>ANSA-SCHEDA/ Giochi: Cnca, serve faro su mercato parallelo

Dossier, 'nel 2015 spesa in Casino on line autorizzati 327,5mln'
10:36 - 05/12/2017 


(ANSA) - ROMA, 5 DIC - "Le indagini giudiziarie parlano chiaro, le infiltrazioni mafiose sono sempre più rilevanti" nel gioco d'azzardo: lo ha sottolineato don Armando Zappolini, presidente del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (Cnca), che oggi ha presentato un dossier nel quale ha evidenziato il boom fatto registrare negli ultimi anni dal gioco online, nel cui ambito la spesa per New Slot e Vlt supera agevolmente il 50% della raccolta complessiva. Nel solo 2015, informa lo studio, la spesa netta dei giocatori dei 'Casinò On Line' autorizzati dall'Agenzia dei monopoli e delle dogane (Adm) è stata di 327,5 milioni di euro, segnando un +31,2% rispetto ai 249,6 milioni del 2014. Cifre in linea con il mercato mondiale del gioco d'azzardo, che a fine 2016 si è attestato in valore intorno ai 470 miliardi di euro.

In Italia il numero delle cosiddette 'macchinette' installate era pari nel 2015 a 51.939 Vlt e a 308.230 Awp, con Lombardia, Campania e Lazio ai primi tre posti per numero di apparati attivi. Nello stesso periodo erano invece circa 2 miliardi i tagliandi venduti ogni anno, per un controvalore di 9 miliardi e 500 mila euro, vale a dire 158 euro per ogni singolo cittadino italiano. Ciò significa che in Italia sono stati comprati circa 3.600 'Gratta e Vinci' al minuto, 24 ore su 24 e in ogni giorno dell'anno. Lo studio ricorda poi che in Italia il gioco d'azzardo è gestito attualmente, "per conto dello Stato, da 12 concessionari attraverso una minuziosa rete industriale che interessa circa 7mila imprese e coinvolge oltre 120mila addetti, unitamente a 104 concessioni rilasciate per l'esercizio del gioco online". A fronte di ciò per gli autori dello studio "i tentacoli dell'illegalità prosperano benissimo su un binario 'parallelo' e con un giro d'affari difficilmente quantificabile". Inoltre, "a fronte di una maggiore offerta del 'gioco legale', è più semplice per i clan malavitosi trarre profitti attraverso pratiche di usura, riciclaggio, estorsione, imposizione e altro ancora".

Il dossier ha esaminato anche il fenomeno dei cosiddetti 'Totem', un sistema ritenuto illegale dallo Stato, che in sostanza si riduce a un normale computer collegato a internet che consente la fruizione del gioco (in particolare di quelli 'a rullo') attraverso specifiche piattaforme, generalmente collocate all'estero. Il sistema dei Totem - che comprende come detto pc collegati a internet, ma anche 'promogames, postazioni web che formalmente non consentono vincite in denaro ma solo premi - contravviene a varie disposizioni, come il divieto di offerta e raccolta di giochi a distanza presso sedi fisiche e il divieto assoluto di accesso sul territorio italiano a piattaforme non autorizzate dai Monopoli. Altro ambito nel mirino della Cnca sono le sale Bingo ("e in questo caso fa riflettere il fatto che alcune concessioni siano state aggiudicate a prezzi non competitivi, lasciando immaginare che la compensazione avvenga per altri canali illeciti quali il riciclaggio o le frodi informatiche"), insieme alle corse ippiche e le case da gioco ("benché il settore sia in forte calo a causa della sempre più ascendente offerta del gioco online").

"Come Cnca - ricorda don Zappolini nell'introduzione del dossier - abbiamo sempre avuto chiaro l'obiettivo fondamentale da perseguire: l'introduzione nel nostro Paese di una legge quadro che disciplini realmente, e in modo molto rigoroso, il fenomeno del gioco d'azzardo in Italia". Tuttavia, il calo deciso, già a partire dal 2017, dal governo insieme a Regioni e Enti locali del 35% dagli attuali 397.211 viene considerato "non banale" dagli autori dello studio, perché "ciò significa togliere definitivamente dal mercato circa 132.537 macchinette" (114 mila da bar e tabacchi, rispetto alle attuali 221mila e 19mila dall'offerta secondaria). (ANSA).


Notizie del giorno



Torna su