La vita al campo

 

 

 

Nonostante la grave emergenza, la vita al campo ripropone situazioni di ordinaria quotidianità in cui sfollati ed operatori del soccorso vivono, lavorano e collaborano fianco a fianco con la speranza e la voglia di ritornare presto alla normalità.

Al mattino, dopo la colazione al capannone, molti ospiti abbandonano il campo per raggiungere il luogo di lavoro.

 

 

 

 

 

Chi resta viene attivamente coinvolto nelle attività di gestione della struttura. San Menna è il campo principale della zona, punto di riferimento anche dei due campi “satellite”. Qui giungono le richieste di materiale per la popolazione che vengono registrate in segreteria e, successivamente, si procede al confezionamento e alla distribuzione di quanto richiesto.

 

Approvvigionamenti, magazzino, pulizie, cucina, segreteria, controllo degli accessi sono tutte mansioni svolte in collaborazione con gli ospiti. Il lavoro è tanto ma anche la voglia di fare.

 

La pausa per il pranzo arriva presto ed il capannone si anima nuovamente di suoni, voci e profumi di cucina. Si mangia, si discute, si ascoltano le notizie e poi si ricomincia con altre mansioni, nuove occupazioni...

 

... fino a sera, quando i circa cento ospiti recatisi al lavoro rientrano per cenare riunnendosi con le famiglie.

Dopo il pasto un ulteriore momento di convivialità con un po' di musica per scacciare la tristezza con qualche momento di allegria.

 




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