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1. Ambiente e Territorio

Area naturale protetta
Territorio sottoposto ad uno speciale regime di tutela e di gestione in cui siano presenti formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, e biologiche rilevanti dal punto di vista naturalistico ed ambientale e nel quale sono compresi i parchi naturali e le riserve naturali.

Parchi naturali regionali
Sistema territoriale che, per valori naturali, scientifici, storico-culturali e paesaggistici di particolare interesse è organizzato e gestito in modo da: conservare e migliorare l'ambiente naturale e le sue risorse, promuovere la cultura naturalistica e perseguire uno sviluppo economico sociale e culturale mediante attività eco compatibili.

Parchi nazionali
Aree terrestri, fluviali, lacuali che contengono uno più ecosistemi intatti e parzialmente inalterati da interventi antropici, una o più trasformazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche, di rilievo internazionale o nazionale per valori naturalistici, scientifici, estetici.

Raccolta differenziata
Raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee compresa la frazione organica umida, destinate al riutilizzo, al riciclo e al recupero di materia. La frazione organica umida è raccolta separatamente o con contenitori a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti biodegradabili certificati.

Rifiuti speciali
Sono rifiuti speciali: a) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali; b) i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti pericolosi che derivano dalle attività di scavo, fermo restando quanto disposto dall’articolo 186 del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006; c) i rifiuti da lavorazioni industriali, fatto salvo quanto previsto dall’art. 185, comma 1, lettera i; d) i rifiuti da lavorazioni artigianali; e) i rifiuti da attività commerciali; f) i rifiuti da attività di servizio; g) i rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi; h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie; i) i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti; l) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti; m) il combustibile derivato da rifiuti; n) i rifiuti derivanti dalle attività di selezione meccanica dei rifiuti solidi urbani.

Riserve naturali
Territorio caratterizzato da elevati contenuti naturali e gestito con le finalità già indicate per i parchi naturali ove la conservazione è prevalente rispetto le attività di sviluppo.

Sismicità
Alla base della classificazione di sismicità vi é la possibilità del verificarsi di un terremoto nel territorio considerato. Nel grado di sismicità "non classificate" sono compresi sia i comuni dove la sismicità é assente sia quelli per i quali le attuali analisi non consentono alcun procedimento di classificazione.

Siti di importanza comunitaria (Sic)
Designati ai sensi della direttiva n. 92/43/Cee sulla conservazione degli habitat naturali e semi-naturali e della flora e della fauna selvatiche (direttiva “Habitat”), sono costituiti da aree naturali, geograficamente definite e con superficie delimitata, nelle quali siano applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e/o delle specie della flora e della fauna per cui l’area naturale è designata.

Superficie forestale
Somma della superficie forestale boscata e della superficie forestale non boscata

Zona altimetrica
Ripartizione del territorio in zone omogenee derivanti dall’aggregazione di comuni contigui sulla base di valori di soglia altimetrici. Si distinguono zone altimetriche di montagna, di collina e di pianura.

Zona altimetrica di collina
Il territorio caratterizzato dalla presenza di diffuse masse rilevate aventi altitudini, di regola, inferiori a 600 metri nell'Italia Settentrionale e 700 metri nell'Italia Centro-Meridionale ed Insulare. Eventuali aree di limitata estensione aventi differenti caratteristiche, intercluse, si considerano comprese nella zona di collina.

Zona altimetrica di montagna
Il territorio caratterizzato dalla presenza di notevoli masse rilevate aventi altitudini, di norma, non inferiori a 600 metri nell'Italia Settentrionale e 700 metri nell'Italia Centro-Meridionale e Insulare. Gli anzidetti livelli altitudinali sono suscettibili di spostamento in relazione ai limiti inferiori delle zone fitogeografiche dell'Alpinetum, del Picetum e del Fagetum, nonchè in relazione ai limiti superiori delle aree di coltura in massa della vite nell'Italia settentrionale e dell'olivo nella Italia centro-meridionale e Insulare. Le aree intercluse fra le masse rilevate, costituite da valli, altipiani e d analoghe configurazioni del suolo, s'intendono comprese nella zona di montagna.

Zona altimetrica di pianura
Il territorio basso e pianeggiante caratterizzato dall'assenza di masse rilevate. Si considerano nella zona di pianura anche le propaggini di territorio che nei punti più discosti dal mare si elevino ad altitudine, di regola, non superiore ai 300 metri, purché presentino nell'insieme e senza soluzione di continuità, inclinazione trascurabile rispetto al corpo della zona di pianura. Si escludono dalla pianura i fondovalle aperti ad essa oltre l'apice delle conoidi fluviali ancorché appiattite e si escludono, altresì, le strisce litoranee pianeggianti di modesta estensione. Eventuali rilievi montagnosi o collinari, interclusi nella superficie pianeggiante e di estensione trascurabile, si considerano compresi nella zona di pianura.

Zone di protezione speciale (Zps)
Designate ai sensi della direttiva n. 79/409/Cee, sono costituite da territori idonei per estensione e/o localizzazione geografica alla conservazione delle specie di uccelli di cui all’allegato I della direttiva, concernente la conservazione degli uccelli selvatici.


2. Popolazione

In questa sezione vengono riportati i risultati delle rilevazioni ed elaborazioni curate in prevalenza dall’Istat (direttamente o con la collaborazione degli uffici della Regione Piemonte, come nel caso della rilevazione “Popolazione residente per sesso, età e stato civile”) appartenenti all’area “Popolazione e società” del Programma Statistico Nazionale. Le rilevazione sono di carattere totale e di tipo indiretto, traggono cioè origine da archivi e/o documenti amministrativi presenti presso gli organi di rilevazione (ad esempio uffici anagrafe e stato civile).

Popolazione residente, movimento naturale e migratorio
L'anagrafe della popolazione residente presso ciascun comune del territorio costituisce la fonte per il calcolo della popolazione stessa e per il relativo movimento, costituito dal movimento naturale (iscrizioni per nascita e cancellazioni per morte) e dal movimento migratorio (iscrizioni e cancellazioni per trasferimento di residenza).
La popolazione residente è costituita dalle persone - sia di cittadinanza italiana, sia straniera - dimoranti abitualmente nel territorio della Repubblica, anche se temporaneamente assenti. Per obbligo di legge tali persone debbono essere iscritte nell'anagrafe esistente presso ciascun Comune. I trasferimenti da un Comune ad un altro decorrono dal giorno della richiesta di iscrizione nel Comune di nuova dimora abituale, ma vengono rilevati quando la pratica migratoria, di ritorno dal Comune di cancellazione, risulta definita. I trasferimenti da e per l’estero sono rilevati nel momento in cui, rispettivamente, viene richiesta l’iscrizione o la cancellazione. Non cessano di appartenere alla popolazione residente le persone temporaneamente dimoranti, in altro Comune o all’estero, per l’esercizio di occupazioni stagionali o per causa di durata limitata.
La popolazione presente è costituita dalle persone presenti nel Comune ad una certa data ed aventi in esso dimora abituale, nonché dalle persone presenti nel Comune alla stessa data, ma aventi dimora abituale in altro Comune o all'estero.
Il numero dei nati della popolazione residente è dato dalle nascite che avvengono nello stesso Comune di residenza della madre, in Comuni diversi da quello di residenza della madre, all'estero da persone iscritte nel registro dei residenti. Analogamente il numero dei morti relativo alla popolazione residente è dato dai decessi avvenuti nello stesso Comune di residenza, dai decessi avvenuti in Comuni diversi da quelli di residenza (atti trascritti), dai decessi avvenuti all'estero di persone ancora iscritte in anagrafe (atti trascritti dall'estero).
Il movimento migratorio per ciascun comune è determinato dalle iscrizioni in anagrafe di persone da altri comuni o dall’estero o per altri motivi e dalle cancellazioni dall’anagrafe per destinazione altri comuni, estero o per altri motivi.
Le caratteristiche delle persone iscritte per trasferimento di residenza vengono rilevate (età, sesso, condizione professionale, settore di attività economica, luogo di provenienza) attraverso la rilevazione ”Iscrizioni e cancellazioni all’anagrafe per trasferimenti di residenza”. L'ammontare della popolazione residente alla fine dell'anno è ottenuto, per ciascun Comune, dal saldo algebrico derivante dal seguente calcolo:
La popolazione finale (alla fine di un anno) è uguale alla popolazione iniziale (all'inizio dell'anno) più i nati (nell'anno) meno i morti (nell'anno) più gli iscritti (nell'anno) da altri Comuni, dall’estero estero e per altri motivi, meno i cancellati (nell'anno) verso altri comuni, per l’estero e per altri motivi; quanto sopra vale anche separatamente per maschi e femmine. Il dato viene trasmesso dai comuni attraverso la rilevazione: “Movimento e calcolo della popolazione residente annuale” curata con il mod. Istat P.2.
Periodicamente le anagrafi dei comuni vengono allineate e rettificate sulla base del dato risultante dal Censimento della popolazione, che ha primariamente la funzione di stabilire la popolazione legale, presente e residente, ad una certa data. L’allineamento avviene aggiungendo al dato censuario definitivo i saldi naturale e migratorio relativi al periodo intercorrente tra la data di censimento e la fine dell'anno corrente.
Di fonte anagrafica comunale è anche la rilevazione: “Popolazione residente per sesso, anno di nascita e stato civile” (POSAS), che fornisce informazioni sulla struttura demografica della popolazione. Per quanto riguarda lo stato civile, non è presente la condizione di "separato/a" in quanto, ai fini anagrafici, la separazione non comporta l'uscita dalla condizione di "coniugato/a".

Caratteristiche dei matrimoni, dei divorzi, delle nascite e delle morti
La rilevazione mensile “Eventi demografici di stato civile” effettuata attraverso il mod. Istat D.7A consente di conoscere a livello comunale il numero di nascite secondo sesso, vitalità, filiazione, il numero di decessi e di matrimoni celebrati secondo tipo di rito.
I dati relativi ai matrimoni secondo le caratteristiche socio-demografiche degli sposi sono rilevati dall'Istat attraverso le schede individuali (mod. Istat D3) che vengono compilate dall'Ufficio dello Stato Civile del Comune nel quale il matrimonio è stato celebrato, in conformità alle norme contenute nel Decreto 9 luglio 1939 n°1238 sull'ordinamento dello Stato Civile e alle successive disposizioni legislative.
I dati relativi a separazioni e divorzi riguardano i procedimenti esauriti nell'anno di riferimento, cioè sia quelli omologati senza sentenza, sia quelli accolti con sentenza; vengono elaborati i modelli di rilevazione redatti dalla Cancelleria del Tribunale presso il quale il procedimento è stato definito.
L’età media alla separazione è la media delle età alla separazione ponderata con i quozienti specifici di separazione del separato/a.
L’età media al divorzio è la media delle età al divorzio ponderata con i quozienti specifici di divorzialità.
L’età media al matrimonio dei divorziati è la media delle età al matrimonio dei divorziati ponderata con i quozienti specifici di nuzialità del divorziato/a.
La nuzialità (tasso di) è il rapporto tra il numero di matrimoni celebrati nell’anno e l’ammontare medio della popolazione residente (per 1000); il tasso di nuzialità totale è invece la somma dei quozienti specifici di nuzialità degli sposi calcolati rapportando, per ogni età tra i 16 ed i 49 anni, il numero di matrimoni all’ammontare medio annuo della popolazione, moltiplicato per 1000.

Comportamenti riproduttivi e Indicatori demografici
La “Rilevazione degli iscritti in anagrafe per nascita” attraverso il modello Istat P.4 è stata attivata dall’Istat a partire il 1° gennaio 1999 e permette la conoscenza a livello territoriale comunale (e per sezione censuaria) delle nascite classificabili secondo le seguenti variabili: sesso del nato, data di nascita (del nato), luogo di nascita, cittadinanza (del nato), età della madre (singolo anno di) e coorte, età del padre (singolo anno di) e coorte, stato civile della madre, stato civile del padre, cittadinanza della madre, cittadinanza del padre. Questa nuova rilevazione è stata istituita per consentire il calcolo dei principali indicatori di fecondità (TFT, età media alla nascita per le donne residenti nel complesso o distinte per stato civile o per cittadinanza) a livello comunale e per ambiti territoriali sovracomunali amministrativi o meno (aree metropolitane, provincia,regione e ripartizione).
Tasso di natalità: [numero di nati vivi / ammontare medio popolazione residente]*1000. Rappresenta il numero di nati vivi ogni 1000 unità di popolazione.
Tasso di mortalità: [numero di morti / ammontare medio popolazione residente]*1000. Rappresenta il numero di morti ogni 1000 unità di popolazione.
Tasso di crescita naturale: differenza tra il tasso di natalità ed il tasso di mortalità.
Tasso di immigrazione: [numero di immigrati / ammontare medio popolazione residente]*1000. Rappresenta il numero di immigrati ogni 1000 unità di popolazione.
Tasso di emigrazione: [numero di emigrati / ammontare medio popolazione residente]*1000. Rappresenta il numero di emigrati ogni 1000 unità di popolazione.
Tasso migratorio netto: [saldo migratorio / ammontare medio popolazione residente]*1000
Indice di vecchiaia: IV=[pop(>=65)/pop(0-14)]*100 è un indicatore sintetico del grado di invecchiamento della popolazione, rappresenta la capacità che hanno le generazioni fino a 14 anni nell'equilibrare quelle ultrasessantacinquenni; valori superiori a 100 indicano uno squilibrio di soggetti anziani rispetto ai più giovani.
Indice di dipendenza: ID{[pop(0-14)+pop(>=65)]/[pop(15-64)]}*100 è un indicatore demografico di importanza economica e sociale, misura la dipendenza della popolazione che si presume non autonoma per ragioni demografiche (giovani con età sotto i quindici anni e anziani con età sopra i 64 anni) rispetto alla popolazione che si presume debba sostenerli con la loro attività (individui di età che va dai 15 anni ai 64 anni).
Indice di struttura della popolazione attiva: IS=[pop(40-64)/pop(15-39)]*100 è un indicatore che misura il grado di invecchiamento della popolazione attiva rapportando le 25 generazioni di popolazione più vecchie, ancora in attività, alle 25 generazioni più giovani che saranno destinate a sostituirle. Un valore inferiore a 100 indica una popolazione nella quale la fascia di età lavorativa è giovane.
Indice di ricambio: IR=[pop(60-64)/pop(15-19)]*100 misura il rapporto tra coloro che stanno per lasciare il mondo del lavoro e coloro che vi stanno per entrare. Valori inferiori a 100 indicano un aumento della disoccupazione.
Tasso di fecondità: IF=[nati vivi/ pop.femminile(15-49)]*1000 e' un indicatore di natalità raffinato in quanto rappresenta il numero di nati vivi per 1000 donne feconde.
Tasso di fecondità totale (TFT) anche espresso come “Numero medio di figli per donna”: è dato dalla somma dei tassi specifici di fecondità (per ogni singolo anno) calcolati rapportando, per ogni età feconda (15-49 anni), il numero di nati vivi all’ammontare medio annuo della popolazione femminile.
Tassi specifici di fecondità per età della madre: rapporto tra il numero di nati vivi da donne in età x e l'ammontare della popolazione residente femminile della stessa età (per 1.000).
Numero medio di figli per donna in età 15 – 29 anni: come il precedente, ma la somma dei tassi specifici di fecondità (per singolo anno) è ristretta all'intervallo 15-29 anni
Rapporto di mascolinità: misura in percentuale il rapporto tra i sessi, ed esprime il numero di maschi per 100 femmine.
Rapporto di mascolinità alla nascita: Nati vivi residenti maschi / Nati vivi residenti femmine) * 100.
Età media: Xmedio= sommatoria (età x * pop età x)/ sommatoria pop età x con x=0,1,2,...,100 è la media delle età ponderata con l'ammontare della popolazione in ciascuna classe di età.
L’età media della donna al parto è la media ponderata delle età al parto con peso pari ai relativi quozienti specifici di fecondità (calcolato sui soli nati vivi)
Le Donne in età feconda (per 100 donne) sono date dal calcolo: (Popolazione femminile residente in età 15-49 anni / Popolazione femminile residente) * 100
L’ Indice del carico di figli per donna feconda è dato dal calcolo: (Popolazione residente in età 0-4 anni / Popolazione residente femminile in età 15-49 anni) * 100
L’ Età media del padre alla nascita: è la media delle età alla nascita di un figlio dai padri ponderata con i quozienti specifici di “fecondità” maschili.
La mortalità infantile comprende i morti nel primo anno di vita, ossia i nati vivi deceduti anteriormente al compimento del 1° compleanno, compresi quelli morti prima della registrazione della nascita.
Si definisce nato vivo il prodotto del concepimento che, una volta espulso o completamente estratto dal corpo materno, indipendentemente dalla durata della gestazione, respiri o manifesti altro segno di vita, si definisce nato morto Il decesso fetale che si verifica a partire dal 180° giorno di durata della gestazione.
Vita media (o Speranza di vita alla nascita) : numero medio di anni di vissuti da una generazione di nati.
Speranza di vita all’età x: il numero medio di anni che restano da vivere ai sopravviventi all’età x.

Statistiche della popolazione straniera
A partire dal 1993 l'Istat svolge presso tutti i Comuni la rilevazione “Movimento annuale della popolazione straniera residente e struttura per cittadinanza” attraverso il modello Istat P.3 alla data del 31.12, sugli stranieri iscritti in Anagrafe. La rilevazione fornisce notizie sui flussi annuali naturali (nati vivi, morti) e migratori (iscritti, cancellati) nonché sull'ammontare della popolazione straniera residente alla fine dell'anno, distinta per sesso e cittadinanza.
A partire dal 2002 a questa e’ stata affiancata una nuova rilevazione “Cittadini stranieri residenti per anno di nascita, sesso, cittadinanza e stato civile”, denominata Strasa, che fornisce dati sull’età e stato civile dei residenti stranieri.
Permessi di soggiorno:
Il permesso di soggiorno è un documento rilasciato dalla questura a cittadini stranieri che permette la presenza sul territorio italiano per un periodo di tempo variabile secondo il motivo di soggiorno (lavoro, famiglia, studio, asilo politico, religione eccetera).
I dati dei permessi di soggiorno sono di fonte Ministero dell’Interno, e vengono rielaborati dall’Istat per pervenire ad una quantificazione della presenza straniera regolare, osservata all’inizio di ciascun anno, mediante l’individuazione dei permessi di soggiorno che alla data di riferimento risultano in vigore e di quelli che, seppure scaduti, vengono successivamente prorogati, che pertanto sono riconducibili a cittadini stranieri da considerare regolarmente presenti.
Il cittadino straniero residente (in Italia) è una persona con cittadinanza straniera o apolide iscritta all’anagrafe di un comune italiano.

Previsioni sulla popolazione residente
Le previsioni sulla dinamica della popolazione residente sono riprese dalle ultime stime effettuate dall'Istat (http://demo.istat.it/previsioni/index.html) assumendo come anno base la data dal 1.1.2001. Le previsioni sono state elaborate dedicando grande attenzione allo studio della dinamica naturale, fecondità e sopravvivenza, ma anche tenendo conto dell’evoluzione del quadro previsivo delle migrazioni internazionali.
Le ipotesi "alta" e bassa" devono quindi considerarsi non tanto ipotesi alternative, quanto piuttosto quali "margini di oscillazione" rispetto all'ipotesi fondamentale, indicata come "centrale".
L'annuario riporta anche, per le province del Piemonte, le previsioni annuali al 2006, realizzate nell’anno 1999 con il modulo FOR.BDDE e prodotte dal Servizio Statistica dell'Ente

Nota
L’effettuazione nell’anno 2001 del 14° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni comporta la necessità di aggiornare le statistiche demografiche di fonte anagrafica comunale1, sulla base del dato di popolazione legale per ogni comune italiano calcolato da ISTAT e contenuto nel “Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 aprile 2003 , Popolazione legale della Repubblica in base al censimento del 21ottobre 2001”, pubblicato sulla GU n. 81 del 7-4-2003, Suppl. Ordinario n.54. Altre statistiche sulla popolazione e sue caratteristiche sono riportate nel Cap. 22 (Famiglie e aspetti sociali vari), Cap. 23 (Censimenti), Cap. 24 (Confronti europei) e Cap. 25 ( Dati comunali).
In particolare nel Cap. 23 sono disponibili i dati del censimento popolazione ed abitazioni 2001.
Approfondite informazioni e statistiche demografiche sono inoltre disponibili nei siti:
http://www.regione.piemonte.it/stat/index.htm
http://www.regione.piemonte.it/stat/bdde/index.htm
http://demo.istat.it
http://www.istat.it 1
1 Confronto censimento-anagrafe
“ La revisione e l’aggiornamento degli archivi anagrafici dei residenti di ciascun comune è tra gli obiettivi base del Censimento della popolazione. Spetta all’ufficio di censimento comunale confrontare i dati anagrafici comunicati nella prima parte del questionario con quanto risulta nella banca dati dell’anagrafe comunale.
Le anagrafi vengono aggiornate attraverso i dati di ciascun componente del nucleo familiare risultanti dal questionario. Le rettifiche sono apportate, previo accertamento del comune, direttamente dai responsabili dell’ufficio anagrafico come previsto dalla legge.
Nella fase di verifica definitiva dei questionari verrà controllato nuovamente che tutte le famiglie in elenco siano state censite e che nessuna famiglia sia censita due volte perché risulta residente in due diversi indirizzi.
A partire da questo censimento, il Ministero dell’interno, in base al regolamento anagrafico della popolazione residente, ha autorizzato la cancellazione dagli elenchi di quanti che siano risultati irreperibili nell’ultimo censimento e siano nuovamente tali in occasione dell’accertamento 2001
L’art. 46 del regolamento anagrafico emanato con D.P.R. 223/89 stabilisce che i comuni hanno il compito di aggiornare e revisionare le anagrafi della popolazione residente sulla base delle notizie, raccolte con apposito modello, in occasione del Censimento generale della popolazione.
Le istruzioni per la revisione delle anagrafi vengono impartite dall’Istat, d’intesa con il Ministero dell’interno, secondo le modalità stabilite dalla circolare n. 15 del 10 luglio 2001.”
(estratto da: http://censimenti.istat.it/html/pop_home.asp)



3. Sanità

Degente
Persona ricoverata in un istituto di cura, cioè una persona che occupa un posto letto per un certo periodo di tempo (degenza) al fine di sottoporsi ad opportune prestazioni medico- chirurgiche e per la quale viene compilata un cartella clinica,

Degenza
Il periodo durante il quale una persona è ricoverata in un istituto di cura.

Dimissione ospedaliera
L'atto del dimettere un paziente da un istituto di cura a conclusione di un periodo di degenza. La dimissione corrisponde all'ultimo contatto con la struttura in cui si è svolto il ciclo assistenziale. La data di dimissione viene registrata sulla cartella clinica e sulla Scheda di dimissione ospedaliera.

Interruzione volontaria di gravidanza (IGV)
Intervento operativo da parte di un medico specialista che mira a rimuovere il prodotto del concepimento ed i suoi annessi con la conseguente interruzione della gravidanza.

Istituto di cura
Struttura residenziale attrezzata per l’accoglienza e l’assistenza a tempo pieno di pazienti per fini diagnostici, curativi, riabilitativi,. Ai sensi del D.M. 6/9/1988 Del Ministero della Sanità ogni istituto possiede un codice identificativo. Con l’espressione istituto di cura si indica una delle seguenti tipologie specifiche:
• Ospedale a gestione diretta, costituito in azienda ai sensi dell’art.4, comma 1 del D.L. 502/92;

Malattie infettive
Malattie suscettibili di diffusione per contagio in forma diretta o indiretta raggruppate in 5 classi.
Malattie per le quali si richiede la segnalazione immediata perché rivestono particolare interesse.
Malattie rilevanti perché ad elevata frequenza e/o passibili di intervento di controllo.
Malattie per le quali sono richieste particolari documentazioni.
Malattie per le quali alla segnalazione del singolo caso da parte del medico deve seguire la segnalazione dell’USL solo quando si verifichino focolai epidermici.
Malattie infettive e diffusive notificate all’USL e non comprese nelle classi precedenti

Personale sanitario ausiliario
Personale ospedaliero costituito dal personale infermieristico e dal personale con funzioni di riabilitazione.

Ricovero ordinario
L'ammissione in ospedale con pernottamento (il paziente vi trascorre almeno una notte).

Ricovero ospedaliero
L'ammissione in un istituto di cura, vale a dire in una struttura residenziale dotata di medici professionisti e di servizi sanitari per l'assistenza medica e infermieristica, la diagnosi, la cura e la riabilitazione dei degenti.

Tasso di utilizzo
Rapporto fra le giornate di degenza effettive e quelle potenziali (posti letto disponibili per l’intero periodo di rilevazione) per 100.



4. Assistenza e Previdenza

Frequenza relativa d’infortunio (x 1000 addetti)
Rapporto tra eventi lesivi indennizzati (integrati per tenere conto dei casi non ancora liquidati) e numero degli esposti.

Infortuni sul lavoro
Le norme legislative sull'assicurazione obbligatoria degli infortuni sul lavoro e le malattie professionali prevedono che debbano essere denunciati all'INAIL gli infortuni sul lavoro da cui siano colpiti i lavoratori (dipendenti ed autonomi) e che siano stati prognosticati non guaribili entro tre giorni.

Malattie professionali
Il datore di lavoro deve trasmettere all'Istituto assicuratore la denuncia delle malattie professionali - corredata da certificato medico - entro i cinque giorni successivi a quello nel quale il lavoratore dipendente ha comunicato la manifestazione della malattia. La denuncia di malattia professionale può essere presentata direttamente dal tecnopatico qualora non svolga attività lavorativa dipendente.
Dette malattie sono classificate come malattie non tabellate e comprendono anche quelle malattie per i quali non sussistono i requisiti per l'erogazione da parte dell'Istituto delle prestazioni previste; proprio la mancanza di prestazioni economiche è il motivo per cui non sono acquisite le informazioni sull'attività o sulla lavorazione svolta dal datore di lavoro.

Pensione IVS
Gestione per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti.
Pensione spettante a coloro che abbiano raggiunto l’età pensionabile e possiedano i requisiti richiesti dalla legge e ai superstiti di un lavoratore che muore in attività di servizio senza essere titolare di alcuna pensione.

Pensione
Prestazione di denaro periodica e continuativa erogata individualmente da enti pubblici e privati in seguito a: raggiungimento di una determinata età, maturazione di anzianità di versamenti contributivi, mancanza o riduzione della capacità lavorativa per menomazione congenita e sopravvenuta, morte della persona protetta e particolare benemerenza verso il Paese.

Pensione “sociale”
Pensione assistenziale concessa ai cittadini italiani residenti in Italia, con più di 65 anni, sprovvisti di reddito e di pensione. Dal 1° gennaio 1996 è stata sostituita dall’assegno sociale

5. Giustizia

Autorita’ Giudiziaria
L’autorità preposta alla amministrazione della giustizia penale,civile ed amministrativa.

Azione Penale
L’attività esercitata dal Pubblico Ministero quando non sussistono i presupposti per la richiesta di archiviazione della notizia di reato (Codice di procedura penale).

Centri Diagnostici Terapeutici
Le strutture sanitarie operanti presso gli Istituti penitenziari.

Condannato
La persona sottoposta a giudizio e condannata con sentenza divenuta definitiva.

Contravvenzione
Il reato per il quale è prevista la pena principale dell’arresto e dell’ammenda e una serie di pene accessorie (es.: sospensione dall’esercizio di una professione o di un’arte) (Codice di procedura penale).

Corte d’appello
Ha sede in ogni capoluogo di distretto; è organo collegiale e si articola in sezioni civili e penali. Ha competenza in materia civile e penale a giudicare delle impugnazioni avverso le sentenze appellabili del Tribunale. Ha inoltre anche competenza diretta in alcune materie, quali riconoscimento di sentenze straniere, riabilitazioni, ecc. In ogni Corte di appello è costituita una sezione speciale per i minorenni, che giudica sull’appello delle decisioni dei tribunali dei minorenni sia in sede civile che penale. Un’altra sezione speciale funziona da Corte di assise di appello e giudica sugli appelli avverso le sentenze della Corte di assise.

Criminalità organizzata
Omicidi per mafia, camorra o 'ndrangheta, attentati dinamitardi o incendiari, incendi dolosi, furti di merci su veicoli commerciali e rapine gravi (rapine in banche, in uffici postali, in gioiellerie, a rappresentanti di preziosi, a trasportatori di valori bancari e postali, di automezzi trasportanti merci con targa italiana e straniera). Ogni delitto è stato poi ponderato per la rispettiva pena media edittale.

Delitto
Il reato per il quale è prevista la pena principale della reclusione e della multa e una serie di pene accessorie (es.: interdizione dai Pubblici Uffici) (Codice di procedura penale).

Denunciati per i quali e’ iniziata l’azione penale
Per i delitti di autore noto, sono coloro nei confronti dei quali il Pubblico Ministero esercita l’azione penale formulando formale imputazione ovvero richiesta di rinvio a giudizio.

Entrati dallo stato di liberta’
I condannati, gli internati, gli imputati ed i fermati, cioè tutti coloro che dallo stato di libertà passano ad un qualsiasi regime penitenziario.

Fallimento
La procedura giudiziaria mediante la quale il patrimonio di un imprenditore insolvente viene sottratto alla sua disponibilità e destinato alla soddisfazione paritaria dei creditori, nella misura massima concretamente possibile (R.D. 16 marzo 1942 n. 267).

Indice di criminalità diffusa
Rapporto percentuale tra furti e rapine meno gravi (abigeato, borseggio, scippo, furti in uffici pubblici, in negozi, in appartamenti, auto in sosta, in ferrovia, di opere d'arte e materiale archeologico, di merci su automezzi pesanti, di autoveicoli, altri furti e altre rapine) sul totale dei delitti.

Indice di criminalità violenta
La definizione di delitto "violento" comprende: i delitti per strage, gli omicidi dolosi, gli infanticidi, gli omicidi preterintenzionali, i tentati omicidi, le lesioni dolose, le violenze sessuali, i sequestri di persona, gli attentati dinamitardi e/o incendiari, le rapine (gravi e meno gravi).

Istituti di prevenzione e di pena
I penitenziari dove viene scontata la detenzione sia in custodia cautelare che in esecuzione di pena a seguito di condanna definitiva (Ordinamento penitenziario).

Protesto
L’atto formale con il quale viene constatato il rifiuto dell’accettazione della cambiale–tratta da parte del trattario o il mancato pagamento della cambiale o dell’assegno bancario (Codice civile).

Reato
Il delitto o contravvenzione previsto dal Codice penale e dalle leggi speciali in materia penale (Codice penale)

Reclusione
La misura detentiva prevista per gli autori dei delitti (Codice di procedura penale).

Semiliberi
I detenuti che usufruiscono della misura della semilibertà che consiste nella concessione di trascorrere parte del giorno fuori dell’Istituto penitenziario per partecipare ad attività lavorative, istruttive o comunque utili al reinserimento sociale (Ordinamento penitenziario).

Suicidi
Dati rilevati a mezzo di schede individuali, compilate dagli uffici della Polizia di Stato e dai Comandi dei Carabinieri in base a informazioni contenute nel rapporto o verbale di denuncia di suicidio o tentativo di suicidio che viene trasmesso all'autorità giudiziaria.

Tribunale
L’organo collegiale articolato, di regola, in sezioni civili e penali. Il Tribunale ha competenza, in primo grado, per le cause inerenti imposte e tasse (salvo che appartengano alla giurisdizione delle Commissioni tributarie), stato e capacità delle persone (salvo che siano di competenza del Tribunale dei minorenni), diritti onorifici, querela di falso, alcuni casi di contenzioso elettorale e amministrativo, separazioni personali dei coniugi e scioglimenti dei matrimoni, cause di valore indeterminabile. In secondo grado è organo di appello delle sentenze pronunciate in primo grado dal Giudice di pace e dal Pretore. In campo penale il tribunale è competente in primo grado per le cause non di competenza del Pretore, del Tribunale per i minorenni e della Corte di assise. Presso il Tribunale è stato istituito l’Ufficio del Giudice per le indagini preliminari. Una sezione speciale dei Tribunali costituisce la Corte di assise, organo collegiale cui è attribuita una speciale competenza per i delitti più gravi (strage, attentato, omicidio, spionaggio,ecc.).
Con il D.L. n. 51 del 19 febbraio 1998 (norme in materia di istituzione del giudice unico di primo grado) il Tribunale diventa ufficio giudiziario unico di primo grado a partire dal 2 giugno 1999.

Tribunale Amministrativo Regionale (Tar)
L’organo di giustizia amministrativa di primo grado, avente sede nei capoluoghi di regione. Il Tribunale amministrativo regionale decide in genere sui ricorsi per incompetenza, per eccesso di potere o per violazione di legge contro atti o provvedimenti emessi dagli organi periferici e centrali dello Stato e dagli Enti pubblici, sia con sede nella Circoscrizione del Tribunale amministrativo regionale, sia a carattere ultraregionale. Le materie vengono definite in particolare dalla legge istitutiva.

Tribunale Per I Minorenni
L’organo giudiziario costituito in ogni capoluogo di distretto di Corte di appello. In materia civile ha competenza esclusiva nell’adozione di minorenni. In materia penale è competente per tutti i reati commessi dai minori di diciotto anni che, secondo le leggi vigenti, siano di competenza dell’autorità giudiziaria. Presso il Tribunale per i minorenni è stato istituito l’Ufficio del Giudice per le indagini preliminari che, in caso di udienza preliminare, si configura come Giudice per l’udienza preliminare.

Ufficio Giudiziario
L’organismo dotato di specifica competenza per grado, materia e territorio in campo giudiziario.

Usciti In Liberta’
Coloro che per effetto dei diversi motivi previsti dalla legge passano dalla detenzione.



6. Istruzione

Classi/Sezioni
Raggruppamento di alunni sulla base di criteri stabiliti dall’istruzione scolastica. Nella scuola dell’infanzia le sezioni corrispondono alle classi.

Diploma conclusivo di Stato (ex Diploma di maturità)
Il titolo di studio conseguito al termine di un corso di scuola secondaria superiore della durata di 4 o 5 anni e che consente l'iscrizione a corsi di istruzione superiore.

Diploma universitario
Il titolo di studio conseguito al termine di un corso di diploma universitario o di una scuola diretta a fini speciali della durata di 2 o 3 anni (detta anche laurea breve).

Immatricolati
Gli iscritti per la prima volta al primo anno di un corso di laurea o di diploma universitario

Laurea (diploma di)
Il titolo di studio che si consegue dopo aver completato un tradizionale corso di laurea (di durata dai 4 ai 6 anni); un corso di laurea di primo livello (della durata di 3 anni); un corso di laurea di secondo livello (della durata di 2 anni).

Licenza di scuola secondaria di primo grado (ex licenza di scuola media inferiore)
Titolo di studio che si ottiene con il superamento degli esami al termine del ciclo della scuola secondaria di primo grado. A partire dall’anno scolastico 2004/2005, a seguito della riforma dei cicli scolastici, è stato soppresso l’esame conclusivo della scuola primaria (con il superamento del quale si conseguiva la licenza elementare).

Tasso di passaggio
Il rapporto tra coloro che completano un livello di istruzione e gli iscritti, al netto dei ripetenti, al primo anno del livello successivo, nel seguente anno scolastico (o accademico).

Tasso di scolarità e di iscrizione
Il rapporto tra gli studenti iscritti al livello di istruzione considerato e la popolazione residente appartenente alla corrispondente classe teorica di età (per 100). Per la scuola secondaria superiore l'età teorica considerata è 14-18 anni, per l'università è 19-25.



7. Cultura e Sport

Abbonamento
Tipo di contratto per cui, generalmente, al corrispettivo dovuto per una determinata prestazione o servizio a carattere periodico è praticato uno sconto in vista del pagamento anticipato e dell'impegno a valersi per un determinato tempo di quel servizio o di quella prestazione.

Biblioteca
Organismo o parte di esso, il cui scopo principale è quello di conservare una raccolta e di facilitare, tramite i servizi del personale, l'uso dei documenti richiesti per soddisfare esigenze informatiche, ricerca, educazione o svago degli utenti.

Libro
Documento a stampa non periodico in forma codificata (Norma UNI/ISO 2789,2.1 biblioteche).

Monumento
Opera architettonica o scultorea o area di particolare interesse dal punto di vista artistico, storico, etnologico e/o antropologico

Museo
Istituzione culturale permanente accessibile al pubblico che ricerca, acquisisce, conserva, studia, espone, e valorizza testimonianze materiali di civiltà.

Opera editoriale
Opera non periodica composta da uno o più volumi e pubblicata in tutto o in parte nel corso dell'anno. Comprende i libri (romanzi, rosa, gialli) anche se diffusi con cadenza periodica e con numerazione progressiva, attraverso le rivendite dei giornali o altri canali. Non comprende, invece, le pubblicazioni edite in serie continua sotto uno stesso titolo, con una numerazione progressiva o con una diversa data che contraddistingue i singoli numeri della serie (riviste o simili).

Tiratura
Numero di copie stampate di un’opera libraria.



8. Lavoro

Diverse voci riportate sono state tratte dal glossario ISTAT pubblicato all’indirizzo Internet http://www.istat.it/cgi-bin/glossario/indice.pl. I dati compresi in questa sezione dell’Annuario derivano principalmente dalla rilevazione campionaria sulle forze di lavoro che costituisce la principale fonte statistica sul mercato del lavoro italiano. La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro, condotta continuativamente dal 1959, è stata profondamente ristrutturata a partire dal 2004 negli aspetti contenutistici, definitori, tecnici ed organizzativi. La rilevazione consente nell’arco di un anno di acquisire informazioni su oltre 300 mila famiglie residenti in 1.246 comuni italiani, per un totale di circa 800 mila individui, l'1,4 per cento della popolazione complessiva nazionale. In particolare, i principali cambiamenti introdotti nel 2004 riguardano la periodicità dell’indagine, non più svolta in una specifica settimana per ciascun trimestre ma distribuita su tutte le settimane dell'anno; i criteri di classificazione degli individui secondo la condizione professionale; l’ampliamento dei contenuti informativi; il ricorso ad una rete di rilevazione professionale, composta da oltre 300 rilevatori; l'utilizzo di tecniche computer-assisted in sostituzione dei tradizionali modelli di rilevazione cartacei; l’attivazione di un complesso sistema informativo-informatico che supporta lo svolgersi dell’indagine dalla gestione delle interviste al monitoraggio della qualità del lavoro sul campo, all’acquisizione per via telematica dei nominativi delle famiglie dai comuni del campione alla gestione amministrativa della rete di rilevazione.

Attività economica (classificazione della)
Classificazione che distingue le unità di produzione secondo l’attività da esse svolta e finalizzata all'elaborazione di statistiche di tipo macroeconomico, aventi per oggetto i fenomeni relativi alla partecipazione di tali unità ai processi economici. La classificazione è organizzata in sezioni, sottosezioni, divisioni, gruppi, classi e categorie. A partire da gennaio 2008 l'Istat adotterà la nuova classificazione delle attività economiche Ateco 2007, che scaturisce da una revisione completa della precedente e dall'esigenza di avere un’unica classificazione di riferimento a livello mondiale definita in ambito ONU.

Cassa integrazione guadagni (Cig)
Strumento attraverso il quale lo Stato interviene a sostegno delle imprese che, a causa delle situazioni di crisi o difficoltà tipizzate dalla legge, sono costrette, momentaneamente, a contrarre o sospendere la propria attività. L'intervento consiste nell'erogazione gestita dall'Inps di una indennità sostitutiva della retribuzione in favore dei dipendenti sospesi dal lavoro o sottoposti a riduzione di orario.

I Centri pubblici per l'impiego (CPI)
sono le principali strutture che erogano servizi per l'impiego e dipendono dalle Province, sulla base di quanto disposto dal D.Lgs. 469/97, che ha delegato agli Enti territoriali il collocamento e le politiche attive per il lavoro. I CPI hanno preso il posto degli uffici di collocamento, rispetto ai quali non si limitano alla sola gestione dell'anagrafe dei lavoratori ma forniscono anche servizi personalizzati. Il loro obiettivo è da un lato di migliorare le possibilità di accesso dei disoccupati al mondo del lavoro, dall'altro di assistere le imprese, attraverso attività di mediazione e incontro domanda/offerta, utilizzando la Borsa nazionale del lavoro.

Conflitto di lavoro
Vertenza tra i datori di lavoro e i prestatori d’opera che dà luogo a una temporanea sospensione dell'attività lavorativa e/o astensione collettiva dal lavoro provocata da motivi sia inerenti che estranei al rapporto di lavoro.

Contratti collettivi nazionali di lavoro
Accordi e contratti stipulati tra le organizzazioni dei datori di lavoro e le organizzazioni sindacali dei lavoratori, con riferimento ai diversi comparti di attività economica.

Dipendente (lavoratore)
Persona che svolge la propria attività lavorativa in un'unità giuridico-economica e che è iscritta nei libri paga dell'impresa o istituzione, anche se responsabile della sua gestione.
Sono considerati lavoratori dipendenti:
- i soci di cooperativa iscritti nei libri paga;
- i dirigenti, i quadri, gli impiegati e gli operai, a tempo pieno o parziale;
- gli apprendisti;
- i lavoratori a domicilio iscritti nei libri paga;
- i lavoratori stagionali;
- i lavoratori con contratto di formazione e lavoro;
- i lavoratori con contratto a termine;
- i lavoratori in cassa integrazione guadagni;
- gli studenti che hanno un impegno formale per contribuire al processo produttivo in cambio di una remunerazione e/o formazione. In alcune fonti viene utilizzata una definizione diversa, che non comprende, ad esempio, i dirigenti.

Dirigente
Prestatore d'opera subordinato che, quale alter ego dell'imprenditore, è preposto alla direzione di una intera organizzazione aziendale o anche di una branca rilevante e autonoma di questa, ed esplica le sue mansioni con generale supremazia e con ampi poteri di autonomia e di determinazione.

Disoccupato di lungo periodo
Persona in cerca di occupazione da almeno dodici mesi.

Forze di lavoro
Comprendono le persone occupate e quelle in cerca di occupazione (disoccupate).

Impiegati
Dipendenti (vedi definizione) a cui è assegnata l'esplicazione continuativa e sistematica di un'attività di concetto o di ordine, diretta a sostituire, integrare o comunque coadiuvare quella dell'imprenditore nella funzione dell'organizzazione e controllo per il conseguimento delle finalità dell'impresa.

Indipendente (lavoratore)
Persona che svolge la propria attività lavorativa in un'unità giuridico-economica senza vincoli di subordinazione. Sono considerati lavoratori indipendenti:
- i titolari, soci e amministratori di impresa o istituzione, a condizione che effettivamente lavorino nell'impresa o istituzione, non siano iscritti nei libri paga, non siano remunerati con fattura, non abbiano un contratto di collaborazione coordinata e continuativa;
- i soci di cooperativa che effettivamente lavorano nell'impresa e non sono iscritti nei libri paga;
- i parenti o affini del titolare, o dei titolari, che prestano lavoro senza il corrispettivo di una prefissata retribuzione contrattuale né il versamento di contributi.

Interinale (lavoratore)
Persona assunta da un'impresa di fornitura di lavoro temporaneo (impresa fornitrice) la quale pone uno o più lavoratori a disposizione di un'altra unità giuridico - economica (impresa o istituzione utilizzatrice) per coprire un fabbisogno produttivo a carattere temporaneo.

Liste di mobilità
Le liste di mobilità sono state istituite dalla L.223/1991: vi vengono iscritti i lavoratori licenziati dalle imprese con più di 15 dipendenti, sulla base della procedura individuata al Capo II della predetta Legge. I lavoratori collocati in mobilità perdono ogni rapporto con il datore di lavoro e fruiscono di un'indennità, rapportata al trattamento di integrazione salariale a cui avrebbero diritto, per un periodo variabile a seconda dell'età: fino a 12 mesi per i soggetti con meno di 40 anni, fino a 24 mesi per i soggetti da 40 a 49 anni, fino a 36 mesi per i soggetti di 50 anni e oltre, ulteriormente prorogabile in determinate aree territoriali e per specifiche categorie di lavoratori. Le persone inserite nelle liste di mobilità fruiscono di agevolazioni all'assunzione. In caso di assunzione a tempo determinato, l'iscrizione alle liste e la corresponsione dell'indennità spettante vengono sospese fino al completamento dell'esperienza lavorativa, dopodiché la decorrenza riprende fino al raggiungimento del numero di mesi di mobilità previsti dalla normativa, salvo proroga o trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato. La L.236/1993 ha esteso la possibilità di iscrizione alle liste di mobilità anche ai dipendenti di imprese fino a 15 addetti che perdano il posto di lavoro, o a lavoratori a cui non spetti comunque l'indennità di mobilità prevista dalla L.223/91, purché il loro licenziamento sia connesso a riduzione di personale, trasformazione o cessazione dell'attività dell’azienda.

Occupati
Comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento:
- hanno svolto almeno un'ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura;
- hanno svolto almeno un'ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente;
- sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l'assenza non supera tre mesi, oppure se durante l'assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l'attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l'assenza non supera tre mesi.

Operai
Dipendenti (vedi definizione) adibiti a mansioni prive del requisito della specifica collaborazione propria della categoria impiegatizia, caratterizzate, per contro, dall'inerenza al processo strettamente produttivo dell'impresa anziché a quello organizzativo e tecnico-amministrativo. Nell'ambito della categoria degli operai si possono distinguere gli operai specializzati, gli operai qualificati e gli operai comuni. La contrattazione collettiva ha inoltre istituito le cosiddette categorie speciali o intermedie alle quali appartengono gli operai che:
- esplicano mansioni superiori a quelle degli operai ai quali è attribuita la più elevata qualifica;
- sono adibiti a mansioni di particolare fiducia o responsabilità;
- guidano e controllano il lavoro degli altri operai con apporto di competenza tecnicopratica.

Ore di cassa integrazione guadagni
Ore complessive di cassa integrazione guadagni, ordinaria e straordinaria, di cui le imprese hanno usufruito nel mese di riferimento dell’indagine.

Persone in cerca di occupazione
Comprendono le persone non occupate tra 15 e 74 anni che:
- hanno effettuato almeno un'azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono l'intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un'attività autonoma) entro le due settimane successive all'intervista;
- oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell'intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un'attività autonoma) entro le due settimane successive all'intervista, qualora fosse possibile anticipare l'inizio del lavoro.

Posizione nella professione
Posizione definita sulla base del livello di autonomia/responsabilità e della funzione di ciascuna persona espletante un'attività economica in rapporto all'unità locale in cui viene svolta l'attività stessa. Le posizioni sono raggruppate in: lavoratori autonomi o indipendenti; lavoratori dipendenti.

Quadri
Prestatori di lavoro subordinato che, pur non appartenendo alla categoria dei dirigenti, svolgono con carattere continuativo funzioni di rilevante importanza al fine dello sviluppo e dell'attuazione degli obiettivi dell'impresa.

Tasso di attività
Rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la popolazione di 15 anni e più. La somma del di attività e del tasso di inattività è pari al 100 per cento.

Tasso di disoccupazione
Rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro.

Tasso di occupazione
Rapporto tra gli occupati e la popolazione di 15 anni e più.

Tasso di inattività
Rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la popolazione. La somma del tasso di inattività e del tasso di attività è pari al 100 per cento.rispondente classe teorica di età. Per la scuola secondaria superiore l'età teorica considerata è 14-18 anni, per l'università è di 19-25 anni.



9. Elezioni

Elettore
Il cittadino uomo o donna che ha raggiunto la maggiore età e avente diritto di voto nei modi stabiliti dalla legge

Elezioni
La scelta, attraverso una votazione, nei modi stabiliti dalla legge, di rappresentanti popolari o persone atti a ricoprire una data carica.

Seggio
Ciascuno dei posti assegnati a un partito politico, in base ai voti ottenuti nelle elezioni politiche e amministrative.

Referendum abrogativo
Il referendum per l'abrogazione totale o parziale di una legge regionale è indetto quando lo richiedano almeno quattromila elettori dei comuni della regione o almeno venti Consigli Comunali. Possono essere a referendum abrogativo le leggi regionali, singoli articoli ds o commi completi, o parti di essi che siano formalmente e sostanzialmente qualificabili come precetti autonomi.(L.R. 19/2003)

Referendum costituzionale 2006
Con questo referendum confermativo, previsto dall'articolo 138 della Costituzione, il cittadino votando "SI" esprime la volontà di confermare la legge di riforma costituzionale, votando "NO" intende non confermare la legge già approvata dal Parlamento e mantenere quindi l'impianto costituzionale esistente. Per la validità di questo tipo di referendum, contrariamente a quello abrogativo, non sussiste la necessità di raggiungere un quorum di votanti

Referendum propositivo
Almeno il cinque per cento degli elettori dei comuni della Regione può presentare al Consiglio della Valle una proposta di legge di iniziativa popolare, a condizione che sui fogli destinati alla raccolta delle firme sia precisato che tale proposta di legge potrà essere sottoposta a referendum propositivo ove ricorrano le condizioni (L.R. 19/2003)

Votante
Colui che si presenta nel seggio elettorale per votare

Voto
La dichiarazione di volontà diretta a eleggere un rappresentante popolare ad approvare o respingere una proposta sottoposta nell'esame deliberativo di un organo collegiale



10. Contabilità economica regionale

Le serie dei conti regionali contenute nella presente edizione dell’Annuario sono state interamente riviste rispetto a quelle pubblicate nell’edizione del 2003 e questo per assicurare la coerenza degli aggregati regionali con i criteri ed i livelli dei nuovi conti economici nazionali diffusi dall’Istat nel 2006. Le nuove serie regionali, dunque, non sono collegabili a quelle pubblicate nella precedente edizione dell’ Annuario Statistico Regionale - Valle d’Aosta edizione 2003.
Come per le stime nazionali, anche per le stime regionali, infatti, si è passati da un sistema di deflazione a base fissa ad un sistema basato sui prezzi dell’anno precedente e la costruzione di serie concatenate con anno di riferimento 2000.
Adeguandosi alla nuova Nomenclatura delle Unità Territoriali Statistiche (NUTS) dell’Unione Europea, le nuove serie regionali sono prodotte e pubblicate considerando distintamente le due province autonome di Bolzano-Bozen e Trento che, ai sensi del Regolamento n. 1059/2003 del Parlamento Europeo e del Consiglio (26 maggio 2003), salgono dal 3° al 2° livello della Nomenclatura, allineandosi al rango delle altre 19 regioni. Infine è da segnalare che i totali inclusi nelle tavole contenenti valori monetari concatenati non coincidono con la somma degli addendi, poiché le stime di volume con indici a catena, per costruzione, non mantengono la proprietà dell’additività.

Aggregati ai prezzi dell’anno precedente
Rappresentano la misura in volume degli aggregati costruiti sulla base dei prezzi dell'anno precedente. Dal concatenamento delle variazioni annuali calcolate sulle serie ai prezzi dell'anno precedente si ottiene l'indice a catena.

Aggregati economici
Le grandezze sintetiche che misurano il risultato d'insieme delle operazioni svolte da tutte le unità economiche del sistema; vi sono due tipi di aggregati:
- aggregati legati direttamente alle operazioni del sistema dei conti (la produzione di beni e servizi, i consumi finali, gli investimenti fissi lordi, i redditi da lavoro dipendente, ecc.);
- aggregati che rappresentano saldi contabili (il prodotto interno lordo, il risultato lordo di gestione, il risparmio nazionale, ecc.). Gli aggregati che rappresentano saldi possono essere espressi al lordo o al netto degli ammortamenti.

Aggregati in livello concatenati (Tav.10.3 – 10.9 -10.14 – 10.15)
I dati relativi alle valutazioni reali ottenute con il metodo del concatenamento vengono presentati attraverso le serie in livello concatenate rispetto all’anno 2000 fissato come quello di riferimento. Queste serie sono ottenute moltiplicando l’indice a catena con anno di riferimento 2000 (2000=1) per i valori correnti dell’anno 2000 di ogni singola serie.

Bilancia dei pagamenti
Lo schema contabile che registra le transazioni economiche intervenute in un dato periodo fra i residenti e i non residenti di un’economia. Per residente di un paese s’intende ogni persona fisica e giuridica il cui centro di interesse economico risieda, su base non temporanea, nel territorio economico di tale paese. Le transazioni economiche consistono nel passaggio di proprietà di risorse sia reali (beni, servizi, redditi), sia finanziarie: in questo ultimo caso esse danno luogo ad una variazione delle attività o passività finanziarie dei residenti verso l’estero.

Consumi finali
Rappresentano il valore dei beni e servizi impiegati per soddisfare direttamente i bisogni umani, siano essi individuali o collettivi. Sono utilizzati due concetti: la spesa per consumi finali e i consumi finali effettivi. La differenza fra i due concetti sta nel trattamento riservato ad alcuni beni e servizi che sono finanziati dalle amministrazioni pubbliche o dalle istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie, ma che sono forniti alle famiglie come trasferimenti sociali in natura: questi beni sono compresi nel consumo effettivo delle famiglie, mentre sono esclusi dalla loro spesa finale.

Contabilità nazionale
Schema di riferimento per la descrizione quantitativa dell’attività economica e finanziaria di un sistema economico, dei suoi componenti e delle relazioni che tra essi si instaurano in un dato periodo di tempo.

Conti economici nazionali
L’insieme di tutti i conti che illustrano le relazioni economiche e finanziarie tra i diversi operatori di una data economia in un determinato periodo. Essi riportano, in un certo ordine, i dati sulla situazione economica del paese, sulle risorse disponibili e sul loro uso, sul reddito che si è formato e sulla sua distribuzione, sul processo di accumulazione e sul suo finanziamento, sulle relazioni con il resto del mondo e su altri fenomeni.

Contributi
Trasferimenti correnti unilaterali versati dalle amministrazioni pubbliche o dalle istituzioni dell’Unione europea, nel quadro della politica economica e sociale, alle unità residenti che producono beni e servizi, allo scopo di influenzare i livelli di produzione o i prezzi e/o di consentire una sufficiente remunerazione dei fattori produttivi.

Contributi ai prodotti
Contributi erogati per singola unità di bene o servizio prodotto o importato. Essi possono consistere in un determinato importo di denaro per una quantità di un bene o servizio oppure possono essere calcolati ad valorem, nella forma di una determinata percentuale del prezzo per unità. I contributi possono anche essere calcolati quali differenze tra un dato prezzo di riferimento e il prezzo di mercato effettivamente pagato da un acquirente. I contributi ai prodotti sono generalmente concessi allorché i beni e i servizi sono prodotti, venduti o importati. Per convenienza, i contributi ai prodotti riguardano esclusivamente la produzione di beni e servizi destinabili alla vendita o la produzione di beni e servizi per proprio uso finale.

Deflazione
L’insieme di procedimenti di calcolo con i quali si elimina dai valori espressi in termini correnti l’influenza dovuta alle modificazione dei prezzi. Le variazioni monetarie degli aggregati possono essere infatti scomposte nelle due componenti di quantità e di prezzo, in presenza dell’equazione tipica V (valore) = P (prezzo o deflatore implicito) X Q (quantità). Questa operazione si applica perfettamente ad aggregati economici che riflettono operazioni su beni e servizi (produzione, consumi, investimenti, importazioni ed esportazioni, variazione delle scorte), mentre il trattamento degli aggregati riflettenti le operazioni di distribuzione e re-distribuzione del reddito e le operazioni monetarie e finanziarie presenta notevoli difficoltà, superabili introducendo opportune ipotesi riguardanti la destinazione finale delle grandezze considerate.

Esportazioni
I trasferimenti di beni (merci) e di servizi da operatori residenti a operatori non residenti (Resto del mondo). Le esportazioni di beni includono tutti i beni (nazionali o nazionalizzati, nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, escono dal territorio economico del paese per essere destinati al Resto del mondo. Esse sono valutate al valore FOB (free on board) che corrisponde al prezzo di mercato alla frontiera del paese esportatore. Questo prezzo comprende: il prezzo ex fabbrica, i margini commerciali, le spese di trasporto internazionale, gli eventuali diritti all’esportazione. Le esportazioni di servizi comprendono tutti i servizi (trasporto, assicurazione, altri) prestati da unità residenti a unità non residenti.

Importazioni
Sono costituite dagli acquisti all’estero (Resto del mondo) di beni (merci) e di servizi, introdotti nel territorio nazionale. Le importazioni di beni comprendono tutti i beni (nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, entrano nel territorio economico del Paese in provenienza dal Resto del mondo. Esse possono essere valutate al valore FOB (vedi esportazioni), o al valore CIF (costo, assicurazione, nolo) che comprende: il valore FOB dei beni, le spese di trasporto e le attività assicurative tra la frontiera del Paese esportatore e la frontiera del Paese importatore. Le importazioni di servizi includono tutti i servizi (trasporto, assicurazione, altri) prestati da unità non residenti a unità residenti.

Imposte
I prelievi obbligatori unilaterali operati dalle amministrazioni pubbliche. Sono di due specie:
- le imposte dirette, che sono prelevate periodicamente sul reddito e sul patrimonio;
- le imposte indirette, che operano sulla produzione e sulle importazioni di beni e servizi, sull’utilizzazione del lavoro, sulla proprietà e sull’utilizzo di terreni, fabbricati o altri beni impiegati nell’attività di produzione.

Imposte sui prodotti
Le imposte da pagare per singola unità di bene o di servizio prodotto o scambiato. Esse possono corrispondere a un importo monetario specifico per una unità di quantità di un bene o di un servizio oppure possono essere calcolati ad valorem, quale percentuale del prezzo unitario o del valore di tale bene o servizio. In linea di principio, tutte le imposte che gravano su un prodotto, a prescindere dall’unità istituzionale tenuta a pagare, devono essere annoverate tra le imposte sui prodotti a meno che non siano esplicitamente incluse in un’altra rubrica.

Indice di prezzo implicito
Il rapporto tra un aggregato a prezzi correnti e il corrispondente aggregato in livello concatenato.

Investimenti fissi lordi
Sono costituiti dalle acquisizioni (al netto delle cessioni) di capitale fisso effettuate dai produttori residenti a cui si aggiungono gli incrementi di valore dei beni materiali non prodotti. Il capitale fisso consiste di beni materiali e immateriali (es. software) prodotti e destinati a essere utilizzati nei processi produttivi per un periodo superiore a un anno.

Investimenti lordi
Comprendono: gli investimenti fissi lordi; la variazione delle scorte; le acquisizioni meno le cessioni di oggetti di valore. Gli investimenti lordi includono gli ammortamenti, mentre gli investimenti netti li escludono.

Prezzo
La quantità di moneta che bisogna cedere per ottenere in cambio l’unità del bene oggetto della transazione. A seconda dell’entità economica interessata, il prezzo assume varie denominazioni: alla produzione (prezzo di transazione in cui il contraente-venditore è il produttore); praticato dai grossisti (prezzo di transazione in cui il contraente-venditore è un grossista); al consumo (prezzo riferito alla fase di scambio in cui l’acquirente è un consumatore finale).

Prezzo base
Il prezzo che il produttore può ricevere dall’acquirente per una unità di bene o servizio prodotta, dedotte le eventuali imposte da pagare su quella unità quale conseguenza della sua produzione e della sua vendita (ossia le imposte sui prodotti) ma compreso ogni eventuale contributo da ricevere su quella unità quale conseguenza della sua produzione o della sua vendita (ossia i contributi ai prodotti). Sono escluse le spese di trasporto fatturate separatamente dal produttore mentre sono inclusi i margini di trasporto addebitati dal produttore sulla stessa fattura, anche se indicati come voce distinta.

Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (PIL)
Il risultato finale dell’attività di produzione delle unità produttrici residenti. Corrisponde alla produzione totale di beni e servizi dell’economia, diminuita dei consumi intermedi ed aumentata dell’Iva gravante e delle imposte indirette sulle importazioni. È altresì pari alla somma dei valori aggiunti a prezzi base delle varie branche di attività economica, aumentata delle imposte sui prodotti (compresa l’Iva e le imposte sulle importazioni), al netto dei contributi sui prodotti.

Produzione di beni e servizi
Il risultato dell’attività economica svolta nel paese dalle unità residenti in un arco temporale determinato. Gli schemi standardizzati di contabilità nazionale prevedono la distinzione fra produzione market di beni e servizi destinata alla vendita, che è oggetto di scambio e che dà quindi origine alla formazione di un prezzo di mercato, e produzione non market che non è oggetto di scambio (la produzione per uso finale proprio, i servizi collettivi forniti dalle amministrazioni pubbliche e dalle istituzioni sociali private al servizio delle famiglie).

Reddito nazionale lordo ai prezzi di mercato (Rnl)
L’aggregato che esprime i risultati economici conseguiti dai fattori produttivi residenti nel paese. Si calcola sommando al Pil i redditi primari ricevuti dal resto del Mondo e sottraendo i flussi corrispondenti versati al resto del Mondo. Costituisce uno dei parametri di riferimento per la ripartizione dei contributi che gli stati membri dell’Unione europea devono versare al bilancio comunitario.

Reddito nazionale lordo disponibile (Rnld)
E’ uguale al Pil, più il saldo tra l’economia nazionale e il resto del Mondo delle imposte indirette sulla produzione e sulle importazioni, dei contributi alla produzione, dei redditi da lavoro dipendente, dei redditi da capitale e impresa, e dei trasferimenti correnti unilaterali. Rappresenta, quindi, il reddito di cui dispone il paese per i consumi finali e il risparmio.

Reddito nazionale netto ai prezzi di mercato (Rnn)
E’ pari al reddito nazionale lordo ai prezzi di mercato al netto degli ammortamenti.

Reddito nazionale netto disponibile (Rnnd)
E’ uguale al reddito nazionale lordo disponibile al netto degli ammortamenti.

Retribuzioni lorde (Tav. 10.24 – 10.25)
Comprendono i salari, gli stipendi e le competenze, in denaro e in natura, a lordo delle trattenute erariali e previdenziali, corrisposte ai lavoratori dipendenti dal datore di lavoro. Sono escluse dalle retribuzioni tutti gli esborsi effettuati dal datore di lavoro, non rimborsati dagli enti di previdenza, al fine di garantire ai propri dipendenti il godimento di prestazioni sociali (malattia, maternità, invalidità, infortuni sul lavoro, licenziamenti ecc.) nonché le spese sostenute dai datori di lavoro a beneficio loro e dei dipendenti perché necessarie per i processi di produzione dei datori di lavoro ( ad esempio, indennità e rimborsi per trasferte, spese per migliorare il comfort sul luogo del lavoro, per esami medici resi necessari dalla natura del lavoro, per la fornitura di indumenti di lavoro indossati esclusivamente o principalmente sul posto di lavoro ecc.)

Risparmio nazionale lordo (Rispnl)
L’aggregato che misura la quota di reddito nazionale lordo disponibile (Rnld) non impiegata per i consumi finali.

Servizi di intermediazione finanziaria indirettamente misurati (SIFIM)
Servizi offerti dal sistema creditizio che non hanno un prezzo esplicito, ma che vengono remunerati indirettamente tramite lo spread tra tassi attivi e passivi. Una innovazione di grande rilievo introdotta dalle nuove stime dei conti economici nazionali riguarda proprio il trattamento dei Sifim. In applicazione dei regolamenti del Consiglio Ue n. 448/98 e n. 1889/2002, per la prima volta i Sifim vengono allocati ai settori utilizzatori finali e non più a una branca fittizia. Il nuovo trattamento prevede il calcolo dei Sifim in maniera separata sui depositi e sui prestiti per singolo settore istituzionale. L’attribuzione dei Sifim ai diversi operatori che effettivamente li utilizzano comporta un aumento dei consumi finali delle famiglie, dei consumi intermedi delle singole branche produttrici, dei costi intermedi e quindi della produzione dei servizi non market, delle esportazioni e delle importazioni totali. L’impatto sulle stime del Pil è dato dalla parte di produzione allocata negli impieghi finali e quindi nei consumi finali delle famiglie, delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni private senza scopo di lucro al servizio delle famiglie e nelle esportazioni nette. L’applicazione della nuova metodologia aumenta la comparabilità del Pil a livello internazionale, soprattutto relativamente ai paesi nei quali il ruolo svolto dall’intermediazione creditizia è maggiore e per i quali l’inclusione dei Sifim comporta un significativo impatto sul Pil.

Settori istituzionali
Raggruppamenti di unità istituzionali che hanno un comportamento economico simile (società finanziarie e non finanziarie, famiglie, amministrazioni pubbliche e resto del mondo).

Sistema Europeo dei Conti (SEC)
Nel 1970 l’Istituto statistico delle Comunità europee (Eurostat) ha adottato un sistema armonizzato dei conti: il Sec. Nel 1995 tale sistema è stato modificato, coerentemente con il nuovo sistema dei conti nazionale Sna93, redatto dall’Onu e da altre istituzioni internazionali, tra cui lo stesso Eurostat. Il Sec 95, approvato come regolamento comunitario (regolamento Ce n. 2223 del 25 giugno 1996), permette una descrizione quantitativa completa e comparabile dell’economia dei paesi membri dell’attuale Unione europea (Ue), attraverso un sistema integrato di conti di flussi e di conti patrimoniali definiti per l’intera economia e per raggruppamenti di operatori economici (settori istituzionali).

Tavole delle risorse e degli impieghi
Le Tavole delle risorse e degli impieghi (o Sut: supply and use tables) sono matrici per branca di attività economica e per branca di produzione omogenea che forniscono un quadro dettagliato dell’offerta di beni e servizi, sia di produzione interna sia di importazione, dell’utilizzo di beni e servizi per usi intermedi o finali e mostrano, inoltre, il valore aggiunto e tutte le sue componenti generate dalle branche di attività economica. Sono quindi matrici che evidenziano la relazione esistente tra le branche di attività economica e le branche di produzione omogenea attraverso un’accurata descrizione dei processi di produzione interni e delle operazioni sui prodotti dell’economia nazionale. Una Tavola supply mostra la disponibilità totale di risorse classificate per prodotto e per branca, distinguendo tra produzione interna e importata ed è usualmente costruita ai prezzi base. Una Tavola use presenta gli impieghi dei beni e servizi per prodotto e per tipo di impiego (intermedio e finale), illustra le componenti del valore aggiunto lordo ed è costruita ai prezzi di acquisto. A partire dalle Tavole supply and use ai prezzi base si possono costruire Tavole input-output simmetriche convertendo le informazioni "prodotto per branca" delle Tavole Sut in statistiche "prodotto per prodotto" o "branca per branca" attraverso ulteriori informazioni tecniche e statistiche sulla struttura degli input o basandosi su assunzioni a priori sulle tecnologie produttive.

Territorio economico
Si intende l'area entro la quale operano e sviluppano i loro interessi le unità residenti del Paese. Può riguardare aree diverse da quelle delimitate geograficamente.

Unità di lavoro (o Equivalente tempo pieno) (Ula)
Quantifica in modo omogeneo il volume di lavoro svolto da coloro che partecipano al processo di produzione realizzato sul territorio economico di un paese a prescindere dalla loro residenza (occupati interni). Tale calcolo si è reso necessario in quanto la persona può assumere una o più posizioni lavorative in funzione: dell’attività (unica, principale, secondaria); della posizione nella professione (dipendente, indipendente); della durata (continuativa, non continuativa); dell’orario di lavoro (a tempo pieno, a tempo parziale); della posizione contributiva o fiscale (regolare, irregolare). L’unità di lavoro rappresenta la quantità di lavoro prestato nell’anno da un occupato a tempo pieno, oppure la quantità di lavoro equivalente prestata da lavoratori a tempo parziale o da lavoratori che svolgono un doppio lavoro. Questo concetto non è più legato alla singola persona fisica, ma risulta ragguagliato ad un numero di ore annue corrispondenti ad un’occupazione esercitata a tempo pieno, numero che può diversificarsi in funzione della differente attività lavorativa. Le unità di lavoro sono dunque utilizzate come unità di misura del volume di lavoro impiegato nella produzione dei beni e servizi rientranti nelle stime del prodotto interno lordo in un determinato periodo di riferimento.

Valore aggiunto
Il valore prodotto da ogni unità che esercita un’attività di produzione. E’ la risultante della differenza tra il valore della produzione di beni e servizi conseguita dalle singole branche produttive e il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse consumati (materie prime e ausiliarie impiegate e servizi forniti da altre unità produttive). Corrisponde alla somma delle remunerazioni dei fattori produttivi. Può essere calcolato a prezzi base o ai prezzi al produttore.

Valore aggiunto ai prezzi base
È il saldo tra la produzione e i consumi intermedi, in cui la produzione è valutata ai prezzi di base, cioè al netto delle imposte sui prodotti e al lordo dei contributi ai prodotti. La produzione valutata ai prezzi di base si differenzia da quella valutata al costo dei fattori: quest’ultima, è infatti al netto di tutte le imposte (sia quelle sui prodotti, sia le altre imposte sulla produzione), ed al lordo di tutti i contributi (sia i contributi commisurati al valore dei beni prodotti, sia gli altri contributi alla produzione).

Valore aggiunto ai prezzi al produttore
È il valore aggiunto ai prezzi di base aumentato delle imposte sui prodotti, Iva esclusa, e al netto dei contributi ai prodotti.

Variazione delle scorte
Le scorte comprendono tutti i beni che rientrano negli investimenti lordi ma non nel capitale fisso e che sono posseduti ad un dato momento dalle unità produttive residenti; la variazione è misurata come differenza tra il valore delle entrate nel magazzino e quello delle uscite dal magazzino. Comprendono le seguenti categorie: materie prime, prodotti intermedi, prodotti in corso di lavorazione, prodotti finiti, beni per la rivendita.



11. Agricoltura

Azienda agricola, forestale e zootecnica
Unità tecnico-economica costituita da terreni, anche in appezzamenti non contigui, ed eventualmente da impianti e attrezzature, in cui si attua la produzione agraria forestale e zootecnica ad opera di un conduttore, cioè di una persona fisica, società o ente che ne sopporta il rischio. (Censimento generale dell’agricoltura 2000)

Boschi
Superfici coperte da alberi e/o da arbusti forestali. Sono considerati boschi anche terreni il cui suolo, occupato dalle piante forestali, è utilizzato per coltivazioni erbacee aventi carattere accessorio o marginali. Sono compresi i vivai forestali destinati al fabbisogno aziendale. Sono esclusi i castagneti da frutto e le pioppete.
Superficie agricola utilizzata (S.A.U.)

Conduttore
Il responsabile giuridico ed economico dell’azienda; può essere persona fisica, società o ente pubblico. (Censimento generale dell’agricoltura 2000)

Foraggere permanenti
Le coltivazioni praticate sui terreni fuori avvicendamento, destinati permanentemente (o in ogni caso per un periodo superiore a cinque anni) alla produzione di piante erbacee poliennali o spontanee, coltivate o non, atte a fornire foraggio per l'alimentazione del bestiame.

Peso morto
(Decisione 94/432/Ce - 94/433/Ce - 94/434/Ce)
Per i bovini e per gli equini è dato dal peso della carcassa scuoiata, con i reni e loro grasso, ma priva della testa, dei visceri toracici e addominali (polmoni, cuore, esofago, stomaco, milza, fiele, fegato, grasso del ventre e dell'intestino ecc.), dei piedi e della coda, detratto altresì, il "calo di raffreddamento"; per i suini, gli ovini e i caprini il peso morto comprende anche la testa e i piedi detratti sempre i visceri ed il "calo di raffreddamento".

Prati permanenti e pascoli
Coltivazioni foraggere erbacee fuori avvicendamento che occupano il terreno per un periodo superiore a cinque anni. Prato permanente quando il foraggio viene utilizzato soltanto dal bestiame pascolante.

Seminativi
Superfici utilizzate per la coltura di piante erbacee, soggette all’avvicendamento colturale che prevede una durata delle coltivazioni non superiore ai cinque anni.

Superficie agricola utilizzata (SAU)
L’insieme dei terreni investiti a seminativi, orti familiari, prati permanenti e pascoli, coltivazioni legnose agrarie e castagneti da frutto. Essa costituisce la superficie investita ed effettivamente utilizzata in coltivazioni propriamente agricole non comprende la superficie investita a funghi in grotte, sotterranei o appositi edifici. (Censimento generale dell’agricoltura 2000)

Superficie forestale
La somma della superficie boscata e della superficie forestale non boscata.

Superficie forestale non boscata
L’estensione di terreno costituita dalla superficie non produttiva, ma necessaria alla produzione (strade forestali, viali parafuoco, depositi di legno), e da altre piccole superfici quali terreni rocciosi, paludosi, ruscelli, vivai forestali situati in foresta e destinate al fabbisogno proprio.

Superficie montana
La superficie dei comuni totalmente montani più la superficie della parte montana dei comuni parzialmente montani.



12. Industria Artigianato R & S

Addetto
Persona occupata in un'unità giuridico-economica, come lavoratore indipendente o dipendente (a tempo pieno, a tempo parziale o con contratto di formazione e lavoro), anche se temporaneamente assente (per servizio, ferie, malattia, sospensione dal lavoro, Cassa integrazione guadagni ecc.).

Attività economica
Il risultato di una combinazione di differenti risorse, quali attrezzature, lavoro, tecniche di lavorazione, prodotti che dà luogo alla produzione di specifici beni o servizi. La classificazione della Ateco ’91, e Ateco 2002 distingue le unità di produzione secondo l’attività da esse svolta e finalizzata alla elaborazione di statistiche di tipo macroeconomico, aventi per oggetto i fenomeni relativi alla partecipazione di tali unità ai processi economici. La classificazione comprende 874 categorie, raggruppate in 512 classi, 222 gruppi, 60 divisioni, 16 sottosezioni, 17 sezioni.

Consumo proprio del settore elettrico
Comprende l’energia assorbita dai servizi ausiliari degli impianti di trasformazione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, dai magazzini e dagli uffici del settore elettrico.

Energia elettrica (consumo di)
Somma dell’energia elettrica fatturata dai servizi pubblici, dai grossisti e dai produttori ai loro clienti e di quella autoconsumata dagli autoproduttori.

Impresa
L’organizzazione di un’attività economica esercitata con carattere professionale per la produzione di beni o per la prestazione di servizi destinabili alla vendita. Essa fruisce di una certa autonomia con particolare riguardo alle scelte produttive, di vendita e di distribuzione degli utili. Il responsabile è rappresentato da una o più persone fisiche, in forma individuale o associata, o da una o più persone giuridiche.

Potenza efficiente
Massima potenza elettrica possibile per una durata di funzionamento uguale o superiore a quattro ore e per la produzione esclusiva di potenza attiva, supponendo tutte le parti dell’impianto interamente in efficienza e nelle condizioni ottimali (di portata e di salto nel caso degli impianti idroelettrici e di disponibilità di combustibile e di acqua di raffreddamento nel caso degli impianti termoelettrici).

Produzione lorda di energia elettrica
La somma delle quantità di energia elettrica prodotte, in un dato periodo, misurate ai morsetti dei generatori elettrici.

Produzione netta di energia elettrica
Somma della quantità di energia elettrica prodotta, misurata in uscita dagli impianti di produzione.

Ricerca e sviluppo sperimentale (R & S)
Il complesso di lavori creativi intrapresi in modo sistematico sia per accrescere l’insieme delle conoscenze (compresa la conoscenza dell’uomo, della cultura e della società), sia per utilizzare dette conoscenze per nuove applicazioni. Viene distinta in tre tipologie: Ricerca di base, ricerca applicata, sviluppo sperimentale

Settori istituzionali (Sistema europeo dei conti, Sec 95)
I raggruppamenti di unità istituzionali (società, imprese individuali, famiglie, amministrazioni pubbliche ecc.) che manifestano autonomia e capacità di decisione in campo economico-finanziario e che, fatta eccezione per le famiglie, tengono scritture contabili regolari.

Spesa per la ricerca intra-muros
La spesa per attività di ricerca scientifica e sviluppo sperimentale (R&S) svolta da istituzioni pubbliche, istituzioni private nonprofit, imprese e universiotà con proprio personale e con proprie attrezzature.

Unità locale
Luogo fisico nel quale un'unità giuridico-economica (impresa, istituzione) esercita una o più attività economiche. L'unità locale corrisponde ad un'unità giuridico-economica o ad una sua parte, situata in una località topograficamente identificata da un indirizzo e da un numero civico. In tale località, o a partire da tale località, si esercitano delle attività economiche per le quali una o più persone lavorano (eventualmente a tempo parziale) per conto della stessa unità giuridico-economica. Costituiscono esempi di unità locale le seguenti tipologie: agenzia, albergo, ambulatorio, bar, cava, deposito, domicilio, garage, laboratorio, magazzino, miniera, negozio, officina, ospedale, ristorante, scuola, stabilimento, studio professionale, ufficio, eccetera.



13. Costruzioni

Le informazioni statistiche pubblicate sono relative ai risultati della "Rilevazione mensile statistica dell'attività edilizia" di cui è titolare l'Istat ed organi di rilevazione i comuni sulla base di archivi detenuti dagli enti stessi e costituiti dall'insieme dei permessi di costruire o denunce di inizio attività rilasciati dalle amministrazioni e ritirati dai richiedenti.
Pur essendo una rilevazione totale non tutte le amministrazioni comunali collaborano effettivamente alla rilevazione, le informazioni raccolte sono state sottoposte a una procedura di integrazione delle mancate risposte che rende possibile la costruzione di stime riferite all’universo teorico dei rispondenti. L’introduzione di questo approccio basato su una articolata sperimentazione delle metodologie statistiche più adatte, costituisce una importante innovazione rispetto alla prassi precedente che prevedeva la diffusione dei dati provenienti dall’aggregazione delle sole informazioni pervenute dai Comuni rispondenti alla rilevazione.
E’ disponibile on-line all’indirizzo
http://www.istat.it/dati/dataset/20090225_00/Nota%20metodologica.pdf la nota metodologica che descrive i principali aspetti della rilevazione e del metodo di costruzione delle stime relative ai permessi di costruire, con una particolare attenzione ai metodi adottati per il trattamento delle mancate risposte.

Abitazione
Nella rilevazione statistica dei permessi di costruire, è costituita da uno o più vani utili, destinati all’abitare, con un ingresso indipendente su strada, pianerottolo, cortile, terrazza, ballatoio e simili.

Fabbricato
La costruzione coperta, isolata da vie o spazi vuoti, oppure separata da altre costruzioni mediante muri maestri che si elevano, senza soluzione di continuità, dalle fondamenta al tetto, che disponga di uno o più liberi accessi sulla via e abbia, eventualmente, una o più scale autonome.

Fabbricato (ampliamento del)
L’ulteriore costruzione in senso orizzontale o verticale, di vani in un fabbricato già esistente, con incremento di volume del fabbricato stesso.

Fabbricato (ampliamento del) (v/p vuoto per pieno)
Il volume totale dello spazio compreso tra le pareti esterne, il pavimento più basso e la copertura misurata all’esterno.

Fabbricato non residenziale
Il fabbricato o quella parte di fabbricato destinato esclusivamente o prevalentemente a un uso diverso da quello residenziale.

Fabbricato nuovo
Il fabbricato costruito ex-novo dalle fondamenta al tetto. Sono considerati nuovi fabbricati anche quelli interamente ricostruiti.

Fabbricato residenziale
Il fabbricato o quella parte di fabbricato destinato esclusivamente o prevalentemente all’abitare.

Indice della produzione (nelle costruzioni)
Numero indice che misura la variazione nel tempo della produzione del settore delle costruzioni.

Permesso di costruire
L’autorizzazione onerosa alla realizzazione o trasformazione di manufatti ùdilizi rilasciata dal Sindaco dietro presentazione di progetto.

Stanza
Nella rilevazione statistica dei permessi di costruire, è il vano compreso nell’abitazione, che abbia luce ed aria dirette ed una ampiezza sufficiente a contenere almeno un letto (camera da letto, sala da pranzo, ecc.), nonché la cucina ed i vani ricavati dalle soffitte quando abbiano i requisiti di abitabilità.

Superficie utile abitabile
La superficie del pavimento dell’abitazione misurata al netto di murature, pilastri, tramezzi, sguinci, vani di porte e finestre, di eventuali scale interne, di logge e balconi.

Vano (di abitazione)
Lo spazio coperto, delimitato da ogni lato da pareti (in muratura, legno o vetro) anche se qualcuna non raggiunge il soffitto. La parete interrotta da notevole apertura (arco e simili) è considerata come divisorio di due vani, salvo che uno di essi, per le piccole dimensioni, non risulti parte integrante dell’altra.

Definizione e calcolo degli aggregati tavola 13.15
(a) Il costo del lavoro è calcolato, secondo le disposizioni normative vigenti, sul salario contrattuale provinciale orario e si riferisce al personale operaio non coniugato.

(b) La retribuzione diretta comprende la paga base, l'indennità di contingenza, l'E.D.R., l'indennità territoriale di settore, l'E.E.T. (elemento economico territoriale) e dove previste, l'indennità di mensa e l'indennità di trasporto.

(c) Nella retribuzione indiretta sono comprese le ferie, le festività, la gratifica natalizia e le indennità di anzianità e di mestiere.

(d) Nel calcolo delle ritenute a carico del lavoratore, si è tenuto conto delle aliquote Inps, Inail, della Cassa edile e dell'imposta sul reddito delle persone fisiche.

(e) Per la determinazione dei contributi sociali a carico del datore di lavoro, sono state prese in considerazione le aliquote Inps, Inail, Cassa edile, addestramento professionale e accantonamento per il TFR. Sono state inoltre considerate anche alcune misure tese a ridurre il costo del lavoro, tra le quali si ricordano la decontribuzione degli oneri sociali, esclusiva per il settore edile nonché quella relativa ai contratti di secondo livello che per il settore in questione si identifica con l'Elemento Economico Territoriale. Infine per i capoluoghi interessati si è altresì tenuto conto degli sgravi degli oneri sociali per le imprese operanti nel Mezzogiorno.



14. Commercio interno

Addetto
Persona occupata in un’unità giuridico-economica, come lavoratore indipendente o dipendente (a tempo pieno, a tempo parziale o con contratto di formazione e lavoro), anche se temporaneamente assente (per servizio, ferie, malattia, sospensione dal lavoro, cassa integrazione guadagni eccetera).

Altro esercizio specializzato
L’esercizio di vendita al dettaglio in sede fissa che attua la vendita di una varietà unica o prevalente di prodotti su una superficie di vendita generalmente superiore ai 400 metri quadrati.

Fatturato (commercio all’ingrosso)
Comprende il ricavo delle vendite di merci in nome proprio, le commissioni, le provvigioni e altri compensi per le vendite per conto terzi e i ricavi per le prestazioni a terzi di servizi sia a carattere non industriale sia a carattere industriale, anche se effettuate come attività secondaria. Il valore del ricavo è al netto dell’Iva, degli sconti accordati ai clienti, delle merci rese, delle sovvenzioni e dei rimborsi di imposte all’esportazione e al lordo delle spese addebitate ai clienti sulle fatture e delle imposte indirette. Sono inoltre esclusi dall’ammontare i ricavi accessori di gestione: i fitti attivi, gli introiti per royalties e brevetti, gli indennizzi per assicurazione danni, i contributi ricevuti dallo Stato e da enti pubblici a fini di produzione o per il risanamento del bilancio, i contributi in conto capitale e per interessi e gli importi relativi alla fiscalizzazione degli oneri sociali.

Grande distribuzione
L’impresa che possiede punti di vendita operanti nella forma di supermercato, ipermercato, hard discount, grande magazzino, altra impresa specializzata di grande superficie.

Grande impresa
Nella rilevazione mensile delle vendite al dettaglio, è l’impresa con almeno sei addetti. Le grandi imprese possono essere distinte in imprese operanti con punti di vendita della grande distribuzione e imprese operanti con punti di vendita di piccola superficie.

Grande magazzino
L’esercizio al dettaglio operante nel campo non alimentare, che dispone di una superficie di vendita superiore a 400 metri quadrati e di almeno cinque distinti reparti (oltre l’eventuale annesso reparto alimentare), ciascuno dei quali destinato alla vendita di articoli appartenenti a settori merceologici diversi e in massima parte di largo consumo.

Hard discount:
Esercizio di vendita al dettaglio in sede fissa di superficie medio-grande che, attuando una politica di abbattimento dei costi di impianto, di gestione e di servizio, offre in self-service una gamma limitata di prodotti, generalmente di largo consumo e non di marca, a prezzi contenuti rispetto alla media del mercato.

Importazioni
Sono costituite dagli acquisti all'estero (Resto del mondo) di beni (merci) e di servizi, introdotti nel territorio nazionale. Le importazioni di beni comprendono tutti i beni (nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, entrano nel territorio economico del Paese in provenienza dal Resto del mondo. Esse possono essere valutate al valore Fob, o al valore Cif (costo, assicurazione, nolo) che comprende: il valore Fob dei beni, le spese di trasporto e le attività assicurative tra la frontiera del Paese esportatore e la frontiera del Paese importatore. Le importazioni di servizi includono tutti i servizi (trasporto, assicurazione, altri) prestati da unità non residenti a unità residenti.

Impresa
Unità giuridico-economica che produce beni e servizi destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, ha facoltà di distribuire i profitti realizzati ai soggetti proprietari, siano essi privati o pubblici. Tra le imprese sono comprese: le imprese individuali, le società di persone, le società di capitali, le società cooperative, le aziende speciali di comuni o province o regioni. Sono considerate imprese anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.

Intermediari del commercio
Coloro che svolgono attività di operatori di borsa merci, commercianti all’ingrosso che effettuano operazioni commerciali a nome e per conto terzi, rappresentanti del commercio e intermediari che effettuano transazioni commerciali a nome di un mandante, anche da Internet, coloro che svolgono attività di commercio all’ingrosso in case d’asta.

Ipermercato
Esercizio al dettaglio con superficie superiore a 2.500 metri quadrati, suddivisa in reparti, alimentare e non alimentare, aventi rispettivamente le caratteristiche di supermercato e di grande magazzino.

Media impresa
Nella rilevazione mensile delle vendite al dettaglio, è l’impresa con un numero di addetti da tre a cinque, prevalentemente caratterizzata da piccole superfici di vendita.

Minimercato
Nella rilevazione mensile delle vendite al dettaglio, è l’impresa con uno o due addetti.

Piccola impresa
Nella rilevazione mensile delle vendite al dettaglio, è l’impresa con uno o due addetti.

Punto di vendita operante su piccola superficie
Il punto di vendita specializzato, non appartenente alla grande distribuzione, caratterizzato da una superficie inferiore ai 400 metriquadrati

Supermercato
Esercizio di vendita al dettaglio operante nel campo alimentare (autonomo o reparto di grande magazzino) organizzato prevalentemente a self-service e con pagamento all’uscita che dispone di una superficie di vendita superiore a 400 metri quadrati e di un vasto assortimento di prodotti di largo consumo, parte preconfezionati, nonché, eventualmente, di alcuni articoli non alimentari di uso domestico corrente.



15. Commercio estero

Attività economica
Combinazione di differenti risorse (attrezzature, lavoro, tecniche di lavorazione, prodotti) che danno luogo a produzione di specifici beni o servizi.

Esportazioni
Trasferimenti di merci e servizi da operatori residenti a operatori non residenti (resto del mondo). Comprendono tutti i beni che a qualunque titolo (oneroso e gratuito) escono dal territorio economico della regione per essere destinati al resto del mondo.

Importazioni
Acquisti all’estero (Resto del mondo) di merci e servizi, introdotti nel territorio regionale.
Comprendono tutti i beni che a qualunque titolo (oneroso o gratuito) entrano nel territorio economico della regione provenienti dal Resto del mondo.

Merci
Tutti i beni mobili oggetto di transazione commerciale. Ai fini statistici anche l’energia elettrica è considerata merce.

Paese di destinazione
Ultimo paese conosciuto, al momento dell’esportazione, verso il quale le merci risultano spedite.

Paese di origine
Paese nel quale le merci sono interamente ottenute.



16. Turismo

Alberghi
Esercizi ricettivi aperti al pubblico, a gestione unitaria, che forniscono alloggio, eventualmente vitto ed altri servizi accessori, in camere ubicate in uno o più stabili. Si distinguono in esercizi alberghieri, da 1 a 5 stelle lusso, e in residenze turistico - alberghiere.

Alloggi agro-turistici e turismo rurale
In accordo alle classificazioni della capacità ricettiva in questa categoria rientrano gli alloggi agrituristici, e tutti i tipi di alloggi previsti dalle leggi regionali, che riguardano il turismo rurale.

Arrivi
Numero di clienti, italiani e stranieri, ospitati negli esercizi ricettivi (alberghieri o complementari) nel periodo considerato.

Esercizi alberghieri
Alberghi da 1 a 5 stelle, villaggi alberghi, residenze turistico – alberghiere, pensioni, motel, residenze d’epoca, dimore storiche, centri benessere (beauty farm) e tutte le altre tipologie di alloggio che in base alle normative regionali sono assimilabili agli alberghi.

Esercizi complementari
Tale categoria include gli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale,. I campeggi e i villaggi turistici, alloggi agrituristici, ostelli per la gioventù case per ferie, rifugi alpini e gli altri "esercizi ricettivi." non altrove classificati

Esercizi ricettivi
Insieme di esercizi alberghieri e complementari.

Permanenza media
Rapporto tra numero di notti trascorse (presenze) e numero di clienti arrivati nella struttura ricettiva (arrivi).

Presenze
Numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi.

Turista
Chi si reca in un luogo diverso da quelli solitamente frequentati (ambiente abituale) e trascorre almeno una notte nel luogo visitato.



17. Trasporti

Autobus
L’autoveicolo stradale destinato al trasporto di persone, con più di nove posti a sedere (incluso il conducente).

Autocarro
Veicolo stradale destinato esclusivamente o principalmente al trasporto di cose e delle persone addette all’uso o al trasporto delle cose stesse.

Autoveicolo
Il veicolo stradale provvisto di un motore che costituisce il suo solo mezzo di propulsione, utilizzato normalmente per il trasporto di persone o merci o per la trazione di veicoli stradali.

Ciclomotore
Il veicolo stradale a due o tre ruote, dotato di motore di cilindrata inferiore a 50 centimetri cubi e velocità massima consentita stabilita dalla normativa nazionale.

Ferrovia
La via di comunicazione dotata di binario, destinata esclusivamente alla circolazione di veicoli ferroviari.

Incidente stradale
Incidente verificatosi nelle vie o piazze aperte alla circolazione nel quale risultino coinvolti veicoli fermi o in movimento e dal quale siano derivate lesioni a persone:

Motocarro
Il veicolo a motore a tre ruote destinato al trasporto di cose.

Motociclo
Veicolo stradale a due ruote, con o senza side-car, incluse le motociclette, oppure l’autoveicolo stradale a tre ruote, di tara inferiore ai 400 chilogrammi. Sono inclusi tutti i veicoli di cilindrata uguale o superiore a 50 centimetri cubi, nonché quelli con cilindrata inferiore a 50 centimetri cubi che non rientrano nella definizione di ciclomotore.

Parco veicolare
Numero dei mezzi di trasporto presenti in una data area geografica, catalogati per tipologia.

Pubblico registro automobilistico (P.R.A.)
Riporta le vicende giuridiche dei veicoli (trasferimento di proprietà, ipoteche, vincoli derivanti da finanziamenti) nonché elementi tecnici collegabili alla determinazione della stessa proprietà.

Rete stradale
Insieme delle strade in una data area geografica.

Strada
La via di comunicazione con sede diversa dai binari e dai corridoi destinati al traffico aereo pubblico, essenzialmente destinata alla circolazione di autoveicoli stradali a guida libera.

Transiti medi giornalieri
Veicoli enteriti e usciti ai caselli lungo la tratta autostradale, divisi per in numero di giorni considerati



18. Credito e Assicurazioni

Assicurazione diretta
I premi incassati, i sinistri pagati, le riserve per premi e per sinistri e le provvigioni relativi ai contratti di assicurazione stipulati direttamente con la clientela.

Attività bancaria
E’ costituita dalla raccolta di risparmio tra il pubblico e dall’esercizio del credito; ha carattere d’impresa (banche).

Certificati di deposito
Titoli trasferibili, a tasso fisso o variabile, rappresentativi di depositi a scadenza vincolata. Possono essere emessi da tutte le banche. I certificati di deposito a breve termine hanno una scadenza inferiore a 18 mesi, quelli a medio termine una scadenza pari o superiore a 18 mesi.

Depositi
Raccolta effettuata dalle banche, da soggetti non bancari, sotto forma di depositi a risparmio liberi e vincolati, buoni fruttiferi, certificati di deposito, conti correnti liberi e vincolati.

Finanziamenti agevolati
Operazioni eseguite a tasso inferiore a quello di mercato in virtù di provvedimenti legislativi che dispongono la concessione del concorso agli interessi e/o l’impiego di fondi statali o di altri enti della pubblica amministrazione.

Contratti di leasing
Contratto con il quale il locatore (società di leasing) concede al locatario il godimento di un bene per un tempo determinato, Il locatario, al termine della locazione, ha facoltà di acquistare la proprietà del bene a condizioni prefissate, Il bene viene preventivamente acquistato o fatto costruire dal locatore su scelte e indicazioni del locatario.

Impieghi delle banche
Includono i finanziamenti a clientela ordinaria nelle seguenti forme tecniche: sconto di portafoglio, scoperti di conto corrente, operazioni autoliquidanti (finanziamenti per anticipi su effetti, altri titoli di credito e documenti accreditati salvo buon fine), finanziamenti per anticipi su operazioni di import-export, mutui, anticipazioni attive non regolate in conto corrente, riporti attivi, sovvenzioni diverse non in conto corrente, prestiti su pegno, prestiti contro cessione di stipendio, cessioni di credito, crediti impliciti nei contratti di leasing finanziario, impieghi con fondi di terzi di amministrazione, "altri investimenti finanziari" (ad es. negoziazioni di accettazioni bancarie). Gli impieghi a breve termine hanno una scadenza fino a 18 mesi, quelli a medio e a lungo termine oltre i 18 mesi.

Polizza
Il documento probatorio del contratto di assicurazione.

Premio di competenza
Il prezzo della copertura assicurativa, riferito al periodo di competenza.

Ramo danni
Comprende i contratti assicurativi diretti ad indennizzare l'assicurato per il verificarsi di uno specifico evento negativo oggetto del contratto. Vi rientrano i casi di furto, grandine, incendio, responsabilità civile verso terzi dall'uso di cose o dall'esercizio di certe attività, rischi di trasporto terrestre, aereo e marittimo, rischio di credito ecc.

Ramo vita e capitalizzazione
Vi rientrano diverse tipologie contrattuali tra le quali le assicurazioni in caso di morte, in caso di vita ad una certa data prestabilita, l'assicurazione mista (che combina i due casi precedenti). In tale ambito l'assicuratore è tenuto alla prestazione prevista dal contratto al verificarsi dell'evento assicurato, che può essere sia il pagamento di un capitale, sia la corresponsione di una rendita periodica all'assicurato o agli eventuali beneficiari.

Sportello bancario
Dipendenza bancaria comunque determinata (succursale, agenzia, ecc.) in cui si effettuano operazioni di deposito a risparmio o in conto corrente.



19. Prezzi e retribuzioni

Base dell'indice
Di norma è l?anno scelto come riferimento di partenza per il calcolo degli indici. Per tale anno viene definito il paniere (elenco dei prodotti e relativi coefficienti di ponderazione) che si mantiene fisso fino al successivo cambio di base e sul quale vengono calcolate le variazioni di prezzo con la tecnica dei numeri indici.

Cambio di base
Operazione con la quale vengono periodicamente rinnovati i panieri, per adeguarli alle innovazioni che intervengono nei prodotti, nei mercati e nell?acquisizione dei prodotti da parte degli utilizzatori.

Coefficiente di ponderazione o peso
Rappresenta il grado di importanza di ciascuna voce di prodotto, o raggruppamento di prodotti, nell?insieme dei beni e servizi che costituiscono il paniere sul quale è calcolato l?indice generale. Posto uguale a 100 il valore totale del paniere, i coefficienti di ponderazione sono dati in percentuale.

Coefficiente di raccordo
Sono valori empirici per raccordare serie di indici riferite a basi diverse, che per loro natura non sarebbero teoricamente confrontabili a causa e per effetto delle innovazioni nei prodotti e nelle ponderazioni introdotte ad ogni cambio di base. I coefficienti di raccordo sono ottenuti mediante rapporto tra due medie annuali degli indici mensili, entrambe riguardanti il periodo scelto come nuova base, calcolate, la prima con riferimento alla vecchia base, la seconda con riferimento alla nuova base. In pratica, poiché la media degli indici mensili calcolati con la nuova base è per definizione uguale a 100, il coefficiente di raccordo tra due basi successive è dato dalla media annua calcolata con la vecchia base divisa per 100.

Costo di costruzione di alcuni manufatti dell?edilizia (indice del)
La variazione nel tempo dei costi diretti di realizzazione di alcune opere tipo rappresentative del settore delle industrie delle costruzioni.

Costo di costruzione di tronchi stradali (indice del)
La variazione nel tempo dei costi per la costruzione di 100 metri di strada, in relazione a due tronchi stradali a percorso misto: il primo senza galleria, il secondo con galleria.

Costo di costruzione di un fabbricato residenziale (indice del)
Variazione nel tempo del costo diretto di un fabbricato tipo ad uso abitativo. Il fabbricato tipo per il quale vengono rilevati i costi, è costituito da tre corpi di fabbrica comprendenti 15 unità abitative e il cui volume complessivo è di mc 5.585.

Costo di costruzione di un capannone per uso industriale (indice del)
La variazione nel tempo dei costi diretti che occorre sostenere per la costruzione di un capannone tipo ad uso industriale.

Paniere
L'insieme dei prodotti presi in considerazione e messi sotto osservazione statistica ai fini del calcolo di ciascuno degli indici dei prezzi. Il paniere è costituito da un elenco di voci di prodotto, ad ognuna delle quali è assegnato un valore proporzionale all'importanza che la voce stessa rappresenta nell?ambito dell?intero paniere.

Prezzo
La quantità di moneta che bisogna cedere per ottenere in cambio l'unità del prodotto oggetto della transazione. A seconda dell'entità economica interessata, il prezzo assume varie denominazioni: alla produzione (prezzo del prodotto industriale nel primo stadio della commercializzazione sul mercato interno); al consumo (prezzo riferito alla fase di scambio in cui l'acquirente è un consumatore finale).

Prezzi al consumo per l?intera collettività (indice dei)
La variazione nel tempo dei prezzi, che si riferiscono alle vendite al dettaglio di beni e servizi effettuate dal settore delle imprese all'intero settore delle famiglie.

Prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (indice dei)
La variazione nel tempo dei prezzi al dettaglio, dei beni e servizi correntemente acquistati dalle famiglie di lavoratori dipendenti non agricoli (operai ed impiegati).

Prezzi al consumo nei Paesi dell'Unione europea (indice armonizzato dei)
È riferito alla stessa popolazione dell'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, ma è calcolato rispetto ad un paniere di prodotti e ad una struttura di ponderazione armonizzati nei diversi Paesi per poter assicurare la migliore comparabilità internazionale.

Prezzi alla produzione dei prodotti industriali (indice dei)
La variazione nel tempo dei prezzi che si formano nel primo stadio di commercializzazione. I prodotti inclusi sono quelli dei settori industriali con esclusione dei minerali e prodotti della trasformazione di materie fissili e mobili, dei mezzi di trasporto aerei, marittimi e ferroviari, dei manufatti dell?edilizia e degli armamenti.

Prezzi dei prodotti acquistati dagli agricoltori (indice dei)
La variazione nel tempo dei prezzi dei principali mezzi di produzione correnti e strumentali acquistati dagli agricoltori.

Prezzi dei prodotti venduti dagli agricoltori (indice dei)
La variazione nel tempo dei prezzi praticatii dagli agricoltori per la vendita dei prodotti agricoli.

Addetto
La persona dipendente e indipendente occupata (a tempo pieno, o a part-time o per contratto di formazione e lavoro) presso le unità economiche ubicate sul territorio nazionale anche se temporaneamente assente per servizio, ferie, malattia, sospensione dal lavoro, cassa integrazione guadagni etc.

Attività economica
Il risultato di una combinazione di differenti risorse, quali attrezzature, lavoro, tecniche di lavorazione, prodotti che dà luogo alla produzione di specifici beni o servizi.
Attività economica (classificazione della Ateco '91, e Ateco 2002).
La classificazione distingue le unità di produzione secondo l'attività da esse svolta e finalizzata alla elaborazione di statistiche di tipo macroeconomico, aventi per oggetto i fenomeni relativi alla partecipazione di tali unità ai processi economici. La classificazione comprende 874 categorie, raggruppate in 512 classi, 222 gruppi, 60 divisioni, 16 sottosezioni, 17 sezioni.

Cassa integrazione guadagni (CIG)
Lo strumento attraverso il quale lo Stato interviene a sostegno delle imprese che, a causa delle situazioni di crisi o difficoltà tipizzata dalla legge, sono costrette, momentaneamente, a contrarre o sospendere la propria attività. L'intervento consiste nell'erogazione gestita dall'INPS di una indennità sostitutiva della retribuzione in favore dei dipendenti sospesi dal lavoro o sottoposti a riduzione di orario.

Categoria/livello nei contratti di lavoro
La suddivisione della classificazione che riguarda l'inquadramento, stabilito dai contratti del personale dipendente, in una certa scala ordinata per livelli di competenza? responsabilit$agrave; delle mansioni da assegnare. A ciascuna corrisponde una diversa misura tabellare di base. La configurazione delle categorie di inquadramento non è omogenea tra i differenti accordi, essendo denominata talvolta in lettere, altre in numeri romani o arabi, altre volte con assegnazione di una professionalità. Inoltre, l'ordine in cui si presenta la scala classificatoria risulta a volte ascendente e altre discendente.

Contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL)
Gli accordi e i contratti stipulati tra le organizzazioni dei datori di lavoro e le organizzazioni sindacali dei lavoratori, con riferimento ai diversi comparti di attività economica.

Costo del lavoro
L'ammontare costituito dalle retribuzioni lorde, dai contributi sociali, dalle provvidenze al personale e dagli accantonamenti per il trattamento di fine rapporto.

Grande impresa (Industria e servizi)
L'impresa che occupa 500 addetti ed oltre.

Impiegato (lavoratore dipendente)
Il dipendente a cui è assegnata l'esplicazione continuativa e sistematica di un'attività di concetto o di ordine, diretta a sostituire, integrare o comunque coadiuvare quella dell'imprenditore nella funzione dell'organizzazione e controllo per il conseguimento delle finalità dell'impresa.

Impresa
L'organizzazione di un'attività economica esercitata con carattere professionale per la produzione di beni o per la prestazione di servizi destinabili alla vendita. Essa fruisce di una certa autonomia con particolare riguardo alle scelte produttive, di vendita e di distribuzione degli utili. Il responsabile è rappresentato da una o più persone fisiche, in forma individuale o associata, o da una o più persone giuridiche.

Occupato alle dipendenze
La persona occupata che è legata all'impresa da un contratto di lavoro diretto, sulla base del quale percepisce una retribuzione. Sono da considerarsi tali i dirigenti, i quadri, gli impiegati, gli operai (incluse le categorie speciali e gli intermedi). Tra i lavoratori dipendenti sono convenzionalmente inclusi anche gli apprendisti, sebbene essi non costituiscano sotto il profilo tecnico-giuridico una categoria di lavoratori subordinati. Nel numero dei lavoratori dipendenti è compreso anche il personale temporaneamente assente per cause varie quali: ferie, permessi, maternità, Cassa integrazione guadagni. I dipendenti che prestano attività all'estero sono inclusi soltanto se sono retribuiti dall'impresa. Sono, invece, esclusi dal numero dei lavoratori dipendenti:

* i dirigenti retribuiti principalmente per mezzo di una partecipazione agli utili d?impresa o a forfait, il Presidente, l?amministratore delegato, i membri in carica dei consigli di amministrazione della società o dei consigli direttivi delle società di capitale;
* il personale che lavora esclusivamente su commissione nell?industria; gli intermediari ed il personale dei servizi esterni a carattere commerciale retribuiti integralmente a provvigione per le assicurazioni;
* i coadiuvanti familiari;
* il personale che pur lavorando presso l?impresa è dipendente da imprese titolari di lavoro in appalto (es.: impresa di pulizia);
* il personale che sta prestando il servizio militare (salvo che non sia stato richiamato per brevi periodi).

Operaio (lavoratore dipendente)
Tale qualifica comprende i dipendenti adibiti a mansioni prive del requisito della specifica collaborazione propria della categoria impiegatizia, caratterizzate, per contro, dall?inerenza al processo strettamente produttivo dell'impresa anzichè a quello organizzativo e tecnico amministrativo. Nell'ambito della categoria degli operai si possono distinguere gli operai specializzati, gli operai qualificati e gli operai comuni.
La contrattazione collettiva ha inoltre istituito le c.d. categorie speciali o intermedie alle quali appartengono gli operai che:

* esplicano mansioni superiori a quelle degli operai ai quali è attribuita la più elevata qualifica;
* sono adibiti a mansioni di particolare fiducia o responsabilità;
* guidano e controllano il lavoro di altri operai con apporto di competenza tecnico-pratica.

Qualifica (professionale)
L'inquadramento dei lavoratori dipendenti (subordinati) classificabile nelle seguenti voci: dirigenti, quadri, impiegati, operai (incluse le categorie speciali o intermedi).

Retribuzione contrattuale mensilizzata
La retribuzione lorda annua calcolata con riferimento alle misure tabellari stabilite dai contratti per il periodo considerato tenendo conto, in ciascun mese, degli elementi retributivi aventi carattere generale e continuativo.

Retribuzione contrattuale oraria
La retribuzione lorda contrattuale rapportata alla durata contrattuale del lavoro espressa in ore.

Retribuzione contrattuale per dipendente
La retribuzione lorda annua calcolata con riferimento alle misure tabellari stabilite dai CCNL ai lavoratori dipendenti nell'ipotesi che siano presenti durante il periodo per il quale la prestazione lavorativa è contrattualmente dovuta.

Retribuzione lorda
I salari, gli stipendi e le competenze accessorie, in denaro e in natura, al lordo delle trattenute erariali e previdenziali, corrisposte ai lavoratori dipendenti direttamente e con carattere di periodicità, secondo quanto stabilito dai contratti, dagli accordi aziendali e dalle norme di legge in vigore.

Voce retributiva
La denominazione delle singole componenti della retribuzione annua: paga base, contingenza, aumenti periodici di anzianità, indennità di turno ed altre eventuali indennità di carattere generale (nei comparti in cui assumono rilevanza), premi mensili, mensilità aggiuntive ed altre erogazioni corrisposte regolarmente in specifici periodi dell?anno.



20. Demografia delle imprese

Attività economica
Il risultato di una combinazione di differenti risorse, quali attrezzature, lavoro, tecniche di lavorazione, prodotti che dà luogo alla produzione di specifici beni o servizi.
Attività economica (classificazione della Ateco ’91, e Ateco 2002).
La classificazione distingue le unità di produzione secondo l’attività da esse svolta e finalizzata alla elaborazione di statistiche di tipo macroeconomico, aventi per oggetto i fenomeni relativi alla partecipazione di tali unità ai processi economici. La classificazione comprende 874 categorie, raggruppate in 512 classi, 222 gruppi, 60 divisioni, 16 sottosezioni, 17 sezioni.

Impresa
L’organizzazione di un’attività economica esercitata con carattere professionale per la produzione di beni o per la prestazione di servizi destinabili alla vendita. Essa fruisce di una certa autonomia con particolare riguardo alle scelte produttive, di vendita e di distribuzione degli utili. Il responsabile è rappresentato da una o più persone fisiche, in forma individuale o associata, o da una o più persone giuridiche.



21. Enti locali e Pubblica Amministrazione

Entrate correnti
Entrate destinate al finanziamento dell’attività di produzione e di redistribuzione dei redditi per fini non direttamente produttivi.

Entrate in conto capitale
Entrate che incidono direttamente o indirettamente sulla formazione del capitale.

Entrate tributarie
Le entrate prelevate dagli individui e dalle imprese in virtù della potestà d’imposizione diretta o derivata.

Spese correnti
Spese destinate all’attività di produzione e di redistribuzione dei redditi.

Spese in conto capitale
Spese che incidono direttamente o indirettamente sulla formazione del capitale.

Trasferimenti
Operazioni unilaterali mediante le quali un soggetto devolve una somma di denaro o un insieme di beni e servizi ad un altro soggetto senza contropartita. Si distinguono in trasferimenti correnti e trasferimenti in conto capitale (sistema europeo conti, Sec95)



22. Famiglie: Aspetti sociali vari

I dati che sono riportati in questa sezione derivano principalmente dalle seguenti indagini statistiche svolte dall’Istat con la collaborazione dei comuni:
1 - Indagine multiscopo sulle famiglie - Aspetti della vita quotidiana
2 - Indagine multiscopo sulle famiglie - Famiglie, soggetti sociali e condizione dell’infanzia
3 - Condizioni di vita delle famiglie - Eusilc
4 - Indagine statistica sui consumi delle famiglie

L’indagine Multiscopo Aspetti della vita quotidiana rileva ogni anno molteplici aspetti della vita degli individui e delle famiglie. Aree tematiche variegate si susseguono nei questionari consentendo di cogliere come vive la popolazione: scuola, lavoro, vita familiare e di relazione, abitazione e zona in cui si vive, partecipazione politica e sociale, salute e stili di vita e rapporto con i servizi, fruizione dei mass media (tv, radio, letture di libri e quotidiani) e impiego del tempo libero (partecipazione a spettacoli e intrattenimenti, attività fisica e sportiva e vacanze). A partire dal 1993 l’indagine è stata condotta tutti gli anni e nel 2006 è stata effettuata a febbraio su un campione di circa 19 mila famiglie (per un totale di circa 49 mila individui) distribuite in 849 comuni italiani di diversa ampiezza demografica. Il campione è a due stadi con stratificazione delle unità di primo stadio (comuni).
L’indagine appartiene al sistema di Indagini multiscopo, il quale prevede che, accanto all’indagine annuale Aspetti delle vita quotidiana, vengano effettuate altre indagini che, ogni cinque anni, approfondiscono tematiche particolare, e un’indagine continua a cadenza trimestrale sui Viaggi e le vacanze.

L’indagine "Famiglie e soggetti sociali" è stata svolta nel 2003. Tra i principali contenuti informativi si ricorda: le strutture familiari e i pendolari della famiglia; le reti di parentela, le reti ai aiuto informale e gli aiuti ricevuti in occasione di eventi critici; la vita di coppia e le nozze, l’uscita dalla famiglia di origine ed il ciclo di vita; la permanenza dei giovani adulti in famiglia; le carriere lavorative e la mobilità sociale. Il campione dell’indagine è a due stadi con stratificazione delle unità di primo stadio (comuni). Sono state raggiunte 19.227 famiglie, per un totale di 49.451 individui. Per una parte di quesiti, le informazioni sono state raccolta per intervista diretta. Per una serie di quesiti è stata prevista l’autocompilazione diretta del questionario da parte del rispondente.

L’indagine condizioni di vita delle famiglie - Eu-Silc (European Statistics on Incombe and Living Conditions) risponde al regolamento dell’Unione europea (n° 1177/2003) volto a fornire alle istituzioni nazionali ed europee informazioni sulla situazione sociale e sulla diffusione della povertà nei paesi dell’Unione. L’indagine ha come obiettivo prioritario quello di fornire, usando definizioni e metodi armonizzati, dati comparabili con quelli raccolti dagli altri paesi dell’Unione europea, per l’analisi dei redditi e del benessere delle famiglie. Il disegno campionario prevede, inoltre, una componente panel che consente di studiare gli aspetti dinamici dei fenomeni rilevati (le famiglie rimangono nel campione per quattro anni consecutivi). I questionari dell’indagine raccolgono informazioni sia sulle diverse fonti di reddito individuale e familiare, sia su altre importanti dimensioni della qualità della vita dei cittadini: la partecipazione al mercato del lavoro, la salute, l’istruzione, le caratteristiche della casa e della zona di abitazione, le spese sostenute per l’affitto o per il mutuo casa, i principali problemi economici delle famiglie. Nel 2004 l’indagine ha raggiunto 24.204 famiglie per un totale di 61.429 individui.

L’indagine sui consumi delle famiglie rileva la struttura ed il livello della spesa per consumi secondo le principali caratteristiche sociali, demografiche, economiche e territoriali delle famiglie residenti. Grazie al disegno che la caratterizza, è possibile conoscere e seguire, in senso qualitativo e quantitativo, la dinamica degli standard di vita e dei comportamenti di consumo delle principali tipologie familiari, in riferimento ai differenti ambiti territoriali e sociali. Oggetto della rilevazione sono le spese sostenute dalle famiglie per acquistare beni e servizi destinati al diretto soddisfacimento dei propri bisogni (consumo). Ogni altra spesa effettuata dalla famiglia per scopo diverso dal consumo è esclusa dalla rilevazione (ad esempio, l’acquisto di una casa e di terreni, il pagamento delle imposte, le spese connesse con attività professionali, ecc.) Oltre alle notizie riguardanti gli individui che compongono la famiglia, le caratteristiche dell’abitazione, arredamento, abbigliamento e calzature, sanità, trasporti e comunicazioni, tempo libero ed istruzione, altri beni e servizi. L’indagine rileva l’ammontare complessivo della spesa al momento dell’acquisto, a prescindere dal momento dell’effettivo consumo o utilizzo e dalle modalità di pagamento (per acquisti a rate o con carta di credito).

Consumi delle famiglie
I beni e i servizi acquistati o autoconsumati dalle famiglie per il soddisfacimento dei propri bisogni. Sono quindi compresi i beni che provengono dal proprio orto o azienda agricola (autoconsumi), i beni e i servizi forniti dal datore di lavoro ai dipendenti, a titolo di salario, i fitti figurativi (autovalutati dalle famiglie) per le abitazioni godute in proprietà.

Famiglia e nucleo familiare
La famiglia è costituita dall’insieme delle persone coabitanti legate da vincoli di matrimonio o parentela, affinità, adozione, tutela o affettivi. Il nucleo è l’insieme delle persone che formano una coppia con figli celibi o nubili, una coppia senza figli, un genitore solo con figli celibi o nubili.

Fitto imputato
Il valore del fitto imputato viene stimato dal proprietario in base al prezzo che secondo lui si dovrebbe pagare per vivere in affitto nella sua abitazione. Da questa stima, vengono detratti gli eventuali interessi pagati sul mutuo casa. La parte di spesa per il mutuo destinata a rimborsare il capitale prestato, invece, non viene sottratta perché corrisponde a una riduzione del debito, cioè ad un aumento del patrimonio della famiglia. Per analogia, agli inquilini che pagano un affitto agevolato viene imputata la differenza fra il prezzo di mercato ed il fitto pagato. Il fitto imputato è considerato al netto di eventuali spese di manutenzione ordinaria, che corrispondono all’ammortamento del patrimonio abitativo.

Indice del Gini
L’indice di concentrazione di Gini è una misura sintetica del grado di disuguaglianza della distribuzione del reddito: è pari a zero nel caso di una perfetta equità della distribuzione dei redditi, quando tutte le famiglie ricevono lo stesso reddito; è invece pari ad uno nel caso di totale disuguaglianza, quando il reddito totale è percepito da una sola famiglia.

Reddito netto
Il reddito netto familiare considerato nell’indagine eu-silc è pari alla somma dei redditi da lavoro dipendente e autonomo, di quelli da capitale reale e finanziario, delle pensioni e degli altri trasferimenti pubblici e privati al netto delle imposte personali, dell’Ici e dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti ed autonomi. Da questa somma vengono sottratti anche i trasferimenti versati ad altre famiglie (per esempio, gli assegni di mantenimento per un ex-coniuge). I redditi da lavoro dipendente comprendono il valore figurativo dell’auto aziendale concessa per uso privato ma non i buoni pasto e gli altri fringe benefits non monetari. Non sono compresi gli eventuali beni prodotti dalla famiglia per il proprio consumo (autoconsumo). Nella definizione armonizzata adottata da Eurostat per le prime tre edizioni dell’indagine Eu-Silc (2004-2006), i redditi da capitale reale non comprendono il reddito figurativo delle abitazioni occupate dai proprietari (cioè l’affitto imputato). In base al Regolamento, l’inserimento di questa ultima componente del reddito sarà comunque obbligatorio a partire dall’edizione 2007. Data l’importanza della proprietà dell’abitazione nel contesto italiano, si è deciso di riportare le statistiche relative ai redditi familiari sia al netto, sia al lordo dei fitti imputati. Il valore dell’affitto imputato viene stimato dal proprietario in base al prezzo che secondo lui si dovrebbe pagare per vivere in affitto nella sua abitazione. Da questa stima, vengono detratti gli eventuali interessi pagati sul mutuo-casa. La parte della spesa per il mutuo destinata a rimborsare il capitale prestato, invece, non viene sottratta perché corrisponde ad una riduzione del debito, cioè ad un aumento del patrimonio della famiglia. Per analogia, agli inquilini che pagano un affitto agevolato viene imputata la differenza fra il prezzo di mercato e l’affitto pagato. L’affitto imputato è considerato al netto di eventuali spese manutenzione ordinaria, che corrispondono all’ammortamento del patrimonio abitativo.

Spesa media mensile
E’ calcolata dividendo la spesa totale relativa all’acquisto di beni o servizi per il numero complessivo delle famiglie italiane (senza distinguere, cioè, quelle che hanno effettuato la spesa specifica da quelle che non l’hanno effettuata).

Spesa media effettiva
E’ calcolata dividendo la spesa totale relativa all’acquisto di beni o servizi per il numero di famiglie che hanno effettuato la specifica spesa (tali famiglie costituiscono un sottoinsieme del numero complessivo delle famiglie italiane).



23. Valle d'Aosta ed Euroregione Alpi-Mediterraneo

Euroregione Alpi-Mediterraneo
Struttura di cooperazione transnazionale fra Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Provence-Alpes-Côte d'Azur e Rhône-Alpes.

Tasso di utilizzazione lorda delle strutture alberghiere e similari
Rapporto tra le presenze presso strutture alberghiere e similari ed il relativo numero di posti letto moltiplicato per i 365 giorni dell'anno, il tutto moltiplicato per 100 (tasso di utilizzazione lorda delle strutture alberghiere e similari = presenze presso le strutture alberghiere e similari/(365* numero di posti letto presso strutture alberghiere e similari)*100)



24. Censimenti

Abitazione
Locale (o un insieme di locali) destinato stabilmente ad uso abitativo; separato (cioè circondato da pareti e coperto da un tetto); indipendente (cioè dotato di almeno un accesso indipendente dall'esterno o da spazi di disimpegno comune - strada, cortile, scale, pianerottoli, ballatoi, terrazze eccetera - ovvero un accesso che non comporti il passaggio attraverso altre abitazioni); inserito in un edificio (o che costituisca esso stesso un edificio).

Abitazioni occupate da residenti
Abitazioni occupate da persone che hanno dimora abituale nelle stesse, anche se assenti alla data del censimento.

Addetto
Persona occupata, come lavoratore indipendente o dipendente (a tempo pieno, a tempo parziale o con contratto di formazione e lavoro) alla data del 22 ottobre 2001, nell'unità economica censita, anche se temporaneamente assente (per servizio, ferie, malattia, sospensione dal lavoro, Cassa integrazione guadagni eccetera).

Addetto alla impresa/istituzione
Persona occupata, come lavoratore indipendente o dipendente, nel complesso dell'impresa/istituzione alla data del 22 ottobre 2001. Gli addetti alle imprese/istituzioni sono classificati in base all'attività economica principale svolta dall'impresa/istituzione e rispetto all'ubicazione della sede centrale dell'impresa/istituzione stessa. Essi coincidono a livello nazionale con gli addetti alle unità locali, ma non coincidono a livello di distribuzione per attività economica o per territorio. Infatti, per le imprese/istituzioni plurilocalizzate, gli addetti alle unità locali sono classificati rispetto all'attività economica principale dell'unità locale stessa che può essere diversa da quella dell'impresa/istituzione.

Altra manodopera aziendale
Persone di 16 anni e più occupate nei lavori agricoli dell'azienda non appartenenti alla famiglia del conduttore, distinti nelle seguenti categorie:
  • a tempo indeterminato (comprendente dirigenti, impiegati, categorie assimilate);
  • a tempo determinato (comprendente dirigenti, impiegati, categorie assimilate, operai e assimilati).


Altre abitazioni
Abitazioni non occupate oppure abitate solamente da persone che non hanno dimora abituale nelle abitazioni stesse.

Altro tipo di alloggio
Alloggio che non rientra nella definizione di abitazione (perché mobile, semi-permanente o improvvisato), occupato da una o più persone come dimora abituale o temporanea alla data del censimento (come, ad esempio, roulotte-caravan, tenda, camper, baracca, capanna, grotta, garage, cantina, stalla eccetera).

Anagrafe della popolazione
Il sistema continuo di registrazione della popolazione residente. Viene continuamente aggiornata tramite iscrizioni per nascita da genitori residenti nel comune, cancellazioni per morte di residenti e iscrizioni/cancellazioni per trasferimento di residenza da/per altro comune o da/per l'estero.

Attività economica
Attività di produzione di beni o servizi che ha luogo quando risorse quali lavoro, impianti e materie prime concorrono all'ottenimento di beni o alla prestazione di servizi. Un'attività economica è caratterizzata dall'uso di fattori della produzione, da un processo di produzione e da uno o più prodotti ottenuti (beni o prestazioni di servizi). Ai fi ni della produzione dell'informazione statistica, le attività economiche sono classificate secondo una nomenclatura internazionale che a livello europeo è denominata Nace Rev. 2 (per la classificazione Ateco2007), Nace Rev. 1.1 (per la classificazione Ateco2002) e Nace Rev. 1 (per la classificazione Ateco1991). Per l'8° Censimento generale dell'industria e dei servizi al 22 ottobre 2001 è stata adottata la classificazioneAteco1991.

Attività economica esclusiva o principale
Attività economica svolta in maniera prevalente da un'unità locale. Quando più attività sono esercitate nell'ambito di una stessa unità, la prevalenza è individuata sulla base del valore aggiunto. In mancanza di tale dato, la prevalenza si stabilisce, nell'ordine, sulla base del fatturato, delle spese per il personale, delle retribuzioni lorde annue, del numero medio annuo di addetti. Dopo aver determinato l'attività principale, la seconda in ordine di importanza è considerata attività secondaria.

Azienda agricola e zootecnica
Unità tecnico-economica, costituita da terreni, anche in appezzamenti non contigui, ed eventualmente da impianti e attrezzature varie, in cui si attua, in via principale o secondaria, l'attività agricola e zootecnica ad opera di un conduttore - persona fisica, società, ente - che ne sopporta il rischio sia da solo, come conduttore coltivatore o conduttore con salariati e/o compartecipanti, sia in forma associata.

Campo di rilevazione (o di osservazione)
Elenco delle attività economiche che sono oggetto del censimento.

Collaboratore coordinato e continuativo (co.co.co.)
Persona che presta la propria opera presso un'impresa o istituzione con rapporto di lavoro non soggetto a vincolo di subordinazione e che fornisce una prestazione dal contenuto intrinsecamente professionale o artistico, svolta in modo unitario e continuativo per un tempo predeterminato, ricevendo un compenso a carattere periodico e prestabilito.

Conduzione (forma di)
Il rapporto che intercorre tra il conduttore e la forza lavoro aziendale, che si specifica nei seguenti tipi: conduzione diretta del coltivatore, quando il coltivatore presta egli stesso lavoro manuale nell'azienda, da solo o con l'aiuto di familiari e parenti, indipendentemente dalla presenza di lavoro fornito da altra manodopera aziendale; conduzione con salariati (in economia), quando il conduttore impiega per i lavori manuali dell'azienda agricola esclusivamente manodopera extrafamiliare a tempo indeterminato o determinato; pertanto l'attività del conduttore e dei suoi familiari e parenti è limitata solo alla direzione e gestione dell'azienda agricola. Si ha conduzione con salariati anche quando, per tutti i lavori agricoli dell'azienda, il conduttore ricorre esclusivamente a servizi esterni (contoterzismo passivo), avvalendosi in pratica di manodopera e mezzi meccanici forniti da terzi (altre aziende agricole, organismi associativi, imprese di esercizio e noleggio) senza che tale manodopera possa configurarsi tra l'altra manodopera aziendale; altra forma di conduzione: rientrano in questa categoria tutte le forme di conduzione non contemplate nei punti precedenti. Tra di esse si segnalano:
  • la colonia parziaria appoderata, per la quale si considera conduttore il mezzadro;
  • la colonia parziaria non appoderata o impropria, per la quale si considera conduttore il concedente;
  • la soccida, per la quale si distingue se il contratto di soccida è stipulato tra due aziende agricole o tra un'impresa di trasformazione e un'azienda agricola. Nel primo caso il conduttore è da considerarsi il soccidante, cioè il proprietario degli animali, mentre nel secondo caso il conduttore deve essere considerato il soccidario, cioè colui che alleva gli animali;
  • la proprietà collettiva, costituita da beni, di proprietà pubblica o privata, su cui gravano dei diritti di utilizzo (usi civici) da parte di singoli soggetti appartenenti a una determinata collettività.


Convivenza
Insieme di persone che, senza essere legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità e simili, conducono vita in comune per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena e simili. Le persone addette alla convivenza per ragioni di lavoro, se vi convivono abitualmente, sono considerate componenti residenti della convivenza purché non costituiscano famiglia a sé stante. I principali tipi di convivenza sono: istituti d'istruzione, istituti assistenziali, istituti di cura pubblici e privati, istituti penitenziari, convivenze ecclesiastiche, convivenze militari e di altri corpi accasermati, alberghi, pensioni, locande e simili, navi mercantili, altre convivenze (ad esempio, case dello studente, dormitori per lavoratori eccetera).

Dipendente (lavoratore)
Persona che svolge la propria attività lavorativa in un'unità giuridico-economica e che è iscritta nei libri paga dell'impresa o istituzione, anche se responsabile della sua gestione. Sono considerati lavoratori dipendenti:
  • i dirigenti, i quadri, gli impiegati e gli operai, a tempo pieno o parziale;
  • gli apprendisti;
  • i lavoratori a domicilio iscritti nei libri paga;
  • i lavoratori stagionali;
  • i lavoratori con contratto di formazione e lavoro;
  • i lavoratori con contratto a termine;
  • i lavoratori in Cassa integrazione guadagni;
  • i soci di cooperativa iscritti nei libri paga.
Non sono considerati lavoratori dipendenti i titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa o a progetto. In alcune fonti viene utilizzata una definizione diversa, che non comprende, ad esempio, i dirigenti e gli apprendisti.

Edificio
Una costruzione generalmente di concezione ed esecuzione unitaria; dotata di una propria struttura indipendente; contenente spazi utilizzabili stabilmente da persone per uso residenziale (alloggi) e/o per la produzione di beni e servizi (uffici, studi, laboratori eccetera); delimitata da pareti, esterne o divisorie, e da coperture; dotata di almeno un accesso dall'esterno.

Edificio residenziale



Un edificio progettato, costruito e utilizzato solo a fi ni abitativi: case unifamiliari, ville, villette, case a schiera, palazzine in complessi residenziali eccetera; un edificio progettato, costruito e utilizzato principalmente a fini abitativi: condomini o palazzine con negozi (o sedi di attività economiche in genere) a piano strada eccetera; un edificio che, pur se progettato e costruito non a fi ni abitativi, nel corso del tempo ha subito una variazione d'uso diventandolo; un edificio che, progettato e costruito a fi ni abitativi, nel corso del tempo ha subito una variazione d'uso e attualmente non lo è più: un edificio per abitazione diventato sede di uffici di liberi professionisti eccetera.

Famiglia
Insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela, o da vincoli affettivi, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso comune (anche se non sono ancora iscritte nell'anagrafe della popolazione residente del comune medesimo). Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. L'assente temporaneo non cessa di appartenere alla propria famiglia sia che si trovi presso altro alloggio (o convivenza) dello stesso comune, sia che si trovi in un altro comune italiano o all'estero.

Giornata di lavoro
Sono le giornate di lavoro svolte in azienda, per l'esercizio delle attività agricole o delle attività connesse, nel corso dell'annata agraria, con riguardo a:
  • numero di giorni;
  • media ore giornaliera;
  • percentuale del tempo aziendale dedicato ad attività connesse.
Per numero di giorni si intendono tutte le giornate effettivamente lavorate presso l'azienda nell'annata agraria, indipendentemente dalle ore giornaliere prestate; la media ore giornaliere è il numero delle ore mediamente lavorate nelle giornate. Se il numero di ore giornaliere lavorate non è costante nel tempo il calcolo della media dovrà essere stimato.

Impresa
Unità giuridico-economica che produce beni e servizi destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, ha facoltà di distribuire i profitti realizzati ai soggetti proprietari, siano essi privati o pubblici. Tra le imprese sono comprese: le imprese individuali, le società di persone, le società di capitali, le società cooperative, le aziende speciali di comuni o province o regioni. Sono considerate imprese anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.




Impresa/istituzione plurilocalizzata
Impresa/istituzione che svolge la propria attività in più luoghi, ciascuno dei quali costituisce un'unità locale dell'impresa/istituzione.

Impresa/istituzione unilocalizzata
Impresa/istituzione che svolge la propria attività in un'unica sede.

Indipendente (lavoratore)
Persona che svolge la propria attività lavorativa in un'unità giuridico-economica senza vincoli di subordinazione. Sono considerati lavoratori indipendenti:
  • i titolari, soci e amministratori di impresa o istituzione, a condizione che effettivamente lavorino nell'impresa o istituzione, non siano iscritti nei libri paga, non siano remunerati con fattura, non abbiano un contratto di collaborazione coordinata e continuativa;
  • i soci di cooperativa che effettivamente lavorano nell'impresa e non sono iscritti nei libri paga;
  • i parenti o affini del titolare, o dei titolari, che prestano lavoro senza il corrispettivo di una prefissata retribuzione contrattuale né il versamento di contributi.


Istituzione non profit privata o pubblica
Unità giuridico-economica dotata o meno di personalità giuridica, di natura pubblica o privata, che produce beni e servizi destinabili o non destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, non ha facoltà di distribuire, anche indirettamente, profitti o altri guadagni diversi dalla remunerazione del lavoro prestato ai soggetti che la hanno istituita o ai soci. Costituiscono esempi di istituzione non profit privata: le associazioni, riconosciute e non riconosciute, le fondazioni, le organizzazioni non governative, le organizzazioni di volontariato, le cooperative sociali e le altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), i partiti politici, i sindacati, gli enti ecclesiastici.

Istituzione pubblica
Unità giuridico-economica la cui funzione principale è quella di produrre beni e servizi non destinabili alla vendita e/o di ridistribuire il reddito e la ricchezza e le cui risorse principali sono costituite da prelevamenti obbligatori effettuati presso le famiglie, le imprese e le istituzioni non profit o da trasferimenti a fondo perduto ricevuti da altre istituzioni dell'amministrazione pubblica. Costituiscono esempi di istituzione pubblica: autorità portuale, camera di commercio, comune, ministero, provincia, regione, università pubblica eccetera.

Lavoratore autonomo
Persona che con contratti d'opera "si obbliga a compiere, attraverso corrispettivo, un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente" (art. 2222 codice civile). Le modalità, il luogo e il tempo di esecuzione dell'opera o del servizio sono controllate liberamente dallo stesso lavoratore. Nella rilevazione sulle forze di lavoro i collaboratori coordinati e continuativi, a progetto e i prestatori d'opera occasionale sono classificati come autonomi.

Lavoratore interinale
Persona assunta da un'impresa di fornitura di lavoro temporaneo (impresa fornitrice) la quale pone tale persona a disposizione di un'altra unità giuridico-economica (impresa o istituzione utilizzatrice) per coprire un fabbisogno produttivo a carattere temporaneo.

Libero professionista
Persona che esercita in conto proprio una professione o arte liberale (architetto, avvocato, ingegnere eccetera) ed è iscritto a uno o più albi professionali riconosciuti in Italia.

Numero medio di componenti per famiglia
Quantità calcolata dividendo il totale dei residenti in famiglia per il numero delle famiglie.

Personale esterno all'unità locale
Insieme di tipologie di persone che prestano la propria opera, remunerata o meno, presso un'unità locale di impresa o istituzione senza essere lavoratori indipendenti o dipendenti. Fanno parte del personale esterno le seguenti tipologie di persone:
  • i soggetti con contratto di lavoro parasubordinato;
  • i lavoratori interinali;
  • i soci e membri del consiglio di amministrazione remunerati con fattura;
  • i volontari.


Popolazione residente
È costituita dalle persone aventi dimora abituale in ciascun comune, anche se alla data del censimento sono assenti perché temporaneamente presenti in altro comune italiano o all'estero.

Popolazione residente in convivenza
Persone che hanno dimora abituale in convivenza, anche se assenti alla data del censimento.

Straniero dimorante abitualmente
Una persona con cittadinanza non italiana o apolide. Si esclude chi possiede una cittadinanza straniera oltre a quella italiana, per il quale prevale quest'ultima. Si definisce dimorante abitualmente il cittadino straniero comunitario che dimora abitualmente nell'alloggio o nella convivenza e il cittadino straniero non comunitario che dimora abitualmente nell'alloggio o nella convivenza e che è in possesso di un regolare titolo a soggiornare in Italia, ovvero di un permesso di soggiorno valido o del nulla osta all'ingresso in Italia per motivi di lavoro o di ricongiungimento familiare o della richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno oppure della richiesta di rilascio del primo permesso. Esso viene conteggiato nella popolazione residente nell'ambito delle famiglie e delle convivenze.

Superficie agricola utilizzata (SAU)
L'insieme dei terreni investiti a seminativi, orti familiari, prati permanenti e pascoli, coltivazioni legnose agrarie e castagneti da frutto. Essa costituisce la superficie investita ed effettivamente utilizzata in coltivazioni propriamente agricole. È esclusa la superficie investita a funghi in grotte, sotterranei o appositi edifici.

Superficie totale
Area complessiva dei terreni dell'azienda formata dalla superficie agricola utilizzata (Sau), da quella coperta da arboricoltura da legno, da boschi, dalla superficie agraria non utilizzata (insieme di terreni non utilizzati a scopi agricoli, compresi i terreni abbandonati e le aree destinate ad attività ricreative), nonché dall'area occupata da parchi e giardini ornamentali, fabbricati, stagni, canali, cortili situati entro il perimetro dei terreni che costituiscono l'azienda.

Titolo di possesso dei terreni
Indica il tipo di rapporto esistente tra azienda e capitale fondiario, che si specifica nei seguenti tipi:
  • proprietà, usufrutto eccetera: comprende, oltre alla proprietà in senso stretto e afferente sia a persone fi siche che giuridiche (società, consorzi, enti pubblici), anche l'usufrutto, l'enfiteusi, altre forme simili di assegnazione dei terreni da parte di enti di sviluppo, consorzi e simili, nonché il beneficio parrocchiale e la colonia perpetua. Rientrano in questa categoria anche le proprietà collettive in uso civico indivise;
  • affitto: si ha per quei terreni concessi al conduttore, persona fi sica o giuridica, sulla base di un contratto che preveda come contropartita un canone fisso pattuito in anticipo in denaro e/o in natura. Rientrano in questa casistica anche le proprietà collettive assegnate formalmente a singole aziende con contratto di affitto. L'affitto comprende anche il comodato a titolo oneroso, cioè dietro pagamento di un prezzo prestabilito e il conferimento che si ha quando si trasferisce il pieno godimento dell'immobile (fattore terra) per fi ni produttivi in cambio della partecipazione piena o parziale ai proventi della gestione e conduzione dei terreni;
  • uso gratuito: comprende, oltre ai terreni coltivati a titolo gratuito (terreni affidati da un proprietario a un conduttore senza alcuna corresponsione di canone di locazione), anche le superfici agricole abbandonate e coltivate senza autorizzazione, nonché il comodato gratuito e l'affidapascoli.


Unità giuridico-economica
Entità organizzativa finalizzata alla produzione di beni e servizi e dotata di autonomia decisionale, in particolare per quanto attiene alla destinazione delle sue risorse correnti. Le unità giuridico-economiche esercitano una o più attività economiche in uno o più luoghi. Le unità giuridico-economiche sono generalmente distinte in imprese, istituzioni pubbliche e istituzioni nonprofit, private o pubbliche.

Unità locale
Luogo fisico nel quale un'unità giuridico-economica (impresa, istituzione) esercita una o più attività economiche. L'unità locale corrisponde a un'unità giuridico-economica o a una sua parte, situata in una località topograficamente identificata da un indirizzo e da un numero civico. In tale località, o a partire da tale località, si esercitano delle attività economiche per le quali una o più persone lavorano (eventualmente a tempo parziale) per conto della stessa unità giuridico-economica. Costituiscono esempi di unità locale le seguenti tipologie: agenzia, albergo, ambulatorio, bar, cava, deposito, domicilio, garage, laboratorio, magazzino, miniera, negozio, officina, ospedale, ristorante, scuola, stabilimento, studio professionale, ufficio eccetera.

Volontario
Persona che presta la propria opera diretta, anche saltuaria, senza alcun corrispettivo, nell'ambito di un'unità giuridico-economica (impresa o istituzione), indipendentemente dal fatto che sia socio o iscritto della stessa. Tra i volontari non sono inclusi i donatori di sangue o di organi.

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