Immigrazione: Nicolini, stop Cie, serve accoglienza diffusa

Il sindaco di Lampedusa all'inaugurazione del Prix Italia
13:06 - 30/09/2016 


(ANSA) - LAMPEDUSA, 30 SET - "Vanno chiusi i Cie e va pensata una rete di accoglienza diffusa sui territori che faccia dei comuni i protagonisti. Se si trattasse di accogliere piccoli nuclei in ogni luogo del paese, anche nei piccoli territori sarebbe pių facile il controllo, pių facile l'integrazione, pių facile considerare gli immigrati come persone, piuttosto che come bestiame". Lo ha detto il sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini, in occasione dell'apertura del Prix Italia.

Il sindaco, rispondendo alle domande dei giornalisti sullo scandalo del Cara di Foggia, ha sottolineato che "il centro di Foggia ma tanti altri posti, come Mineo, non sono in una situazione normale perché diventano ghetti, dove fare affari č estremamente facile e il controllo diventa difficile. E' il sistema che va cambiato. Vanno pensati luoghi di accoglienza che non siano cosė grandi, vanno pensati capitolati e gare che partano dal presupposto che si tratta di ospitare persone. La logica di pagare una quota per migrante va superata e la Bossi Fini va riformata".

Nicolini si č soffermata anche sulla situazione del centro di accoglienza dell'isola. "Il nostro centro ha un padiglione incendiato e abbiamo 140 posti letto in meno che andrebbero ripristinati. Attualmente ci sono circa 200 immigrati, per una capienza allo stato attuale di 260 posti. Se vogliamo che la struttura funzioni bene come centro di primo soccorso dobbiamo consentire un numero di posti letto adeguato. Purtroppo durante la stagione estiva č complicato realizzare i lavori, credo che il ministero dovrebbe realizzarli durante l'inverno". (ANSA).


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