COMUNI: AOSTA; UN MESE PER RIVEDERE CLASSAMENTI IMMOBILI

DOPO 20 NOVEMBRE I CONTROLLI, CAMPAGNA PER INFORMARE CITTADINI
13:42 - 18/10/2006 


(ANSA) - AOSTA, 18 OTT - I proprietari di immobili nel comune di Aosta non dichiarati al catasto (o interessati da interventi che ne abbiano modificato la categoria catastale) hanno un mese di tempo per regolarizzare la propria posizione ed evitare sanzioni.

Per informare i cittadini sull'obbligo da assolvere, il Comune di Aosta ha predisposto una campagna di comunicazione a mezzo stampa e l'invio di un pieghevole a tutte le famiglie che illustra i passi da compiere per mettersi in regola. "Dopo il 20 novembre - ha spiegato l'assessore comunale ai Servizi finaziari, Mauro Baccega - l'amministrazione provvederà ad avviare i controlli sui classamenti catastali, e nel caso di irregolarità i proprietari saranno tenuti a versare una sanzione che dipenderà da quanto evaso finora".

L'iniziativa del Comune fa seguito a quanto previsto dalla Legge finanziaria 2005 in materia di revisione dei classamenti catastali ai fini della corretta determinazione dell'Ici, comportando, inoltre, la retroattività di cinque anni degli omessi versamenti. "il Comune di Aosta - ha affermato l'assessore - prima di avviare procedure assai più onerose per i contribuenti, vuole favorire la dichiarazione spontanea di quanti non hanno ancora regolarizzato la propria posizione".

La prima fase della verifica, della durata di 18 mesi, interesserà gli immobili delle categorie catastali A6 (rurale) A5 (ultrapopolare), A4 (popolare) e A3 (economico). Per quanto riguarda il gettito, il Comune di Aosta aveva inizialmente iscritto a Bilancio 280.000 euro, "ma aver fissato il 20 novembre come termine - ha dichiarato l'assessore - ha comportato lo stralcio di 150.000 euro in sede di revisione degli equilibri di Bilancio, pur se questo fatto si tradurrà in maggiori introiti l'anno prossimo".

L'accertamento a fini Ici non sarà l'unico che interesserà i proprietari degli immobili: la Finanziaria 2005 si occupa, infatti, anche dei criteri di dichiarazione della superficie catastale degli immobili per la determinazione della tassa dei rifiuti. In particolare dal primo gennaio 2005 la superficie da dichiarare, a fini Tarsu, per gli immobili già censiti, non può essere inferire all'80% della superficie catastale. "Anche in questo caso - ha affermato Baccega - il comune sta avviando un'attività di controllo che si svolgerà parallelamente a quella sul classamento catastale, e per questo invitiamo i cittadini che non l'avessero fatto ad aggiornare la posizione relativa alla tassa di smaltimento rifiuti". (ANSA).


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