Vitalizio Cerise, respinto ricorso figli

Corte conti nega assegno da mezzo milione, morì prima dimissioni
17:06 - 28/03/2017 


(ANSA) - AOSTA, 28 MAR - La Corte dei conti ha definitivamente respinto la richiesta di erogazione dell'assegno vitalizio da circa 500.000 euro rivendicato dai figli dell'ex presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Albert Cerise, scomparso nel 2012. I giudici della terza sezione centrale d'Appello hanno confermato la pronuncia di primo grado del 2014, condannando i due ricorrenti a 1.000 euro di spese legali. Cerise si dimise da consigliere il 4 settembre e morì una settimana dopo. Ma l'assemblea, il giorno 19, prese atto del decesso e non delle dimissioni: un passaggio formale che avrebbe dato il via libera all'erogazione del vitalizio e che, per gli eredi, non era necessario. Respinti anche gli altri due motivi di ricorso: l'incostituzionalità della norma regionale che prevede la percezione dell'assegno vitalizio per i soli figli a carico e per il coniuge e la "intervenuta inabilità permanente del consigliere" - mai chiesta secondo i giudici - in ragione della quale i figli avrebbero chiesto il beneficio.


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