Vaccini: oncologi, Regioni realizzino nuovo Piano nazionale

Strumento essenziale di prevenzione contro gravi malattie
12:33 - 23/01/2017 


(ANSA) - ROMA, 23 GEN - Le Regioni "realizzino ora il Piano nazionale vaccini". A chiederlo è l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), che sottolinea come il Piano, da poco approvato dalla Conferenza Stato Regioni, "delinea un percorso di civiltà che ci pone in prima linea in Europa nella lotta e prevenzione di gravi malattie infettive". Per questo l'Aiom ringrazia il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, "per aver sostenuto con forza la necessità di questi strumenti di prevenzione, previsti anche nei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea)".

"L'allargamento dell'offerta vaccinale stabilita dal Piano è un passo in avanti fondamentale, però è necessario che ogni Regione si attivi quanto prima per garantire la piena attuazione del provvedimento attraverso la chiamata attiva dei cittadini, senza la quale il Piano stesso resterebbe solo una proposizione

- spiega Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM -. La nostra
Società eserciterà un'azione di promozione in tal senso. Le vaccinazioni sono uno strumento di prevenzione primaria, elementi portanti di uno stile di vita sano, al pari di un'alimentazione corretta, dell'esercizio fisico costante e dell'astensione dal fumo di sigaretta. Esistono, infatti, alcuni virus, contro cui è possibile vaccinarsi, che possono manifestare gravi conseguenze dopo molti anni dall'insorgenza dell'infezione". Tra questi, il virus HBV (Hepatitis B Virus) che è causa dell'epatite B, la più comune infezione del fegato al mondo, e lo Human Papilloma Virus (HPV), a cui è riconducibile quasi il 100% dei casi di tumore del collo dell'utero, una delle neoplasie più frequenti nelle donne under 50. In particolare, l'Italia è stato il primo Paese in Europa a stabilire la gratuità della vaccinazione anti-HPV. Tutte le Regioni hanno avviato i piani di vaccinazione contro l'infezione da HPV dalla fine del 2008 e tra le vaccinazioni previste nei nuovi Lea ora vi è anche quella contro l'HPV nei maschi undicenni. Una decisione, conclude Pinto, "molto importante visto che un terzo del totale delle infezioni si registra proprio negli uomini". (ANSA).


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