Inchiesta bestiame: cinque assoluzioni in Corte d'Appello (2)

16:10 - 06/10/2017 


(ANSA) - AOSTA, 06 OTT - La Corte ha mantenuto la condanna al risarcimento danni in separato giudizio a favore dell'Usl - rappresentata dall'avvocato Corrado Bellora - per i reati prescritti attribuiti al veterinario Trocello.

"Finalmente siamo contenti che la verità sia stata accertata, perché in questi otto anni, dopo mesi di custodia cautelare in carcere e di arresti domiciliari finalmente era l'ora che arrivasse la verità e che emergesse che l'inchiesta effettuata dalla procura era completamente errata", dichiara l'avvocato Massimiliano Sciulli, che insieme al collega Jacques Fosson assiste Eliseo Duclos e Marisa Cheillon, che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e a un anno e sei mesi di reclusione.

L'inchiesta, coordinata dal pm Pasquale Longarini, fu avviata nel 2008 dai carabinieri del Nas e dal Corpo forestale valdostano. Nel novembre dell'anno successivo due persone finirono in carcere e altre 11 ai domiciliari. Nell'agosto del 2010 furono notificati 75 avvisi di fine indagine. Il procedimento per oltre due anni fu bloccato nell'attesa che i periti incaricati dal gup terminassero le traduzione e le trascrizioni di centinaia intercettazioni telefoniche in patois. Il 30 ottobre del 2014 si arrivò alla sentenza di primo grado, con 43 assoluzioni e cinque condanne. Le accuse a veterinari, allevatori e produttori di formaggi andavano dall'associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni della Regione Valle d'Aosta, al maltrattamento e uccisione di animali, all'abusivo esercizio di professione alla frode in commercio.(ANSA).


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