Tav: Uilt, ok analisi grandi opere ma non tornare indietro

15:56 - 14/11/2018 


(ANSA) - ROMA, 14 NOV - "E' corretto fare analisi costi/benefici sulle grandi opere infrastrutturali, ma sarebbe anche fondamentale dare continuità a quanto già programmato, senza ricominciare daccapo ogni volta che cambia un Governo". Lo afferma il Segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, che osserva: "Fermare o cambiare programmi già avviati, equivale a perdere credibilità, incidendo negativamente sulla programmazione degli investimenti delle imprese e quindi sulla capacità di crescita complessiva del Paese".

"In Italia abbiamo bisogno urgente di recuperare il gap con il resto dell'Europa. Opere come il Terzo Valico o la Torino-Lione rispondono ad analisi macroeconomiche di sistema, che vanno al di là dei costi/benefici di una singola opera, rispondendo a logiche di interesse economico, sociale e di prospettiva di tutto il Paese", prosegue Tarlazzi, che ritiene "improcrastinabile la realizzazione delle grandi opere infrastrutturali già programmate, da cui dipenderà il rilancio del Paese, a cominciare da quello del Mezzogiorno".

"Attualmente dai valichi alpini transitano 216 milioni di tonnellate di merce, di cui 50 milioni di scambio commerciale con la Francia, realizzato per il 92% via gomma, con esternalità molto alte e a discapito della sicurezza della circolazione. Il forte congestionamento del traffico stradale pesante abbassa la produttività, aumenta i costi delle filiere e abbassa la competitività complessiva del Paese. Bisogna interconnettere nodi logistici, porti, interporti ed aeroporti e aumentare la loro accessibilità - conclude - sviluppando un sistema ferroviario efficace, senza pregiudizi ideologici, che dovrebbero essere del tutto estranei a chi governa il Paese, quando si amministra nell'interesse del bene comune. Ne ha bisogno l'economia, ma soprattutto ne ha bisogno il Paese". (ANSA).


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