicamente o per gli allievi di sesso femminile.

Le aziende sono state selezionate con criteri che hanno permesso agli allievi di poter svolgere il loro stage nelle migliori condizioni lavorative e d’apprendimento possibili: si è richiesta la presenza nell’alpeggio del conduttore o del titolare e di garantire un’adeguata sistemazione abitativa con servizi igienici. Inoltre si sono privilegiate quelle aziende con pochi dipendenti per garantire il più possibile un clima famigliare e accogliente.

Si è costatato come le migliori situazioni di stage siano state quelle in cui la gestione dell’alpeggio era affidata completamente al nucleo famigliare allargato. La presenza nelle aziende di altri dipendenti polacchi con esperienza lavorativa, ex allievi dei corsi delle edizioni precedenti, ha favorito certamente l’inserimento nel contesto e agevolato la trasmissione delle competenze legate alla lavorazione del latte ma ha ridotto notevolmente la possibilità di apprendimento linguistico.

Sicuramente le aziende ospitanti hanno dato un plusvalore ai progetti: dove i ragazzi sono stati da subito ben accolti e coinvolti nel processo produttivo si sono raggiunti i risultati migliori. Alcune volte è stato necessario ricordare che gli allievi dei progetti hanno il “diritto di non sapere tutto” proprio perché inseriti in un processo di apprendimento: talvolta le prestazioni attese da parte dei gestori d’alpeggio erano troppo elevate, forse da ricercare in un dipendente stagionale.

Talvolta i ragazzi in situazioni di stress psicologico e fisico, dovute alle condizioni ambientali difficili, hanno manifestato, soprattutto all’inizio del percorso formativo, delle situazioni di ansia e di smarrimento che grazie all’aiuto del tutor di lingua messo a disposizione dall’Institut agricole régional e al tutor tecnico incaricato dall’Assessorato si sono velocemente risolte.

   

Delle risorse umane da non perdere

L’esperienza degli anni scorsi ha fatto capire all’amministrazione che troppi pochi allievi tornavano a lavorare negli alpeggi valdostani.

Dopo l’attenta analisi realizzata con l’Institut agricole régional e il Dipartimento delle politiche del lavoro si è capito che mancava qualcosa che potesse garantire continuità tra la formazione offerta negli stage e il mondo del lavoro.

A questo scopo è stato finanziato all’interno del progetto di quest’anno la creazione di uno sportello, presso l’associazione agricoltori in reg. Borgnalle 10 ad Aosta, per favorire i contatti tra i potenziali datori di lavoro e gli ex-allievi formati, avvalendosi di una mediatrice culturale polacca. L’iniziativa ha dato buoni risultati: sono ben 15 i contratti portati a termine per la stagione estiva.

Lo sportello istituito presso l’EPACA resterà attivo fino al 30 aprile 2008.
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