MANUALE D'USO

 

CALCOLO DEI VALORI DI PROGETTO

  1. Se si utilizza "Microsoft Internet Explorer" all'apertura della pagina iniziale potrebbe essere visualizzato un avviso di protezione che informa che è stato impedito di visualizzare il contenuto attivo della pagina. "Cliccare" col tasto sinistro del mouse sull'avviso e scegliere l'opzione "Consenti il contenuto bloccato...".

  2. Nella pagina iniziale premere il tasto "Calcolo Valori di Progetto".

  3. Scegliere dal menù a tendina il comune desiderato; per una scelta più rapida digitare la prima lettera del comune.

  4. Nella pagina corrispondente al comune selezionare dai rispettivi menù a tendina il tempo di ritorno desiderato e la quota sul livello del mare della zona per cui si vogliono calcolare le variabili nivometriche.

  5. Dopo aver selezionato quota e tempo di ritorno, schiacciando il bottone "Calcola Hs" nella casella di testo compare il valore atteso dell'altezza del manto nevoso corrispondente alla quota e al tempo di ritorno selezionati. Schiacciando il bottone "Calcola DH3gg" nella casella di testo compare l'incremento di altezza del manto nevoso su tre giorni consecutivi corrispondente alla quota e al tempo di ritorno selezionati. I valori di progetto di Hs e DH3gg forniti dall'applicativo sono il risultato dell'elaborazione statistica di dati nivometrici misurati in campi neve e stazioni di rilevamento di tipo automatico ed hanno pertanto caratteristiche analoghe agli stessi, ovvero sono rappresentativi di valori idealmente misurati sulla verticale a partire da una superficie di riferimento orizzontale.

  6. Dalla casella di testo è possibile selezionare i dati di progetto e quindi copiarli utilizzando il tasto destro del mouse. Tramite il bottone “Azzera” è possibile ripulire la casella di testo.

  7. Per la visualizzazione di valori di progetto relativi ad un altro comune si può ritornare alla pagina precedente utilizzando il tasto "Altri Comuni" posto al di sotto della casella di testo.

 

STRUMENTI

Da ognuna delle pagine dei rispettivi comuni è possibile, premendo il tasto "Strumenti" , aprire una finestra secondaria che contiene un tool di supporto al calcolo di due significative variabili di progetto: "altezza di distacco della valanga" e "altezza utile delle opere di ritenuta". Se si utilizza "Microsoft Internet Explorer" all'apertura della pagina "Strumenti" potrebbe essere visualizzato un avviso di protezione che informa che è stato impedito di visualizzare il contenuto attivo della pagina. "Cliccare" col tasto sinistro del mouse sull'avviso e scegliere l'opzione "Consenti il contenuto bloccato...".

 

a) Calcolo dell'altezza di distacco della valanga

Conformemente alle indicazioni fornite dalle Direttive Svizzere (Salm et al., 1990), il tool di supporto per il calcolo dell'altezza di distacco di una valanga, indicata con Hd e rappresentativa dello spessore misurato perpendicolarmente al pendio della massa nevosa instabile (lastrone), utilizza la seguente relazione:

dove:

  • DH3gg(T,z) è l’incremento di altezza del manto nevoso (misurato sulla verticale) su tre giorni consecutivi di precipitazione, funzione della zona considerata (ovvero del Comune), del tempo di ritorno T e della quota media della zona di distacco z. La variabile DH3gg(T,z) è direttamente fornita dall'applicativo (vedi “CALCOLO DEI VALORI DI PROGETTO”);

  • Hsd è l’altezza (misurata sulla verticale) di neve trasportata dal vento;

  • f(q) è una funzione decrescente della pendenza media della zona di distacco, q,  avente la seguente espressione:

 

b) Calcolo dell'altezza utile delle opere di ritenuta

Conformemente alle indicazioni fornite dalle Direttive per la costruzione delle opere di premunizione valangaria in zona di distacco (1990/2000), nel seguito richiamate più semplicemente come Direttive, il tool di supporto per il calcolo dell'altezza utile di un'opera di ritenuta, indicata con Dk e rappresentativa della distanza misurata perpendicolarmente al pendio tra il bordo superiore della superficie di appoggio offerta dall'opera ed il terreno, utilizza la seguente relazione (vedi Art.16 e Art.20 delle Direttive):

dove:

  • q è la pendenza media del versante su cui si devono realizzare le opere di ritenuta;
  • Hk è l’altezza dell'opera, definita come la distanza misurata verticalmente tra il bordo superiore della superficie di appoggio offerta dall'opera e il terreno (vedi Art.18 delle Direttive). Ai sensi dell'Art.19 delle Direttive il valore minimo ammissibile per Hk deve corrispondere a quello all'altezza estrema della neve prevedibile sul posto:

da cui segue che:

L'altezza estrema Hestr è definita (Art.15 delle Direttive) come il valore massimo prevedibile dell'altezza massima della neve su un arco di diversi anni sul posto dell'opera da costruire. Il calcolo dell'altezza estrema della neve da tenere in considerazione sul posto delle opere, Hestr, è effettuabile a partire dalla media delle altezze estreme della neve, , mediante il procedimento di cui all'Art.17 delle Direttive.

La media dell'altezza estrema della neve  relativa ad una data quota e per un fissato tempo di ritorno (che nelle Direttive è fissato pari a cento anni, vedi Art.17) corrisponde alla variabile nivometrica Hs, fornita direttamente dall'applicativo per la zona, la quota (z) ed il tempo di ritorno (T) di interesse (vedi “CALCOLO DEI VALORI DI PROGETTO”).

Il corretto calcolo di Hestr a partire dai valori stimati di  (ovvero di Hs) richiede l'effettuazione di osservazioni dell'altezza del manto nevoso nei posti in cui si dovranno realizzare le opere, da effettuarsi mediante campagne di misura possibilmente realizzate sull'arco di diversi anni (vedi Art.17 delle Direttive). Qualora tali campagne sperimentali non risultassero attuabili, sarà cura del progettista proporre, in relazione alle specifiche caratteristiche morfologiche, meteorologiche e nivometriche del sito oggetto di intervento, la correzione che dal valore stimato di  consente di passare al valore di Hestr. A tal proposito si segnala che il tool per la stima dell'altezza utile di un'opera di ritenuta Dk contenuto nell’applicativo utilizza le seguenti ipotesi di calcolo: a) valore di Hk pari al minimo ammissibile (  ); b) valore dell'altezza estrema sul posto dell'opera da costruire coincidente con quello medio delle altezze estreme della neve (  ), ipotesi quest’ultima che – fatte salve zone di distacco soggette a sovraccarichi di natura eolica – si ritiene conduca generalmente ad un dimensionamento cautelativo delle opere di ritenuta (Regione Autonoma Valle d'Aosta, 2013).

 

 

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Direttive per la costruzione delle opere di premunizione valangaria in zona di distacco, 1990/2000. UFAFP (Direzione Federale per le Foreste) - FNP (Istituto Federale per lo Studio della Neve e delle Valanghe); Distribuzione EDMZ (Ufficio Centrale Federale degli Stampati e del Materiale), Berna.

Salm, B., Burkard, A., and Gubler, H.U. 1990. “Berechnung von Fliesslawinen; eine Anleitung für Praktiker mit Beispielen. Mitteilungen des Eidgenössischen Institutes für Schnee und Lawinenforschung, No. 47, Davos.

Regione Autonoma Valle d'Aosta, 2013, Rapporto Tecnico “Raccolta ed analisi dei dati di altezza di neve al suolo relativi alle zone di distacco delle valanghe”, Cooperazione transfrontaliera Italia/Svizzera 2007-2013, Progetto Strategico “STRADA”, Sottoprogetto: “Aggiornamento e integrazioni tecnico-metodologiche allo studio degli innevamenti sul territorio valdostano”

 

Requisiti di sistema

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