Università: rapporto Anvur, meno abbandoni e fuori corso

E per i laureati c'è più lavoro rispetto ai diplomati
18:30 - 18/07/2018 


(ANSA) - ROMA, 18 LUG - Notizie positive, almeno in parte, per il mondo dell'Università italiana. Il Rapporto 2018, elaborato dall'Anvur - l'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario - conferma infatti alcune tendenze non proprio entusiasmanti ma evidenzia anche qualche novità rispetto a all'ultimo rapporto (quello del 2016) che lasciano ben sperare, come riporta Skuola.net.

Nel 2017, complice la parziale ripresa economica, il tasso di occupazione dei laureati (sempre nella fascia 25-34 anni) è aumentato di ben 4 punti (arrivando al 66,2%) rispetto a tre anni prima, mentre quello dei diplomati (63,%) è rimasto sostanzialmente stabile.

Numeri che crescono anche al Sud, ma si può fare di meglio: nelle regioni meridionali, il tasso di occupazione dei 24-35enni laureati è salito dal 41 per cento del 2014 al 47,2% del 2017, mentre il tasso di disoccupazione è sceso dal 33,6 al 26,5%.

Non solo prendere la laurea conviene, ma il rapporto Anvur segnala anche il calo degli abbandoni, piaga storica dell'università italiana. In particolare, il tasso di rinuncia dopo il primo anno nei corsi di laurea triennali - pari al 16% dieci anni fa - è ora sceso al 12%, lasciando presagire per il futuro un deciso aumento della percentuale di laureati. Si passa dal 9,6% al 7,5% per il ciclo unico. Meglio anche la regolarità degli studi: la quota di studenti che si laurea a distanza di tre anni dall'iscrizione a un corso triennale è aumentata in quattro anni di sei punti: si tratta quindi del 31% per chi si è immatricolato nel 2013/14. (ANSA).


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