(n.d.r.) Per ogni voce del glossario, ove disponibile, sono stati riportati i riferimenti alle tavole di dati contenute nel CD.
1. Ambiente e Territorio
Area naturale protetta (Tav.1.1)
Territorio sottoposto ad uno speciale regime di tutela e di gestione in cui siano presenti formazioni fisiche,
geologiche, geomorfologiche, e biologiche rilevanti dal punto di vista naturalistico ed ambientale e nel quale
sono compresi i parchi naturali e le riserve naturali.
Parchi nazionali (Tav. 1.1)
Aree terrestri, fluviali, lacuali che contengono uno più ecosistemi intatti e parzialmente inalterati da
interventi antropici, una o più trasformazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche, di rilievo
internazionale o nazionale per valori naturalistici, scientifici, estetici.
Parchi naturali regionali (Tav. 1.1)
Sistema territoriale che, per valori naturali, scientifici, storico-culturali e paesaggistici di particolare
interesse è organizzato ,e gestito in modo da: conservare e migliorare l'ambiente naturale e le sue risorse,
promuovere la cultura naturalistica e perseguire uno sviluppo economico sociale e culturale mediante attività
eco compatibili.
Riserve naturali (Tav. 1.1)
Territorio caratterizzato da elevati contenuti naturali e gestito con le finalità già indicate per
i parchi naturali ove la conservazione è prevalente rispetto le attività di sviluppo.
Raccolta differenziata (Tav.1.9)
Raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee.
Sismicità (Tav. 1.3-1.3.1)
Alla base della classificazione di sismicità vi é la possibilità del verificarsi di un terremoto
nel territorio considerato. Nel grado di sismicità "non classificate" sono compresi sia i comuni dove
la sismicità é assente sia quelli per i quali le attuali analisi non consentono alcun procedimento
di classificazione.
Superficie forestale (Tav. 1.4-1.7)
Somma della superficie forestale boscata e della superficie forestale non boscata.
Zona altimetrica (Tav. 1.2)
Ripartizione del territorio in zone omogenee derivanti dall’aggregazione di comuni contigui sulla base di valori
di soglia altimetrici. Si distinguono zone altimetriche di montagna, di collina e di pianura.
Zona altimetrica di collina
Il territorio caratterizzato dalla presenza di diffuse masse rilevate aventi altitudini, di regola, inferiori a
600 metri nell'Italia Settentrionale e 700 metri nell'Italia Centro-Meridionale ed Insulare. Eventuali aree di
limitata estensione aventi differenti caratteristiche, intercluse, si considerano comprese nella zona di
collina.
Zona altimetrica di montagna
Il territorio caratterizzato dalla presenza di notevoli masse rilevate aventi altitudini, di norma, non
inferiori a 600 metri nell'Italia Settentrionale e 700 metri nell'Italia Centro-Meridionale e Insulare.
Gli anzidetti livelli altitudinali sono suscettibili di spostamento in relazione ai limiti inferiori
delle zone fitogeografiche dell'Alpinetum, del Picetum e del Fagetum, nonchè in relazione ai limiti
superiori delle aree di coltura in massa della vite nell'Italia settentrionale e dell'olivo nella Italia
centro-meridionale e Insulare. Le aree intercluse fra le masse rilevate, costituite da valli, altipiani e
d analoghe configurazioni del suolo, s'intendono comprese nella zona di montagna.
Zona altimetrica di pianura
Il territorio basso e pianeggiante caratterizzato dall'assenza di masse rilevate. Si considerano nella zona
di pianura anche le propaggini di territorio che nei punti più discosti dal mare si elevino ad altitudine,
di regola, non superiore ai 300 metri, purché presentino nell'insieme e senza soluzione di continuità,
inclinazione trascurabile rispetto al corpo della zona di pianura. Si escludono dalla pianura i fondovalle
aperti ad essa oltre l'apice delle conoidi fluviali ancorché appiattite e si escludono, altresì, le strisce
litoranee pianeggianti di modesta estensione. Eventuali rilievi montagnosi o collinari, interclusi nella
superficie pianeggiante e di estensione trascurabile, si considerano compresi nella zona di pianura.
2. Popolazione
In questa sezione vengono riportati i risultati delle rilevazioni ed elaborazioni curate in prevalenza
dall'Istat (direttamente o con la collaborazione degli uffici della Regione Valle d'Aosta, come nel caso
della rilevazione "Popolazione residente per sesso, età e stato civile") appartenenti all'area
"Popolazione e società" del Programma Statistico Nazionale.
Le rilevazioni sono di carattere totale e di tipo indiretto, traggono cioé origine da archivi e/o
documenti amministrativi presenti presso gli organi di rilevazione (ad esempio uffici anagrafe e
stato civile).
Caratteristiche dei matrimoni, dei divorzi, delle nascite e delle morti (Tav. 2.11 - 2.15)
La rilevazione mensile "Eventi demografici di stato civile" effettuata attraverso il mod. Istat D.7A consente
di conoscere a livello comunale il numero di nascite secondo sesso, vitalità, filiazione, il numero di
decessi e di matrimoni celebrati secondo tipo di rito.
I dati relativi ai matrimoni secondo le caratteristiche socio-demografiche degli sposi sono rilevati
dall'Istat attraverso le schede individuali (mod. Istat D3) che vengono compilate dall'Ufficio dello Stato
Civile del Comune nel quale il matrimonio è stato celebrato, in conformità alle norme contenute
nel Decreto 9 luglio 1939 n°1238 sull'ordinamento dello Stato Civile e alle successive disposizioni
legislative.
I dati relativi a separazioni e divorzi riguardano i procedimenti esauriti nell'anno di riferimento,
cioè sia quelli omologati senza sentenza, sia quelli accolti con sentenza; vengono elaborati i modelli
di rilevazione redatti dalla Cancelleria del Tribunale presso il quale il procedimento è stato definito.
L'età media alla separazione é la media delle età alla separazione ponderata con i
quozienti specifici di separazione del separato/a.
L'età media al divorzio è la media delle età al divorzio ponderata con i quozienti specifici
di divorzialità.
L’età media al matrimonio dei divorziati é la media delle età al matrimonio dei
divorziati ponderata con i quozienti specifici di nuzialità del divorziato/a.
La nuzialità (tasso di) è il rapporto tra il numero di matrimoni celebrati nell’anno e l'ammontare
medio della popolazione residente (per 1000); il tasso di nuzialità totale è invece la somma dei
quozienti specifici di nuzialità degli sposi calcolati rapportando, per ogni età tra i 16 ed i 49 anni,
il numero di matrimoni all'ammontare medio annuo della popolazione, moltiplicato per 1000.
Comportamenti riproduttivi e Indicatori demografici (Tav. 2.16 - 2.21)
La "Rilevazione degli iscritti in anagrafe per nascita" attraverso il modello Istat P.4 è stata attivata
dall'Istat a partire il 1° gennaio 1999 e permette la conoscenza a livello territoriale comunale (e per
sezione censuaria) delle nascite classificabili secondo le seguenti variabili: sesso del nato, data di
nascita (del nato), luogo di nascita, cittadinanza (del nato), età della madre (singolo anno di) e coorte,
età del padre (singolo anno di) e coorte, stato civile della madre, stato civile del padre,
cittadinanza della madre, cittadinanza del padre. Questa nuova rilevazione é stata istituita per
consentire il calcolo dei principali indicatori di fecondità (TFT, età media alla nascita per le
donne residenti nel complesso o distinte per stato civile o per cittadinanza) a livello comunale e per
ambiti territoriali sovra comunali amministrativi o meno (aree metropolitane, provincia,regione e
ripartizione).
Tasso di natalità: [numero di nati vivi / ammontare medio popolazione residente]*1000. Rappresenta
il numero di nati vivi ogni 1000 unità di popolazione.
Tasso di mortalità: [numero di morti / ammontare medio popolazione residente]*1000. Rappresenta
il numero di morti ogni 1000 unità di popolazione.
Tasso di crescita naturale: differenza tra il tasso di natalità ed il tasso di mortalità.
Tasso di immigrazione: [numero di immigrati / ammontare medio popolazione residente]*1000. Rappresenta il
numero di immigrati ogni 1000 unità di popolazione.
Tasso di emigrazione: [numero di emigrati / ammontare medio popolazione residente]*1000. Rappresenta il
numero di emigrati ogni 1000 unità di popolazione.
Tasso migratorio netto: [saldo migratorio / ammontare medio popolazione residente]*1000
Indice di vecchiaia: IV=[pop(>=65)/pop(0-14)]*100 è un indicatore sintetico del grado di invecchiamento
della popolazione, rappresenta la capacità che hanno le generazioni fino a 14 anni nell'equilibrare
quelle ultra sessantacinquenni; valori superiori a 100 indicano uno squilibrio di soggetti anziani rispetto
ai più giovani.
Indice di dipendenza: ID{[pop(0-14)+pop(>=65)]/[pop(15-64)]}*100 è un indicatore demografico di importanza
economica e sociale, misura la dipendenza della popolazione che si presume non autonoma per ragioni
demografiche (giovani con età sotto i quindici anni e anziani con età sopra i 64 anni) rispetto
alla popolazione che si presume debba sostenerli con la loro attività (individui di età che va dai 15 anni
ai 64 anni).
Indice di struttura della popolazione attiva: IS=[pop(40-64)/pop(15-39)]*100 è un indicatore che misura il
grado di invecchiamento della popolazione attiva rapportando le 25 generazioni di popolazione più
vecchie, ancora in attività, alle 25 generazioni più giovani che saranno destinate a sostituirle.
Un valore inferiore a 100 indica una popolazione nella quale la fascia di età lavorativa è giovane.
Indice di ricambio: IR=[pop(60-64)/pop(15-19)]*100 misura il rapporto tra coloro che stanno per lasciare il
mondo del lavoro e coloro che vi stanno per entrare. Valori inferiori a 100 indicano un aumento della
disoccupazione.
Tasso di fecondità: IF=[nati vivi/ pop.femminile(15-49)]*1000 e' un indicatore di natalità raffinato
in quanto rappresenta il numero di nati vivi per 1000 donne feconde.
Tasso di fecondità totale (TFT) anche espresso come "Numero medio di figli per donna": è dato
dalla somma dei tassi specifici di fecondità (per ogni singolo anno) calcolati rapportando, per ogni
età feconda (15-49 anni), il numero di nati vivi all'ammontare medio annuo della popolazione femminile.
Tassi specifici di fecondità per età della madre: rapporto tra il numero di nati vivi da donne in
età x e l'ammontare della popolazione residente femminile della stessa età (per 1.000).
Numero medio di figli per donna in età 15 - 29 anni: come il precedente, ma la somma dei tassi
specifici di fecondità (per singolo anno) è ristretta all'intervallo 15-29 anni
Rapporto di mascolinità: misura in percentuale il rapporto tra i sessi, ed esprime il numero di maschi
per 100 femmine.
Rapporto di mascolinità alla nascita: Nati vivi residenti maschi / Nati vivi residenti femmine) * 100.
Età media: Xmedio= sommatoria (età x * pop età x)/ sommatoria pop età x con
x=0,1,2,...,100 è la media delle età ponderata con l'ammontare della popolazione in ciascuna
classe di età.
L'età media della donna al parto è la media ponderata delle età al parto con peso pari
ai relativi quozienti specifici di fecondità (calcolato sui soli nati vivi)
Le Donne in età feconda (per 100 donne) sono date dal calcolo: (Popolazione femminile residente in
età 15-49 anni / Popolazione femminile residente) * 100
L'Indice del carico di figli per donna feconda è dato dal calcolo: (Popolazione residente in età
0-4 anni / Popolazione residente femminile in età 15-49 anni) * 100
L'Età media del padre alla nascita: è la media delle età alla nascita di un figlio dai
padri ponderata con i quozienti specifici di "fecondità" maschili.
La mortalità infantile comprende i morti nel primo anno di vita, ossia i nati vivi deceduti
anteriormente al compimento del 1° compleanno, compresi quelli morti prima della registrazione della nascita.
Si definisce nato vivo il prodotto del concepimento che, una volta espulso o completamente estratto dal c
orpo materno, indipendentemente dalla durata della gestazione, respiri o manifesti altro segno di vita,
si definisce nato morto Il decesso fetale che si verifica a partire dal 180° giorno di durata della gestazione.
Vita media (o Speranza di vita alla nascita): numero medio di anni di vissuti da una generazione di nati.
Speranza di vita all'età x: il numero medio di anni che restano da vivere ai sopravviventi all'età x.
Popolazione residente, movimento naturale e migratorio (Tav. 2.1 - 2.10)
L'anagrafe della popolazione residente presso ciascun comune del territorio costituisce la fonte per il
calcolo della popolazione stessa e per il relativo movimento, costituito dal movimento naturale
(iscrizioni per nascita e cancellazioni per morte) e dal movimento migratorio (iscrizioni e cancellazioni per
trasferimento di residenza).
La popolazione residente è costituita dalle persone - sia di cittadinanza italiana, sia straniera - dimoranti
abitualmente nel territorio della Repubblica, anche se temporaneamente assenti. Per obbligo di legge tali
persone debbono essere iscritte nell'anagrafe esistente presso ciascun Comune. I trasferimenti da un Comune
ad un altro decorrono dal giorno della richiesta di iscrizione nel Comune di nuova dimora abituale, ma
vengono rilevati quando la pratica migratoria, di ritorno dal Comune di cancellazione, risulta definita. I
trasferimenti da e per l'estero sono rilevati nel momento in cui, rispettivamente, viene richiesta
l'iscrizione o la cancellazione. Non cessano di appartenere alla popolazione residente le persone
temporaneamente dimoranti, in altro Comune o all'estero, per l’esercizio di occupazioni stagionali o per
causa di durata limitata.
La popolazione presente è costituita dalle persone presenti nel Comune ad una certa data ed aventi in
esso dimora abituale, nonchè dalle persone presenti nel Comune alla stessa data, ma aventi dimora
abituale in altro Comune o all'estero.
Il numero dei nati della popolazione residente è dato dalle nascite che avvengono nello stesso Comune
di residenza della madre, in Comuni diversi da quello di residenza della madre, all'estero da persone
iscritte nel registro dei residenti.
Analogamente il numero dei morti relativo alla popolazione residente è dato dai decessi avvenuti nello stesso
Comune di residenza, dai decessi avvenuti in Comuni diversi da quelli di residenza (atti trascritti),
dai decessi avvenuti all'estero di persone ancora iscritte in anagrafe (atti trascritti dall'estero).
Il movimento migratorio per ciascun comune è determinato dalle iscrizioni in anagrafe di persone da
altri comuni o dall'estero o per altri motivi e dalle cancellazioni dall’anagrafe per destinazione altri
comuni, estero o per altri motivi.
Le caratteristiche delle persone iscritte per trasferimento di residenza vengono rilevate (età,
sesso, condizione professionale, settore di attività economica, luogo di provenienza) attraverso la
rilevazione "Iscrizioni e cancellazioni all'anagrafe per trasferimenti di residenza".
L'ammontare della popolazione residente alla fine dell'anno è ottenuto, per ciascun Comune, dal saldo
algebrico derivante dal seguente calcolo:
La popolazione finale (alla fine di un anno) è uguale alla popolazione iniziale (all'inizio dell'anno)
più i nati (nell'anno) meno i morti (nell'anno) più gli iscritti (nell'anno) da altri Comuni, dall'estero
e per altri motivi, meno i cancellati (nell'anno) verso altri comuni, per l’estero e per altri motivi; quanto
sopra vale anche separatamente per maschi e femmine. Il dato viene trasmesso dai comuni attraverso la rilevazione:
"Movimento e calcolo della popolazione residente annuale" curata con il mod. Istat P.2.
Periodicamente le anagrafi dei comuni vengono allineate e rettificate sulla base del dato risultante dal
Censimento della popolazione, che ha primariamente la funzione di stabilire la popolazione legale, presente
e residente, ad una certa data. L'allineamento avviene aggiungendo al dato censuario definitivo i saldi,
naturale e migratorio, relativi al periodo intercorrente tra la data di censimento e la fine dell'anno
corrente.
Di fonte anagrafica comunale è anche la rilevazione: "Popolazione residente per sesso, anno di nascita e
stato civile" (POSAS), che fornisce informazioni sulla struttura demografica della popolazione. Per quanto
riguarda lo stato civile, non è presente la condizione di "separato/a" in quanto, ai fini anagrafici,
la separazione non comporta l'uscita dalla condizione di "coniugato/a".
Previsioni sulla popolazione residente (Tav. 2.30 - 2.32)
Le previsioni sulla dinamica della popolazione residente sono riprese dalle ultime stime effettuate
dall'Istat (http://demo.istat.it/previsioni/index.html) assumendo come anno base la data dal 1.1.2001.
Le previsioni sono state elaborate dedicando grande attenzione allo studio della dinamica naturale,
fecondità e sopravvivenza, ma anche tenendo conto dell’evoluzione del quadro previsivo delle
migrazioni internazionali.
Le ipotesi, "alta" e bassa", devono quindi considerarsi non tanto ipotesi alternative, quanto piuttosto
quali "margini di oscillazione" rispetto all'ipotesi fondamentale, indicata come "centrale".
L'annuario riporta anche, per le province del Piemonte, le previsioni annuali al 2006, realizzate nell'anno
1999 con il modulo FOR.BDDE e prodotte dal Servizio Statistica dell'Ente Regione in collaborazione con
il LISA-CSI Piemonte.
Statistiche della popolazione straniera (Tav. 2.22 - 2.29)
A partire dal 1993 l'Istat svolge presso tutti i Comuni la rilevazione "Movimento annuale della popolazione
straniera residente e struttura per cittadinanza" attraverso il modello Istat P.3 alla data del 31.12,
sugli stranieri iscritti in Anagrafe. La rilevazione fornisce notizie sui flussi annuali naturali
(nati vivi, morti) e migratori (iscritti, cancellati) nonchè sull'ammontare della popolazione
straniera residente alla fine dell'anno, distinta per sesso e cittadinanza.
A partire dal 2002 a questa e’ stata affiancata una nuova rilevazione "Cittadini stranieri residenti per
anno di nascita, sesso, cittadinanza e stato civile", denominata Strasa, che fornisce dati sull'età e
stato civile dei residenti stranieri.
Permessi di soggiorno:
Il permesso di soggiorno è un documento rilasciato dalla questura a cittadini stranieri che permette la
presenza sul territorio italiano per un periodo di tempo variabile secondo il motivo di soggiorno
(lavoro, famiglia, studio, asilo politico, religione eccetera).
I dati dei permessi di soggiorno sono di fonte Ministero dell'Interno, e vengono rielaborati dall'Istat
per pervenire ad una quantificazione della presenza straniera regolare, osservata all'inizio di ciascun
anno, mediante l'individuazione dei permessi di soggiorno che alla data di riferimento risultano in vigore e
di quelli che, seppure scaduti, vengono successivamente prorogati, che pertanto sono riconducibili a
cittadini stranieri da considerare regolarmente presenti.
Il cittadino straniero residente (in Italia) è una persona con cittadinanza straniera o apolide iscritta
all'anagrafe di un comune italiano.
Altre definizioni:
Zona altimetrica
Ripartizione del territorio nazionale in zone omogenee derivanti dall'aggregazione di comuni contigui
costruite di norma sulla base di valori soglia altimetrici. Si distinguono zone altimetriche di montagna,
di collina e di pianura.
Zona altimetrica di collina
Il territorio caratterizzato dalla presenza di diffuse masse rilevate aventi altitudini, di regola, inferiori
a 600 metri nell'Italia Settentrionale e 700 metri nell'Italia Centro-Meridionale ed Insulare. Eventuali
aree di limitata estensione aventi differenti caratteristiche, intercluse, si considerano comprese nella
zona di collina.
Zona altimetrica di montagna
Il territorio caratterizzato dalla presenza di notevoli masse rilevate aventi altitudini, di norma, non
inferiori a 600 metri nell'Italia Settentrionale e 700 metri nell'Italia Centro-Meridionale e Insulare.
Gli anzidetti livelli altitudinali sono suscettibili di spostamento in relazione ai limiti inferiori
delle zone fitogeografiche dell'Alpinetum, del Picetum e del Fagetum, nonché in relazione ai limiti superiori
delle aree di coltura in massa della vite nell'Italia settentrionale e dell'olivo nella Italia
centro-meridionale e Insulare. Le aree intercluse fra le masse rilevate, costituite da valli, altipiani
ed analoghe configurazioni del suolo, s'intendono comprese nella zona di montagna.
Zona altimetrica di pianura
Il territorio basso e pianeggiante caratterizzato dall'assenza di masse rilevate. Si considerano nella zona
di pianura anche le propaggini di territorio che nei punti più discosti dal mare si elevino ad altitudine,
di regola, non superiore ai 300 metri, purché presentino nell'insieme e senza soluzione di continuità,
inclinazione trascurabile rispetto al corpo della zona di pianura. Si escludono dalla pianura i fondovalle
aperti ad essa oltre l'apice delle conoidi fluviali ancorchè appiattite e si escludono, altresì,
le strisce litoranee pianeggianti di modesta estensione. Eventuali rilievi montagnosi o collinari, interclusi
nella superficie pianeggiante e di estensione trascurabile, si considerano compresi nella zona di pianura.
L'effettuazione nell’anno 2001 del 14° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni comporta
la necessità di aggiornare le statistiche demografiche di fonte anagrafica comunale1, sulla base del
dato di popolazione legale per ogni comune italiano calcolato da ISTAT e contenuto nel "Decreto del Presidente
del Consiglio dei Ministri 2 aprile 2003 , Popolazione legale della Repubblica in base al censimento del
21ottobre 2001", pubblicato sulla GU n. 81 del 7-4-2003, Suppl. Ordinario n.54.
Altre statistiche sulla popolazione e sue caratteristiche sono riportate nel Cap. 22 (Famiglie e aspetti
sociali vari), Cap. 23 (Censimenti), Cap. 24 (Confronti europei) e Cap. 25 ( Dati comunali).
In particolare nel Cap. 23 sono disponibili i dati del censimento popolazione ed abitazioni 2001.
Approfondite informazioni e statistiche demografiche sono inoltre disponibili nei siti:
http://www.regione.piemonte.it/stat/index.htm
http://www.regione.piemonte.it/stat/bdde/index.htm
http://demo.istat.it - http://www.istat.it
Confronto censimento-anagrafe
"La revisione e l'aggiornamento degli archivi anagrafici dei residenti di ciascun comune ` tra gli
obiettivi base del Censimento della popolazione. Spetta all’ufficio di censimento comunale confrontare i dati
anagrafici comunicati nella prima parte del questionario con quanto risulta nella banca dati dell'anagrafe
comunale.
Le anagrafi vengono aggiornate attraverso i dati di ciascun componente del nucleo familiare risultanti dal
questionario. Le rettifiche sono apportate, previo accertamento del comune, direttamente dai responsabili
dell'ufficio anagrafico come previsto dalla legge.
Nella fase di verifica definitiva dei questionari verrà controllato nuovamente che tutte le famiglie in
elenco siano state censite e che nessuna famiglia sia censita due volte perché risulta residente in due
diversi indirizzi.
A partire da questo censimento, il Ministero dell'interno, in base al regolamento anagrafico della popolazione
residente, ha autorizzato la cancellazione dagli elenchi di quanti che siano risultati irreperibili
nell'ultimo censimento e siano nuovamente tali in occasione dell’accertamento 2001
L'art. 46 del regolamento anagrafico emanato con D.P.R. 223/89 stabilisce che i comuni hanno il compito di
aggiornare e revisionare le anagrafi della popolazione residente sulla base delle notizie, raccolte con
apposito modello, in occasione del Censimento generale della popolazione.
Le istruzioni per la revisione delle anagrafi vengono impartite dall'Istat, d'intesa con il Ministero
dell'interno, secondo le modalità stabilite dalla circolare n. 15 del 10 luglio 2001."
(estratto da: http://censimenti.istat.it/html/pop_home.asp)
3. Sanità e salute
Degente (Tav. 3.6 - 3.7- 3.11 -3.14)
Persona ricoverata in un istituto di cura, cioè una persona che occupa un posto letto per un certo periodo di
tempo (degenza) al fine di sottoporsi ad opportune prestazioni medico- chirurgiche e per la quale viene
compilata un cartella clinica,
Degenza (Tav. 3.6 – 3.7- 3.11 – 3.13 – 3.14)
Il periodo durante il quale una persona è ricoverata in un istituto di cura.
Dimissione ospedaliera (Tav. 3.4 - 3.5 -3.14)
L'atto del dimettere un paziente da un istituto di cura a conclusione di un periodo di degenza. La dimissione
corrisponde all'ultimo contatto con la struttura in cui si è svolto il ciclo assistenziale. La data di
dimissione viene registrata sulla cartella clinica e sulla Scheda di dimissione ospedaliera.
Interruzione volontaria di gravidanza (IGV) (Tav. 3.2 - 3.3)
Intervento operativo da parte di un medico specialista che mira a rimuovere il prodotto del concepimento ed
i suoi annessi con la conseguente interruzione della gravidanza.
Istituto di cura (Tav. 3.4 - 3.5 - 3.6)
Struttura residenziale attrezzata per l'accoglienza e l’assistenza a tempo pieno di pazienti per fini
diagnostici, curativi, riabilitativi,. Ai sensi del D.M. 6/9/1988 Del Ministero della Sanità ogni istituto
possiede un codice identificativo. Con l’espressione istituto di cura si indica una delle seguenti tipologie
specifiche:
Ospedale a gestione diretta, costituito in azienda ai sensi dell’art.4, comma 1 del D.L. 502/92;
Malattie infettive (Tav. 3.1 [altre malattie nota (a)] - 3.12 - 3.14)
Malattie suscettibili di diffusione per contagio in forma diretta o indiretta raggruppate in 5 classi;
- Malattie per le quali si richiede la segnalazione immediata perché rivestono particolare interesse;
- Malattie rilevanti perché ad elevata frequenza e/o passibili di intervento di controllo;
- Malattie per le quali sono richieste particolari documentazioni;
- Malattie per le quali alla segnalazione del singolo caso da parte del medico deve seguire la segnalazione
dell’USL solo quando si verifichino focolai epidermici;
- Malattie infettive e diffusive notificate all’USL e non comprese nelle classi precedenti
Personale sanitario ausiliario (Tav. 3.9)
Personale ospedaliero costituito dal personale infermieristico e dal personale con funzioni di riabilitazione.
Ricovero ordinario (Tav. 3.10 – 3.11 – 3.12 – 3.13)
L'ammissione in ospedale con pernottamento (il paziente vi trascorre almeno una notte).
Ricovero ospedaliero (Tav. 3.10 – 3.11 – 3.12 – 3.13)
L'ammissione in un istituto di cura, vale a dire in una struttura residenziale dotata di medici professionisti
e di servizi sanitari per l'assistenza medica e infermieristica, la diagnosi, la cura e la riabilitazione
dei degenti.
Tasso di utilizzo (Tav.3.7)
Rapporto fra le giornate di degenza effettive e quelle potenziali (posti letto disponibili per l'intero
periodo di rilevazione) per 100.
4. Assistenza e Previdenza
Frequenza relativa d’infortunio (Tav. 4.15 - 4.16)
(x 1000 addetti): rapporto tra eventi lesivi indennizzati (integrati per tenere conto dei casi non ancora
liquidati) e numero degli esposti.
Infortuni sul lavoro (Tav. 4.4 - 4.5 - 4.6 - 4.7- 4.8 - 4.9 - 4.10 - 4.11)
Le norme legislative sull'assicurazione obbligatoria degli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
prevedono che debbano essere denunciati all'INAIL gli infortuni sul lavoro da cui siano colpiti i lavoratori
(dipendenti ed autonomi) e che siano stati prognosticati non guaribili entro tre giorni
Malattie professionali (Tav.4.12 - 4.12.1 - 4.13 - 4.14)
Il datore di lavoro deve trasmettere all'Istituto assicuratore la denuncia delle malattie professionali -
corredata da certificato medico - entro i cinque giorni successivi a quello nel quale il lavoratore dipendente
ha comunicato la manifestazione della malattia. La denuncia di malattia professionale può essere presentata
direttamente dal tecnopatico qualora non svolga attività lavorativa dipendente.
Dette malattie sono classificate come malattie non tabellate e comprendono anche quelle malattie per i quali
non sussistono i requisiti per l'erogazione da parte dell'Istituto delle prestazioni previste; proprio
la mancanza di prestazioni economiche è il motivo per cui non sono acquisite le informazioni sull'attività
o sulla lavorazione svolta dal datore di lavoro.
Pensione IVS (Tav.4.1 - 4.2 - 4.3)
Gestione per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti.
Pensione spettante a coloro che abbiano raggiunto l'età pensionabile e possiedano i requisiti richiesti
dalla legge e ai superstiti di un lavoratore che muore in attività di servizio senza essere titolare di
alcuna pensione.
Pensione (Tav. 4.1 - 4.2 - 4.3)
Prestazione di denaro periodica e continuativa erogata individualmente da enti pubblici e privati in seguito
a: raggiungimento di una determinata età, maturazione di anzianità di versamenti contributivi, mancanza o
riduzione della capacità lavorativa per menomazione congenita e sopravvenuta, morte della persona protetta
e particolare benemerenza verso il Paese.
Pensione “sociale” (Tav. 4.1)
Pensione assistenziale concessa ai cittadini italiani residenti in Italia, con più di 65 anni, sprovvisti di
reddito e di pensione. Dal 1° gennaio 1996 è stata sostituita dall’assegno sociale
5. Giustizia
Autorita’ Giudiziaria (Tav. 5.18 – 5.19)
L'autorità preposta all’amministrazione della giustizia penale,civile ed amministrativa.
Azione Penale (Tav. 5.19)
L'attività esercitata dal Pubblico Ministero quando non sussistono i presupposti per la richiesta di
archiviazione della notizia di reato (Codice di procedura penale).
Centri Diagnostici Terapeutici
Le strutture sanitarie operanti presso gli Istituti penitenziari.
Condannato (Tav. 5.23 - 5.23.1 - 5.23.2 - 5.23.3)
La persona sottoposta a giudizio e condannata con sentenza divenuta definitiva.
Contravvenzione
Il reato per il quale è prevista la pena principale dell’arresto e dell’ammenda e una serie di pene
accessorie (es.: sospensione dall’esercizio di una professione o di un’arte) (Codice di procedura penale).
Corte d'appello
Ha sede in ogni capoluogo di distretto; è organo collegiale e si articola in sezioni civili e penali. Ha
competenza in materia civile e penale a giudicare delle impugnazioni avverso le sentenze appellabili del
Tribunale. Ha inoltre anche competenza diretta in alcune materie, quali riconoscimento di sentenze straniere,
riabilitazioni, ecc. In ogni Corte di appello è costituita una sezione speciale per i minorenni, che giudica
sull’appello delle decisioni dei tribunali dei minorenni sia in sede civile che penale. Un’altra sezione
speciale funziona da Corte di assise di appello e giudica sugli appelli avverso le sentenze della Corte di
assise.
Criminalità organizzata (Tav. 5.29)
Omicidi per mafia, camorra o 'ndrangheta, attentati dinamitardi o incendiari, incendi dolosi, furti di
merci su veicoli commerciali e rapine gravi (rapine in banche, in uffici postali, in gioiellerie, a
rappresentanti di preziosi, a trasportatori di valori bancari e postali, di automezzi trasportanti merci con
targa italiana e straniera). Ogni delitto è stato poi ponderato per la rispettiva pena media edittale.
Delitto (Tav. 5.18 - 5.19 – 5.20 -5.21 – 5.22 – 5.23 - 5.23.1 - 5.23.2 - 5.23.3)
Il reato per il quale è prevista la pena principale della reclusione e della multa e una serie di pene
accessorie (es.: interdizione dai Pubblici Uffici) (Codice di procedura penale).
Denunciati per i quali e' iniziata l'azione penale (Tav. 5.19)
Per i delitti di autore noto, sono coloro nei confronti dei quali il Pubblico Ministero esercita l'azione
penale formulando formale imputazione ovvero richiesta di rinvio a giudizio.
Entrati dallo stato di liberta’ (Tav. 5.25)
I condannati, gli internati, gli imputati ed i fermati, cioè tutti coloro che dallo stato di libertà passano
ad un qualsiasi regime penitenziario.
Fallimento (Tav. 5.10)
La procedura giudiziaria mediante la quale il patrimonio di un imprenditore insolvente viene sottratto alla
sua disponibilità e destinato alla soddisfazione paritaria dei creditori, nella misura massima concretamente
possibile (R.D. 16 marzo 1942 n. 267).
Indice di criminalità diffusa (Tav. 5.28)
Rapporto percentuale tra furti e rapine meno gravi (abigeato, borseggio, scippo, furti in uffici pubblici,
in negozi, in appartamenti, auto in sosta, in ferrovia, di opere d'arte e materiale archeologico, di merci
su automezzi pesanti, di autoveicoli, altri furti e altre rapine) sul totale dei delitti.
Indice di criminalità violenta (Tav. 5.30)
La definizione di delitto "violento" comprende: i delitti per strage, gli omicidi dolosi, gli infanticidi,
gli omicidi preterintenzionali, i tentati omicidi, le lesioni dolose, le violenze sessuali, i sequestri di
persona, gli attentati dinamitardi e/o incendiari, le rapine (gravi e meno gravi).
Istituti di prevenzione e di pena (Tav. 5.24)
I penitenziari dove viene scontata la detenzione sia in custodia cautelare che in esecuzione di pena a
seguito di condanna definitiva (Ordinamento penitenziario).
Protesto (Tav. 5.8)
L'atto formale con il quale viene constatato il rifiuto dell’accettazione della cambiale–tratta da parte del
trattario o il mancato pagamento della cambiale o dell'assegno bancario (Codice civile).
Reato (Tav. 5.22 – 5.25)
Il delitto o contravvenzione previsto dal Codice penale e dalle leggi speciali in materia penale
(Codice penale)
Reclusione (Tav. 5.23 - 5.23.1 - 5.23.2 - 5.23.3)
La misura detentiva prevista per gli autori dei delitti (Codice di procedura penale).
Semiliberi
I detenuti che usufruiscono della misura della semilibertà che consiste nella concessione di trascorrere parte
del giorno fuori dell’Istituto penitenziario per partecipare ad attività lavorative, istruttive o comunque
utili al reinserimento sociale (Ordinamento penitenziario).
Suicidi (Tav. 5.17)
Dati rilevati a mezzo di schede individuali, compilate dagli uffici della Polizia di Stato e dai Comandi dei
Carabinieri in base a informazioni contenute nel rapporto o verbale di denuncia di suicidio o tentativo di
suicidio che viene trasmesso all'autorità giudiziaria.
Tribunale
L'organo collegiale articolato, di regola, in sezioni civili e penali. Il Tribunale ha competenza, in primo
grado, per le cause inerenti imposte e tasse (salvo che appartengano alla giurisdizione delle Commissioni
tributarie), stato e capacità delle persone (salvo che siano di competenza del Tribunale dei minorenni),
diritti onorifici, querela di falso, alcuni casi di contenzioso elettorale e amministrativo, separazioni
personali dei coniugi e scioglimenti dei matrimoni, cause di valore indeterminabile. In secondo grado è
organo di appello delle sentenze pronunciate in primo grado dal Giudice di pace e dal Pretore. In campo
penale il tribunale è competente in primo grado per le cause non di competenza del Pretore, del Tribunale per
i minorenni e della Corte di assise. Presso il Tribunale è stato istituito l'Ufficio del Giudice per le
indagini preliminari. Una sezione speciale dei Tribunali costituisce la Corte di assise, organo collegiale
cui è attribuita una speciale competenza per i delitti più gravi (strage, attentato, omicidio, spionaggio,
ecc.).
Con il D.L. n. 51 del 19 febbraio 1998 (norme in materia di istituzione del giudice unico di primo grado) il
Tribunale diventa ufficio giudiziario unico di primo grado a partire dal 2 giugno 1999.
Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) (Tav. 5.13 – 5.14 – 5.15 – 5.16)
L'organo di giustizia amministrativa di primo grado, avente sede nei capoluoghi di regione. Il Tribunale
amministrativo regionale decide in genere sui ricorsi per incompetenza, per eccesso di potere o per
violazione di legge contro atti o provvedimenti emessi dagli organi periferici e centrali dello Stato e dagli
Enti pubblici, sia con sede nella Circoscrizione del Tribunale amministrativo regionale, sia a carattere
ultraregionale. Le materie vengono definite in particolare dalla legge istitutiva.
Tribunale per i Minorenni (Tav. 5.21 – 5.22)
L'organo giudiziario costituito in ogni capoluogo di distretto di Corte di appello. In materia civile ha
competenza esclusiva nell’adozione di minorenni. In materia penale è competente per tutti i reati commessi
dai minori di diciotto anni che, secondo le leggi vigenti, siano di competenza dell’autorità giudiziaria.
Presso il Tribunale per i minorenni è stato istituito l’Ufficio del Giudice per le indagini preliminari che,
in caso di udienza preliminare, si configura come Giudice per l'udienza preliminare.
Ufficio Giudiziario
L'organismo dotato di specifica competenza per grado, materia e territorio in campo giudiziario.
Usciti in liberta'
Coloro che per effetto dei diversi motivi previsti dalla legge passano dalla detenzione.
6. Istruzione
Classi/Sezioni (Tav.6.1 - 6.1.1 - 6.2.1 - 6.2.2)
Raggruppamento di alunni sulla base di criteri stabiliti dall’istruzione scolastica. Nella scuola
dell'infanzia le sezioni corrispondono alle classi.
Diploma conclusivo di Stato (ex diploma di maturità) (Tav.. 6.22)
Titolo di studio conseguito al termine di un corso di scuola secondaria superiore.
Diploma universitario (Tav. 6.3)
Titolo di studio conseguito al termine di un corso di diploma universitario di una scuola diretta a fini
speciali della durata di due o tre anni (laurea breve).
Laurea (diploma di) (Tav. 6.3 - 6.21)
Titolo di studio conseguito dopo aver completato un corso di laurea tradizionale della durata di 4/6 anni
o un nuovo corso di laurea di primo livello della durata di tre anni.
Licenza di scuola secondaria di primo grado (ex licenza di scuola media inferiore) (Tav. 6.22)
Titolo di studio che si ottiene con il superamento degli esami al termine del ciclo della scuola secondaria
di primo grado. A partire dall'anno scolastico 2004/2005, a seguito della riforma dei cicli scolastici, è
stato soppresso l'esame conclusivo della scuola primaria (con il superamento del quale si conseguiva la
licenza elementare).
Tasso di passaggio (Tav. 6.18)
Rapporto percentuale tra persone che completano un dato livello di istruzione ed iscritti al primo anno
(al netto dei ripetenti) del livello successivo nell’anno scolastico o accademico successivo.
Tasso di scolarità e d'iscrizione (Tav. 6.11 - 6.12)
Rapporto percentuale tra gli studenti iscritti al livello di istruzione considerato e la popolazione residente
appartenente alla corrispondente classe teorica di età. Per la scuola secondaria superiore l’età teorica
considerata è 14-18 anni, per l’università è di 19-25 anni.
7. Cultura e Sport
Abbonamento (Tav. 7.14)
Tipo di contratto per cui, generalmente, al corrispettivo dovuto per una determinata prestazione o servizio
a carattere periodico è praticato uno sconto in vista del pagamento anticipato e dell'impegno a valersi per
un determinato tempo di quel servizio o di quella prestazione.
Biblioteca (Tav.7.8 - 7.9 - 7.10 - 7.11)
Organismo o parte di esso, il cui scopo principale è quello di conservare una raccolta e di facilitare,
tramite i servizi del personale, l'uso dei documenti richiesti per soddisfare esigenze informatiche,
ricerca, educazione o svago degli utenti.
Libro (Tav.7.5 - 7.6 - 7.7)
Documento a stampa non periodico in forma codificata (Norma UNI/ISO 2789,2.1 biblioteche).
Museo (Tav. 7.3)
Istituzione culturale permanente accessibile al pubblico che ricerca, acquisisce, conserva, studia, espone,
e valorizza testimonianze materiali di civiltà.
Opera editoriale (Tav.7.4)
Opera non periodica composta da uno o più volumi e pubblicata in tutto o in parte nel corso dell'anno.
Comprende i libri (romanzi, rosa, gialli) anche se diffusi con cadenza periodica e con numerazione
progressiva, attraverso le rivendite dei giornali o altri canali. Non comprende, invece, le pubblicazioni
edite in serie continua sotto uno stesso titolo, con una numerazione progressiva o con una diversa data che
contraddistingue i singoli numeri della serie (riviste o simili).
Tiratura (Tav.7.4)
Numero di copie stampate di un’opera libraria.
8. LAVORO
Diverse voci riportate sono state tratte dal glossario ISTAT pubblicato all’indirizzo Internet
http://www.istat.it/cgi-bin/glossario/indice.pl.
I dati compresi in questa sezione dell’Annuario derivano principalmente dalla rilevazione campionaria sulle
forze di lavoro che costituisce la principale fonte statistica sul mercato del lavoro italiano. La rilevazione
campionaria sulle forze di lavoro, condotta continuativamente dal 1959, è stata profondamente ristrutturata
a partire dal 2004 negli aspetti contenutistici, definitori, tecnici ed organizzativi. La rilevazione
consente nell’arco di un anno di acquisire informazioni su oltre 300 mila famiglie residenti in 1.246 comuni
italiani, per un totale di circa 800 mila individui, l'1,4 per cento della popolazione complessiva nazionale.
In particolare, i principali cambiamenti introdotti nel 2004 riguardano la periodicità dell’indagine, non
più svolta in una specifica settimana per ciascun trimestre ma distribuita su tutte le settimane dell'anno; i
criteri di classificazione degli individui secondo la condizione professionale; l’ampliamento dei contenuti
informativi; il ricorso ad una rete di rilevazione professionale, composta da oltre 300 rilevatori; l'utilizzo
di tecniche computer-assisted in sostituzione dei tradizionali modelli di rilevazione cartacei; l’attivazione
di un complesso sistema informativo-informatico che supporta lo svolgersi dell’indagine dalla gestione delle
interviste al monitoraggio della qualità del lavoro sul campo, all’acquisizione per via telematica dei
nominativi delle famiglie dai comuni del campione alla gestione amministrativa della rete di rilevazione.
Attività economica (classificazione della) (Tav. 8.9)
Classificazione che distingue le unità di produzione secondo l’attività da esse svolta e finalizzata
all'elaborazione di statistiche di tipo macroeconomico, aventi per oggetto i fenomeni relativi alla
partecipazione di tali unità ai processi economici. La classificazione è organizzata in sezioni, sottosezioni,
divisioni, gruppi, classi e categorie. A partire da gennaio 2008 l'Istat adotterà la nuova classificazione
delle attività economiche Ateco 2007, che scaturisce da una revisione completa della precedente e
dall'esigenza di avere un’unica classificazione di riferimento a livello mondiale definita in ambito ONU.
Cassa integrazione guadagni (Cig) (Tav.8.12)
Strumento attraverso il quale lo Stato interviene a sostegno delle imprese che, a causa delle situazioni di
crisi o difficoltà tipizzate dalla legge, sono costrette, momentaneamente, a contrarre o sospendere la propria
attività. L'intervento consiste nell'erogazione gestita dall'Inps di una indennità sostitutiva della
retribuzione in favore dei dipendenti sospesi dal lavoro o sottoposti a riduzione di orario.
I Centri pubblici per l'impiego (Tav. 8.17 - 8.18 - 8.19 - 8.20 - 8.20.1 - 8.20. 2)
(CPI) sono le principali strutture che erogano servizi per l'impiego e dipendono dalle Province, sulla base di
quanto disposto dal D.Lgs. 469/97, che ha delegato agli Enti territoriali il collocamento e le politiche
attive per il lavoro. I CPI hanno preso il posto degli uffici di collocamento, rispetto ai quali non si
limitano alla sola gestione dell'anagrafe dei lavoratori ma forniscono anche servizi personalizzati. Il loro
obiettivo è da un lato di migliorare le possibilità di accesso dei disoccupati al mondo del lavoro, dall'altro
di assistere le imprese, attraverso attività di mediazione e incontro domanda/offerta, utilizzando la Borsa
nazionale del lavoro.
Conflitto di lavoro (Tav. 8.13)
Vertenza tra i datori di lavoro e i prestatori d’opera che dà luogo a una temporanea sospensione
dell'attività lavorativa e/o astensione collettiva dal lavoro provocata da motivi sia inerenti che estranei
al rapporto di lavoro.
Contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl)
Accordi e contratti stipulati tra le organizzazioni dei datori di lavoro e le organizzazioni sindacali dei
lavoratori, con riferimento ai diversi comparti di attività economica.
Dipendente (lavoratore) (Tav.8.9)
Persona che svolge la propria attività lavorativa in un'unità giuridico-economica e che è iscritta nei libri
paga dell'impresa o istituzione, anche se responsabile della sua gestione.
Sono considerati lavoratori dipendenti:
- i soci di cooperativa iscritti nei libri paga;
- i dirigenti, i quadri, gli impiegati e gli operai, a tempo pieno o parziale;
- gli apprendisti;
- i lavoratori a domicilio iscritti nei libri paga;
- i lavoratori stagionali;
- i lavoratori con contratto di formazione e lavoro;
- i lavoratori con contratto a termine;
- i lavoratori in cassa integrazione guadagni;
- gli studenti che hanno un impegno formale per contribuire al processo produttivo in cambio di una
remunerazione e/o formazione. In alcune fonti viene utilizzata una definizione diversa, che non comprende,
ad esempio, i dirigenti.
Dirigente
Prestatore d'opera subordinato che, quale alter ego dell'imprenditore, è preposto alla direzione di una
intera organizzazione aziendale o anche di una branca rilevante e autonoma di questa, ed esplica le sue
mansioni con generale supremazia e con ampi poteri di autonomia e di determinazione.
Disoccupato di lungo periodo
Persona in cerca di occupazione da almeno dodici mesi.
Forze di lavoro (Tav. 8.4 – 8.5 )
Comprendono le persone occupate e quelle in cerca di occupazione (disoccupate).
Impiegati
Dipendenti (vedi definizione) a cui è assegnata l'esplicazione continuativa e sistematica di un'attività di
concetto o di ordine, diretta a sostituire, integrare o comunque coadiuvare quella dell'imprenditore nella
funzione dell'organizzazione e controllo per il conseguimento delle finalità dell'impresa.
Indipendente (lavoratore) (Tav. 8.9)
Persona che svolge la propria attività lavorativa in un'unità giuridico-economica senza vincoli di
subordinazione. Sono considerati lavoratori indipendenti:
- i titolari, soci e amministratori di impresa o istituzione, a condizione che effettivamente lavorino
nell'impresa o istituzione, non siano iscritti nei libri paga, non siano remunerati con fattura, non abbiano
un contratto di collaborazione coordinata e continuativa;
- i soci di cooperativa che effettivamente lavorano nell'impresa e non sono iscritti nei libri paga;
- i parenti o affini del titolare, o dei titolari, che prestano lavoro senza il corrispettivo di una
prefissata retribuzione contrattuale né il versamento di contributi.
Interinale (lavoratore) (Tav. 8.17 - 8.18)
Persona assunta da un'impresa di fornitura di lavoro temporaneo (impresa fornitrice) la quale pone uno o più
lavoratori a disposizione di un'altra unità giuridico - economica (impresa o istituzione utilizzatrice) per
coprire un fabbisogno produttivo a carattere temporaneo.
Liste di mobilità (Tav. 8.21)
Le liste di mobilità sono state istituite dalla L.223/1991: vi vengono iscritti i lavoratori licenziati dalle
imprese con più di 15 dipendenti, sulla base della procedura individuata al Capo II della predetta Legge.
I lavoratori collocati in mobilità perdono ogni rapporto con il datore di lavoro e fruiscono di un'indennità,
rapportata al trattamento di integrazione salariale a cui avrebbero diritto, per un periodo variabile a
seconda dell'età: fino a 12 mesi per i soggetti con meno di 40 anni, fino a 24 mesi per i soggetti da 40 a 49
anni, fino a 36 mesi per i soggetti di 50 anni e oltre, ulteriormente prorogabile in determinate aree
territoriali e per specifiche categorie di lavoratori. Le persone inserite nelle liste di mobilità fruiscono
di agevolazioni all'assunzione. In caso di assunzione a tempo determinato, l'iscrizione alle liste e la
corresponsione dell'indennità spettante vengono sospese fino al completamento dell'esperienza lavorativa,
dopodiché la decorrenza riprende fino al raggiungimento del numero di mesi di mobilità previsti dalla
normativa, salvo proroga o trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato. La L.236/1993 ha
esteso la possibilità di iscrizione alle liste di mobilità anche ai dipendenti di imprese fino a 15 addetti
che perdano il posto di lavoro, o a lavoratori a cui non spetti comunque l'indennità di mobilità prevista
dalla L.223/91, purché il loro licenziamento sia connesso a riduzione di personale, trasformazione o
cessazione dell'attività dell’azienda.
Occupati (Tav. 8.1 - 8.7 - 8.8 - 8.9 - 8.10 - 8.11)
Comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento:
- hanno svolto almeno un'ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in
natura;
- hanno svolto almeno un'ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano
abitualmente;
- sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono
considerati occupati se l'assenza non supera tre mesi, oppure se durante l'assenza continuano a percepire
almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari,
sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l'attività. I coadiuvanti familiari
sono considerati occupati se l'assenza non supera tre mesi.
Operai
Dipendenti (vedi definizione) adibiti a mansioni prive del requisito della specifica collaborazione propria
della categoria impiegatizia, caratterizzate, per contro, dall'inerenza al processo strettamente produttivo
dell'impresa anziché a quello organizzativo e tecnico-amministrativo. Nell'ambito della categoria degli operai
si possono distinguere gli operai specializzati, gli operai qualificati e gli operai comuni. La contrattazione
collettiva ha inoltre istituito le cosiddette categorie speciali o intermedie alle quali appartengono gli
operai che:
- esplicano mansioni superiori a quelle degli operai ai quali è attribuita la più elevata qualifica;
- sono adibiti a mansioni di particolare fiducia o responsabilità;
- guidano e controllano il lavoro degli altri operai con apporto di competenza tecnicopratica.
Ore di cassa integrazione guadagni (Tav.. 8.12)
Ore complessive di cassa integrazione guadagni, ordinaria e straordinaria, di cui le imprese hanno usufruito
nel mese di riferimento dell’indagine.
Persone in cerca di occupazione (Tav. 8.15 - 8.16)
Comprendono le persone non occupate tra 15 e 74 anni che:
- hanno effettuato almeno un'azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono l'intervista e
sono disponibili a lavorare (o ad avviare un'attività autonoma) entro le due settimane successive
all'intervista;
- oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell'intervista e sono disponibili a lavorare (o ad
avviare un'attività autonoma) entro le due settimane successive all'intervista, qualora fosse possibile
anticipare l'inizio del lavoro.
Posizione nella professione
Posizione definita sulla base del livello di autonomia/responsabilità e della funzione di ciascuna persona
espletante un'attività economica in rapporto all'unità locale in cui viene svolta l'attività stessa. Le posizioni
sono raggruppate in: lavoratori autonomi o indipendenti; lavoratori dipendenti.
Quadri
Prestatori di lavoro subordinato che, pur non appartenendo alla categoria dei dirigenti, svolgono con
carattere continuativo funzioni di rilevante importanza al fine dello sviluppo e dell'attuazione degli
obiettivi dell'impresa.
Tasso di attività (Tav.8.6)
Rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la popolazione di 15 anni e più. La somma del
di attività e del tasso di inattività è pari al 100 per cento.
Tasso di disoccupazione (Tav.8.22)
Rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro.
Tasso di occupazione (Tav. 8.14)
Rapporto tra gli occupati e la popolazione di 15 anni e più.
Tasso di inattività (Tav.8.25)
Rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la popolazione. La somma del tasso di
inattività e del tasso di attività è pari al 100 per cento.
rispondente classe teorica di età. Per la scuola secondaria superiore l'età teorica considerata è 14-18 anni,
per l'università è di 19-25 anni.
9. Elezioni
Elettore (Tav. 9.1 - 9.2 - 9.3 - 9.4)
Il cittadino uomo o donna che ha raggiunto la maggiore età e avente diritto di voto nei modi stabiliti dalla
legge
Elezioni (Tav. 9.1 - 9.2 - 9.3 - 9.4)
La scelta, attraverso una votazione, nei modi stabiliti dalla legge, di rappresentanti popolari o persone
atti a ricoprire una data carica.
Seggio
Ciascuno dei posti assegnati a un partito politico, in base ai voti ottenuti nelle elezioni politiche e
amministrative.
Referendum abrogativo (Tav.9.5)
Il referendum per l'abrogazione totale o parziale di una legge regionale è indetto quando lo richiedano
almeno quattromila elettori dei comuni della regione o almeno venti Consigli Comunali. Possono essere a
referendum abrogativo le leggi regionali, singoli articoli ds o commi completi, o parti di essi che siano
formalmente e sostanzialmente qualificabili come precetti autonomi.(L.R. 19/2003)
Referendum costituzionale 2006 (Tav. 9.6)
Con questo referendum confermativo, previsto dall'articolo 138 della Costituzione, il cittadino votando "SI"
esprime la volontà di confermare la legge di riforma costituzionale, votando "NO" intende non confermare la
legge già approvata dal Parlamento e mantenere quindi l'impianto costituzionale esistente. Per la validità
di questo tipo di referendum, contrariamente a quello abrogativo, non sussiste la necessità di raggiungere
un quorum di votanti
Referendum propositivo (Tav. 9.7)
Almeno il cinque per cento degli elettori dei comuni della Regione può presentare al Consiglio della Valle
una proposta di legge di iniziativa popolare, a condizione che sui fogli destinati alla raccolta delle firme
sia precisato che tale proposta di legge potrà essere sottoposta a referendum propositivo ove ricorrano le
condizioni (L.R. 19/2003)
Votante (Tav. 9.1 – 9.2 – 9.3 – 9.4 – 9.5 -9.6 – 9.7)
Colui che si presenta nel seggio elettorale per votare
Voto (Tav.9.1 - 9.4)
La dichiarazione di volontà diretta a eleggere un rappresentante popolare ad approvare o respingere una
proposta sottoposta nell'esame deliberativo di un organo collegiale
10. Contabilità economica regionale
Le serie dei conti regionali contenute nella presente edizione dell'Annuario sono state interamente riviste
rispetto a quelle pubblicate nell'edizione precedente e questo per assicurare la coerenza degli aggregati
regionali con i criteri ed i livelli dei nuovi conti economici nazionali diffusi dall’Istat nel 2006. Le
nuove serie regionali, dunque, non sono collegabili a quelle pubblicate nella precedente edizione dell'
Annuario Statistico Regionale - Valle d’Aosta edizione 2003.
Come per le stime nazionali, anche per le stime regionali, infatti, si è passati da un sistema di deflazione
a base fissa ad un sistema basato sui prezzi dell’anno precedente e la costruzione di serie concatenate con
anno di riferimento 2000.
Adeguandosi alla nuova Nomenclatura delle Unità Territoriali Statistiche (NUTS) dell'Unione Europea, le nuove
serie regionali sono prodotte e pubblicate considerando distintamente le due province autonome di
Bolzano-Bozen e Trento che, ai sensi del Regolamento n. 1059/2003 del Parlamento Europeo e del Consiglio
(26 maggio 2003), salgono dal 3° al 2° livello della Nomenclatura, allineandosi al rango delle altre 19
regioni.
Infine è da segnalare che i totali inclusi nelle Tav.ole contenenti valori monetari concatenati non coincidono
con la somma degli addendi, poiché le stime di volume con indici a catena, per costruzione, non mantengono la
proprietà dell'additività.
Aggregati ai prezzi dell’anno precedente (Tav. 10.2)
Rappresentano la misura in volume degli aggregati costruiti sulla base dei prezzi dell'anno precedente. Dal
concatenamento delle variazioni annuali calcolate sulle serie ai prezzi dell'anno precedente si ottiene
l'indice a catena.
Aggregati economici
Le grandezze sintetiche che misurano il risultato d'insieme delle operazioni svolte da tutte le unità
economiche del sistema; vi sono due tipi di aggregati:
- aggregati legati direttamente alle operazioni del sistema dei conti (la produzione di beni e servizi, i
consumi finali, gli investimenti fissi lordi, i redditi da lavoro dipendente, ecc.);
- aggregati che rappresentano saldi contabili (il prodotto interno lordo, il risultato lordo di gestione,
il risparmio nazionale, ecc.). Gli aggregati che rappresentano saldi possono essere espressi al lordo o
al netto degli ammortamenti.
Aggregati in livello concatenati (Tav.10.3 – 10.9 -10.14 – 10.15)
I dati relativi alle valutazioni reali ottenute con il metodo del concatenamento vengono presentati
attraverso le serie in livello concatenate rispetto all’anno 2000 fissato come quello di riferimento.
Queste serie sono ottenute moltiplicando l’indice a catena con anno di riferimento 2000 (2000=1) per i
valori correnti dell’anno 2000 di ogni singola serie.
Bilancia dei pagamenti
Lo schema contabile che registra le transazioni economiche intervenute in un dato periodo fra i residenti e i
non residenti di un’economia. Per residente di un paese s’intende ogni persona fisica e giuridica il cui
centro di interesse economico risieda, su base non temporanea, nel territorio economico di tale paese. Le
transazioni economiche consistono nel passaggio di proprietà di risorse sia reali (beni, servizi, redditi),
sia finanziarie: in questo ultimo caso esse danno luogo ad una variazione delle attività o passività
finanziarie dei residenti verso l’estero.
Consumi finali (Tav.10.1 – 10.2 – 10.3 – 10.10 – 10.11 – 10.12 – 10.13 – 10.14 -10.15)
Rappresentano il valore dei beni e servizi impiegati per soddisfare direttamente i bisogni umani, siano essi
individuali o collettivi. Sono utilizzati due concetti: la spesa per consumi finali e i consumi finali
effettivi. La differenza fra i due concetti sta nel trattamento riservato ad alcuni beni e servizi che sono
finanziati dalle amministrazioni pubbliche o dalle istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle
famiglie, ma che sono forniti alle famiglie come trasferimenti sociali in natura: questi beni sono compresi
nel consumo effettivo delle famiglie, mentre sono esclusi dalla loro spesa finale.
Contabilità nazionale
Schema di riferimento per la descrizione quantitativa dell’attività economica e finanziaria di un sistema
economico, dei suoi componenti e delle relazioni che tra essi si instaurano in un dato periodo di tempo.
Conti economici nazionali
L’insieme di tutti i conti che illustrano le relazioni economiche e finanziarie tra i diversi operatori di
una data economia in un determinato periodo. Essi riportano, in un certo ordine, i dati sulla situazione
economica del paese, sulle risorse disponibili e sul loro uso, sul reddito che si è formato e sulla sua
distribuzione, sul processo di accumulazione e sul suo finanziamento, sulle relazioni con il resto del mondo e
su altri fenomeni.
Contributi
Trasferimenti correnti unilaterali versati dalle amministrazioni pubbliche o dalle istituzioni dell’Unione
europea, nel quadro della politica economica e sociale, alle unità residenti che producono beni e servizi,
allo scopo di influenzare i livelli di produzione o i prezzi e/o di consentire una sufficiente remunerazione
dei fattori produttivi.
Contributi ai prodotti
Contributi erogati per singola unità di bene o servizio prodotto o importato. Essi possono consistere in un
determinato importo di denaro per una quantità di un bene o servizio oppure possono essere calcolati ad
valorem, nella forma di una determinata percentuale del prezzo per unità. I contributi possono anche essere
calcolati quali differenze tra un dato prezzo di riferimento e il prezzo di mercato effettivamente pagato da
un acquirente. I contributi ai prodotti sono generalmente concessi allorché i beni e i servizi sono prodotti,
venduti o importati. Per convenienza, i contributi ai prodotti riguardano esclusivamente la produzione di
beni e servizi destinabili alla vendita o la produzione di beni e servizi per proprio uso finale.
Deflazione
L’insieme di procedimenti di calcolo con i quali si elimina dai valori espressi in termini correnti
l’influenza dovuta alle modificazione dei prezzi. Le variazioni monetarie degli aggregati possono essere
infatti scomposte nelle due componenti di quantità e di prezzo, in presenza dell’equazione tipica V
(valore) = P (prezzo o deflatore implicito) X Q (quantità). Questa operazione si applica perfettamente ad
aggregati economici che riflettono operazioni su beni e servizi (produzione, consumi, investimenti,
importazioni ed esportazioni, variazione delle scorte), mentre il trattamento degli aggregati riflettenti le
operazioni di distribuzione e re-distribuzione del reddito e le operazioni monetarie e finanziarie presenta
notevoli difficoltà, superabili introducendo opportune ipotesi riguardanti la destinazione finale delle
grandezze considerate.
Esportazioni
I trasferimenti di beni (merci) e di servizi da operatori residenti a operatori non residenti (Resto del mondo).
Le esportazioni di beni includono tutti i beni (nazionali o nazionalizzati, nuovi o usati) che, a titolo
oneroso o gratuito, escono dal territorio economico del paese per essere destinati al Resto del mondo. Esse
sono valutate al valore FOB (free on board) che corrisponde al prezzo di mercato alla frontiera del paese
esportatore. Questo prezzo comprende: il prezzo ex fabrica, i margini commerciali, le spese di trasporto
internazionale, gli eventuali diritti all’esportazione. Le esportazioni di servizi comprendono tutti i servizi
(trasporto, assicurazione, altri) prestati da unità residenti a unità non residenti.
Importazioni (Tav.10.1 – 10.2 -10.3)
Sono costituite dagli acquisti all’estero (Resto del mondo) di beni (merci) e di servizi, introdotti nel
territorio nazionale. Le importazioni di beni comprendono tutti i beni (nuovi o usati) che, a titolo oneroso
o gratuito, entrano nel territorio economico del Paese in provenienza dal Resto del mondo. Esse possono
essere valutate al valore FOB (vedi esportazioni), o al valore CIF (costo, assicurazione, nolo) che
comprende: il valore FOB dei beni, le spese di trasporto e le attività assicurative tra la frontiera del
Paese esportatore e la frontiera del Paese importatore. Le importazioni di servizi includono tutti i servizi
(trasporto, assicurazione, altri) prestati da unità non residenti a unità residenti.
Imposte
I prelievi obbligatori unilaterali operati dalle amministrazioni pubbliche. Sono di due specie:
- le imposte dirette, che sono prelevate periodicamente sul reddito e sul patrimonio;
- le imposte indirette, che operano sulla produzione e sulle importazioni di beni e servizi,
sull’utilizzazione del lavoro, sulla proprietà e sull’utilizzo di terreni, fabbricati o altri beni impiegati
nell’attività di produzione.
Imposte sui prodotti
Le imposte da pagare per singola unità di bene o di servizio prodotto o scambiato. Esse possono corrispondere
a un importo monetario specifico per una unità di quantità di un bene o di un servizio oppure possono essere
calcolati ad valorem, quale percentuale del prezzo unitario o del valore di tale bene o servizio. In linea di
principio, tutte le imposte che gravano su un prodotto, a prescindere dall’unità istituzionale tenuta a
pagare, devono essere annoverate tra le imposte sui prodotti a meno che non siano esplicitamente incluse in
un’altra rubrica.
Indice di prezzo implicito
Il rapporto tra un aggregato a prezzi correnti e il corrispondente aggregato in livello concatenato.
Investimenti fissi lordi (Tav. 10.1 – 10.2 – 10.3 – 10.16 – 10.17 – 10.18 – 10.19 – 10.20- 10.21)
Sono costituiti dalle acquisizioni (al netto delle cessioni) di capitale fisso effettuate dai produttori
residenti a cui si aggiungono gli incrementi di valore dei beni materiali non prodotti. Il capitale fisso
consiste di beni materiali e immateriali (es. software) prodotti e destinati a essere utilizzati nei processi
produttivi per un periodo superiore a un anno.
Investimenti lordi
Comprendono: gli investimenti fissi lordi; la variazione delle scorte; le acquisizioni meno le cessioni di
oggetti di valore. Gli investimenti lordi includono gli ammortamenti, mentre gli investimenti netti li
escludono.
Prezzo
La quantità di moneta che bisogna cedere per ottenere in cambio l’unità del bene oggetto della transazione.
A seconda dell’entità economica interessata, il prezzo assume varie denominazioni: alla produzione (prezzo di
transazione in cui il contraente-venditore è il produttore); praticato dai grossisti (prezzo di transazione
in cui il contraente-venditore è un grossista); al consumo (prezzo riferito alla fase di scambio in cui
l’acquirente è un consumatore finale).
Prezzo base (Tav.10.7 – 10.8 )
Il prezzo che il produttore può ricevere dall’acquirente per una unità di bene o servizio prodotta, dedotte
le eventuali imposte da pagare su quella unità quale conseguenza della sua produzione e della sua vendita
(ossia le imposte sui prodotti) ma compreso ogni eventuale contributo da ricevere su quella unità quale
conseguenza della sua produzione o della sua vendita (ossia i contributi ai prodotti). Sono escluse le spese
di trasporto fatturate separatamente dal produttore mentre sono inclusi i margini di trasporto addebitati dal
produttore sulla stessa fattura, anche se indicati come voce distinta.
Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (PIL) (Tav.10.1 – 10.2 – 10.3 )
Il risultato finale dell’attività di produzione delle unità produttrici residenti. Corrisponde alla
produzione totale di beni e servizi dell’economia, diminuita dei consumi intermedi ed aumentata dell’Iva
gravante e delle imposte indirette sulle importazioni. È altresì pari alla somma dei valori aggiunti a prezzi
base delle varie branche di attività economica, aumentata delle imposte sui prodotti (compresa l’Iva e le
imposte sulle importazioni), al netto dei contributi sui prodotti.
Produzione di beni e servizi
Il risultato dell’attività economica svolta nel paese dalle unità residenti in un arco temporale determinato.
Gli schemi standardizzati di contabilità nazionale prevedono la distinzione fra produzione market di beni e
servizi destinata alla vendita, che è oggetto di scambio e che dà quindi origine alla formazione di un prezzo
di mercato, e produzione non market che non è oggetto di scambio (la produzione per uso finale proprio, i
servizi collettivi forniti dalle amministrazioni pubbliche e dalle istituzioni sociali private al servizio
delle famiglie).
Reddito nazionale lordo ai prezzi di mercato (Rnl)
L’aggregato che esprime i risultati economici conseguiti dai fattori produttivi residenti nel paese. Si
calcola sommando al Pil i redditi primari ricevuti dal resto del Mondo e sottraendo i flussi corrispondenti
versati al resto del Mondo. Costituisce uno dei parametri di riferimento per la ripartizione dei contributi
che gli stati membri dell’Unione europea devono versare al bilancio comunitario.
Reddito nazionale lordo disponibile (Rnld)
E’ uguale al Pil, più il saldo tra l’economia nazionale e il resto del Mondo delle imposte indirette sulla
produzione e sulle importazioni, dei contributi alla produzione, dei redditi da lavoro dipendente, dei
redditi da capitale e impresa, e dei trasferimenti correnti unilaterali. Rappresenta, quindi, il reddito di
cui dispone il paese per i consumi finali e il risparmio.
Reddito nazionale netto ai prezzi di mercato (Rnn)
E’ pari al reddito nazionale lordo ai prezzi di mercato al netto degli ammortamenti.
Reddito nazionale netto disponibile (Rnnd)
E’ uguale al reddito nazionale lordo disponibile al netto degli ammortamenti.
Retribuzioni lorde (Tav. 10.24 – 10.25)
Comprendono i salari, gli stipendi e le competenze, in denaro e in natura, a lordo delle trattenute erariali
e previdenziali, corrisposte ai lavoratori dipendenti dal datore di lavoro. Sono escluse dalle retribuzioni
tutti gli esborsi effettuati dal datore di lavoro, non rimborsati dagli enti di previdenza, al fine di
garantire ai propri dipendenti il godimento di prestazioni sociali (malattia, maternità, invalidità,
infortuni sul lavoro, licenziamenti ecc.) nonché le spese sostenute dai datori di lavoro a beneficio loro e
dei dipendenti perché necessarie per i processi di produzione dei datori di lavoro ( ad esempio, indennità e
rimborsi per trasferte, spese per migliorare il comfort sul luogo del lavoro, per esami medici resi necessari
dalla natura del lavoro, per la fornitura di indumenti di lavoro indossati esclusivamente o principalmente sul
posto di lavoro ecc.)
Risparmio nazionale lordo (Rispnl)
L’aggregato che misura la quota di reddito nazionale lordo disponibile (Rnld) non impiegata per i consumi
finali.
Servizi di intermediazione finanziaria indirettamente misurati (SIFIM)
Servizi offerti dal sistema creditizio che non hanno un prezzo esplicito, ma che vengono remunerati
indirettamente tramite lo spread tra tassi attivi e passivi. Una innovazione di grande rilievo introdotta
dalle nuove stime dei conti economici nazionali riguarda proprio il trattamento dei Sifim. In applicazione dei
regolamenti del Consiglio Ue n. 448/98 e n. 1889/2002, per la prima volta i Sifim vengono allocati ai settori
utilizzatori finali e non più a una branca fittizia. Il nuovo trattamento prevede il calcolo dei Sifim in
maniera separata sui depositi e sui prestiti per singolo settore istituzionale. L’attribuzione dei Sifim ai
diversi operatori che effettivamente li utilizzano comporta un aumento dei consumi finali delle famiglie, dei
consumi intermedi delle singole branche produttrici, dei costi intermedi e quindi della produzione dei servizi
non market, delle esportazioni e delle importazioni totali. L’impatto sulle stime del Pil è dato dalla parte
di produzione allocata negli impieghi finali e quindi nei consumi finali delle famiglie, delle amministrazioni
pubbliche e delle istituzioni private senza scopo di lucro al servizio delle famiglie e nelle esportazioni
nette. L’applicazione della nuova metodologia aumenta la comparabilità del Pil a livello internazionale,
soprattutto relativamente ai paesi nei quali il ruolo svolto dall’intermediazione creditizia è maggiore e per
i quali l’inclusione dei Sifim comporta un significativo impatto sul Pil.
Settori istituzionali (Tav.10.10)
Raggruppamenti di unità istituzionali che hanno un comportamento economico simile (società finanziarie e non
finanziarie, famiglie, amministrazioni pubbliche e resto del mondo).
Sistema Europeo dei Conti (SEC)
Nel 1970 l’Istituto statistico delle Comunità europee (Eurostat) ha adottato un sistema armonizzato dei
conti: il Sec. Nel 1995 tale sistema è stato modificato, coerentemente con il nuovo sistema dei conti
nazionale Sna93, redatto dall’Onu e da altre istituzioni internazionali, tra cui lo stesso Eurostat.
Il Sec 95, approvato come regolamento comunitario (regolamento Ce n. 2223 del 25 giugno 1996), permette una
descrizione quantitativa completa e comparabile dell’economia dei paesi membri dell’attuale Unione europea
(Ue), attraverso un sistema integrato di conti di flussi e di conti patrimoniali definiti per l’intera
economia e per raggruppamenti di operatori economici (settori istituzionali).
Tavole delle risorse e degli impieghi
Le Tavole delle risorse e degli impieghi (o Sut: supply and use tables) sono matrici per branca di attività
economica e per branca di produzione omogenea che forniscono un quadro dettagliato dell’offerta di beni e
servizi, sia di produzione interna sia di importazione, dell’utilizzo di beni e servizi per usi intermedi o
finali e mostrano, inoltre, il valore aggiunto e tutte le sue componenti generate dalle branche di attività
economica. Sono quindi matrici che evidenziano la relazione esistente tra le branche di attività economica e
le branche di produzione omogenea attraverso un’accurata descrizione dei processi di produzione interni e
delle operazioni sui prodotti dell’economia nazionale. Una Tavola supply mostra la disponibilità totale di
risorse classificate per prodotto e per branca, distinguendo tra produzione interna e importata ed è
usualmente costruita ai prezzi base. Una Tavola use presenta gli impieghi dei beni e servizi per prodotto e
per tipo di impiego (intermedio e finale), illustra le componenti del valore aggiunto lordo ed è costruita ai
prezzi di acquisto. A partire dalle Tavole supply and use ai prezzi base si possono costruire Tavole
input-output simmetriche convertendo le informazioni "prodotto per branca" delle Tavole Sut in statistiche
"prodotto per prodotto" o "branca per branca" attraverso ulteriori informazioni tecniche e statistiche sulla
struttura degli input o basandosi su assunzioni a priori sulle tecnologie produttive.
Territorio economico
Si intende l'area entro la quale operano e sviluppano i loro interessi le unità residenti del Paese. Può
riguardare aree diverse da quelle delimitate geograficamente.
Unità di lavoro (o Equivalente tempo pieno) (Ula) (Tav. 10.28 – 10.29 – 10.30 -10.31 -10.32 – 10.33)
Quantifica in modo omogeneo il volume di lavoro svolto da coloro che partecipano al processo di produzione
realizzato sul territorio economico di un paese a prescindere dalla loro residenza (occupati interni). Tale
calcolo si è reso necessario in quanto la persona può assumere una o più posizioni lavorative in funzione:
dell’attività (unica, principale, secondaria); della posizione nella professione (dipendente, indipendente);
della durata (continuativa, non continuativa); dell’orario di lavoro (a tempo pieno, a tempo parziale); della
posizione contributiva o fiscale (regolare, irregolare). L’unità di lavoro rappresenta la quantità di lavoro
prestato nell’anno da un occupato a tempo pieno, oppure la quantità di lavoro equivalente prestata da
lavoratori a tempo parziale o da lavoratori che svolgono un doppio lavoro. Questo concetto non è più legato
alla singola persona fisica, ma risulta ragguagliato ad un numero di ore annue corrispondenti ad
un’occupazione esercitata a tempo pieno, numero che può diversificarsi in funzione della differente attività
lavorativa. Le unità di lavoro sono dunque utilizzate come unità di misura del volume di lavoro impiegato
nella produzione dei beni e servizi rientranti nelle stime del prodotto interno lordo in un determinato
periodo di riferimento.
Valore aggiunto
Il valore prodotto da ogni unità che esercita un’attività di produzione. E’ la risultante della differenza
tra il valore della produzione di beni e servizi conseguita dalle singole branche produttive e il valore dei
beni e servizi intermedi dalle stesse consumati (materie prime e ausiliarie impiegate e servizi forniti da
altre unità produttive). Corrisponde alla somma delle remunerazioni dei fattori produttivi. Può essere
calcolato a prezzi base o ai prezzi al produttore.
Valore aggiunto ai prezzi base (Tav. 10.4 – 10.5 – 10.6 – 10.7 -10.8 -10.9)
È il saldo tra la produzione e i consumi intermedi, in cui la produzione è valutata ai prezzi di base, cioè
al netto delle imposte sui prodotti e al lordo dei contributi ai prodotti. La produzione valutata ai prezzi
di base si differenzia da quella valutata al costo dei fattori: quest’ultima, è infatti al netto di tutte le
imposte (sia quelle sui prodotti, sia le altre imposte sulla produzione), ed al lordo di tutti i contributi
(sia i contributi commisurati al valore dei beni prodotti, sia gli altri contributi alla produzione).
Valore aggiunto ai prezzi al produttore
È il valore aggiunto ai prezzi di base aumentato delle imposte sui prodotti, Iva esclusa, e al netto dei
contributi ai prodotti.
Variazione delle scorte (Tav. 10.1 – 10.2 -10.3
Le scorte comprendono tutti i beni che rientrano negli investimenti lordi ma non nel capitale fisso e che sono
posseduti ad un dato momento dalle unità produttive residenti; la variazione è misurata come differenza tra
il valore delle entrate nel magazzino e quello delle uscite dal magazzino. Comprendono le seguenti categorie:
materie prime, prodotti intermedi, prodotti in corso di lavorazione, prodotti finiti, beni per la rivendita.
11. Agricoltura
Azienda agricola, forestale e zootecnica (Tav. 11.1)
Unità tecnico-economica costituita da terreni, anche in appezzamenti non contigui, ed eventualmente da
impianti e attrezzature, in cui si attua la produzione agraria forestale e zootecnica ad opera di un
conduttore, cioè di una persona fisica, società o ente che ne sopporta il rischio. (Censimento generale
dell’agricoltura 2000)
Boschi (Tav. 11.9)
Superfici coperte da alberi e/o da arbusti forestali. Sono considerati boschi anche terreni il cui suolo,
occupato dalle piante forestali, è utilizzato per coltivazioni erbacee aventi carattere accessorio o
marginali. Sono compresi i vivai forestali destinati al fabbisogno aziendale. Sono esclusi i castagneti
da frutto e le pioppete.
Superficie agricola utilizzata (S.A.U.)
Conduttore (Tav. 11.8)
Il responsabile giuridico ed economico dell’azienda; può essere persona fisica, società o ente pubblico.
(Censimento generale dell’agricoltura 2000)
Foraggere permanenti (Tav. 11.13)
Le coltivazioni praticate sui terreni fuori avvicendamento, destinati permanentemente (o in ogni caso per
un periodo superiore a cinque anni) alla produzione di piante erbacee poliennali o spontanee, coltivate o
non, atte a fornire foraggio per l'alimentazione del bestiame.
Peso morto (Tav. 11.12)
(Decisione 94/432/Ce - 94/433/Ce - 94/434/Ce)
Per i bovini e per gli equini è dato dal peso della carcassa scuoiata, con i reni e loro grasso, ma priva
della testa, dei visceri toracici e addominali (polmoni, cuore, esofago, stomaco, milza, fiele, fegato,
grasso del ventre e dell'intestino ecc.), dei piedi e della coda, detratto altresì, il "calo di
raffreddamento"; per i suini, gli ovini e i caprini il peso morto comprende anche la testa e i piedi detratti
sempre i visceri ed il "calo di raffreddamento".
Prati permanenti e pascoli (Tav. 11.9)
Coltivazioni foraggere erbacee fuori avvicendamento che occupano il terreno per un periodo superiore a cinque
anni. Prato permanente quando il foraggio viene utilizzato soltanto dal bestiame pascolante.
Seminativi (Tav. 11.9)
Superfici utilizzate per la coltura di piante erbacee, soggette all’avvicendamento colturale che prevede
una durata delle coltivazioni non superiore ai cinque anni.
Superficie agricola utilizzata (SAU) (Tav.11.5 – 11.6 – 11.9)
L’insieme dei terreni investiti a seminativi, orti familiari, prati permanenti e pascoli, coltivazioni
legnose agrarie e castagneti da frutto. Essa costituisce la superficie investita ed effettivamente
utilizzata in coltivazioni propriamente agricole non comprende la superficie investita a funghi in grotte,
sotterranei o appositi edifici. (Censimento generale dell’agricoltura 2000)
Superficie forestale
La somma della superficie boscata e della superficie forestale non boscata.
Superficie forestale non boscata
L’estensione di terreno costituita dalla superficie non produttiva, ma necessaria alla produzione (strade
forestali, viali parafuoco, depositi di legno,), e da altre piccole superfici quali terreni rocciosi,
paludosi, ruscelli, vivai forestali situati in foresta e destinate al fabbisogno proprio.
Superficie montana
La superficie dei comuni totalmente montani più la superficie della parte montana dei comuni parzialmente
montani.
12. Industria Artigianato R & S
Addetto (Tav.12.1 – 12.2 – 12.5)
Persona occupata in un'unità giuridico-economica, come lavoratore indipendente o dipendente (a tempo pieno,
a tempo parziale o con contratto di formazione e lavoro), anche se temporaneamente assente (per servizio,
ferie, malattia, sospensione dal lavoro, Cassa integrazione guadagni ecc.).
Attività economica (Tav.12.1 – 12.2)
Attività di produzione di beni o servizi che a luogo quando risorse quali lavoro, impianti e materie prime
concorrono all’ottenimento di beni o alla prestazione di servizi. Un’attività economica è caratterizzata
dall’uso di fattori della produzione, da un processo di produzione e da uno o più prodotti ottenuti (merci o
prestazioni di servizi).
Energia elettrica (consumo) (Tav.12.10 – 12.11)
Somma dell’energia elettrica fatturata dai servizi pubblici, e dai produttori ai loro clienti e di quella
consumata dagli autoproduttori
Impianti idroelettrici
Insieme degli impianti termoelettrici tradizionali, nucleotermoelettrici e geotermoelettrici.
Impresa (Tav.12.1 – 12.2)
Unità giuridico-economica che produce beni e servizi destinabili alla vendita e che, in base alla ,leggi
vigenti o a proprie norme statutarie, ha facoltà di distribuire i profitti realizzati ai soggetti proprietari,
siano essi privati o pubblici.
Impresa artigiana (Tav.12.3 – 12.7)
Esercita un’attività di produzione di beni, anche semilavorati, o di prestazione servizi. L’impresa artigiana,
nei limiti dimensionali e nelle forme giuridiche previsti dalla legge, può essere svolta anche in forma di
società deve iscriversi all’Albo delle imprese artigiane la cui tenuta è delegata alla Camera valdostana
delle imprese delle professioni, da parte della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
Imprenditore artigiano (Tav.12.8 – 12.9)
Per essere definito tale deve esercitare personalmente, professionalmente e in qualità di titolare,
un’attività economico organizzata, svolgendo in misura prevalente il proprio lavoro nel processo produttivo
e assumendo le funzioni di direzione e di gestione tecnico-produttiva in modo preminente rispetto
all’organizzazione dei fatti di produzione. (L. 443/1985 E L.R. 34/2001)
Produzione lorda di energia elettrica (Tav. 12.6)
Somma della quantità di energia elettrica prodotta, in un dato periodo, misurata ai morsetti dei generatori
elettrici.
Produzione netta di energia elettrica
Somma della quantità di energia elettrica prodotta, misurata in uscita dagli impianti di produzione.
Ricerca e sviluppo sperimentale (R & S) (Tav.12.4 -12.5)
Il complesso di lavori creativi intrapresi in modo sistematico sia per accrescere l’insieme delle conoscenze
(compresa la conoscenza dell’uomo, della cultura e della società), sia per utilizzare dette conoscenze per
nuove applicazioni. Viene distinta in tre tipologie: Ricerca di base, ricerca applicata, sviluppo
sperimentale
Settori istituzionali (Tav.12.4 – 12.5)
(Sistema europeo dei conti, Sec 95)
I raggruppamenti di unità istituzionali (società, imprese individuali, famiglie, amministrazioni pubbliche
ecc.) che manifestano autonomia e capacità di decisione in campo economico-finanziario e che, fatta eccezione
per le famiglie, tengono scritture contabili regolari.
Spesa per la ricerca intra-muros (Tav.12.4)
La spesa per attività di ricerca scientifica e sviluppo sperimentale (R & S) svolta da istituzioni
pubbliche, istituzioni private nonprofit, imprese e università con proprio personale e con proprie
attrezzature.
Unità locale (Tav.12.1 – 12.2)
Luogo fisico nel quale un'unità giuridico-economica (impresa, istituzione) esercita una o più attività
economiche. L'unità locale corrisponde ad un'unità giuridico-economica o ad una sua parte, situata in una
località topograficamente identificata da un indirizzo e da un numero civico. In tale località, o a partire
da tale località, si esercitano delle attività economiche per le quali una o più persone lavorano
(eventualmente a tempo parziale) per conto della stessa unità giuridico-economica. Costituiscono esempi di
unità locale le seguenti tipologie: agenzia, albergo, ambulatorio, bar, cava, deposito, domicilio, garage,
laboratorio, magazzino, miniera, negozio, officina, ospedale, ristorante, scuola, stabilimento, studio
professionale, ufficio, eccetera.
13. Costruzioni
Le informazioni statistiche pubblicate sono relative ai risultati della "Rilevazione mensile statistica
dell'attività edilizia" di cui è titolare l'Istat ed organi di rilevazione i comuni sulla base di archivi
detenuti dagli enti stessi e costituiti dall'insieme dei permessi di costruire o denunce di inizio attività
rilasciati dalle amministrazioni e ritirati dai richiedenti.
Pur essendo una rilevazione totale non tutte le amministrazioni comunali collaborano effettivamente alla
rilevazione, le informazioni raccolte sono state sottoposte a una procedura di integrazione delle mancate
risposte che rende possibile la costruzione di stime riferite all’universo teorico dei rispondenti.
L’introduzione di questo approccio basato su una articolata sperimentazione delle metodologie statistiche più
adatte, costituisce una importante innovazione rispetto alla prassi precedente che prevedeva la diffusione
dei dati provenienti dall’aggregazione delle sole informazioni pervenute dai Comuni rispondenti alla
rilevazione.
E’ disponibile on-line all’indirizzo
http://www.istat.it/dati/catalogo/20051222_00/inf0532statistiche_sui_permessi_di_costruire.pdf
la nota metodologica che descrive i principali aspetti della rilevazione e del metodo di costruzione delle
stime relative ai permessi di costruire, con una particolare attenzione ai metodi adottati per il trattamento
delle mancate risposte.
Abitazione (Tav. 13.1 – 13.2 – 13.3 – 13.4 – 13.5 – 13.6 – 13.7- 13.8 -13.9 -13.10 – 13.13)
Nella rilevazione statistica dei permessi di costruire, è costituita da uno o più vani utili, destinati
all’abitare, con un ingresso indipendente su strada, pianerottolo, cortile, terrazza, ballatoio e
simili.
Fabbricato (Tav.13.1 – 13.5 – 13.6 -13.10 – 13.11)
La costruzione coperta, isolata da vie o spazi vuoti, oppure separata da altre costruzioni mediante muri
maestri che si elevano, senza soluzione di continuità, dalle fondamenta al tetto, che disponga di uno o più
liberi accessi sulla via e abbia, eventualmente, una o più scale autonome.
Fabbricato (ampliamento del) (Tav.13.9 – 13.13)
L’ulteriore costruzione in senso orizzontale o verticale, di vani in un fabbricato già esistente, con
incremento di volume del fabbricato stesso.
Fabbricato (ampliamento del) (v/p vuoto per pieno) (Tav.13.9 – 13.13)
Il volume totale dello spazio compreso tra le pareti esterne, il pavimento più basso e la copertura misurata
all’esterno.
Fabbricato non residenziale (Tav.13.10 – 13.11 – 13.12 – 13.14)
Il fabbricato o quella parte di fabbricato destinato esclusivamente o prevalentemente a un uso diverso da
quello residenziale.
Fabbricato nuovo (Tav.13.2 – 13.5 – 13.6 – 13.7 – 13.8 -13.11 -13.12)
Il fabbricato costruito ex-novo dalle fondamenta al tetto. Sono considerati nuovi fabbricati anche quelli
interamente ricostruiti.
Fabbricato residenziale (Tav.. 13.1 – 13.2 – 13.3 – 13.4 – 13.5 -13.6 – 13.7 – 13.8)
Il fabbricato o quella parte di fabbricato destinato esclusivamente o prevalentemente all’abitare.
Indice della produzione (nelle costruzioni)
Numero indice che misura la variazione nel tempo della produzione del settore delle costruzioni.
Permesso di costruire (Tav.13.1 – 13.6)
L’autorizzazione onerosa alla realizzazione o trasformazione di manufatti
ùdilizi rilasciata dal Sindaco dietro presentazione di progetto.
Stanza (Tav.13.1 – 13.3 – 13.4 – 13.9 -13.10 – 13.13)
Nella rilevazione statistica dei permessi di costruire, è il vano compreso nell’abitazione, che abbia luce
ed aria dirette ed una ampiezza sufficiente a contenere almeno un letto (camera da letto, sala da pranzo,
ecc.), nonché la cucina ed i vani ricavati dalle soffitte quando abbiano i requisiti di abitabilità.
Superficie utile abitabile (Tav. 13.4 – 13.9)
La superficie del pavimento dell’abitazione misurata al netto di murature, pilastri, tramezzi, sguinci,
vani di porte e finestre, di eventuali scale interne, di logge e balconi.
Vano (di abitazione)
Lo spazio coperto, delimitato da ogni lato da pareti (in muratura, legno o vetro) anche se qualcuna non
raggiunge il soffitto. La parete interrotta da notevole apertura (arco e simili) è considerata come
divisorio di due vani, salvo che uno di essi, per le piccole dimensioni, non risulti parte integrante
dell’altra.
Definizione e calcolo degli aggregati (Tav. 13.15)
(a) Il costo del lavoro è calcolato, secondo le disposizioni normative vigenti, sul salario contrattuale
provinciale orario e si riferisce al personale operaio non coniugato.
(b) La retribuzione diretta comprende la paga base, l'indennità di contingenza, l'E.D.R., l'indennità
territoriale di settore, l'E.E.T. (elemento economico territoriale) e dove previste, l'indennità di mensa e
l'indennità di trasporto.
(c) Nella retribuzione indiretta sono comprese le ferie, le festività, la gratifica natalizia e le indennità
di anzianità e di mestiere.
(d) Nel calcolo delle ritenute a carico del lavoratore, si è tenuto conto delle aliquote Inps, Inail, della
Cassa edile e dell'imposta sul reddito delle persone fisiche.
(e) Per la determinazione dei contributi sociali a carico del datore di lavoro, sono state prese in considerazione
le aliquote Inps, Inail, Cassa edile, addestramento professionale e accantonamento per il TFR. Sono state
inoltre considerate anche alcune misure tese a ridurre il costo del lavoro, tra le quali si ricordano la
decontribuzione degli oneri sociali, esclusiva per il settore edile nonché quella relativa ai contratti di
secondo livello che per il settore in questione si identifica con l'Elemento Economico Territoriale. Infine
per i capoluoghi interessati si è altresì tenuto conto degli sgravi degli oneri sociali per le imprese
operanti nel Mezzogiorno.
14. Commercio interno
Commercio ambulante (Tav. 14.11)
L’ammontare viene calcolato facendo riferimento al numero delle sedi di impresa o delle unità locali,
iscritte al Registro imprese, che praticano il commercio ambulante, e non alle localizzazioni fisiche
(banchi di vendita) dove viene effettuata la vendita
Grande distribuzione (Tav. 14.7 – 14.10)
L'impresa che possiede punti vendita operanti nella forma di supermercato, ipermercato, hard discount,
grande magazzino, altra impresa specializzata di grande superficie.
Hard discount:
Esercizio di vendita al dettaglio in sede fissa di superficie medio-grande che, attuando una politica di
abbattimento dei costi di impianto, di gestione e di servizio, offre in self-service una gamma limitata di
prodotti, generalmente di largo consumo e non di marca, a prezzi contenuti rispetto alla media del mercato.
Importazioni
Sono costituite dagli acquisti all'estero (Resto del mondo) di beni (merci) e di servizi, introdotti nel
territorio nazionale. Le importazioni di beni comprendono tutti i beni (nuovi o usati) che, a titolo oneroso
o gratuito, entrano nel territorio economico del Paese in provenienza dal Resto del mondo. Esse possono essere
valutate al valore Fob, o al valore Cif (costo, assicurazione, nolo) che comprende: il valore Fob dei beni,
le spese di trasporto e le attività assicurative tra la frontiera del Paese esportatore e la frontiera del
Paese importatore. Le importazioni di servizi includono tutti i servizi (trasporto, assicurazione, altri)
prestati da unità non residenti a unità residenti.
Ipermercato (Tav.14.7)
Esercizio al dettaglio con superficie superiore a 2.500 metri quadrati, suddivisa in reparti, alimentare e
non alimentare, aventi rispettivamente le caratteristiche di supermercato e di grande magazzino.
Mini mercato (Tav.14.7)
L’esercizio di vendita al dettaglio in sede fissa che attua la vendita di prodotti quasi esclusivamente
alimentari su una superficie che non supera i duecentocinquanta metriquadrati, caratterizzato da self-service
e dal pagamento alla cassa in uscita.
Punto di vendita operante su piccola superficie
Il punto di vendita specializzato, non appartenente alla grande distribuzione, caratterizzato da una
superficie inferiore ai quattrocento metriquadrati
Supermercato (Tav.14.7)
Esercizio di vendita al dettaglio operante nel campo alimentare (autonomo o reparto di grande magazzino)
organizzato prevalentemente a self-service e con pagamento all’uscita che dispone di una superficie di
vendita superiore a 400 metri quadrati e di un vasto assortimento di prodotti di largo consumo, parte
preconfezionati, nonché, eventualmente, di alcuni articoli non alimentari di uso domestico corrente.
15. Commercio estero
Attività economica (Tav.15.2)
Combinazione di differenti risorse (attrezzature, lavoro, tecniche di lavorazione, prodotti) che danno luogo
a produzione di specifici beni o servizi.
Esportazioni (Tav.15.1 – 15.2 – 15.3 – 15.5 – 15.7)
Trasferimenti di merci e servizi da operatori residenti a operatori non residenti (resto del mondo).
Comprendono tutti i beni che a qualunque titolo (oneroso e gratuito) escono dal territorio economico della
regione per essere destinati al resto del mondo.
Importazioni (Tav. 15.1 – 15.2 – 15.3 -15.4 – 15.6)
Acquisti all’estero (Resto del mondo) di merci e servizi, introdotti nel territorio regionale.
Comprendono tutti i beni che a qualunque titolo (oneroso o gratuito) entrano nel territorio economico della
regione provenienti dal Resto del mondo.
Merci
Tutti i beni mobili oggetto di transazione commerciale. Ai fini statistici anche l’energia elettrica è
considerata merce.
Paese di destinazione (Tav.15.5 – 15.7)
Ultimo paese conosciuto, al momento dell’esportazione, verso il quale le merci risultano spedite.
Paese di origine (Tav.15.4 -15.6)
Paese nel quale le merci sono interamente ottenute.
16. Turismo
Alberghi (Tav. 16.1)
Esercizi ricettivi aperti al pubblico, a gestione unitaria, che forniscono alloggio, eventualmente vitto ed
altri servizi accessori, in camere ubicate in uno o più stabili. Si distinguono in esercizi alberghieri,
da 1 a 5 stelle lusso, e in residenze turistico - alberghiere.
Alloggi agro-turistici e turismo rurale (Tav. 16.4 – 16.11 – 16.12 – 16.13)
In accordo alle classificazioni della capacità ricettiva in questa categoria rientrano gli alloggi
agrituristici, e tutti i tipi di alloggi previsti dalle leggi regionali, che riguardano il turismo
rurale.
Arrivi (Tav. 16.1 – 16.2 – 16.3)
Numero di clienti, italiani e stranieri, ospitati negli esercizi ricettivi (alberghieri o complementari) nel
periodo considerato.
Esercizi alberghieri (Tav.16.1 – 16.4 – 16.5)
Alberghi da 1 a 5 stelle, villaggi alberghi, residenze turistico – alberghiere, pensioni, motel, residenze
d’epoca, dimore storiche, centri benessere (beauty farm) e tutte le altre tipologie di alloggio che in base
alle normative regionali sono assimilabili agli alberghi.
Esercizi complementari (Tav.16.4 – 16.5)
Tale categoria include gli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale,. i campeggi e i villaggi
turistici, alloggi agrituristici, ostelli per la gioventù case per ferie, rifugi alpini e gli altri
"esercizi ricettivi." non altrove classificati
Esercizi ricettivi (Tav. 16.2 – 16.3 – 16.5)
Insieme di esercizi alberghieri e complementari.
Permanenza media
Rapporto tra numero di notti trascorse (presenze) e numero di clienti arrivati nella struttura
ricettiva (arrivi).
Presenze (Tav.16.1 – 16.2 -16.3)
Numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi.
Turista
Chi si reca in un luogo diverso da quelli solitamente frequentati (ambiente abituale) e trascorre almeno
una notte nel luogo visitato.
17. Trasporti
Incidente stradale (Tav.17.7)
Incidente verificatosi nelle vie o piazze aperte alla circolazione nel quale risultino coinvolti veicoli
fermi o in movimento e dal quale siano derivate lesioni a persone:
Parco veicolare (Tav.17.2 – 17.3)
Numero dei mezzi di trasporto presenti in una data area geografica, catalogati per tipologia.
Pubblico registro automobilistico (P.R.A.) (Tav. 17.5)
Riporta le vicende giuridiche dei veicoli (trasferimento di proprietà, ipoteche, vincoli derivanti da
finanziamenti) nonché elementi tecnici collegabili alla determinazione della stessa proprietà.
Rete stradale (Tav. 17.1)
L’insieme di tronchi e nodi di vie di comunicazione essenzialmente destinate alla circolazione delle
persone, degli animali e dei veicoli terrestri aguida libera
Transiti medi giornalieri (Tav. 17.18 – 17.19)
Veicoli enteriti e usciti ai caselli lungo la tratta autostradale, divisi per in numero di giorni
considerati
18. Credito e Assicurazione
Assicurazione diretta (Tav. 18.23-18.24)
I premi incassati, i sinistri pagati, le riserve per premi e per sinistri e le provvigioni relativi
ai contratti di assicurazione stipulati direttamente con la clientela.
Attività bancaria (Vedi tavole dalla 18.1 alla 18.20)
E’ costituita dalla raccolta di risparmio tra il pubblico e dall’esercizio del credito; ha carattere
d’impresa (banche) .
Certificati di deposito (Tav. 18.15)
Titoli trasferibili, a tasso fisso o variabile, rappresentativi di depositi a scadenza vincolata. Possono
essere emessi da tutte le banche. I certificati di deposito a breve termine hanno una scadenza inferiore a
18 mesi, quelli a medio termine una scadenza pari o superiore a 18 mesi.
Depositi (Tav. 18.10 – 18.12 – 18.15-18.17)
Raccolta effettuata dalle banche, da soggetti non bancari, sotto forma di depositi a risparmio liberi e
vincolati, buoni fruttiferi, certificati di deposito, conti correnti liberi e vincolati.
Finanziamenti agevolati (Tav. 18.3 – 18.4 – 18.18-18.19)
Operazioni eseguite a tasso inferiore a quello di mercato in virtù di provvedimenti legislativi che
dispongono la concessione del concorso agli interessi e/o l’impiego di fondi statali o di altri enti
della pubblica amministrazione.
Contratti di leasing (Tav.18.7)
Contratto con il quale il locatore (società di leasing) concede al locatario il godimento di un bene per un
tempo determinato, Il locatario, al termine della locazione, ha facoltà di acquistare la proprietà del bene
a condizioni prefissate, Il bene viene preventivamente acquistato o fatto costruire dal locatore su scelte
e indicazioni del locatario.
Impieghi delle banche (Tav. 18.10 – 18.11 – 18.13 -18.14)
Includono i finanziamenti a clientela ordinaria nelle seguenti forme tecniche: sconto di portafoglio,
scoperti di conto corrente, operazioni autoliquidanti (finanziamenti per anticipi su effetti, altri titoli
di credito e documenti accreditati salvo buon fine), finanziamenti per anticipi su operazioni di import-export,
mutui, anticipazioni attive non regolate in conto corrente, riporti attivi, sovvenzioni diverse non in conto
corrente, prestiti su pegno, prestiti contro cessione di stipendio, cessioni di credito, crediti impliciti nei
contratti di leasing finanziario, impieghi con fondi di terzi di amministrazione, "altri investimenti
finanziari" (ad es. negoziazioni di accettazioni bancarie). Gli impieghi a breve termine hanno una scadenza
fino a 18 mesi, quelli a medio e a lungo termine oltre i 18 mesi.
Polizza (Tav. 18.23)
Il documento probatorio del contratto di assicurazione.
Premio di competenza (Tav. 18.21 – 18.22 – 18.23 -18.24)
Il prezzo della copertura assicurativa, riferito al periodo di competenza.
Ramo danni (Tav. 18.21 – 18.22 )
Comprende i contratti assicurativi diretti ad indennizzare l'assicurato per il verificarsi di uno specifico
evento negativo oggetto del contratto. Vi rientrano i casi di furto, grandine, incendio, responsabilità
civile verso terzi dall'uso di cose o dall'esercizio di certe attività, rischi di trasporto terrestre,
aereo e marittimo, rischio di credito ecc.
Ramo vita e capitalizzazione (Tav. 18.21 – 18.22 – 18.23-18.24)
Vi rientrano diverse tipologie contrattuali tra le quali le assicurazioni in caso di morte, in caso di vita
ad una certa data prestabilita, l'assicurazione mista (che combina i due casi precedenti). In tale ambito
l'assicuratore è tenuto alla prestazione prevista dal contratto al verificarsi dell'evento assicurato, che
può essere sia il pagamento di un capitale, sia la corresponsione di una rendita periodica all'assicurato o
agli eventuali beneficiari.
Sportello bancario (Tav. 18.1 – 18.5 – 18.10 -18.13- 18.14)
Dipendenza bancaria comunque determinata (succursale, agenzia, ecc.) in cui si effettuano operazioni di deposito
a risparmio o in conto corrente.
19. Prezzi e retribuzioni
Addetto
La persona dipendente e indipendente occupata (a tempo pieno, o a part-time o per contratto di formazione
e lavoro) presso le unità economiche ubicate sul territorio nazionale anche se temporaneamente assente per
servizio, ferie, malattia, sospensione dal lavoro, cassa integrazione guadagni etc.
Attività economica
Il risultato di una combinazione di differenti risorse, quali attrezzature, lavoro, tecniche di lavorazione,
prodotti che dà luogo alla produzione di specifici beni o servizi.
Attività economica (classificazione della Ateco ’91, e Ateco 2002).
La classificazione distingue le unità di produzione secondo l’attività da esse svolta e finalizzata alla
elaborazione di statistiche di tipo macroeconomico, aventi per oggetto i fenomeni relativi alla partecipazione
di tali unità ai processi economici. La classificazione comprende 874 categorie, raggruppate in 512 classi,
222 gruppi, 60 divisioni, 16 sottosezioni, 17 sezioni.
Base dell’indice (Tav. 19.1 – 19.4 -19.5 -19.6 -19.7 – 19.8 – 19.9 -19.10 -19.11)
Di norma è l’anno scelto come riferimento di partenza per il calcolo degli indici. Per tale anno viene
definito il paniere (elenco dei prodotti e relativi coefficienti di ponderazione) che si mantiene fisso
fino al successivo cambio di base e sul quale vengono calcolate le variazioni di prezzo con la tecnica dei
numeri indici.
Cambio di base (Tav. 19.1 – 19.4 -19.5 -19.6 -19.7 – 19.8 – 19.9 -19.10 -19.11)
Operazione con la quale vengono periodicamente rinnovati i panieri, per adeguarli alle innovazioni che
intervengono nei prodotti, nei mercati e nell’acquisizione dei prodotti da parte degli utilizzatori.
Cassa integrazione guadagni (CIG)
Lo strumento attraverso il quale lo Stato interviene a sostegno delle imprese che, a causa delle situazioni
di crisi o difficoltà tipizzata dalla legge, sono costrette, momentaneamente, a contrarre o sospendere la
propria attività. L’intervento consiste nell’erogazione gestita dall’INPS di una indennità sostitutiva della
retribuzione in favore dei dipendenti sospesi dal lavoro o sottoposti a riduzione di orario.
Categoria/livello nei contratti di lavoro
La suddivisione della classificazione che riguarda l’inquadramento, stabilito dai contratti del personale
dipendente, in una certa scala ordinata per livelli di competenza- responsabilità delle mansioni da assegnare.
A ciascuna corrisponde una diversa misura tabellare di base. La configurazione delle categorie di
inquadramento non è omogenea tra i differenti accordi, essendo denominata talvolta in lettere, altre in
numeri romani o arabi, altre volte con assegnazione di una professionalità. Inoltre, l’ordine in cui si
presenta la scala classificatoria risulta a volte ascendente e altre discendente.
Coefficiente di ponderazione o peso
Rappresenta il grado di importanza di ciascuna voce di prodotto, o raggruppamento di prodotti, nell’insieme
dei beni e servizi che costituiscono il paniere sul quale è calcolato l’indice generale. Posto uguale a
100 il valore totale del paniere, i coefficienti di ponderazione sono dati in percentuale.
Coefficiente di raccordo (Tav. 19.1 – 19.4 -19.5 -19.6 -19.7 – 19.8 – 19.9 -19.10 -19.11)
Sono valori empirici per raccordare serie di indici riferite a basi diverse, che per loro natura non
sarebbero teoricamente confrontabili a causa e per effetto delle innovazioni nei prodotti e nelle
ponderazioni introdotte ad ogni cambio di base. I coefficienti di raccordo sono ottenuti mediante rapporto
tra due medie annuali degli indici mensili, entrambe riguardanti il periodo scelto come nuova base,
calcolate, la prima con riferimento alla vecchia base, la seconda con riferimento alla nuova base. In
pratica, poiché la media degli indici mensili calcolati con la nuova base è per definizione uguale a 100, il
coefficiente di raccordo tra due basi successive è dato dalla media annua calcolata con la vecchia base
divisa per 100.
Contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL)
Gli accordi e i contratti stipulati tra le organizzazioni dei datori di lavoro e le organizzazioni sindacali
dei lavoratori, con riferimento ai diversi comparti di attività economica.
Costo di costruzione di alcuni manufatti dell’edilizia (indice del)
La variazione nel tempo dei costi diretti di realizzazione di alcune opere tipo rappresentative del settore
delle industrie delle costruzioni.
Costo di costruzione di un fabbricato residenziale (indice del)
Variazione nel tempo del costo diretto di un fabbricato tipo ad uso abitativo. Il fabbricato tipo per il
quale vengono rilevati i costi, è costituito da tre corpi di fabbrica comprendenti 15 unità abitative e il
cui volume complessivo è di mc 5.585.
Costo di costruzione di un capannone per uso industriale (indice del)
La variazione nel tempo dei costi diretti che occorre sostenere per la costruzione di un capannone
tipo ad uso industriale.
Costo di costruzione di tronchi stradali (indice del)
La variazione nel tempo dei costi per la costruzione di 100 metri di strada, in relazione a due tronchi
stradali a percorso misto: il primo senza galleria, il secondo con galleria.
Costo del lavoro (Tav.19.11)
L’ammontare costituito dalle retribuzioni lorde, dai contributi sociali, dalle provvidenze al personale e
dagli accantonamenti per il trattamento di fine rapporto.
Grande impresa (Industria e servizi) (Tav.19.11)
L’impresa che occupa 500 addetti ed oltre.
Impiegato (lavoratore dipendente)
Il dipendente a cui è assegnata l’esplicazione continuativa e sistematica di un’attività di concetto o di
ordine, diretta a sostituire, integrare o comunque coadiuvare quella dell’imprenditore nella funzione
dell’organizzazione e controllo per il conseguimento delle finalità dell’impresa.
Impresa
L’organizzazione di un’attività economica esercitata con carattere professionale per la produzione di beni
o per la prestazione di servizi destinabili alla vendita. Essa fruisce di una certa autonomia con particolare
riguardo alle scelte produttive, di vendita e di distribuzione degli utili. Il responsabile è rappresentato
da una o più persone fisiche, in forma individuale o associata, o da una o più persone giuridiche.
L’inflazione
è un processo di aumento del livello generale dei prezzi dell’insieme dei beni e servizi destinati al consumo delle famiglie.
Occupato alle dipendenze
La persona occupata che è legata all’impresa da un contratto di lavoro diretto, sulla base del quale
percepisce una retribuzione. Sono da considerarsi tali i dirigenti, i quadri, gli impiegati, gli operai
(incluse le categorie speciali e gli intermedi). Tra i lavoratori dipendenti sono convenzionalmente inclusi
anche gli apprendisti, sebbene essi non costituiscano sotto il profilo tecnico-giuridico una categoria di
lavoratori subordinati. Nel numero dei lavoratori dipendenti è compreso anche il personale temporaneamente
assente per cause varie quali: ferie, permessi, maternità, Cassa integrazione guadagni. I dipendenti che
prestano attività all’estero sono inclusi soltanto se sono retribuiti dall’impresa. Sono, invece, esclusi
dal numero dei lavoratori dipendenti:
• i dirigenti retribuiti principalmente per mezzo di una partecipazione agli utili d’impresa o a forfait,
il Presidente, l’amministratore delegato, i membri in carica dei consigli di amministrazione della società o
dei consigli direttivi delle società di capitale;
• il personale che lavora esclusivamente su commissione nell’industria; gli intermediari ed il personale dei
servizi esterni a carattere commerciale retribuiti integralmente a provvigione per le assicurazioni;
• i coadiuvanti familiari;
• il personale che pur lavorando presso l’impresa è dipendente da imprese titolari di lavoro in appalto
(es.: impresa di pulizia);
• il personale che sta prestando il servizio militare (salvo che non sia stato richiamato per brevi periodi).
Operaio (lavoratore dipendente)
Tale qualifica comprende i dipendenti adibiti a mansioni prive del requisito della specifica collaborazione
propria della categoria impiegatizia, caratterizzate, per contro, dall’inerenza al processo strettamente
produttivo dell’impresa anziché a quello organizzativo e tecnico-amministrativo. Nell’ambito della categoria
degli operai si possono distinguere gli operai specializzati, gli operai qualificati e gli operai comuni.
La contrattazione collettiva ha inoltre istituito le c.d. categorie speciali o intermedie alle quali
appartengono gli operai che:
• esplicano mansioni superiori a quelle degli operai ai quali è attribuita la più elevata qualifica;
• sono adibiti a mansioni di particolare fiducia o responsabilità;
• guidano e controllano il lavoro di altri operai con apporto di competenza tecnico-pratica.
Paniere (Tav. 19.2 - 19.3 -19.5 – 19.6)
L’insieme dei prodotti presi in considerazione e messi sotto osservazione statistica ai fini del calcolo
di ciascuno degli indici dei prezzi. Il paniere è costituito da un elenco di voci di prodotto, ad ognuna
delle quali è assegnato un valore proporzionale all’importanza che la voce stessa rappresenta nell’ambito
dell’intero paniere.
Prezzo
La quantità di moneta che bisogna cedere per ottenere in cambio l’unità del prodotto oggetto della transazione.
A seconda dell’entità economica interessata, il prezzo assume varie denominazioni: alla produzione (prezzo del
prodotto industriale nel primo stadio della commercializzazione sul mercato interno); al consumo (prezzo riferito
alla fase di scambio in cui l’acquirente è un consumatore finale).
Prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (indice dei) - FOI (Tav.19.3 – 19.4 – 19.5)
E’ l’indice utilizzato per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti, gli assegni dovuti al coniuge separato, il TFR(trattamento di fine rapporto), nonché nell’edilizia convenzionata, per determinare la rivalutazione, cioè la variazione percentuale intervenuta tra la data di cessione dell’immobile e l’aggiornamento ad oggi.
Esprime la variazione nel tempo dei prezzi al dettaglio, di un sottosettore dei beni e servizi correntemente acquistati dalle famiglie di lavoratori dipendenti non agricoli (operai ed impiegati); inoltre questa categoria di prezzi presenta pesi associati ai prodotti diversi da quelli espressi dai prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale, anche se la rilevazione è la stessa e identica è la metodologia di calcolo degli indici, condivisa a livello internazionale.
Prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale (indice dei) – NIC (Tav. 19.1 – 19.2 – 19.6)
L’indice misura l’inflazione a livello dell’intero sistema economico.
Per gli organi di governo rappresenta il parametro di riferimento per la realizzazione delle politiche economiche.
Si tiene sotto rigorosa osservazione la variazione nel tempo dei prezzi, che si riferiscono alle vendite al dettaglio di beni e servizi effettuate da tutta la popolazione italiana, cioè dell’intero settore dei consumi delle imprese e delle famiglie.
Prezzi al consumo nei Paesi dell’Unione europea (indice armonizzato dei) - IPCA (Tav.19.7)
È riferito alla stessa popolazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività, ma è calcolato rispetto ad un paniere di prodotti e ad una struttura di ponderazione armonizzati nei diversi Paesi per poter assicurare la migliore comparabilità internazionale.
Inoltre questo indice considera il prezzo realmente pagato dal consumatore, tiene cioè conto anche delle riduzioni temporanee dei prezzi(saldi e promozioni).
Prezzi alla produzione dei prodotti industriali (indice dei) (Tav. 19.1)
La variazione nel tempo dei prezzi che si formano nel primo stadio di commercializzazione. I prodotti inclusi sono quelli dei settori industriali con esclusione dei minerali e prodotti della trasformazione di materie fissili e mobili, dei mezzi di trasporto aerei, marittimi e ferroviari, dei manufatti dell’edilizia e degli armamenti.
Prezzi dei prodotti acquistati dagli agricoltori (indice dei)
La variazione nel tempo dei prezzi dei principali mezzi di produzione correnti e strumentali acquistati dagli agricoltori.
Prezzi dei prodotti venduti dagli agricoltori (indice dei)
La variazione nel tempo dei prezzi praticati dagli agricoltori per la vendita dei prodotti agricoli.
Qualifica (professionale)
L’inquadramento dei lavoratori dipendenti (subordinati) classificabile nelle seguenti voci: dirigenti, quadri, impiegati, operai (incluse le categorie speciali o intermedi).
Retribuzione contrattuale mensilizzata
La retribuzione lorda annua calcolata con riferimento alle misure tabellari stabilite dai contratti per il periodo considerato tenendo conto, in ciascun mese, degli elementi retributivi aventi carattere generale e continuativo.
Retribuzione contrattuale oraria (Tav.19.8)
La retribuzione lorda contrattuale rapportata alla durata contrattuale del lavoro espressa in ore.
Retribuzione contrattuale per dipendente (Tav.19.8 – 19.9 – 19.10)
La retribuzione lorda annua calcolata con riferimento alle misure tabellari stabilite dai CCNL ai lavoratori dipendenti nell’ipotesi che siano presenti durante il periodo per il quale la prestazione lavorativa è contrattualmente dovuta.
Retribuzione lorda (Tav. 19.11)
I salari, gli stipendi e le competenze accessorie, in denaro e in natura, al lordo delle trattenute erariali e previdenziali, corrisposte ai lavoratori dipendenti direttamente e con carattere di periodicità, secondo quanto stabilito dai contratti, dagli accordi aziendali e dalle norme di legge in vigore.
Voce retributiva
La denominazione delle singole componenti della retribuzione annua: paga base, contingenza, aumenti periodici di anzianità, indennità di turno ed altre eventuali indennità di carattere generale (nei comparti in cui assumono rilevanza), premi mensili, mensilità aggiuntive ed altre erogazioni corrisposte regolarmente in specifici periodi dell’anno.
20. Anagrafe delle imprese
Attività economica (Tav. 20.2 – 20.4 – 20.6 – 20.7)
Il risultato di una combinazione di differenti risorse, quali attrezzature, lavoro, tecniche di lavorazione, prodotti che dà luogo alla produzione di specifici beni o servizi.
Attività economica (classificazione della Ateco ’91, e Ateco 2002).
La classificazione distingue le unità di produzione secondo l’attività da esse svolta e finalizzata alla elaborazione di statistiche di tipo macroeconomico, aventi per oggetto i fenomeni relativi alla partecipazione di tali unità ai processi economici. La classificazione comprende 874 categorie, raggruppate in 512 classi, 222 gruppi, 60 divisioni, 16 sottosezioni, 17 sezioni.
Impresa (Tav. 20.1 -20.2 – 20.3 – 20.4 – 20.5 – 20.6 – 207)
L’organizzazione di un’attività economica esercitata con carattere professionale per la produzione di beni o per la prestazione di servizi destinabili alla vendita. Essa fruisce di una certa autonomia con particolare riguardo alle scelte produttive, di vendita e di distribuzione degli utili. Il responsabile è rappresentato da una o più persone fisiche, in forma individuale o associata, o da una o più persone giuridiche.
21. Finanza locale
Accertamento (Tav. 21.1)
Operazione giuridico-contabile con cui l’Amministrazione "accetta" la ragione del credito. Costituisce la prima fase della procedura di acquisizioni delle entrate.
Competenza (Tav.21.1)
Entrate che l’Ente ha diritto di riscuotere e spese che si è impegnato ad erogare durante l’esercizio finanziario, indipendentemente dal fatto che verranno in esso effettivamente riscosse o pagate.
Entrate correnti (Tav. 21.1)
Entrate desinate al finanziamento dell’attività di produzione e di redistribuzione dei redditi per fini non direttamente produttivi.
Entrate in conto capitale
Entrate che incidono direttamente o indirettamente sulla formazione del capitale
Entrate tributarie (Tav. 21.1)
Le entrate prelevate dagli individui e dalle imprese in virtù della potestà d’imposizione dirette o derivata
Spese correnti (Tav. 21.2)
Spese destinate all’attività di produzione e di redistribuzione dei redditi
Spese in conto capitale (Tav.21.2)
Spese che incidono direttamente o indirettamente sulla formazione del capitale.
Trasferimenti (Tav. 21.1 – 21.7)
Operazioni unilaterali mediante le quali un soggetto devolve una somma di denaro o un insieme di beni e servizi ad un altro soggetto senza contropartita. Si distinguono in trasferimenti correnti e trasferimenti in conto capitale (sistema europeo conti, Sec95)
22. Famiglie: Aspetti sociali vari
I dati che sono riportati in questa sezione derivano principalmente dalle seguenti indagini statistiche svolte dall’Istat con la collaborazione dei comuni:
1 - Indagine multiscopo sulle famiglie - Aspetti della vita quotidiana
2 - Indagine multiscopo sulle famiglie - Famiglie, soggetti sociali e condizione dell’infanzia
3 - Condizioni di vita delle famiglie - Eusilc
4 - Indagine statistica sui consumi delle famiglie
L’indagine Multiscopo Aspetti della vita quotidiana
rileva ogni anno molteplici aspetti della vita degli individui e delle famiglie. Aree tematiche variegate si susseguono nei questionari consentendo di cogliere come vive la popolazione: scuola, lavoro, vita familiare e di relazione, abitazione e zona in cui si vive, partecipazione politica e sociale, salute e stili di vita e rapporto con i servizi, fruizione dei mass media (tv, radio, letture di libri e quotidiani) e impiego del tempo libero (partecipazione a spettacoli e intrattenimenti, attività fisica e sportiva e vacanze). A partire dal 1993 l’indagine è stata condotta tutti gli anni e nel 2006 è stata effettuata a febbraio su un campione di circa 19 mila famiglie (per un totale di circa 49 mila individui) distribuite in 849 comuni italiani di diversa ampiezza demografica. Il campione è a due stadi con stratificazione delle unità di primo stadio (comuni).
L’indagine appartiene al sistema di Indagini multiscopo, il quale prevede che, accanto all’indagine annuale Aspetti delle vita quotidiana, vengano effettuate altre indagini che, ogni cinque anni, approfondiscono tematiche particolare, e un’indagine continua a cadenza trimestrale sui Viaggi e le vacanze.
L’indagine "Famiglie e soggetti sociali"
è stata svolta nel 2003. Tra i principali contenuti informativi si ricorda: le strutture familiari e i pendolari della famiglia; le reti di parentela, le reti ai aiuto informale e gli aiuti ricevuti in occasione di eventi critici; la vita di coppia e le nozze, l’uscita dalla famiglia di origine ed il ciclo di vita; la permanenza dei giovani adulti in famiglia; le carriere lavorative e la mobilità sociale. Il campione dell’indagine è a due stadi con stratificazione delle unità di primo stadio (comuni). Sono state raggiunte 19.227 famiglie, per un totale di 49.451 individui. Per una parte di quesiti, le informazioni sono state raccolta per intervista diretta. Per una serie di quesiti è stata prevista l’autocompilazione diretta del questionario da parte del rispondente.
L’indagine condizioni di vita delle famiglie
- Eu-Silc (European Statistics on Incombe and Living Conditions) risponde al regolamento dell’Unione europea (n° 1177/2003) volto a fornire alle istituzioni nazionali ed europee informazioni sulla situazione sociale e sulla diffusione della povertà nei paesi dell’Unione. L’indagine ha come obiettivo prioritario quello di fornire, usando definizioni e metodi armonizzati, dati comparabili con quelli raccolti dagli altri paesi dell’Unione europea, per l’analisi dei redditi e del benessere delle famiglie. Il disegno campionario prevede, inoltre, una componente panel che consente di studiare gli aspetti dinamici dei fenomeni rilevati (le famiglie rimangono nel campione per quattro anni consecutivi). I questionari dell’indagine raccolgono informazioni sia sulle diverse fonti di reddito individuale e familiare, sia su altre importanti dimensioni della qualità della vita dei cittadini: la partecipazione al mercato del lavoro, la salute, l’istruzione, le caratteristiche della casa e della zona di abitazione, le spese sostenute per l’affitto o per il mutuo casa, i principali problemi economici delle famiglie. Nel 2004 l’indagine ha raggiunto 24.204 famiglie per un totale di 61.429 individui.
L’indagine sui consumi delle famiglie
rileva la struttura ed il livello della spesa per consumi secondo le principali caratteristiche sociali, demografiche, economiche e territoriali delle famiglie residenti. Grazie al disegno che la caratterizza, è possibile conoscere e seguire, in senso qualitativo e quantitativo, la dinamica degli standard di vita e dei comportamenti di consumo delle principali tipologie familiari, in riferimento ai differenti ambiti territoriali e sociali. Oggetto della rilevazione sono le spese sostenute dalle famiglie per acquistare beni e servizi destinati al diretto soddisfacimento dei propri bisogni (consumo). Ogni altra spesa effettuata dalla famiglia per scopo diverso dal consumo è esclusa dalla rilevazione (ad esempio, l’acquisto di una casa e di terreni, il pagamento delle imposte, le spese connesse con attività professionali, ecc.) Oltre alle notizie riguardanti gli individui che compongono la famiglia, le caratteristiche dell’abitazione, arredamento, abbigliamento e calzature, sanità, trasporti e comunicazioni, tempo libero ed istruzione, altri beni e servizi. L’indagine rileva l’ammontare complessivo della spesa al momento dell’acquisto, a prescindere dal momento dell’effettivo consumo o utilizzo e dalle modalità di pagamento (per acquisti a rate o con carta di credito).
Consumi delle famiglie
I beni e i servizi acquistati o autoconsumati dalle famiglie per il soddisfacimento dei propri bisogni. Sono quindi compresi i beni che provengono dal proprio orto o azienda agricola (autoconsumi), i beni e i servizi forniti dal datore di lavoro ai dipendenti, a titolo di salario, i fitti figurativi (autovalutati dalle famiglie) per le abitazioni godute in proprietà.
Famiglia e nucleo familiare
La famiglia è costituita dall’insieme delle persone coabitanti legate da vincoli di matrimonio o parentela, affinità, adozione, tutela o affettivi. Il nucleo è l’insieme delle persone che formano una coppia con figli celibi o nubili, una coppia senza figli, un genitore solo con figli celibi o nubili.
Fitto imputato
Il valore del fitto imputato viene stimato dal proprietario in base al prezzo che secondo lui si dovrebbe pagare per vivere in affitto nella sua abitazione. Da questa stima, vengono detratti gli eventuali interessi pagati sul mutuo casa. La parte di spesa per il mutuo destinata a rimborsare il capitale prestato, invece, non viene sottratta perché corrisponde a una riduzione del debito, cioè ad un aumento del patrimonio della famiglia. Per analogia, agli inquilini che pagano un affitto agevolato viene imputata la differenza fra il prezzo di mercato ed il fitto pagato. Il fitto imputato è considerato al netto di eventuali spese di manutenzione ordinaria, che corrispondono all’ammortamento del patrimonio abitativo.
Indice del Gini
L’indice di concentrazione di Gini è una misura sintetica del grado di disuguaglianza della distribuzione del reddito: è pari a zero nel caso di una perfetta equità della distribuzione dei redditi, quando tutte le famiglie ricevono lo stesso reddito; è invece pari ad uno nel caso di totale disuguaglianza, quando il reddito totale è percepito da una sola famiglia.
Reddito netto
Il reddito netto familiare considerato nell’indagine eu-silc è pari alla somma dei redditi da lavoro dipendente e autonomo, di quelli da capitale reale e finanziario, delle pensioni e degli altri trasferimenti pubblici e privati al netto delle imposte personali, dell’Ici e dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti ed autonomi. Da questa somma vengono sottratti anche i trasferimenti versati ad altre famiglie (per esempio, gli assegni di mantenimento per un ex-coniuge). I redditi da lavoro dipendente comprendono il valore figurativo dell’auto aziendale concessa per uso privato ma non i buoni pasto e gli altri fringe benefits non monetari. Non sono compresi gli eventuali beni prodotti dalla famiglia per il proprio consumo (autoconsumo). Nella definizione armonizzata adottata da Eurostat per le prime tre edizioni dell’indagine Eu-Silc (2004-2006), i redditi da capitale reale non comprendono il reddito figurativo delle abitazioni occupate dai proprietari (cioè l’affitto imputato). In base al Regolamento, l’inserimento di questa ultima componente del reddito sarà comunque obbligatorio a partire dall’edizione 2007. Data l’importanza della proprietà dell’abitazione nel contesto italiano, si è deciso di riportare le statistiche relative ai redditi familiari sia al netto, sia al lordo dei fitti imputati. Il valore dell’affitto imputato viene stimato dal proprietario in base al prezzo che secondo lui si dovrebbe pagare per vivere in affitto nella sua abitazione. Da questa stima, vengono detratti gli eventuali interessi pagati sul mutuo-casa. La parte della spesa per il mutuo destinata a rimborsare il capitale prestato, invece, non viene sottratta perché corrisponde ad una riduzione del debito, cioè ad un aumento del patrimonio della famiglia. Per analogia, agli inquilini che pagano un affitto agevolato viene imputata la differenza fra il prezzo di mercato e l’affitto pagato. L’affitto imputato è considerato al netto di eventuali spese manutenzione ordinaria, che corrispondono all’ammortamento del patrimonio abitativo.
Spesa media mensile
E’ calcolata dividendo la spesa totale relativa all’acquisto di beni o servizi per il numero complessivo delle famiglie italiane (senza distinguere, cioè, quelle che hanno effettuato la spesa specifica da quelle che non l’hanno effettuata).
Spesa media effettiva
E’ calcolata dividendo la spesa totale relativa all’acquisto di beni o servizi per il numero di famiglie che hanno effettuato la specifica spesa (tali famiglie costituiscono un sottoinsieme del numero complessivo delle famiglie italiane).