Ddl penale: Garanti detenuti,pronti a combattere per riforma

16:06 - 15/06/2017 


(ANSA) - BARI, 15 GIU - "I Garanti dei diritti dei detenuti indossino per i prossimi 12 mesi l'abito da combattimento per non buttare a mare l'occasione di una riforma. Chiederemo al ministro di far parte delle commissioni per i decreti delegati". Franco Corleone, garante per la Toscana e portavoce del Coordinamento nazionale dei garanti, è intervenuto oggi a Bari al seminario organizzato dal Garante pugliese Piero Rossi nel palazzo del Consiglio regionale della Puglia, a cui hanno partecipato i Garanti di numerose regioni italiane.

Al centro del dibattito la riforma del sistema carcerario che ieri ha ottenuto la fiducia in Parlamento. "Spero che non sia un'occasione perduta anche questa riforma" ha detto Corleone, auspicando che "finalmente sia istituito un ordinamento penitenziario minorile, che ancora non esiste". Il prossimo passo della riforma, infatti, è la scrittura dei decreti delegati. "È una fase importante - ha spiegato il Garante di Lazio e Umbria, Stefano Anastasia - in cui si potrà effettivamente riformare il nostro sistema penitenziario, soprattutto se il Governo terrà conto di tutte le indicazioni che sono maturate nell'ambito degli Stati generali dell'esecuzione penale promossi dal ministro Orlando".

Tra i punti di maggiore criticità, ci sono "l'accesso alle misure alternative al carcere, - ha continuato Anastasia - l'assistenza sanitaria psichiatrica per i detenuti e l'istituzione di un ordinamento penitenziario minorile".

I Garanti insistono in particolare sulla possibilità di accesso alle pene alternative, che contribuirebbe a ridurre il sovraffollamento (in Puglia stabile al 150 per cento), tenuto conto che più della metà dei detenuti deve scontare condanne definitive sotto i tre anni. "Per il momento - ha commentato Bruno Mellano, Garante dei detenuti del Piemonte - la riforma della giustizia di Orlando è una pubblicità progresso con un catalogo di buoni propositi che ancora si devono definire". Nell'incontro i Garanti di tutta Italia hanno discusso anche della condizione dei cosiddetti "trattenuti", i cittadini stranieri portati nei centri di permanenza per i rimpatri (ex Cie).(ANSA).


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