CRISI: REGIONI CRITICANO POLITICA INDUSTRIALE DEL GOVERNO

14:15 - 21/05/2009 


(ANSA) - ANCONA, 21 MAG - Non si ricompone lo strappo tra il ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola e le Regioni. E' stato infatti approvato oggi all'unanimità dalla Conferenza dei presidenti delle regioni un documento in cui si ribadiscono le posizioni critiche nei confronti degli indirizzi di Governo sulla politica industriale, già espresse nell'incontro del 6 maggio scorso. Lo rende noto Fabio Badiali, assessore alle attività produttive delle Marche, regione capofila della commissione attività produttive.

La proposta di Scajola di procedere a un accordo con le Regioni potrebbe pertanto trovare accoglimento - si legge in una nota - solo a condizione che comporti "una completa definizione delle priorità, certezza delle risorse e dei criteri e degli stanziamenti complessivi da destinare al sostegno dell'economia reale". In assenza di una condivisione in merito, le Regioni "non ritengono di poter proseguire nel confronto dei singoli provvedimenti di iniziativa governativa che impattano in materia di politica industriale".

Badiali, in veste di coordinatore delle Regioni per le attività produttive, sottolinea che alla base del dissenso c'é la preoccupazione per il modo con cui il Governo sta affrontando la crisi. "La gestione centralizzata delle risorse in capo alla presidenza del Consiglio - spiega - ha fatto venir meno ogni tipo di programmazione in capo al ministero dello Sviluppo economico e vanificato il lavoro di concertazione che era stato avviato con le Regioni sui singoli programmi". A rafforzare ulteriormente la percezione si aggiungono le notizie sull'attuale consistenza del Fondo strategico per l'economia reale. (ANSA).


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