Réglementation de l'emploi du territoire

La disciplina dell’uso del suolo rispetto ai rischi idrogeologici in Valle d’Aosta è dalle norme urbanistiche approvate con la legge regionale 16 aprile 1998, n. 11.

La legge regionale n. 11/98 classifica il territorio regionale in tre diverse classi di pericolosità (elevata, media e bassa pericolosità) per ciascuna tipologia di rischio (esondazione, frane, colate di detrito o valanghe) e per ciascuna classe di pericolosità individua (unitamente alla deliberazione della Giunta regionale n. 2939/2008) le attività edilizie ammissibili, in quanto compatibili con il livello di pericolosità dell’area.

In linea generale, e prevedendo procedure specifiche di approfondimento delle condizioni di pericolosità nel caso di interventi di interesse generale:

  • Nelle aree a elevata pericolosità non sono ammessi di norma interventi che eccedono la manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio immobiliare esistente, anche se sono diverse le eccezioni per gli immobili esistenti;
  • Nella aree a media pericolosità sono ammessi anche interventi di ristrutturazione e recupero del patrimonio immobiliare esistente, ma non la realizzazione di nuove opere;
  • Nelle aree a bassa pericolosità in ogni piano regolatore devono essere indicati gli accorgimenti necessari, in relazione al tipo di dissesto previsto, per ridurre la vulnerabilità degli edifici, essendo possibile comunque la costruzione di nuovi immobili.

 

L’approvazione delle cartografie degli ambiti inedificabili comporta anche l’assolvimento degli obblighi di adeguamento alle indicazioni del Piano stralcio dell’assetto idrogeologico approvato nel 2001 dall’Autorità di bacino del fiume Po. Con l’approvazione del PAI, le norme e gli indirizzi della deliberazione della Giunta regionale n. 4268/2000 sono divenute norme di salvaguardia del PAI stesso, assumendo quindi una rilevanza maggiore.

Con la legge regionale 24 giugno 2002 n. 11 sono poi state approvate le modalità attraverso le quali procedere alla delocalizzazione degli immobili siti in zone a elevato rischio idrogeologico.

 



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