Terzo settore: Arci, non facciamo di riforma occasione persa

18:48 - 12/05/2017 


(ANSA) - ROMA, 12 MAG - "Non facciamone un'occasione persa". E' l'appello, riferito alla riforma del terzo settore, che lancia l'Arci.

L'associazione ricorda che il progetto di Riforma, poi sfociato nella Legge 106 del 2016, è stato condiviso con il mondo del terzo settore e ciò "ha portato a far nascere una buona legge delega".

"Ora che siamo agli sgoccioli, mancano poco meno di due mesi alla scadenza della delega conferita al Governo, perché quei presupposti si trasformino in buoni decreti attuativi, dobbiamo però rilevare - afferma l'Arci - diverse perplessità. Di metodo e di merito". Di metodo "perché in questi mesi - spiega - l'interlocuzione del Governo è stata intermittente, piena di contraddizioni e di cambiamenti in corso d'opera". Di merito perché "emerge in modo incontrovertibile - osserva l'Arci - un orientamento volto più a valorizzare l'impresa con la novità dell'introduzione di uno spazio anche per quella di capitale, anziché l'associazionismo e il volontariato. Quello che sembrerebbe interessare allo Stato è la facilitazione di soggetti che 'erogano servizi e prestazioni' e non capiamo perché alle forme di non profit attualmente esistenti si vogliano applicare dei distinguo e norme più stringenti di quelle che riguardano le imprese introducendo pesanti elementi di complicazione burocratica".

"Spiace riscontrare che buona parte del patrimonio di attività dell'associazionismo sia marginalizzato" conclude l'Arci che chiede al Governo di garantire "al processo in atto il giusto tempo per una buona e armoniosa sintesi dei tanti importanti aspetti giudico-normativo-fiscali sul tappeto" nella convinzione che sia possibile "trovare un giusto equilibrio tra i nuovi adempimenti che si affidano al Terzo Settore in relazione alle semplificazioni e agevolazioni fiscali senza ingenerare pericolosi effetti boomerang". (ANSA).


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