SENATO: PERRIN, SOSTEGNO A GOVERNO GIA' DA PRIMA ELEZIONI

SENATORE REPLICA A GIORNALI PER LEGGE RIMBORSO SPESE ELETTORALI
18:19 - 07/11/2006 


(ANSA) - AOSTA, 7 NOV - "La mia appartenenza alla maggioranza parlamentare non solo non viene contrattata volta per volta, ma è stata dichiarata prima delle elezioni, a sottolineare appunto la doverosa trasparenza nel rapporto elettore-eletto". Il senatore Carlo Perrin (Per le Autonomie) replica così ai giornali che oggi hanno data notizia su una proposta dei capigruppo della maggioranza per consentire alla sua coalizione di accedere al rimborso delle spese elettorali, circa 180.000 euro.

"Per un mero errore di procedura, mancata presentazione della domanda nei termini stabiliti dall'art. 1, comma 2 di detta legge: ¿entro dieci giorni dalla data di scadenza del termine per la presentazione delle liste - spiega Perrin - la lista Autonomie, liberté, democratie non può ottenere la quota parte dei fondi spettantigli deliberati dall'Ufficio di Presidenza della Camera con il piano di ripartizione approvato il 26 luglio e rideterminato il 26 ottobre".

Il senatore valdostano sottolinea poi che "la proposta di legge presentata il 20 settembre 2006 ha il solo scopo di riaprire i termini per presentare tale domanda, come peraltro già avvenuto in precedenti competizioni elettorali, e garantire anche alla lista Autonomie, liberté, democratie il diritto al rimborso su un piano di parità con le altre formazioni politiche".

Perrin precisa ancora che "la proposta di legge non ha quindi costituito alcun tipo di 'mercanteggiamento' con la maggioranza parlamentare, trattandosi di veniale sanatoria riguardante somme che spettano alla coalizione Autonomie Liberté Democratie e non al Senatore e al Deputato. Si tratta di veniali sanatorie tutt'altro che inconsuete in Italia, per materie disparate e con differenti destinatari, rese spesso necessarie dalla tortuosità della legislazione vigente". Definisce quindi "destituita di ogni fondamento qualsivoglia tentativo di legare il suo leale sostegno al governo Prodi, peraltro mai messo in discussione durante questi mesi, a una vicenda di scadenze di termini".(ANSA).


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